View Full Version : la chiamano giustizia...
jumpermax
17-12-2005, 01:18
http://giudamaccablog.splinder.com/1058828479#445480
Miei carissimi Bruna, Stefano, Silvano, Francesco, Ghiti: sto per darvi un nuovo, grandissimo dolore. Ho riflettuto intensamente e ho deciso che non posso sopportare più a lungo questa vergogna.
La criminalizzazione di comportamenti che sono stati di tutti, degli stessi magistrati, anche a Milano, ha messo fuori gioco soltanto alcuni di noi, abbandonandoci alla gogna e al rancore dell’opinione pubblica. La mano pesante, squilibrata e ingiusta dei giudici ha fatto il resto.
Ci trattano veramente come non-persone, come cani ricacciati ogni volta al canile.
Sono qui da oltre quattro mesi, illegittimamente trattenuto.
Tutto quanto mi viene contestato non corre alcun pericolo di essere rifatto, né le prove relative a questi fatti possono essere inquinate in quanto non ho più alcun potere di fare né di decidere, né ho alcun documento che possa essere alterato. Neppure potrei fuggire senza passaporto, senza carta d’identità e comunque assiduamente controllato come costoro usano fare
Per di più ho sessantasette anni e la legge richiede che sussistano oggettive circostanze di eccezionale gravità e pericolosità per trattenermi in condizioni tanto degradanti.
Ma, come sapete, i motivi di questo infierire sono ben altri e ci vengono anche ripetutamente detti dagli stessi magistrati, se pure con il divieto assoluto di essere messi a verbale, come invece si dovrebbe regolarmente fare.
L’obbiettivo di questi magistrati, quelli della Procura di Milano in modo particolare, è quello di costringere ciascuno di noi a rompere, definitivamente e irrevocabilmente, con quello che loro chiamano il nostro “ambiente”. Ciascuno di noi, già compromesso nella propria dignità agli occhi della opinione pubblica per il solo fatto di essere inquisito o, peggio, essere stato arrestato, deve adottare un atteggiamento di “collaborazione” che consiste in tradimenti e delazioni che lo rendano infido, inattendibile, inaffidabile: che diventi cioè quello che loro stessi chiamano un “infame”. Secondo questi magistrati, a ognuno di noi deve dunque essere precluso ogni futuro, quindi la vita, anche in quello che loro chiamano il nostro “ambiente”.
La vita, dicevo, perché il suo ambiente, per ognuno, è la vita: la famiglia, gli amici, i colleghi, le conoscenze locali e internazionali, gli interessi sui quali loro e loro complici intendono mettere le mani.
Già molti sostengono, infatti, che agli inquisiti come me dovrà essere interdetta ogni possibilità di lavoro non solo nell’Amministrazione pubblica o parapubblica, ma anche nelle Amministrazioni delle aziende private, come si fa a volte per i falliti.
Si vuole insomma creare una massa di morti civili, disperati e perseguitati, proprio come sta facendo l’altro complice infame della magistratura che è il sistema carcerario.
La convinzione che mi sono fatto è che i magistrati considerano il carcere nient’altro che uno strumento di lavoro, di tortura psicologica, dove le pratiche possono venire a maturazione, o ammuffire, indifferentemente, anche se si tratta della pelle della gente.
Il carcere non è altro che un serraglio per animali senza teste né anima.
Qui dentro ciascuno è abbandonato a stesso, nell’ignoranza coltivata e imposta dei propri diritti, custodito nell’inattività nell’ignavia; la gente impigrisce, si degrada e si dispera diventando inevitabilmente un ulteriore moltiplicatore di malavita.
Come dicevo, siamo cani in un canile dal quale ogni procuratore può prelevarci per fare la propria esercitazione e dimostrare che è più bravo o più severo di quello che aveva fatto un’analoga esercitazione alcuni giorni prima o alcune ore prima.
Anche tra loro c’è la stessa competizione o sopraffazione che vige nel mercato, con differenza che, in questo caso, il gioco è fatto sulla pelle della gente. Non è dunque possibile accettare il loro giudizio, qualunque esso sia.
Stanno distruggendo le basi di fondo e la stessa cultura del diritto, stanno percorrendo irrevocabilmente la strada che porta al loro Stato autoritario, al loro regime della totale asocialità. Io non ci voglio essere.
Hanno distrutto la dignità dell’intera categoria degli avvocati penalisti ormai incapaci di dibattere o di reagire alle continue violazioni del nostro fondamentale diritto di essere inquisiti, e giudicati poi, in accordo con le leggi della Repubblica.
Non sono soltanto gli avvocati, i sacerdoti laici della società, a perdere la guerra; ma è l’intera nazione che ne soffrirà le conseguenze per molto tempo a venire. Già oggi i processi, e non solo a Milano, sono farse tragiche, allucinanti, con pene smisurate comminate da giudici che a malapena conoscono il caso, sonnecchiano o addirittura dormono durante le udienze per poi decidere in cinque minuti di Camera di consiglio.
Non parliamo poi dei tribunali della libertà, asserviti anche loro ai pubblici ministeri, né dei tribunali di sorveglianza che infieriscono sui detenuti condannati con il cinismo dei peggiori burocrati e ne calpestano continuamente i diritti.
L’accelerazione dei processi, invocata e favorita dal ministro Conso, non è altro che la sostanziale istituzionalizzazione dei tribunali speciali del regime di polizia prossimo venturo. Quei pochi di noi caduti nelle mani di questa “giustizia” rischiano di essere i capri espiatori della tragedia nazionale generata da questa rivoluzione.
Io sono convinto di dover rifiutare questo ruolo. E’ una decisione che prendo in tutta lucidità e coscienza, con la certezza di fare una cosa giusta.
La responsabilità per colpe che posso avere commesso sono esclusivamente mie mie sono le conseguenze. Esiste certamente il pericolo che altri possano attribuirmi colpe non mie quando non potrò più difendermi. Affidatevi alla mia coscienza di questo momento di verità totale per difendere e conservare al mio nome la dignità che gli spetta.
Sento di essere stato prima di tutto un marito e un padre di famiglia, poi un lavoratore impegnato e onesto che ha cercato di portare un po’ più avanti il nostro nome e che, per la sua piccolissima parte, ha contribuito a portare più in alto questo paese nella considerazione del mondo.
Non lasciamo sporcare questa immagine da nessuna “mano pulita”. Questo vi chiedo, nel chiedere il vostro perdono per questo addio con il quale lascio per sempre.
Non ho molto altro da dirvi poiché questi lunghissimi mesi di lontananza siamo parlati con tante lettere, ci siamo tenuti vicini. Salvo che a Bruna, alla quale devo tutto. Vorrei parlarti Bruna, all’infinito, per tutte le ore e i giorni che ho taciuto, preso da questi problemi inesistenti che alla fine mi hanno fatto arrivare qui.
Ma in questo tragico momento cosa ti posso dire, Bruna, anima dell’anima mia, unico grandissimo amore, che lascio con un impagabile debito di assiduità, di incontri sempre rimandati, fino a questi ultimi giorni che avevamo pattuito essere migliaia da passare sempre insieme, io te, in ogni posto, e che invece qui sto riducendo a un solo sospiro?
Concludo una vita vissuta di corsa, in affanno, rimandando continuamente le cose veramente importanti, la vita vera, per farne altre, lontane come miraggi e, alla fine, inutili. Anche su questo, soprattutto su questo, ho riflettuto a lungo, concludendo che solo così avremo finalmente pace. Ho la certezza che la tua grande forza d’animo, i nostri figli, il nostro nipotino, ti aiuteranno a vivere con serenità e a ricordarmi, perdonato da voi per questo brusco addio.
Non riesco a dirti altro: il pensiero di non vederti più, il rimorso di avere distrutto i nostri anni più sereni, come dovevano essere i nostri futuri, mi chiude la gola.
Penso ai nostri ragazzi, la nostra parte più bella, e penso con serenità al loro futuro.
Mi sembra che abbiano una strada tracciata davanti a sé. Sarà una strada difficile, in salita, come sono tutte le cose di questo mondo: dure e piene di ostacoli. Sono certo che ciascuno l’affronterà con impegno e con grande serenità come ha già fatto Stefano e come sta facendo Silvano.
Si dovranno aiutare l’un l’altro come spero che già stiano facendo, secondo quanto abbiamo discusso più volte in questi ultimi mesi, scrivendoci lettere affettuose.
Stefano resta con un peso più grave sul cuore per essere improvvisamente rimasto privato della nostra carissima Mariarosa.
Al dolcissimo Francesco, piccolino senza mamma, daremo tutto il calore del nostro affetto e voi gli darete anche il mio, quella parte serena che vi lascio per lui.
Le mie sorelle, una più brava dell’altra, in una sequenza senza fine, con le loro bravissime figliole, con Giulio e Claudio, sono le altre persone care che lascio con tanta tristezza. Carissime Giuliana e Lella, a questo punto cruciale della mia vita non ho saputo fare altro, non ho trovato altra soluzione.
Ricordo Sergio e la sua famiglia con tanto affetto, ricordo i miei cugini di Guastalla, i Cavazzani e i loro figli. Da tutti ho avuto qualcosa di valore, qualcosa di importante, come l’affetto, la simpatia, l’amicizia.
A tutti lascio il ricordo di me che vorrei non fosse quello di una scheggia che improvvisamente sparisce senza una ragione, come se fosse impazzita. Non è così, questo è un addio al quale ho pensato e ripensato con lucidità, chiarezza e determinazione.
Non ho alternative. Desidero essere cremato e che Bruna, la mia compagna di ogni momento triste o felice, conservi le ceneri fino alla morte. Dopo di che siano sparse in qualunque mare. Addio mia dolcissima sposa e compagna, Bruna, addio per sempre.
Addio Stefano, Silvano, Francesco; addio Ghiti, Lella, Giuliana, addio.
Addio a tutti. Miei carissimi, vi abbraccio tutti insieme per l’ultima volta.
Il vostro sposo, papà, nonno, fratello
Gabriele
la storia di Gabriele Cagliari
http://rolli.clarence.com/archive/018680.html#018680
e l'articolo comparso sul Riformista
http://www.rolliblog.net/archives/2005/12/16/il_giorno_dopo_larresto_di_gabriele_cagliari.html
e poi parliamo di moratorie contro la tortura... tenere in carcere una persona per estorcere una confessione cos'è? :mbe:
giannola
17-12-2005, 08:11
dai tempi di Socrate nn è cambiato poi molto, esistono due giustizie:
quella dei ricchi (che è quasi sempre garantista) e quella dei poveri (di cui nn parlano nemmeno i giornali xchè nn fa audience).
Basti pensare che già in un risarcimento civile dovuto ad infortunio stradale, nn siamo considerati tutti uguali: c'è chi vale di più e chi vale di meno.
Forse, nelle intenzioni, il principio era buono, ma il risultato porta a ritenere che l'Italia sia composta da cittadini di serie A e cittadini di classi inferiori. :cry: :cry:
Lettera triste, tristissima, come tutte le lettere d'addio, ma anche una difesa di uno status difficile da abbandonare, quello di intoccabile.
Parla di sopraffazione, di gioche svolti sulla pelle della gente, ma quanti di quelli come lui hanno giocato e giocano sulla pelle delle gente?
Non inizio nessun elenco, di quel periodo mi basta ricordare alcune vicende sul sangue infetto, sui farmaci, sugli scandali finanziari che hanno ridotto piccoli risparmiatori sul lastrico...
Quello che mi stupisce in queste vicende, e non è un riferimento particolare a quella di Cagliari, è che questi personaggi si dimostrano fortissimi e senza scrupoli quando si tratta di compiere delle malefatte, che spesso riducono gente in condizioni drammatiche, e sembrano invece agnellini debolissimi quando le cose si rivolgono contro loro.
LittleLux
17-12-2005, 08:59
Lettera triste, tristissima, come tutte le lettere d'addio, ma anche una difesa di uno status difficile da abbandonare, quello di intoccabile.
Parla di sopraffazione, di gioche svolti sulla pelle della gente, ma quanti di quelli come lui hanno giocato e giocano sulla pelle delle gente?
Non inizio nessun elenco, di quel periodo mi basta ricordare alcune vicende sul sangue infetto, sui farmaci, sugli scandali finanziari che hanno ridotto piccoli risparmiatori sul lastrico...
Quello che mi stupisce in queste vicende, e non è un riferimento particolare a quella di Cagliari, è che questi personaggi si dimostrano fortissimi e senza scrupoli quando si tratta di compiere delle malefatte, che spesso riducono gente in condizioni drammatiche, e sembrano invece agnellini debolissimi quando le cose si rivolgono contro loro.
Esatto. E' giustizia, allora e nel senso più ampio del termine, quella di un sitema politico, che ruba, si ingrassa a dismisura, e i cui comportamenti, come hai giustamente ricordato, causano direttamente o indirettamente la morte di onesti cittadini del proprio paese? Io direi che le cose debbano essere messe nella giusta prospettiva, e smetterla con il garantismo peloso che dilaga in Italia. Garantismo unidirezionale verso i potenti, ma che siamo immediatamente disposti a gettare nel cestino per chi potente non è, e ad invocare punizioni estreme. Paese di ipocriti e fregnacciari. Ecco cosa siamo.
jumpermax
17-12-2005, 09:29
Esatto. E' giustizia, allora e nel senso più ampio del termine, quella di un sitema politico, che ruba, si ingrassa a dismisura, e i cui comportamenti, come hai giustamente ricordato, causano direttamente o indirettamente la morte di onesti cittadini del proprio paese? Io direi che le cose debbano essere messe nella giusta prospettiva, e smetterla con il garantismo peloso che dilaga in Italia. Garantismo unidirezionale verso i potenti, ma che siamo immediatamente disposti a gettare nel cestino per chi potente non è, e ad invocare punizioni estreme. Paese di ipocriti e fregnacciari. Ecco cosa siamo.
quindi privare della libertà un cittadino per estorcere una confessione è cosa buona e giusta e chi è contrario fa garantismo peloso...
LittleLux
17-12-2005, 09:41
quindi privare della libertà un cittadino per estorcere una confessione è cosa buona e giusta e chi è contrario fa garantismo peloso...
E chi lo dice che gli è stata estorta una confessione? I giornali di parte, immagino. Sai allora quante confessioni vengono esotrte ad un sacco di poveri cristi che, perdipiù, non hanno nessun diritto di parola, nemmeno sulla più pulciosa delle "lettere al direttore" del più pulcioso giornale italiano? E' grantismo, questo? Se si vuole fare garantismo, quello non peloso, appunto, vediamo di farlo alla stessa maniera e per tutti. Altrimenti è sin troppo facile prendere il primo quotidiano che ci capita, leggere una bella letterina che fa stringere il cuore, e dire che la giustizia fa schifo. Ma per piacere.
Di sicuro non fu arrestato per estorcergli una confessione, credo che i magistrati avessero ben altri motivi per privarlo della libertà.
Quella della lettera è solo la sua versione dei fatti nei confronti dei suoi cari, in cui non c'è nessuna ammissione di malefatte. E' comunque una difesa, spinta al limite, del suo status, e il fatto che la lettera sia stata resa pubblica mostra come anche i suoi parenti volessero fare altrettanto.
Difficilmente sarebbe stata pubblicata se ci fossero state delle ammissioni.
jumpermax
17-12-2005, 09:54
Di sicuro non fu arrestato per estorcergli una confessione, credo che i magistrati avessero ben altri motivi per privarlo della libertà.
quali? Per quattro mesi? e perchè fare una cosa di questo genere?
Si leggano dunque i verbali della prima indagine ministeriale (paragrafo IV) che il nostro spulciatore selettivo ha quindi omesso di citare: "E' certo - scrivono gli ispettori - che il De Pasquale, all'esito dell*'interrogatorio del Cagliari... ebbe a dire allo stesso, con espressioni non consone (sottolineatura nel testo, ndr) .. che avendo il Cagliari confessato, egli avrebbe dovuto mandarlo a casa.. Sembra perciò potersi affermare che il dott. De Pasquale ha tenuto dei comportamenti certamente discutibili... soprattutto per avere promesso ad un indagato (sottolineatura nel testo, ndr) che era in carcere da oltre centotrenta giorni, di età avanzata e in condizione di grave prostrazione psichica, che avrebbe espresso parere favorevole... e di avere invece assunto una posizione negativa... senza però interrogare nuovamente lo stesso indagato, impedendogli, così, di fatto, di potersi ulteriormente difendere.. "*Non è azzardato ritenere che sia mancato quel massimo di prudenza, misura e serietà che deve sempre richiedersi quando si esercita il potere di incidere sulla libertà altrui".
per la cronaca dopo la promessa il giudice è partito per le vacanze e Cagliari si è suicidato.
Quella della lettera è solo la sua versione dei fatti nei confronti dei suoi cari, in cui non c'è nessuna ammissione di malefatte. E' comunque una difesa, spinta al limite, del suo status, e il fatto che la lettera sia stata resa pubblica mostra come anche i suoi parenti volessero fare altrettanto.
Difficilmente sarebbe stata pubblicata se ci fossero state delle ammissioni.
Certo che è la sua versione dei fatti. Per il resto i reati a lui imputati li aveva già confessati e ne fa pure riferimento nella lettera e sulla carcerazione preventiva, prova a dire che ha torto.
jumpermax
17-12-2005, 10:00
E chi lo dice che gli è stata estorta una confessione? I giornali di parte, immagino. Sai allora quante confessioni vengono esotrte ad un sacco di poveri cristi che, perdipiù, non hanno nessun diritto di parola, nemmeno sulla più pulciosa delle "lettere al direttore" del più pulcioso giornale italiano? E' grantismo, questo? Se si vuole fare garantismo, quello non peloso, appunto, vediamo di farlo alla stessa maniera e per tutti. Altrimenti è sin troppo facile prendere il primo quotidiano che ci capita, leggere una bella letterina che fa stringere il cuore, e dire che la giustizia fa schifo. Ma per piacere.
No lo dice lui nella sua lettera. Quanto al resto prova a contestare questo passaggio
Tutto quanto mi viene contestato non corre alcun pericolo di essere rifatto, né le prove relative a questi fatti possono essere inquinate in quanto non ho più alcun potere di fare né di decidere, né ho alcun documento che possa essere alterato. Neppure potrei fuggire senza passaporto, senza carta d’identità e comunque assiduamente controllato come costoro usano fare
Per di più ho sessantasette anni e la legge richiede che sussistano oggettive circostanze di eccezionale gravità e pericolosità per trattenermi in condizioni tanto degradanti.
poi io eviterei di fare sarcasmo su una lettera scritta da un suicida, la trovo una certa mancanza di tatto, per usare un eufemismo, ma la reputazione è la tua ci fai quel che ti pare. Quanto al discorso del garantismo ho preso il suo caso ad esempio per come funziona la giustizia in questo paese, quindi non capisco che senso abbia. Vuoi mettere altre lettere altri casi? Ben accetti, per me un paese che che usa la carcerazione preventiva in questo modo ha ben poco da vantarsi in fatto di giustizia...
succede, forse era meglio non violare la legge, chissà in quanti erano nelle sue stesse condizioni mentali....
matrizoo
17-12-2005, 10:07
la storia di Gabriele Cagliari
http://rolli.clarence.com/archive/018680.html#018680
e l'articolo comparso sul Riformista
http://www.rolliblog.net/archives/2005/12/16/il_giorno_dopo_larresto_di_gabriele_cagliari.html
e poi parliamo di moratorie contro la tortura... tenere in carcere una persona per estorcere una confessione cos'è? :mbe:
mi asciugo le lacrime dagli occhi e poi dico semplicemente...
ecchissenefrega :O
scusa ma e' stato piu' forte di me...
almeno postate di qualche poverello in carcere ingiustamente, ma questo proprio non lo capisco :O
jumpermax
17-12-2005, 10:10
mi asciugo le lacrime dagli occhi e poi dico semplicemente...
ecchissenefrega :O
scusa ma e' stato piu' forte di me...
almeno postate di qualche poverello in carcere ingiustamente, ma questo proprio non lo capisco :O
Era in carcere giustamente? Per cosa è stato condannato?
LittleLux
17-12-2005, 10:10
No lo dice lui nella sua lettera. Quanto al resto prova a contestare questo passaggio
Tutto quanto mi viene contestato non corre alcun pericolo di essere rifatto, né le prove relative a questi fatti possono essere inquinate in quanto non ho più alcun potere di fare né di decidere, né ho alcun documento che possa essere alterato. Neppure potrei fuggire senza passaporto, senza carta d’identità e comunque assiduamente controllato come costoro usano fare
Per di più ho sessantasette anni e la legge richiede che sussistano oggettive circostanze di eccezionale gravità e pericolosità per trattenermi in condizioni tanto degradanti.
poi io eviterei di fare sarcasmo su una lettera scritta da un suicida, la trovo una certa mancanza di tatto, per usare un eufemismo, ma la reputazione è la tua ci fai quel che ti pare. Quanto al discorso del garantismo ho preso il suo caso ad esempio per come funziona la giustizia in questo paese, quindi non capisco che senso abbia. Vuoi mettere altre lettere altri casi? Ben accetti, per me un paese che che usa la carcerazione preventiva in questo modo ha ben poco da vantarsi in fatto di giustizia...
Guarda, lascia stare la mia reputazione che di certo non verrà intaccata da uno scambio di battute su questo forum.
Quella lettera ed il passaggio che hai messo in rilievo cosa significa. Tutto e niente. Potrei smontarti quel passaggio, scritto da un reo confesso, postando le deduzioni e le motivazioni dei giudici circa la carcerazione preventiva. Ma tu le bolleresti come giustizialiste e non garantiste, a priori, come "aprioristica" è., appunto, tutta l'impostazione di questa discussione.
tatrat4d
17-12-2005, 10:11
succede, forse era meglio non violare la legge, chissà in quanti erano nelle sue stesse condizioni mentali....
questo vale per l'esecuzione della pena, in attesa di un giudizio IMHO andrebbero portate motivazioni molto circostanziate per usare la carcerazione preventiva. E anche un po' di celerità in più nello svolgere gli interrogatori.
Detto chiaramente, "ha confessato quindi può uscire", che a quei tempi poi corrispondeva spesso ad un'effettiva uscita dal carcere a seguito della confessione, non mi lascia così sereno.
matrizoo
17-12-2005, 10:16
Era in carcere giustamente? Per cosa è stato condannato?
che cosa abbia fatto non lo so io e non lo sai nemmeno te...
pero' dire che la giustizia non funziona perche' un ex presidente ENI si e' fatto qualche mese di galera non credo vada molto bene...
jumpermax
17-12-2005, 10:21
Quella lettera ed il passaggio che hai messo in rilievo cosa significa. Tutto e niente. Potrei smontarti quel passaggio, scritto da un reo confesso, postando le deduzioni e le motivazioni dei giudici circa la carcerazione preventiva. Ma tu le bolleresti come giustizialiste e non garantiste, a priori, come "aprioristica" è., appunto, tutta l'impostazione di questa discussione.
No chi fa valutazioni a priori sei tu, che sostieni che postando le deduzioni dei giudici il passagigo verrebbe smontato. Questo perchè parti dalla tesi che comunque è un reo confesso e quindi ha torto, mentre i giudici ovvio, hanno sempre ragione. Vuoi smontare questo passaggio? Fallo, provaci. Facci capire perchè una persona di 67 anni in attesa di giudizio, senza passaporto, senza carta di identità e quindi impossibilitato alla fuga, senza possibilità di inquinare le prove (i documenti non erano in mano sua) e che per giunta aveva pure ammesso i reati a lui imputati debba stare in carcere. Spiegaci magari nel frattempo perchè è cosa buona è giusta promettere la scarcerazione e poi partire per le vacanze, lasciandolo in carcere. Spiegaci anche perchè è giusto mandarlo ai funerali della nuora con la scorta armata, come se fosse Hannibal Lector. Giusto per capire a che livello ci si può spingere nel calpestare i diritti umani del prossimo quando lo si considera diverso da noi. Che sia il colore della pelle o lo status sociale direi che non cambia molto...
jumpermax
17-12-2005, 10:26
che cosa abbia fatto non lo so io e non lo sai nemmeno te...
pero' dire che la giustizia non funziona perche' un ex presidente ENI si e' fatto qualche mese di galera non credo vada molto bene...
Cosa c'entra quello che ha fatto? Non era in carcere come condannato, cosa per cui non ci sarebbe niente da dire. Era in carcere in attesa di giudizio. Il punto non è il carcere, ma come viene usato per fare pressione sugli imputati.
LittleLux
17-12-2005, 10:58
No chi fa valutazioni a priori sei tu, che sostieni che postando le deduzioni dei giudici il passagigo verrebbe smontato. Questo perchè parti dalla tesi che comunque è un reo confesso e quindi ha torto, mentre i giudici ovvio, hanno sempre ragione. Vuoi smontare questo passaggio? Fallo, provaci. Facci capire perchè una persona di 67 anni in attesa di giudizio, senza passaporto, senza carta di identità e quindi impossibilitato alla fuga, senza possibilità di inquinare le prove (i documenti non erano in mano sua) e che per giunta aveva pure ammesso i reati a lui imputati debba stare in carcere. Spiegaci magari nel frattempo perchè è cosa buona è giusta promettere la scarcerazione e poi partire per le vacanze, lasciandolo in carcere. Spiegaci anche perchè è giusto mandarlo ai funerali della nuora con la scorta armata, come se fosse Hannibal Lector. Giusto per capire a che livello ci si può spingere nel calpestare i diritti umani del prossimo quando lo si considera diverso da noi. Che sia il colore della pelle o lo status sociale direi che non cambia molto...
Sei abile nel ribaltare la frittata, e confermi, al contempo, l'impostazione, cui accennavo più su, del tuo discorso. Con abile giro di parole hai rifiutato in pieno le motivazioni, ancor prima di leggerle, dei giudici.
Prima mi chiedevi di portarti un esempio di ingiustizia, di vera ingiustizia. Bene, l'ho trovato. Si tratta di un uomo, ormai quarantenne, che si è fatto 11 anni di galera ingiustamente, riconosciuto innocente da sentenza di terzo grado quindi definitiva. Accusato di omicidio ed altri reati agli inizi degli anni novanta, tra una balla e l'altra è uscito di galera solo agli inizi di quest'anno. Sai dove ho sentito di questo caso? Sul garantista "il Foglio" o "il Riformista" (garantisti evidentemente solo a parole)? O con l'ancor più garantista, ma solo nei confronti del proprio editore, "il Giornale"? No, l'ho sentito sulla comunistissima, giustizialista e massimalista "Radio Popolare". Pensa te.
Se vuoi parlare dei problemi che affliggono la giustizia, in modo serio, non ti limitare a fare attacchi sperticati, citando esempi portati avanti da una classe politica corrotta che cerca semplicemente di salvare le proprie chiappe. Fallo a 360 gradi, e chiediti perchè la giustizia italiana funziona male. Forse scopriresti che, oltre ai giudici e pm incapaci, manca organico e mezzi, cose che dovrebbe essere quella stessa classe politica che fa eleggere in parlamento, con la p minuscola, schiere di avvocati e di corrotti, che poi legiferano in tutti i modi per mettere i bastoni tra le ruote alla giustizia, a mettere a disposizione di forze dell'ordine e pm. Ma su tutto questo scommetto che non trovi nulla di strano, non ti domandi nulla, salvo poi, appunto, attaccare come un ariete le ingiustizie, scusa il giro di parole, della giustizia.
Per questo parlo di grantismo peloso, garantismo che in realtà è la peggior forma di giustizialismo che esiste, perchè spietato nei confronti del debole e lassista nei confronti del potente. E per questo dico che l'Italia è un paese di ipocriti e, mutuando von, fregnacciari.
jumpermax
17-12-2005, 11:03
Sei abile nel ribaltare la frittata, e confermi, al contempo, l'impostazione, cui accennavo più su, del tuo discorso. Con abile giro di parole hai rifiutato in pieno le motivazioni, ancor prima di leggerle, dei giudici.
Prima mi chiedevi di portarti un esempio di ingiustizia, di vera ingiustizia. Bene, l'ho trovato. Si tratta di un uomo, ormai quarantenne, che si è fatto 11 anni di galera ingiustamente, riconosciuto innocente da sentenza di terzo grado quindi definitiva. Accusato di omicidio ed altri reati agli inizi degli anni novanta, tra una balla e l'altra è uscito di galera solo agli inizi di quest'anno. Sai dove ho sentito di questo caso? Sul garantista "il Foglio" o "il Riformista" (garantisti evidentemente solo a parole)? O con l'ancor più garantista, ma solo nei confronti del proprio editore, "il Giornale"? No, l'ho sentito sulla comunistissima, giustizialista e massimalista "Radio Popolare". Pensa te.
E quindi? Guarda che il discorso delle fonti di informazione è tutto tuo. A parte che comunque il foglio ospita ogni 2 settimane una pagina sulle condizioni carcerarie, ma anche se non fosse? Io non faccio distinzioni di censo, non esistono detenuti in attesa di giudizio buoni perchè poveri e cattivi perchè ricchi. Esiste l'uso distorto della carcerazione preventiva che può colpire chiunque.
Se vuoi parlare dei problemi che affliggono la giustizia, in modo serio, non ti limitare a fare attacchi sperticati, citando esempi portati avanti da una classe politica corrotta che cerca semplicemente di salvare le proprie chiappe. Fallo a 360 gradi, e chiediti perchè la giustizia italiana funziona male. Forse scopriresti che, oltre ai giudici e pm incapaci, manca organico e mezzi, cose che dovrebbe essere quella stessa classe politica che fa eleggere in parlamento, con la p minuscola, schiere di avvocati e di corrotti, che poi legiferano in tutti i modi per mettere i bastoni tra le ruote alla giustizia, a mettere a disposizione di forze dell'ordine e pm. Ma su tutto questo scommetto che non trovi nulla di strano, non ti domandi nulla, salvo poi, appunto, attaccare come un ariete le ingiustizie, scusa il giro di parole, della giustizia.
Per questo parlo di grantismo peloso, garantismo che in realtà è la peggior forma di giustizialismo che esiste, perchè spietato nei confronti del debole e lassista nei confronti del potente. E per questo dico che l'Italia è un paese di ipocriti e, mutuando von, fregnacciari.
Chi fa distinzioni pelose qua non sono io. Chi scarta la vicenda Cagliari a priori non sono io... ;)
tdi150cv
17-12-2005, 11:33
dai tempi di Socrate nn è cambiato poi molto, esistono due giustizie:
quella dei ricchi (che è quasi sempre garantista) e quella dei poveri (di cui nn parlano nemmeno i giornali xchè nn fa audience).
Basti pensare che già in un risarcimento civile dovuto ad infortunio stradale, nn siamo considerati tutti uguali: c'è chi vale di più e chi vale di meno.
Forse, nelle intenzioni, il principio era buono, ma il risultato porta a ritenere che l'Italia sia composta da cittadini di serie A e cittadini di classi inferiori. :cry: :cry:
potremo sicuramente avere due punti di vista differenti ma a me pare del tutto normale che la nostra societa' sia formata da cittadini di serie a e b ... ma a e b non vuol dire INFERIORI gli uni sugli altri , bensi' di DIFFERENTE PESO SOCIALE !
Non condividete ?
giannola
17-12-2005, 11:41
potremo sicuramente avere due punti di vista differenti ma a me pare del tutto normale che la nostra societa' sia formata da cittadini di serie a e b ... ma a e b non vuol dire INFERIORI gli uni sugli altri , bensi' di DIFFERENTE PESO SOCIALE !
Non condividete ?
ma neanche un pò !
Chi stabilisce il "peso sociale" come lo definisci tu ?
Tizio ? Caio ?
L'uguaglianza dovrebbe essere uno dei nostri fondamenti (nn quella comunista, ma quella ereditata dalla carta dei diritti dell'uomo) indipendentemente dal ruolo che ricopriamo nella società.
Altrimenti è realmente come dire che uno vale più di un altro.
tdi150cv
17-12-2005, 11:45
punti di vista ... certo che se mi ritieni alla pari di un ubriacone nullafacente o di un tossicone che passa il suo tempo ai centri sociali a fumare il mondo non meravigliarti se poi mi arrabbio un pochino. Umanamente parlando possiamo anche avere gli stessi diritti , socialmente parlando , NELLA NOSTRA ATTUALE SOCIETA' puoi sognartelo !
giannola
17-12-2005, 11:50
punti di vista ... certo che se mi ritieni alla pari di un ubriacone nullafacente o di un tossicone che passa il suo tempo ai centri sociali a fumare il mondo non meravigliarti se poi mi arrabbio un pochino. Umanamente parlando possiamo anche avere gli stessi diritti , socialmente parlando , NELLA NOSTRA ATTUALE SOCIETA' puoi sognartelo !
nn mi meraviglio affatto se ti arrabbi, è un problema tuo, io considero l'ubriacone eguale a me, poi ognuno sceglie che vita vivere, l'ubriacone ha scelto di ubriacarsi io di fare altro.
La società nn è mossa da una qualche forza immutabile, le idee cambiano, i costumi, le leggi cambiano in base alla consapevolezza del tempo.
Hai detto una cosa giusta, nella società attuale vi sono disuguaglianze sociali anche marcate, ma nel futuro nn è detto che questo debba perpetuarsi. :D
jumpermax
17-12-2005, 11:51
potremo sicuramente avere due punti di vista differenti ma a me pare del tutto normale che la nostra societa' sia formata da cittadini di serie a e b ... ma a e b non vuol dire INFERIORI gli uni sugli altri , bensi' di DIFFERENTE PESO SOCIALE !
Non condividete ?
anche se fosse, non dovrebbe avere la minima rilevanza nell'amministrazione della giustizia. Poi ovviamente in pratica ce l'ha (perché più soldi vuol dire più possibilità di difendersi) ma questo certo non è un punto a favore del sistema...
tdi150cv
17-12-2005, 11:55
potra' perpetuarsi solo quando questa societa' vivra' comandata da un organo centrale atto alla distribuzione uguale di ogni genere di bene per la sussistenza ... allora si saremo tutti uguali peccato che si stia parlando di comunismo quel comunismo che molti vorrebbero solo per cercare di stare alla stregua di chi ha avuto piu' fortuna o si e' fatto il mazzo ...
Ma a parte questo in una societa' dove c'è il ricco e il povero non puoi pensare la gente socialmente eguale ... impossibile ... gli stessi diritti mi sta bene la stessa importanza proprio no !
E non sarebbe ne giusto nei confronti del ricco ma nemmeno nei confronti del povero. Poi questo e' un mio modo di vedere le cose ...
tdi150cv
17-12-2005, 11:56
anche se fosse, non dovrebbe avere la minima rilevanza nell'amministrazione della giustizia. Poi ovviamente in pratica ce l'ha (perché più soldi vuol dire più possibilità di difendersi) ma questo certo non è un punto a favore del sistema...
jump ... benissimo ma non ho deto il controario. Sono perfettamente concorde .
Mia opinione: se era onesto fino in fondo, si sarebbe opposto al sistema. Invece il sistema se l'è mangiato.
Colpa di chi è?
Di tutti, perchè in fin dei conti le mazzette le prendono ancora tutti, e ad essere onesti sei preso in giro.
Dovremmo farci un pò tutti ( per carità, chi più e chi magari meno ) un esame di coscienza.
Il mondo fa schifo, ma cosa facciamo noi per renderlo migliore? Di sicuro non facciamo tutti gli onesti.
giannola
17-12-2005, 12:52
potra' perpetuarsi solo quando questa societa' vivra' comandata da un organo centrale atto alla distribuzione uguale di ogni genere di bene per la sussistenza ... allora si saremo tutti uguali peccato che si stia parlando di comunismo quel comunismo (cut) ...
Tu nn stai parlando di comunismo, ma di dittatura del proletariato.
In ogni caso uno dei limiti del comunismo è stato quello di porre l'accento sull'uguaglianza economica, ma era già una contraddizione visto che si voleva eliminare il denaro e si intendeva promuovere un' azione educativa per far lavorare il popolo al fine di dare benessere alla collettività.
Il chè di per sè nn è una cattiva idea ma implica la consapevolezza e la volontà di cooperare di ognuno di noi con e per la collettività.
Più prosaicamente esiste un'idea di uguaglianza, non legata direttamente al denaro e antecedente al comunismo.
Ce l'hanno fornita i Francesi (uguaglianza, libertà, fraternità) assieme alla prima carta dei diritti fondamentali dell'uomo e rappresenta il fondamento di tutte le moderne democrazie.
Poi resta da capire di chi sono le colpe se dopo più di 200 anni ancora quest'idea nn si è completamente sviluppata. :D
matrizoo
17-12-2005, 13:47
Ripeto che se un "povero" ex presidente Eni viene "torchiato" un pochino dai magistrati non e' un dramma...
O dobbiamo farci prendere per il culo da sta gente dandogli la possibilità di nascondersi dietro a leggine del cazzo continuamente?
questo avrà in banca qualche milione di euro e ci preoccupiamo di qualche mesetto di galera?credete non l'avesse messo in preventivo?
lasciamo che se la sbrighino tra di loro, senza indignarci per faccende di cui non ci frega nulla(a noi comuni mortali) e dedichiamoci a quella che e' la legge per noi "straccioni" comuni.
mi spiace ma non provo nessuna pietà :O
jumpermax
17-12-2005, 14:03
Ripeto che se un "povero" ex presidente Eni viene "torchiato" un pochino dai magistrati non e' un dramma...
O dobbiamo farci prendere per il culo da sta gente dandogli la possibilità di nascondersi dietro a leggine del cazzo continuamente?
questo avrà in banca qualche milione di euro e ci preoccupiamo di qualche mesetto di galera?credete non l'avesse messo in preventivo?
lasciamo che se la sbrighino tra di loro, senza indignarci per faccende di cui non ci frega nulla(a noi comuni mortali) e dedichiamoci a quella che e' la legge per noi "straccioni" comuni.
mi spiace ma non provo nessuna pietà :O
Ci sono vari aspetti inquietanti nel tuo discorso, che si possono apprezzare meglio se al posto di ex presidente Eni ci si mette avvocato, medico, ingegnere o perchè no arabo ebreo musulmano o cattolico. Che non sia un dramma che per alcune categorie si possano calpestare i diritti non mi sembra cosa da dirsi con tanta leggerezza.
Ora il discorso potrebbe essere più condivisibile se fosse impostato in termini di forza maggiore: uno stato può, in condizioni di emergenza, limitare i diritti dei propri cittadini nell'interesse comune. Ma restano comunque due aspetti: primo scelte del genere sono comunque un dramma. Secondo la pietà umana in questi casi non dovrebbe comunque mancare. Il punto è che siamo per nostra natura belve assassine e la vista del sangue anzichè sconvolgerci spesso ci piace. :(
sempreio
17-12-2005, 14:59
Esatto. E' giustizia, allora e nel senso più ampio del termine, quella di un sitema politico, che ruba, si ingrassa a dismisura, e i cui comportamenti, come hai giustamente ricordato, causano direttamente o indirettamente la morte di onesti cittadini del proprio paese? Io direi che le cose debbano essere messe nella giusta prospettiva, e smetterla con il garantismo peloso che dilaga in Italia. Garantismo unidirezionale verso i potenti, ma che siamo immediatamente disposti a gettare nel cestino per chi potente non è, e ad invocare punizioni estreme. Paese di ipocriti e fregnacciari. Ecco cosa siamo.
tutto giustissimo non potevi essere più chiaro, siamo solo un paese di garantisti verso i potenti che amano prenderlo.........
eoropall
17-12-2005, 15:09
Le tue parole suonano più o meno in questi termini: se torchiano un'altro me ne frego mentre se torchiano me mi arrabbio. Ti pare un discorso sensato ?.
Penso intendesse dire un'altra cosa, ed è più o meno quello che pensa la maggior parte della gente :cool:
Da una parte ci sono i potenti (ricchi), dall'altra le persone comuni (poveri); relativamente parlando ovvio, a prescindere da razza, cultura, etnia, ecc.
Cagliari era reo confesso quindi colpevole ergo avrebbe dovuto essere condannato e andare in galera; cosa che quasi sicuramente non sarebbe mai avvenuta grazie a un buon avvocato per ricchi; non si può dire altrettanto dei poveri cristi.. Non è riuscito a "scappare", questo è il pensiero comune..
Certo, se si fosse suicidato "dopo" una regolare condanna la sua morte, per quanto ugualmente tragica, sarebbe stata politicamente corretta, ma cosa cambiava a livello morale ?
Ciò non toglie che il fatto in sè sia ingiusto..
eoropall
18-12-2005, 16:46
L'invito a leggere la mia signature ed a riflettere sul suo significato profondo non era li a caso.
Ciao
Lo sò ;)
Ma credimi, sò anche che certe cose vanno spiegate nel modo giusto..
E dopo che da parte di alcuni politici c'è stato un tentativo di depenalizzare cosucce come la bancarotta fraudolenta, falso in bilancio ecc. questo "forse" non era l'esempio più indicato :cool:
In questo caso è più "opportuno" cominciare ad abbattere le ingiustizie dal basso..
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