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View Full Version : Cosa Nostra tenta di rialzare la testa a New York


Adric
28-09-2005, 13:10
Martedì 27 Settembre 2005

New York, “Cosa Nostra” tenta di rialzare la testa

In libertà il boss John Gotti Junior. E non è che il primo di una lunga serie. La polizia teme un grande ritorno della mafia

dal nostro corrispondente

ANNA GUAITA

NEW YORK - La polizia di New York si prepara a tempi bui: “Cosa Nostra” potrebbe risorgere, e rimpiombare la città nella corruzione e nella violenza. Le cattive notizie non vengono solo dalle aule dei tribunali, dove il figlio del defunto boss John Gotti è riuscito a farsi assolvere dall’accusa di associazione a delinquere e tentato omicidio, ma anche da uno studio dell’Fbi, dal quale risulta che fra il 2006 e il 2007 numerosi boss delle Cinque Famiglie che per decenni dominarono New York usciranno di prigione. Sono nomi coinvolti in omicidi, traffico di droga, riciclaggio. Sono stati in prigione dieci, quindici anni, vent’anni, ma nessuno si illude che abbiano troncato i rapporti con la Mafia.
John Gotti Junior è stato assolto qualche giorno fa, con stupore di molti. Il suo avvocato è riuscito a convincere i membri della giuria, che il 42enne erede del padrino aveva ”messo la testa a posto” già da molto tempo. La polizia di New York e di Filadelfia non la pensa così, e crede che John Junior seguirà le orme che furono del padre, dello zio Peter, del cugino Richard, tutti boss spietati. Tra l’altro Richard è uno di quelli che verranno presto rilasciati: il prossimo marzo tornerà libero, e sarà probabilmente contento di trovare a casa John Junior ad aspettarlo.Fra coloro che hanno quasi finito di scontare la pena ci sono ”calibri 90” di tutte e cinque le famiglie, dalla Gambino alla Bonanno, dalla Genovese alla Luchese e infine alla Colombo. Molti di costoro si trovano in prigione grazie alla crociata anti-Mafia lanciata negli anni Ottanta a New York dall’allora procuratore federale Rudy Giuliani, poi diventato sindaco. In quegli anni, mentre i tribunali fervevano di attività, e un boss dopo l’altro veniva incarcerato, e altri decidevano di collaborare, sembrò davvero che la Cupola delle Cinque Famiglie fosse stata sgominata. Ma oggi che le condanne vanno concludendosi, la polizia e l’Fbi si preparano al peggio.
Tra l’altro, pur se in gran parte scalzata dalle nuove criminalità organizzate, in particolare quella russa e quella cinese, la Mafia italo-americana non ha mai smesso di operare. Si calcola che ci siano almeno 1100 ”manovali” di Cosa Nostra attivi nell’area metropolitana, e che i tentacoli della corruzione abbiano coinvolto qualcosa come 10 mila esponenti del mondo economico, imprenditoriale e burocratico della città. I boss troveranno cioè ad aspettarli una struttura ancora funzionante.

(Il Messaggero.it)

Heinlein
28-09-2005, 13:15
Si calcola che ci siano almeno 1100 ”manovali” di Cosa Nostra attivi nell’area metropolitana, e che i tentacoli della corruzione abbiano coinvolto qualcosa come 10 mila esponenti del mondo economico, imprenditoriale e burocratico della città. I boss troveranno cioè ad aspettarli una struttura ancora funzionante.
(Il Messaggero.it)

A New York, per 10 milioni di abitanti ci sarebbero 1.100 "soldati"... a Reggio Calabria, per 500.000 abitanti ce ne sarebbero 5.000... a spanne, direi che non sono messi poi tanto male.

Ma se l'ordine è quello di dare comunque la colpa della criminalità agli Italiani, beh...

Freeride
28-09-2005, 13:18
Bene, bene, è giunta l'ora di ritornare agli antichi splendori e scalzare via quello schifo di mafia cinese! :D

Radical
28-09-2005, 13:22
Martedì 27 Settembre 2005

New York, “Cosa Nostra” tenta di rialzare la testa

In libertà il boss John Gotti Junior. E non è che il primo di una lunga serie. La polizia teme un grande ritorno della mafia

dal nostro corrispondente

ANNA GUAITA

NEW YORK - La polizia di New York si prepara a tempi bui: “Cosa Nostra” potrebbe risorgere, e rimpiombare la città nella corruzione e nella violenza. Le cattive notizie non vengono solo dalle aule dei tribunali, dove il figlio del defunto boss John Gotti è riuscito a farsi assolvere dall’accusa di associazione a delinquere e tentato omicidio, ma anche da uno studio dell’Fbi, dal quale risulta che fra il 2006 e il 2007 numerosi boss delle Cinque Famiglie che per decenni dominarono New York usciranno di prigione. Sono nomi coinvolti in omicidi, traffico di droga, riciclaggio. Sono stati in prigione dieci, quindici anni, vent’anni, ma nessuno si illude che abbiano troncato i rapporti con la Mafia.
John Gotti Junior è stato assolto qualche giorno fa, con stupore di molti. Il suo avvocato è riuscito a convincere i membri della giuria, che il 42enne erede del padrino aveva ”messo la testa a posto” già da molto tempo. La polizia di New York e di Filadelfia non la pensa così, e crede che John Junior seguirà le orme che furono del padre, dello zio Peter, del cugino Richard, tutti boss spietati. Tra l’altro Richard è uno di quelli che verranno presto rilasciati: il prossimo marzo tornerà libero, e sarà probabilmente contento di trovare a casa John Junior ad aspettarlo.Fra coloro che hanno quasi finito di scontare la pena ci sono ”calibri 90” di tutte e cinque le famiglie, dalla Gambino alla Bonanno, dalla Genovese alla Luchese e infine alla Colombo. Molti di costoro si trovano in prigione grazie alla crociata anti-Mafia lanciata negli anni Ottanta a New York dall’allora procuratore federale Rudy Giuliani, poi diventato sindaco. In quegli anni, mentre i tribunali fervevano di attività, e un boss dopo l’altro veniva incarcerato, e altri decidevano di collaborare, sembrò davvero che la Cupola delle Cinque Famiglie fosse stata sgominata. Ma oggi che le condanne vanno concludendosi, la polizia e l’Fbi si preparano al peggio.
Tra l’altro, pur se in gran parte scalzata dalle nuove criminalità organizzate, in particolare quella russa e quella cinese, la Mafia italo-americana non ha mai smesso di operare. Si calcola che ci siano almeno 1100 ”manovali” di Cosa Nostra attivi nell’area metropolitana, e che i tentacoli della corruzione abbiano coinvolto qualcosa come 10 mila esponenti del mondo economico, imprenditoriale e burocratico della città. I boss troveranno cioè ad aspettarli una struttura ancora funzionante.

(Il Messaggero.it)


Ecco, preoccupiamoci di sgominare la mafia a NY... E da noi? Qual'è la situazione? :doh: