View Full Version : FAO: la fame uccide 6 milioni di bambini ogni anno
IN KENYA FU SOCCORSO DAL PROGRAMMA DEL PAM
Io, salvato dalla fame ho vinto la maratona di New York
Paul Tergat
(Avvenire)Correre da maratoneta, come domenica scorsa a New York, mi ha consentito di girare il mondo ma, ovunque io vada, mi sento ancora il bambino cresciuto nella città polverosa di Baringo, nella Rift Valley del Kenya, dove la siccità, le malattie e la fame erano una realtà quotidiana. Non dico questo per compatirmi o farmi compatire. Lo dico perché sono fermamente convinto che la mia esperienza dimostra che, se c'è la volontà, possiamo mettere fine alla fame nel mondo. Penso, in particolare, ai trecento milioni di bambini affamati che rischiano di vedere la loro vita stroncata precocemente o rovinata dalla malnutrizione che mina il loro normale sviluppo fisico e mentale.
Io sono stato uno di quei bambini affamati e, se la fortuna non ci avesse messo lo zampino, non avrei mai corso né avrei mai potuto vincere la maratona di New York di quest'anno. Per la maggior parte dei bambini di Baringo la vita è una corsa in salita: la mancanza di cibo rende impossibile iniziare l'avventura della vita con il piede giusto. Per loro l'infanzia significa, di solito, aiutare la famiglia a trovare di che vivere. Nei casi migliori solo un bambino del nucleo familiare va a scuola. Quando avevo otto anni tutto questo è cambiato. Il Programma alimentare mondiale (Pam) delle Nazioni Unite cominciò a distribuire cibo negli istituti della zona. D'improvviso ci siamo tolti dalle spalle un enorme fardello. I miei amici e io non ci siamo dovuti più preoccupare della fame che sentivamo durante le lezioni. Mangiavamo un pasto al giorno e ci potevamo concentrare sugli studi. I bambini che avevano abbandonato la scuola vi ritornarono. Altri, che non c'erano mai stati, vi furono mandati dai genitori. Oggi, 27 anni più tardi, mi pongo spesso una domanda: senza i benefici dell'alimentazione scolastica sarei mai diventato un maratoneta di successo, in salute e istruito? Sin dai tempi in cui ero un beneficiario dei programmi del Pam, ho capito che l'alimentazione scolastica poteva combattere la fame, ridu rre la malnutrizione, raddoppiare la frequenza scolastica e migliorare i risultati nello studio, compensando anche i genitori poveri che dovevano rinunciare alla forza lavoro dei loro figli mentre questi frequentavano la scuola. Ciò che rende il programma di alimentazione scolastica così importante è che esso consente agli individui di sviluppare il proprio potenziale e la propria autosufficienza. Ciò può essere fatto per milioni di altri bambini nel mondo. I programmi di alimentazione scolastica in Europa, negli Stati Uniti, in Giappone e in altri Paesi aiutarono a trasformare, nell'arco di una sola generazione, le nazioni che uscivano dalla guerra in società ed economie forti. Lo stesso potrebbe essere fatto per le nazioni in via di sviluppo. Stiamo parlando di un altro mega-progetto supercostoso? Assolutamente no. Costa, in media, solo 0,15 euro al giorno sfamare un bambino a scuola. Ogni bambino che riceve abbastanza cibo è una vita salvata, è una vita migliore che produce effetti positivi nella società. L'istruzione può aiutare a riscattare molti dalla povertà ed è già un buon punto di partenza. Io ho realizzato il mio sogno. Ogni bambino non ha forse diritto di volere lo stesso?
~ZeRO sTrEsS~
12-11-2005, 15:42
commovente... e' proprio per questo che ogni giorno ho un rimorso per essere stato "fortunato"
^TiGeRShArK^
12-11-2005, 22:58
trecento milioni di bambini affamati
li sento poki onestamente....anzi MOLTO poki...
~ZeRO sTrEsS~
13-11-2005, 09:17
la cosa che mi rattrista e che nessuno se ne e' fregato di questo 3d, e pure secondo me e' piu' importante di un semplice 3d dove il berlusca dice cavolate. Questo per dire quanta liberta' abbiano le persone povere :rolleyes:
l'unica liberta' che gli e' concessa e' quella di morire.. :rolleyes:
Non che mi piaccia vedere notizie del genere ignorate (al contrario) ma se vi va di parlare delle vostre solite ossessioni quotidiane dx vs sx,gossip politici,occidente vs resto del mondo,... e soliti slogan alla "è colpa dell'America","è colpa si Silvio","è colpa di Romano"...... avete sbagliato thread e tanto valeva se restasse a risposte zero,grazie.
~ZeRO sTrEsS~
13-11-2005, 11:36
Non che mi piaccia vedere notizie del genere ignorate (al contrario) ma se vi va di parlare delle vostre solite ossessioni quotidiane dx vs sx,gossip politici,occidente vs resto del mondo,... e soliti slogan alla "è colpa dell'America","è colpa si Silvio","è colpa di Romano"...... avete sbagliato thread e tanto valeva se restasse a risposte zero,grazie.
non mi hai capito... dicevo che mi dispiace vedere un 3d cosi importante abbandonato, al disopra di destra e sinistra america cattiva o buona, alla fine se in alcuni paesi sono in quelle condizioni non e' ne colpa della destra ne della sinistra ne dell'america ne dell'europa, secondo me e' colpa di tutti, me in prima fila.
;)
ps. io non sono ne di destra ne di sinistra vedi un po te...
eccellente l'idea della alimentazione a scuola in quei paesi.
Peccato che spesso non si ha la volontà/possibilità di farla (il Kenya è tutto sommato uno degli stati africani messi meno peggio, non hanno la guerra tanto per cominciare, nè uranio nè diamanti guarda caso, e hanno un pò di turismo).
poi, visto che me lo vietate esplicitamente, non dico niente sul debito estero e sulle "ricette" del FMI.
MONDO 22/11/2005 18.36
RAPPORTO FAO: “LA FAME UCCIDE SEI MILIONI DI BAMBINI OGNI ANNO”
(MISNA) Nell’ultimo decennio è sensibilmente aumentato il numero delle persone a rischio per carestia e malnutrizione, che uccidono ogni anno sei milioni di bambini: lo sostiene il rapporto sullo ‘Stato alimentare nel mondo’ diffuso oggi dal Fondo Onu per l’agricoltura e l’alimentazione (Fao). Il mancato impegno dei Paesi industrializzati per gli Obiettivi del Millennio dell’Onu – essenzialmente quello di dimezzare la povertà entro il 2015 - ha fatto salire a 852 milioni le persone che soffrono la fame nel pianeta, di cui 815 vivono nel Sud del mondo. Devastante l’impatto nella regione dell’Africa sub-sahariana che nell’ultimo decennio ha visto crescere da 170 a 203 milioni gli individui colpiti dalla mancanza di generi di prima necessità con una tendenza in progressivo aumento. “Se ognuna delle regioni in via di sviluppo continuerà su questa strada solo il Sudamerica e i Caraibi raggiungeranno gli Obiettivi del Millennio” ha detto l’appena riconfermato direttore della Fao, Jacques Diouf, secondo cui “le chiavi” per permettere al Sud del mondo di raggiungere un livello soddisfacente si riassumono in “meno sussidi ai produttori nordamericani ed europei” e “più aiuti ai Paesi poveri”. Il 75% delle persone che soffrono la fame abita nelle zone rurali, eppure “negli ultimi 20 anni le risorse all’agricoltura dei Paesi poveri sono diminuite del 50%, anche se qualche segnale di inversione si intravede, come dimostra la decisione dell’Unione Africana di aumentare del 10% la percentuale dei budget nazionali destinata allo sviluppo rurale” ha aggiunto Diouf. Il rapporto Fao sottolinea inoltre che epidemie come Sida/Aids, malaria e tubercolosi colpiscono più duramente le persone sotto-alimentate, sebbene soprattutto i bambini sotto i cinque anni continuino a morire per malattie facilmente curabili, come la dissenteria o la polmonite. “Ridurre la fame deve diventare la forza motrice per il progresso e la speranza, perché migliorare l’alimentazione adeguata significa migliorare la situazione sanitaria, favorire l’accesso all’istruzione, ridurre la mortalità infantile e materna e dare alle donne più strumenti” ha sottolineato Diouf. Secondo la Fao è necessario agire su due fronti: investire per rafforzare la produttività, rafforzare le infrastrutture e aumentare i redditi e mettere a punto programmi mirati per l’alimentazione delle madri e dei neonati. “La fame è un affronto alla dignità umana, tollerarla è una violazione dei diritti umani, combatterla è un imperativo morale” ha concluso Diouf.
dantes76
22-11-2005, 20:19
MONDO 22/11/2005 18.36
RAPPORTO FAO: “LA FAME UCCIDE SEI MILIONI DI BAMBINI OGNI ANNO”
(MISNA) Nell’ultimo decennio è sensibilmente aumentato il numero delle persone a rischio per carestia e malnutrizione, che uccidono ogni anno sei milioni di bambini: lo sostiene il rapporto sullo ‘Stato alimentare nel mondo’ diffuso oggi dal Fondo Onu per l’agricoltura e l’alimentazione (Fao). Il mancato impegno dei Paesi industrializzati per gli Obiettivi del Millennio dell’Onu – essenzialmente quello di dimezzare la povertà entro il 2015 - ha fatto salire a 852 milioni le persone che soffrono la fame nel pianeta, di cui 815 vivono nel Sud del mondo. Devastante l’impatto nella regione dell’Africa sub-sahariana che nell’ultimo decennio ha visto crescere da 170 a 203 milioni gli individui colpiti dalla mancanza di generi di prima necessità con una tendenza in progressivo aumento. “Se ognuna delle regioni in via di sviluppo continuerà su questa strada solo il Sudamerica e i Caraibi raggiungeranno gli Obiettivi del Millennio” ha detto l’appena riconfermato direttore della Fao, Jacques Diouf, secondo cui “le chiavi” per permettere al Sud del mondo di raggiungere un livello soddisfacente si riassumono in “meno sussidi ai produttori nordamericani ed europei” e “più aiuti ai Paesi poveri”. Il 75% delle persone che soffrono la fame abita nelle zone rurali, eppure “negli ultimi 20 anni le risorse all’agricoltura dei Paesi poveri sono diminuite del 50%, anche se qualche segnale di inversione si intravede, come dimostra la decisione dell’Unione Africana di aumentare del 10% la percentuale dei budget nazionali destinata allo sviluppo rurale” ha aggiunto Diouf. Il rapporto Fao sottolinea inoltre che epidemie come Sida/Aids, malaria e tubercolosi colpiscono più duramente le persone sotto-alimentate, sebbene soprattutto i bambini sotto i cinque anni continuino a morire per malattie facilmente curabili, come la dissenteria o la polmonite. “Ridurre la fame deve diventare la forza motrice per il progresso e la speranza, perché migliorare l’alimentazione adeguata significa migliorare la situazione sanitaria, favorire l’accesso all’istruzione, ridurre la mortalità infantile e materna e dare alle donne più strumenti” ha sottolineato Diouf. Secondo la Fao è necessario agire su due fronti: investire per rafforzare la produttività, rafforzare le infrastrutture e aumentare i redditi e mettere a punto programmi mirati per l’alimentazione delle madri e dei neonati. “La fame è un affronto alla dignità umana, tollerarla è una violazione dei diritti umani, combatterla è un imperativo morale” ha concluso Diouf.
non mi ricordo bene ma l onu dava per dimezzata la fame nel mondo entro un ventennio :rolleyes:
io avrei una curiosita': sapere quanti soldi sono stati elargiti per combattere la fame nel mondo; con quali mezzi mezzi si e' affrontata questa emergenza, e in particolare perche si e fallito...
LightIntoDarkness
23-11-2005, 10:24
AUTOCRITICA:
Di fronte a quello che è uno dei principali e più gravi (se non addirittura il primo in assoluto) problemi ed emergenze mondiali, non abbiamo niente da dire.
Penso sia sintomatico di come questo nostro "primo mondo" occidentale ed avanzato, sia in realtà un bimbo capriccioso affannato a gestire alcuni numeretti che a lui piacciono tanto, piuttosto che una persona matura e "avanti" rispetto a chi non si è ancora "sviluppato", alla ricerca del bene comune.
Che tristezza. Certo, dovremo pagarne, se esiste una giustizia.
:(
LightIntoDarkness
19-12-2005, 11:25
Un up in questo sconfortante silenzio sul WTO. :(
Nevermind
19-12-2005, 11:49
I.. Lo dico perché sono fermamente convinto che la mia esperienza dimostra che, se c'è la volontà, possiamo mettere fine alla fame nel mondo. ...?
Il problema è questo non si vuole eliminare la fame perchè nel calderone dell'economia mondiale è importante che ci sia la gente morta di fame da poter sfruttare.
Nevermind
19-12-2005, 11:51
...
Che tristezza. Certo, dovremo pagarne, se esiste una giustizia.
:(
Beh se non erro sei un credente convinto in tal caso dovresti essere certo che prima o poi a cospetto del padre eterno ci verranno addebitate tutte.
Northern Antarctica
19-12-2005, 11:58
Un up in questo sconfortante silenzio sul WTO. :(
Ricordo perfettamente questo thread.
Io non ho postato non perché non sia sensibile al problema. O meglio, stavo postando e poi mi sono ricordato quale sia l'ammontare dello stipendio medio dei dipendenti della FAO e i vantaggi fiscali annessi (il tutto è visibile sul loro sito), quindi ho deciso di lasciar perdere.
~ZeRO sTrEsS~
19-12-2005, 13:23
Il problema è questo non si vuole eliminare la fame perchè nel calderone dell'economia mondiale è importante che ci sia la gente morta di fame da poter sfruttare.
questo è il punto... non siamo disposti a sacrificare qualcosa per sfamare qualcun altro, compriamo pietre a suon di milioni e non mi dite che una pietra è utile, mentre ci sta gente che muore di fame...
proprio oggi ho visto la tv e parlava di telethon 29 milioni di euro per la ricerca su varie malattie. Per l'amor di dio, giusto è giusto, ma credo che ci siano delle priorità e credo che spendere soldi per sfamare 6 milioni di bambini sia più importante che allungare la vita di un essere umano per farlo continuare a vivere nello sfarzo (la nostra vita confronto ad un poveretto africano è sfarzosa).
io parlo per me ma preferirei avere 20 anni di vita in meno ma vedere milioni di persone sfamate...
~ZeRO sTrEsS~
19-12-2005, 13:24
Ricordo perfettamente questo thread.
Io non ho postato non perché non sia sensibile al problema. O meglio, stavo postando e poi mi sono ricordato quale sia l'ammontare dello stipendio medio dei dipendenti della FAO e i vantaggi fiscali annessi (il tutto è visibile sul loro sito), quindi ho deciso di lasciar perdere.
si ecco questo è il punto... nessuno ha voglia di fare sacrifici e si da il "contentino" per non sentirsi in colpa, alla fine si è collaborato.. :rolleyes:
yossarian
19-12-2005, 14:44
posto per regalare un up ad un thread che lo merita e per esprimere apprezzamento per il lavoro di informazione che, da un po' di tempo a questa parte, stanno svolgendo Adric e Ewigen
~ZeRO sTrEsS~
19-12-2005, 14:52
posto per regalare un up ad un thread che lo merita e per esprimere apprezzamento per il lavoro di informazione che, da un po' di tempo a questa parte, stanno svolgendo Adric e Ewigen
vero complimenti ad adric e ewingen. Devo anche fare tanti complimenti ai moderatori di questa sezione e quasi tutte (anzi va tutte) le persone che frenquentano questa sezione dove ci si posso fare discorsi interessanti e dove penso che tutti ogni giorno ci miglioriamo un po...
Nevermind
19-12-2005, 16:21
si ecco questo è il punto... nessuno ha voglia di fare sacrifici e si da il "contentino" per non sentirsi in colpa, alla fine si è collaborato.. :rolleyes:
MA il punto è che per migliorare la loro vita bisogna che raggiungano un grado di civiltà evoluto e questo non è solo difficile ma proprio non lo si vuole fare perchè chi comanda e avrebbe il potere di migliorare le cose (basti pensare solo quanti soldi vengono spesi per le guerre ad esempio quella all'iraq) non vogliono che questo avvenga perchè distruggerebbe l'economia mondiale. Oltretutto pure l'impatto sul pianeta sarebbe devastante se tutti avessero un livello di tecnologia facciamo simile alla nostra gli impatti in fatto di inquinamento probabilmente darebbe il colpo finale all'ecosistema terra che già è messo male.
Ripeto è brutto da dire ma per l'equilibrio ci vogliono le persone morte di fame....altrimenti dovremmo tornare tutti al medioevo per equilibrare le cose.....
Swisström
19-12-2005, 17:10
Ecco... forse non è il solito thread Destra versus Sinistra, forse non è il solito thread America versus Tutti, ... però non crederete che la solfa di questo thread sia tanto differente dagli altri...
Semplicemente la linea guida qui è: Occidente assassino, colpa nostra, dobbiamo pagare, mi sento in colpa di essere nato dove sto bene, è colpa del consumismo, è colpa del capitalismo, etc etc etc, BLA BLA BLA. :rolleyes:
Una linea guida simile l'hanno anche i thread dei vari maltrattamenti sugli animali/pellicce/crimini verso i pinguini/foche/paguri/microbi e chi più ne ha più ne metta, soltanto che in quei casi al posto dell'occidente si da la colpa all'uomo in generale, che è un assassino e bla bla bla bla, povere bestiole e bla bla bla.
Non se ne può più!
SwisströM
p.s. e adesso non tiratemi fuori che sono insensibile, che sono più assassino degli altri, che io non ho una coscienza, che io mangio il formaggio emmenthal(er)...
___________________________
p.s.2 riguardo al thread, son contento che questa persona sia riuscita ad avere una vita decente e spero che si adopererà per aiutare i suoi "concittadini".
tdi150cv
19-12-2005, 18:48
caro Swiss sono ancora daccordo con te ...
petelicchio
19-12-2005, 20:11
Ecco... forse non è il solito thread Destra versus Sinistra, forse non è il solito thread America versus Tutti, ... però non crederete che la solfa di questo thread sia tanto differente dagli altri...
Semplicemente la linea guida qui è: Occidente assassino, colpa nostra, dobbiamo pagare, mi sento in colpa di essere nato dove sto bene, è colpa del consumismo, è colpa del capitalismo, etc etc etc, BLA BLA BLA. :rolleyes:
Una linea guida simile l'hanno anche i thread dei vari maltrattamenti sugli animali/pellicce/crimini verso i pinguini/foche/paguri/microbi e chi più ne ha più ne metta, soltanto che in quei casi al posto dell'occidente si da la colpa all'uomo in generale, che è un assassino e bla bla bla bla, povere bestiole e bla bla bla.
Non se ne può più!
SwisströM
p.s. e adesso non tiratemi fuori che sono insensibile, che sono più assassino degli altri, che io non ho una coscienza, che io mangio il formaggio emmenthal(er)...
___________________________
p.s.2 riguardo al thread, son contento che questa persona sia riuscita ad avere una vita decente e spero che si adopererà per aiutare i suoi "concittadini".
caro Swiss sono ancora daccordo con te ...
Avete ragione è colpa loro, se in Africa si dessero da fare veramente non avrebbero di questi problemi. Adesso puoi ripeterglielo?
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/foto/16153(1).jpg
Voi avete i vostri soldi, la vostra effimera gioia, credete che siate voi gli artefici della vostra vita, che nient'altro è se non un esile ramoscello piegato dal vento.
Anche dell'uomo più ricco, potente o famoso del mondo - quello che ha ispirato i vostri sogni di gloria - non resterà che polvere.
Io preferirei morire piuttosto che restare indifferente alla tragedia della sofferenza umana, sprecando così la mia vita, come il più viscido degli esseri.
Ciao,
Riccardo
Swisström
19-12-2005, 20:42
Avete ragione è colpa loro, se in Africa si dessero da fare veramente non avrebbero di questi problemi.
Scusa non è che mi quoteresti la parte del testo in cui do la colpa a "loro" (e definiscimi il "loro" please, intendi solo i bambini come quello nella foto o pure ai governi, persone normali, guerriglieri) ?
Adesso puoi ripeterglielo?
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/foto/16153(1).jpg
Non è colpa dell'occidente, delle multinazionali, degli americani, del capitalismo, del liberismo, della nestlè, del mcdonalds e della coca cola
Non se ne può più ! (di chi da la colpa alle sopracitate cose ovviamente)
Io preferirei morire piuttosto che restare indifferente alla tragedia della sofferenza umana, sprecando così la mia vita, come il più viscido degli esseri.
buon per te, poi mi spieghi cosa c'entra però :D
petelicchio
19-12-2005, 20:49
Scusa non è che mi quoteresti la parte del testo in cui do la colpa a "loro" (e definiscimi il "loro" please, intendi solo i bambini come quello nella foto o pure ai governi, persone normali, guerriglieri) ?
Beh, mi è sembrato di capire: "chi è causa del suo mal pianga se stesso".
Non è colpa dell'occidente, delle multinazionali, degli americani, del capitalismo, del liberismo, della nestlè, del mcdonalds e della coca cola
Ah no? Chi è che vendeva schiavi in America? Non mi dirai che erano "liberi professionisti"? Chi è che ha depauperato per secoli quella terra in nome di una fantomatica superiorità razziale?
Guarda, io non sono il tipo da fare la morale a nessuno anzi, mi scuso. E' solo che non finisco mai di stupirmi... se tutti la pensassero come te (cosa che presumo tu ti auspichi), al giorno d'oggi saremmo rimasti ben in pochi.
Ciao,
Riccardo
Swisström
19-12-2005, 20:55
se tutti la pensassero come te (cosa che presumo tu ti auspichi)
rispondo solo a questo e poi vado a vedere cobra 11 su rai2: (il resto più tardi o domani)
tu presumi sbagliato, so benissimo che esiste gente come te, altrimenti non avrei mai fatto il primo post :D dicendo che son stufo di chi da la colpa all'occidente etc etc
tdi150cv
19-12-2005, 21:24
e aggiungo ... non sara' sto granchè ma io ho due bimbi a distanza in brasile ... tu ?
LightIntoDarkness
19-12-2005, 23:16
Non è colpa dell'occidente, delle multinazionali, degli americani, del capitalismo, del liberismo, della nestlè, del mcdonalds e della coca cola
Non se ne può più ! (di chi da la colpa alle sopracitate cose ovviamente)
Se a te basta urlarlo per convincerti buon per te.
Se a te basta dire "Non se ne può più di chi da la colpa alle sopracitate cose ovviamente" per identificarti nel gruppo che ha ragione e stop.
Sappi che di persone interessate alla giustizia e alla verità ce ne sono tante... e visto che fare questo costa, di solito si impegnano di più di chi vive nel proprio castello di illusioni.
Swisström
19-12-2005, 23:22
Se a te basta urlarlo per convincerti buon per te.
Se a te basta dire "Non se ne può più di chi da la colpa alle sopracitate cose ovviamente" per identificarti nel gruppo che ha ragione e stop.
Sappi che di persone interessate alla giustizia e alla verità ce ne sono tante... e visto che fare questo costa, di solito si impegnano di più di chi vive nel proprio castello di illusioni.
Beh, allora spiegaci un po tu, sacro adoratore della giustizia e verità (ma dove? :D) come mai sarebbe colpa del capitalismo, dell'occidente, delle multinazionali, degli americani imperialisti (col petrolio!!!!) e della coca cola :)
Swiss
p.s. il nostro grado di "arretratezza" nel medioevo era colpa degli americani ? (:rotfl:) o della coca cola ? (:sbonk:)
Nevermind
20-12-2005, 07:39
....emmenthal(er)...
Piccola curiosità com'è che ha cambiato nome?? :D
Swisström
20-12-2005, 07:59
Piccola curiosità com'è che ha cambiato nome?? :D
Boh... sinceramente non mi piace nemmeno l'emmenthal :D
~ZeRO sTrEsS~
20-12-2005, 08:14
non riesco a credere che la gente riesca a fare questi pensieri. ma ti rendi conto delle baggianate che stai dicendo? ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?
e la colpa di chi è? di dio che non fa piovere persci dal cielo?
Ti ricordo che i paesi poveri oggi sono stati quei territori Sfruttati per secoli dall'occidente, l'africa per gli schiavi, il sud america per l'oro, l'oriente per le spezie e altro, per secoli sono stati sfruttati...
io dico vero purtroppo è il nostro passato ma ora che abbiamo la possibilità di fare qualcosa di farla...
te sei la tipica persona che preferisce mangiarsi la salsa di pomodoro andata a male con i vermi più tosto che prima che scada la si mandi in africa, sei quello per la quale è giusto distruggere tonnellate di cibo al giorno per uno stupido trattato europeo e meglio distruggere che trasportare perchè "troppo costoso" e si bene mettiamo un prezzo ad una vita umana...
tu parla parla parla ma ricordati TU sei fortunato.
io lo sai che farei ti prendere e ti metterei in un bel villagio dell'africa sub sarihana e ti lascerei li un anno e ti verrei a riprendere dopo un anno, sempre ammesso che tu riesca a sopravivere...
il mondo è una merda? si certo, perchè purtroppo è pieno di merda...
:rolleyes:
mi fermo perchè su ste cose sono molto emotivo e non mi andrebbe di essere sospeso
tdi150cv
20-12-2005, 09:21
non riesco a credere che la gente riesca a fare questi pensieri. ma ti rendi conto delle baggianate che stai dicendo? ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?
e la colpa di chi è? di dio che non fa piovere persci dal cielo?
Ti ricordo che i paesi poveri oggi sono stati quei territori Sfruttati per secoli dall'occidente, l'africa per gli schiavi, il sud america per l'oro, l'oriente per le spezie e altro, per secoli sono stati sfruttati...
io dico vero purtroppo è il nostro passato ma ora che abbiamo la possibilità di fare qualcosa di farla...
te sei la tipica persona che preferisce mangiarsi la salsa di pomodoro andata a male con i vermi più tosto che prima che scada la si mandi in africa, sei quello per la quale è giusto distruggere tonnellate di cibo al giorno per uno stupido trattato europeo e meglio distruggere che trasportare perchè "troppo costoso" e si bene mettiamo un prezzo ad una vita umana...
tu parla parla parla ma ricordati TU sei fortunato.
io lo sai che farei ti prendere e ti metterei in un bel villagio dell'africa sub sarihana e ti lascerei li un anno e ti verrei a riprendere dopo un anno, sempre ammesso che tu riesca a sopravivere...
il mondo è una merda? si certo, perchè purtroppo è pieno di merda...
:rolleyes:
mi fermo perchè su ste cose sono molto emotivo e non mi andrebbe di essere sospeso
ovviamente e' un punto di vista rispettabilissimo , ma io non darei solo la colpa agli occidentali se di colpa dobbiamo parlare.
Gia perchè anche le nascite incontrollate concorrono inevitabilmente alla poverta' di quella gente ...
nomeutente
20-12-2005, 09:37
anche le nascite incontrollate concorrono inevitabilmente alla poverta' di quella gente ...
Già. Bisognerebbe sterilizzarli tutti, almeno poi il problema non si pone più.
tdi150cv
20-12-2005, 09:48
ma come mai sei solito a storpiare i pensieri altrui ?
ba ... comunque rimane un problema tuo !
nomeutente
20-12-2005, 10:14
ma come mai sei solito a storpiare i pensieri altrui ?
ba ... comunque rimane un problema tuo !
Perché mi piace provocare. :) Soprattutto mi piace provocare te :)
Hai invertito i termini del problema: non esiste proprio che l'alta natalità conduce alla povertà, ma è esattamente il contrario: tutte le popolazioni povere hanno un'alta natalità (non solo perché se uno è povero non ha molti strumenti di contraccezione, ma anche perché se uno sa che gli muoiono tre figli su quattro, ne fa otto per averne due).
Per cui non puoi pensare di diminuire la povertà diminuendo il tasso di natalità, ma puoi solo diminuire la povertà, dunque aumentare l'aspettativa di vita dei neonati e quindi, con il tempo, avere una dinamica demografica diversa.
Se non tieni in conto questo fatto e hai l'ambizione di diminuire la natalità, resta appunto solo la sterilizzazione: non ho storpiato, ho tratto le conclusioni logiche.
jumpermax
20-12-2005, 10:17
non riesco a credere che la gente riesca a fare questi pensieri. ma ti rendi conto delle baggianate che stai dicendo? ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?
e la colpa di chi è? di dio che non fa piovere persci dal cielo?
Ti ricordo che i paesi poveri oggi sono stati quei territori Sfruttati per secoli dall'occidente, l'africa per gli schiavi, il sud america per l'oro, l'oriente per le spezie e altro, per secoli sono stati sfruttati...
io dico vero purtroppo è il nostro passato ma ora che abbiamo la possibilità di fare qualcosa di farla...
te sei la tipica persona che preferisce mangiarsi la salsa di pomodoro andata a male con i vermi più tosto che prima che scada la si mandi in africa, sei quello per la quale è giusto distruggere tonnellate di cibo al giorno per uno stupido trattato europeo e meglio distruggere che trasportare perchè "troppo costoso" e si bene mettiamo un prezzo ad una vita umana...
tu parla parla parla ma ricordati TU sei fortunato.
io lo sai che farei ti prendere e ti metterei in un bel villagio dell'africa sub sarihana e ti lascerei li un anno e ti verrei a riprendere dopo un anno, sempre ammesso che tu riesca a sopravivere...
il mondo è una merda? si certo, perchè purtroppo è pieno di merda...
:rolleyes:
mi fermo perchè su ste cose sono molto emotivo e non mi andrebbe di essere sospeso
E' proprio vero che le vie dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni. Quello che proponi tu schianterebbe l'economia locale, renderebbe queste popolazioni perennemente dipendenti dagli aiuti occidentali e farebbe incrementare la popolazione ben oltre le capacità di sussistenza. In parole povere la via più breve per una catastrofe. Poi la tua ricostruzione storica è assolutamente priva di senso... primo per millenni i rapporti tra le popolazioni sono stati questi, altro che colonialismo, prima ancora si facevano guerre di conquista, si radevano al suolo città e vi si seminava sopra il sale, e lo schiavismo era prassi abituale. Basta aprire un libro di storia a qualsiasi pagina precedente il 1800 per capirlo. Se qualcosa è cambiato è cambiato proprio in occidente, la rivoluzione industriale, il progresso economico e le trasformazioni sociali hanno stravolto completamente il nostro modo di pensare. Questi paesi sono in crisi non per colpa nostra, ma perchè non hanno ancora sviluppato un'economia paragonabile alla nostra. Ciò nonostante la vita media oggi, anche da loro è sensibilmente più lunga di 2-3 secoli fa, la mortalità infantile si abbassa e l'incremento demografico incontrollato ne è una prova. Questo grazie anche alle medicine e alle tecnologie che il demonio occidente ha scoperto e prodotto. Vogliamo parlare di aiuto? Anzichè carità pelosa, come quella delle scorte alimentari, iniziamo col togliere le misure protezionistiche alla nostra economia agricola, in modo che loro possano esportare da noi i loro prodotti. Questo però vorrebbe dire rinunciare sul serio ai nostri vantaggi e non regalare qualche spicciolo per mettere a posto la nostra coscienza... quando davvero questi paesi progrediscono e si prendono il loro spazio, rosicchiando un po del nostr però li senti subito gli strilli, vedi il caso Cina. La realtà è che le soluzioni ai loro problemi li possono trovare soltanto loro, noi è già tanto se riusciamo ad evitare di fare del danno.
nomeutente
20-12-2005, 10:24
Anzichè carità pelosa, come quella delle scorte alimentari, iniziamo col togliere le misure protezionistiche alla nostra economia agricola, in modo che loro possano esportare da noi i loro prodotti. Questo però vorrebbe dire rinunciare sul serio ai nostri vantaggi e non regalare qualche spicciolo per mettere a posto la nostra coscienza... quando davvero questi paesi progrediscono e si prendono il loro spazio, rosicchiando un po del nostr però li senti subito gli strilli, vedi il caso Cina. La realtà è che le soluzioni ai loro problemi li possono trovare soltanto loro, noi è già tanto se riusciamo ad evitare di fare del danno.
Mi pare che hai centrato un problema non piccolo (protezionismo), salvo poi concludere dicendo che sono loro a dover trovare una soluzione al problema e qui francamente non ti seguo più.
tdi150cv
20-12-2005, 10:43
Perché mi piace provocare. :) Soprattutto mi piace provocare te :)
Hai invertito i termini del problema: non esiste proprio che l'alta natalità conduce alla povertà, ma è esattamente il contrario: tutte le popolazioni povere hanno un'alta natalità (non solo perché se uno è povero non ha molti strumenti di contraccezione, ma anche perché se uno sa che gli muoiono tre figli su quattro, ne fa otto per averne due).
Per cui non puoi pensare di diminuire la povertà diminuendo il tasso di natalità, ma puoi solo diminuire la povertà, dunque aumentare l'aspettativa di vita dei neonati e quindi, con il tempo, avere una dinamica demografica diversa.
Se non tieni in conto questo fatto e hai l'ambizione di diminuire la natalità, resta appunto solo la sterilizzazione: non ho storpiato, ho tratto le conclusioni logiche.
e' la tua logicita' a volte , come dimostrato ampiamente su queste pagine , ben diversa dalla mia e quella di molti altri ... quindi hai concluso delle illogicita' ... ma se hai tempo da perdere a provocare la gente fai pure !
nomeutente
20-12-2005, 10:48
e' la tua logicita' a volte , come dimostrato ampiamente su queste pagine , ben diversa dalla mia e quella di molti altri ... quindi hai concluso delle illogicita' ... ma se hai tempo da perdere a provocare la gente fai pure !
Allora spiegami come si fa adesso a diminuire il tasso di natalità.
Sono tutt'orecchie! :)
E comunque la provocazione non era fatta in malafede...
jumpermax
20-12-2005, 10:49
Mi pare che hai centrato un problema non piccolo (protezionismo), salvo poi concludere dicendo che sono loro a dover trovare una soluzione al problema e qui francamente non ti seguo più.
Il protezionismo rientra nella voce "attività dannose da non fare" infatti.
Per il resto non possono essere i nostri aiuti alimentari a sfamare la loro popolazione, bisogna che sia la loro economia a svilupparsi. Gli aiuti hanno senso solo per affrontare una singola crisi, non possono diventare sistematici. Io ho come l'impressione che comunque, a prescindere dalle intenzioni, la nostra presenza sia sempre e comunque troppo invasiva per non essere pericolosa. Vedi ad esempio la questione del potere d'acquisto: produrre cibo per la popolazione locale finisce con l'essere meno conveniente che esportarlo qua da noi e questo certo non è una cosa positiva. La realtà è che noi ci abbiamo impegato secoli per passare da una società agricola ad una industriale loro non hanno avuto il tempo, si ritrovano a competere con società molto più avanzate e questo crea squilibri che noi non abbiamo avuto. A tutto questo aggiungici che in molti di questi paesi non c'è democrazia e i governi non hanno alcun interesse a tutelare la popolazione... il problema non credo proprio si risolva coi buoni propositi. E dubito che possiamo essere noi a risolverlo per loro, bisogna che siano i loro politici e i loro tecnici a trovare la strada.
Solito 3D del "piangiamoci addosso/è colpa nostra" ?
:rolleyes:
Ormai la storia nel suo contesto non la si guarda più ?
Già. Bisognerebbe sterilizzarli tutti, almeno poi il problema non si pone più.
Guarda che ha ragione, almeno in termini matematici.
Tempo fà dei ricercatori americani (non ricordo l'università) calcolarono che se il cibo che si produce in africa oggi fosse distribuito ad una popolazione come quella presente negli anni '70 sarebbe più che sufficente per tutti.
La cosa sorprendente è che se si investisse nelle tecnologie moderne (acquistandole ovviamente) tipo trattori, concimi, macchine agricole e sistemi di allevamento moderni, la popolazione sarebbe sufficente per produrre tutto il cibo.
La sovrapopolazione è uno dei più grossi problemi dell'Africa
nomeutente
20-12-2005, 11:16
...cut...
In larga parte condivido la tua lettura, tuttavia mi sembra che sottovaluti le responsabilità degli organismi internazionali e dei paesi in essi rappresentati.
Con l'ultimo vertice wto abbiamo avuto l'ennesima conferma di cosa significa per l'occidente "aiutare i paesi in via di sviluppo": garantire qualche facilitazione o qualche sussidio in cambio di politiche strutturali che aumentano la subalternità nei confronti dei paesi più ricchi: es. cerchiamo di non ostacolare la vostra agricoltura, ma nel frattempo voi liberalizzate questo, questo e quest'altro; ovviamente "liberalizzare" significa dare in mano ai paesi ricchi, per cui è alquanto improbabile che in quei settori i paesi in questione si sviluppino: lo sviluppo che noi abbiamo avuto è stato ampiamente pilotato dal potere politico ed è stato sempre portato avanti con politiche estremamente protezioniste.
Se poi consideri che diamo una mano sull'agricoltura ma si pretende di prendere le redini dei servizi, è un bel modo per dire: ti garantisco la sopravvivenza, ma nel frattempo (hai visto mai che un domani ti sviluppi davvero) ti impedisco di farmi concorrenza nei settori più avanzati.
LightIntoDarkness
20-12-2005, 11:24
In larga parte condivido la tua lettura, tuttavia mi sembra che sottovaluti le responsabilità degli organismi internazionali e dei paesi in essi rappresentati.
Con l'ultimo vertice wto abbiamo avuto l'ennesima conferma di cosa significa per l'occidente "aiutare i paesi in via di sviluppo": garantire qualche facilitazione o qualche sussidio in cambio di politiche strutturali che aumentano la subalternità nei confronti dei paesi più ricchi: es. cerchiamo di non ostacolare la vostra agricoltura, ma nel frattempo voi liberalizzate questo, questo e quest'altro; ovviamente "liberalizzare" significa dare in mano ai paesi ricchi, per cui è alquanto improbabile che in quei settori i paesi in questione si sviluppino: lo sviluppo che noi abbiamo avuto è stato ampiamente pilotato dal potere politico ed è stato sempre portato avanti con politiche estremamente protezioniste.
Se poi consideri che diamo una mano sull'agricoltura ma si pretende di prendere le redini dei servizi, è un bel modo per dire: ti garantisco la sopravvivenza, ma nel frattempo (hai visto mai che un domani ti sviluppi davvero) ti impedisco di farmi concorrenza nei settori più avanzati.
Sottoscrivo, condivido e faccio i complimenti per la chiarezza.
nomeutente
20-12-2005, 11:25
Guarda che ha ragione, almeno in termini matematici.
Che la sovrappopolazione sia in molti casi un problema credo sia fuori discussione.
Dire però come ha fatto tdi che se son poveri è anche colpa loro che si riproducono troppo è un altro paio di maniche... a parte il fatto che non credo sia una "colpa", giacché è la normale dinamica demografica di un paese dove fino a ieri si moriva come mosche ed oggi forse la medicina è un po' più avanti rispetto alla consapevolezza di questo fatto, ma il punto in questione è: se è la dinamica demografica la causa del male, qual è la soluzione?
Altrimenti io dico: è colpa del fatto che non cadono dal cielo oro incenso e mirra... Non credo di dire una cosa sbagliata (se cadessero, il problema sarebbe risolto), ma sicuramente sono ben lontano dal risolvere materialmente il problema.
se è la dinamica demografica la causa del male, qual è la soluzione?
Ti rispondo citando biecamente la tesi di una mia amica in scienze sociali (o statistiche sociali ? non ricordo :D ) che trattava proprio quest'argomento:
Il miglior metodo per diminuire la natalità è storicamente l'emancipazione della donna :D
Da un punto di vista storico-sociale questo è un dato di fatto inconfutabile.
Questo tipo di modifica della struttura sociale è essenzialmente dovuta a fattori interni ai paesi
LightIntoDarkness
20-12-2005, 11:43
Ho moltissimi dubbi sull'esattezza del binomio povertà-sovrappopolazione...
In merito consiglio di leggere questo articolo (http://www.ragionpolitica.it/testo.2778.html), un po' lunghetto ma merita, e fa riflettere sicuramente.
Ah, c'è anche questo (http://www.feltrinelli.it/BlogItem?item_id=357), un po' passionale ma comunque fornisce ottimi spunti.
nomeutente
20-12-2005, 11:44
Ti rispondo citando biecamente la tesi di una mia amica in scienze sociali (o statistiche sociali ? non ricordo :D ) che trattava proprio quest'argomento:
Il miglior metodo per diminuire la natalità è storicamente l'emancipazione della donna :D
Da un punto di vista storico-sociale questo è un dato di fatto inconfutabile.
Questo tipo di modifica della struttura sociale è essenzialmente dovuta a fattori interni ai paesi
Ovviamente dici il vero, ma a sua volta l'emancipazione della donna (almeno per come noi l'abbiamo conosciuta) è un portato dello sviluppo economico. Per cui siamo di nuovo all'inizio. ;)
nomeutente
20-12-2005, 11:49
Ho moltissimi dubbi sull'esattezza del binomio povertà-sovrappopolazione...
In merito consiglio di leggere questo articolo (http://www.ragionpolitica.it/testo.2778.html), un po' lunghetto ma merita, e fa riflettere sicuramente.
Ah, c'è anche questo (http://www.feltrinelli.it/BlogItem?item_id=357), un po' passionale ma comunque fornisce ottimi spunti.
Posso leggerli dopo? ;)
Ti rispondo subito, però: povertà e popolazione non hanno un nesso nel senso: tanta gente=tanti poveri, per il semplice fatto che in teoria è altrettanto vero: tanta gente=tanto lavoro=tanta ricchezza.
Tuttavia, com'è intuibile, se abbiamo un pollo e siamo in due è una cosa, se siamo in 26 è un'altra.
Cioè il numero di persone non fa differenza, se l'economia è sana, ma se l'economia non è in grado di far fronte ai bisogni di 1 persona, a maggior ragione se le persone sono 100.
**millix**
20-12-2005, 13:18
Il miglior metodo per diminuire la natalità è storicamente l'emancipazione della donna :D
Da un punto di vista storico-sociale questo è un dato di fatto inconfutabile.
E' una triste realtà, nonchè, trovo, anche un pò paradossale ... ma ho paura che corrisponda al vero
Ovviamente dici il vero, ma a sua volta l'emancipazione della donna (almeno per come noi l'abbiamo conosciuta) è un portato dello sviluppo economico. Per cui siamo di nuovo all'inizio. ;)
Ma anche no :D
Quello a cui tu ti riferisci (sto ancora prendendo spunto da quella tesi :D ) è il cosiddetto "sviluppo di sussistenza" ovvero lo stato sociale in cui si instaura il circolo vizioso : poco cibo => più popolazione per lavorare i campi => poco cibo =>....
In realtà i paesi con situazioni così disperate economicamente (ovvero con la maggioranza della popolazione in queste condizioni) sono un numero ristretto.
La maggioranza dei paesi del cosiddetto "terzo mondo" avrebbe le risorse (economiche e sociali) per una reale emancipazione e per investire in mezzi produttivi più moderni (efficentismo della produzione agricola) e riformare la società in senso egualitario (tra i sessi).
Inutile dire che anche i paesi del cosiddetto "secondo mondo" sarebbero in grado di farlo (se volessero :D ).
Sul perchè ciò non avviene (ragioni sociali, guerre, etc ) si può discutere all'infinito ma, almeno in termini di risorse, potrebbero farlo.
E' una triste realtà, nonchè, trovo, anche un pò paradossale ... ma ho paura che corrisponda al vero
Perchè triste ?
In effetti noi occidentali ci siamo "autocondannati" ad un decremento demografico quando abbiamo fatto emancipare le donne....
....a casa a stirare!!!!! :mad:
:D
**millix**
20-12-2005, 14:31
Perchè triste ?
In effetti noi occidentali ci siamo "autocondannati" ad un decremento demografico quando ABBIAMO FATTO EMANCIPARE LE DONNE ....
:eek: Ossignur :eek:
:mad: :nonsifa:
Vado a casa a cucinar le pappardelle :ops:
:D
nomeutente
20-12-2005, 14:33
La maggioranza dei paesi del cosiddetto "terzo mondo" avrebbe le risorse (economiche e sociali) per una reale emancipazione e per investire in mezzi produttivi più moderni (efficentismo della produzione agricola) e riformare la società in senso egualitario (tra i sessi).
Come ben dovresti sapere, non sono certo io quello che trema di paura davanti alla prospettiva che il terzo mondo scopra la carta igenica...
Tuttavia un conto è avere la potenzialità tecnica di risolvere un problema, un altro conto è avere la capacità/possibilità di utilizzare la potenzialità tecnica di cui si dispone.
~ZeRO sTrEsS~
20-12-2005, 15:18
mi ritrovo in quello che dice nomeutente... alla fine io non dicevo e l'ho detto anche in altri post che il problema non è solo aiutare quella gente, non dobbiamo mantenerli noi ma nel post precedente, mi sembrava ovvio che se da qualche parte ci sta una sovrabbondanza di cibo, e in altri una mancanza, distruggere il cibo in eccesso non mi sembra la cosa giusta da fare, è come se a te regalano 3 polli e ne riesci a mangiare 2 e il terzo invece di darlo al tuo vicino di casa che ha fame lo butti perchè per te sarebbe troppo costoso consumare le suole della scarpa per andare da casa tua a quella del vicino questo era il senso.
Ovvio che non potremo sostenerli per sempre, e credo che la povertà sia data dall'ignoranza, oggi in occidente si vive bene perchè si è istruiti, ma ricordiamoci che appena 100 anni fa anche qui in europa tutti facevano la fame, e le famiglie facevano l'investimento "figlio" perchè un figlio aiuta a lavorare e porta soldi a casa quindi più figli=più soldi per sopravvivere. La sovrappopolazione, è sempre legata ad una questione di ignoranza, infatti nei paese dove la maggior parte delle persone sono istruite, la natalità si è stabilita sullo 0 o leggermente sopra, cifre non paragonabili ad un paese dove la gran parte delle persone sono ignoranti. Infatti oggi non si investe più sul numero dei figli, ma sulla qualità, pochi ma istruiti, l'istruzione costa, a quanto si dica e costa anche parecchio, non a livello di tasse e libri, ma basti pensare che un ragazzo a 6 anni inizia a lavorare o aiutare e portare a casa un reddito, mentre nei paesi sviluppati un figlio inizia a creare reddito dopo i 20.
Il problema sta tutto nell'istruzione, se le persone sono istruite, sanno che magari comprare un tipo di frumento è meglio che comprare un altro tipo, se con le tue conoscenze sai che l'anno prossimo sarà un anno piovoso, sai che potrai piantare riso piuttosto che mais, che morirebbe a causa delle intense piogge. Stessa cosa se sei istruito sai come ottimizzare o costruire un impianto di irrigazione che ti sfrutti al 100% la poca acqua che ci sia senza dispersione, quindi ottimizzando la produzione, ma se sei ignorante ste cose non le sai quindi pianti qualsiasi cosa tanto non ti fa differenza(sono esempi mi raccomando non attacchiamoci a ste cose).
Tralasciando le tecnologie che abbiamo qui (trattore, e altro) una persona istruita saprebbe fare rendere di più un pezzo di terra di una persona non istruita
Swisström
20-12-2005, 16:15
Ma i governi del terzo mondo secondo voi son perfetti? solo che non hanno abbastanza risorse (che ovviamente dobbiamo dargli noi) ?
e se (in alcuni stati) al posto di comprarsi le armi per l'ennesimo colpo si stato (e viceversa per difendersi dall'ennesimo colpo di stato) cominciassero ad impiegare in modo decente le risorse che hanno e quelle che vengono fornite dall'occidente?
Lorenzaccia
20-12-2005, 16:31
Perchè triste ?
In effetti noi occidentali ci siamo "autocondannati" ad un decremento demografico quando abbiamo fatto emancipare le donne....
....a casa a stirare!!!!! :mad:
:D
Gli "occidentali" non hanno fatto emancipare proprio nessuno, men che meno le donne, le quali si sono emancipate da sé, pagando per questo un prezzo molto alto. Non scordartelo, ché non è un dettaglio.
nomeutente
20-12-2005, 16:39
Ma i governi del terzo mondo secondo voi son perfetti?
No.
Come ben dovresti sapere, non sono certo io quello che trema di paura davanti alla prospettiva che il terzo mondo scopra la carta igenica...
Tuttavia un conto è avere la potenzialità tecnica di risolvere un problema, un altro conto è avere la capacità/possibilità di utilizzare la potenzialità tecnica di cui si dispone.
Allora stiamo girando attorno ad un palo :D
Se hanno le risorse "potenziali" per diminuire l'incremento demografico e svilupparsi (e la stragrande maggioranza le ha) e non lo fanno di che stiamo parlando ?
Più che "colpe" di solito di parla in termini di "problemi" ed "ostacoli".
Se per ragioni di stato, sociali, tribali, etc ci sono ostacoli enormi al cambiamento sociale non credo proprio che ci siano "colpe" dei "soliti" paesi ricchi e cattivi.
A tal riguardo riporto un esempio imho molto significativo:
Conosco una signora (di professione infermiera) che a volte parte con un'organizzazione umanitaria per prestare servizio medico in Africa (non sò in che paese esattamente).
Dai suoi racconti: Sapete qual è una delle maggiori difficoltà che si incontrano nel vaccinare i bambini ?
La popolazione....
Le culture africane sono per la maggior parte animiste e "convincere" le persone che un ritrovato medico (il vaccino) possa proteggere dalla malaria più dell'andare dal guaritore è quasi impossibile.
Sempre per questa cultura lo stato non dedica molti soldi alla sanità e non compra vaccini ed altri medicinali.
A volte sono nella situazione paradossale di avere i vaccini (li portano loro acquistandoli qui) ma non avere le siringhe (che costano una sciocchezza) perchè non vengono comprate...
Ecco, davanti a queste cose la "colpa" è solo ed esclusivamente del paese (direi meglio: la loro cultura è un "ostacolo")
credo che la povertà sia data dall'ignoranza, oggi in occidente si vive bene perchè si è istruiti, ma ricordiamoci che appena 100 anni fa anche qui in europa tutti facevano la fame, e le famiglie facevano l'investimento "figlio" perchè un figlio aiuta a lavorare e porta soldi a casa quindi più figli=più soldi per sopravvivere.
veramente ciò che ho detto a proposito della natalità è una tendenza storica accertata :D
La "mentalità" che citi la conosciamo tutti ma in realtà era appunto una "mentalità" e non una "necessità".
Non è un caso che in tutti i paesi dove la posizione delle donne viene ad elevarsi la natalità scende di conseguenza
Gli "occidentali" non hanno fatto emancipare proprio nessuno, men che meno le donne, le quali si sono emancipate da sé, pagando per questo un prezzo molto alto. Non scordartelo, ché non è un dettaglio.
Calma nè :D
L'emancipazione è stata chiesta a prezzo di forti proteste ma legalmente sono stati i governi a concederla (il voto alle donne è stabilito per legge, mica per la crocifissione rituale di una donna prima delle elezioni)
**millix**
21-12-2005, 12:18
Calma nè :D
L'emancipazione è stata chiesta a prezzo di forti proteste ma legalmente sono stati i governi a concederla (il voto alle donne è stabilito per legge, mica per la crocifissione rituale di una donna prima delle elezioni)
Mi spiace che sia OT questo discorso, ma vorrei rispondere;
nn penso che sia soltanto un *problema* di *cambio di interesse* nonchè di *occupazione*: una volta le donne erano a casa ad accudire figli nonchè gli anziani e i mariti a *guadagnare la pagnotta*;
l'abbassarsi della natalità è dovuto non solo al fatto che ora le donne hanno la possibilità di realizzarsi anche attraverso il lavoro, ma anche a causa della mancanza di quelle strutture che dovrebbero supportare l'accudimento dei figli delle madri-lavoratrici (vedi: asili nido).
Le donne che lavorano si sono trovate e si trovano ogni giorno a fare una scelta quando si parla di figli, senza pensare al fatto che, pur nel momento nel quale si riesce a *gestire* il tutto esiste sempre l'incognita dello stato di salute del bambino: nel momento nel quale esistono dei problemi nn tutte le aziende sono disposte nel venire incontro, capire, pur esistendo leggi che tutelano le madri.
Fosse così semplice penso che la maggior parte delle donne sarebbe ben lieta di avere figli senza dover *rinunciare* alla propria vita di donna.
nomeutente
21-12-2005, 12:29
Allora stiamo girando attorno ad un palo :D
Temo di sì. :mbe:
Se hanno le risorse "potenziali" per diminuire l'incremento demografico e svilupparsi (e la stragrande maggioranza le ha) e non lo fanno di che stiamo parlando ?
Del perché sulla carta potrebbe funzionare ma in pratica non funziona.
Credo... :mbe:
Più che "colpe" di solito di parla in termini di "problemi" ed "ostacoli".
Appunto.
Infatti io ho cominciato criticando td che sosteneva che è anche colpa loro visto che son troppi. L'idea (o almeno il modo in cui è stata esposta) è alquanto bislacca.
Se per ragioni di stato, sociali, tribali, etc ci sono ostacoli enormi al cambiamento sociale non credo proprio che ci siano "colpe" dei "soliti" paesi ricchi e cattivi.
...(cut)...
Qualche milione di morti per fame o malattie ogni anno non ci sono per 1 problema, ma per una concomitanza di cause.
Ora, che una di queste cause sia l'ignoranza dei ritrovati medici non c'è dubbio, tuttavia non credo proprio che una tale situazione sia l'unica spiegazione del problema.
Un'altra buona fetta del problema dipende dal fatto che quei territori sono stati terra di conquista per due o tre secoli... e va bene non rivanghiamo il passato: la frittata è fatta.
Ma nel presente, mi pare che i governi occidentali siano ben lungi dal riconoscere che un tale squilibrio nello sviluppo non possa essere diminuito se si continua a trattare quei territori come occasioni di affari.
Metaforicamente, dopo che la gara è iniziata da due secoli e noi (lasciamo pure stare i motivi) siamo al millesimo giro in ferrari, ogni tanto ci fermiamo davanti a quello che va a piedi ed è al secondo giro e diciamo: "se mi cambi l'olio e le gomme avrai in cambio una barretta di cioccolata, così hai energia per un altro giro".
Le politiche del fmi sono in sostanza questo.
E la cosa deriva dal fatto che gli accordi (in senso lato) secondo la nostra mentalità giuridica occidentale sono sempre contratti fra due parti "formalmente" uguali.
Come se andassi dall'incredibile Hulk e dicessi "firmiamo questo contratto: ogni giorno ci possiamo scambiare un cazzotto": formalmente è tutto perfetto e lo scambio è pari, ma siccome materialmente non sono l'incredibile Hulk, dopo che gli ho fatto una carezza lui mi accoppa.
Se poi è l'incredibile Hulk a proporre a me il contratto e mi dice che se non lo firmo mi prende ugualmente a cazzotti e chiama anche Batman, non mi resta che firmare il contratto e sperare almeno di poter essere io il primo a colpire, almeno mi tolgo la soddisfazione dell'ultimo desiderio.
Lorenzaccia
21-12-2005, 14:57
Calma nè :D
L'emancipazione è stata chiesta a prezzo di forti proteste ma legalmente sono stati i governi a concederla (il voto alle donne è stabilito per legge, mica per la crocifissione rituale di una donna prima delle elezioni)
Stai calmo tu, semmai. Io ti ho solo fatto notare che il modo gretto che hai scelto per esprimere un concetto non solo non coglieva il segno, ma anzi distorceva la questione centrale. “Abbiamo fatto emancipare”: l’emancipazione, di qualsiasi minoranza sociale si tratti, non è paragonabile ad una mobilitazione che per definizione avviene dall’alto, perché è auspicata dall’alto, tipo quelle d’hitleriana memoria. Al contrario, avviene dal basso sotto la spinta di chi della minoranza è esponente (come sempre: difficile che avvenga il contrario). Quella delle donne è una partecipazione, quindi, dal basso, che ha precedenti storici lontani e non può essere ridotta o ricondotta alla concessione del voto nel ’46, che è condizione necessaria ma per nulla sufficiente, come è da tempo stato sottolineato dagli studiosi e dalle studiose. I governi che hanno “concesso” legalmente il voto (e più avanti nel ’75 la riforma del diritto di famiglia) l’hanno fatto per necessità in diversi sensi e prendendo atto di un mutato stato delle cose che imponeva un cambiamento radicale dei pilastri costituzionali; in questo senso sono ben lontani dall’essere artefici di qualsivoglia emancipazione.
Non capire questo passaggio cruciale significa non capire i fondamenti della questione e di conseguenza usare basi errate per le proprie argomentazioni. In questo senso prima ho parlato di “distorsioni”. Nello specifico: hai detto bene a proposito dell’emancipazione-riduzione della natalità in Africa (anzi, la tua amica ha detto bene) ma ciò che non si può accettare è il passo “abbiamo fatto emancipare”: nessuna emancipazione che si definisca tale potrà mai essere concessa dall’alto per il fatto che dall’alto, in virtù della posizione stessa, non si comprendono o non si vivono le condizioni proprie della minoranza. Spesso, poi, l’esistenza stessa delle minoranze sociali è funzionale al mantenimento di privilegi o dello status quo di chi è maggioranza. Invito anche a riflettere sul significato che storicamente ha assunto il termine “maggioranza” e quali sono le categorie che ne di volta in volta ne hanno fatto parte. Una volta capito questo, viene da sé che uno dei maggiori incipit alla diminuzione della natalità in paesi sottosviluppati è l’emancipazione femminile, intesa come educazione alla consapevolezza di sé come individuo (in senso moderno) prima che come parte sociale strumentale al mantenimento della cultura d’appartenenza. Ma pensare che questo avvenga sotto la spinta di un qualche governo (nella fattispecie numerosi regimi, governi fantoccio pilotati a più riprese e a diverso titolo) che decide di riformare ab origine e dalla mattina alla sera la famiglia - in cui la donna è perno centrale in quanto sfera privata, così come l’uomo è perno centrale della sfera pubblica, cioè quella rilevante - è semplicemente ridicolo o molto ingenuo. Occorre chiedersi invece come, se e quando si ha il diritto di farlo, si possono dotare le donne che vivono nei paesi sottosviluppati degli strumenti tali per cui esse stesse in prima persona possano iniziare un processo di emancipazione, che necessariamente è di acculturazione (qui in senso di “essere colti”) e acquisire così il biglietto che permetta loro di presentarsi con sufficiente “potere contrattuale” (passatemi il termine). Il discorso dell’emancipazione femminile, poi, è indissolubilmente legato alla nascita dello stato democratico, bisognerebbe quindi chiedersi anche se una democrazia reale e compiuta può attecchire nei diversi stati del continente Africano. A questo proposito ne approfitto per sottolineare l’importantissimo ruolo che molti missionari, volontari, funzionari di organizzazioni varie stanno compiendo andando direttamente sul territorio a creare scuole (non solo per l’educazione dei bambini e delle bambine, ma anche per l’addestramento della forza lavoro) per cercare di impiantare quei germi su cui un governo democratico può effettivamente svilupparsi.
Del perché sulla carta potrebbe funzionare ma in pratica non funziona.
Credo... :mbe:
No :D
Per quanto mi riguarda non si parla del "perchè non funziona" ma al massimo si parla del "potrebbero?"
Se la risposta è sì chiudo il problema :D
Appunto.
Infatti io ho cominciato criticando td che sosteneva che è anche colpa loro visto che son troppi. L'idea (o almeno il modo in cui è stata esposta) è alquanto bislacca.
Sul modo non mi esprimo, personalmente ho solo fatto notare che in termini numerici non è un ragionamento sbagliato (poi su che basi sia stato fatto non lo sò)
Qualche milione di morti per fame o malattie ogni anno non ci sono per 1 problema, ma per una concomitanza di cause.
Corretto
Ora, che una di queste cause sia l'ignoranza dei ritrovati medici non c'è dubbio, tuttavia non credo proprio che una tale situazione sia l'unica spiegazione del problema.
Ovvio che non lo è.
Pensavo di essermi spiegato, forse non sono stato chiarissimo.
L'esempio (reale tengo a precisare) vuole solo far notare che in realtà l'ipotesi che viene portata avanti spesso e volentieri in questi 3D (cioè : paesi ricchi e cattivoni, affamatori e strangolatori) non è la causa dei mali dell'africa..a meno di non voler considerare lo sviluppo (tecnologico, economico, sociale) che l'occidente ha prodotto il "male".
Ipotesi francamente fuori dalla realtà.
Un'altra buona fetta del problema dipende dal fatto che quei territori sono stati terra di conquista per due o tre secoli... e va bene non rivanghiamo il passato: la frittata è fatta.
Ma nel presente, mi pare che i governi occidentali siano ben lungi dal riconoscere che un tale squilibrio nello sviluppo non possa essere diminuito se si continua a trattare quei territori come occasioni di affari.
Questo ragionamento è imho davvero inaccettabile.
Sarei disposto a parlarne se prima dei secoli che citi, in quei territori, ci fosse stata una fiorente civiltà, poi distrutta o mandata deliberatamente in declino dai soliti "cattivoni".
Ma così non è, con un ipotetico viaggio nel tempo da quelle parti troveremmo riti tribali, villaggi di fango, agricoltura di sussistenza e persone al limite della sopravvivenza.
Anzi in molte parti (come detto nella maggior parte degli stati ) la situazione è migliorata proprio grazie alle vituperate civiltà occidentali che hanno prodotto farmaci, città in cemento armato, automobili, aerei, medicina moderna, approccio scientifico e non animista etc...
Gli stati occidentali non hanno nessuna sorta di "debito" e non ritengo minimamente accettabile che loro debbano riconoscere alcunchè...
Quasi che lo sviluppo sia un diritto e non una conquista che si ottiene con un lavoro duro e tanti, tanti, tanti sacrifici.
Metaforicamente, dopo che la gara è iniziata da due secoli e noi (lasciamo pure stare i motivi) siamo al millesimo giro in ferrari, ogni tanto ci fermiamo davanti a quello che va a piedi ed è al secondo giro e diciamo: "se mi cambi l'olio e le gomme avrai in cambio una barretta di cioccolata, così hai energia per un altro giro".
Le politiche del fmi sono in sostanza questo.
Continuando nella metafora:
All'inizio della gara correvamo tutti a piedi.
Poi noi abbiamo inventato le scarpe.
Poi ci siamo accorti che un cavallo andava più forte
Poi abbiamo inventato l'automobile.
Poi abbiamo asfaltato la pista per farla andare più forte.
Alcune di queste nostre innovazioni nella gara sono andate anche a beneficio loro, l'asfaltatura della pista, l'invenzione delle scarpe (medicinali, approccio, innovazioni tecnologiche etc..)
Ma è inaccettabile che noi fermiamo l'auto per farci raggiungere o che doniamo gentilmente un'altra auto senza contropartita.
nomeutente
22-12-2005, 11:05
No :D
Per quanto mi riguarda non si parla del "perchè non funziona" ma al massimo si parla del "potrebbero?"
Se la risposta è sì chiudo il problema :D
La risposta non è né sì né no, ma è "dipende": ci sono appunto un po' di problemi da risolvere.
Ovvio che non lo è.
Pensavo di essermi spiegato, forse non sono stato chiarissimo.
L'esempio (reale tengo a precisare) vuole solo far notare che in realtà l'ipotesi che viene portata avanti spesso e volentieri in questi 3D (cioè : paesi ricchi e cattivoni, affamatori e strangolatori) non è la causa dei mali dell'africa..a meno di non voler considerare lo sviluppo (tecnologico, economico, sociale) che l'occidente ha prodotto il "male".
Ipotesi francamente fuori dalla realtà.
Ovviamente il progresso non è il male.
Però si aprono due ordini di problemi.
Il primo è questo: molto tempo fa ho visto un servizio su un popolo tribale dedito alla decorazione dei corpi. Sta bene. Ad un certo punto qualcuno ha cominciato a scaricare vicino al loro villaggio alcune sostanze chimiche. Il giorno dopo, attratti dai colori sgargianti di queste sostanze, hanno cominciato a pennellarsi di veleni.
E' recente anche la notizia che sono stati inviati nel terzo mondo ingenti quantità di elaboratori elettronici che per noi sono obsoleti... i quali naturalmente non funzionano. Leggi: faccio finta di farti un regalo e intanto trovo una collocazione per i miei rifiuti.
Il secondo (estensione del primo) è questo: noi abbiamo sviluppato un certo meccanismo economico perché il progresso, appunto, lo ha reso fattibile. Difficile applicare questo sistema in zone dove il progresso non c'è. Tuttavia, c'è sempre e comunque la volontà di integrare queste popolazioni nel mercato internazionale, senza rendersi conto che le loro condizioni (per molti motivi) impediscono (almeno in questo istante) un confronto equo.
Questo ragionamento è imho davvero inaccettabile.
Sarei disposto a parlarne se prima dei secoli che citi, in quei territori, ci fosse stata una fiorente civiltà, poi distrutta o mandata deliberatamente in declino dai soliti "cattivoni".
Ma così non è, con un ipotetico viaggio nel tempo da quelle parti troveremmo riti tribali, villaggi di fango, agricoltura di sussistenza e persone al limite della sopravvivenza.
Anzi in molte parti (come detto nella maggior parte degli stati ) la situazione è migliorata proprio grazie alle vituperate civiltà occidentali che hanno prodotto farmaci, città in cemento armato, automobili, aerei, medicina moderna, approccio scientifico e non animista etc...
Ovviamente non c'era l'impero di Atlantide con le astronavi.
C'era l'economia di sussistenza, ovviamente. Ma non dimentichiamoci che con quell'economia di sussistenza si sono evolute civiltà (ovviamente tribali) che hanno avuto la possibilità di sopravvivere (magari a fatica) per migliaia di anni.
Per quanto mi riguarda poteva anche continuare così: potevamo lasciarli al loro sviluppo naturale e aspettare che inventassero la macchina a vapore.
Invece non lo abbiamo fatto. Abbiamo "portato" parte della nostra tecnologia (armi, ad esempio), abbiamo fatto valere la nostra supremazia per immischiarci in affari che non ci riguardano, facendo più danno che beneficio, abbiamo colonizzato, ammazzato con il gas, decapitato, imposto le nostre leggi... Naturalmente abbiamo sempre detto che era nostra intenzione "portare la civiltà ed il progresso", ma non mi risulta che ci abbiano mai chiesto questo favore.
Gli stati occidentali non hanno nessuna sorta di "debito" e non ritengo minimamente accettabile che loro debbano riconoscere alcunchè...
Abbiamo idee diverse.
Quasi che lo sviluppo sia un diritto e non una conquista che si ottiene con un lavoro duro e tanti, tanti, tanti sacrifici.
Lo sviluppo talvolta viene anche ereditato. E noi il nostro sviluppo l'abbiamo ereditato a partire dalla rivoluzione industriale, che su ogni libro di storia è preceduta dal colonialismo ed è la naturale evoluzione dell'accumulazione di ricchezza e risorse sopraggiunte con la conquista di territori non nostri.
Diciamo che il nostro progresso si fonda alla fine della fiera sull'utilizzo intelligente della polvere da sparo.
Ma è inaccettabile che noi fermiamo l'auto per farci raggiungere o che doniamo gentilmente un'altra auto senza contropartita.
Non è necessario "fermare l'auto".
Tuttavia oltre ad un discorso di solidarietà che può interessare oppure no (ogni posizione è legittima) c'è anche un'altra considerazione da fare: l'economia intesa nella sua globalità, può funzionare su queste basi? E quanto tempo ci vorrà prima che qualcuno si incazzi (magari anche senza ragione, secondo le tue opinioni) e decida che siamo degli egoisti? (Qualcuno mi pare abbia già avuto quest'idea e ha dimostrato che per mettere in difficoltà la nostra civiltà avanzata non è necessario avere la bomba atomica).
In ogni caso, io la contropartita da chiedere in cambio dell'auto ce l'avrei: invece di utilizzare i vostri strumenti per competere con noi, utilizzateli per cooperare, ma naturalmente ho un concetto di economia non come conflitto ma come soddisfazione razionale dei bisogni (che ho il sospetto :D tu non condivida).
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