View Full Version : come cambia la nuova costituzione
forte, hanno pensato solo a mantenere le chiappe ben salde alla scrivania
e vogliono fare pure un referendum
Freeride
16-11-2005, 23:11
forte, hanno pensato solo a mantenere le chiappe ben salde alla scrivania e vogliono fare pure un referendum
chi, dove, come, quando?
vogliono fare pure un referendum
mi sembra il minimo.....almeno abbiamo una possibilità di cestinare questa schifezza che hanno partorito 4 idioti scesi dalla valle..... :rolleyes:
mi sembra il minimo.....almeno abbiamo una possibilità di cestinare questa schifezza che hanno partorito 4 idioti scesi dalla valle..... :rolleyes:
Non è che abbiamo la possibilità, considerala già bruciata quella legge, ma chi credi che vada a votarla al referendum? Sopratutto al Sud sarà un successone. :asd:
Quanto tempo sprecato.
ALBIZZIE
17-11-2005, 09:40
Non è che abbiamo la possibilità, considerala già bruciata quella legge, ma chi credi che vada a votarla al referendum? Sopratutto al Sud sarà un successone. :asd:
Quanto tempo sprecato.
scusa, non è il contrario?
il referendum non sarà sull'abrogazione della modifica alla costituzione con la sicurezza di NON raggiungimento del quorum e quindi con la sua implicita convalida?
LittleLux
17-11-2005, 09:42
forte, hanno pensato solo a mantenere le chiappe ben salde alla scrivania
e vogliono fare pure un referendum
Hanno cambiato la Costituzione con la loro, di costituzione? Bè, sarebbe più corretto dire ci hanno provato.:D
chi, dove, come, quando?
http://ilgiorno.quotidiano.net/art/2005/11/16/5391592
nomeutente
17-11-2005, 09:44
scusa, non è il contrario?
il referendum non sarà sull'abrogazione della modifica alla costituzione con la sicurezza di NON raggiungimento del quorum e quindi con la sua implicita convalida?
Nei referendum confermativi delle leggi costituzionali non c'è il quorum. Basta che votino tre persone: se due votano sì la legge è convalidata, se votano no è carta straccia.
LittleLux
17-11-2005, 09:45
scusa, non è il contrario?
il referendum non sarà sull'abrogazione della modifica alla costituzione con la sicurezza di NON raggiungimento del quorum e quindi con la sua implicita convalida?
Infatti non c'è bisogno di quorum. Che vada a votare un solo elettore o tutti conta solo l'espressione del voto. SI o NO.;)
Certo che se non dovesse andare proprio nessuno allora penso sorgerebbero problemi: tacito assenso? Tacito dissenso?:D
l'attuale Costituzione, prevede il referendum confermativo nel caso sia la Costituzione stessa a essere modificata.
Ecco il perche' del referendum..
nomeutente
17-11-2005, 09:50
forte, hanno pensato solo a mantenere le chiappe ben salde alla scrivania
Già... hanno diminuito i parlamentari in maniera irrisoria (quando tanto alla fine il parlamento diventa un parlatoio e non conta più niente, quindi tanto valeva che abbattere il numero del 50% e più) e per di più la diminuzione del numero dei parlamentari è rinviata a cosa? 2011? 2016? Insomma prendono tempo per trovarsi qualche altro posticino.
Squallida la legge, ma squallida anche l'opposizione: ho sentito Angius e non mi pare abbia fatto altro che istigare la lega ed an a non votare la legge, cioè ha tentato di far bella figura fra l'elettorato leghista e quello nazionalista dicendo ai primi che è troppo poco ed ai secondi che è troppo. Ridicolo.
nomeutente
17-11-2005, 09:55
l'attuale Costituzione, prevede il referendum confermativo nel caso sia la Costituzione stessa a essere modificata.
Ecco il perche' del referendum..
Non è proprio così.
Il funzionamento è questo: in seconda lettura si può approvare con la maggioranza assoluta dei parlamentari o con la maggioranza qualificata dei 2/3.
Se ci sono i 2/3 il referendum è inammissibile, se c'è solo la maggioranza assoluta, si può chiedere entro tre mesi il referendum. Possono chiederlo un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
ALBIZZIE
17-11-2005, 09:56
grazie a tutti del chiarimento sul refernedum.
ma...
la conferma si esprime in blocco su tutti i punti oppure viene chiesto il parere per ogni articolo modificato?
nomeutente
17-11-2005, 10:08
la conferma si esprime in blocco su tutti i punti oppure viene chiesto il parere per ogni articolo modificato?
La conferma si chiede sulla legge, per cui se tutta la revisione è contenuta in una legge (come in questo caso) si fa un solo referendum, mentre se l'avessero suddivisa in più leggi (es. una sul premierato, una sul federalismo ecc.) sarebbe stato possibile fare più referendum specifici.
Grazie della precisazione.
Mi sembra di capire, correggette se sbaglio, che nel referendu confermativo, non c'e' bisogno di raggiungere il quorum.
Lucio Virzì
17-11-2005, 11:05
Grazie della precisazione.
Mi sembra di capire, correggette se sbaglio, che nel referendu confermativo, non c'e' bisogno di raggiungere il quorum.
Esatto, non c'è quorum ;)
LuVi
Riporto l'articolo di oggi di Sergio Romano per il Corriere
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2005/11_Novembre/17/riforma.shtml
Quindici anni sprecati?Il paradosso della riforma federalista
di Sergio Romano
La riforma federale approvata ieri dal Parlamento potrebbe essere la più breve ed effimera della storia costituzionale italiana. È stata varata dalla maggioranza contro la volontà dell’opposizione, è malvista da un gran numero di costituzionalisti e verrà sottoposta entro sei mesi a un referendum confermativo che potrebbe demolire in un giorno ciò che il governo ha laboriosamente costruito durante una intera legislatura. Il compiacimento di Bossi, l’entusiasmo della Lega e i brindisi potrebbero occupare, negli Annali della politica italiana, lo spazio di un paragrafo. Sarebbe stato inutile, quindi, il dibattito sul federalismo e sulla riforma della Costituzione che ha dominato gli ultimi quindici anni?
Non furono questi evidentemente, fra il 1996 e il 2001, i sentimenti del centrosinistra. Nell’ultima fase del governo presieduto da Giuliano Amato, l’Ulivo ritenne che un po’ di federalismo avrebbe giovato alle sue fortune elettorali e approvò, in gran fretta, la modifica del titolo V della Costituzione. Le nuove regole, approvate poi da un referendum confermativo, sono quelle vigenti oggi e presentano almeno tre inconvenienti.
In primo luogo i riformatori del centrosinistra hanno creato fra lo Stato e le Regioni una serie di competenze concorrenti che finiscono spesso di fronte alla Corte costituzionale.
In secondo luogo non hanno affrontato il problema del federalismo fiscale.
E in terzo luogo, infine, hanno dato maggiori poteri alla periferia, ma non hanno fatto nulla per rafforzare quelli del governo centrale.
Abbiamo aggiunto alla nostra Costituzione un po’ di federalismo, ma siamo ancora, fra le maggiori democrazie europee, quella in cui il premier dispone di minori poteri.
Con la riforma del centrodestra il pendolo oscilla dall’altra parte. La riforma si chiama «devolution» perché così ha voluto Bossi per valorizzare il suo ruolo, ma si compone di due elementi. Le Regioni hanno maggiori poteri esclusivi e riducono considerevolmente le competenze dello Stato, ma il premier, d’ora in poi, assomiglierà al cancelliere tedesco e al primo ministro spagnolo più di quanto non assomigli ai presidenti del Consiglio della nostra tradizione repubblicana.
Il primo elemento comporta molti rischi. L’esperienza belga degli anni Settanta e Ottanta dimostra che la trasformazione federale di uno Stato è generalmente un’operazione terribilmente costosa. Si aprono nuovi sportelli senza che i vecchi vengano chiusi. Vengono assunti nuovi burocrati senza che i vecchi vengano congedati o trasferiti. Non basta. La funzione pubblica italiana non è la migliore d’Europa, ma le amministrazioni locali sono spesso ancor meno preparate e ancor più clientelari. Più che l’«unità della Patria» (un tema spesso retorico e strumentale) dovrebbero preoccuparci in questo momento, oltre a una certa misura di solidarietà nazionale, l’unità e la coerenza degli indirizzi.
Vogliamo avere tante pseudopolitiche estere e pseudopolitiche economiche quante sono le Regioni della Repubblica?
Vi sarà un referendum, come sappiamo. Ma il problema non è quello di dire sì o no alla seconda riforma federale approvata da un governo in articulo mortis . Il problema è quello di evitare che le cose buone vengano buttate via con le cose cattive e che gli italiani, voltandosi indietro, debbano giungere alla conclusione di avere perso quindici anni in chiacchiere inutili.
17 novembre 2005
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Voi cosa ne dite/pensate?
Ho solo messo in gran evidenza un punto che conosco, visto che già da alcuni anni alcune competenze sono state trasferite dallo Stato centrale alle amministrazioni locali, e c'è stato inequivocabilmente quell'aumento delle spese, dei dipendenti e della burocrazia che Romano paventa adesso per tutti gli altri trasferimenti di competenza.
Ciao
Federico
tatrat4d
17-11-2005, 11:33
mi sembra il minimo.....almeno abbiamo una possibilità di cestinare questa schifezza che hanno partorito 4 idioti scesi dalla valle..... :rolleyes:
Libero di valutare la riforma come meglio credi, non è invece consentito esprimersi con certi termini. Sei ammonito.
Freeride
17-11-2005, 13:01
http://ilgiorno.quotidiano.net/art/2005/11/16/5391592
:huh: , capito perchè non riuscivo a trovare un nesso!
Freeride
17-11-2005, 13:03
Già... hanno diminuito i parlamentari in maniera irrisoria (quando tanto alla fine il parlamento diventa un parlatoio e non conta più niente, quindi tanto valeva che abbattere il numero del 50% e più) e per di più la diminuzione del numero dei parlamentari è rinviata a cosa? 2011? 2016? Insomma prendono tempo per trovarsi qualche altro posticino.
...e se invece andava a regime già il prossimo anno saresti stato favorevole?
nomeutente
17-11-2005, 13:33
...e se invece andava a regime già il prossimo anno saresti stato favorevole?
La riduzione dei parlamentari si può fare subito fin dalle prossime elezioni, perché no?
Comunque per me basta una sola camera con 315 deputati.
Se proprio bisogna fare un senato federale, 4 o 5 senatori per regione mi sembrano più che sufficienti.
Freeride
17-11-2005, 13:47
La riduzione dei parlamentari si può fare subito fin dalle prossime elezioni, perché no?
E come avresti fatto? Senza transizione? Di colpo?
Pensaci? No, non fare i discorsi da tram "prendono tempo perchè devono trovarsi altri posti", fai discorsi seri, pensa se ciò che dici sia realmente attuabile? Così, d'amblè!
Comunque per me basta una sola camera con 315 deputati.
Se proprio bisogna fare un senato federale, 4 o 5 senatori per regione mi sembrano più che sufficienti.
Concordo, cmq nulla vieterà in futuro di apportare ulteriori modifiche.
E come avresti fatto? Senza transizione? Di colpo?
Pensaci? No, non fare i discorsi da tram "prendono tempo perchè devono trovarsi altri posti", fai discorsi seri, pensa se ciò che dici sia realmente attuabile? Così, d'amblè!
Perche' non sarebbe realmente attuabile?
Freeride
17-11-2005, 13:59
Perche' non sarebbe realmente attuabile?
Perchè appunto va a regime dal 2011 con le succesive elezioni, quando anche la struttura fisica, logistica, organizzativa e burocratica sarà in grado di accoglierli, come faresti adesso ad aprile a votare già con la visione di un sistema ad una camera e con un senato federale ma avendo ancora da riempire 2 camere da 1000 e passa "eletti"?
nomeutente
17-11-2005, 13:59
E come avresti fatto? Senza transizione? Di colpo?
Pensaci? No, non fare i discorsi da tram "prendono tempo perchè devono trovarsi altri posti", fai discorsi seri, pensa se ciò che dici sia realmente attuabile? Così, d'amblè!
Perché no?
Abbiamo cambiato sistema elettorale per due volte, di colpo.
Abbiamo cambiato tutti i meccanismi di elezione e di funzionamento degli enti locali, di colpo.
Che problema c'è a ridurre del 50% subito il numero dei parlamentari? Tanto con la nuova legge elettorale bisogna mettere comunque mano ai collegi.
Davvero non vedo la necessità di una transizione.
tatrat4d
17-11-2005, 13:59
La riduzione dei parlamentari si può fare subito fin dalle prossime elezioni, perché no?
Comunque per me basta una sola camera con 315 deputati.
Se proprio bisogna fare un senato federale, 4 o 5 senatori per regione mi sembrano più che sufficienti.
ovviamente per la poltrona degli uni e degli altri. Volendo sarebbe bastato fare una seconda legge di revisione, e approvare solo quella in modo bipartisan... [aggiungo, dovendo poi rifare tutta la legislazione elettorale, non ci sarebbe stato nemmeno il problema di ridisegnare i collegi, e del conseguente Gerrymandering ]. ;)
Perchè appunto va a regime dal 2011 con le succesive elezioni, quando anche la struttura fisica, logistica, organizzativa e burocratica sarà in grado di accoglierli, come faresti adesso ad aprile a votare già con la visione di un sistema ad una camera e con un senato federale ma avendo ancora da riempire 2 camere da 1000 e passa "eletti"?
Non avendo ancora da riempire 2 camere da 1000 e passa eletti, appunto.
Freeride
17-11-2005, 14:02
Perché no?
Abbiamo cambiato sistema elettorale per due volte, di colpo.
Abbiamo cambiato tutti i meccanismi di elezione e di funzionamento degli enti locali, di colpo.
Che problema c'è a ridurre del 50% subito il numero dei parlamentari? Tanto con la nuova legge elettorale bisogna mettere comunque mano ai collegi.
Davvero non vedo la necessità di una transizione.
Ti sfugge un piccolo particolare ...non hanno ancora cambiato la costituzione.
Non è che durante una legislatura uno si alza e dice "basta da domani il 50 % di voi, voi eletti dal popolo, stiano a casa!"
Dai...
Ti sfugge un piccolo particolare ...non hanno ancora cambiato la costituzione.
Non è che durante una legislatura uno si alza e dice "basta da domani il 50 % di voi, voi eletti dal popolo, stiano a casa!"
Dai...
In questo hai ragione, sarebbe stata necessaria comunque una modifica alla Costituzione. Pero' una modifica alla Costituzione volta alla semplice riduzione del numeri di parlamentari non sarebbe stata tecnicamente cosi' complicata.
Certo, bisogna affrontarla nei dovuti tempi tecnici.
nomeutente
17-11-2005, 14:12
Ti sfugge un piccolo particolare ...non hanno ancora cambiato la costituzione.
Non è che durante una legislatura uno si alza e dice "basta da domani il 50 % di voi, voi eletti dal popolo, stiano a casa!"
Dai...
Non è questo il problema. A parte il fatto che come hanno detto altri si poteva fare una revisione ad hoc solo sul numero dei parlamentari, ma il fatto è che questa riforma, qualora venisse approvata, prevede tempi di realizzazione appunto molto lunghi.
Si fanno prima alcune cose e poi altre. La riduzione è fra le ultime, perché non fra le prime?
Cioè, non appena cambia la costituzione è giusto che si vada a votare per aggiornare le istituzioni in base alla nuova normativa, ivi compresa la riduzione dei parlamentari. Da un punto di vista giuridico non c'è nessun problema
L'unico problema è quello che riguarda l'arredamento: bisogna togliere un po' di seggiole. :D
Freeride
17-11-2005, 14:19
Non è questo il problema. A parte il fatto che come hanno detto altri si poteva fare una revisione ad hoc solo sul numero dei parlamentari, ma il fatto è che questa riforma, qualora venisse approvata, prevede tempi di realizzazione appunto molto lunghi.
E a che pro una revisione ad hoc del numero dei parlamentari, se tutto il contorno restava invariato? La riduzione è stata fatta in funzione del nuovo ordinamento, non ad hoc ...ho capito, a voi piaciono le riforme come le fa il centrosinistra, come il federalismo del 2001, dove cambia tutto per non fare cambiare niente!
tatrat4d
17-11-2005, 14:23
E a che pro una revisione ad hoc del numero dei parlamentari, se tutto il contorno restava invariato? La riduzione è stata fatta in funzione del nuovo ordinamento, non ad hoc ...ho capito, a voi piaciono le riforme come le fa il centrosinistra, come il federalismo del 2001, dove cambia tutto per non fare cambiare niente!
posso capire per il senato (ma in fondo pure quello si poteva castrare), ma quale spillover ha il numero dei deputati sull'intero sistema?
E a che pro una revisione ad hoc del numero dei parlamentari, se tutto il contorno restava invariato?
La riduzione è stata fatta in funzione del nuovo ordinamento, non ad hoc ...
La questione e' se la riduzione dei parlamentari fosse o meno attuabile fin da subito. Ovviamente la domanda ha un senso se si stabilisce che i parlamentari siano troppi. Se levi questo assunto non ha senso farsi la domanda
ho capito, a voi piaciono le riforme come le fa il centrosinistra, come il federalismo del 2001, dove cambia tutto per non fare cambiare niente!
Non hai capito proprio niente.
La riforma del titolo V del 2001 mi ha fatto cagare tanto nel merito quanto nel metodo.
mi sembra il minimo.....almeno abbiamo una possibilità di cestinare questa schifezza che hanno partorito 4 idioti scesi dalla valle..... :rolleyes:Solo per capire, perche', come sottolineato, un giorno dovremo votare a questo referendum e mi piacerebbe esprimere un voto informato, non di fede, bisogna bocciare a priori perche' queste modifiche sono state fatte dall'attuale maggioranza, o potresti fornirmi qualche punto specifico, concreto e motivato che va respinto?
Freeride
17-11-2005, 14:41
posso capire per il senato (ma in fondo pure quello si poteva castrare), ma quale spillover ha il numero dei deputati sull'intero sistema?
Non ho ben colto il senso della domanda cmq i deputati sono ~100 in meno.
nomeutente
17-11-2005, 14:42
E a che pro una revisione ad hoc del numero dei parlamentari, se tutto il contorno restava invariato? La riduzione è stata fatta in funzione del nuovo ordinamento, non ad hoc ...ho capito, a voi piaciono le riforme come le fa il centrosinistra, come il federalismo del 2001, dove cambia tutto per non fare cambiare niente!
Non facciamo come al solito la guerra civile.
La riforma del csx faceva c**are come quella del cdx.
La riduzione è cosa imho buona e giusta e la approvo in pieno. Dico solo che andava fatta in maniera più sostanziosa ed in tempi brevi. Aggiungo che oltre alla diminuzione del numero, sarebbe opportuna anche una diminuzione dello stipendio. E non lo dico sulla base delle "bufale" che circolano numerose, ma sulla base di quanto dichiarato sul sito ufficiale del Senato: "L'indennità è corrisposta per 12 mensilità. L'importo mensile è pari a 5.941,91 euro, al netto delle ritenute previdenziali (€ 833,10) e assistenziali (€ 559,54) della quota contributiva per l'assegno vitalizio (€ 1.069,35) e della ritenuta fiscale (€ 4.030,42)".
Insomma: 12 mila euro lordi per alzare il dito come dice il partito e battere le mani mi sembra un po' troppo. Posso capire quelli che stanno nelle commissioni (ma è comunque tanto), ma quelli che fanno solo presenza andrebbero pagati come un impiegato più il rimborso spese se vengono da fuori Roma.
edit: dimenticavo la diaria: +4000 euro al mese se uno non fa assenze
tatrat4d
17-11-2005, 14:43
Non ho ben colto il senso della domanda cmq i deputati sono ~100 in meno.
tu hai scritto che la riduzione ha senso dato il nuovo ordinamento, io non vedo un nesso tra il numero di parlamentari e il tipo di ordinamento. ;)
Freeride
17-11-2005, 14:50
tu hai scritto che la riduzione ha senso dato il nuovo ordinamento, io non vedo un nesso tra il numero di parlamentari e il tipo di ordinamento. ;)
Perchè con il nuovo ordinamento a loro toccherà una riduzione dei compiti e quindi tanto vale dare un "taglio al personale"! :D
tatrat4d
17-11-2005, 14:52
Perchè con il nuovo ordinamento a loro toccherà una riduzione dei compiti e quindi tanto vale dare un "taglio al personale"! :D
è bello sapere che per ogni Senatore USA ce ne siano voluti 3 italiani :D
Freeride
17-11-2005, 14:54
è bello sapere che per ogni Senatore USA ce ne siano voluti 3 italiani :D
...quelli usano il fosforo, saranno più intelligenti! :sofico:
nomeutente
17-11-2005, 15:00
Perchè con il nuovo ordinamento a loro toccherà una riduzione dei compiti e quindi tanto vale dare un "taglio al personale"! :D
oh beh... non è che adesso si ammazzino di fatica...
AlexGatti
17-11-2005, 15:18
E come avresti fatto? Senza transizione? Di colpo?
Pensaci? No, non fare i discorsi da tram "prendono tempo perchè devono trovarsi altri posti", fai discorsi seri, pensa se ciò che dici sia realmente attuabile? Così, d'amblè!
Concordo, cmq nulla vieterà in futuro di apportare ulteriori modifiche.
io si, avrei fatto di colpo, tutto in funzione da subito.
Elezioni ad aprile, nuova camera e nuovo senato federale così da capire se le cose funzionano oppure no, e poi a ottobre (se si vuole) referendum confermativo.
Così si è PROVATO il nuovo sistema e si può dire con un po' più di cognizione di causa se ci sta bene oppure no.
Invece che si fa? facciamo il referendum, ti confermo la riforma e fra 10 anni ci fo il primo giro. Ma che senso ha? :muro: :rolleyes:
nomeutente
17-11-2005, 15:28
io si, avrei fatto di colpo, tutto in funzione da subito.
Elezioni ad aprile, nuova camera e nuovo senato federale così da capire se le cose funzionano oppure no, e poi a ottobre (se si vuole) referendum confermativo.
Così si è PROVATO il nuovo sistema e si può dire con un po' più di cognizione di causa se ci sta bene oppure no.
Invece che si fa? facciamo il referendum, ti confermo la riforma e fra 10 anni ci fo il primo giro. Ma che senso ha? :muro: :rolleyes:
No, scusa, così non è che ha molto senso.
Si fa la riforma, si elegge il parlamento e poi si fa il referendum? E se non passa torniamo a votare per il parlamento?
Ma dai... se fai una cosa del genere voglio poi vedere... le fucilate per le strade!
La riforma si fa e si vota con il referendum, quindi la si attua tutta e presto (non come le Regioni che erano sulla carta dal 48 e le hanno istituite negli anni 70). Se poi non va bene si vedrà fra cinque o sei anni ed al limite si cambierà di nuovo.
(io comunque non la condivido e voterò no, per cui il problema per me non si pone).
io si, avrei fatto di colpo, tutto in funzione da subito.
Elezioni ad aprile, nuova camera e nuovo senato federale così da capire se le cose funzionano oppure no, e poi a ottobre (se si vuole) referendum confermativo.
Così si è PROVATO il nuovo sistema e si può dire con un po' più di cognizione di causa se ci sta bene oppure no.
Invece che si fa? facciamo il referendum, ti confermo la riforma e fra 10 anni ci fo il primo giro. Ma che senso ha? :muro: :rolleyes:
Questo non sarebbe stato possibile per come sono regolamentate le modifiche alla Costituzione.
Per altro temo ci vorra' ben piu' di qualche mese per sapere con cognizione di causa se ci sta bene oppure no.
Freeride
17-11-2005, 18:44
io si, avrei fatto di colpo, tutto in funzione da subito.
Elezioni ad aprile, nuova camera e nuovo senato federale così da capire se le cose funzionano oppure no, e poi a ottobre (se si vuole) referendum confermativo.
Così si è PROVATO il nuovo sistema e si può dire con un po' più di cognizione di causa se ci sta bene oppure no.
Invece che si fa? facciamo il referendum, ti confermo la riforma e fra 10 anni ci fo il primo giro. Ma che senso ha? :muro: :rolleyes:
Bello, un try & buy!
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