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View Full Version : Unipol/BNL, Consorte, DS e ulteriori sviluppi


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LittleLux
29-01-2006, 12:55
Appunto, facciamo lavorare la magistratura per indagare e processare le persone, non i giornali di parte come repubblica ed il corriere tramite pettegolezzo e maldicenza che sono indegni di giornalismo degno di tal nome.

Riguardo i 40.000 sai benissimo che sono sempre stato contrario alla fondazione di credieuronord per motivi che ben conoscoi e che portavano a considerare probabilissimo il poi verificatosi buco nell'acqua.

Ciao.

P.S. A proposito di giornali sai chi scrive sul vituperato giornale, organo del partito leghista, La Padania ?. In prima pagina trovo frequentemente un certo Diaco, noto giornalista di sinistra, un Certo Malaparte, pseudonimo di un'altro giornalista con idee di sx, un certo Claudio Maffei, non certo tenero con il movimento, Massimo Fini, noto indipendente che ne ha per tutti compreso chi lo ospita, Amakusa Shiro, pseudonimo di un'altro giornalista/saggista non certo di area leghista. Puoi dire lo stesso dei cosidetti giornali "super partes" e di quelli di tanti altri partiti politici ?, non mi pare e se non praticano censura apparente la praticano in modo sostanziale che poi è quello che realmente conta.

Se con Diaco ti riferisci a Diaconale, allora quello è tutto fuorchè di sx. Se invece ti riferisci a questo Diaco (http://gruppi.camera.it/misto/pdci/lavori/interrog/int14.htm), bè, di male in peggio:D
Malaparte, se è quello che scrive per Repubblica, non mi risulta scrivere anche per la Padania. Di Fini non so. Ti posso dire, tuttavia, che lo apprezzo molto per la sua indipendenza, cosa che gli è costata un sacco di guai, specie da quando è al governo un certo "cavaliere".

Korn
29-01-2006, 13:25
Le stesse prove che hanno gli oppositori quando lo definiscono un delinquente ed è successo più e più volte.

balle, la differenza è semplice, berlusconi viene attaccato quando
a) viene indagato
b) viene rinviato a giudizio
c) viene condannato
d) viene a assolto per applicazione di leggi approvate dal suo governo

berlusconi a semplicemente calunniato


cut


Ciaook

jan
29-01-2006, 13:52
Non certo la mia, a differenza di quella, selettiva secondo convenienza, di certuni funziona, per vostra sfortuna, benissimo. :D :D

con questo vorresti dire , che la tua memoria non ricorda:
-le leggi di craxi a favore di mediaset , gli appoggi con il governo francese per la cinque .
-non ricordi che caduto craxi a mezzo di manipulite e antonio di pietro , berlusconi si candida in politica .
-non ricordi che il tuo leader bossi argomentava il suo affetto per silvio chiamandolo "IL MAFIOSO"
-non ricordi che silvio cercò di mettere fine ai suoi processi cercando di fare entrare nel governo il signor di pietro? fino a quel momento ssuo acerrimo nemico e persecutore comunista ?
riconosco la tua abilita dialettica proteus , ma per favore non tentare di convincerci che siamo tutti comunisti paranoici

jan
29-01-2006, 14:10
Anche quando, vedi caso sme, viene indagato e processato in modo pretestuoso e sul banco degli accusati dovrevebbero, forse l'hanno scampata solo per la leggina amato che ridusse da 10 a 5 gli anni di prescrizione per certi reati, stare altri ?. Ripeto che il Berluska è tuitt'altro che un santo, non si diventa ricchi fino a quel punto con onestà ed etica ma è necessario navigare costantemente sul confine dell'illegalità, ma da qui a farne, come sinistri vorrebbero, il beelzebù italiano al posto di Andreotti ne corre di strada. Se un grave torto ha il Berluska, lo ha senza dibbio alcuno, è quello di aver dato fiato a chi ha utilizzato la sua peculiare situazione come schermo di copertura per situazioni ben peggiori e più pericolose per i cittadini. Ergo è da 15 anni che ciu fracassano gli zebedei con il suo conflitto d'interessi ma per quelli sul tipo di bankitalia neppure un fiato. Il sospetto che questo "silenzio" non sia disinteressato è molto forte, forte come il puzzo che esce da lle istituzione di questo paese.

Ciao


su questo non si discute , sono il primo a battermi perchè la gente sappia che il signor andreotti , invece di fare spot in tv dovrebbe trovarsi in carcere .
e la sentenza di assoluzione lo dimostra .... è stato riconosciuto colpevole per i crimini commessi fino al 1980 ma ahime ....assolto per prescrizione.

per quanto riguarda il signor fazio ti ricordo che grazie a lui , il principale finanziatore della campagna elettorale di silvio berlusconi , ha potuto protrarre la sua campagna di "raccolta fondi" con le azioni parmalat leggasi (TANZI) indisturbato fino ad arrivare alla rovina di migliaia di risparmiatori.
non so chi effettivamente abbia giovato dalla sua permanenza , è ovvio che tra questi ci sono anche sacchetti e consorte e fiorani e ricucci e gnutti etc etc , ma da li , la connessione ad un partito politico è ancora materia di studio ed indagine .

LittleLux
29-01-2006, 17:09
No, Diaco non è Arturo Diaconale ma pseudonimo di altro giornalista perchè lo stile è molto diverso e certi lettori di ottusa, sono l'edizione verde dei trinariciuti rossi, fede leghista non sono molto, non lo vorrebbero leggere, entusiasti ma io apprezzo molto perchè su un giornale, sia pure organo di partito, devono trovare posto le voci più disparate a tutto vantaggio di chi legge. Malaparte scrive pure per la Padania, trovi le sue salaci osservazioni, mi piaciono la sua feroce ironia e la sottile arguzia spesso rivolte anche al partito di riferimento del giornale, in prima pagina centro basso mentre Fini periodicamente pubblica, sempre sulla Padania, articoli, spesso contro le opinioni dell'entourage leghista, su interessantissimi argomenti che spesso mi trovano, in buona parte, d'accordo.

Ciao.

Bè, allora che Fini e Malaparte scrivano anche su la Padania, non può che farmi piacere. Sono due ottimi giornalisti. Ti dirò, lo trovo sorprendente.:D;)

jan
29-01-2006, 18:08
Anche qui ti sbagli, io ho scorso la sentenza e ti garantisco che di prove la procura di Palermo non ne aveva. Fortunatamente qualcuno ha escogitato l'escamotage del reato prescritto per salvare capra e cavoli, altrimenti il colpo per l'immagine della procura di Palermo sarebbe stato forse mortale.



Questa è una favola che qualcuno ti ha raccontato. Tanzi è statomin simbiosi con le banche e non con i politici ed il sig "libero" ha dovuto cacciare 75.000 euro di risarcimento a Speroni ed un'altro esponente della lega perchè li ha accusati di essere sul libro paga di Tanzi mentere la magistratura ha riconosciuto essere una falsità.

Persino con la lega sono stato in disaccordo, eppure è il partito che devo votare in quanto con le sue proposte, non tutte ovviamente, è il meno lontano dalla mia concezione di società, riguardo Fazio. La sua presenza ha giovato alle banche, le 4 maggiori banche sono proprietarie del 70% circa delle azioni di, stuipito ?, bankitalia, depositarie, con l'avvallo anche dei sinistri, del più devastante conflitto d'interessi immaginabile ed è da questo conflitto d'interessi che hanno preso origine i casi cirio, parmalat, tango bonds, giacomelli etc etc etc. Credimi, non ti racconto fregnacce, è tutto agli atti ed è sufficiente raccogliere le informazioni e metterle in ordine per capire.

Ciao.




tratto da : http://www.collepasso.it/notizia.phtml?value=490&tb=notizie

"Nel 1994 con la "discesa in campo" di Berlusconi, dice l'imprenditore ai pubblici ministeri, cominciai a finanziare Fininvest. In realtà, spiega poi, la Parmalat incrementò soltanto il gettito pubblicitario a favore delle reti di Berlusconi a scapito della Rai. Mossa per conquistare il gradimento del premier vincente o esplicita richiesta del management della Fininvest? Tanzi non accusa gli uomini di Berlusconi. Offre quell'informazione ai magistrati senza aggiungere altro.

Lo stesso trattamento riserva a Romano Prodi. Partecipai, spiega Tanzi, all'aumento di capitale di Nomisma, entrando nella Si. Sa. G s. r. l insieme ai gruppi Auricchio, Cremonini, Gazzoni Frascara, Rana, Rovagnati, eccetera. Mi attendevo, aggiunge, un certo atteggiamento di Prodi a Bruxelles. Era un'attesa che aveva qualche fondamento nelle promesse o negli impegni del Professore? Anche qui Tanzi non spreca parole né accuse. Registra le sue aspettative. Riferisce una sua deduzione. Gli capita anche con Berlusconi di fare una deduzione. "


da qui si evnince che il signor tanzi abbia finanziato le campagne elettorali un po di tutti gli schieramente ( pescava in ogni stagno ), quindi smentisce solo in parte le mie affermazioni.


per quanto riguarda andreotti :
da wickipedia :
"Provvedimenti giudiziari a carico di Andreotti
È stato sottoposto a giudizio a Palermo per associazione mafiosa. Mentre la sentenza di primo grado, emessa il 23 ottobre 1999, lo aveva assolto per insufficienza di prove, la sentenza di appello, emessa il 2 maggio 2003, distinguendo il giudizio per i fatti fino al 1980 e quelli successivi, ha stabilito che Andreotti aveva "commesso" il "reato di partecipazione all'associazione per delinquere" (Cosa Nostra), "concretamente ravvisabile fino alla primavera 1980", che però è "estinto per prescrizione". Per i fatti successivi alla primavera del 1980 Andreotti è stato invece assolto.

Sia l'accusa che la difesa presentarono ricorso in Cassazione, l'una contro la parte assolutiva, e l'altra per cancellare l'infamante conclusione della sentenza di appello. Ma la Corte di Cassazione il 15 ottobre 2004 confermò la sentenza di appello. Nella motivazione si legge (a pagina 211):

«Quindi la sentenza impugnata, al di là delle sue affermazioni teoriche, ha ravvisato la partecipazione nel reato associativo non nei termini riduttivi di una mera disponibilità, ma in quelli più ampi e giuridicamente significativi di una concreta collaborazione».
Se la sentenza definitiva fosse arrivata entro il 20 dicembre 2002 (termine per la prescrizione) Andreotti sarebbe stato condannato in base all'articolo 416, cioè all'associazione "semplice", perché quella aggravata di stampo mafioso (416 bis) fu introdotta nel codice penale soltanto nel 1982, con la legge Rognoni-La Torre.

La conclusione di questo storico processo non fu però riportata con completezza dai media, che parlarono genericamente di assoluzione.

Invece, per il coinvolgimento nell'omicidio Pecorelli, in primo grado ebbe l'assoluzione, mentre la Corte d'Assise d'Appello di Perugia il 17 novembre 2002 lo ha condannato a 24 anni di reclusione. Andreotti ha presentato ricorso in Cassazione, che lo ha assolto."
altri approfondimenti :
http://digilander.libero.it/infoprc/mafia.html
http://www.radioradicale.it/Sentenza_andreotti/Sommario.htm

luckye
30-01-2006, 09:50
Italia: Primi in Europa per propensione al risparmio.

Italia: Costi più alti di europa.



Dopo aver riflettutto attentamente alle affermazioni di pocanzi,veniamo al nocciolo del problema.
Le banche italiane sono sovvenzionate e mantenute dal quel 75% della popolazione monoreddito di 1400euro al mese.
Chi ha qualcosa in più di questo stipendio,il gruzzuletto lo porta all'estero (interessi anche del 9%),o lo fa ballare in borsa.

L'interesse bancario nasce dalla necessità della banca di attirare il risparmio,tramite appunto quest'esca.
Quindi ad esempio,in una banca di oltreoceano,offre il 12% per un deposito in dollari usa,la nostra banca italiana mediamente lo 0,75%.
Ricordando che l'inflazione è circa pari al 2,5% significa che in una banca italiana il deposito è a perdere a prescindere dai costi di conto.
Dunque la banca italiana si dimentica di essere tale,è disegnata si intorno a te ma solo per rubarti le monetine dalle tasche.


Un piccolo consiglio per chi ha da investire un gruzzuletto senza rischi e con una resa accettabile:
Titoli di stato indicizzati all'inflazione


Ma poi perchè a fronte di un tasso di usura del 18,6% viene permesso il "credito revolving" che include il micro credito al consumo per lavatrici,telefonini insomma il "1000euro subito" al 24,6% di taeg ?? :mad:

jan
31-01-2006, 14:37
Pettegolezzi e nulla più, parmalat era un cliente mediaset probabilmente perchè lo trovava più vantaggioso che esserlo per la rai ma ciononostante la parmalat ha sempre smistato la sua pubblicità su tutti i canali. Devi anche tener conto che le aziende affidano le loro campagne pubblicitarie ad agenzie e sono poi le agenzie a scegliere dove ed in che misura, secondo il target di ascolto, concentrare gli spot.


Riguardo Andreotti amico mio il trucco si rivela in tutta la sua ingenuità nell'attribuire ad Andreotti contiguità mafiose in un periodo prescritto mentre se esistevano allora, non era cambiato il ruolo di Andreotti in Sicilia e nella dc, dovevano esistere anche in seguito. La verità è che di prove non ne avevano salvo le dicerie dei pentiti, le quali possono, secondo il nostro ordinamento giudiziario, essere oggetto di indagini approfiondite ma affinchè divengano prove necessitano di "riscontri oggettivi" e dei quali non vi è traccia alcuna e per sdalvare, atto direi saggio, la faccia della procura di Palermo che ha speso una caterva di miliardi per un processo che in un paese serio non avrebbe passato la fase istruttoria. Con questo non voglio sostenere che Andreotti non sia colpevole, IMHO lo è per molte cose, ma in un paese civile si condanna solo a fronte di prove, non di teoremi.

Ciao

senza nulla togliere all'ottimo lavoro che hanno compiuto in rai , per farla precipitare in ascolti e dunque in appetibilità per le case pubblicitarie , che un luogo comune vorrebbe in mano al premier .
ti confesso che ho il serio dubbio che tu abbia informazioni diverse dalle mie , quali di queste siano faziose a noi non è dato saperlo.
non ci resta che rimanere dei nostri pareri

Adric
19-06-2006, 00:01
Processo Unipol: Consorte e Sacchetti come il Gatto e la Volpe
Venerdì, 09 giugno

''Consorte e Sacchetti erano come il gatto e la volpe''. Cosi' il pm Eugenio Fusco ha definito il presidente di Unipol Giovanni Consorte e il suo vice Ivano Sacchetti nell'ambito della requisitoria che ha portato alla richiesta di condanna a 6 mesi di reclusione per i due ex capi dell'Unipol e per il finanziere bresciano Emilio Gnutti.



Il Pm di Milano Eugenio Fusco ha chiesto una pena di sei mesi di reclusione per Giovanni Consorte, Ivano Sacchetti, rispettivamente ex presidente e vicepresidente della compagnia assicurativa bolognese Unipol, e per il finanziere Emilio Gnutti. A carico dei tre è stata inoltre richiesta una pena pecuniaria di 300mila euro. L'accusa su Consorte, Sacchetti e Gnutti è di insider trading in riferimento al rimborso anticipato di due prestiti obbligazionali emessi dalla compagnia bolognese nel 2002.

Il Pm ha spiegato che non è stata richiesta la pena massima di detenzione di due anni prevista dalla legge perché "ho visto fatti anche più gravi". In riferimento, invece, alla pena pecuniaria, il Pm Fusco ha richiesto il massimo previsto dalla legislazione per la tipologia di reato perché "erano tutti amici, e i soldi li hanno".

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Scalate finanziarie: Sequestrati 43 milioni di euro a Consorte e Sacchetti
Giovedì, 15 giugno

La Guardia di finanza sta sequestrando 43 milioni di euro su conti correnti bancari nella disponibilità di Gianni Consorte e Ivano Sacchetti, ex vertici della compagnia di assicurazioni Unipol. Il sequestro avviene con un provvedimento di 16 pagine firmato dal Gip Clementina Forleo che ha accolto le richieste dei Pm di Milano che indagano sulle scalate bancarie.

I soldi sequestrati erano distribuiti su otto conti correnti. Secondo l'accusa il denaro sarebbe frutto di reati come l'appropriazione indebita e l'aggiotaggio. Consorte, Sacchetti e i loro difensori hanno sempre detto che si trattava di guadagni del tutto leciti realizzati attraverso il pagamento di una consulenza da parte del finanziere bresciano Emilio Gnutti.
(canisciolti.info)

flisi71
19-06-2006, 07:52
Proprio bella gente... :mad:


Ciao

Federico

Adric
12-10-2006, 00:05
Consorte metterà online la sua verità sulla vicenda Unipol
Lunedì, 09 ottobre

Tra pochi giorni, sul sito 'giovanniconsorte.it' sara' possibile conoscere tutta la verita' dell'ex n.1 di Unipol sugli scandali che hanno lambito il gruppo di via Stalingrado, dalla fallita scalata a Bnl al coinvolgimento nel cosiddetto 'patto occulto' per il rastrellamento di azioni Antonveneta, passando anche per la conversazione telefonica intercettata e finita sui giornali con il segretario dei Ds Piero Fassino.

Ad annunciarlo e' lo stesso Giovanni Consorte, che questo pomeriggio si e' presentato al Palazzo di Giustizia di Milano per prendere parte a un'udienza del processo, giunto ormai alle sue battute finali, sul presunto reato di insider trading copiuto, secondo l'accusa, attraverso un'operazione di compravendita di titoli azionari nel 2002. Intenzione di Consorte e' quella di mettere on-line una sorte di 'memoria difensiva - esposto' in grado di scagionarlo sopo un anno di attacchi mediatici. Tanto che il dossier rappresentera' un duro atto di accusa ''nei confronti di chi - ha spiegato lo stesso Consorte - ha avuto per un anno interesse a mantenermi sui giornali. Neppure Nixon, con il caso Watergate, e' stato tanto tempo sui giornali''.

Consorte, durante un colloquio con i cronisti, ha rivendicato la correttezza dell'opa lanciata su Bnl: ''E' stata perfetta - ha detto - perche' fatta in maniera rispettosa delle leggi e con tutti i parametri necessari''. Inoltre, per Consorte, ''e' stata l'unica opa in Italia fatta cash'', tanto che ''la Consob non ha avuto niente da eccepire''. Analoghe considerazioni per il presunto coinvolgimento di Unipol sulla scalata di Bpi ad Antonveneta: per Consorte, anche in questo caso, ''la Consob ha detto che noi non c'entravamo, ma ci hanno messo comunque all'interno del patto''.

Alla domanda se, in quest'ultimo anno, si e' sentito 'scaricato' dalls ua parte politica, Consorte ha replicato: ''Non sono stato scaricato da nessuno perche' nessuno mi doveva proteggere''. Quanto alla sua conversazione telefonica con Fassino, intercettata dalla magistratura e finita sui giornali, Consorte e' tornato a gettare acqua sul fuoco: ''In quell'intercettazione - ha osservato - non c'e' assolutamente nulla. Soprattutto perche', a suo dire, in quell'occasione il segretario dei Ds si e' limitato a ''fare il tifo'' e ''a informarsi sullo stato di un'operazione che gli interessava''.
(canisciolti.info)

Adric
25-10-2006, 22:45
La verità di Consorte getta ombre su establishment finanziario

Milano, 25 ott (Velino) - Giovanni Consorte, ex numero uno di Unipol, va in televisione a farsi intervistare da Enrico Mentana in uno speciale di Matrix e rivela la sua verità, specificando che al momento lo fa con “il freno tirato”. Per una serie di “congiunzioni astrali”, forse invocate da Mentana o forse interpretate da Consorte, la trasmissione arriva proprio alla vigilia della condanna per insider trading di Consorte, del suo ex vice Ivano Sacchetti e di Enrico “Chicco” Gnutti (Bell, Hopa), il prestigiatore della Borsa e del mercato finanziario, al centro di scalate e sempre in uscita con ricche plusvalenze. L’impressione è che la stagione passata alla cronaca come “l’estate dei furbetti del quartierino” e, relativamente a Consorte e Sacchetti, “l’autunno dei furbetti del quartierino” possa riservare delle sorprese di carattere finanziario, ma anche politico. Giovanni Consorte, davanti alle telecamere, ha aperto un quaderno di appunti, quasi un diario scrupolosamente segnato, dove è emerso un primo fatto: le scalata di Antonveneta, quella di Banca Nazionale del Lavoro e quella, ben più rilevante politicamente, di Rcs-Mediagroup non erano affatto intrecciate. Da questa prima affermazione di Consorte, suffragata da alcune sue carte e da date abbastanza precise, cadrebbe uno dei capisaldi dell’accusa a tutti i “furbetti” dell’anno 2005. Consorte fa anche precisazioni sugli intrecci di conoscenze: non nega l’amicizia con Gnutti, la conoscenza con Gianpiero Fiorani, gli incontri con Francesco Caltagirone (leader del contropatto in Bnl), le telefonate agli “amici” dei Ds e agli esponenti della ex maggioranza del governo di centrodestra, le tre visite fatte al governatore dell’epoca della Banca d’Italia, Antonio Fazio, ma respinge conoscenze di vecchia data, frequentazioni o addirittura amicizie consolidate con tutto il parterre degli immobiliaristi, da Ricucci a Coppola.

Una considerazione che rafforza la mancanza di intreccio nelle scalate. Ma toccando soprattutto il nocciolo di Rcs, Consorte precisa, assumendosi ogni responsabilità di quello che dice e ha già detto ai magistrati, di non aver mai trattato e mai posseduto un’azione di Rcs. Tuttavia, Consorte fa comprendere che l’operazione di Unipol su Bnl fu fatta saltare proprio perché venne mescolata alla scalata della società del Corriere della Sera. E qui il quadro diventa problematico, ancora tutto da chiarire, con ombre che mettono in discussione anche la correttezza di alcuni organi di vigilanza e l’intraprendenza della magistratura. Dice Consorte ponendo una domanda: “Perché il mio telefono è stato messo sotto controllo? Per quale ragione esatta? A quanto so per un’ipotesi di reato che è poi rientrata, non per la scalata su Antonveneta e tanto meno per quella su Rcs”. Non lo dice Consorte, ma lo fa comprendere chiaramente che lo ritiene un abuso. Poi, accanto al filone intercettazioni (“Sul quale - dice Consorte - oggi vedo molta più attenzione e sensibilità”), c’è quello della campagna mediatica di alcuni giornali e le dichiarazioni di molti leader, anche del centrosinistra, soprattutto di quelli che dovrebbero costituire il futuro partito democratico: gli uomini di Romano Prodi, tanto per intenderci, e Francesco Rutelli, con il supporter nel mondo finanziario ed economico di Diego Della Valle.

Consorte non accusa nessuno specificamente. Si permette di dire che può fare delle congetture in base ai fatti che ha visto e alle cose che può provare. Ma si capisce indirettamente che consegna ai telespettatori una tesi tutta da esaminare: c’è un blocco politico e finanziario, quello che vuole (o voleva) costituire il partito democratico che si è opposto duramente all’Opa di Unipol su Bnl e che si oppone al mondo delle cooperative come nuovo soggetto finanziario italiano di prima grandezza. Infine, Consorte non risparmia anche alcuni suoi “compagni” del mondo cooperativo e del vecchio partito di appartenenza. Specifica che con Pierluigi Stefanini “era, e non è, amico da venti anni”. Dice che qualcuno “anche uno che porta i baffi” lo ha difeso quando stava male. Ma mostra tutta la sua sorpresa, per non dire ingratitudine, verso chi lo ha visto risanare Unipol (un tempo piccola e indebitata), farla diventare la terza compagnia di assicurazioni italiana con un bilancio di tutto rispetto e un portafoglio ricco di capitale libero (cioè da investire) che “si dice sia di due miliardi e seicento milioni e invece è di quattro miliardi”. Non ha solo voglia di difendersi Consorte, ma vuole sapere dalla magistratura perché l’Opa di Unipol su Bnl è saltata (con tempi lunghissimi di risposte e qualche contraddizione) e perché c’è stata una campagna mediatica fuorviante.
(Gianluigi Da Rold) 25 ott 16:33

(Il Velino)

Adric
14-11-2006, 13:16
Unipol-Bnl, indagati Gnutti e Lonati

ROMA - l finanziere Emilio Gnutti, presidente di Hopa, ed Ettore Lonati, componente del cda della stessa holding, sono indagati dalla procura di Roma per l'ipotesi di reato di ostacolo all'autorità di vigilanza. L'inchiesta si riferisce al tentativo di scalata della Unipol alla Bnl dei pm Giuseppe Cascini, Rodolfo Sabelli e Perla Lori. Secondo quanto si è appreso gli uffici in Lombardia di Gnutti e Lonati sono stati perquisiti da militari del nucleo valutario della guardia di finanza di Roma che hanno acquisito anche documenti in sedi di istituti bancari, in particolare alla Banca dell'Etruria, alla Bpi e al Monte dei Paschi di Siena. Ai due finanzieri, secondo quanto si è appreso, sarebbero attribuibili presunti illeciti legati alla loro partecipazione al cosidetto contropatto, formato anche da Gaetano Caltagirone, Stefano Ricucci, Danilo Coppola, Vito Bonsignore, Giuseppe Statuto, che si oppose al tentativo di scalata del gruppo Unipol guidato da Giovanni Consorte e Ivano Sacchetti. Questi ultimi sono indagati da tempo nell'ambito dell'inchiesta Unipol-Bnl per aggiotaggio, ostacolo all'autorità di vigilanza e manipolazione del mercato.

14/11/2006 - 13:00
(finanza.repubblica.it)