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View Full Version : Lol: se l'Iran sara' deferito all'Onu bloccheremo la fornitura di petrolio


IpseDixit
01-10-2005, 14:39
Linea dura del presidente Mahmoud Ahmadinejad per rispondere alla comunità internazionale che minaccia interventi per bloccare il programma di sviluppo nucleare.

“Se il caso Iran sarà portato dinanzi al Consiglio di Sicurezza – ha detto il neo presidente – rispondere in diversi modi, per esempio bloccando le esportazioni di petrolio”.

Teheran ha sempre rivendicato il proprio diritto a sviluppare programmi nucleare a scopo civile. Il timore di molti Paesi è che in realtà dietro di questi si nascondano obiettivi di armamento.

Nelle scorse settimana, Ahmadinejad aveva anche minacciato di bloccare le ispezioni onu nei propri stabilimenti in caso di deferimento dell’Consiglio di sicurezza.

http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=57050

fabio80
01-10-2005, 15:10
Teheran ha sempre rivendicato il proprio diritto a sviluppare programmi nucleare a scopo civile. Il timore di molti Paesi è che in realtà dietro di questi si nascondano obiettivi di armamento.



già, sti malpensanti eh....

LittleLux
01-10-2005, 15:17
Notizia vecchia e reazione scontata da parte iraniana.

La vera notizia (anche questa vecchia), invece e che i nostri media non hanno riportato, chissà perchè, è che dal primo Gennaio 2006 la borsa del petrolio di Teheran utilizzerà, per le transazioni petrolifere, non più il dollaro ma l'euro. Quindi, da allora in poi, tutto il petrolio iraniano, e ricordiamoci che è il secondo paese opec per produzione, sarà pagato non più in dollaroni ma in euri.

P.S.: a Saddam sta cosa ha portato male.

fabio80
01-10-2005, 15:19
Notizia vecchia e reazione scontata da parte iraniana.

La vera notizia (anche questa vecchia), invece e che i nostri media non hanno riportato, chissà perchè, è che dal primo Gennaio 2006 la borsa del petrolio di Teheran utilizzerà, per le transazioni petrolifere, non più il dollaro ma l'euro. Quindi, da allora in poi, tutto il petrolio iraniano, e ricordiamoci che è il secondo paese opec per produzione, sarà pagato non più in dollaroni ma in euri.

P.S.: a Saddam sta cosa ha portato male.

ai fini pratici non ci cambierà nulla, tanto in italia non è il costo del petrolio a fare aumentare i costi dei derivati

LittleLux
01-10-2005, 15:26
ai fini pratici non ci cambierà nulla, tanto in italia non è il costo del petrolio a fare aumentare i costi dei derivati

Cosa non cambierà nulla, il passaggio alle contrattazioni in euro o il blocco della produzione petrolifera iraniana?

In ogni caso, entrambe le cose avranno pesanti conseguenze, anche qui da noi, specie la prima ipotesi che farebbe schizzare il prezzo del barile verso i 100 dollari.

La seconda, invece, è una vera e propria bomba economica a livello internazionale, da cui i paesi zona euro potrebbero ricavare solo vantaggi. ;)

gpc
01-10-2005, 15:35
Ma è possibile che l'intero mondo industrializzato sia schiavo delle minacce di questi cialtroni fanatici? :rolleyes:

andreamarra
01-10-2005, 15:40
Ma è possibile che l'intero mondo industrializzato sia schiavo delle minacce di questi cialtroni fanatici? :rolleyes:

purtroppo si. :(

Questo perchè l'intero mondo deve poi, a sua volta, sottostare alle voglie di guadagno delle lobby petrolifere...

Basterebbe per limitare costi e salvare l'ambiente usare conbustibili alternativi al petrolio e trovare fonti di energia rinnovabili, pulite e poco costose. Purtroppo non è che ai petrolieri, che governano il mondo direttamente e indirettamente, gli puoi dire "salve, che potete smettere di mangiare e spolparci con il petrolio?" :D

basterebbe investire in fonti alternative (anche perchp il petrolio finirà prima o poi, e riconvertire il tutto non sarebbe tanto semplice... ci sarebbe una terza e quarta guerra mondiale ai fini di assaltare i territori che lo possiedono, per non morire) e con il tempo riconvertire fabbriche e altro. Ma purtroppo è un circolo vizioso...


:cry:

-kurgan-
01-10-2005, 15:42
ai fini pratici non ci cambierà nulla, tanto in italia non è il costo del petrolio a fare aumentare i costi dei derivati

non è così, è questa la vera bomba atomica.. pagando in euro l'europa si troverebbe con un vantaggio enorme rispetto agli usa.
prevedo purtroppo guerre in vista, non è cosa che viene fatta passare così in scioltezza.

beppegrillo
01-10-2005, 15:47
non è così, è questa la vera bomba atomica.. pagando in euro l'europa si troverebbe con un vantaggio enorme rispetto agli usa.
prevedo purtroppo guerre in vista, non è cosa che viene fatta passare così in scioltezza.
è un buffone il presidente dell'iran, prima di essere eletto disse che avrebbe fatto chiudere la borsa se saliva al potere, poi dopo ci ha ripensato..

CYRANO
01-10-2005, 15:49
Cosa non cambierà nulla, il passaggio alle contrattazioni in euro o il blocco della produzione petrolifera iraniana?

In ogni caso, entrambe le cose avranno pesanti conseguenze, anche qui da noi, specie la prima ipotesi che farebbe schizzare il prezzo del barile verso i 100 dollari.

La seconda, invece, è una vera e propria bomba economica a livello internazionale, da cui i paesi zona euro potrebbero ricavare solo vantaggi. ;)

uhm..hai invertito le opzioni :D ( la prima era il petrolio in euro e la seconda il blocco...non viceversa :D ).



Ciaozzz

FastFreddy
01-10-2005, 15:54
Ma è possibile che l'intero mondo industrializzato sia schiavo delle minacce di questi cialtroni fanatici? :rolleyes:

Ma che stai a di, è solo colpa dell'imperialismo occidentale! :O






:asd:

fabio80
01-10-2005, 15:57
non è così, è questa la vera bomba atomica.. pagando in euro l'europa si troverebbe con un vantaggio enorme rispetto agli usa.
prevedo purtroppo guerre in vista, non è cosa che viene fatta passare così in scioltezza.


parlavo pensando all'orto di casa.... :D

puoi pure pagare in sesterzi il petrolio ma tanto per una scusa o l'altra in italia il costo dei carburanti sarà sempre alle stelle.... l'aumento dei prezzi delle materie prime è una bufala enorme, non mi tornano i conti.

fabio80
01-10-2005, 15:58
è un buffone il presidente dell'iran, prima di essere eletto disse che avrebbe fatto chiudere la borsa se saliva al potere, poi dopo ci ha ripensato..


forse perchè qualcuno gli ha detto che l'avrebbe chiuso in una bara :D

von Clausewitz
01-10-2005, 16:06
Notizia vecchia e reazione scontata da parte iraniana.

La vera notizia (anche questa vecchia), invece e che i nostri media non hanno riportato, chissà perchè, è che dal primo Gennaio 2006 la borsa del petrolio di Teheran utilizzerà, per le transazioni petrolifere, non più il dollaro ma l'euro. Quindi, da allora in poi, tutto il petrolio iraniano, e ricordiamoci che è il secondo paese opec per produzione, sarà pagato non più in dollaroni ma in euri.

P.S.: a Saddam sta cosa ha portato male.

parli di questo?

http://spadelliamo.splinder.com/post/5792818#comment

giovedì, 22 settembre 2005

Ho letto in internet una interpretazione economica interessante relativa alle ragioni dell'invasione americana dell'Iraq.

Non si tratterebbe solo da parte americana di controllare direttamente i pozzi iracheni e di mantenere il pesante controllo geopolitico sulla regione del mondo più importante ai fini energetici. La ragione potrebbe anche essere quella di mantenere il petro-dollaro e di non rischiare che il dollaro venga sostituito dall'euro nelle quotazioni ufficiali del petrolio.

Il fatto che il petrolio sia quotato in dollari dà un vantaggio fondamentale all'economia americana. Fa in modo che il loro dollaro venga comprato, e quindi il suo prezzo rimanga sostenuto, per rendere possibili le transazioni più importanti nell'economia mondiale: quelle inerenti al petrolio che in pratica è il termine di paragone moderno per la ricchezza (oro nero). ll vantaggio monetario dato dal dollaro come moneta standard degli scambi internazionali ha fra l'altro fatto in modo che piano piano l'economia americana si trasformasse praticamente in economia importatrice e non più produttrice. Se vogliamo è un boomerang che ora gli americani rischiano di pagare caro: se non vogliono crollare devono fare in modo che il dollaro non venga sostituito da altre valute tipo l'euro nelle transazioni internazionali.

Riporto qui quanto scritto da tale DR. ELIAS AKLEH parlando di minaccia Iran sugli Stati Uniti. E' interessante anche se è una interpretazione.

"Il pericolo che l’Iran rappresenta per l’America non sono i suoi progetti nucleari, le armi di distruzione di massa, o il suo sostegno alle “organizzazioni terroristiche”, come pretende l’Amministrazione Americana. No, il vero pericolo è rappresentato dal suo tentativo di modificare il sistema economico mondiale utilizzando il petro-euro al posto del petro-dollaro. Un tale cambiamento viene considerato, nei circoli americani, come una vera e propria dichiarazione di guerra economica che appiattirebbe i profitti delle aziende americane provocando anche un probabile collasso economico.
Nel giugno del 2004 l’Iran aveva manifestato la sua intenzione di creare un centro di scambio petrolifero internazionale (una borsa) basata sull’euro. L’iniziativa trovava il favore sia di molti paesi produttori sia di molti paesi consumatori. Secondo le dichiarazioni iraniane tale borsa potrebbe iniziare la sua attività agli inizi del 2006. Naturalmente questa borsa si sarebbe trovata a competere con la borsa petrolifera di Londra (International Petroleum Exchange – IPE-), e con quella di New York (New York Mercantile Exchange – NYMEX-), ambedue in mano americana.

I paesi consumatori oggi non hanno scelta e sono obbligati ad utilizzare il dollaro quale moneta di acquisto del petrolio, dal momento che si tratta dell’unica valuta accettata nel settore. Di conseguenza le banche centrali sono costrette ad alimentare le loro riserve mediante l’acquisto di dollari, rafforzando in tal modo l’economia americana. Se l’Iran, seguito da altri paesi produttori, fosse disposto ad accettare l’Euro al posto del Dollaro l’economia americana si troverebbe ad affrontare una vera e propria crisi. Un esempio di questa crisi la potremmo vedere alla fine del 2005, inizi del 2006, quando gli acquirenti di petrolio potranno scegliere fra pagare 57 dollari al barile a Londra (IPE) o a New York (NYMEX), oppure 37 euro alla borsa iraniana. Una tale possibilità avrebbe l’effetto di ridurre i volumi di affari delle due borse occidentali basate sul dollaro (IPE e NYMEX).

Alcuni paesi hanno cercato di studiare gli effetti della conversione da un dollaro sempre più debole ad un euro sempre più forte. La debolezza del dollaro è stata causata dal fatto che l’economia americana ha ridotto la propria base produttiva, esportando all’estero i propri impianti, con l’eccezione delle industrie delle armi, e affidando a paesi terzi la propria produzione. Ormai l’economia americana interna si fonda sui posti di lavoro nei servizi e sulle grosse spese necessarie per le due guerre che ha iniziato. Gli investitori stranieri hanno incominciato a ritirare i loro capitali, provocando un ulteriore indebolimento del dollaro.

Un semplice osservatore dei mercati valutari ha potuto veder come la svalutazione del Dollaro sia iniziata dal novembre 2002, mentre il potere di acquisto dell’Euro sia cresciuto fino a raggiungere quota 1,34 dollari. Con lo Yen giapponese il dollaro ha perso da 104,45 a 103,90. La sterlina inglese è risalita un po’: da 1,9122 a 1,9272.

I rapporti economici di questo mese (Marzo) hanno messo in rilievo la rapida caduta dell’economia americana e il costante aumento del deficit che è arrivato, alla fine del 2004, a 665,90 miliardi di dollari. E il peggio deve ancora arrivare. Questa situazione preoccupa i banchieri internazionali, che hanno fatto presente a Bush i loro avvertimenti.

La guerra economica dell’Iran è simile a quella di Saddam Hussein che, nel 2000, aveva convertito tutte le sue riserve di dollari in euro, richiedendo il pagamento del petrolio in euro. Gli economisti dell’epoca si fecero beffe di Saddam perché con la sua mossa aveva avuto ingenti perdite. Però gli stessi economisti furono molto sorpresi quando Saddam ha potuto recuperare tutte le perdite in meno di un anno, a causa della rivalutazione dell’euro. L’amministrazione americana era pienamente consapevole del rischio quando le banche centrali di altri paesi cominciarono a diversificare le loro riserve di dollari con l’euro e a formare un fondo per l’acquisto del petrolio con la stessa valuta (Banche centrali della Russia e della Cina nel 2003). Per evitare un collasso economico Bush si affrettò a invadere e a distruggere il paese, sotto falsi pretesti, per dare un esempio a quei paesi che avessero voluto abbandonare il Dollaro, e per cercare di influenzare le decisioni dell’OPEC avendo il controllo del secondo paese produttore. La vendita del petrolio iracheno è quindi tornata a essere quotata in petro- dollari."

[...]

"La determinazione dell’Iran di utilizzare il petro-euro risulta invitante anche per altri paesi come la Russia e i paesi del Sud-america, come anche per l’Arabia Saudita, dato il recente deteriorarsi dei rapporti USA/Sauditi. Allo stesso tempo questa decisione ha anche provocato una politica americana sempre più aggressiva che utilizza le stesse scuse usate contro l’Irak: armi di distruzione di massa sotto forma delle ricerche nucleari, aiuto all’organizzazione “terroristica” degli Hezbollah, e minacce alla pace in Medio Oriente."

Si tratta ovviamente di una interpretazione che i ben pensanti di destra direbbero di sinistra o ... comunista! Ma è interessante e cosa molto più importante, a mio parere, verosimile.

L'articolo lo trovate su www.comedonchisciotte.org.

Padella


leggere però il commento sotto (non l'ho scritto io):

boh. a parte il fatto che discutere di geopolitica o di geopoliticaeconomica è come parlare di calcio da biscardi (ognuno dice quel cazzo che gli viene in mente al momento) , mi chiedo che credibilità abbia un tizio come questo fantomatico dr akleh che parlando di israele scrive: America has resorted to instigate and encourage its military bastard, Israel, to strike Iranian nuclear reactors the way it did to Iraq.(notare che nella traduzione italiana il "bastardo" sparisce sostituito da un più politically correct "figlioccio") e ancora: Such an “Islamic” bomb would threaten Israel’s military hegemony in the Middle East (egemonia israeliana nel medio oriente? ma stiamo scherzando? ma sapete quanti sono gli israeliani e quanti sono gli arabi??) e ancora: Further more the bomb would force the US to enter into negotiations with nuclear Iran that may limit Israeli expanding ambitions.
(ambizioni israeliane di espansione?? qui si rasenta il ridicolo e non commento neppure) baci. r.

utente anonimo


tempo di ricerca su google, 1 minuto :D :) ;)

von Clausewitz
01-10-2005, 16:17
non è così, è questa la vera bomba atomica.. pagando in euro l'europa si troverebbe con un vantaggio enorme rispetto agli usa.
prevedo purtroppo guerre in vista, non è cosa che viene fatta passare così in scioltezza.

non è così che?
per affermare che le cose non sarebbero così, dovresti avere la controprova di ciò che affermi
la hai questa controprova?
oppure stai parlado di dicerie e supposizioni altrui?
vedi guerre in vista?
vabbè che hai pronosticato in altro thread una guerra di tutti i paesi arabi contro israele, anche se un eventualità del genere non si è mai verificata neanche nei periodi caldi fra la guerra per il canale di suez del 56 e lo yom kippur del 73 e non si vede perchè dovrebbe succedere adesso che paesi come egitto e giordania hanno un trattato di pace di ferro con israele e pure ci mettevi in questo blocco "arabo" scagliato contro israele paesi come l'iran che arabi non sono
boh, che vuoi che ti dica, ci si risente alla prossima guerra immaginaria :D

-kurgan-
01-10-2005, 16:19
non mi è chiaro in che modo sia "smontata" la tesi ovvia secondo cui chi ha una moneta più forte quando compra qualsiasi cosa ha solo vantaggi :confused:

-kurgan-
01-10-2005, 16:20
non è così che?
per affermare che le cose non sarebbero così, dovresti avere la controprova di ciò che affermi
la hai questa controprova?
oppure stai parlado di dicerie e supposizioni altrui?
vedi guerre in vista?
vabbè che hai pronosticato in altro thread una guerra di tutti i paesi arabi contro israele, anche se un eventualità del genere non si è mai verificata neanche nei periodi caldi fra la guerra per il canale di suez del 56 e lo yom kippur del 73 e non si vede perchè dovrebbe succedere adesso che paesi come egitto e giordania hanno un trattato di pace di ferro con israele e pure ci mettevi in questo blocco "arabo" scagliato contro israele paesi come l'iran che arabi non sono
boh, che vuoi che ti dica, ci si risente alla prossima guerra immaginaria :D

quale punto non ti è chiaro della frase "se la mia moneta è più forte, ho vantaggi rispetto ad una moneta più debole quando acquisto un bene?"

la guerra in vista è quella contro l'iran, cosa c'entra la sbrodolata che hai postato tu?
e quando avrei pronosticato una guerra contro israele, scusa?

von Clausewitz
01-10-2005, 16:32
quale punto non ti è chiaro della frase "se la mia moneta è più forte, ho vantaggi rispetto ad una moneta più debole quando acquisto un bene?"

la guerra in vista è quella contro l'iran, cosa c'entra la sbrodolata che hai postato tu?
e quando avrei pronosticato una guerra contro israele, scusa?

infatti non mi è chiaro per niente, ne tantomeno ho intenzione di chiarire ciò che di per se è chiaro solo nei meandri della mente di chi elocubra simili teorie

cmq voi ci credete?
bene, buon per voi, ma il tema della discussione è un altro
iran, nucleare si o nucleare no?
risoluzione del consiglio di sicurezza si o risoluzione no?
tutto il resto è spostare l'argomento da un altra parte, la borsa in euro, la guerra (immaginaria) ecc. che poco c'entrano anche a volerle prendere per buone, cosa che mi guardo bene dal fare

per il link sulla prossima guerra da te pronosticata, israele vs resto del mondo :D , aspè che lo cerco

-kurgan-
01-10-2005, 16:37
infatti non mi è chiaro per niente, ne tantomeno ho intenzione di chiarire ciò che di per se è chiaro solo nei meandri della mente di chi elocubra simili teorie

cmq voi ci credete?
bene, buon per voi, ma il tema della discussione è un altro
iran, nucleare si o nucleare no?
risoluzione del consiglio di sicurezza si o risoluzione no?
tutto il resto è spostare l'argomento da un altra parte, la borsa in euro, la guerra (immaginaria) ecc. che poco c'entrano anche a volerle prendere per buone, cosa che mi guardo bene dal fare

per il link sulla prossima guerra da te pronosticata, israele vs resto del mondo :D , aspè che lo cerco

ecco, bravo cerca.. e poi cercati pure un libro di economia già che ci sei
:rolleyes:

mi chiedo se lo fai apposta a rompermi le palle periodicamente con argomenti inconsistenti solo per darmi fastidio, come quella famosa volta sul forum di luvi dove arrivasti pure ad insultare miei amici e loro parenti morti in serbia (definiti da te amichetti di milosevic, peccato fossero tra i dissidenti). Mica arrivò una mezza scusa allora, solo qualche mese di silenzio.. fu una bella dimostrazione di stile.

von Clausewitz
01-10-2005, 16:46
ecco, bravo cerca.. e poi cercati pure un libro di economia già che ci sei
:rolleyes:

mi chiedo se lo fai apposta a rompermi le palle periodicamente con argomenti inconsistenti solo per darmi fastidio, come quella famosa volta sul forum di luvi dove arrivasti pure ad insultare miei amici e loro parenti morti in serbia (definiti da te amichetti di milosevic, peccato fossero tra i dissidenti). Mica arrivò una mezza scusa allora, solo qualche mese di silenzio.. fu una bella dimostrazione di stile.

a parte le teorie keynesiane sulle borse di petrolio, stai proprio uscendo dal seminato, in quell'occasione ricordo solo di averti chiesto che tipo di dialogo intavolavi con i tuoi "amici" serbi a proposito del loro recente passato, il resto sono solo letture tue volte allo stravolgimento di ciò che scrivono gli altri
vabbè che il dialogo con te, sia un dialogo fra sordi l'ho capito da un pezzo :rolleyes:

coldd
01-10-2005, 16:53
Ma è possibile che l'intero mondo industrializzato sia schiavo delle minacce di questi cialtroni fanatici? :rolleyes:

guarda che l'intero mondo industrializzato vuole essere schiavo di questi cialtroni fanatici, nessuno ci obbiliga a comprare petrolio da loro

von Clausewitz
01-10-2005, 16:58
cmq il link sulle guerre "immaginarie" è questo
effettivamente ricordavo un po' male kurgan non ha detto quanto ricordavo io, ma un po' diverso, ecco il post incriminato:

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=993776&page=3&pp=20

no, aspetta.. credo che un attacco dell'iran a israele sarebbe un suicidio per la ritorsione americana!
credo che israele, pur essendo ben armato, non sia in grado di reggere una guerra da solo contro tutto il mondo arabo (che credo aiuterebbe concretamente l'iran in caso di guerra), ma questa eventualità -israele da solo- non si realizzerà mai: israele ha gli usa alle spalle, quindi qualsiasi persona dotata di cervello eviterebbe una guerra diretta in questo momento.

quindi ricordavo male io, per cui rettifico, altrimenti kurgan dice che ce l'ho con lui, in ogni caso più che la ritorsione americana è il fatto che per uno scontro frontale con israele, tutti i paesi arabi e non arabi, pesi separatamente o anche insieme, se la farebbero sotto dalla paura, visti i precedenti e in generale stigmatizzavo il fatto che ogni qual volta ci sono israele o gli usa di mezzo, tutti a pronosticare guerre immaginarie e spostare armate inesistenti, come apputo ho scritto in quella discussione

LittleLux
01-10-2005, 17:02
parli di questo?

http://spadelliamo.splinder.com/post/5792818#comment

giovedì, 22 settembre 2005

Ho letto in internet una interpretazione economica interessante relativa alle ragioni dell'invasione americana dell'Iraq.

Non si tratterebbe solo da parte americana di controllare direttamente i pozzi iracheni e di mantenere il pesante controllo geopolitico sulla regione del mondo più importante ai fini energetici. La ragione potrebbe anche essere quella di mantenere il petro-dollaro e di non rischiare che il dollaro venga sostituito dall'euro nelle quotazioni ufficiali del petrolio.

Il fatto che il petrolio sia quotato in dollari dà un vantaggio fondamentale all'economia americana. Fa in modo che il loro dollaro venga comprato, e quindi il suo prezzo rimanga sostenuto, per rendere possibili le transazioni più importanti nell'economia mondiale: quelle inerenti al petrolio che in pratica è il termine di paragone moderno per la ricchezza (oro nero). ll vantaggio monetario dato dal dollaro come moneta standard degli scambi internazionali ha fra l'altro fatto in modo che piano piano l'economia americana si trasformasse praticamente in economia importatrice e non più produttrice. Se vogliamo è un boomerang che ora gli americani rischiano di pagare caro: se non vogliono crollare devono fare in modo che il dollaro non venga sostituito da altre valute tipo l'euro nelle transazioni internazionali.

Riporto qui quanto scritto da tale DR. ELIAS AKLEH parlando di minaccia Iran sugli Stati Uniti. E' interessante anche se è una interpretazione.

"Il pericolo che l’Iran rappresenta per l’America non sono i suoi progetti nucleari, le armi di distruzione di massa, o il suo sostegno alle “organizzazioni terroristiche”, come pretende l’Amministrazione Americana. No, il vero pericolo è rappresentato dal suo tentativo di modificare il sistema economico mondiale utilizzando il petro-euro al posto del petro-dollaro. Un tale cambiamento viene considerato, nei circoli americani, come una vera e propria dichiarazione di guerra economica che appiattirebbe i profitti delle aziende americane provocando anche un probabile collasso economico.
Nel giugno del 2004 l’Iran aveva manifestato la sua intenzione di creare un centro di scambio petrolifero internazionale (una borsa) basata sull’euro. L’iniziativa trovava il favore sia di molti paesi produttori sia di molti paesi consumatori. Secondo le dichiarazioni iraniane tale borsa potrebbe iniziare la sua attività agli inizi del 2006. Naturalmente questa borsa si sarebbe trovata a competere con la borsa petrolifera di Londra (International Petroleum Exchange – IPE-), e con quella di New York (New York Mercantile Exchange – NYMEX-), ambedue in mano americana.

I paesi consumatori oggi non hanno scelta e sono obbligati ad utilizzare il dollaro quale moneta di acquisto del petrolio, dal momento che si tratta dell’unica valuta accettata nel settore. Di conseguenza le banche centrali sono costrette ad alimentare le loro riserve mediante l’acquisto di dollari, rafforzando in tal modo l’economia americana. Se l’Iran, seguito da altri paesi produttori, fosse disposto ad accettare l’Euro al posto del Dollaro l’economia americana si troverebbe ad affrontare una vera e propria crisi. Un esempio di questa crisi la potremmo vedere alla fine del 2005, inizi del 2006, quando gli acquirenti di petrolio potranno scegliere fra pagare 57 dollari al barile a Londra (IPE) o a New York (NYMEX), oppure 37 euro alla borsa iraniana. Una tale possibilità avrebbe l’effetto di ridurre i volumi di affari delle due borse occidentali basate sul dollaro (IPE e NYMEX).

Alcuni paesi hanno cercato di studiare gli effetti della conversione da un dollaro sempre più debole ad un euro sempre più forte. La debolezza del dollaro è stata causata dal fatto che l’economia americana ha ridotto la propria base produttiva, esportando all’estero i propri impianti, con l’eccezione delle industrie delle armi, e affidando a paesi terzi la propria produzione. Ormai l’economia americana interna si fonda sui posti di lavoro nei servizi e sulle grosse spese necessarie per le due guerre che ha iniziato. Gli investitori stranieri hanno incominciato a ritirare i loro capitali, provocando un ulteriore indebolimento del dollaro.

Un semplice osservatore dei mercati valutari ha potuto veder come la svalutazione del Dollaro sia iniziata dal novembre 2002, mentre il potere di acquisto dell’Euro sia cresciuto fino a raggiungere quota 1,34 dollari. Con lo Yen giapponese il dollaro ha perso da 104,45 a 103,90. La sterlina inglese è risalita un po’: da 1,9122 a 1,9272.

I rapporti economici di questo mese (Marzo) hanno messo in rilievo la rapida caduta dell’economia americana e il costante aumento del deficit che è arrivato, alla fine del 2004, a 665,90 miliardi di dollari. E il peggio deve ancora arrivare. Questa situazione preoccupa i banchieri internazionali, che hanno fatto presente a Bush i loro avvertimenti.

La guerra economica dell’Iran è simile a quella di Saddam Hussein che, nel 2000, aveva convertito tutte le sue riserve di dollari in euro, richiedendo il pagamento del petrolio in euro. Gli economisti dell’epoca si fecero beffe di Saddam perché con la sua mossa aveva avuto ingenti perdite. Però gli stessi economisti furono molto sorpresi quando Saddam ha potuto recuperare tutte le perdite in meno di un anno, a causa della rivalutazione dell’euro. L’amministrazione americana era pienamente consapevole del rischio quando le banche centrali di altri paesi cominciarono a diversificare le loro riserve di dollari con l’euro e a formare un fondo per l’acquisto del petrolio con la stessa valuta (Banche centrali della Russia e della Cina nel 2003). Per evitare un collasso economico Bush si affrettò a invadere e a distruggere il paese, sotto falsi pretesti, per dare un esempio a quei paesi che avessero voluto abbandonare il Dollaro, e per cercare di influenzare le decisioni dell’OPEC avendo il controllo del secondo paese produttore. La vendita del petrolio iracheno è quindi tornata a essere quotata in petro- dollari."

[...]

"La determinazione dell’Iran di utilizzare il petro-euro risulta invitante anche per altri paesi come la Russia e i paesi del Sud-america, come anche per l’Arabia Saudita, dato il recente deteriorarsi dei rapporti USA/Sauditi. Allo stesso tempo questa decisione ha anche provocato una politica americana sempre più aggressiva che utilizza le stesse scuse usate contro l’Irak: armi di distruzione di massa sotto forma delle ricerche nucleari, aiuto all’organizzazione “terroristica” degli Hezbollah, e minacce alla pace in Medio Oriente."

Si tratta ovviamente di una interpretazione che i ben pensanti di destra direbbero di sinistra o ... comunista! Ma è interessante e cosa molto più importante, a mio parere, verosimile.

L'articolo lo trovate su www.comedonchisciotte.org.

Padella


leggere però il commento sotto (non l'ho scritto io):

boh. a parte il fatto che discutere di geopolitica o di geopoliticaeconomica è come parlare di calcio da biscardi (ognuno dice quel cazzo che gli viene in mente al momento) , mi chiedo che credibilità abbia un tizio come questo fantomatico dr akleh che parlando di israele scrive: America has resorted to instigate and encourage its military bastard, Israel, to strike Iranian nuclear reactors the way it did to Iraq.(notare che nella traduzione italiana il "bastardo" sparisce sostituito da un più politically correct "figlioccio") e ancora: Such an “Islamic” bomb would threaten Israel’s military hegemony in the Middle East (egemonia israeliana nel medio oriente? ma stiamo scherzando? ma sapete quanti sono gli israeliani e quanti sono gli arabi??) e ancora: Further more the bomb would force the US to enter into negotiations with nuclear Iran that may limit Israeli expanding ambitions.
(ambizioni israeliane di espansione?? qui si rasenta il ridicolo e non commento neppure) baci. r.

utente anonimo


tempo di ricerca su google, 1 minuto :D :) ;)


No, francamente non so neanche chi sia il tipo e il sito che hai postato mi è completamente sconosciuto. ;)

E' un fatto incontestabile, tuttavia, che se le contrattazioni petrolifere passassero dal dollaro all'euro, l'economia americana ne subirebbe un danno economico gravissimo; non mi pare ci voglia molto a capirlo.

fabio80
01-10-2005, 17:03
guarda che l'intero mondo industrializzato vuole essere schiavo di questi cialtroni fanatici, nessuno ci obbiliga a comprare petrolio da loro

e da chi dovremmo comprarlo? :confused:

CYRANO
01-10-2005, 17:16
e da chi dovremmo comprarlo? :confused:

dalla norvegia! :D



Ciaozzz

-kurgan-
01-10-2005, 17:17
a parte le teorie keynesiane sulle borse di petrolio, stai proprio uscendo dal seminato, in quell'occasione ricordo solo di averti chiesto che tipo di dialogo intavolavi con i tuoi "amici" serbi a proposito del loro recente passato, il resto sono solo letture tue volte allo stravolgimento di ciò che scrivono gli altri
vabbè che il dialogo con te, sia un dialogo fra sordi l'ho capito da un pezzo :rolleyes:

in quell'occasione l'insulto l'abbiamo percepito entrambi, e lo sai perfettamente.
c'è un limite oltre il quale il divertente uso del forum, la satira politica e le battute sugli "avversari" diventano qualcosa di più e poco simpatico, soprattutto quando si toccano argomenti così tragici (prendo atto pure di quelle virgolette qui sopra)
cmq andiamo avanti ad ignorarci, a me sta benissimo.

SaMu
01-10-2005, 18:55
Cosa non cambierà nulla, il passaggio alle contrattazioni in euro o il blocco della produzione petrolifera iraniana?

In ogni caso, entrambe le cose avranno pesanti conseguenze, anche qui da noi, specie la prima ipotesi che farebbe schizzare il prezzo del barile verso i 100 dollari.

La seconda, invece, è una vera e propria bomba economica a livello internazionale, da cui i paesi zona euro potrebbero ricavare solo vantaggi. ;)

Vantaggi di che tipo?

gpc
01-10-2005, 19:01
guarda che l'intero mondo industrializzato vuole essere schiavo di questi cialtroni fanatici, nessuno ci obbiliga a comprare petrolio da loro

Ci obbliga qualche dettagliuccolo tecnologico e il fatto che ce l'hanno praticamente solo loro.

dalla norvegia! :D


Ma LOL :D

gpc
01-10-2005, 19:02
Vantaggi di che tipo?

Che i benzinai dovranno più temere l'osservazione sul dollaro debole quando gli viene chiesto il perchè alzano i prezzi :asd:

fabio80
01-10-2005, 19:04
Che i benzinai dovranno più temere l'osservazione sul dollaro debole quando gli viene chiesto il perchè alzano i prezzi :asd:


tanto alla fine la super la paghiamo lo stesso un botto :mbe:

gpc
01-10-2005, 19:08
tanto alla fine la super la paghiamo lo stesso un botto :mbe:

Perchè, il diesel è a buon mercato? :D
Ma se i prezzi sono questi col dollaro che vale poco, aspetta a vedere a quanto lo portano se il petrolio lo quotano in €€€ ;)

Luther Blissett
01-10-2005, 19:13
Ma è possibile che l'intero mondo industrializzato sia schiavo delle minacce di questi cialtroni fanatici? :rolleyes:
Curiosa percezione della realtà.

von Clausewitz
01-10-2005, 19:24
No, francamente non so neanche chi sia il tipo e il sito che hai postato mi è completamente sconosciuto. ;)

E' un fatto incontestabile, tuttavia, che se le contrattazioni petrolifere passassero dal dollaro all'euro, l'economia americana ne subirebbe un danno economico gravissimo; non mi pare ci voglia molto a capirlo.


per quanto riguarda l'autore sono i risultati che ha dato google, veniva citato come inerente a parole come petrolio borsa euro iran, se tu hai qualche altro link o autore "conosciuto", postali
per la borsa di petrolio non saprei, theeran è da 25 anni, dalla rivoluzione khomeinista che ha screzi con washington, gli ostaggi all'ambasciata americana, l'airbus abbattuto per errore, l'antiamericanismo e antisraelianismo come dottrine di stato, perchè non l'ha fatto prima?
chi glielo avrebbe impedito e in secondo luogo tu pensi che la cosa desti preoccupazione a washington?
mah, se l'iran vuole contrattare in euro il suo petrolio che lo faccia, ma la cosa riguarda più i compratori di petrolio iraniano che non gli usa che da l'iran non ne comprano, quindi india, cina, paesi europei ecc.
sulla borsa di new york il petrolio continuerà a essere contrattato in dollari e in dollari continueranno a contrattarlo i maggiori fornitori degli usa, canada, messico, venezuela, oltre che gli usa stessi, ovvviamente, senza che la cosa desti particolare preoccupazione all'amministrazione americana a cui presumibilmente non fregherà niente avendo altro di più importante da pensare
per qunto riguarda il blocco petrolifero, già negli anni 70 ai tempi dello schock petrolifero tutti i paesi arabi avevano provato a usare questi mezzi ricattatori, ma alla fine spuntati dall'occidente, senza che ci fossero conseguenze d'un qualche tipo se non un aumento del prezzo al barile (l'occidente ha forse invaso i paesi arabi per questo?), figuriamoci se questo strumento è agitato da un solo paese come l'iran, che non credo neanche se lo possa permettere visto lo stato di difficoltà della sua economia
ma soprattutto esiste o meno un problema nucleare iraniano?
evidentemente esiste e lo si sta cercando di risolvere nelle sedi competenti, AIEA eventualmente adesso consiglio di sicurezza ONU ecc., con trattative che coinvolgono una troika eurpea avviati da tempo
spostare il discorso su altro equivale a trasformarlo nella solita barzelletta antiamenricana, per cui gira e rigira, il discorso è sempre un altro, discorso basato per lo più sulle solite teorie detrologiche di qualche carneade o psueudo intellettuale che senza le consuete sparate antiamericane probabilmente non saprebbe cosa scrivere, e gli usa sono sempre colpevoli di tutto o da mettere sempre nel banco degli imputati per ogni cosa, anche per gli eventi futuri
ma ci sarà una volta che gli usa abbiano non dico ragione ma almeno neanche palesemente torto a priori? ;)

CYRANO
01-10-2005, 19:27
tanto alla fine la super la paghiamo lo stesso un botto :mbe:

2 anni fa facevo i soliti 5 euro allo scooter..e mi arrivavano i soliti 4,68 lt.
Ora manco 4 lt arrivano... :cry: :cry:



Ciaozzz

fabio80
01-10-2005, 19:39
Perchè, il diesel è a buon mercato? :D
Ma se i prezzi sono questi col dollaro che vale poco, aspetta a vedere a quanto lo portano se il petrolio lo quotano in €€€ ;)

inizierò a fare il pieno dai serbatoi altrui :read:

FastFreddy
01-10-2005, 19:43
guarda che l'intero mondo industrializzato vuole essere schiavo di questi cialtroni fanatici, nessuno ci obbiliga a comprare petrolio da loro

Come diceva la mamma: "O mangi sta minestra o ti butti dalla finestra!" ;)

Se fosse così facile sostituire il petrolio staremmo ancora appresso all'iran e compagnia?

fabio80
01-10-2005, 19:45
Come diceva la mamma: "O mangi sta minestra o ti butti dalla finestra!" ;)

Se fosse così facile sostituire il petrolio staremmo ancora appresso all'iran e compagnia?


spero di vivere sufficientemente a lungo da vedere l'inizio dell'indipendenza petrolifera e il casino conseguente in mo quando i nostri amati evri non usciranno più dall'europa :mbe: :mbe: :mbe:

Fil9998
01-10-2005, 23:21
Notizia vecchia e reazione scontata da parte iraniana.

La vera notizia (anche questa vecchia), invece e che i nostri media non hanno riportato, chissà perchè, è che dal primo Gennaio 2006 la borsa del petrolio di Teheran utilizzerà, per le transazioni petrolifere, non più il dollaro ma l'euro. Quindi, da allora in poi, tutto il petrolio iraniano, e ricordiamoci che è il secondo paese opec per produzione, sarà pagato non più in dollaroni ma in euri.

P.S.: a Saddam sta cosa ha portato male.



mmmmm


allora prima di gennaio teheran vedrà dei bei fuochi d'artificio in cielo e riceverà una bella visita di cortesia da parte di qualche migliaio di fanti.....


poi .... il casus belli si trova .... non è mai un problema trovarne uno.... con teheran poi è ancora più facile.

stiamo a vedere russi e cinesi che dicono se dovesse andare così.

twinpigs
02-10-2005, 09:07
Se fosse così facile sostituire il petrolio staremmo ancora appresso all'iran e compagnia?
loro forniscono solo materia prima... a lavorarlo e smerciarlo sotto forma di benzina et varie ci pensano le lobby di mamma ammeriga :D quindi a queste ultime va il grosso del guadagno...

tecnologie alternative? raccontalo alle lobby che devono fare i conti con le loro economie di scala... se non lavorano tot quantitavo enorme di greggio in tot periodo "guadagnano" moooolto meno...

gpc
02-10-2005, 09:09
loro forniscono solo materia prima... a lavorarlo e smerciarlo sotto forma di benzina et varie ci pensano le lobby di mamma ammeriga :D quindi a queste ultime va il grosso del guadagno...

tecnologie alternative? raccontalo alle lobby che devono fare i conti con le loro economie di scala... se non lavorano tot quantitavo enorme di greggio in tot periodo "guadagnano" moooolto meno...

Twinpigs, quando si parla di politica puoi tirare fuori tutti i complotti che vuoi, ma quando si parla di scienza no: al momento non esiste nessuna tecnologia che possa sostituire il petrolio. Punto.

twinpigs
02-10-2005, 09:13
Twinpigs, quando si parla di politica puoi tirare fuori tutti i complotti che vuoi, ma quando si parla di scienza no: al momento non esiste nessuna tecnologia che possa sostituire il petrolio. Punto.
beh è una mezza verità... l'altra mezza che occorre a realizzarla (ricerca e sviluppo) è occlusa da coloro (padroni del mondo) che hanno interesse a far fruttare i loro investimenti in "macchinari" che lavorano il petrolio

gpc
02-10-2005, 09:16
beh è una mezza verità... l'altra mezza che occorre a realizzarla (ricerca e sviluppo) è occlusa da coloro (padroni del mondo) che hanno interesse a far fruttare i loro investimenti in "macchinari" che lavorano il petrolio

Vero a metà pure questo: sicuramente chi guadagna col petrolio non vede di buon occhio tecnologie alternative, tuttavia è anche vero che economicamente è ancora conveniente rispetto a qualunque tecnologia alternativa che sia stata ideata.
Tra l'altro, il passaggio più promettente, economicamente parlando, per la produzione dell'idrogeno passa... per il petrolio. Per cui non gli andrebbe tanto male nemmeno con quello...

zerothehero
02-10-2005, 10:34
Linea dura del presidente Mahmoud Ahmadinejad per rispondere alla comunità internazionale che minaccia interventi per bloccare il programma di sviluppo nucleare.

“Se il caso Iran sarà portato dinanzi al Consiglio di Sicurezza – ha detto il neo presidente – rispondere in diversi modi, per esempio bloccando le esportazioni di petrolio”.

Teheran ha sempre rivendicato il proprio diritto a sviluppare programmi nucleare a scopo civile. Il timore di molti Paesi è che in realtà dietro di questi si nascondano obiettivi di armamento.

Nelle scorse settimana, Ahmadinejad aveva anche minacciato di bloccare le ispezioni onu nei propri stabilimenti in caso di deferimento dell’Consiglio di sicurezza.

http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=57050


Ma il deferimento passa per il consiglio di sicurezza?
Se si la Cina credo che bloccherà tale provvedimento..ad essere determinati a bloccare il nucleare iraniano sono gli europei (o meglio i francesi-tedeschi-inglesi che stanno trattando a nome dell'europa) e gli americani. Se l'iran passa alle minacce di tagliare le forniture di petrolio credo che tema la volontà a procedere degli europei e degli americani.
sono curioso di capire se Israele si riserverà un'azione simile a quella che fece contro L'iraq per eliminare la centrale nucleare in costruzione. :D

gpc
02-10-2005, 10:38
Ma il deferimento passa per il consiglio di sicurezza?
Se si la Cina credo che bloccherà tale provvedimento..ad essere determinati a bloccare il nucleare iraniano sono gli europei (o meglio i francesi-tedeschi-inglesi che stanno trattando a nome dell'europa) e gli americani. Se l'iran passa alle minacce di tagliare le forniture di petrolio credo che tema la volontà a procedere degli europei e degli americani.
sono curioso di capire se Israele si riserverà un'azione simile a quella che fece contro L'iraq per eliminare la centrale nucleare in costruzione. :D

Sarebbe un modo comodo per levarsi le castagne dal fuoco... Tanto, tutti i paesi islamici sbavano per radere al suolo Israele, per cui un'azione del genere non rovinerebbe certo i rapporti con l'Iran, poi basterebbe che sotto banco l'Onu desse il suo appoggio ad Israele e gli garantisse che, al di là di qualche dichiarazione di forma, non si farebbe nulla... e ci si leva un grosso peso dalle spalle.

zerothehero
02-10-2005, 10:42
Posto un'articolo interessante per chi vuole approndire riguardo alla politica iraniana

Le linee della politica estera iraniana

Come si è detto, pur con l’avvicendamento alla presidenza, l’Iran non muta le proprie linee di politica estera. A tal riguardo il Ministro degli Esteri Kamal Karrazi è stato particolarmente chiaro in una conferenza stampa del 25 luglio scorso: “la fine della presidenza di Khatami non equivale alla fine delle relazioni diplomatiche. Ciascun governo ha il proprio metodo specifico. Non ci sarà cambiamento nella politica estera dell’Iran, il quale è desideroso di avere relazioni con tutti gli stati del mondo, ad eccezione di Israele”.
Pochi minuti prima, nella prolusione, Karrazi si era soffermato anche sulle relazioni con gli Stati Uniti d’America dicendo che “la presidenza degli USA ha in Iraq aumentato la portata del terrorismo”. In poche parole la politica estera iraniana rimane anti-sionista e sostanzialmente anti-americana, ma cambiano le aspettative del paese: esso non è più mantenuto dall’Occidente nell’isolamento diplomatico cui era stato relegato in passato, ma anzi sta prepotentemente cercando di creare un proprio ruolo nella regione.

In cosa consisterebbe, dunque, tale ruolo? In prima battuta nella stabilizzazione della regione e nell’accrescimento del potenziale dell’Iran nella stessa; in secondo luogo nella creazione di stringenti legami economico-diplomatici contro gli Stati che si oppongono alle ingerenze americane e che vogliono creare una propria sfera di influenza in Medio Oriente e Asia Centrale. La scelta degli interlocutori privilegiati è presto fatta: sono i già citati Russia, Cina e India, i tre giganti politici, economici e demografici – tale non si può definire il Giappone - dell’Oriente. A questi tre Stati, l’Iran può come controvalore offrire le proprie risorse energetiche (petrolio e gas naturale), la sua linea politica anti-occidentale ed il suo futuro potenziale nucleare.

Iran - Russia: è sul nucleare il fulcro dell’intesa

La Russia sta cercando di trovare una propria collocazione strategica in Medio Oriente, l’Iran vuole assumere un nuovo ruolo a livello di politica internazionale: è inevitabile che i due paesi si guardino l’un l’altro con estremo interesse. I rapporti strategici tra Iran e Russia, comunque, non sono certo cosa nuova; più volte Vladimir Putin e l’ex presidente iraniano Khatami hanno parlato di “congruenza” in merito agli interessi geopolitici regionali: per venire a tempi recenti e ad atti concreti, superando la retorica diplomatica, è sufficiente pensare all’accordo da trecento milioni di dollari di fornitura di armi convenzionali stipulato tra i due paesi nell’ottobre 2001, ma ancor più agli ottocento milioni di dollari pagati al governo moscovita per ottenere il combustibile necessario ad attivare la centrale atomica di Bushehr. Quest’ultima località, insieme a Natan e Arek, rappresenta il centro focale del programma nucleare, formalmente solo civile, che entro la fine del 2006 dovrebbe portare a potenziare le capacità energetiche dello stato del Golfo Persico.

La Russia, che già al momento del ballottaggio alle elezioni presidenziali in Iran aveva dichiarato di non avere preferenze per la vittoria di alcun candidato, con il successo di Ahmadinejad alle recenti elezioni vedrà molto probabilmente accrescere il proprio interesse per lo Stato del Golfo. Nei programmi del neo presidente iraniano, la produzione di energia tramite processi nucleari rappresenta una priorità dello sviluppo per far sì che le risorse di gas naturale – oggi una delle maggiori voci della bilancia delle esportazioni del Paese e una delle principali merci di scambio per gli accordi economici internazionali – non vadano incontro ad un veloce esaurimento. E sul tema del nucleare, per ciò che concerne le conoscenze umane e tecnologiche, la Russia non ha rivali nell’area. C’ è quindi da aspettarsi che, pur di fronte alle antagonistiche pressioni USA, i rapporti Iran - Russia siano destinati nel prossimo futuro ad aumentare.

Iran - Cina: una partnership basata su infrastrutture, risorse energetiche e armi

Il fatto che Iran e Cina siano economie in piena crescita è un motivo sufficiente ed un naturale strumento di avvicinamento tra i due paesi. La Repubblica popolare, infatti, è attiva nello Stato del Golfo nei più svariati settori.
Negli anni a venire, il rapporto è destinato a crescere per due ordini di motivi: il primo è che il recente sganciamento della moneta cinese dal dollaro e la sua rivalutazione del 2% è, per Pechino, un freno per le esportazioni ma un beneficio per le importazioni; il secondo è che le due potenze sono attratte l’una verso l’altra dalla volontà di porre un limite all’espansionismo americano in Asia Centrale. Ragioni di tipo economico e politico fanno quindi sì che l’alleanza tra Iran e Cina assuma connotati crescenti e non si basi solamente sul petrolio, ma anche sulle risorse nucleari e le armi.

Per quanto attiene al primo dei tre fattori, la volontà di Pechino di limitare i vantaggi competitivi americani è riscontrabile anche nella scelta di privilegiare per il proprio approvvigionamento energetico paesi non filo-americani quali l’Iran, appunto, il Venezuela e il Sudan. Sotto questo aspetto, nel novembre scorso, Cina e Iran hanno siglato un contratto da 100 miliardi di dollari valevole per i prossimi dieci anni che prevede che il gigante asiatico ottenga circa 10 milioni di tonnellate di gas naturale ogni anno, fornendo allo Stato del Golfo Persico come parziale contropartita un elevato numero di ingegneri specializzati e mezzi di estrazione per la ricerca di nuovi giacimenti di gas e petrolio. Riguardo al nucleare e alle armi, sono punti cruciali nei rapporti tra i due paesi. A prescindere dagli accordi di fornitura di normale materiale bellico che intercorrono tra i due stati, l’Iran ottiene dalla Cina un sostegno indispensabile per la potenziale creazione di un arsenale atomico: se da una parte gli USA hanno indirettamente accusato il paese di Hu Jintao di fornire allo Stato arabo know-how e risorse per la creazione di armi nucleari o l’Iran stesso di approntarne la produzione, in sede Onu dalle lamentele non si è mai passati alle sanzioni economiche contro il governo di Teheran per il fatto che gli Usa vedrebbero le proprie rimostranze arenarsi contro l’impossibilità di superare il veto cinese.

Iran - India: Teheran è per Nuova Delhi sinonimo di gas naturale

Sulla strada della partnership tra Iran e Cina vi è l’India. Sebbene le linee di approvvigionamento del gas naturale e del petrolio destinate a Pechino abbiano il proprio naturale punto di passaggio nel subcontinente indiano, le relazioni tra Teheran e Nuova Delhi non si basano solo sulla vendita delle fonti energetiche. Quella indiana, seppur in misura minore rispetto alla Cina, è anch’essa un’economia in forte sviluppo ed ha nella istruzione universitaria scientifica un indubbio elemento di pregio nel panorama mondiale.
Ma veniamo al nocciolo dei rapporti tra i due paesi. L’utilizzo di gas naturale è nell’ultimo decennio cresciuto per l’India del 6-7% annuo: a ciò il governo è riuscito a far fronte per metà con le proprie risorse interne, per il resto con le importazioni. Nei prossimi dieci anni, poi, è previsto il quadruplicarsi di tale tipo di necessità energetiche: proprio su questo l’Iran vorrebbe giocare un ruolo decisivo e diventarne il maggiore fornitore. Come rileva il sito internet dell’ambasciata iraniana a Nuova Delhi la questione è la seguente: perché l’India dovrebbe voler comprare il gas dall’Iran? La risposta è chiara e non lascia spazio ad alternative: anche ignorando le difficoltà tecniche, l’importazione di gas da altri Stati (vengono citati gli esempi di Qatar e Turkmenistan) è del 15-20% più costosa. Come detto, però, la partnership non riguarda solo il gas e il petrolio: recentemente, l’India ha stipulato un accordo con Teheran per l’invio di proprio personale tecnico per la costruzione di un impianto di lavorazione dell’acciaio a Bandar-e ‘Abbas, nel sud del paese, e i contatti per la fornitura di materiale bellico tra i paesi sono negli ultimi anni cresciuti notevolmente.

Conclusione

I rapporti tra Teheran e i tre giganti asiatici, come si è avuto modo di dimostrare, sono sufficientemente saldi e destinati alla crescita. Nel contesto delle relazioni internazionali l’aspetto economico è l’elemento che maggiormente spingerà l’espansione nel prossimo futuro. E’ sulla direttrice Iran-Cina, però, che più probabilmente si avranno i maggiori sviluppi: la Repubblica Popolare necessita di nuove risorse per il proprio sviluppo e parallelamente è lo Stato che più ha da offrire al Paese di Ahmadinejad. Riprova di ciò è che in una visione d’insieme che consideri tutti i casi di rapporti bilaterali sopra delineati, è tra Teheran e Pechino che sono già stati strutturati il maggior numero di interscambi nei più svariati settori.

zerothehero
02-10-2005, 10:48
Sarebbe un modo comodo per levarsi le castagne dal fuoco... Tanto, tutti i paesi islamici sbavano per radere al suolo Israele, per cui un'azione del genere non rovinerebbe certo i rapporti con l'Iran, poi basterebbe che sotto banco l'Onu desse il suo appoggio ad Israele e gli garantisse che, al di là di qualche dichiarazione di forma, non si farebbe nulla... e ci si leva un grosso peso dalle spalle.

Vediamo :fagiano: come procedono i negoziati con gli iraniani.
All'onu l'iran gode di appoggi che imho farebbero naufragare ogni tentativo di sanzioni "serie" e "pesanti".

coldd
02-10-2005, 12:21
e da chi dovremmo comprarlo? :confused:

il punto nn è questo
siamo noi che abbiamo bisogno di loro, l'iran non è assolutamento obbligato a vendere petrolio all'europa o usa (vedi anche l'articolo)

Fil9998
02-10-2005, 13:22
Temo proprio che teheran vedrà dei bei fuochi d'artificio in cielo e riceverà una bella visita di cortesia da parte di qualche migliaio di fanti.....


poi .... il casus belli si trova sempre volendolo cercare ... con teheran poi è ancora più facile.

stiamo a vedere russi e cinesi che dicono se dovesse andare così.

zerothehero
02-10-2005, 15:04
il punto nn è questo
siamo noi che abbiamo bisogno di loro, l'iran non è assolutamento obbligato a vendere petrolio all'europa o usa (vedi anche l'articolo)


Si, ma l'iran non ha mica il monopolio della fornitura petrolifera..certo il blocco iraniano farebbe aumentare i prezzi.

Luther Blissett
02-10-2005, 15:14
al momento non esiste nessuna tecnologia che possa sostituire il petrolio.
E' diverso: al momento non è pronta l'infrastuttura per sostituire il petrolio con una qualsiasi altra fonte di energia. E nessuno ha interesse a farlo.

Scoperchiatore
02-10-2005, 15:22
guarda che l'intero mondo industrializzato vuole essere schiavo di questi cialtroni fanatici, nessuno ci obbiliga a comprare petrolio da loro

No?

Il petrolio cell'hanno in pochi, e se finisce in Venezuela e in Alaska, che facciamo?

zerothehero
02-10-2005, 15:24
E' diverso: al momento non è pronta l'infrastuttura per sostituire il petrolio con una qualsiasi altra fonte di energia. E nessuno ha interesse a farlo.

L'interesse c'è, ma cmq prendiamo l'idrogeno..
O lo estrai dal metano o dall'acqua..nel secondo caso è proibitivo da un punto di vista energetico, nel primo caso devi cmq estrarlo ed ha costi superiori rispetto al combustibile fossile.
dato che le nostre economie devono essere competitive con quelle estere non è che ci si possa affidare in modo volontaristico a fonti energetiche molto costose o discontinue come l'eolico o il solare.
Perchè siamo tutti bravi a parlare, ma vorrei vedere quanti accetterebbero di avere una bolletta energetica 5-6 volte superiore a quella odierna ma pulita. :fagiano:
Ok la ricerca e le fonti pulite ma se non sono competitive non sostituiranno mai il petrolio.

Scoperchiatore
02-10-2005, 15:25
Se fosse così facile sostituire il petrolio staremmo ancora appresso all'iran e compagnia?

Mi sembra veramente strano che nel 1920 si è teorizzato di una quarta dimensione, si è parlato di meccanica quantistica, che in termine di 100 anni si è passati dal cavallo ai jet privati, e che, nonostante questo, non si riesce a fare a meno di un combustibile organico.

Diciamo che sarebbe duro iniziare a farne a meno, per noi, perchè dovremmo rinunciare a molte cose, e sarebbe molto duro per l'economia mondiale che sul petrolio vive.

gpc
02-10-2005, 22:18
Mi sembra veramente strano che nel 1920 si è teorizzato di una quarta dimensione, si è parlato di meccanica quantistica, che in termine di 100 anni si è passati dal cavallo ai jet privati, e che, nonostante questo, non si riesce a fare a meno di un combustibile organico.

Diciamo che sarebbe duro iniziare a farne a meno, per noi, perchè dovremmo rinunciare a molte cose, e sarebbe molto duro per l'economia mondiale che sul petrolio vive.

No, non sarebbe duro, sarebbe impossibile.
Certo, se rinunci a tutto quello che è derivato dalla rivoluzione industriale in poi ce la fai...