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View Full Version : rossetti, saponi e patatine uccidono l’orango


Adric
26-09-2005, 04:15
Domenica 25 Settembre 2005

Divorato dalle industrie che usano l’olio di palma il 90% di foresta pluviale nel sud-est asiatico

Rossetti, saponi e patatine uccidono l’orango

di PAOLO GANGEMI

ROMA - L'orango e lo storione, un animale che vive nelle foreste il primo, un pesce dei laghi il secondo: così distanti eppure così minacciati da un unico destino, quello dell'estinzione. Ma con due prospettive diverse. Lo spiegano uno studio e un rapporto di un'associazione ambientalista presentati in questi giorni.
L'orango vive nelle foreste pluviali dell'Asia sudorientale, soprattutto in Malaysia e Indonesia, e proprio dalla lingua malese viene il nome orangutan, che vuol dire "uomo della foresta" o "uomo selvatico": è chiamato così per la sua somiglianza con la nostra specie. Nonostante questa parentela, gli uomini "non selvatici" stanno sterminando i loro cugini. E, per aggiungere la beffa al danno, la loro progressiva sparizione non è provocata dalla caccia, ma indirettamente dal consumo smisurato di sapone, rossetto, patatine fritte e pane. Per questi prodotti, infatti, si usa l'olio di palma: le piantagioni necessarie per la produzione di massa stanno distruggendo la foresta pluviale. Il 90 per cento dell'habitat nell'Asia sudorientale è stato spazzato via. L'accusa viene da un rapporto dell'organizzazione ambientalista Friends of the Earth (amici della Terra), che ha fornito delle stime secondo cui gli oranghi potrebbero estinguersi nel giro di 12 anni. Il loro numero sarebbe sceso nell'ultimo secolo da quasi mezzo milione a soli 45.000 esemplari, e per gli esperti ne muoiono fino a 5.000 ogni anno a causa della deforestazione.
Ben diverso è il discorso per quanto riguarda lo storione. Dalle sue uova si ricava come è noto il pregiatissimo caviale, ed è questa la causa principale della diminuzione preoccupante degli esemplari in tutto il mondo. Gli storioni impiegano in media quindici anni per raggiungere l'età riproduttiva, e poi depongono le uova solo ogni 3 o 4 anni: in queste condizioni la pesca eccessiva rischia di sterminarli. Inoltre, altri pericoli per loro vengono dall'inquinamento e dalle dighe che danneggiano l'ambiente nel quale depongono le uova. Da tempo gli esperti avevano lanciato l'allarme, ma ora la conferma del pericolo per questo pesce viene dal primo studio condotto sullo stato attuale di tutte e 25 le specie di storioni presenti nel mondo. Lo studio, pubblicato sulla rivista Fish and Fisheries, è opera di un gruppo di ricercatori guidati da Ellen Pikitch, direttrice del Pew Institute for Ocean Science dell'Università di Miami.
Gli storioni vengono cacciati per il caviale già dal 500 avanti Cristo, e Aristotele racconta che le preziose uova erano tenute in considerazione tanto alta che al termine dei banchetti il loro arrivo veniva accompagnato da squilli di tromba. Ma è nell'ultimo secolo che la pesca ha portato lo storione al rischio di estinzione in tutto il mondo. Dal 1997 è protetto dalla Convenzione internazionale sul commercio di specie a rischio, e la pesca legale è calata del quindici per cento rispetto al picco di 30 anni fa. Il commercio illegale però continua, anche a causa del crollo dell'Unione Sovietica che ha lasciato il campo aperto alle mafie del Caucaso: il novanta per cento delle riserve mondiali di storione si trovano infatti nel Mar Caspio.
Paradossalmente però la salvezza per lo storione può venire proprio dalla causa principale che lo ha messo in pericolo: il caviale. Per continuare a produrre le gustose (e costose) uova, sono stati impiantati numerosi allevamenti, dove si spera che possano continuare a sopravvivere e soprattutto a produrre le uova pregiate.
Ora bisogna vedere se qualcuno si deciderà ad allevare anche gli oranghi, o se gli uomini selvatici saranno condannati per non saper produrre niente di prezioso per l'economia.
(Il Messaggero.it)

BMWZ8
26-09-2005, 12:09
si dai facciamo un bell'allevamento di oranghi :asd: :asd: :rotfl: :rotfl: fossero belli almeno :D

:)

Heinlein
26-09-2005, 12:32
Gli storioni vengono cacciati per il caviale già dal 500 avanti Cristo, e Aristotele racconta che le preziose uova erano tenute in considerazione tanto alta che al termine dei banchetti il loro arrivo veniva accompagnato da squilli di tromba.

Fa persino sorridere, una così ingenua considerazione per un cibo pregiato.

Oggi che ti trovi sedicenti delikatessen del tempo che fu al supermercato, sotto fotoelettriche da abbronzatura, "lardo di colonnata" che il maiale è stato lì solo il tempo di prendere la residenza.

Il pesto "come lo faceva la nonna" e i tortellini "come li faceva la mamma" con scadenza 2007...

Il pollo, che una volta si mangiava solo la domenica, ma almeno era pollo vero...

Pretendiamo di mangiare ogni giorno come se fosse domenica, e per accontentare i nostri malsani desideri stiamo sterminando e desertificando. E in piu' ci avveleniamo.