sempreio
08-11-2005, 15:18
l' importante è che non fate un crimine "semplice" altrimenti il processo si fa lo stesso :) mi sembra una bella notizia :)
L'avvocato Malattia: «C'è chi vuole che i processi non vengano celebrati»
«Questo significa che siamo al fondo del barile.
Non è mai accaduto prima che ci si trovasse in una condizione del genere. Evidentemente qualcuno vuole che i processi non vengano celebrati». Bruno Malattia, avvocato, presidente della camera Penale di Pordenone, non nasconde la preoccupazione, la rabbia e l'irritazione per quanto è stato comunicato dal presidente del tribunale cittadino, Antonio Lazzaro.
Malattia racconta che «anche a Gorizia ormai da due mesi si sta vivendo una situazione analoga a quella di Pordenone e si stanno rinviando man mano tutti i processi». E incalza: «È vergognoso che il Governo lasci languire l'amministrazione della giustizia. La mancanza di fondi provocherà una paralisi dei processi. Potranno infatti essere celebrati solo quelli più semplici per i quali non servono verbali o trascrizioni. Al contrario per i processi più complessi, nei quali è indispensabile disporre la trascrizione dei verbali, si imporranno inevitabilmente dei rinvii».
I fondi stanziati per trascrivere i verbali d'udienza e per l'assistenza tecnica sono decisi anche sulla base di una previsione di spesa che, come appare evidente da quanto è accaduto, per Pordenone era decisamente sbagliata. E a difetto. Sembrerebbe dunque logico pensare che nel tempio della giustizia cittadina si spendano troppi soldi.
Ma non è così. E l'avvocato Malattia lo spiega esaustivamente. «Il tribunale di Pordenone è risultato essere il più parsimonioso delle Tre Venezie: ha risparmiato più di tutti perchè aveva rinunciato alla presenza di un ausiliario che controllasse la regolarità dell'apparato di registrazione durante lo svolgimento delle udienze, affidando la sorveglianza a un cancelliere. Ma evidentemente nemmeno questa virtù è servita a qualcosa. I soldi sono terminati».
E di errori di previsione nemmeno parlarne. «Se si sbaglia nell'ipotizzare una previsione di spesa bisogna poi apportare i correttivi, quindi aumentare i fondi».
Appare chiaro che la giustizia subirà a Pordenone una sorta di black-out, e non si sa quando le luci potranno essere riaccese. Sarà necessario capire quando arriveranno le somme stanziate per il 2006 perchè nessuno lavora gratis. Nemmeno per una buona causa.
L'avvocato Malattia: «C'è chi vuole che i processi non vengano celebrati»
«Questo significa che siamo al fondo del barile.
Non è mai accaduto prima che ci si trovasse in una condizione del genere. Evidentemente qualcuno vuole che i processi non vengano celebrati». Bruno Malattia, avvocato, presidente della camera Penale di Pordenone, non nasconde la preoccupazione, la rabbia e l'irritazione per quanto è stato comunicato dal presidente del tribunale cittadino, Antonio Lazzaro.
Malattia racconta che «anche a Gorizia ormai da due mesi si sta vivendo una situazione analoga a quella di Pordenone e si stanno rinviando man mano tutti i processi». E incalza: «È vergognoso che il Governo lasci languire l'amministrazione della giustizia. La mancanza di fondi provocherà una paralisi dei processi. Potranno infatti essere celebrati solo quelli più semplici per i quali non servono verbali o trascrizioni. Al contrario per i processi più complessi, nei quali è indispensabile disporre la trascrizione dei verbali, si imporranno inevitabilmente dei rinvii».
I fondi stanziati per trascrivere i verbali d'udienza e per l'assistenza tecnica sono decisi anche sulla base di una previsione di spesa che, come appare evidente da quanto è accaduto, per Pordenone era decisamente sbagliata. E a difetto. Sembrerebbe dunque logico pensare che nel tempio della giustizia cittadina si spendano troppi soldi.
Ma non è così. E l'avvocato Malattia lo spiega esaustivamente. «Il tribunale di Pordenone è risultato essere il più parsimonioso delle Tre Venezie: ha risparmiato più di tutti perchè aveva rinunciato alla presenza di un ausiliario che controllasse la regolarità dell'apparato di registrazione durante lo svolgimento delle udienze, affidando la sorveglianza a un cancelliere. Ma evidentemente nemmeno questa virtù è servita a qualcosa. I soldi sono terminati».
E di errori di previsione nemmeno parlarne. «Se si sbaglia nell'ipotizzare una previsione di spesa bisogna poi apportare i correttivi, quindi aumentare i fondi».
Appare chiaro che la giustizia subirà a Pordenone una sorta di black-out, e non si sa quando le luci potranno essere riaccese. Sarà necessario capire quando arriveranno le somme stanziate per il 2006 perchè nessuno lavora gratis. Nemmeno per una buona causa.