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View Full Version : tassarle o no le rendite finanziarie?


sempreio
20-10-2005, 22:05
( probabilmente dirò qualche cazzata, ma non penso di sbagliare più di tanto :D )


mi stavo guardando la puntata di ballarò è mi hanno colpito le parole della vicepresidentessa dell' economia di forza italia, mentre dibatteva sull' impossibilità del governo di aumentare la tassazione su rendite finanziarie, si è lasciata sfuggire che non c' è spazio per un aumento delle tasse in quel comparto visto che è l' unica "azienda" che tira e nel medio e lungo periodo vengono tutti assorbiti dai bot necessari a pagare il debito pubblico. Io mi chiedo se veramente la sinistra aumentasse anche di poco le tasse sulle rendite, ci sarebbe un fuggi fuggi generale o potremo in qualche modo
salvarci il culo ugualmente? :mbe: io penso che ci ritroveremo in mutande dall' oggi al domani. che ne pensate? :rolleyes:

[A+R]MaVro
20-10-2005, 22:18
Il problema nel tassare le rendite finanziarie è che i capitali speculativi (che sono quelli che si vogliono colpire) sono molto "mobili" e non ci metterebbero molto a trasferirsi in paesi fiscalmente più convenienti. Resterebbero quindi solo i capitali da "risparmio" ossia i vari Bot e fondi dei piccoli investitori che verrebbero tassati ulteriormente.
Io credo che una mossa del genere porterebbe nel breve un aumento del gettito ma nel medio-lungo una riduzione degli investimenti e quindi in definitiva un danno globale al paese.

Enel
20-10-2005, 22:22
Basterebbe lasciare la tassa del 12.5% sul capital gain ed eventuali cedole per i titoli di stato mentre per gli altri strumenti finanziari incrementare la tassazione a patto però che vengano interessati da questi provvediementi i redditi più consistenti lasciando l'imposta del 12.5% al piccolo investitore/risparmiatore (IMHO)...

Aggiungo:
VOCE DELL’AUTORE FUORI CAMPO
Passano alcuni giorni e gli uomini del cosiddetto contropatto vendono a Unipol. Caltagirone, Coppola Ricucci, Statuto, Bonsignore, Lonati e Grazioli incassano 2,25 miliardi di euro per il 27,5 per cento di Bnl. Oltre la metà, 1,23 miliardi sono plusvalenze.

NERIO NESI – Deputato SDI ex Presidente BNL
Penso che sono le persone che si sono trovate con scarsi meriti ad avere dei patrimoni immensi che hanno avuto dei plusvalori immensi e questi plusvalori sono netti, netti e che questi valori netti gridano vendetta davanti a Dio, perché quando si guadagnano in 8-9 mesi, sette persone insieme guadagnano il corrispettivo in euro di 2500 miliardi di vecchie lire senza pagare una lira di imposta perché il signor Tremonti ha tolto le tasse sulle plusvalenze, c’è proprio da indignarsi. Debbo anche dire che una cosa che sul piano sociale mi preoccupa molto è che non ci sia stata indignazione. Cioè io credo che all’indignazione di classe si sia passati all’emulazione di classe e la gente dice: se l’ha fatto lui, lo posso fare anch’io.

Zebiwe
20-10-2005, 22:27
Inoltre tassare ulteriormente i Titoli di Stato sarebbe solo una mossa elettorale: aumenti le tasse? Devi aumentare i tassi d'interesse..altrimenti non li prende più nessuno. Morale della favola: prendi più dalla loro tassazione ma paghi altrettanto o di più in interessi (concetto di economia del primo anno che evidentemente non hanno spiegato a Prodinotti: le scelte di investimento vengono compiute al netto degli oneri fiscali).

sempreio
20-10-2005, 22:29
MaVro']Il problema nel tassare le rendite finanziarie è che i capitali speculativi (che sono quelli che si vogliono colpire) sono molto "mobili" e non ci metterebbero molto a trasferirsi in paesi fiscalmente più convenienti. Resterebbero quindi solo i capitali da "risparmio" ossia i vari Bot e fondi dei piccoli investitori che verrebbero tassati ulteriormente.
Io credo che una mossa del genere porterebbe nel breve un aumento del gettito ma nel medio-lungo una riduzione degli investimenti e quindi in definitiva un danno globale al paese.



esatto alla fine il piccolissimo risparmiatore rincoglionito che ha qualche bot resta con dei bei pezzi di carta da tanto saranno super-tassati :rolleyes:

sempreio
20-10-2005, 22:31
Basterebbe lasciare la tassa del 12.5% sul capital gain ed eventuali cedole per i titoli di stato mentre per gli altri strumenti finanziari incrementare la tassazione a patto però che vengano interessati da questi provvediementi i redditi più consistenti lasciando la l'imposta del 12.5% al piccolo investitore/risparmiatore (IMHO)...


si ma sono proprio quelli grossi che fanno gola allo stato :D , in special modo in quel settore :D

sempreio
20-10-2005, 22:33
in definitiva appena si insedia il centro sinistra è meglio portare i soldi fuori altrimenti son cazzi, vero? :D

[A+R]MaVro
20-10-2005, 22:45
NERIO NESI – Deputato SDI ex Presidente BNL
Penso che sono le persone che si sono trovate con scarsi meriti ad avere dei patrimoni immensi che hanno avuto dei plusvalori immensi e questi plusvalori sono netti, netti e che questi valori netti gridano vendetta davanti a Dio, perché quando si guadagnano in 8-9 mesi, sette persone insieme guadagnano il corrispettivo in euro di 2500 miliardi di vecchie lire senza pagare una lira di imposta perché il signor Tremonti ha tolto le tasse sulle plusvalenze, c’è proprio da indignarsi. Debbo anche dire che una cosa che sul piano sociale mi preoccupa molto è che non ci sia stata indignazione. Cioè io credo che all’indignazione di classe si sia passati all’emulazione di classe e la gente dice: se l’ha fatto lui, lo posso fare anch’io.[/B]
Scusa ma da quando in qua le plusvalenze non sarebbero tassate?

Zebiwe
20-10-2005, 22:49
MaVro']Scusa ma da quando in qua le plusvalenze non sarebbero tassate?

La partecipation extemption (art. 86 TUIR mi pare) è in vigore dal 01/01/04 ed è una misura ragionevole per evitare la doppia imposizione economia. Devo scendere nei dettagli? ;)

[A+R]MaVro
20-10-2005, 23:00
La partecipation extemption (art. 86 TUIR mi pare) è in vigore dal 01/01/04 ed è una misura ragionevole per evitare la doppia imposizione economia. Devo scendere nei dettagli? ;)
Come appunto hai segnalato serve per evitare la doppia imposizione, che non vuol dire che le plusvalenze ed in generale i redditi derivanti da capiale non sono tassati come qualcuno vuole fare credere.

P.S. Se vuoi scendere nei dettagli fai pure :p

corazzata_fendemiste
20-10-2005, 23:22
in definitiva appena si insedia il centro sinistra è meglio portare i soldi fuori altrimenti son cazzi, vero? :D

ma che hai millemilamigliardidieuri x preoccuparti di ste cose?

recoil
20-10-2005, 23:58
Inoltre tassare ulteriormente i Titoli di Stato sarebbe solo una mossa elettorale: aumenti le tasse? Devi aumentare i tassi d'interesse..altrimenti non li prende più nessuno. Morale della favola: prendi più dalla loro tassazione ma paghi altrettanto o di più in interessi (concetto di economia del primo anno che evidentemente non hanno spiegato a Prodinotti: le scelte di investimento vengono compiute al netto degli oneri fiscali).

appunto

nomeutente
21-10-2005, 09:42
Il problema secondo me è da vedersi altrove. Considerando che al giorno d'oggi il capitale industriale poggia sul capitale finanziario, ma esiste anche un capitale finanziario totalmente svincolato, la proposta del csx dovrebbe essere volta a favorire gli investimenti produttivi anziché quelli speculativi. Ovviamente tutti i problemi citati sopra sono molto più che sensati.

In un'ottica di redistribuzione, un'alternativa potrebbe essere lasciare le tasse così come sono e smetterla di dare finanziamenti pubblici alle imprese, ma in questo modo sarebbero ulteriormente avvantaggiati gli speculatori (che non necessitano di sostegno pubblico) a scapito delle industrie.

Il problema centrale è che i capitali sono mobili, quindi una loro tassazione è molto ardua.
Di fatto una politica di equità economica che preveda non solo la redistribuzione del reddito, ma anche un vantaggio del capitale produttivo nei confronti di quello speculativo è ad oggi impossibile con gli strumenti economici e legislativi vigenti.

skywings
21-10-2005, 10:34
Il problema secondo me è da vedersi altrove. Considerando che al giorno d'oggi il capitale industriale poggia sul capitale finanziario, ma esiste anche un capitale finanziario totalmente svincolato, la proposta del csx dovrebbe essere volta a favorire gli investimenti produttivi anziché quelli speculativi.
quotone. Punto e basta.
Non è possibile rovinare gli investimenti produttivi (e quindi finanziari) di grandi aziende con possibilità a livello mondiale attraverso incredibili speculazioni finanziarie. Maledetta finanza creativa... :muro: :muro:

nomeutente
21-10-2005, 11:01
Non è possibile rovinare gli investimenti produttivi (e quindi finanziari) di grandi aziende con possibilità a livello mondiale attraverso incredibili speculazioni finanziarie. Maledetta finanza creativa... :muro: :muro:

Però, come dicevo, è molto arduo se non impossibile stabilire un limite netto fra investimento produttivo ed investimento speculativo. Tendenzialmente ogni grande azienda poggia sul capitale finanziario (speculativo in senso stretto oppure no).
In ogni caso, è nella logica del mercato fare l'investimento più redditizio, per cui combattere la finanziarizzazione (anche speculativa) del capitale significa di fatto sbattere il muso contro una tendenza storica.
Imho è giusto e sacrosanto sbatterci il muso, così magari a forza di nasate riusciamo a contrastarla, ma dubito che il futuro governo Prodi avrà la forza e la capacità di fare qualcosa di realmente funzionale in tal senso (è inutile farsi illusioni).

BountyKiller
21-10-2005, 12:36
una cosa che mi sono sempre chiesto: supponiamo che io investa 100.000 € e dopo un anno l'investimento mi abbia fruttato 50.000 €....il 12 e rotti per cento di questi 50 k€ va allo stato...ma se invece di guadagnarci 50 k€ perdevo 50 k€, lo stato mi sconta sulle tasse il 12 % della perdita? in sostanza, se guadagno vengo tassato, se perdo mi fanno uno sconto oppure no???

BountyKiller
21-10-2005, 12:40
ma dubito che il futuro governo Prodi avrà la forza e la capacità di fare qualcosa di realmente funzionale in tal senso (è inutile farsi illusioni).

Se vincerà..... cosa non certa imho :cool:

nomeutente
21-10-2005, 13:26
una cosa che mi sono sempre chiesto: supponiamo che io investa 100.000 € e dopo un anno l'investimento mi abbia fruttato 50.000 €....il 12 e rotti per cento di questi 50 k€ va allo stato...ma se invece di guadagnarci 50 k€ perdevo 50 k€, lo stato mi sconta sulle tasse il 12 % della perdita? in sostanza, se guadagno vengo tassato, se perdo mi fanno uno sconto oppure no???
Di solito se hai un passivo cala l'utile, per cui la base imponibile si riduce e paghi meno tasse in relazione a quanto è il passivo. Non so però se le perdite in borsa siano contabilizzate come passivo. :confused:

skywings
21-10-2005, 13:48
riporto:

A partire dal 1 luglio 1998, con la nuova normativa sulla tassazione delle rendite finanziarie, la cosiddetta "Riforma sul Capital Gain", sono state introdotte importanti novità legislative che interessanno direttamente i risparmiatori.
Oltre ai redditi frutto del normale impiego di capitale come interessi e dividendi (i REDDITI DA CAPITALE), già tassati sulla base della normativa precedente, anche i guadagni da capitale (Capital Gain) sono soggetti a tassazione.
I Capital Gain sono i guadagni (o plusvalenze) rappresentati dalle differenze tra il valore di realizzo (o rimborso) e il prezzo di acquisto (o sottoscrizione) realizzate dall'investimento in azioni, titoli di stato, obbligazioni, titoli atipici, ecc.

Ma quanto si paga al fisco su ciascuna plusvalenza?

La nuova normativa introduce due tipi di aliquote fiscali:

* Il 27% per le plusvalenze realizzate con la cessione di partecipazioni societarie superiori al 2%;
* Il 12,50% per tutte le altre tipologie di plusvalenze, tra cui quelle relative a investimenti in azioni, titoli di stato, obbligazioni, che interessano più direttamente il risparmiatore privato.

Il fisco ha previsto la possibilità di compensare le perdite realizzate, indipendentemente dalla natura del titolo che le ha originate, con le plusvalenze ottenute. In questo modo, l'imposta verrà applicata alle plusvalenze nette, alle quali cioè sono state dedotte le eventuali minusvalenze.

Zebiwe
21-10-2005, 14:11
una cosa che mi sono sempre chiesto: supponiamo che io investa 100.000 € e dopo un anno l'investimento mi abbia fruttato 50.000 €....il 12 e rotti per cento di questi 50 k€ va allo stato...ma se invece di guadagnarci 50 k€ perdevo 50 k€, lo stato mi sconta sulle tasse il 12 % della perdita? in sostanza, se guadagno vengo tassato, se perdo mi fanno uno sconto oppure no???

Diciamo che quello che hai detto non è corretto. Cercando di non complicare troppo.

La tassazione delle plusvalenze se è un reddito diverso (conseguita da persona fisica) è tassata quindi al 12.5% con ritenuta alla fonte. Nel caso di minusvalenza è possibile portare la "perdita" in deduzione di una plusvalenza successiva. -> paghi le tasse solo sul "netto".

Se invece la partecipazione cui è riconducibile ad attività d'impresa (=detenuta da soggetto passivo IRES) e vengono soddisfatti alcuni criteri si applica l'art 86 TUIR e la plusvalenza non è tassata (e contemporaneamente la misusvalenza non può essere portata in riduzioen di guadagni successivi).

Claro?

Onisem
21-10-2005, 14:42
Diciamo che quello che hai detto non è corretto. Cercando di non complicare troppo.

La tassazione delle plusvalenze se è un reddito diverso (conseguita da persona fisica) è tassata quindi al 12.5% con ritenuta alla fonte. Nel caso di minusvalenza è possibile portare la "perdita" in deduzione di una plusvalenza successiva. -> paghi le tasse solo sul "netto".

Se invece la partecipazione cui è riconducibile ad attività d'impresa (=detenuta da soggetto passivo IRES) e vengono soddisfatti alcuni criteri si applica l'art 86 TUIR e la plusvalenza non è tassata (e contemporaneamente la misusvalenza non può essere portata in riduzioen di guadagni successivi).

Claro?
E il 12,5% è una tassazione equa? Giusta? Decente?

parax
21-10-2005, 14:47
E il 12,5% è una tassazione equa? Giusta? Decente?

Certamente, è la + bassa d'Europa. :fagiano:


Tassazione rendite finanziarie - Montezemolo: necessario adeguamento a Europa

Interviene anche sulla tassazione delle rendite finanziarie, il Presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo nel corso dell'audizione al Senato relativa alla Finanziaria 2006.
Montezemolo afferma che esiste una sperequazione sulle rendite rispetto al resto d'Europa.
Oggi, afferma, abbiamo una tassazione da rendite speculative di 'capital gain' che dovrebbe essere riportata a livelli europei per un'uniformità che noi riteniamo assolutamente doverosa

Onisem
21-10-2005, 14:52
Certamente, è la + bassa d'Europa. :fagiano:


Tassazione rendite finanziarie - Montezemolo: necessario adeguamento a Europa

Interviene anche sulla tassazione delle rendite finanziarie, il Presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo nel corso dell'audizione al Senato relativa alla Finanziaria 2006.
Montezemolo afferma che esiste una sperequazione sulle rendite rispetto al resto d'Europa.
Oggi, afferma, abbiamo una tassazione da rendite speculative di 'capital gain' che dovrebbe essere riportata a livelli europei per un'uniformità che noi riteniamo assolutamente doverosa
Ma sai, poi portano altrove i loro soldini ed il paese va a rotoli... Come se noi cittadini avessimo guadagnato qualcosa dal rientro di capitali, tranne i prezzi degli immobili fuori controllo e le tante speculazioni.

yossarian
21-10-2005, 15:01
( probabilmente dirò qualche cazzata, ma non penso di sbagliare più di tanto :D )


mi stavo guardando la puntata di ballarò è mi hanno colpito le parole della vicepresidentessa dell' economia di forza italia, mentre dibatteva sull' impossibilità del governo di aumentare la tassazione su rendite finanziarie, si è lasciata sfuggire che non c' è spazio per un aumento delle tasse in quel comparto visto che è l' unica "azienda" che tira e nel medio e lungo periodo vengono tutti assorbiti dai bot necessari a pagare il debito pubblico. Io mi chiedo se veramente la sinistra aumentasse anche di poco le tasse sulle rendite, ci sarebbe un fuggi fuggi generale o potremo in qualche modo
salvarci il culo ugualmente? :mbe: io penso che ci ritroveremo in mutande dall' oggi al domani. che ne pensate? :rolleyes:

questo spiega chiaramente perchè l'economia italiana va a puttane

sempreio
21-10-2005, 15:07
E il 12,5% è una tassazione equa? Giusta? Decente?


è una droga per l' industria e per il nostro mercato, se portassimo la tassazione al 23 vedi come i capitali fuggono, non credo sia giusto fare cosi, come ha detto nomeutente alla lunga non servirà a molto

Tolomeo
21-10-2005, 15:09
semplicemente alzando la tassazione sulle rendite finanziarie ci sarebbe un immediata fuga di capitali e nessuno vorrebbe più i bot costringendo lo stato ad alzare i tassi d'interesse

sempreio
21-10-2005, 15:10
Diciamo che quello che hai detto non è corretto. Cercando di non complicare troppo.

La tassazione delle plusvalenze se è un reddito diverso (conseguita da persona fisica) è tassata quindi al 12.5% con ritenuta alla fonte. Nel caso di minusvalenza è possibile portare la "perdita" in deduzione di una plusvalenza successiva. -> paghi le tasse solo sul "netto".

Se invece la partecipazione cui è riconducibile ad attività d'impresa (=detenuta da soggetto passivo IRES) e vengono soddisfatti alcuni criteri si applica l'art 86 TUIR e la plusvalenza non è tassata (e contemporaneamente la misusvalenza non può essere portata in riduzioen di guadagni successivi).

Claro?



senti parlavano anche che se si tengono azioni per un periodo superiore all' anno e mezzo non c' è neppure l' obbligo di pagare il 12.5% sulle plusvalenze è vero?

sempreio
21-10-2005, 15:11
semplicemente alzando la tassazione sulle rendite finanziarie ci sarebbe un immediata fuga di capitali e nessuno vorrebbe più i bot costringendo lo stato ad alzare i tassi d'interesse


come in argentina insomma :doh:

Enel
21-10-2005, 15:11
è una droga per l' industria e per il nostro mercato, se portassimo la tassazione al 23 vedi come i capitali fuggono, non credo sia giusto fare cosi, come ha detto nomeutente alla lunga non servirà a molto

Se però li aumentiamo a livello leggermente inferiore a quello della media Europea i capitali non dovrebbero fuggire.

francoisk
21-10-2005, 15:15
il piccolo risparmiatore dovrebbe essere esente da tasse,ma chi ha rendite x migliaia e migliaia di euro,è giusto che venga tassato e anche in misura maggiore

sempreio
21-10-2005, 15:17
Se però li aumentiamo a livello leggermente inferiore a quello della media Europea i capitali non dovrebbero fuggire.


ma se già adesso fuggono a razzo :D

Enel
21-10-2005, 15:20
ma se già adesso fuggono a razzo :D

E dove fuggono?

Enel
21-10-2005, 15:20
il piccolo risparmiatore dovrebbe essere esente da tasse,ma chi ha rendite x migliaia e migliaia di euro,è giusto che venga tassato e anche in misura maggiore

infatti... :)

sempreio
21-10-2005, 15:23
E dove fuggono?


se nel 2000 il "portafoglio" dell' investitore medio era quasi tutto investito in aziende italiane ora quasi tutti dicono che il 50% dovrebbe andare nei paesi dell' est o in via di sviluppo.

sempreio
21-10-2005, 15:24
il piccolo risparmiatore dovrebbe essere esente da tasse,ma chi ha rendite x migliaia e migliaia di euro,è giusto che venga tassato e anche in misura maggiore



il mondo non funziona cosi....... :(

francoisk
21-10-2005, 15:32
il mondo non funziona cosi....... :(

e funziona male,molto male

BountyKiller
21-10-2005, 16:07
che montezemolo auspichi un allineamento alle trattenute europee non dovrebbe stupire, visto che lui investe in Cina........ :rolleyes: ...quello che mi chiedo è: visto che in italia abbiamo banche come la Fineco che sono esclusivamente on-line, ci saranno banche analoghe in paesi che non applicano ritenute alle plusvalenze derivanti da investimenti? perchè a questo punto tanto varrebbe farsi un conto "segreto" lì e operare in borsa tramite queste banche..........no?

il 12% è tantissimo imho..... investire su certi titoli non è come giocare al casinò ma poco ci manca......

Zebiwe
21-10-2005, 17:31
senti parlavano anche che se si tengono azioni per un periodo superiore all' anno e mezzo non c' è neppure l' obbligo di pagare il 12.5% sulle plusvalenze è vero?

E' uno dei requisiti dell'art 87 (prima avevo sbagliato..la memoria mi tradisce ormai ;)) TUIR..a questo punto lo riporto (almeno punti) così chiariamo la pietra della vergogna:
1. Non concorrono alla formazione del reddito imponibile in quanto esenti le plusvalenze ... relativamente ad azioni o quote di partecipazioni in società ... con i seguenti requisiti:
a) ininterrotto possesso dal primo giorno del dodicesimo mese precedente quello dell'avvenuta cessione considerando cedute per prime le azioni o quote acquisite in data più recente;
b) classificazione nella categoria delle immobilizzazioni finanziarie nel primo bilancio chiuso durante il periodo di possesso;
c) residenza fiscale della società partecipata in uno Stato o territorio diverso da quelli a regime fiscale privilegiato

In ogni caso per avvalersene devi essere un soggetto ires. Per cui Pinco Palla costituisce una SPA e poi compie le operazioni di acquisto vendita tramite questa. Se lo fa lui direttamente la disciplina non opera.

Zebiwe
21-10-2005, 17:37
E il 12,5% è una tassazione equa? Giusta? Decente?

Alto o basso è relativo. Riporto : Il sistema di imposizione delle società in vigore in Estonia prevede che queste siano soggette ad imposta solo per quanto riguarda gli utili distribuiti. L'aliquota è pari ai 26/74 dell'ammontare della distribuzione e corrisponde, quindi, al 26% dell'utile al lordo delle imposte. La stessa aliquota viene applicata, senza distinzioni per fasce di reddito, anche alle persone fisiche, per le quali i dividendi sono del tutto esclusi da imposizione. Si tratta di un sistema razionale e competitivo che ha ottenuto senza difficoltà l'avallo delle autorità comunitarie e che vede ora all’orizzonte ulteriori riforme mirate ad accrescere l'attrattività del Paese. L'aliquota dell'imposta sulle società verrà, infatti, ulteriormente ridotta ai 22/78 per il 2006 e ai 20/80 dal 2007. La riduzione delle aliquote dell'imposta sulle società in Estonia riflette una tendenza che interessa tutti i nuovi Stati membri dell'Europa orientale come Lettonia, Polonia, Ungheria, paesi dove i governi prevedono una sensibile riduzione delle imposte.

Ricorda che dividendi e capital gain altro non sono che modi per trasferire ai soci utili (passati o prospettici) già tassati in capo alla società come reddito d'impresa.

Onisem
21-10-2005, 18:00
ma se già adesso fuggono a razzo :D
Quelli leciti e gli investitori seri. I trafficoni ed i cialtroni invece sguazzano, il paese ha bisogno di loro?

sempreio
21-10-2005, 18:08
E' uno dei requisiti dell'art 87 (prima avevo sbagliato..la memoria mi tradisce ormai ;)) TUIR..a questo punto lo riporto (almeno punti) così chiariamo la pietra della vergogna:


In ogni caso per avvalersene devi essere un soggetto ires. Per cui Pinco Palla costituisce una SPA e poi compie le operazioni di acquisto vendita tramite questa. Se lo fa lui direttamente la disciplina non opera.

in pratica o paghi il 12.5 (che è già nulla!) ma per il super ricco gli hanno fatto una legge a doc per non pagare nssuna tassa :rolleyes:

vergognamoci di essere in un paese civile :rolleyes:

sempreio
21-10-2005, 18:11
Quelli leciti e gli investitori seri. I trafficoni ed i cialtroni invece sguazzano, il paese ha bisogno di loro?


in economia servirebbero più leggi sovranazionali che non ci sono :rolleyes: , fin che è cosi ..

Zebiwe
21-10-2005, 18:38
in pratica o paghi il 12.5 (che è già nulla!) ma per il super ricco gli hanno fatto una legge a doc per non pagare nssuna tassa :rolleyes:

vergognamoci di essere in un paese civile :rolleyes:


Osti..non sapevo che l'Olanda fosse un paese incivile..dato che questo istituto è presente anche li se siamo incivili noi lo sono pure loro...

Zebiwe
21-10-2005, 18:39
in economia servirebbero più leggi sovranazionali che non ci sono :rolleyes: , fin che è cosi ..

Vorresti che la fiscalità la gestissero le UN o l'UE? Non scherziamo..va bene l'armonizzazione per le società in UE..ma il resto ogni Stato fa da se (e ci mancherebbe se mi posso permettere di aggiungerlo)

Mammabell
22-10-2005, 01:52
Tasse al 33% come quelle degli stipendi statali!

[A+R]MaVro
22-10-2005, 08:16
Tasse al 33% come quelle degli stipendi statali!
???? :confused: ????

Cmq le società pagano già il 37,25% (33% Ires + 4,25% Irap tralasciando brutalmente le differenze di imponibile) se proprio vuoi abbassagli le tasse ...

Qua mi sembra che non è ben chiaro che le tasse questi signori le pagano in un modo o nell'altro. Non le pagano direttamente le società interessate dalla plusvalenza ma nel momento in cui percepiscono i dividendi le imposte le pagano eccome.

P.S. Zebiwe correggimi se sbaglio :p , in sostanza beneficiano di un minore credito di imposta no?

Mammabell
22-10-2005, 10:12
mi riferisco alla plusvalenza ed alle rendite che oggi sono tassate SOLO all' 8% ... siamo come le Bahamas...

SaMu
22-10-2005, 13:38
Basterebbe lasciare la tassa del 12.5% sul capital gain ed eventuali cedole per i titoli di stato mentre per gli altri strumenti finanziari incrementare la tassazione a patto però che vengano interessati da questi provvediementi i redditi più consistenti lasciando l'imposta del 12.5% al piccolo investitore/risparmiatore (IMHO)...
[/B]

La tassazione progressiva è già sul reddito, cioè sulla fonte del risparmio/capitale, non ha senso prevedere un'ulteriore progressività: vogliamo mettere le tasse sulle tasse?

"Altri strumenti finanziari" non sono figli di un Dio minore, se uno vuole acquistare azioni o obbligazioni è perchè investe in attività economiche di aziende.. non si capisce perchè questo comportamento dovrebbe essere meno virtuoso (e quindi più tassato) rispetto a finanziare il debito dello stato.

E ancora, gli strumenti derivati sono una scelta di rischio del tutto libera, perchè tassare di più un contratto call su un azione piuttosto che un BTP trentennale? Perchè il primo è più rischioso? Ma allora dovremmo introdurre tasse più alta per chi apre chessò, un'azienda di biotecnologie innovative, rispetto a chi apre una pizzeria...


In generale questi discorsi mi sembrano ben poco sensati, non a caso nessun paese civile mi risulta ne applichi. La stortura delle rendite finanziarie "alla Ricucci" non è in se' nel concetto di rendita finanziaria, quanto nelle cause che l'hanno determinata.. non è sbagliato insomma che uno possa guadagnare 100 milioni acquistando e rivendendo dopo 6 mesi qualcosa (si vede che è stato bravo a capire in anticipo un potenziale), quanto che (come nel caso dei Ricucci) non si tratti di bravura ma di informazioni riservate avute in maniera illegale.

In conclusione, le rendite "alla Ricucci" vanno perseguite in tribunale indagando sugli insider trading, non al ministero dell'economia aumentando le tasse.

[A+R]MaVro
22-10-2005, 16:12
La tassazione progressiva è già sul reddito, cioè sulla fonte del risparmio/capitale, non ha senso prevedere un'ulteriore progressività: vogliamo mettere le tasse sulle tasse?

"Altri strumenti finanziari" non sono figli di un Dio minore, se uno vuole acquistare azioni o obbligazioni è perchè investe in attività economiche di aziende.. non si capisce perchè questo comportamento dovrebbe essere meno virtuoso (e quindi più tassato) rispetto a finanziare il debito dello stato.

E ancora, gli strumenti derivati sono una scelta di rischio del tutto libera, perchè tassare di più un contratto call su un azione piuttosto che un BTP trentennale? Perchè il primo è più rischioso? Ma allora dovremmo introdurre tasse più alta per chi apre chessò, un'azienda di biotecnologie innovative, rispetto a chi apre una pizzeria...


In generale questi discorsi mi sembrano ben poco sensati, non a caso nessun paese civile mi risulta ne applichi. La stortura delle rendite finanziarie "alla Ricucci" non è in se' nel concetto di rendita finanziaria, quanto nelle cause che l'hanno determinata.. non è sbagliato insomma che uno possa guadagnare 100 milioni acquistando e rivendendo dopo 6 mesi qualcosa (si vede che è stato bravo a capire in anticipo un potenziale), quanto che (come nel caso dei Ricucci) non si tratti di bravura ma di informazioni riservate avute in maniera illegale.

In conclusione, le rendite "alla Ricucci" vanno perseguite in tribunale indagando sugli insider trading, non al ministero dell'economia aumentando le tasse.
:mano:

Zebiwe
22-10-2005, 21:18
MaVro']???? :confused: ????

Cmq le società pagano già il 37,25% (33% Ires + 4,25% Irap tralasciando brutalmente le differenze di imponibile) se proprio vuoi abbassagli le tasse ...

Qua mi sembra che non è ben chiaro che le tasse questi signori le pagano in un modo o nell'altro. Non le pagano direttamente le società interessate dalla plusvalenza ma nel momento in cui percepiscono i dividendi le imposte le pagano eccome.

P.S. Zebiwe correggimi se sbaglio :p , in sostanza beneficiano di un minore credito di imposta no?

Il credito d'imposta interno è stato abolito dalla riforma 2004 (rimana solo quello per le imposte pagate all'estero). I dividendi o sono soggetti a ritenuta alla fonte (12.5%) o concorrono a formare il reddito con un'esenzione del 60 o 95% (contrasto alla doppia imposizione economica). Le plusvalenze non sono redditi da capitale ma redditi diversi e vengono tassati come ho detto prima. Niente credito d'imposta.


Per chi propone una tassazione degli strumenti finanziari al 30%..mi spiega come lo concilierebbe con l'art 47 Cost (Art. 47. La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito)?

[A+R]MaVro
23-10-2005, 09:20
Il credito d'imposta interno è stato abolito dalla riforma 2004 (rimana solo quello per le imposte pagate all'estero). I dividendi o sono soggetti a ritenuta alla fonte (12.5%) o concorrono a formare il reddito con un'esenzione del 60 o 95% (contrasto alla doppia imposizione economica). Le plusvalenze non sono redditi da capitale ma redditi diversi e vengono tassati come ho detto prima. Niente credito d'imposta.


Per chi propone una tassazione degli strumenti finanziari al 30%..mi spiega come lo concilierebbe con l'art 47 Cost (Art. 47. La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito)?
Scusa se ti sfrutto un po' ma vedo che sei più ferrato di me in materia :D .

Ho dato un occhio agli art.86 e 87 del TUIR e mi rimane un dubbio: d'accordo tutte le limitazioni poste sul possesso per almeno 1 anno ininterrotto e la residenza in Italia, per incoraggiare gli investimenti produttivi e non quelli speculativi, ma in questo modo le plus non vengono assoggettate mai ad imposizione? Quando distribuisco dividendi io beneficio di una esenzione indipendente e quindi non mi rientrano pro-quota e la società che ha acquistato può dedursi l'avviamento e quindi anche lì non si è soggetti a tassazione. Messa così sembra effettivamente una esenzione totale, mi sfugge qualcosa?

Zebiwe
23-10-2005, 13:15
Considerazioni introduttive su dividendi: l'esenzione al 95% è, sostanzialmente, una conseguenza della Direttiva 1990/435/CEE (Cosidetta "Madre/Figlia). Per cui li non ci piove.

Per le plusvalenze: la questione è che si è razionalizzato il sistema in base al principio che la tassazione avviene quando il reddito viene realizzato, non quando viene percepito. Per questo motivo la tassazione avviene in capo alla società partecipata (IRES+IRAP), è quello il momento in cui si realizza il reddito. Quando viene distribuito ai soci non deve essere tassato, altrimenti si ha doppia imposizione economica (stesso reddito tassato due volte in capo a due soggetti diversi). Le plusvalenze derivano dal diverso prezzo al momento dell'acquito e della vendita e, dato che il prezzo di un'azione è data dal valore attuale dei flussi di cassa futuri, capisci pure tu che si arriverebbe a tassare 2 volte anche in questo caso lo stesso reddito. Inoltre con la partecipation exemption viene meno l'incentivo delle società a creare holding in Olanda per gestire partecipazioni in Italia...