View Full Version : [università] cosa cambiereste?
pietro84
16-01-2006, 21:34
se dipendesse da voi cos'è che cambiereste nell'organizzazione e nel tipo di preparazione offerta dall'università?
Syd Barrett
16-01-2006, 21:46
Il problema più serio della mia facoltà è l'enorme numero di teste di budino che frequentano per passare il tempo, nonostante sia a numero chiuso.
Io sbatterei fuori a pedate chi è fuori corso e contemporaneamente non lavora o mantiene 5 bambini o ha altre giustificazioni ragionevoli per lasciare spazio e risorse a chi non usa l'università come un parcheggio.
Insomma, ci sono tanti problemi ma il più grosso sono gli studenti, e non l'organizzazione in sè.
bravoragazzo
17-01-2006, 02:59
SydBarrett c'è anche gente che gli esami non li riesce a dare e non perchè non si impegna.. ma per mancanza di metodo di studio..
AlexGatti
17-01-2006, 09:24
Il problema più serio della mia facoltà è l'enorme numero di teste di budino che frequentano per passare il tempo, nonostante sia a numero chiuso.
Io sbatterei fuori a pedate chi è fuori corso e contemporaneamente non lavora o mantiene 5 bambini o ha altre giustificazioni ragionevoli per lasciare spazio e risorse a chi non usa l'università come un parcheggio.
Insomma, ci sono tanti problemi ma il più grosso sono gli studenti, e non l'organizzazione in sè.
Mah, un minimo di fuoricorso lo puoi fare, anche perchè in molte facoltà riuscire a finirle in corso è spesso un'utopia (e i professori e la disposizione degli appelli non aiutano).
Però quando una facoltà dura 5 anni e sono 15 anni che sei li... raus! a casa!
Penso che due volte e mezzo gli anni di corso (quindi 12.5 anni) sia il massimo da consentire, oltre è veramente star li a non far nulla, se prendi una laurea (la prima, ovvio) a 35 anni vuol dire che non ti serve.
Syd Barrett
17-01-2006, 12:59
SydBarrett c'è anche gente che gli esami non li riesce a dare e non perchè non si impegna.. ma per mancanza di metodo di studio..
Forse hanno sbagliato strada.
@AlexGatti: no non pensavo di sbattere tutti fuori al primo esame rimandato, per carità. Anche io sono indietro rispetto al mio piano di studi, anche se ho dei buoni motivi per esserlo. Mi riferivo anche al fatto che - sempre da me - un grande problema è costituito dai soliti stronzi che vanno a lezione a parlare di moda e partite di calcio, facendo perdere un sacco di tempo a tutti gli altri. Non voleva essere un'affermazione radicale, ma solo un'osservazione: il punto di vista può essere un altro, e quindi la causa del problema gli studenti e non i professori.
in Svizzera (basilea almeno) puoi ripetere l'esame 2 volte: se va male, ripeti l'anno. Se va ancora male sei bandito dalle scuole del regno. Un po' drastico forse, ma secondo me non guasterebbe...
dall'altra parte bisognerebbe bandire anche certi prof troppo poco motivati cosi come eliminare alcuni esami inutili
pietro84
17-01-2006, 15:02
dall'altra parte bisognerebbe bandire anche certi prof troppo poco motivati
su questo quoto,ne ho incontrati un paio che mi hanno rovinato due esami importantissimi.
più che non motivati nel mio caso avevano miliardi di altri lavori e non se ne fregavano niente degli studenti.
un minimo di controllo ci vorrebbe anche per i professori.
bravoragazzo
17-01-2006, 16:08
Ci tengo a sottolineare che per prevedere un espulsione dall'università nel caso in cui non si hanno dei determinati risultati risulterebbe fattibile se alle superiori ci fossero professori in grado di far studiare la gente e non solo di fargli imparare cose a memoria...molto spesso, a mio avviso, la colpa di molti fallimenti universitari risulta di coloro che hanno trascurato il ragazzo durante il suo percorso scolastico. Un'altra cosa da far rivedere sono le bocciature nelle scuole medie superiori: perché si boccia così poco? perchè arrivano capre all'università? Preferisco vedere un ragazzo che è stato bocciato ed è asrrivato all'univ con qualche anno di ritardo e che studia bene piuttosto che un figoncello che entra a 19 anni nell'università senza avere un minimo di metodo di studio. Il problema, come è facile notare, non nasce nell'università ma nelle scuole precedenti. Nell'università si raccoglie ciò che si è fatto in precedenza e se si è stati trascurati e non si è seminato non avvengono miracoli, il raccolto non si ha, almeno non subito.
bravoragazzo
17-01-2006, 16:13
http://www.repubblica.it/universita/sogno/sogno14.html
Ritengo infatti che il grande problema degli studi universitari, dei fallimenti o presunti tali, dipenda da una frequente incapacità dei docenti, di ogni ordine e grado (Università compresa) di comunicare interesse, dalla incapacità di prospettare problemi per affrontarli insieme, dalla incapacità di orientare lo studente affinché egli successivamente sappia fare valutazioni e scelte operative.
nulla di piu' vero.
http://www.repubblica.it/universita/sogno/sogno14.html
Ritengo infatti che il grande problema degli studi universitari, dei fallimenti o presunti tali, dipenda da una frequente incapacità dei docenti, di ogni ordine e grado (Università compresa) di comunicare interesse, dalla incapacità di prospettare problemi per affrontarli insieme, dalla incapacità di orientare lo studente affinché egli successivamente sappia fare valutazioni e scelte operative.
nulla di piu' vero.
Mah secondo me il vero problema delle università italiane è la mentalità con cui vengono affrontate, in qualsiasi paese al mondo uno studente che sistematicamente non riesce a passare esami è considerato o una testa di legno oppure uno che evidentemente ha qualcosa di meglio da fare al posto di studiare, in Italia invece ciò diventa immediatamente colpa dei docenti che non sanno motivare adeguatamente i propri studenti. La cosa è talmente comica che mi viene quasi da piangere per il futuro del nostro paese
Mah secondo me il vero problema delle università italiane è la mentalità con cui vengono affrontate, in qualsiasi paese al mondo uno studente che sistematicamente non riesce a passare esami è considerato o una testa di legno oppure uno che evidentemente ha qualcosa di meglio da fare al posto di studiare, in Italia invece ciò diventa immediatamente colpa dei docenti che non sanno motivare adeguatamente i propri studenti. La cosa è talmente comica che mi viene quasi da piangere per il futuro del nostro paese
ti aggiungo che per far fronte alle teste di legno il livello dei corsi si è abbassato sensibilmente d quando esiste il 3+2...
ti aggiungo che per far fronte alle teste di legno il livello dei corsi si è abbassato sensibilmente d quando esiste il 3+2...
Condivido pienamente la riforma Berlinguer è nata con l'ottimo proposito di ridurre gli abbandoni, peccato che per realizzare questo proposito si siano annacquati i corsi di laurea, sono ampiamente stufo di tutto questo diritto allo studio inviolabile o si introducono dei sani principi meritocratici al più presto o qui si continuerà a sfornare laureati sempre meno preparati, convinti fino al midollo che i 19 presi agli esami siano dovuti a professori non in grado di motivarli/ non motivati invece che a proprie abissali carenze
Syd Barrett
17-01-2006, 20:38
Condivido pienamente la riforma Berlinguer è nata con l'ottimo proposito di ridurre gli abbandoni, peccato che per realizzare questo proposito si siano annacquati i corsi di laurea, sono ampiamente stufo di tutto questo diritto allo studio inviolabile o si introducono dei sani principi meritocratici al più presto o qui si continuerà a sfornare laureati sempre meno preparati, convinti fino al midollo che i 19 presi agli esami siano dovuti a professori non in grado di motivarli/ non motivati invece che a proprie abissali carenze
Ecco, era un po' quello che volevo dire all'inizio ma temevo di scatenare un flame :fagiano:
bravoragazzo
17-01-2006, 21:15
beh ragazzi prima di lanciare frecciatine del genere provate a farvi una passeggiatina nella facoltà di ingegneria. vi assicuro che non è facile andare avanti, benché il livello si sia abbassato. Ma col Vecchio Ordinamento non è per nulla vero che veniva fatta selezione, ovvero, i piu' tenaci alla fine con un paio d'anni in piu' riuscivano a finire.
Nessuno può, a mio avviso, permettersi di giudicare l'intelligenze altrui poiché se vogliamo fare i fiscali in una facoltà come ingegneria che conta ad esempio 900 persone, rimarrebbero solo 50 persone... e le altre 850 le mandiamo a zappare la terra? Io credo che chiunque essere umano che ci metta impegno in una cosa e che ci creda prima o poi raggiunga l'obiettivo. Se vi ritenete così bravi non so che dirvi... vi assicuro che malgrado i corsi siano piu' facili, per me non è ancora molto facile fare il buffone agli esami studiando poco e prendendo 30... anzi agli esami devo mantenere bene i piedi per terra perché cado spesso per l'emozione. Insomma quel che non noto nei vostri discorsi è un pò di sana modestia e umiltà che non fa mai male.
Come già detto, ma per danige distratto lo ribadisco, in passato anche le scuole superiori erano piu' toste (prova a vedere i temi ministeriali per istituti tecnici o licei scientifici)... ora si è tutto semplificato... il problema parte dalle scuole superiori che sforna gente impreparata. Ma volendo essere DAVVERO obiettivi non si può non dire che il problema parte dall'impostazione della società italiana, dal sano buoonismo all'italiana abituati a vedere solo i voti a fine anno nei licei...le scuole superiori dovrebbero dare METODO di studio... dovrebbe esserci qualche materia che insegna a studiare... piu' che nozioni che si dimenticano in breve tempo.
pietro84
17-01-2006, 21:15
Condivido pienamente la riforma Berlinguer è nata con l'ottimo proposito di ridurre gli abbandoni, peccato che per realizzare questo proposito si siano annacquati i corsi di laurea, sono ampiamente stufo di tutto questo diritto allo studio inviolabile o si introducono dei sani principi meritocratici al più presto o qui si continuerà a sfornare laureati sempre meno preparati, convinti fino al midollo che i 19 presi agli esami siano dovuti a professori non in grado di motivarli/ non motivati invece che a proprie abissali carenze
questo è vero...studiare è nell'interesse degli alunni non vedo perchè debbano essere i professori a motivare...
la riforma va bene per corsi di laurea umanistici e corsi scientifici che prima erano di 4 anni(matematica,fisica ecc)...per ing e altre lauree è più difficile la cosa...sono stati compressi 5 anni in 3 e il risultato è maggior fatica e minori conoscenze(per eguagliare una laure VO occorre anche la specialistica)
Nessuno può, a mio avviso, permettersi di giudicare l'intelligenze altrui poiché se vogliamo fare i fiscali in una facoltà come ingegneria che conta ad esempio 900 persone, rimarrebbero solo 50 persone... e le altre 850 le mandiamo a zappare la terra? Io credo che chiunque essere umano che ci metta impegno in una cosa e che ci creda prima o poi raggiunga l'obiettivo. Se vi ritenete così bravi non so che dirvi... vi assicuro che malgrado i corsi siano piu' facili, per me non è ancora molto facile fare il buffone agli esami studiando poco e prendendo 30... anzi agli esami devo mantenere bene i piedi per terra perché cado spesso per l'emozione. Insomma quel che non noto nei vostri discorsi è un pò di sana modestia e umiltà che non fa mai male.
Questo è il dramma italiano, il pensare che una bella laurea non si neghi a nessuno, il mondo del lavoro per non dire il mondo in generale non premia la buona volontà o l'impegno ma i risultati, le capacità! prima lo si capisce meglio è, nessuno è obbligato a studiare, se non si hanno le capacità per riuscire in un determinato ambito si deve lasciare perdere e dedicarsi ad altro senza buttare via tempo e denaro ed aggiungerei senza far perdere tempo ed opportunità agli altri. L'intelligenza e le capacità altrui devono essere giudicate ed anche approfonditamente!, prima dai docenti e poi dagli eventuali datori di lavoro, puntare sulla quantità dei laureati per poter poi snocciolare belle statistiche a fine anno è un attentato al futuro del nostro paese.
Come già detto, ma per danige distratto lo ribadisco, in passato anche le scuole superiori erano piu' toste (prova a vedere i temi ministeriali per istituti tecnici o licei scientifici)... ora si è tutto semplificato... il problema parte dalle scuole superiori che sforna gente impreparata. Ma volendo essere DAVVERO obiettivi non si può non dire che il problema parte dall'impostazione della società italiana, dal sano buoonismo all'italiana abituati a vedere solo i voti a fine anno nei licei...le scuole superiori dovrebbero dare METODO di studio... dovrebbe esserci qualche materia che insegna a studiare... piu' che nozioni che si dimenticano in breve tempo.
Il metodo di studio è la cosa più personale di questo mondo, è lo studente che deve crearsene passo passo uno proprio, è impensabile tentare di crearne uno standard da propinare nelle superiori, il dover studiare delle nozioni precise porta proprio alla creazione di percorsi di studio individuali che vengono via via perfezionati all'aumentare delle difficoltà e della mole di concetti da memorizzare. Le superiori ti portano ad applicare il tuo metodo di studio alle più svariate discipline evidenziadone tutti i suoi pregi/difetti nei diversi ambiti ma nulla di più
Condivido pienamente la riforma Berlinguer è nata con l'ottimo proposito di ridurre gli abbandoni, ...
obiettivo raggiunto? decisamente no, fosse per me si tornerebbe alla riforma Gentile (con qualche adattamento si intende)
beh ragazzi prima di lanciare frecciatine del genere provate a farvi una passeggiatina nella facoltà di ingegneria. vi assicuro che non è facile andare avanti, benché il livello si sia abbassato.
non é obbligatorio andare avanti, eh? esistono altre opzioni né si puo' pretendere che le facoltà si livellino verso il basso. Già ora il concetto é tutti disoccupati ma col pezzo di carta (a cosa serve poi?) se poi si continua...
Ma col Vecchio Ordinamento non è per nulla vero che veniva fatta selezione, ovvero, i piu' tenaci alla fine con un paio d'anni in piu' riuscivano a finire.
c'e' la sottile differenza che almeno anche chi ci metteva un paio di anni in + aveva un minimo di preparazione e forma mentis (almeno per quanto concerne ingegneria)
Nessuno può, a mio avviso, permettersi di giudicare l'intelligenze altrui poiché se vogliamo fare i fiscali in una facoltà come ingegneria che conta ad esempio 900 persone, rimarrebbero solo 50 persone... e le altre 850 le mandiamo a zappare la terra?
l'intelligenza no, ma allora cosa deve valutare un prof? se sono 50 quelli che meritano, in 50 devono laurearsi, non di più...gli altri evidenteente sono li a scaldare il banco
.. il problema parte dalle scuole superiori che sforna gente impreparata. Ma volendo essere DAVVERO obiettivi non si può non dire che il problema parte dall'impostazione della società italiana, dal sano buoonismo all'italiana abituati a vedere solo i voti a fine anno nei licei...le scuole superiori dovrebbero dare METODO di studio... dovrebbe esserci qualche materia che insegna a studiare... piu' che nozioni che si dimenticano in breve tempo.
ribadisco anche io che il metodo é una cosa personale, ma i problemi (nella scuola) nascono dalle elementari se é per questo, non solo dal liceo.
dicamo una cosa.. le risorse sono quele che sono .. e non sono nemmeno poche nella mia università...
il solito problema rimangono gli studenti...( premetto che sono al secondo anno della specialistica in ing info).. c'è gente che viene solo per scaldare il banco nella triennale.. è una cosa che non si caga...Comincia ad essere difficile seguire bene analisi quando in aula ci sono altre 150 persone che fanno brusio... andare alle 2 ore di ricevimento epr chiedere cose " serie" e avere davanti una pila di gente che non ha capio che è una derivat e invece di mettersi li e cercare di capirla vanno a rompere i coglioni al prof.
quindi proporrei un pochino di cose per l'università:
a) ingresso a numero strettamente chiuso, con dei test che non mettano nel punteggio il voto dell'esame di maturità.
b) passaggio dai 30 ai 45 i crediti minimi annuali per passare dal primo al secondo e da 80 a 100 dal secodo al terzo.
c) Permettere il finanziamento privato dei dottorati... non vedo dove sia lo scandalo se un azienda finanzia il rpogetto di un ragazzo che vuole diventare dottore ( così magari non viene scelto dalla solita lobby interna)
d) togliere questo sistema di finanziamento all'università per cui università che hanno percentuali di laureati in tempo maggiore delle altre, o voti medi di laurea maggiori degli altri prendono + soldi.
e) Introdurre un sistema altamente meritovratico epr i professori e naturalmente mettergli il pepe al culo ogni tanto.... se uno arriva prof ordinario in italia ha un impiego fisso a 3k € al mese e nessuno glielo può togliere.. indipendentemente da quello che fa... mi sembra un po' una cosa ingiusta...
ciao
Alessio
quindi proporrei un pochino di cose per l'università:
a) ingresso a numero strettamente chiuso, con dei test che non mettano nel punteggio il voto dell'esame di maturità.
vero, poi gli stdenti scendono in piazza pero'...gli stessi che poi scaldano i banchi in linea di massima
c) Permettere il finanziamento privato dei dottorati... non vedo dove sia lo scandalo se un azienda finanzia il rpogetto di un ragazzo che vuole diventare dottore ( così magari non viene scelto dalla solita lobby interna)
esiste già questa cosa (in varie forme), spesso mancano le aziende disposte a finanziare
pietro84
18-01-2006, 12:02
vero, poi gli stdenti scendono in piazza pero'...gli stessi che poi scaldano i banchi in linea di massima
su questo non sono molto d'accordo,nella mia facoltà c'è un premio(in denaro) che ricevono i più meritevoli in base alla media e al numero di esami sostenuti,e la maggior parte di chi riceve questo premio è andato male a quiz iniziali,magari solo perchè ha fatto il liceo classico e di matematica e fisica ne sapeva poco all'inizio...o per motivi simili....
da me invece c'è lo sbarramento alla specialistica,cioè chi si laurea con la media minore di 24 non può più continuare...questa è un'ottima cosa,perchè la bravura di uno studente si vede sugli esami non su qualche domandina a risp multipla
su questo non sono molto d'accordo,nella mia facoltà c'è un premio(in denaro) che ricevono i più meritevoli in base alla media e al numero di esami sostenuti,e la maggior parte di chi riceve questo premio è andato male a quiz iniziali,magari solo perchè ha fatto il liceo classico e di matematica e fisica ne sapeva poco all'inizio...o per motivi simili....
da me invece c'è lo sbarramento alla specialistica,cioè chi si laurea con la media minore di 24 non può più continuare...questa è un'ottima cosa,perchè la bravura di uno studente si vede sugli esami non su qualche domandina a risp multipla
il punto é che se vuoi fare una selezione fin da subito un criterio va pure stabilito, no? che poi il test con qualche domanda nn sia il metodo in assoluto migliore sono d'accordo
obiettivo raggiunto? decisamente no, fosse per me si tornerebbe alla riforma Gentile (con qualche adattamento si intende)
Una riforma andava decisamente fatta, se non altro per riallinearsi al resto d'Europa in modo da consentire anche un minimo di mobilità studentesca fra università della UE e l'idea del 3+2 in se non è affatto male, e consente anche una certa flessibilità, il dramma è stata la realizzazione pratica e la convinzione errata che potesse essere applicata senza problemi ad ogni indirizzo di studio. Giurisprudenza è il caso più eclatante, dal prossimo anno si avranno laureati quadriennali, 3+2, 1+2 e 1+4 ogniuno con un percorso formativo ed un orientamento differente, il caos per il 99% delle università italiane
bravoragazzo
18-01-2006, 12:48
plutus io non so da quale università sei stato cacciato o il tuo fuoricorso latente. Mi pare che fai discorsi di uno che non ce l'ha fatta e vuole sfogare sugli umili che sono rimasti.Ti assicuro che è abbastanza frustrante dover rinunciare a una propria passione solo perché non si è BRILLANTI ma ''se la si studia''. Se tu sei così brillante non temere, gli strumenti che ti danno oggi sono piu' che sufficienti per approfondire le cose per conto tuo.
Ad esser sinceri nelle università c'è gente:
brava => questa si deve laureare
gente che studia con impegno e umiltà (la maggioranza): per quale motivo non si dovrebbe laureare? Solo perché non ha ritmi di apprendimento veloci non si deve laureare? :doh: Anche molti professori hanno avuto gli stessi problemi della stragrande maggioranza dei ragazzi, ovvero incontrare difficoltà specie all'inizio e gli stessi prof ci dicono che prima la media per laurearsi ad ingegneria era di 8 anni e ci invitano a non scoraggiarci. Alla fine, chi ha il 110 e lode laureato in tempo va a fare così di complessità elevata, chi ha il 100 giusto giusto va a fare qualche lavoro piu' tecnico. D'altronde in ogni ambito, anche tra i muratori, c'è quello piu' bravo e quello meno bravo... ma di quello preciso ce n'è uno ogni 50.. eppure parliamo di lavori manuali.. secondo il tuo ragionamento uno non molto preciso neanche il muratore dovrebbe fare.. :doh:
plutus io non so da quale università sei stato cacciato o il tuo fuoricorso latente. Mi pare che fai discorsi di uno che non ce l'ha fatta e vuole sfogare sugli umili che sono rimasti.
non so da dove ti derivino queste convinzioni...
D'altronde in ogni ambito, anche tra i muratori, c'è quello piu' bravo e quello meno bravo... ma di quello preciso ce n'è uno ogni 50.. eppure parliamo di lavori manuali.. secondo il tuo ragionamento uno non molto preciso neanche il muratore dovrebbe fare.. :doh:
hai mai provato a tirare su un muro? bisogna saperlo fare e non tutti ci riescono (il muro si puo' sempre fare come viene, certo...)
mi sa che non hai colto molto del mio discorso
bravoragazzo
18-01-2006, 12:53
Una riforma andava decisamente fatta, se non altro per riallinearsi al resto d'Europa in modo da consentire anche un minimo di mobilità studentesca fra università della UE e l'idea del 3+2 in se non è affatto male, e consente anche una certa flessibilità, il dramma è stata la realizzazione pratica e la convinzione errata che potesse essere applicata senza problemi ad ogni indirizzo di studio. Giurisprudenza è il caso più eclatante, dal prossimo anno si avranno laureati quadriennali, 3+2, 1+2 e 1+4 ogniuno con un percorso formativo ed un orientamento differente, il caos per il 99% delle università italiane
:doh:
a giurisprudenza non ti insegnano il mestiere ma ti insegnano le basi del diritto e tutto quello che vuoi. alla fine o 3+2 o 4+1 o 1+1+1+1 devi comunque andare a fare praticandato e,se non sei completamente tonto, indipendentemente dalla formula universitaria, vai a fare quello che devi fare... quale caos? :banned: Ripeto, non so da dove siete stati cacciati, tu e plutus.
bravoragazzo
18-01-2006, 12:57
non so da dove ti derivino queste convinzioni...
hai mai provato a tirare su un muro? bisogna saperlo fare e non tutti ci riescono (il muro si puo' sempre fare come viene, certo...)
mi sa che non hai colto molto del mio discorso
l'ho colto. Secondo il tuo discorso si laurerebbero,in italia, per TUTTI GLI INDIRIZZI DI INGEGNERIA, 150 persone all'anno. Secondo il tuo discorso, molti professori che già hanno le cattedre dovrebbero andarsene a casa per dar spazio a gente piu' brava di loro. E hai idea di dove mandare questi giovani a cui neghi il diritto allo studio?
l'ho colto. Secondo il tuo discorso si laurerebbero,in italia, per TUTTI GLI INDIRIZZI DI INGEGNERIA, 150 persone all'anno. Secondo il tuo discorso, molti professori che già hanno le cattedre dovrebbero andarsene a casa per dar spazio a gente piu' brava di loro. E hai idea di dove mandare questi giovani a cui neghi il diritto allo studio?
mi sa che é meglio se vai a cogliere fiori allora ;)
che c'entra poi il diritto allo studio...
:doh:
a giurisprudenza non ti insegnano il mestiere ma ti insegnano le basi del diritto e tutto quello che vuoi. alla fine o 3+2 o 4+1 o 1+1+1+1 devi comunque andare a fare praticandato e,se non sei completamente tonto, indipendentemente dalla formula universitaria, vai a fare quello che devi fare... quale caos? :banned: Ripeto, non so da dove siete stati cacciati, tu e plutus.
Forse non hai ben chiaro come funzionano le università e la loro organizzazione interna, il passaggio dall'attuale 3+2 di giurisprudenza al 4+1 comporterà l'attivazione di un altro corso visto che il 3+2 andrà ugualmente ad esaurimento con enormi problemi sia dal punto di vista dell'organizzazione dei docenti ed addirittura in alcune università anche di strutture provocando un totale caos come denunciano anche la quasi totalità dei presidi.
In secondo luogo non hai idea della differenza fra giurista ed avvocato, il giurista non fà nessun tipo di praticantato!!! attualmente esistono moltissimi indirizzi all'interno delle facoltà di giurisprudenza che spaziano dal giurista d'impresa al dirigente di pubblica amministrazione con la possibilità da parte del singolo ateneo di personalizzare il corso di laurea.
Con la nuova riforma 1+4 si avranno invece una moltitudine di crediti bloccati e nuove introduzioni obbligatorie come "Deontologia professionale" lasciando ben poche possibilità di personalizzazione alle università.
Se non sei a conoscenza dell'argomento su cui si sta dibattendo non sei obbligato ad intervenire e tanto meno a fare affermazioni decisamente poco consone.
il dramma è stata la realizzazione pratica e la convinzione errata che potesse essere applicata senza problemi ad ogni indirizzo di studio. Giurisprudenza è il caso più eclatante,
quoto, anche se i danni non sono stati fatti solamente a giurisprudenza...
quoto, anche se i danni non sono stati fatti solamente a giurisprudenza...
No certamente, era solamente l'esempio più eclatante :)
bravoragazzo
18-01-2006, 14:02
Mah, visto che alcuni miei professori che fanno anche ricerca, fanno i commissari nelle procedure di assegnazione di dottorati di ricerca, fanno convegni in america,eccetera, ci invitato a studiare non vedo perché dovrei stare a sentire al presuntuoso di turno che se n'esce con discorsi del tipo ''lascia stare, solo i piu' bravi possono''. Non mi sembra un discorso corretto. a questo punto vorrei proprio sapere da che pulpito proviene, visto che...professori di così' alto livello non la pensano così... non vorrei che tali discorsi, come mi è capitato già di sentire, provenissero da gente fallita in qualche ambito che sfoga i propri malumori dicendo che... il 95% dei ragazzi che sta all'università deve starsene a casa.
Mah, visto che alcuni miei professori che fanno anche ricerca, fanno i commissari nelle procedure di assegnazione di dottorati di ricerca, fanno convegni in america,eccetera, ci invitato a studiare non vedo perché dovrei stare a sentire al presuntuoso di turno che se n'esce con discorsi del tipo ''lascia stare, solo i piu' bravi possono''. Non mi sembra un discorso corretto. a questo punto vorrei proprio sapere da che pulpito proviene, visto che...professori di così' alto livello non la pensano così... non vorrei che tali discorsi, come mi è capitato già di sentire, provenissero da gente fallita in qualche ambito che sfoga i propri malumori dicendo che... il 95% dei ragazzi che sta all'università deve starsene a casa.
Ma hai seguito il discorso o no ? Nessuno qui sta dicendo che devono studiare solo i geni, ma che nel sistema universitario italiano urgono provvedimenti meritocratici, siamo lo stato con più fuoricorso d'Europa! e la soluzione che è stata adottata in merito dal legislatore è quella di annacquare molti corsi di laurea in modo da sfornare laureati a tutto spiano e riallinnearsi ai risultati degli altri paesi. Ed è questo che è assurdo! non vedo come tu possa non capirlo
non vedo come tu possa non capirlo
che sia il frutto di quanto detto sopra? :fagiano:
bravoragazzo
18-01-2006, 19:59
non si può fare questo dalla sera alla mattina. Bisogna irrigidire prima le scuole superiori, poi l'università. Usciti da una scuola superiore dove si è campati di rendita, non mi pare giusto ergere un muro all'università.
non si può fare questo dalla sera alla mattina. Bisogna irrigidire prima le scuole superiori, poi l'università. Usciti da una scuola superiore dove si è campati di rendita, non mi pare giusto ergere un muro all'università.
il muro è caduto da un pezzo, vai tranquillo
bravoragazzo
18-01-2006, 20:21
secondo il vostro ragionamento uno studente, facciamo di 25 anni, non può iscriversi all'univ? Univ solo per ragazzi modelli e meritevoli, in tempo? Mi spiegate questo punto?
non si può fare questo dalla sera alla mattina. Bisogna irrigidire prima le scuole superiori, poi l'università. Usciti da una scuola superiore dove si è campati di rendita, non mi pare giusto ergere un muro all'università.
Sinceramente io non ho un giudizio così negativo sul sistema scolastico superiore italiano, nel mio piccolo ho fatto qualche raffronto con quello di altre nazioni in particolar modo quello canadese, considerato uno dei più efficienti al mondo. Ho avuto modo tramite Intercultura di passare un anno a studiare in Ontario e devo dire che l'estrema personalizzazione del percorso di studi non è sempre un bene, certo in contesti come quello puoi scordarti il diritto allo studio visto che rimanere "bocciati" è decisamente più semplice che da noi, ma nonostante questo a parità di impegno nello studio e di capacità personali uno studente canadese non è meglio preparato di uno italiano anche se ha sicuramente un target più preciso
secondo il vostro ragionamento uno studente, facciamo di 25 anni, non può iscriversi all'univ? Univ solo per ragazzi modelli e meritevoli, in tempo? Mi spiegate questo punto?
Non vedo come possa riguardare l'introduzione di criteri più meritocratici all'interno delle università di cui si stava parlando
Syd Barrett
18-01-2006, 23:20
secondo il vostro ragionamento uno studente, facciamo di 25 anni, non può iscriversi all'univ? Univ solo per ragazzi modelli e meritevoli, in tempo? Mi spiegate questo punto?
"In tempo" vuol dire mettendoci il tempo giusto, mica l'età giusta :fagiano:
ironmanu
18-01-2006, 23:23
ma voi state perlando del 3+2 ?
io sono di ing mecc del VO.Siceramente il corso di studi è disseminato di esami bastonata un po' in tutti gli anni.Personalmente il fattore che + mi ha creato difficoltà è stato l'abnorme numero di studenti che frequentavano i corsi ovviamenti + importanti e tosti (scienza delle costruzioni,macchine,costruzione di macchine per esempio).Per questi esami si raggiungevano a lezione con tranquillità i 200/250 studenti circa.
Io (dell'81) e altri della mia età siamo stati gli ultimi del VO per cui poi i corsi sono stati soppressi.Dunque possibilità di seguire il corso un'unica volta.
Non vi dico le liti con quelli che erano fuoricorso che siccome nn avevano un cazzo da seguire arrivavano prima e si prendevano i posti coi quaderni...così noi si doveva stare sempre oltre la metà aula!
Ecco io avrei preferito corsi con al max un rapp stud./prof. di 80:1,nn di + perchè sennò è davvero dura...
Sinceramente io non ho un giudizio così negativo sul sistema scolastico superiore italiano, nel mio piccolo ho fatto qualche raffronto con quello di altre nazioni ...o
il mio confronto é con il sistema francese (in effetti non siamo meno preparati, quanto a liceo) e col sistema italiano precedente: che posso dire? che rispetto alla generazione precedente (che ha seguito l'identico corso di studi) siamo di un'ignoranza abissale
bravoragazzo
19-01-2006, 09:45
io la bravura la intendo in termini di velocità di apprendimento. Non in termini di nozioni in piu' sapute. Negli anni passati i corsi erano piu' duri ma non è che ne usciva gente piu' brava di ora... semmai gente che si faceva il culo un pò di piu'... ma alla fine le capacità che abbiamo sono quelle che ci ha dato il Creatore.. e non si modificano.
pietro84
19-01-2006, 10:21
ma voi state perlando del 3+2 ?
io sono di ing mecc del VO.Siceramente il corso di studi è disseminato di esami bastonata un po' in tutti gli anni.Personalmente il fattore che + mi ha creato difficoltà è stato l'abnorme numero di studenti che frequentavano i corsi ovviamenti + importanti e tosti (scienza delle costruzioni,macchine,costruzione di macchine per esempio).Per questi esami si raggiungevano a lezione con tranquillità i 200/250 studenti circa.
Io (dell'81) e altri della mia età siamo stati gli ultimi del VO per cui poi i corsi sono stati soppressi.Dunque possibilità di seguire il corso un'unica volta.
Non vi dico le liti con quelli che erano fuoricorso che siccome nn avevano un cazzo da seguire arrivavano prima e si prendevano i posti coi quaderni...così noi si doveva stare sempre oltre la metà aula!
Ecco io avrei preferito corsi con al max un rapp stud./prof. di 80:1,nn di + perchè sennò è davvero dura...
beh almeno questo il 3+2 lo risolve,alla specialistica da me ci sono 30-40 studenti a corso(in alcuni corsi del secondo anno anche meno di 10) contro i 300 medi che si iscrivono al primo anno della triennale.
pietro84
19-01-2006, 10:24
io la bravura la intendo in termini di velocità di apprendimento. Non in termini di nozioni in piu' sapute. Negli anni passati i corsi erano piu' duri ma non è che ne usciva gente piu' brava di ora... semmai gente che si faceva il culo un pò di piu'... ma alla fine le capacità che abbiamo sono quelle che ci ha dato il Creatore.. e non si modificano.
la velocità di apprendimento e l'intelligenza migliorano con lo studio e con l'esercizio
Syd Barrett
19-01-2006, 12:21
beh almeno questo il 3+2 lo risolve,alla specialistica da me ci sono 30-40 studenti a corso(in alcuni corsi del secondo anno anche meno di 10) contro i 300 medi che si iscrivono al primo anno della triennale.
Ma dove?
Da noi siamo sempre cinquecentomila.
L'anno scorso frequentavo un corso ad ingresso libero e a lezione eravamo circa 400 in aule da 200 (tutti per terra o nei corridoi, evviva!).
Quest'anno numero chiuso, 250 posti all'anno, a lezione siamo circa 250 (200 noi pseudofrequentanti e 50 di anni precedenti, così a stima).
Insomma, col passaggio a 3+2 i problemi di spazio almeno in Statale restano.
pietro84
19-01-2006, 12:39
Ma dove?
Da noi siamo sempre cinquecentomila.
L'anno scorso frequentavo un corso ad ingresso libero e a lezione eravamo circa 400 in aule da 200 (tutti per terra o nei corridoi, evviva!).
Quest'anno numero chiuso, 250 posti all'anno, a lezione siamo circa 250 (200 noi pseudofrequentanti e 50 di anni precedenti, così a stima).
Insomma, col passaggio a 3+2 i problemi di spazio almeno in Statale restano.
ma a che facoltà?
a ing da me è cosi,anche a ing della Federico II sono molti di meno alla specalistica.
i Negli anni passati i corsi erano piu' duri ma non è che ne usciva gente piu' brava di ora... semmai gente che si faceva il culo un pò di piu'...
Il fatto è che ne uscivano meno proprio in virtù del fatto che molti corsi di laurea erano più duri
Syd Barrett
19-01-2006, 13:02
ma a che facoltà?
a ing da me è cosi,anche a ing della Federico II sono molti di meno alla specalistica.
Scusa, sono rincoglionita... non avevo realizzato "alla specialistica"
pietro84
19-01-2006, 13:36
Scusa, sono rincoglionita... non avevo realizzato "alla specialistica"
si perchè la specialistica almeno è un filtro sia per quanto riguarda il voto sia per il tempo. per il voto c'è lo sbarramento(non so se in tutte le facoltà) per il tempo chi ci mette 5-6 anni per la triennale difficilmente va a iscriversi alla specialistica,che è molto più difficile...
quindi anche se il NO ha tanti difetti questo è un pregio che bisogna riconoscere.
Avete letto l'intervento di Montezzemolo di oggi nella sua doppia veste di presidente di confindustria e rettore ? sintetizza perfettamente le idee che molti di noi hanno qui espresso. Merito al primo posto, barriere all'ingresso, incentivi sia monetari che non agli studenti migliori, ed anche una grande critica al valore legale della laurea. Nulla di più vero :)
i premi monetari? che senso hanno? che i soldi vadano a chi ne ha bisogno (ed é bravo...)
i premi monetari? che senso hanno? che i soldi vadano a chi ne ha bisogno (ed é bravo...)
I soldi devono andare giustamente a chi è molto bravo, sinceramente non ci vedo nulla di sbagliato, decisamente meglio che indebitarsi a morte con i prestiti d'onore per comprasi notebook e libri extra :D
I soldi devono andare giustamente a chi è molto bravo, sinceramente non ci vedo nulla di sbagliato, decisamente meglio che indebitarsi a morte con i prestiti d'onore per comprasi notebook e libri extra :D
i soldi devono andare a chi pur essendo bravo non si puo' permettersi di studiare, é diverso.
i soldi devono andare a chi pur essendo bravo non si puo' permettersi di studiare, é diverso.
La Luiss a cui si riferisce Montezzemolo è un università privata finanziata da Confindustria ed è quindi chiaro che punti tutto sulle capacità in senso assoluto senza tenere conto del reddito, al contrario le università statali perseguiranno anche obiettivi di tipo più sociale
bravoragazzo
19-01-2006, 15:51
Ancora dovete capire che nelle nostre università circolano ragazzi che solo per l'apparenza sembrano bravi ma che se studiassero in altri contesti, di livello piu' alto, sarebbero quelli che ora per noi sono considerati ''schiappe''. E' inutile fare discorsi di bravura perchè essa è sempre relativa.. e troverai sempre chi è piu' bravo di te.. meglio farsene una ragione e tirare avanti con umiltà.
D'altronde chi tira avanti con umiltà senza rincorrere queste voci di corridoio che leggo in questo thread, ho notato che rende meglio, perchè la sua mente non è occupata da questi pensieri patetici e noiosi. Un pò di sano ottimismo e soprattutto umiltà. Sento in me che non avete avuto delle carriere scolastiche esemplari (vedi sydbarrett iscrittasi a 40 anni) e ciò non vi obbliga a buttare merda sul sistema... probabilmente se avreste ragionato piu' verso voi stessi che verso il sistema, a 40 anni avreste già una laurea in tasca.:read:
Syd Barrett
19-01-2006, 16:28
Sento in me che non avete avuto delle carriere scolastiche esemplari (vedi sydbarrett iscrittasi a 40 anni)
Eh? Non ho capito il tuo discorso :confused:
(a parte il fatto che mi manca più o meno una vita a compiere 40 anni... per fortuna, eh! )
a 40 anni avreste già una laurea in tasca.:read:
con l'ultima hai chiuso alla grande... :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
comincio seriamente a pensare che tu sia l'esempio modello fornito dall'attuale sistema scolastico...prima di sparare, cerca almeno di capire di cosa si sta parlando...
Ancora dovete capire che nelle nostre università circolano ragazzi che solo per l'apparenza sembrano bravi ma che se studiassero in altri contesti, di livello piu' alto, sarebbero quelli che ora per noi sono considerati ''schiappe''. E' inutile fare discorsi di bravura perchè essa è sempre relativa.. e troverai sempre chi è piu' bravo di te.. meglio farsene una ragione e tirare avanti con umiltà.
D'altronde chi tira avanti con umiltà senza rincorrere queste voci di corridoio che leggo in questo thread, ho notato che rende meglio, perchè la sua mente non è occupata da questi pensieri patetici e noiosi. Un pò di sano ottimismo e soprattutto umiltà. Sento in me che non avete avuto delle carriere scolastiche esemplari (vedi sydbarrett iscrittasi a 40 anni) e ciò non vi obbliga a buttare merda sul sistema... probabilmente se avreste ragionato piu' verso voi stessi che verso il sistema, a 40 anni avreste già una laurea in tasca.:read:
Hai raggiunto l'apoteosi del qualunquismo e dell'auto contraddizione. La mia mente oppressa da pensieri noiosi mi ha portato ad essere perfettamente in linea con il mio piano di studi con una media molto vicina al 30, la tua così positiva ed umile sinceramente non credo ti abbia portato altrettante fortune
bravoragazzo
20-01-2006, 12:23
la tua sarà solo motivazione, paura di restare indietro perché non fa figo... ma non credo che una volta introdotto nel sistema lavorativo sarai piu' produttivo di uno che non ha avuto paura di andarsene piu' lentamente.
la tua sarà solo motivazione, paura di restare indietro perché non fa figo... ma non credo che una volta introdotto nel sistema lavorativo sarai piu' produttivo di uno che non ha avuto paura di andarsene piu' lentamente.
ma ti rendi conto di quello che stai affermando ? che bisogna essere coraggiosi per andare fuori corso ? ora mi rendo conto che molte persone non siano in grado per propri limiti o cause esterne di completare il corso di studi in tempo e con buoni risultati, ma addirittura vantarsene...... :rolleyes:
bravoragazzo
20-01-2006, 13:47
addirittura sì. spesso è così: i piu' deboli hanno paura, addirittura di non far figurare il 30 sul libretto..questa è debolezza. Studiano per il 30, io studio per imparare nuove cose. Buona carriera.
P.s: sono un solo anno indietro, del resto anche chi è in corso ci metterà in media sempre qualche annetto in piu', e non me ne faccio alcun problema. io penso ad imparare non all'apparenza di essere in corso.
cordiali saluti
mi ricordi quello che mi voleva convincere che é più difficile prendere un 36 (oggi un 60) alla maturità che un 60/60....in fondo, per avere il massimo, basta solo studiare
addirittura sì. spesso è così: i piu' deboli hanno paura, addirittura di non far figurare il 30 sul libretto..questa è debolezza. Studiano per il 30, io studio per imparare nuove cose. Buona carriera.
P.s: sono un solo anno indietro, del resto anche chi è in corso ci metterà in media sempre qualche annetto in piu', e non me ne faccio alcun problema. io penso ad imparare non all'apparenza di essere in corso.
cordiali saluti
Sei disarmante..... questa strenua difesa della mediocrità rasenta il patetico. Finisco qui perchè ormai la cosa sta cadendo nel ridicolo
pietro84
20-01-2006, 14:08
secondo me è vero che qualche volta chi prende tutti 30 e si laurea in poco tempo è più efficiente,ha un metodo di studio migliore,fa più sacrifici, non deve essere per forza più intelligente per natura.
però non bisogna arrivare a dire che chi ha voti alti è addirittura più svantaggiato in ambito lavorativo :D nel 90% dei casi chi ha voti alti all'università e prende una laurea difficile riesce bene anche professionalmente.
è anche vero però che chi non prende voti molto alti all'uni possa poi eccellere nel mondo del lavoro... l'università non serve a imparare il mestiere ma solo a sviluppare una certa forma mentis e a dare gli strumenti teorici necessari(almeno nel settore dell'ingegneria che io conosco).
e cmq l'importante è imparare al di la del voto.
è anche vero però che chi non prende voti molto alti all'uni possa poi eccellere nel mondo del lavoro... l'università non serve a imparare il mestiere ma solo a sviluppare una certa forma mentis e a dare gli strumenti teorici necessari(almeno nel settore dell'ingegneria che io conosco).
e cmq l'importante è imparare al di la del voto.
Questo è fuori di ogni dubbio, ma da qui a dire che i fuoricorso sono dei coraggiosi individui incompresi dalla società e coloro che hanno tutti 30 delle specie di cretini lobotomizzati di acqua sotto i ponti ne passa molta
bravoragazzo
20-01-2006, 19:30
sei abbastanza duro di comprendonio.
C'è gente che alle superiori non ha avuto la fortuna di trovare l'ambiente giusto per imparare, c'è gente che a casa non ha avuto gli stimoli giusti. Questa gente arriva all'università, ai primi esami non passa, poi impara a studiare, si impegna ed ottiene dei risultati, a volte anche eccellenti. Non vedo perché si debba dare la possibilità di studiare solo a coloro che arrivano all'università con le basi giuste. Se le cose già si sanno è troppo facile dire ''ma guarda quello, è idiota, non capisce queste banalità" invece, nel caso in cui un ragazzo non ha l'impostazione giusta del metodo di studio, tutto ciò è normale. Non sto difendendo i fuoricorso. Saranno state teste di cazzo in passato ma se studiano e s'impegnano per me possono e devono andare avanti senza problemi. A laurea ultimata non credo che avranno le stesse identiche lacune, con molto impegno ed umiltà possono raggiungere dei buoni risultati. Escludere gente solo perché c'è qualcuno, come Syd Barrett, che non trova il posto per sedersi è ridicolo: la colpa è dell'università che non predispone locali adeguati. Se c'è gente che parla a lezione, no problem, se si è in grado di capire non credo che un vocio ostacoli l'apprendimento. Danige impara ad essere piu' umile e a non fare questi discorsi ''solo i bravi possono'' che ne trarrai giovamento. Chi vedi piu' bravo è solo perché ha avuto gli stimoli giusti ed ha la motivazione giusta. L'ostruzionismo che alcuni professori fanno nei confronti dei meno bravi è, a mio avviso, ridicolo. L'impegno va premiato senza alcun dubbio. Fai discorsi troppo retrogradi... io non sto dicendo che su 100 persone che iniziano ingegneria tutt'è 100 devono laurearsi in tempo e con lode... sto dicendo che magari 5 si laureano in tempo e con lode, 10 si laureano in tempo senza lode... il resto bene o male raggiungere l'obiettivo con qualche anno in ritardo, e magari non progetterà mai lo shuttle spaziale, ma può tranquillamente avviarsi alla via professionale, l'esperienza lo aiuterà. Dov'è il problema? Io credo che alla base di tutto ci debba essere la volontà di crearsi un futuro, lo studio costante e l'umiltà. Il fatto che in un corso ci siano 5 persone piu' brave degli altri non implica che il resto deve andarsene a zappare. Ti torna il ragionamento?
Ci rinuncio, non cè peggior sordo di chi non vuol sentire
bravoragazzo
20-01-2006, 19:57
Bene, è appurato che non sai argomentare. Sarebbe stato troppo ridicolo dire ''solo 5 su 100 possono fare ingegneria". Sia chiaro, esiste gente che fa letteralmente schifo, sono d'accordo, esiste gente che ha serissimi problemi di studio, che non è in grado di capire cose semplici. Ma esiste anche gente, la maggioranza, che ha bisogno di studiare e se pur con qualche anno di ritardo raggiunge comunque dei buoni risultati. Tutto quì. Ciao
Syd Barrett
20-01-2006, 22:10
Escludere gente solo perché c'è qualcuno, come Syd Barrett, che non trova il posto per sedersi è ridicolo:
E due.
Vediamo di chiarirci, perché è già la seconda volta che fai un attacco personale senza motivo, e vorrei capire perché, visto che non so manco chi sei e niente t'ho fatto.
Io esprimo la mia opinione e tu la tua, che problema c'è?
Se ci sono delle teste di budino che a lezione ridono e parlano e rompono i coglioni, non "fa niente", perché rallentano la lezione, e disturbano.
Io lavoro part time, per me frequentare le lezioni vuol dire dover lavorare in altri orari, non ho tempo per perdere tempo per dei ragazzini diciannovenni che vanno all'università coi soldi del padre ignaro.
Io guadagno una schifezza, e i libri li pago esattamente come loro, che non hanno idea di cosa fare nella vita e arrecano un danno a me che faccio fatica per pagarmi il proseguimento degli studi.
E non ci vedo niente di strano a lamentarmi.
Mi si chiede "che cosa cambieresti nell'università?"
Ti rispondo quello che penso: spedirei queste persone a lavorare, così poi capiscono qual è il valore del denaro, e i duemila euro annuali dell'università assumeranno tutt'altro aspetto ai loro occhi.
Ora ti pregherei di spiegarmi qual è il tuo prolema, perché una volta passi, ma la seconda volta la mia curiosità è troppa.
Ciao :D
Bene, è appurato che non sai argomentare. Sarebbe stato troppo ridicolo dire ''solo 5 su 100 possono fare ingegneria". Sia chiaro, esiste gente che fa letteralmente schifo, sono d'accordo, esiste gente che ha serissimi problemi di studio, che non è in grado di capire cose semplici. Ma esiste anche gente, la maggioranza, che ha bisogno di studiare e se pur con qualche anno di ritardo raggiunge comunque dei buoni risultati. Tutto quì. Ciao
Da questa tua ultima affermazione (condivisibile e che nessuno ha mai messo in discussione) alle precedenti lodi ai fuoricorso ed assurda critica agli studenti modello cè un abisso, è evidente che tu abbia le idee molto confuse a riguardo e forse solo proseguendo negli studi potrai chiarirtele.
Ti rispondo quello che penso: spedirei queste persone a lavorare...
io mi accontento di spedirle fuori dall'aula... ;)
bravoragazzo
21-01-2006, 11:47
Non è l'università che va cambiata, è L'ITALIA che va cambiata. I grattacieli di solito vengono costruiti su un terreno FORTE, non su basi di plastichina. Se non si cambia proprio modo di pensare persino le piu' piccole cose, mai si potrà avere progresso, mai si potrà alzare livello all'univ. Molto spesso è proprio il modo di pensare degli studenti che li porta al fallimento.
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