Bautzen
17-09-2005, 13:52
Salve a tutti, nell'ottica di cambiare il mio attuale lavoro (tecnico/sistemista presso una piccola azienda di IT operante nel triveneto, occupato da 4 anni), dopo aver inviato più di 50 CV in 9 mesi e partecipato a "soli" 7 colloqui, il mero risultato è sommariamente un ...... in bocca al lupo. I miei 10 anni di esperienza (alcuni dei quali anche come responsabile CED in un'azienda medio/piccola da 200 PC) sono tenuti quasi per nulla in considerazione e riguardo al tasto dello stipendio non ne parliamo..... anzi .... parliamone: attualmente percepisco qualcosa più di 1000 euro con l'auto aziendale e rimborsi vari (pranzi e spese varie inerenti agli interventi). Quindi se dovessi considerare puramento questo aspetto, riconosco di sentirmi soddisfatto. Peccato che la norma aziendale è quello di non essere puntuale sui pagamenti talvota slittando anche per lunghi mesi (anche 4 o 5) e da alcuni che se ne sono già affrancati da tempo, sono in causa per avere il TFR. Al di là di questa storia all'italiana, durante i coloqui di lavoro alla domanda "quanto è la sua retribuzione attuale?" io rispondo con la verità e loro: "behh 1.000 euro lordi naturalmente!!!!". Al che se io devo pensare di lavorare per ditte così dove mediamente distano da casa mia circa 30 Km andare ed altrettanti al ritorno e dove il pranzo non è pagato, behhh sputargli contro sarebbe poco. E' chiaro che tutti noi viviamo più che dignitosamente con meno di 700 euro al mese (gà tolte le spese!!!). Io non ho la pretesa di prendere come adesso (meglio certo se potessi) ma almeno una situazione in cui posso conciliare il lavoro con uno stipendio che mi permetta almeno di pagare un affitto od un piccolo mutuo. Bene fatti più o meno tutti i colloqui così (che tristezza), sono incappato in un lavoro un pò particolare: presidio presso la sala ced di una grande azienda di telecomunicazioni, in cui una conoscenza base informatica non è richiesta, ma solo "capacità di adattamento". Nel senso che un gruppo di persone coprendo un arco lavorativo di 24H per 365 gg l'anno deve interpretare dei continui messaggi di avviso dei sistemi ed inoltrarli ai livelli superiori. La reperibilità comunque di 24H etc. La cosa mi sa molto da automa e deprimente. La mia capacità si fonda sul dinamismo delle situazioni, sulla diversità e molteplicità delle problematiche, un crescere continuo che mi fa anche superare la stanchezza di 50.000km l'anno in giro per il nord-Itlia. Poi sempre in questi incontri ti decantano la possibilità di corsi di avanzamento di settore etc.... ma è solo uno specchieto per le allodole. Basta solo pensare alla mole di personale del CED (400 persone) e alle numerose aziende che tra appalti e subappalti "vivono" lì dentro. Come è possibile poter fare carriera quando tutto quello che fai è monitorato (quello che scrivi su tasteira, telecamere etc...) ed ogni problema che incontri devi SOLO inoltrarlo al livello superiore con delle procedure standard dalle quali non bisogna PER NESSUN MOTIVO ignorarle? Per non parlare del trattamento economico (tema del prossimo incontro). Insomma sarei curioso di sentire l'opinione di qualcuno o che ha fatto questo tipo di lavoro o che in qualche maniera ne è venuto in contatto. In questo modo vengono anche compromessi pesantemente i rapporti sociali esistenti (morosa, amici, etc...) in quanto non puoi più vivere le festività o le serate o comunque non si possono fare alcun tipo di progetto. Certo per me la retribuzione econimica ha un suo peso, ma non meno dell'arrichimento personale/professionale.
Grazie a tutti
Grazie a tutti