View Full Version : Italia paese di zappatori
pikachu76
01-12-2005, 20:45
Volevo segnalare questo articolo trovato in rete:
SCANDINAVI, I VERI EUROPEI CHE DOBBIAMO IMITARE di Maurizio Blondet
venerdì 14 ottobre 2005
Nella classifica dei Paesi più competitivi stilata dal World Economic Forum, l'Italia sta appena sopra il Botswana.
Su 117 Paesi, siamo al posto numero 47: ci superano persino la Giordania e il Cile. Ma la vera sorpresa viene dai Paesi europei che si sono piazzati ai primi posti: l'Islanda è prima nel mondo, seguita da Svezia, Danimarca, Norvegia e Finlandia.
I paesi scandinavi.
Ora, è evidente che questi Paesi non vincono nel mondo perché hanno salari bassi, più bassi di quelli cinesi: al contrario sono Paesi di alti stipendi e di diffuso benessere.
Né competono per aver ridotto la pressione fiscale e smantellato i loro sistemi sociali, che anzi restano i più protettivi (e costosi) del pianeta: Danimarca e Svezia dedicano allo Stato-provvidenza quasi il 30% del loro prodotto interno lordo, contro il 24,4 % dell'Italia e il 14 % di USA e Irlanda.
Non ci può essere che una ragione per il loro successo economico: gli alti livelli di istruzione e di educazione superiore.
Sono Paesi dove la cultura è tenuta in onore.
Dove si studia molto (il clima aiuta), si legge molto, si imparano le lingue.
Ora, la diffusione di una cultura alta è sicuramente un vantaggio competitivo: gente che è abituata a trattare le idee, che prova piacere nel sapere e nell'imparare, è aperta all'innovazione, e anche ai cambiamenti tecnologici che mutano il modo di lavorare. E infatti Linus Torvalds, l'inventore di Linux, il sistema operativo per computer alternativo a Windows, insegna ad Helsinki.
Il software di Skype, il nuovo protocollo che consente di telefonare quasi gratis col computer, è stato sviluppato fra Paesi scandinavi e Paesi baltici.
E in Scandinavia prosperano multinazionali straordinariamente innovative come Nokia, Ericsson e Ikea.
Ho il sospetto che in Scandinavia le università siano stimolanti centri d'eccellenza, all'altezza del pensiero scientifico e culturale contemporaneo, con gli occhi bene aperti sulle ultime ricerche che avvengono nelle parti più avanzate del mondo; non i parcheggi di «assistenti» e «precari» e «ricercatori» di pochi studi e pochi mezzi che, da noi, campano sperando di essere un giorno favoriti dal loro barone-padrone.
Non ci devono essere, in Norvegia, molti operai tessili e metalmeccanici con la terza media, come a Milano e Torino, che non sono capaci di rispondere alla sfida cinese (dove tessili e metalmeccanici costano venti volte meno) passando a lavorazioni più sofisticate.
Né i tassi di abbandono scolastico che vigono in Italia, dove troppi giovani lasciano gli studi a 14 anni, e dove chi continua si parcheggia all'università senza laurearsi per decenni.
L'alto livello d'istruzione generale rende gli scandinavi, fra l'altro, esigenti nei riguardi delle loro istituzioni, della loro onestà e trasparenza.
Evidentemente in Islanda non sono tollerati baroni simili a quelli che spadroneggiano nelle università della Sicilia, e che negli anni, a forza di favoritismi e nepotismi, hanno degradato il sistema sanitario al punto che là entrare in ospedale significa rischiare di morire per una anestesia sbagliata.
Né in Svezia devono esistere troppi incompetenti ai livelli alti della funzione pubblica, dell'insegnamento e dello Stato.
Non è possibile per esempio che un professore di lettere di scuola media, con una cultura imparaticcia da liceo e assolutamente privo di nozioni di economia possa diventare governatore della Banca Centrale: da noi vi è riuscito Carlo Azeglio Ciampi, di cui non è noto un solo studio di economia, non un solo libro sul monetarismo (e non mi pare che Fazio sia più competente).
Non credo che in Danimarca esistano politici del calibro di Mastella, fondatore di un partito il cui scopo dichiarato è il clientelismo.
Né fioriscono «consulenti» assunti a 400 mila euro l'anno dalle Regioni non già per «consigliare» l'introduzione di nuove metodologie e gestioni, bensì per favorire «amici», parenti e complici partitici.
Immagino che le TV scandinave non siano sovraffollate di giochini a premio per idioti e ignoranti, straboccanti di volgarità romanesche e di superficialità, come quella che da noi «educa le masse» al pressapochismo più cialtrone.
La faccio breve: se noi italiani perdiamo competitività nel mondo, è perché siamo ignoranti.
Perché da noi la cultura è stata resa (anche dalla TV) sinonimo di noia anziché di scoperta, avventura, conoscenza utile.
Da noi il dibattito pubblico non è che un alterco continuo: segno della nostra incapacità di ragionare, di ascoltare gli argomenti dell'avversario, di cercare la verità prima che i nostri minimi interessi.
Idee nuove da noi non vengono discusse, ma rifiutate per principio e perfino con scandalo, e alla fine accettate senza discussione se diventano «di moda» in USA, Francia, Inghilterra.
Perché non abbiamo, per uomini che lavorano con le idee e le scoperte, nemmeno un centesimo del rispetto che tributiamo a Pippo Baudo, a Pupo e ad ogni «onorevole» d'accento avellinese.
In conclusione noi italiani siamo, culturalmente, dei «terroni» e «cafoni» (che nel Meridione vuol dire «zappatori» e «manovali agricoli»): con il limitato repertorio di interessi e curiosità che è proprio degli zappatori.
Solo da noi e per la nostra TV si parla ridicolmente di «cultura del cibo», che esprime la storica ossessione dei braccianti del Sud, affamati per secoli, per «il mangiare». Ecco: «mangiare bene» sembra la nostra sola aspirazione.
Gli italiani del Nord dovrebbero coltivare l'ambizione di diventare come gli svedesi e gli islandesi.
Temo che invece stia accadendo il contrario: che i nostri nordici si siano da tempo meridionalizzati, diventando «cafoni», pressapochisti e culturalmente arretrati. Vorrei essere smentito.
tratto da www.effedieffe.com
Finchè in Italia per la maggioranza i modelli da imitare saranno veline, calciatori e stelline, si rimarra paese a prevalenza "zappatori".
Blondet :vicini:
pikachu76
01-12-2005, 21:35
Non ho idea di chi sia questo Blondet ma mi piaceva l'articolo
maria.grace.fleed
01-12-2005, 22:18
[QUOTE=pikachu76]
In conclusione noi italiani siamo, culturalmente, dei «terroni» e «cafoni» (che nel Meridione vuol dire «zappatori» e «manovali agricoli»): con il limitato repertorio di interessi e curiosità che è proprio degli zappatori.
Solo da noi e per la nostra TV si parla ridicolmente di «cultura del cibo», che esprime la storica ossessione dei braccianti del Sud, affamati per secoli, per «il mangiare». Ecco: «mangiare bene» sembra la nostra sola aspirazione.
Gli italiani del Nord dovrebbero coltivare l'ambizione di diventare come gli svedesi e gli islandesi.
Temo che invece stia accadendo il contrario: che i nostri nordici si siano da tempo meridionalizzati, diventando «cafoni», pressapochisti e culturalmente arretrati. Vorrei essere smentito.
Bel discorso! Sono completamente d'accordo sui motivi della superiorità scandinava rispetto all'Italia. Peccato che nelle conclusioni l'autore si sia autoassolto in quanto settentrionale (a quanto pare)... L'ambizione a diventare come gli Scandinavi è solo del Nord... Per noi meridionali invece non c'è scampo: culturalmente arretrati e cafoni, e per giunta colpevoli di aver infettato il Nord! Eppure un sacco di miei amici laureati e colti vengono ad arricchire l'evoluto Nord, sfruttati e disprezzati... E la tv spazzatura è nata con Mediaset del profondo Nord, e Borghezio non è certo un prodotto del Sud! Mi dà fastidio che il termine "zappatore" sia stato utilizzato come dispregiativo, senza avere il minimo rispetto per un lavoro importantissimo e dignitoso.
A proposito, nell'accezione comune da noi "terrone" e "cafone" non sono usati come sinonimi di "zappatore" e "manovale agricolo"...
Alessandro Bordin
02-12-2005, 00:32
Bah, non condivido tutto quello riportato nell'articolo (compreso lo svarione pseudo-leghista stile primi tempi nel finale).
Quei Paesi sono messi così bene per il senso civico a livelli stellari. Quando hai quello, hai tutto perché affronti la realtà in un altro modo.
Inoltre hanno un territorio vasto e ricco in rapporto alla popolazione (ce n'è per tutti), risorse petrolifere, una burocrazia snella.
Sulla cultura l'italiano non ha nulla da invidiare agli scandinavi, credimi. Anzi. Solo che hanno una preparazione più specifica su singoli argomenti.
Sono Paesi che tutti invidiano, ma hanno i loro porci problemi, non credere. Ci sarà un motivo per cui hanno il più alto numero di suicidi. Evidentemente essere in testa alle classifiche non basta a far star bene la gente.
Sulla TV scandinava sbaglia in pieno. A volte è peggio, incredibile ma vero.
Domani vado avanti a discutere, certo è che questo Maurizio Blondet mi sembra avere un po' il mito dei Paesi Nordici ma vede solo le cose positive, e da noi solo quelle negative. Non mi sembra un grande approccio.
Aggiungo che il suo scritto trasuda una certa supponenza e superiorità del Nord verso il Sud, atteggiamento che infastidisce me che sono "ultranordico", figuriamoci quelli del Sud :rolleyes:
Molta retorica, quello si.
Volevo segnalare questo articolo trovato in rete:
.
Non è possibile per esempio che un professore di lettere di scuola media, con una cultura imparaticcia da liceo e assolutamente privo di nozioni di economia possa diventare governatore della Banca Centrale: da noi vi è riuscito Carlo Azeglio Ciampi, di cui non è noto un solo studio di economia, non un solo libro sul monetarismo (e non mi pare che Fazio sia più competente).
Tra tutte le castronerie questa è una delle migliori... :rolleyes:
Quei Paesi sono messi così bene per il senso civico a livelli stellari. Quando hai quello, hai tutto perché affronti la realtà in un altro modo.
certo vedi i vari Varg, burzum ed elementi del genere... :asd:
Alessandro Bordin
02-12-2005, 00:46
certo vedi i vari Varg, burzum ed elementi del genere... :asd:
Si vabbè, parlavo della media :D
ciao :)
Si vabbè, parlavo della media :D
ciao :)
si, si lo so era a livello di battuta. Però a considerare certi fenomeni come suicidi, alcolismo, ecc non so come ne venga fuori il Grande Nord (in realtà si che lo so... ma tanto ciò che lucica continuerà sempre ad essere oro per alcuni...) ;) Ciao. ;)
jumpermax
02-12-2005, 00:56
Non è possibile per esempio che un professore di lettere di scuola media, con una cultura imparaticcia da liceo e assolutamente privo di nozioni di economia possa diventare governatore della Banca Centrale: da noi vi è riuscito Carlo Azeglio Ciampi, di cui non è noto un solo studio di economia, non un solo libro sul monetarismo (e non mi pare che Fazio sia più competente).
Tra tutte le castronerie questa è una delle migliori... :rolleyes:
no ma spieghiamo anche il perchè sennò non si capisce.... :D
http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Azeglio_Ciampi
arlo Azeglio Ciampi (nato il 9 dicembre 1920 a Livorno) è stato eletto decimo Presidente della Repubblica Italiana il 13 maggio 1999.
Dopo aver conseguito la laurea in Lettere nel 1941 alla Scuola Normale di Pisa, ne ha ottenuta una seconda, in Giurisprudenza, all'Università di Pisa nel 1946. Quello stesso anno iniziò a lavorare alla Banca d'Italia e vi rimase per 47 anni. Nel 1960 fu chiamato all'amministrazione centrale di cui nel 1970 assunse la direzione. Nel 1973 diventò segretario generale, vice direttore generale nel 1976 e direttore generale nel 1978. Nell'ottobre del 1979 fu nominato governatore della Banca d'Italia e presidente dell'Ufficio Italiano dei Cambi, posizioni che ricoprì fino al 1993.
a 21 anni laureato in Lettere (alla normale di pisa poi :D) a 26 la seconda laurea... mistero poi che una persona che ha lavorato all'interno della banca d'Italia con incarichi via via più importanti possa diventarne governatore... cosa volete che ne sappia di economia, ci ha lavorato solo per 30 anni... :D
John Cage
02-12-2005, 01:08
anch'io ammiro i paesi nordici per mille motivi, ma questo blondet ha scritto troppi "immagino che" "credo che" ecc. Da come parla sembra che non ci sia mai stato in nord europa. Come probabilmente non è stato mai in sud italia.
Insomma, io credo che noi italiani tutti dovremmo guardare a questi paesi per imparare ad avere un miglior senso civico, ma lasciamo stare certi personaggi che usano tali argomenti per fare della demagogia simil-leghista da due soldi.
Ancora 'sto Blondet?
Ma chi è, il figlio di Bruno Vespa, che lo si legge sputare sentenze su tutto?
Nevermind
02-12-2005, 09:01
Si ci stiamo rincoglionendo,e la cultura in italia sta scomparendo.
Spectrum7glr
03-12-2005, 09:59
Ancora 'sto Blondet?
Ma chi è, il figlio di Bruno Vespa, che lo si legge sputare sentenze su tutto?
ma la domanda è: perchè qualsiasi cazzata detta da Blondet deve finire su questo forum?
zerothehero
03-12-2005, 12:10
ma la domanda è: perchè qualsiasi cazzata detta da Blondet deve finire su questo forum?
Me lo chiedo anch'io...ma poi è davvero un fattore di cultura?
Nella cultura generale l'americano medio ha un ignoranza abissale..il 10% di loro manco sa dove sono gli stati uniti su una cartina muta eppure è un paese ad alta crescita sul pil.
Paragonare il Botswana all'Italia è ridicolo in ogni settore.
Inoltre la tv non è affatto lo specchio del paese.
Io tutte queste persone che parlano ogni giorno di veline e di tv non le vedo.
Concordo in parte sui paesi scandinavi socialdemocratici, ma è cmq un modello che non può essere esportabile in italia.
aLLaNoN81
03-12-2005, 13:03
Premetto che sono d'accordo con Blondet solo a proposito del fatto che noi tutti dovremmo ispirarci al senso civico dei paesi nordici, questa è la sola cosa sensata scritta da quell'uomo, il resto sono solo supposizioni ed accuse filo-leghiste
Me lo chiedo anch'io...ma poi è davvero un fattore di cultura?
Nella cultura generale l'americano medio ha un ignoranza abissale..il 10% di loro manco sa dove sono gli stati uniti su una cartina muta eppure è un paese ad alta crescita sul pil.
Guarda che la stessa cosa vale in Italia, ne conosco parecchia di gente che con in mano un mappamondo non sa indicarmi precisamente dove sta l'italia, piuttosto che la francia o gli USA e la stessa cosa vale anche negli altri paesi, gli ignoranti esistono ovunque, quanto all'italia secondo me siamo ben oltre il 10% di cui tu parli per gli usa ;)
Paragonare il Botswana all'Italia è ridicolo in ogni settore.
Quella classifica dove stiamo al 47° posto parla di competitività in termini economici, non in tutti gli altri campi. Negli anni 80 l'Italia era nei primi posti in europa come crescita economica e competitività, ora è la ruota del carro, questi sono fatti concreti.
Inoltre la tv non è affatto lo specchio del paese.
Io tutte queste persone che parlano ogni giorno di veline e di tv non le vedo.
Concordo in parte sui paesi scandinavi socialdemocratici, ma è cmq un modello che non può essere esportabile in italia.
Per quanto riguarda la tv purtroppo mi tocca dar ragione a Blondet, la tv è lo specchio della società, tutti i programmi idioti che fanno ora alla tv ci sono perchè la gente li vuole e quindi li guarda, se sti programmacci non avessero share stai pur tranquillo che li avrebbero già levati di mezzo. Per quanto riguarda le veline era stato fatto tempo fa un sondaggio e ne era uscito che la più grande aspirazione della maggior parte delle ragazze era fare le velina e sposare un calciatore, la cosa mi aveva a dir poco shockato. Mi tocca darti torto anche per quanto riguarda della gente che parla di veline, reality e schifezze varie, purtroppo ne esiste anche troppa e naturalmente fa quasi sempre fa parte della popolazione poco (o per nulla) acculturata (cioè la maggior parte della popolazione in Italia). Lo vedo anche nella mia famiglia (io sarò il primo in assoluto a laurearmi), spesso quando ci si ritrova per le feste o a cena, spesso saltano fuori questi argomenti e a me sale un bel travaso di bile a furia di star zitto e sentire discorsi cretini, non ho mai sentito un discorso culturale nella mia famiglia e questo lo dico con tutto il grandissimo rispetto che ho per i miei parenti. Questa comunque non è solo la mia situazione, ma è la situazione di tantissime famiglia italiane. Questo perchè la maggior parte della popolazione italiana è ignorante, nel vero senso della parola, se avessero altri interessi oltre alla tv o schifezze simili, stai pur certo che questi discorsi non salterebbero fuori. Viviamo in un paese dove anche solo leggere un libro viene considerato da cretini e dove una buona fetta della popolazione non ne ha mai letto uno in vita propria e magari se ne vanta anche. Viviamo in un paese dove l'unico divertimento dei ragazzi ultimamente è uscire, andare in discoteca ed ubriacarsi.
Con una situazione così dove vogliamo andare nel mondo? divento veramente triste quando penso a quanto siamo conciati...
-kurgan-
03-12-2005, 13:10
ma la domanda è: perchè qualsiasi cazzata detta da Blondet deve finire su questo forum?
è lo Scaruffi della politica.
anzi, per me è sempre Scaruffi sotto falso nome.
zerothehero
03-12-2005, 14:00
Premetto che sono d'accordo con Blondet solo a proposito del fatto che noi tutti dovremmo ispirarci al senso civico dei paesi nordici, questa è la sola cosa sensata scritta da quell'uomo, il resto sono solo supposizioni ed accuse filo-leghiste
La cosidetta "civic culture" è una caratteristica invariante i paesi anglosassoni e scandinavi ma non costituisce una condizione necessaria per lo sviluppo economico. Tanto è vero che l'italia (che è alla fin fine una "fictio" come paese) come tu stesso riconosci per tutti gli anni 60-70-80 cresce come pil (sicuramente un pò drogato dall'inflazione e dalla svalutazione) in misura maggiore rispetto all'inghilterra (che si riprende negli anni 80 con le liberalizzazioni della Tatcher).
Neanche la corruzione è così determinante..paesi come la corea del sud, il giappone e l'italia sono ad altissimo tasso corruttivo ma ciò non li ha frenati nel diventare paesi post-industriali.
Guarda che la stessa cosa vale in Italia, ne conosco parecchia di gente che con in mano un mappamondo non sa indicarmi precisamente dove sta l'italia, piuttosto che la francia o gli USA e la stessa cosa vale anche negli altri paesi, gli ignoranti esistono ovunque, quanto all'italia secondo me siamo ben oltre il 10% di cui tu parli per gli usa ;)
Gli americani nell'ambito geografico-storico non hanno eguali in quanto ad ignoranza. Partono a studiare la storia dai padri pellegrini tanto per dire.
Eppure hanno una crescita del pil del 3,5%, una fortissima competitività e ottime univesità. Noi siamo indietro (a parte alcune eccellenze) nell'ambito scientifico.
Non sono neanche d'accordo con l'attacco di Blondel ai licei (classico e scientifico). Moltissimi tecnici anche rinomati hanno professori imbarazzanti e danno una preparazione nettamente inferiore rispetto ai licei (anche se i programmi ministeriali farebbero sembrare il contrario)
Per quanto riguarda la tv purtroppo mi tocca dar ragione a Blondet, la tv è lo specchio della società, tutti i programmi idioti che fanno ora alla tv ci sono perchè la gente li vuole e quindi li guarda, se sti programmacci non avessero share stai pur tranquillo che li avrebbero già levati di mezzo. Per quanto riguarda le veline era stato fatto tempo fa un sondaggio e ne era uscito che la più grande aspirazione della maggior parte delle ragazze era fare le velina e sposare un calciatore, la cosa mi aveva a dir poco shockato. Mi tocca darti torto anche per quanto riguarda della gente che parla di veline, reality e schifezze varie, purtroppo ne esiste anche troppa e naturalmente fa quasi sempre fa parte della popolazione poco (o per nulla) acculturata (cioè la maggior parte della popolazione in Italia). Lo vedo anche nella mia famiglia (io sarò il primo in assoluto a laurearmi), spesso quando ci si ritrova per le feste o a cena, spesso saltano fuori questi argomenti e a me sale un bel travaso di bile a furia di star zitto e sentire discorsi cretini, non ho mai sentito un discorso culturale nella mia famiglia e questo lo dico con tutto il grandissimo rispetto che ho per i miei parenti. Questa comunque non è solo la mia situazione, ma è la situazione di tantissime famiglia italiane. Questo perchè la maggior parte della popolazione italiana è ignorante, nel vero senso della parola, se avessero altri interessi oltre alla tv o schifezze simili, stai pur certo che questi discorsi non salterebbero fuori. Viviamo in un paese dove anche solo leggere un libro viene considerato da cretini e dove una buona fetta della popolazione non ne ha mai letto uno in vita propria e magari se ne vanta anche. Viviamo in un paese dove l'unico divertimento dei ragazzi ultimamente è uscire, andare in discoteca ed ubriacarsi.
Con una situazione così dove vogliamo andare nel mondo? divento veramente triste quando penso a quanto siamo conciati...
Sulla tv non sono molto d'accordo.
E' vero che la tv è guardata dagli italiani..ma i "classici" format televisivi non sono un "unicum" italiano..sono format "internazionali" pensati per un pubblico "globale"...non è materiale pensato da italiani per l'italia.
L'isola dei famosi, Il grande fratello, popstar, la talpa, fame!, sono costruiti e pensati ad es. dalla "endemol" (società olandese) che vende in tutto il mondo le sue produzioni.
La tv più la vedo e più la considero autoreferenziale, non più specchio della società ma specchio di sè stessa....certamente non è la causa del cretinismo italiano o della scarsa crescita.
E' il contesto strutturale (PMI che reggono a stento il contesto internazionale e non hanno forza di proiezione in contesti "continentali", concorrenza della Cina, scarsa competitività) e la congiuntura (euro a 1.20 sul dollaro, impossibilità di svalutare, fine dell'accordo multifibre) ad azzoppare l'italia.
Credo poco a queste valutazioni moralistiche.
Non mi toccate scaruffi!! :mad:
-kurgan-
03-12-2005, 14:15
Non mi toccate scaruffi!! :mad:
:asd:
Harvester
03-12-2005, 14:28
:rotfl:
:D
:mbe:
:eek:
era un articolo serio? :stordita:
naaaaaaaa
:rotfl:
aLLaNoN81
03-12-2005, 14:29
La cosidetta "civic culture" è una caratteristica invariante i paesi anglosassoni e scandinavi ma non costituisce una condizione necessaria per lo sviluppo economico. Tanto è vero che l'italia (che è alla fin fine una "fictio" come paese) come tu stesso riconosci per tutti gli anni 60-70-80 cresce come pil (sicuramente un pò drogato dall'inflazione e dalla svalutazione) in misura maggiore rispetto all'inghilterra (che si riprende negli anni 80 con le liberalizzazioni della Tatcher).
Neanche la corruzione è così determinante..paesi come la corea del sud, il giappone e l'italia sono ad altissimo tasso corruttivo ma ciò non li ha frenati nel diventare paesi post-industriali.
Il senso civico non costituisce una condizione necessaria per lo sviluppo a breve termine (cosa che è avvenuta in italia) ma nel lungo periodo si fa sentire eccome. Io sono dell'idea che chi se ne freghi del proprio paese contribuisca a rovinarlo ed infatti la possiamo vedere tutti la differenza, per esempio, tra le nostre città e le città dei paesi del nord.
L'industrializzazione dell'Italia è avvenuta in settori che all'epoca tiravano ma che come tutti possono vedere, ora sono destinati al declino causa Cina, questo affossamento dell'Italia è dovuto alla politica dei nostri ignorantissimi industriali italiani che in accordo con il tipico atteggiamento italiano dell'"arraffa finchè si può" hanno pensato bene di ammassare soldi invece di investirli in tecnologia che nel lungo periodo avrebbe fatto progredire il paese.
Altra cosa gravissima è avvenuta con il referendum sul nucleare, la brava ed ignorante popolazione italiana ha detto no al nucleare facendoci finire tutti nella situazione dove siamo ora, questo perchè nessuno ha pensato bene di informare la popolazione che l'Italia era nei primi tre paesi al mondo per quanto riguardava lo sfruttamento dell'energia nucleare. Così ora ci ritroviamo con la bolletta energetica più salata d'europa ed ironia della sorte costretti anche a pagare l'energia elettrica che ci arriva dalle centrali nucleari della Svizzera e della Francia :rolleyes:
Gli americani nell'ambito geografico-storico non hanno eguali in quanto ad ignoranza. Partono a studiare la storia dai padri pellegrini tanto per dire.
Eppure hanno una crescita del pil del 3,5%, una fortissima competitività e ottime univesità. Noi siamo indietro (a parte alcune eccellenze) nell'ambito scientifico.
Non sono neanche d'accordo con l'attacco di Blondel ai licei (classico e scientifico). Moltissimi tecnici anche rinomati hanno professori imbarazzanti e danno una preparazione nettamente inferiore rispetto ai licei (anche se i programmi ministeriali farebbero sembrare il contrario)
Sull'ignoranza degli americani nulla da dire, è un fatto assodato, ma prova a fare qualche prova e chiedi a qualcuno con la cartina in mano dove stanno alcuni paesi e vedi un po' com'è la situazione qua in italia, ne resterai stupito te l'assicuro. Con questo non dico che la scuola italiana faccia schifo (anzi, sono fermamente convinto del contrario) ma è proprio una certa fetta di studenti che fa schifo, perchè chi vuole imparare nella nostra scuole ci riesce benissimo, il problema sono quelli che non voglio studiare ma che vengono promossi lo stesso. Quanto alle nostre università sono convinto anche in questo caso che siano ottime, il problema è che una volta presa la laurea non ci sono aziende che assumono oppure se lo fanno tentano per far passare il laureato per un pezzente ignorante sottopagandolo e la cosa è frustrante. Il governo dovrebbe prendere provvedimenti in proposito ma non fa nulla ed ora come ora i neolaureati sono la fascia meno protetta dei lavoratori.
Sulla tv non sono molto d'accordo.
E' vero che la tv è guardata dagli italiani..ma i "classici" format televisivi non sono un "unicum" italiano..sono format "internazionali" pensati per un pubblico "globale"...non è materiale pensato da italiani per l'italia.
L'isola dei famosi, Il grande fratello, popstar, la talpa, fame!, sono costruiti e pensati ad es. dalla "endemol" (società olandese) che vende in tutto il mondo le sue produzioni.
La tv più la vedo e più la considero autoreferenziale, non più specchio della società ma specchio di sè stessa....certamente non è la causa del cretinismo italiano o della scarsa crescita.
E' il contesto strutturale (PMI che reggono a stento il contesto internazionale e non hanno forza di proiezione in contesti "continentali", concorrenza della Cina, scarsa competitività) e la congiuntura (euro a 1.20 sul dollaro, impossibilità di svalutare, fine dell'accordo multifibre) ad azzoppare l'italia.
Credo poco a queste valutazioni moralistiche.
Vero, i vari reality sono robaccia importata, ma se guardiamo per esempio le trasmissioni della domenica o quella targate Costanzo&DeFilippi, sono tutta farina del nostro sacco, o meglio della tv italiana e ste cose se nessuno volesse vederle, non verrebbero mai trasmesse in onda. Mi sono sbagliato quando ho detto che la tv è lo specchio della società, avrei dovuto invece dire che la tv è lo specchio della mentalità italiana, profondamente ignorante.
Spectrum7glr
03-12-2005, 15:33
è lo Scaruffi della politica.
anzi, per me è sempre Scaruffi sotto falso nome.
in effetti ora che mi ci fai pensare è perfettamente plausibile :asd:
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