View Full Version : Influenza dei polli, previsti 150.000 morti
LittleLux
12-09-2005, 13:18
E sti cazzi, lasciatemelo dire, ci mancava solo questa. In caso di pandemia, nella sola italia si stimano 150.000 morti. C'è da sperare che i vaccini arrivino tempestivamente, e che le previsioni più nere, ovviamente, non si avverino. Tuttavia, ragazzi, appena arriva il vaccino, meglio farsene una dose doppia.:D
http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/scienza_e_tecnologia/influavia/vaccipolli/vaccipolli.html
La spagnola a inizo secolo scorso fece + morti della prima guerra mondiale (credo sui 18 milioni) brrrrrr, altro che terrorismo.
Lunedì 12 Settembre 2005
«Al momento gli italiani possono contare su 185 mila dosi di vaccino, troppe poche». La più previdente è l’Olanda: ne ha già 5 milioni
di CARLA MASSI
ROMA - L’Organizzazione mondiale della sanità punta il dito contro l’Italia: poche le scorte di vaccini e farmaci per combattere l’influenza aviaria. Mentre la maggior parte dei paesi occidentali si stanno organizzando per fronteggiare l’eventuale epidemia da noi, secondo l’Oms, non si è stati sufficientemente solleciti nel predisporre le difese. A oggi, possiamo contare su 185 mila cicli-dosi di antivirali. Un numero considerato dagli specialisti di Ginevra troppo basso per la nostra popolazione. Altre nazioni, come l’Olanda, ne hanno oltre 5 milioni. E gli abitanti sono molti meno, circa 16 milioni e mezzo. La Gran Bretagna avrebbe già provveduto a mettere da parte farmaci per coprire un quarto della popolazione.
Ribatte il ministro della Salute Francesco Storace: «Siamo stati i primi al mondo a procurarci il diritto di prelazione per 35 milioni di vaccini. La mia preoccupazione deriva dalla dichiarazione dell’Oms che afferma che ci sarà una pandemia. Ormai la domanda non è se scoppierà, ma quando e dove scoppierà».
La strategia italiana punta sul vaccino: le dosi di cui parla il ministro costeranno circa 5,4 milioni di euro. Sono stati già stipulati dei contratti con tre aziende farmaceutiche (Aventis-Sanofi, Chiron e Solvay) che, da anni, sono al lavoro per preparare l’antidoto contro il virus H5N1. I contratti, nella loro formulazione, offrono una garanzia di prelazione. E, quindi, della disponibilità del vaccino anti-pandemia in Italia nel momento in cui l’arrivo della pandemia dovesse essere ufficialmente dichiarato dall’Oms.
L’Olanda che, unica in Europa, ha deciso di ricoverare al chiuso tutti gli allevamenti, è il paese potenzialmente è più attrezzato. In caso di epidemia, infatti, come viene annunciato dal Congresso europeo di infettivologia in corso a Malta, sarebbe protetto il 31,5% della popolazione. A seguire, ci sono la Norvegia, l’Islanda e l’Irlanda. Tutti paesi con un numero di abitanti relativamente basso.
«Ancora non si è preparati a sufficienza - commenta Klaus Stohr dell’Organizzazione mondiale della sanità - e i paesi più poveri rischiano di rimanere tagliati fuori da qualsiasi tipo di difesa». Il panorama degli epidemiologi è questo: nelle mani dei più ricchi tutte le scorte. E, nei laboratori, ora si deve correre. Oggi, in Europa, è prodotto tra il 65 e il 70% del vaccino ma la metà di questo esce dai confini.
Ora che la caccia è stata riaperta torna l’incubo contagio. Da parte degli uccelli migratori che arrivano dall’Est. La polemica è aperta. «Occorre capire - aggiunge Storace - anche quanto è fondata questa preoccupazione sul contagio perchè c’è chi fa riferimento a provvedimenti sulla caccia: io prima di decidere o di chiedere una decisione collegiale al governo, voglio essere certo che questo sia un problema reale».
L’allarme arriva dagli scienziati ma, i responsabili di ogni paese, stanno già facendo i conti su quello che vorrebbe dire l’arrivo dell’infezione. Negli Stati Uniti, il Centro per il controllo delle malattie, ha fatto uno studio sul probabile peso economico di un’epidemia nel mondo intero. Sono stati presi in considerazione tutti gli aspetti: dal costo delle medicine, a quello dei ricoveri, alle viste. Risultato: da 71,3 miliardi a 167 miliardi di dollari. Un dato per tutti. In Asia sono stati uccisi circa 120 milioni di polli perché contagiati dal virus, per questo l’industria del settore avrebbe perso circa 15 milioni di dollari. In Russia, il governo ha già messo le mani avanti: agli allevatori verrà rimborsato solo un terzo del valore degli animali persi. Questo potrebbe portare al silenzio degli addetti ai lavori e alla conseguente vendita di animali colpiti dalla malattia. Quindi, veicolo, dell’infezione. Che, nei 120 casi accertati nell’uomo, ha portato a 63 morti.
(Il Messaggero.it)
Lunedì 12 Settembre 2005
«Sicure le carni di produzione nazionale»
Allevatori preoccupati. De Lauretis, presidente di Avitalia: primi segnali di una nuova “mucca pazza”
di PIERO CACCIARELLI
ROMA - L’influenza aviaria, giustamente, fa paura, ma gli allevatori italiani garantiscono che chi mangia carni bianche di produzione nazionale non corre alcun rischio di ammalarsi. Una campagna di sensibilizzazione dei consumatori è già partita sulle pagine dei principali quotidiani, all’insegna dello slogan ”Conosciamo i nostri polli”. L’Italia - si sottolinea - non importa né animali vivi, né carni o uova dalle aree colpite dal virus H5n1: Sud-est asiatico, Russia e Kazakhistan, con 63 casi mortali. Anzi, siamo autosufficienti, poiché la copertura assicurata dagli allevamenti supera il 100%, arrivando al 106,2. Sulle soddisfacenti condizioni igienico-sanitarie di tutta la filiera produttiva e sui rigorosi controlli messi in campo dalle autorità pubbliche e dalle stesse aziende insiste Gaetano De Lauretis, presidente di Avitalia, unione tra le associazioni di produttori avicoli. Il settore è in fermento perché un’informazione poco corretta ha portato a una drastica contrazione degli acquisti e alla conseguente caduta dei prezzi all’origine, anche al di sotto dei costi sostenuti. Dunque, ci sono i primi, concreti segnali di una crisi che ricorda quella della ”mucca pazza“. Ma gli allevatori ricordano che non esiste alcuna prova che il morbo possa contrarsi mangiando gli animali. E’ sicuro, invece, che il virus si trametta con il contatto diretto tra i volatili infetti e l’uomo, come è accaduto negli allevamenti dell’Asia, che certo non brillano per igiene.
Sotto questo punto di vista, invece, le imprese della Penisola sono in regola, specialmente dopo che il Servizio sanitario e i carabinieri del Nas hanno aumentato la vigilanza. Comunque, - rimarca De Lauretis - da noi vige il meccanismo del ”tutto pieno e tutto vuoto“: tra un ciclo e l’altro di produzione, gli spazi occupati dagli animali vengono sempre svuotati, lavati e disinfettati, proprio per sbarrare al strada ai microrganismi pericolosi. «I controlli sugli alimenti zootecnici, sulle acque e sull’ambiente - afferma il presidente di Avitalia - fanno di quello italiano uno dei sistemi tra i più sicuri al mondo». Esiste, però, il pericolo delle importazioni clandestine. Per contrastare un reato così insidioso, molte aziende già appongono volontariamente sulle loro carni l’etichetta che garantisce la provenienza, applicando un decreto del 2004. Questa etichettatura diventerà obbligatoria tra un mese e l’intero apparato promette di adeguarsi anche prima della scadenza prefissata.
(Il Messaggero.it)
Scoperchiatore
12-09-2005, 21:13
Beh, la SARS doveva essere il male del secolo. Meglio stare attenti, questo sì, ma non esagerare con gli allarmismi.
LittleLux
12-09-2005, 21:19
Beh, la SARS doveva essere il male del secolo. Meglio stare attenti, questo sì, ma non esagerare con gli allarmismi.
Giusto, non esagerare con gli allarmismi. farsi trovare adeguatamente preparati sì, però. Avere a disposizione le dosi necessarie, ed in tempo, di vaccino, non mi sembra una cosa impossibile od esagerata da farsi. Tutto sommato, con poco si potrebbe evitare un potenziale, grave, danno.
Speriamo che le autorità preposte agiscano con responsabilità.
bluelake
13-09-2005, 09:03
SAN GIULIANO (Malta) - Sedici milioni di infetti, due milioni di ricoveri, 150 mila morti solo in Italia: è la previsione degli esperti per la prossima annunciata pandemia di influenza, quella che potrebbe essere innescata dall’ormai noto virus dei polli H5N1, isolato per la prima volta a Hong Kong
Una donna indonesiana nutre i suoi polli a Giakarta (Ansa)
nel 1997. Una previsione basata su modelli statistici, che prendono in considerazione le passate epidemie influenzali, l’asiatica del 1958 e l’Hong Kong del 1967, soprattutto.
«Prerogativa del nuovo virus - riferisce Ovidio Brignoli, vicepresidente della Società italiana di medicina generale, a San Giuliano (Malta) dove è in corso la Seconda conferenza europea sull’influenza - è la possibilità di trasmissione all’uomo direttamente dai volatili, polli innanzitutto, senza passaggi intermedi in altri animali, come per esempio i maiali. Al momento, all’H5N1 manca l’ultimo requisito per creare una pandemia, cioè una diffusione su larga scala: il contagio da uomo a uomo. Soltanto in un caso è stato documentato questo passaggio, un evento pericoloso in quanto la probabilità che il virus provochi una pandemia fra gli esseri umani dipende proprio dalla capacità di adattarsi al nostro organismo».
Di fronte allo spettro di un’emergenza globale, si stanno attivando piani in tutto il mondo. Italia in ritardo, secondo l’Oms, ma ora in prima linea. «L’epidemia è inevitabile - commenta Pietro Crovari, presidente della Commissione pandemia influenzale del ministero della Salute italiano -. Ci stiamo preparando».
Il ministero italiano ha predisposto un piano, presentato in anteprima a Malta e mutuato da quello del 2002: è aggiornato secondo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e in base all’esperienza maturata negli ultimi mesi in Estremo Oriente e sarà reso pubblico sul sito del ministero entro fine settembre. E’ un piano che individua i sistemi di sorveglianza, capaci di intercettare gli eventuali primi casi, stabilisce i provvedimenti di emergenza in caso di pandemia, organizza la distribuzione dei farmaci e dei vaccini e indica le autorità responsabili. «Le fasi sono due - continua Crovari -. La prima è preliminare e si basa sulla sorveglianza da parte dei medici di medicina generale e dei dipartimenti di emergenza degli ospedali che dovrebbero identificare eventuali casi "sospetti". Di fronte a un dubbio entrano in gioco sofisticate indagini di laboratorio che, grazie alla cosiddetta Pcr (un esame basato sulla reazione a catena della polimerasi, che identifica il codice genetico del virus ndr ), possono individuare il virus nel giro di 3 ore».
La seconda fase scatterebbe nel caso di pandemia che, da noi, spetta al ministro della Salute o addirittura al Presidente del consiglio annunciare. Per questa evenienza sono previsti anche l’intervento della Protezione civile e il coinvolgimento della sanità militare e sono state ipotizzate le autorità di riferimento che dovrebbero decidere sulla somministrazione dei farmaci per la profilassi ed eventualmente dei vaccini. In periferia ci potrebbe essere un «commissario per l’influenza» per ogni Asl, capace di gestire ogni singola realtà locale e in grado di collegarsi con le autorità centrali, regionali o statali. «Per rallentare la diffusione abbiamo oggi a disposizione soltanto i farmaci antivirali come l’oseltamivir - commenta Aurelio Sessa, membro della Commissione pandemia influenzale del ministero - che serve per il trattamento precoce di chi è colpito dal virus e per la prevenzione "ad anello" dell’infezione fra le persone che gli stanno intorno». Le scorte attuali, predisposte dal ministero, si aggirano attorno a 154 mila dosi. Devono aumentare fino a 2,5 milioni di dosi per coprire quel 5 per cento della popolazione italiana considerata a rischio. Il problema è soltanto quello dei finanziamenti che dovranno essere stabiliti dal prossimo Consiglio dei ministri. Indispensabili perché le aziende produttrici pianifichino la produzione, per ora insufficiente. Tutto questo in attesa del vaccino, già allo studio.
Adriana Bazzi
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/09_Settembre/13/polli.shtml
:rabbrividiamo: :eek:
certo però non è per pensar male, ma 'sti virus tutti dalla Cina arrivano... :mbe:
Sinclair63
13-09-2005, 09:28
:old: :doh: :D
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1013352
bluelake
13-09-2005, 09:32
:old: :doh: :D
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1013352
li unifico :D
Heinlein
13-09-2005, 09:35
[i]SAN GIULIANO (Malta) - Sedici milioni di infetti, due milioni di ricoveri, 150 mila morti solo in Italia: è la previsione degli esperti per la prossima annunciata pandemia di influenza, quella che potrebbe essere innescata dall’ormai noto virus dei polli H5N1, isolato per la prima volta a Hong Kong
C'è un articolo, su "Le Scienze" di molti anni fa (non riesco più a trovarlo) dedicato all'influenza spagnola, che spiega molto bene i meccanismi delle pandemìe. Bisognerebbe riuscire a trovarlo e postarlo.
Le epidemìe con il salto di specie sono le più temibili, anche per le possibilità di contagio attuali. Tuttavia sono scettico da quanto riportato dai giornali generalisti quando scrivono in materie scientifiche; qualche giorno fa, casualmente ho trovato su un rotocalco un articolo... una sedicente "Università di Harvard" sentenziava che una donna in gravidanza, se mangia tonno qualche volta, fa nascere un figlio meno intelligente... :D
Sinclair63
13-09-2005, 09:39
li unifico :D
Si ma non vale, dovevi unificarli col titolo del thread precedente... :doh: :O :D
bluelake
13-09-2005, 09:58
Si ma non vale, dovevi unificarli col titolo del thread precedente... :doh: :O :D
è più facile creare un vaccino dal nulla che ricordarsi come diavolo funziona l' "unisci thread"... :mbe:
Heinlein
13-09-2005, 10:23
Che la "tonnaggine" riesca ad attraversare la placenta ?. :D :D :D :D
Ciao
No, si riferiva al contenuto di mercurio del tonno in scatola, e ai suoi effetti sul cervello in formazione del nascituro... lo stesso studio, riferiva che invece il consumo di altri pesci farebbe aumentare l'intelligenza del 15%. Il tutto, basato su accertamenti su BEN 165 MADRI (!) e con test di intelligenza fatti su NEONATI DI SEI MESI (!!!!!)
Quando leggo queste cose, non so se devo mettermi a ridere, o incazzarmi... :D
LittleLux
13-09-2005, 10:36
Privilegio moderatoriale, il suo titolo ha maggior titolo dell'altro. :D :D :D :D
Ciao
Tzè, come faccio i titoli io, non li fa nessuno: chiari, diretti, efficaci. :O :D :sofico:
Heinlein
13-09-2005, 11:19
Comunque non preoccuparti, di qualcosa dobbiamo morire e se la natura sceglierà una pandemia per selezionarci di quello moriremo in barba a tutte le nostre sensazioni di onnipotenza e immortalità, meglio non pensarci e sperare di possedere un sistema immunitario sufficientemente agguerrito per assicurarci la sopravvivenza. Se invece non ne siamo dotati pazienza, qualcuno, anche se siamo noi stessi, dovrà morire.
Ciao
Sto riflettendo sui numeri; non so come devo intendere "quindici milioni di contagiati" e "due milioni di ricoverati".
Se per contagiati si intende gente portatrice sana, o con lievi sintomi, o curabile in proprio; e per ricoverati, si intende un ricoverato a casa o in ospedale. Noi non abbiamo due milioni di posti letto, in ospedale. Un simile numero di contagiati e ricoverati, essendo spalmato su tutte le categorie sociali, non solo farebbe saltare in aria il sistema sanitario, ma colpirebbe l'amministrazione, le infrastrutture, i trasporti, la manutenzione dei servizi essenziali. Non lascerebbe indenne la nostra civiltà.
Se poi si registrasse da subito un'alta mortalità, si scatenerebbe il panico.
Per cui, le notizie e le previsioni su questo problema dovrebbero rispettare canoni di estrema rigorosità, anzichè magari per converso puntare sul sensazionalismo per convincere i governi ad affrontare il problema con mezzi adeguati.
Ma si sa, basta vedere che senso di responsabilità c'è nei confronti del terrorismo. E con quale preveggenza è stata salvata New Orleans... davvero, a questo punto purtroppo penso che ognuno dovrà cercare delle risposte da solo e nei momenti critici sbrogliarsela da solo.
momo-racing
13-09-2005, 12:41
non ho seguito molto le notizie inerenti l'influenza aviaria. quello che domando è: cos'ha di particolare questa influenza rispetto alle classiche influenze? il numero di morti previsto è legato come al solito principalmente ad anziani ed a gente con già una cattiva salute o c'è un concreto rischio per chiunque?
ErbaLibera
13-09-2005, 13:21
non ho seguito molto le notizie inerenti l'influenza aviaria. quello che domando è: cos'ha di particolare questa influenza rispetto alle classiche influenze? il numero di morti previsto è legato come al solito principalmente ad anziani ed a gente con già una cattiva salute o c'è un concreto rischio per chiunque?
In piu:i sintomi quali sono?
Heinlein
13-09-2005, 13:28
non ho seguito molto le notizie inerenti l'influenza aviaria. quello che domando è: cos'ha di particolare questa influenza rispetto alle classiche influenze? il numero di morti previsto è legato come al solito principalmente ad anziani ed a gente con già una cattiva salute o c'è un concreto rischio per chiunque?
Per quello che mi ricordo dal pezzo di Le Scienze dedicato alla Spagnola: le pandemìe colpiscono contemporaneamente un grande numero di persone, perchè il virus trova casualmente la "chiave" genetica giusta. Vengono colpiti contemporaneamente l'apparato gastro-intestinale e quello respiratorio (mentre credo che l'influenza ne colpisca solo uno). Inoltre c'è il fatto del salto di specie, che credo aggiunga altre variabili non controllabili. Ecco, credo che sia il salto di specie la peculiarità di questa temuta infezione. Ma sono su un terreno che non è assolutamente il mio (tra noi, non c'è nessuno che studia medicina o farmacìa?).
Comunque, alla fine credo che, paradossalmente, non ci sia nulla di biblico in questa cosa; è un calcolo statistico, freddamente statistico. Tot anni tra una pandemìa e l'altra, tot probabilità che avvenga il salto di specie, tot probabilità che il virus sia così pervasivo.
E' un po' come il calcolo della probabilità su una collisione su un asteroide... "mediamente ogni mille anni", ecco, ne son passati 999... che facciamo? :stordita:
Heinlein
13-09-2005, 13:29
In piu:i sintomi quali sono?
Sempre dall'articolo di Le Scienze: persone che la mattina si sentivano bene, il pomeriggio accusavano i sintomi di una influenza, e decedevano nella notte.
ErbaLibera
13-09-2005, 13:32
Sempre dall'articolo di Le Scienze: persone che la mattina si sentivano bene, il pomeriggio accusavano i sintomi di una influenza, e decedevano nella notte.
Azz quindi manco te ne accorgi??? :eek:
Sinclair63
13-09-2005, 13:44
http://www.agi.it/news.pl?doc=200509081115-1034-RT1-CRO-0-NF10&page=0&id=agionline.oggitalia :eek:
momo-racing
13-09-2005, 14:10
http://www.agi.it/news.pl?doc=200509081115-1034-RT1-CRO-0-NF10&page=0&id=agionline.oggitalia :eek:
scusate ma, leggendo questo articolo, si parla di un virus che ha causato, a partire dal 2003, milioni di vittime tra gli animali negli allevamenti e la bellezza di soli 60 morti tra gli umani peraltro, sempre a detta dell'articolo, solo tra coloro che hanno vissuto a strettissimo contatto con gli animali in questione. Come si è arrivati a stabilire che ci potrebbero essere 150 mila morti in italia quando in nazioni in cui la situazione sanitaria è ben peggiore si parla di soli 60 morti?
Luther Blissett
13-09-2005, 14:29
Allarmismo? Giusto un po'. State of Fear? Eh, tipo.
Heinlein
13-09-2005, 14:34
Azz quindi manco te ne accorgi??? :eek:
No, te ne accorgevi e come, sofferenze atroci.
Ho provato a fare una ricerca col famoso nome del farmaco, Oseltamivir/Tamiflu; mi è parso di capire che esisteva già prima di questo problema. Lo hanno tutte le farmacie online, quelle canadesi che vendono agli americani, e costa un carretto: 30 capsule, 290 USD. Ho cercato sul sito di una grossa casa farmaceutica indiana, loro non lo fanno (ma mi è già capitato; in listino non avevano un farmaco coperto da copyright americano, poi il farmaco con il marchio di quella fabbrica si trovava eccome...), per cui tocca sentire più direttamente.
Un mio collega comunque proverà a sentire proprio per il vaccino in Sud Corea... lì mi ha detto che hanno i capelli dritti...
Sono d'accordo che il farmaco costa caro, ma averne solo 154.000 cicli per 58 milioni di abitanti, quando si continuano a spendere miliardi di euro in cazzate, beh... ma si, Katrina docet... sarebbero bastati 100 milioni per rifare gli argini, adesso dovranno spendere 100 miliardi per la ricostruzione... per cui anche per questa storia succederà la stessa cosa.
Heinlein
13-09-2005, 14:36
scusate ma, leggendo questo articolo, si parla di un virus che ha causato, a partire dal 2003, milioni di vittime tra gli animali negli allevamenti e la bellezza di soli 60 morti tra gli umani peraltro, sempre a detta dell'articolo, solo tra coloro che hanno vissuto a strettissimo contatto con gli animali in questione. Come si è arrivati a stabilire che ci potrebbero essere 150 mila morti in italia quando in nazioni in cui la situazione sanitaria è ben peggiore si parla di soli 60 morti?
Giustissimo; il pericolo non è conclamato, è statistico. Si basa sulle probabilità del salto di specie definitivo e della trasmissione da uomo a uomo. E' questa aleatorietà, che ci impedisce di prendere sul serio la cosa. Come quando il dottore ti dice "lei rischia di morire"; purtroppo non ti può dire "lei morirà domani".
momo-racing
13-09-2005, 14:42
continuo a ribadire. su quali basi si teme che il virus possa passare dagli animali agli esseri umani e degenerare in una pandemia catastrofica? Stando a quanto fin qui letto non mi sembra che il rischio sia concreto. L'allarmismo per la SARS fu identico ed il tutto è risultato essere una bolla di sapone.
Va bene fare scorte di vaccini e necessarie contromisure ma da qui al "moriremo tutti" mi sembra che di acqua sotto i ponti ne passi.
seconda cosa: prima di tirare in ballo paragoni con la spagnola non sarebbe il caso di ricordare che, durante la diffusione della spagnola, il fatto che l'intera europa fosse stata appena messa in ginocchio dalla prima guerra mondiale possa aver contribuito in maniera determinante all'alto tasso di diffusione e di mortalità di quell'epidemia?
Allarmismo? Giusto un po'. State of Fear? Eh, tipo.
;)
credo tu abbia centrato il bersaglio... :)
analizziamo la situazione, cosa sappiamo della aviaria?
L'influenza aviaria, che dal 2003 ha colpito alcuni Paesi del Sud Est Asiatico provocando sino ad oggi oltre 60 morti tra la popolazione e l'abbattimento di piu' di 150 milioni di animali, si sta progressivamente spostando verso ovest ...
:eek: INCREDIBILE !!! addirittura OLTRE 60 MORTI in due anni nel sud-est asiatico !!! :doh: CHE PAURA !!!
pian piano si sta spostando in Europa (e ci ha messo DUE ANNI per farlo ???) e noi in Italia (non nel sud-est asiatico) abbiamo paura che possa causare circa 150.000 morti ??? :doh: :rolleyes:
credo che la "chiave" della situazione sia da leggersi in quanto segue:
è importante agire sulla prevenzione. E da questo punto di vista possiamo vantare un record mondiale: siamo il Paese che si è mosso con straordinaria tempestività. Il 10 agosto, il ministero ha sottoscritto tre contratti di prelazione con aziende farmaceutiche per la sperimentazione e l'immissione sul mercato di questi vaccini, per circa 35 milioni di dosi".
:rolleyes:
altrettanto, in misura anche maggiore, sta accadendo nel resto d'Europa...
le case farmaceutiche hanno BISOGNO di nuove piaghe, l'uomo moderno VIVE TROPPO E TROPPO BENE... meglio spaventarlo con il timore di qualche nuova malattia esotica e VENDERGLI A PESO D'ORO il sospirato VACCINO !!!
:rolleyes: :muro:
Heinlein
13-09-2005, 14:52
continuo a ribadire. su quali basi si teme che il virus possa passare dagli animali agli esseri umani e degenerare in una pandemia catastrofica? Stando a quanto fin qui letto non mi sembra che il rischio sia concreto.
seconda cosa: prima di tirare in ballo paragoni con la spagnola non sarebbe il caso di ricordare che, durante la diffusione della spagnola, il fatto che l'intera europa fosse stata appena messa in ginocchio dalla prima guerra mondiale possa aver contribuito in maniera determinante all'alto tasso di diffusione e di mortalità di quell'epidemia?
Infatti è sconcertante che questo allarme funzioni a polmone, esattamente come avviene per l'effetto serra. Credo che sia un limite strutturale della nostra capacità di informarci e di essere informati; quotidianamente siamo martellati a sangue con la storia del terrorismo islamico, che fa meno morti di un esodo vacanziero, che sta in sottofondo ad ogni cosa, se ti sei perso qualcosa te la rimarcano col telefilm delle 18 che esalta le gesta dei Marines, della CIA, della NSA (che vomito; ma li girano al Pentagono?); poi ci sono le emergenze di stagione (gli aerei che cascano, i pittbull, acquabomber, etc.) per svegliare gli spettatori quando si assopiscono.
Se dobbiamo dare retta ai giornali di oggi, la storia della pandemìa deve essere giustamente giudicata una stronzata. Però ho parlato in più tempi con varie persone che hanno a che fare con medicina e farmacia, e tutte mi hanno detto che, appunto, STATISTICAMENTE ci sta tutta. E' un discorso di statistica: statisticamente, ogni quanto può arrivare un uragano disastroso sulla Florida? Spesso, eppure hanno continuato ad abitare sotto il livello del mare. Quando saranno distrutte, statisticamente, le isole di Key West? Eppure sono il paradiso dei ricchi...
Per quanto riguarda la diffusione della Spagnola, è acclarato che fu portata dal contingente americano... punti di contatto con la Spagnola non ce ne sono moltissimi, non ci sono state nella Storia tante pandemìe da poter fare una casistica. indubbiamente la profilassi in un quadro post-bellico è sfavorita. Ma è anche un quadro in cui 18 milioni di morti non hanno azzerato la civiltà europea. Oggi, con l'interconnessione capillare della nostra civiltà, quale sarebbe l'impatto di 150.000 morti sulla società italiana?
3mentina
13-09-2005, 15:14
[..]
le case farmaceutiche hanno BISOGNO di nuove piaghe, l'uomo moderno VIVE TROPPO E TROPPO BENE... meglio spaventarlo con il timore di qualche nuova malattia esotica e VENDERGLI A PESO D'ORO il sospirato VACCINO !!! :mbe:
No no non ci siamo ragazzi, non si tratta di falsi allarmismi o cose del tipo "l'uomo moderno è troppo felice" quello che si teme è che il virus muti e data la tipologia di virus (virus dal DNA instabile) ciò è molto probabile. Ha già mutato in passato e dal 2003 è in grado di contagiare roditori e felini.
Northern Antarctica
14-09-2005, 09:03
;)
credo tu abbia centrato il bersaglio... :)
analizziamo la situazione, cosa sappiamo della aviaria?
:eek: INCREDIBILE !!! addirittura OLTRE 60 MORTI in due anni nel sud-est asiatico !!! :doh: CHE PAURA !!!
pian piano si sta spostando in Europa (e ci ha messo DUE ANNI per farlo ???) e noi in Italia (non nel sud-est asiatico) abbiamo paura che possa causare circa 150.000 morti ??? :doh: :rolleyes:
credo che la "chiave" della situazione sia da leggersi in quanto segue:
:rolleyes:
altrettanto, in misura anche maggiore, sta accadendo nel resto d'Europa...
le case farmaceutiche hanno BISOGNO di nuove piaghe, l'uomo moderno VIVE TROPPO E TROPPO BENE... meglio spaventarlo con il timore di qualche nuova malattia esotica e VENDERGLI A PESO D'ORO il sospirato VACCINO !!!
:rolleyes: :muro:
Stavo per riesumare il thread di Andrea sui tormentoni mediatici quando ho visto questo.
Centrato in pieno. La penso anch'io così.
La cosa bella è che in poche settimane saranno sicuramente pronti i vaccini o qualcosa di simile, come successe all'epoca per la SARS (chissà perché invece, in 100 anni, nessuno è ancora riuscito a trovare un vaccino per almeno uno dei virus che causano il comune raffreddore).
Ovviamente nessuno avrà più il diritto di prendersi un raffreddore, un'influenza, una bronchite: saranno tutte malattie che scompariranno sostituite dalla potenziale "influenza dei polli"
E magari ci saranno pure i controlli ridicoli come per la SARS. Qui in ufficio la gente che ieri ha letto la notizia già si è allarmata.
Passeranno, presto, malattia e notizie allarmistiche associate.
Il problema è che data la mutevolezza del virus i vaccini oggi creati potrebbero diventare inefficaci nel giro di poche settimane.
Il problema è che data la mutevolezza del virus i vaccini oggi creati potrebbero diventare inefficaci nel giro di poche settimane.
già... poi non è che un vaccino si fa così alla cazzo.... un impatto perenne sul sistema immunitario ce l'ha sempre e magari salta fuori dopo dieci anni una retro combinazione negativa !!
Qua ormai si assumono farmaci e ci si spara in vena qualsiasi cosa magari testata con chissà quali protocolli sperimentali ... un tantinello più di cautela da parte dei giornalisti, di chi con i polli c'ha a che fare e soprattutto da parte della gente sarebbe la cosa migliore.
Le decisioni frettolose e dettate dall'isteria collettiva fanno in genere più danni di quelli che si voleva prevenire.
La cosa bella è che in poche settimane saranno sicuramente pronti i vaccini o qualcosa di simile, come successe all'epoca per la SARS (chissà perché invece, in 100 anni, nessuno è ancora riuscito a trovare un vaccino per almeno uno dei virus che causano il comune raffreddore).
Ovviamente nessuno avrà più il diritto di prendersi un raffreddore, un'influenza, una bronchite: saranno tutte malattie che scompariranno sostituite dalla potenziale "influenza dei polli"
E magari ci saranno pure i controlli ridicoli come per la SARS. Qui in ufficio la gente che ieri ha letto la notizia già si è allarmata.
Passeranno, presto, malattia e notizie allarmistiche associate.
IMHO c'è gran voglia di allarmismo e di pandemia,
la gente vuole vedere i morti per le strade e potere dire io c'ero davanti alle telecamere.
Ho visto gente in quartiere che dopo l'annuncio della sospensione di fornitura di energia elettrica per un giorno per manutenzione ha fatto la spesa come se dovesse venire una guerra!!!
ma porca....
:muro: :muro: :muro:
un uragano e tre aerei che cascano e qua molta gento inizia a rallegrarsi che
finalmente è arrivatala biblica fine del mondo!!
Se non è malattia mentale questa!
;)
le case farmaceutiche hanno BISOGNO di nuove piaghe, l'uomo moderno VIVE TROPPO E TROPPO BENE... meglio spaventarlo con il timore di qualche nuova malattia esotica e VENDERGLI A PESO D'ORO il sospirato VACCINO !!!
:rolleyes: :muro:
già .... come darti torto ..... se poi il vaccino stesso fa male .... bè c'è sempre una altra cura da poter comperare ....
ECONOMICAMENTE DA SANI NON VALIAMO NIENTE, MA da malati siamo degli ottimi clienti. :muro: :muro: :muro:
http://www.epicentro.iss.it/problemi/aviaria/aviaria.asp
http://www.epicentro.iss.it/focus/flu_aviaria/avian7set.asp
Pεrveяsivo
15-09-2005, 16:53
Stavo per riesumare il thread di Andrea sui tormentoni mediatici quando ho visto questo.
Centrato in pieno. La penso anch'io così.
La cosa bella è che in poche settimane saranno sicuramente pronti i vaccini o qualcosa di simile, come successe all'epoca per la SARS (chissà perché invece, in 100 anni, nessuno è ancora riuscito a trovare un vaccino per almeno uno dei virus che causano il comune raffreddore).
Ovviamente nessuno avrà più il diritto di prendersi un raffreddore, un'influenza, una bronchite: saranno tutte malattie che scompariranno sostituite dalla potenziale "influenza dei polli"
E magari ci saranno pure i controlli ridicoli come per la SARS. Qui in ufficio la gente che ieri ha letto la notizia già si è allarmata.
Passeranno, presto, malattia e notizie allarmistiche associate.
Idem...D'altronde stiamo ancora aspettando la strage che dovrà compiere il virus della mucca pazza...forse sarà meglio rinverdire i fasti con l'aviaria...nel caso, tra due o tre anni si potrà fare sicuramente terrorismo sui conigli.... :rolleyes:
...scusate la vena polemica, ma a chi ci campa con la lavorazione e la vendita della carne possono girare un po le b***e...
certo... conigli... poi il turno della peste dei fagioli, la soja transgenica effettivamente c'è già ....
ma per piacere !!!
facciamo il conto di quanta gente muore di cancro(e ci vogliono mesi di tribolazioni), malattie cardio circolatorie ed incidenti d'auto ??
pandemie sempre ce ne son state e sempre ce ne saranno . stop.
Questa promette che con mezza giornata te la cavi a tirar le cuoia, è pure "onesta".
A chi tocca, tocca.
Se inizio a preoccuparmi oggi, magari son uno di quelli che si salva ma ogni giorno della mia vita avrò vissuto nel terrore e nella paura!!!
E non son poi così sicuro che non sia solo l'ennesima notizia stra-gonfiata per fare audience ed incollare la gente alla TV... manco 100 morti ha fatto la sars.....
Northern Antarctica
15-09-2005, 18:04
Forse anche questa volta andrà come dici ma ricorda che la malattia epidemica che decimò gli indios dell'amazzonia è originata da un virus che a noi fa solo l'effetto di far gocciolare il naso e starnutire, il virus del raffreddore comune. Se un virus per noi quasi, a parte il fastidio dei sintomi, innocuo ha potuto causare la morte di tante persone, cosa potrebbe combinare un ceppo divenuto virulento per mutazione. Ipotizziamo che prenda origine dalla cina e da un microrganismo locale cui la popolazione locale è adattata ovviamente avrà effetti gravi e mortali anche sui cinesi ma prova ad immaginare quale effetto potrebbe avere su popolazioni che non hanno il minimo adattamento neppure alla forma originaria e se ipotesi sul fatto che potrebbe causare veri e propri disastri siano poi così campate in aria.
Ciao
Vero, ma questo avveniva diversi secoli fa, quando non c'era l'aereo e la gente non si muoveva come oggi: le varie popolazioni erano rimaste isolate per decine di millenni e di punto in bianco un virus "nuovo" faceva strage. E naturalmente non c'erano cure.
Non voglio spingermi oltre nel descrivere la cosa, dato che non essendo epidemiologo direi magari qualche cosa non vera (Gyxx help me :help: :D ), e sicuramente una cosa del genere può accadere a persone che, anche nel 2005, vivono in isolamento da generazioni (ho sentito una cosa del genere per un villaggio siberiano e mi sembra anche qualcosa in Papua Nuova Guinea). Però da qui ad una pandemia mi sa che ci vuole!!! :)
svarionman
15-09-2005, 18:59
Ieri i 150.000 morti dell'influenza dei polli, l'altro giorno in prima pagina i servizi segreti ci dicono che non escludono attentati con bombe sporche in Italia o con altri mezzi (ma davvero?), domani cosa diranno per tenerci nello stato di paura, che il sole potrebbe spegnersi?
Ieri i 150.000 morti dell'influenza dei polli, l'altro giorno in prima pagina i servizi segreti ci dicono che non escludono attentati con bombe sporche in Italia o con altri mezzi (ma davvero?), domani cosa diranno per tenerci nello stato di paura, che il sole potrebbe spegnersi?
Speriamo..odio il caldo... :O :D
LittleLux
16-09-2005, 10:46
Forse la cosa che desta molto allarme di questo virus è la sua capacità di resistenza, e l'elevata mortalità che ha dimostrato di possedere. Si potrebbe obbiettare che ogni anno muoiono, purtroppo, moltissime persone per la banale influenza; certo, solo che sono perlopiù persone anziane o malate, comunque pesantemente debilitate nel fisico.
Questo virus, invece, si è dimostrato letale anche contro soggetti giovani e sani, in teoria molto resistenti, dunque.
Nel complesso, tuttavia, è giusto non creare futile allarmismo, certo anche non sottovalutare la cosa. Abbiamo tanti di quegli esempi in cui abbiamo dimostrato tanta sicumera, e poi andati a finire male se non peggio. Quindi meglio essere prudenti. Questo il mio punto di vista, e spero lo sia anche delle autorità preposte alla tutela della salute pubblica.
Ieri i 150.000 morti dell'influenza dei polli, l'altro giorno in prima pagina i servizi segreti ci dicono che non escludono attentati con bombe sporche in Italia o con altri mezzi (ma davvero?), domani cosa diranno per tenerci nello stato di paura, che il sole potrebbe spegnersi?
bè il super meteorite in collisione prevista per il 2012 pare già l'abbiano cantato ....
Qualcuno che salta fuori "seriamente" con le invasioni degli UFO capita ciclicamente....ù
E' il lavoro del giornalista moderno fare terrorismo psicologico. E il politico ci campa e ci sguazza in questo mare magnum di emozioni pro/contro qualsiasicosa.
Ci saranno quanti ??? 10.000 terroristi ??? E che cazzo !!!! pare che che te li trovi dentro i sacchetti di patatine da quanto martellano le balle!!
Il giornalista sta facendo il lavoro del terrorista visto che lo scopo del terrorista è diffondere panico... il giornalista zelante lo aiuta pompando mass mediaticamente.!!! :muro: :muro: :muro:
Per lo scorso (triste) anniversario del 9/11 AQl kaeda aveva annunciato nuovi attentati in USA....... c'è stato qualcosa ????
Faccio un esempio: ma se acquabomber e i soliti deficenti che tirano sassi dai cavalcavia non beneficiassero di tutta quella attenzione da parte dei mass-media, probabilmente il fenomeno IMITAZIONE da parte di altri mentecatti non ci sarebbe.... ed avremo un episodio delittuoso invece che 10 !!!!
dovessero morire in europa 10.000.000 di persone per una pandemia
non sarebbe comunque nulla di strano (grave si!) visto che è già successo.
Strano è che l'uomo pretenda di essere onnipotente quando son solo 100 anni che pasticciamo con provette di laboratorio.
Riporto su la discussione perchè ci sono diverse novità.
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Sabato 17 Settembre 2005
Approvato il decreto. Berlusconi: «Italia prima al mondo per prevenzione». Accordo per 35 milioni di dosi di vaccino
Polli, da ottobre etichettatura obbligatoria
Potenziati Nas e controlli. Storace: stanziati 50 milioni di euro per i farmaci
di ANNA MARIA SERSALE
ROMA - L’Italia si prepara a fronteggiare l’influenza aviaria, nell’ipotesi che il virus dei polli possa saltare la barriera genetica e attaccare l’uomo, sovrapponendosi al virus dell’influenza umana. Il ministro della Salute Francesco Storace ha predisposto un piano per contrastare un’eventuale pandemia e lo ha presentato ieri in Consiglio dei ministri. L’approvazione è stata unanime. Anche l’applicazione sarà immediata trattandosi di un decreto che ha carattere di urgenza. Cinque i punti fondamentali: etichettatura obbligatoria delle carni; aumento dei controlli da parte dei Nas, quindi rafforzamento delle misure di sicurezza; stanziamento di 50 milioni di euro per l’acquisto dei vaccini e riorganizzazione dei veterinari, con la creazione di un Centro per il coordinamento delle malattie animali e il ripristino, presso il ministero della Salute, del Dipartimento di medicina veterinaria che in passato era stato inspiegabilmente declassato.
Storace ieri ha lanciato un invito al realismo: «Essere in allerta - sostiene - non giustifica alcun allarmismo. Dobbiamo essere pronti per quanto scatterà l’emergenza, ma parlare di milioni di contagi e morti è cosa priva di fondamento. Ciò accadrebbe se non si facesse nulla, non è davvero il caso dell’Italia». «L'Italia - ha poi detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi - ha ricevuto l'apprezzamento dai vertici dell'Oms per le misure che sta assumendo».
Uno dei perni del piano di prevenzione è l’acquisto dei vaccini. «Non ci sarà alcuna vaccinazione di massa», spiegano il ministero e l’Istituto superiore di Sanità. Ma di quali vaccini si tratta? Sono mirati alla eventuale pandemia che pennuti malati potrebbero trasmettere? Per il momento no. Il ministero della Salute, infatti, ha agito in due direzioni: prenotazione di 35 milioni di dosi, con un impegno di spesa di 5,5 milioni di euro, che verrebbero consegnate entro 3-4 mesi dalla dichiarazione di pandemia fatta dall’Oms, tempo necessario all’individuazione dei ceppi virali, partendo anche dal presupposto che la eventuale pandemia si verificherebbe prima nei Paesi orientali che in Europa. Contemporaneamente ha sollecitato le Regioni a rafforzare la disponibilità di vaccino antinfluenzale per le categoria più a rischio, in particolare gli anziani. Sia chiaro, si tratta di due cose tra loro diverse. Il vaccino antinfluenzale non previene l’aviaria. Può, semmai, evitare l’eventuale sovrapposizione dei virus. Infine, si è anche pensato ai farmaci antivirali, che, invece, servono a curare la patologia. In questo caso ci sarà la copertura per il 20% della popolazione (la stima è in eccesso). L’uso degli antivirali è ritenuto indispensabile da tutti gli esperti. Dice Emanuele Montomoli, docente di Igiene all'università di Siena: «Il vaccino è indispensabile, ma prima bisogna pensare a come proteggere con farmaci antivirali».
Il ministro ha anche spiegato che in Italia sono stati riscontrati in passato alcuni casi di influenza aviaria, ma a bassa patogenicità: «Questo vuol dire, e accade da anni, che in un allevamento si può essere colpiti da influenza aviaria, per contagio dall'animale. Non si tratta di trasmissione da uomo a uomo. Quindi, il virus è a bassa patogenicità, non pericoloso». E’ intervenuto anche il sottosegretario Cesare Cursi, che ha ribadito l’efficacia del piano. Mel programma di potenziamento della rete veterinaria è stata anche decisa l’assunzione di circa 60 medici veterinari e di 50 operatori esperti nell'assistenza e nelle prevenzione. Quanto ai carabinieri sono state aggiunte 96 unità da destinare ai Nas.
Intanto in Indonesia c’è stato il quarto morto. I test di laboratorio hanno confermato che in una donna di 37 anni, vissuta vicino ad un allevamento di polli, in una località a Sud di Giakarta, era presente l’H5N1. Il virus killer, avvertono le autorità indonesiane, è già diffuso in 22 delle 33 province del Paese. Il bilancio complessivo, dalla fine del 2003, quando si sono avuti i primi casi, in Asia è di 64 vittime.
Ma ora che la caccia è stata riaperta si teme il contagio da parte degli uccelli migratori che arrivano dall’Est. In proposito c’è chi ha sollevato delle critiche. Stefano Passigli, senatore dei Ds, parla di «colpevole ritardo nel vietare la caccia alla fauna migratoria». Anche il Wwf protesta in una lettera aperta indirizzata al ministro: «Occorre sospendere l'attività venatoria alle specie di uccelli acquatici potenziali vettori, nel rigoroso rispetto del principio di precauzione e per motivi di salute pubblica».
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Le prime “vittime”: a Napoli licenziamento in un’azienda aviaria
NAPOLI - «Siamo spiacenti di comunicarle che a causa della drastica riduzione delle commesse e del fatturato dovuta alla cosiddetta “influenza dei polli” il suo rapporto di lavoro deve intendersi risolto». È Gennaro G., dipendente dell'azienda avicola napoletana I.mac, la prima vera vittima dell'influenza aviaria in Italia. «E abbiamo già pronte altre lettere di licenziamento come questa», confida il figlio del presidente dell'I.mac, Giuseppe Falco. «Il settore è stato messo in ginocchio - afferma Falco - e tutto per qualcosa che non esiste». E a seguire i polli nel loro percorso dall'uovo alla tavola, il pericolo sembrerebbe davvero lontano. Lontano come la Cina da Napoli, dove il pollo più “extracomunitario” viene dal Molise. E «in due ore di viaggio - specifica Michele Falco, presidente dell'I.mac - da allevamenti a cui noi stessi forniamo i pulcini». È lunga la filiera del pollo: si inizia dalle galline riproduttrici, allevate in aziende specializzate, al solo fine di deporre le uova. I pulcini vengono poi portati agli allevamenti d'ingrasso.
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In Italia uova e carne sono commestibili L’epidemia è ancora confinata nell’Asia»
di EMANUELE PERUGINI
ROMA - «L'influenza aviaria non è un rischio attuale per il nostro paese e gli italiani possono mangiare tranquillamente carne di pollo e uova». Getta acqua sul fuoco Giovanni Rezza, epidemiologo del Dipartimento di malattie infettive dell'Istituto Superiore di sanità a proposito degli allarmi lanciati nei giorni scorsi sul rischio di una pandemia di influenza aviaria che potrebbe mietere centinaia di migliaia di vittime in Italia. Secondo Rezza, infatti, «al momento la situazione sembra essere sotto controllo e nel nostro paese non c'è alcun motivo per avere paura».
Allora attorno all'influenza aviaria rischia di esserci un allarme eccessivo, addirittura una montatura?
«Non è una montatura. E' un rischio reale ma non per il nostro paese. Al momento l'epidemia è confinata nella popolazione di uccelli selvatici e domestici di alcuni paesi del Sud Est Asiatico e dell'Asia Centrale. Ma nel nostro paese la situazione è tranquilla. Non c'è nessun caso segnalato né tra la popolazione di uccelli degli allevamenti, e nemmeno negli uccelli migratori che iniziano ad arrivare nei nostri cieli».
Allora qual è il pericolo da tutti temuto di una pandemia catastrofica?
«Il rischio di una pandemia è subordinato all'ipotesi di una mutazione del virus che sta attualmente circolando in quelle regioni dell'Asia tra gli uccelli. Si tratta del virus H5N1, e fino ad oggi si è dimostrato essere un virus molto aggressivo ma per fortuna poco capace di trasmettersi dagli animali all'uomo. Ed è ancora più difficile che riesca a trasmettersi da uomo ad uomo. Solo in questo caso infatti ci sarebbe la pandemia tanto temuta. Ma al momento, e il virus sta circolando ormai da più di due anni, è stato segnalato un solo caso di trasmissione dell'infezione da uomo a uomo, e anche su questo caso esistono ancora dei dubbi. Questo vuol dire che la mutazione del virus non è ancora avvenuta».
Se dovesse avvenire questa mutazione il virus sarebbe molto aggressivo?
«Non possiamo saperlo. Nel momento in cui muta potrebbe anche cambiare la sua pericolosità e non è detto che questo significhi automaticamente un aumento della sua virulenza. Anzi dalle esperienze delle passate pandemia, abbiamo motivi per ritenere che possa anche perdere la sua carica. Nel passato ci sono state almeno altre tre pandemia di influenza. La prima nel 1918, la famosa Spagnola, che uccise milioni di persone. Poi l'Asiatica nel 1957 che uccise quattro milioni di persone e infine la Hong Kong, nel 1968, che ebbe conseguenze molto meno gravi».
(Il Messaggero.it)
svarionman
18-09-2005, 11:00
...e come al solito le uniche che ci guadagnano sono le industrie farmaceutiche, il vero cancro della nostra epoca
Eggià !!
fresca di ieri al tg rai l'esortazione che per scampare la influenza compresa quella dei polli "è consigliabile" vaccinarsi con il vaccino antiifluenzale percheè "comunque copre una buona parte dei possibili virus" !! (come affermazione mi sa che stiamo un tantinello paurosamente sul fuorviante e sulla "disinformazione").
:muro:
Da me gli unici colleghi che l'anno scorso si son ammalati erano proprio quelli che s'erano vaccinati !!! :muro: :muro: :muro:
ma son cose dei pazzi !!
allora mi vaccino anche per la malaria e la peste gialla già che ci sono !!! :muro: :muro:
Tanto fa solo bene!
andreamarra
18-09-2005, 19:28
io dico semplicemente che il miglior marketing del ventunesimo secolo sia la paura.
Paura per attentati? Ecco la ditta che ti costruisce il rifugio atomico in giardino, così che in caso di esplosione nucleare potrai dire, alle pietre del giardino e solo a quelle considerando che non ci saranno più organismi biologici nel raggio di cento chilometri, "Diecimila dollari ben spesi, altro che il paracadute che ha comprato Michael dopo l'attentato alle torri gemelle!".
Paura per malattie? Ecco la ditta farmaceutica che fa uscire a tempo di record il vaccino, costoso, contro una forma particolare e in continua evoluzione di un virus distante migliaia di chilometri. Vuoi mettere la goduria di dire al tuo vicino di casa in fin di vita "La prossima volta non comprarti il cellulare nuovo ma spendili meglio i soldi".
Paura del volatile, dunque? "Assolutamente no", dicono gli esimi scienziati delle aziende produttrici e importatrici di pennuti "le carni sono controllatissime anzi dovete abusarne perchè se morirete a causa del virus almeno morirete iperproteinizzati e felici!".
La paura, il terrore. I nuovi e formidabili opinion leader.
che strano che faccia cosi tanti morti insomma in asia da dove viene mi sembra che abbia fatto meno di 10 morti l'anno scorso !!
mah vaccianiamo intanto qui in italia costa cosi poco inconfronto agli altri paesi dell'unione !!!
Heinlein
19-09-2005, 09:14
Ciao a tutti,
stamattina ritorno dopo due giorni che mi hanno fatto una capoccia così con questa storia dell'influenza aviaria. Per giunta, ci ho messo del mio andando a cercare notizie, e sono arrivato al punto che non ci capisco più niente.
Riepilogo quindi qui con voi, una sorta di riflessione su quello che ho ricavato. Si dice che anche la mancanza di informazioni sia un'informazione. E magari, perchè invece di informazioni ce ne sono anche troppe, molte sicuramente sbagliate, lacunose e tandenziose.
Dunque, riepilogando (gradirei che aggiungeste e/o modificaste voi):
1. E' da parecchio tempo, per quanto mi riguarda l'ho saputo da almeno un anno, che gira la voce di una epidemia che potrebbe arrivare dal sud-est asiatico, con proporzioni da pandemìa come la Spagnola del 1919. Epidemia che nascerebbe come "salto di specie" di una malattiva degli animali, e per mutazione del virus, e con successiva mutazione che consentirebbe il contagio uomo-uomo. Purtroppo queste voci hanno girato molto su un circuito su cui girano voci come quella sulla Bomba Sismica usata dagli USA, o sui Tornado Killer usati dall'ex URSS, o sul forno a microonde che renderebbe cancerogeni i cibi. Il circuito, per intenderci, delle teorie cospiratorie, le cui punte di diamante web sono siti come NWO e Disinformazione.
Per cui, non so se un allarme lanciato da questi circuiti sia utile o controproducente.
2. Da alcune settimane l'allarme è stato ufficializzato, nel senso che è saltato fuori improvvisamente che vari governi stanno "prenotando" milioni di dosi di vaccino, in quantità tale da immunizzare la maggioranza dei loro abitanti. Vaccino, tengo a sottolineare, per una malattia che attualmente non esiste nemmeno in forma estesa nella sua forma così pericolosa.
3. Le informazioni su questa previsione di pandemìa sono a dir poco contraddittorie. Si parla, per la sola Italia, di quindici milioni di contagiati, di cinque milioni di malati, di 150.000 morti. Mi domando, come si possano formulare previsioni di questo tipo per una malattia che a tutt'oggi ha fatto solo qualche morto. Di morti ne ha fatti ben di più la SARS, che non è diventata pandemìa.
4. Il vaccino? Le 35 milioni di dosi "prenotate" dal nostro governo costerebbero 5,5 milioni di euro, mentre il trattamento antibiotico consigliato, se cercate su una di quelle farmacie canadesi online (quelle per intenderci, che vendono agli americani che non possono permettersi di comprarle in USA, a causa dei "diritti di proprietà intellettuale" gravanti sui farmaci), costa circa 290 USD per trenta capsule. In Italia questo antibiotico non è ancora reperibile. In compenso, ieri sera ho sentito con le mie orecchie (e riascoltato per sicurezza), che la normale vaccinazione anti-influenzale comunque darebbe un aiuto contro questa pandemìa.
E da qui passo a parlare di noi, i poveri sottoposti a questo bombardamento di informazione scorretta:
5. Tra di noi, chi per un motivo professionale, chi per interessi personali, senz'altro ci sono parecchie persone in grado di farsi un'idea un pochino più corretta della questione, o di attingere a fonti più attendibili. Ma ho paura, che tra di noi nessuno in grado di avere un quadro complessivo veritiero della cosa. Perchè si tratta di avere competenze non comuni e di poter disporre di una informazione completa e veritiera, inaccessibile all'uomo della strada.
6. L'informazione ce la dovrebbero dare le nostre Autorità, che in materia non godono di troppa autorevolezza, visti i precedenti e l'attualità. Che sono fatti di allarmismi a go-go, vuoi per incompetenza, vuoi per fare un uso politico dell'allarme; o perchè di fronte ad una calamità qualunque è evidente lo stato di impreparazione della nostra Amministrazione, la sua imprevidenza e la sostanziale incapacità di valutare e reagire adeguatamente. Vi ricorderò solamente, fra i tanti casi, la A3 Salerno-Reggio Calabria, spina dorsale del Sud, bloccata per tre giorni perchè mancavano gli spazzaneve. E sorvolo per pietà su incendi, alluvioni, terremoti. E' vero, siamo uno dei pochi Paesi che hanno una Protezione Civile, tanto è stato fatto e tante sciagure hanno una portata minore di quella potenziale, grazie al lavoro di preparazione e soccorso che viene fatto. E che una sciagura ha il vantaggio della prima mossa. Dopotutto, altri Paesi già in questa stagione se la sono passata peggio di noi, quanto ad emergenze ambientali. Ma la regìa politica della prevenzione e del soccorso in Italia è endemicamente inferiore alla bisogna, e non abbiamo motivo di ritenere che, di fronte ad un'emergenza su larga scala, saprebbe tirare fuori quelle capacità che latitano di fronte alle emergenze stagionali. Anche se si tratta di un'emergenza annunciata.
7. Di fronte alla legittima presunzione che l'informazione ufficiale sul problema sia lacunosa o non veritiera, e che le nostre Autorità possano non essere all'altezza di affrontare questo problema, per parte nostra difettiamo purtroppo di qualsiasi cultura dell'emergenza, e per dirla con franchezza, di cultura dell'arrangiarsi e dell'improvvisare.
Per cui, ci si prospetta un duplice scenario: che la situazione, se dovesse verificarsi nei termini peggiori (e qui non siamo in grado di fare nessuna previsione, altro che sparare che ci saranno "solo" 150.000 morti), potrebbe essere affrontata adeguatamente dalle nostre Autorità, e quindi consentirci di passare abbastanza indenni attraverso il problema, senza grossi scossoni nella nostra vita personale; come, nel caso contrario, come quello in cui le Autorità non sappiano fare fronte, e la situazione prenda sviluppi incontrollabili, potremmo essere tutti costretti a fare cose che non siamo abituati a fare e non sappiamo fare. Con esiti molto incerti.
Per ora credo di aver messo abbastanza carne al fuoco, in un prossimo post - a meno che la cosa non provochi una generale levata di scudi! :D - passerò ad ipotizzare (ipotizzare, tengo a ribadire, non a fantasticare) i possibili scenari del problema. Nel frattempo, mi auguro che qualcuno di voi, nello specifico magari quelli che hanno qualche esperienza diretta (professione medica, Protezione Civile o altro) o che hanno viaggiato e viaggiano, aggiungano elemeti utili all'impalcatura del ragionamento.
zerothehero
19-09-2005, 11:11
Ieri i 150.000 morti dell'influenza dei polli, l'altro giorno in prima pagina i servizi segreti ci dicono che non escludono attentati con bombe sporche in Italia o con altri mezzi (ma davvero?), domani cosa diranno per tenerci nello stato di paura, che il sole potrebbe spegnersi?
Non si tratta di paura o di speculazione giornalistica..si tratta di un problema REALE.
Se il virus dell'influenza umana+ il virus dell'influenza aviara per qualche recondito motivo si ricombinano scambiandosi materiale genetico (magari per colpiscono nello stesso istante un individuo) si ha un nuovo virus influenzale del tutto nuovo che il nostro organismo NON è in grado di riconoscere.
Dato che una cosa fattibile e dato che l'asia è un serbatoio di malattie visto la prossimità uomo-volatili-maiali, una nuova PANDEMIA (come la spagnola) dovrà per forza arrivare, ovviamente non si sa quando.
Dato che non si potrà prevedere la nuova pandemia è necessario che l'oms e le autorità sanitaria OGNI anno (che è poi il "ciclo" evolutivo del virus) venga tenuto sotto-controllo, sviluppando dei vaccini per essere pronti a colpire la variante umana (quella dei polli/o aviaria no..si preferisce far fuori il pollame, per non farlo diventare un serbatoio)
Non è quindi questione di strutture sanitarie inadeguate o altro..SE dovesse presentarsi al mondo il virus dell'influenza mutato (che magari è frutto parte del'aviaria, parte dell'umana nel serbatoio magari del corpo di un maiale) inizierà a contagiare decine se non centinaia di migliaia di persone prima in ASIA..dopo qualche settimana parte dei contagiati moriranno..
A questo punto è una corsa contro il tempo..si dovrà isolare il virus e sviluppare il vaccino.
Nel tempo che intercorre tra l'epidemia e lo sviluppo del vaccino (che magari richiede un paio di mesi) se non si fà in fretta gran parte dei contagiati della malattia moriranno, invece di guarire spontaneamente come nelle influenze "normali". Questo finchè non si svilupperà il vaccino.
Per questo occorre accapparrarsi un 10% circa delle dosi di vaccino..
Non mi pare il caso di demonizzare le industrie farmaceutiche..fanno il loro lavoro che necessita di un profitto..ma le pandemie sono una cosa seria, mica si sono inventati il problema per fare più soldi.
cmq il morbo della mucca pazza è causato da un prione, non da un virus :stordita:
Personalmente penso che i giornalisti e le autorità politico/sanitarie debbano informare senza fare allarmismo ma senza nascondere la realtà.
zerothehero
19-09-2005, 11:21
Idem...D'altronde stiamo ancora aspettando la strage che dovrà compiere il virus della mucca pazza...forse sarà meglio rinverdire i fasti con l'aviaria...nel caso, tra due o tre anni si potrà fare sicuramente terrorismo sui conigli.... :rolleyes:
...scusate la vena polemica, ma a chi ci campa con la lavorazione e la vendita della carne possono girare un po le b***e...
No, non ci siamo..
La mucca pazza non è stato "terrorismo" ma un problema provocato dagli mangimifici che per aumentare i profitti davano farine di carne ottenuta da animali morti (pecore) affetti da scrapie. Quindi grazie alla disonestà di alcuni produttori di mangimi il prione che colpiva la pecora è passato alla mucca e a sua volta è passato all'uomo.
Poi si sono messi anche gli allevatori disonesti che anche dopo il '94 (in cui vi era il divieto dell'uso di farine animali, ma cmq concesse le farine di pesce) hanno continuato come se nulla fosse ad usarle.
Direi che invece di prendersela con i giornalisti sarebbe meglio prendersela con i disonesti e con chi diceva "la carne italiana è sicura" come se non importavamo animali da fuori e non usassimo farine di carne fino all'altro ieri..
Scusate per ot.. :fagiano:
Heinlein
19-09-2005, 14:41
Ho scoperto che nella sezione "Scienza e Tecnica" del forum è stato aperto un thread tecnico su questo stesso argomento; non posso che rallegrarmi, del fatto che anche qui ci siano persone in grado di affrontare gli aspetti scientifici del problema.
Per questo motivo, mi sento del tutto sollevato dall'affrontare anche marginalmente questi stessi aspetti - sui quali non sono minimamente preparato - per potermi concentrare sugli aspetti politici e sociali della questione.
Gli aspetti scientifici purtroppo come dicevo, e come si ribadisce anche nel thread nella sezione scientifica, sono molto controversi e basati su molti "se" e su molti "ma". Per quanto riguarda, invece, gli scenari sociali possibili, le variabili sono molte ma già conosciute. Vado a farne un sommario elenco.
1. Una prima variabile è rappresentata dalla velocità della diffusione della malattia in Europa e in Italia. Un arrivo sull'onda lunga della diffusione in Oriente, senza dubbio ci darebbe un maggior controllo psicologico della situazione, con un clima di aspettativa che potrebbe giovarsi dell'esperienza dei Paesi colpiti prima di noi. Inoltre, un arrivo "in calando", se si verificasse, potrebbe dare per scontata l'assenza di panico. Viceversa, un arrivo in crescendo, o, peggio, a macchia di leopardo, con la comparsa di "hot spot" d'infezione, di vasti focolai isolati tra loro, potrebbe più facilmente provocare panico. Purtroppo le possibilità di contagio sono ben diverse da quelle della pandemia del 1919; la globalizzazione delle merci e delle persone porta ad avere una quantità di canali di contagio che non è possibile monitorare tutti. La stessa quarantena, oggi è un concetto assurdo, e sicuramente, anche se praticabile nella misura minima necessaria, avrebbe effetti devastanti sull'economia. Pensate, a stoccare le merci e gli animali vivi con una determinata provenienza, che casino si creerebbe.
2. Altra variabile indipendente, è l'aggressività della malattia. Il nostro Paese già subisce ogni anno il contagio influenzale, con milioni di ammalati. Per cui, un contagio di massa non è un trauma. Ma, e se in questo caso si avessero da subito molte vittime, e molti ricoverati nelle strutture ospedaliere? Quale sarebbe la reazione della popolazione? Si riuscirebbe ad evitare il panico, nel caso che il vaccino risultasse inefficace in misura a quella preventivata, oppure risultasse inefficace e si dovesse attendere per un nuovo vaccino?
3. Altra considerazione sul panico, non è legata specificamente alla fattispecie di una malattia, ma alla dinamica delle avversità ambientali. Terremoti, inondazioni, incendi e calamità varia hanno due caratteristiche specifiche: arrivano all'improvviso, e chi ne è colpito viene soccorso dall'esterno dell'area colpita. Come reagirebbe il corpo sociale, di fronte alla prospettiva, progressiva e non istantanea, di essere colpito da qualcosa per il quale non c'è la sicurezza di un soccorso esterno? Perchè la ventilata pandemia rende molto incerti i confini tra l'area delle vittime e quella dei soccorritori sani, almeno a livello nazionale. Il numero dei colpiti dalla malattia, nelle ipotesi più catastrofiche, sarebbe tale da compromettere l'efficienza della macchina dei soccorsi. E potrebbe mettere a rischio gli stessi meccanismi della vita civile; nel caso più estremo, è da dubitare che scuole, uffici, supermercati, insomma i luoghi più classici di contagio, funzionerebbero regolarmente. E che tutti gli addetti ai servizi di pubblica utilità, dal trasporto dei carburanti alla manutenzione della rete elettrica, allo smaltimento dei rifiuti, al soccorso medico, di fronte ad un evento eccezionale non sarebbero numericamente decimati come ogni altra categoria, o che non avrebbero problemi a prendere servizio. Non è da escludere, inoltre, che di fronte ad una forte virulenza e contagiosità del morbo, gli addetti alle attività produttive non si presentino al lavoro.
4. Un'altra considerazione è legata alla delicatezza dei nostri sistemi di approvvigionamento e scorte. Di fronte ad una epidemia controllata, nulla cambierebbe nella nostra vita quotidiana. Ma con una pandemia che mettesse a repentaglio i rifornimenti di carburante e i trasporti, quale è realmente l'autonomia dei centri urbani per alimentari e altri generi di prima necessità? Non si scatenerebbero, con ampio anticipo, fenomeni di accaparramento e di borsa nera? I nostri supermercati operano col sistema del "JUST IN TIME", quindi con scorte di 3/7 giorni; e ricordo che nei giorni della prima Guerra del Golfo, in alcune zone si erano verificati fenomeni di accaparramento di alcune derrate. Ugualmente, in questi giorni in Gran Bretagna si è scatenato l'accaparramento immotivato di carburanti.
5. I tempi. Nell'ipotesi che la pandemia, sempre intendendo la sua forma più distruttiva, arrivi in inverno, e duri alcuni mesi, quali sono i possibili scenari per la ripresa delle attività produttive? L'inverno fortunatamente non è stagione di attività agricole, ma a parte questo potremmo contare sulla regolarità dei raccolti nella stagione successiva? E quale è l'autonomia del nostro sistema a livello di scorte di carburante, di possibilità di tagliare i consumi elettrici, di scorte di beni strategici? Purtroppo non abbiamo sotto gli occhi degli esempi univoci; nella stessa New Orleans, abbiamo visto poliziotti che saccheggiavano i negozi, e pensionati che invece se ne stavano tranquilli a casa pieni di rifornimenti.
6. Di fronte ad una emergenza di portata catastrofica, quali strumenti legislativi e quali poteri verrebbero impiegati per cercare di mantenere l'ordine costituito? Come verrebbero difese e distribuite le scorte strategiche e i viveri?
Come vedete, le domande sono numerose, ma se le cose andassero per il verso sbagliato dovrebbero essere tutte affrontate.
io ne butto lì un'altra.
Ma vista la capacità mutagena di sto virus dei polli che cerca in tutti imodi di incrociarsi col DNA umano per essere in nuovo castigo di Dio verso l'umanità di Infedeli (insomma... questo è il tipo di terrorore che "esce" dalla tv)...
insomma .... ma è così saggio inocularselo ???
cioè non è che ci inoculiamo una cosa e magari 1 su 1.000.000 di noi diventa grazie a questo il primo ospitante di questa trans-genia???
Il virus cambia continuamente ed attualmente il vaccino non può essere fatto su un ceppo che abbia mutato... perchè ancora non è successo.
Che utilità ha sto vaccino???
Quasnto è invece possibile che questo "passaggio" al gene umano sia innescato proprio da una vaccinazione di massa ???
cioè non è che in sto caso prevenire (male) è più rischioso di curare??? (sempre ammesso che si arrivi veramente a dover affrontare una pandemia)
in questa ipotesi gli unici a rischiare sarebbero comunque i cittadini e gli unici a quadagnare comunque chi produce vaccini???
Heinlein
19-09-2005, 15:12
io ne butto lì un'altra.
Ma vista la capacità mutagena di sto virus dei polli che cerca in tutti imodi di incrociarsi col DNA umano per essere in nuovo castigo di Dio verso l'umanità di Infedeli (insomma... questo è il tipo di terrorore che "esce" dalla tv)...
insomma .... ma è così saggio inocularselo ???
cioè non è che ci inoculiamo una cosa e magari 1 su 1.000.000 di noi diventa grazie a questo il primo ospitante di questa trans-genia???
Eh!... il fatto è, che il vaccino stesso può procurare l'insorgere della malattia, e io personalmente non sono tanto propenso a vaccinarmi per questa! :mad:
http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/4684965.stm
non ne sono morti cosi tanti !! solo 53 dal gennaio 2004 !!!
Comunque io me lo faccio sto vaccino fatevelo anche voi non si sa mai :mbe: !!!
voodoo child
20-09-2005, 23:08
io ne butto lì un'altra.
Ma vista la capacità mutagena di sto virus dei polli che cerca in tutti imodi di incrociarsi col DNA umano per essere in nuovo castigo di Dio verso l'umanità di Infedeli (insomma... questo è il tipo di terrorore che "esce" dalla tv)...
insomma .... ma è così saggio inocularselo ???
cioè non è che ci inoculiamo una cosa e magari 1 su 1.000.000 di noi diventa grazie a questo il primo ospitante di questa trans-genia???
Il virus cambia continuamente ed attualmente il vaccino non può essere fatto su un ceppo che abbia mutato... perchè ancora non è successo.
Che utilità ha sto vaccino???
Quasnto è invece possibile che questo "passaggio" al gene umano sia innescato proprio da una vaccinazione di massa ???
cioè non è che in sto caso prevenire (male) è più rischioso di curare??? (sempre ammesso che si arrivi veramente a dover affrontare una pandemia)
in questa ipotesi gli unici a rischiare sarebbero comunque i cittadini e gli unici a quadagnare comunque chi produce vaccini???
Scusa eh, senza offesa, ma da dove le tiri fuori ste cose?
Il vaccino mica si fa col virus vivo, anzi a seconda delle tipologie di vaccino si usano virus "uccisi" (per quanto si possa parlare di vita riferendosi ad un virus) oppure inattivati, oppure solo il capside (l'involucro esterno del virus) o addirittura solo determinati antigeni caratteristici del virus...
Hai mai sentito di qualcuno che si sia preso il vaiolo o la polio a causa della vaccinazione? In tutta la storia dei vaccini c'è stato un solo "incidente", ovvero il virus sv40 nel vaciino salk (peraltro causato da un'errata procedura nella confezione del vaccino e non da un rischio intrinseco della vaccinazione) e ti assicuro che hanno imparato la lezione...
Ad ogni modo se ti piace tanto pensare che i farmaci siano il male continua pure non mi sbatterò di certo per farti cambiare idea, però prima di sparare delle castronerie vediamo di informarci eh...
scusate il post diseducativo :D ma a me personalmente mi dovranno attaccare e legare per inocularmi questo vaccino... :tie:
per carità la mia è solo diffidenza personale verso le medicine e quelle nuove in generale.
Per me,
non mi sparo in vena niente che non sia sul mercato de 10 anni almeno .
Dopo 10 anni in genere arrivano sempre denunce di gente rovinata da farmaci.
Dipende da quante persone. magari solo
1 su 1.000.000 .... ma non vorrei essere io "il vincitore" della lotteria.
Ps: non mi vacciono mai e non becco mai nulla!
Di quelli che lavorano con me il 100% dei vaccinati da influenza se la becca ogni anno.
E' un caso??? a me questo basta per redermi dubbioso sulls "innoquità" al 100% del vaccino "dei polli" e pure sulla sua utilità al 100%.
Son invece sicuro che è un bel business al 100%
Heinlein
21-09-2005, 10:36
E' un caso??? a me questo basta per redermi dubbioso sulls "innoquità" al 100% del vaccino "dei polli".
Scusate, ma mi costringete a citare Beppe Grillo (così non si potrà dire che ho il dente avvelenato con lui :D ):
"Nelle controindicazioni c'è scritto: RARAMENTE MORTALE.
Cosa vuol dire RARAMENTE?
NON TOCCHERA' MICA A ME??"
Scherzi a parte, di almeno UN malato da vaccino polio ho sentito parlare, era un caso su Mi Manda Rai 3, un bambino. Che la cosa sia statisticamente possibile, o possibile su vaccini difettosi... se succede succede, non importa la causa.
eh, un ragazzino a scuola da me per quel vaccino (polio??.. non ricordo bene) c'è rimasto in carrozzella a vita ....
da allora mi son venuti un po' di dubbi ... :mbe: :mbe: :mbe: spece perchè allora il vaccino era obbligatorio farlo ai ragazzini ... e a chi toccava toccava.
Adesso almeno i genitori che non se la sentono poddono non vaccinarli...
Mha.... in entrambi i casi si rischia .... imho va a idee personali.
certo per certe malattie ormai inesistenti... potessi scegliere su di me... non mi vaccinerei ... però son idee del tutto personali.
per carità la mia è solo diffidenza personale verso le medicine e quelle nuove in generale.
Per me,
non mi sparo in vena niente che non sia sul mercato de 10 anni almeno .
Dopo 10 anni in genere arrivano sempre denunce di gente rovinata da farmaci.
Dipende da quante persone. magari solo
1 su 1.000.000 .... ma non vorrei essere io "il vincitore" della lotteria.
Ps: non mi vacciono mai e non becco mai nulla!
Di quelli che lavorano con me il 100% dei vaccinati da influenza se la becca ogni anno.
E' un caso??? a me questo basta per redermi dubbioso sulls "innoquità" al 100% del vaccino "dei polli" e pure sulla sua utilità al 100%.
Son invece sicuro che è un bel business al 100%
Il tuo post e' assolutamente diseducativo !!
Pero anche io non mi vaccino da 7 anni e non mi becco mai niente!!
Comunque non mi associo al tuo post e sono per il "farsi il vaccino e' meglio di no"
Heinlein
22-09-2005, 08:04
Ieri sera è venuta da me un'infermiera, che mi ha detto: "ma siete fissati, con tutti questi vaccini influenzali? Ma lo sapete quanto mercurio c'è dentro?"
In effetti sapevo che a causa del mercurio (mi sembra, usato come stabilizzante), in USA si sono avuti molti casi di demenza infantile... e la casa farmaceutica più nel mirino, la Ely Lilly (con la quale ho il dente avvelenatissimo, ma gliel'ho messa nel...), si è parata facendo inserire nel famigerato Patriot Act un codicillo degno delle leggi finanziarie italiane... cioè, siccome in caso di attacco batteriologico agli USA mosso dai terroristi, potrebbe essere necessario vaccinare forzosamente la popolazione... non è mica giusto, che le case farmaceutiche rispondano per i danni eventualmente causati da questi vaccini, elaborati e messi frettolosamente in circolazione solo per patriottismo! Per cui, i danni da vaccini a cittadini USA sono stati amnistiati con effetto retroattivo! :read:
Ecco l'ennesima dimostrazione che Bin Laden serve a salvare le multinazionali... gli dovrebbero dedicare una copertina di Bloomberg Investments..
Heinlein
22-09-2005, 09:09
Giorni fa ho accennato ai possibili scenari di una pandemìa, e alla quantità impressionante di variabili che potrebbero intervenire. Senza nessuna pretesa di completezza, ovviamente, ma per introdurre un'ordine di idee affatto nuovo nel nostro modo di pensare.
Oggi vorrei concentrarmi su aspetti meno ipotettici e più quotidiani della questione: cosa dovremmo fare noi, in caso appunto di pandemìa? Accreditando uno scenario di possibile evoluzione, tra i tanti, a metà strada tra la "influenza di stagione" e il "virus killer".
Allora, il quadro in cui inserirò il discorso è il seguente.
La pandemìa è arrivata in forma massiccia, ma ancora per numero di contagiati e di decessi non ha assunto proporzioni catastrofiche. Tuttavia, la sfiducia è alle stelle e si teme il sorgere spontaneo di focolai di panico. Si notano già fenomeni di accaparramento di generi di prima necessità, aggravati dalla penuria di carburante per il trasporto delle merci, e dalle difficoltà negli scambi internazionali e nella filiera produttiva. Gli scaffali dei supermercati sono riforniti a singhiozzo, e i banchi dei prodotti agricoli sono desolatamente vuoti da molti giorni.
Già si vocifera di razionamento dell'energia elettrica, con distribuzione a macchia di leopardo solo per alcune ore al giorno, a causa della penuria di carburante e del blocco delle importazioni dalla Francia. Il governo dice che l'energia sarà assicurata prioritariamente all'illuminazione pubblica e ai servizi essenziali, inclusi gli acquedotti. Per il gas si spera che non ci saranno razionamenti, ma la stagione fredda fa temere per le scorte strategiche. E comunque, senza energia elettrica le caldaie non funzioneranno. E anche la "catena del freddo" (che termina nei congelatori casalinghi) potrebbe saltare.
A questo punto, decidete di prepararvi allo scenario di un totale autarchìa alimentare. Avete in casa uno sgabuzzino, lo liberate dal ciarpame, e cominciate a fare la lista della spesa per resistere alla carestìa.
Dunque, cominciamo a ragionare. In qualche mese di alimentazione di emergenza non si muore di fame, molto facilmente invece ci si guasta la salute. La necessità è quella di assicurare almeno 2000 cal. pro capite (fatte salve le calibrazioni individuali, io ne dovrei assumere 1500... :D ), ma non si tratta solo di calorie, l'alimentazione deve comprendere anche lipidi, sali minerali, vitamine, fibre, proteine. Fare 2000 calorie a testa senza ingombrare e senza spendere è facile, basta rimpinzarsi di porcherie, poi magari si evita l'influenza aviaria e si finisce all'ospedale per qualcos'altro.
La prospettiva temporale è quella di resistere 3 mesi, con possibilità di prolungamento (alla fine del secondo mese si fa il punto della situazione, ed eventualmente si riducono le razioni per allungare il tempo di resistenza).
Allora, sotto con la lista della spesa:
per il fabbisogno di carboidrati, confezioni da 1 Kg:
1) pasta
2) riso in confezioni sottovuoto
3) farina in pacchi, per fare il pane, senza eccedere nella quantità.
4) pastina all'uovo
Qui non si spende un capitale, occhio che la farina sviluppa parassiti se non è conservata bene.
Legumi e cereali secchi:
1) ceci
2) farro
3) orzo perlato
4) lenticchie
5) fagioli borlotti
6) fagioli bianchi di Spagna
Condimenti e bevande:
1) Olio di oliva in bottiglie di vetro
2) Olio di semi di soja o arachide in lattine o bottiglie di plastica
3) Brodo vegetale granulato
4) Zucchero di canna
5) Concentrato di pomodoro
6) Orzo solubile
7) Funghi secchi sotto vuoto
8) Caffè
Altro:
1) Fiocchi di patate liofilizzati
2) Cereali in fiocchi (se avete tanto spazio...)
3) Muesli
Purtroppo arriviamo alla nota dolente che non sappiamo come procurarci carne, pesce, frutta e ortaggi. Vuoi perchè è roba che si conserva pochi giorni (non consiglio di andarsi ad impelagare in salamoie, salature e altro), vuoi perchè non sappiamo se potremo mantenerla in congelatore. E magari quando facciamo questa lista non è già più reperibile.
Per il primo mese, se la stagione è sufficientemente fredda e si trovano, si possono fare scorte di cipolle, patate, scalogno, mele, limoni. Poi si passa alla "navigazione in immersione".
Anche se la loro conservazione, soprattutto nella stagione fredda, non è problematica, io eviterei gli insaccati.
Avanzo una proposta originale; carne, pesce ed ortaggi sono conservati decentemente bene negli omogeneizzati per bambini. Una bella scorta di omogeneizzati. Razioni monouso praticissime e poco ingombranti.
Per quanto riguarda la carne, evitarei Jamonilla, Jambonet e schifezze varie. Credo che una bella scorta di Manzotin/Simmenthal possa andare bene. Da evitare anche tonno e sgombri sott'olio, si possono mangiare ogni tanto, non possono diventare la spina dorsale dell'alimentazione.
I latticini sono un'altra voce problematica. Se la stagione è fredda abbastanza, si possono senz'altro conservare fuori della finestra una scorta di caciotte da stagionare. Ma non è molto saggio, se si dovessero profilare scenari di carestìa, mettere certe cose in bella vista. E poi i formaggi bisogna conoscerli.
Per il latte è più semplice, si prendono brik a lunga conservazione. Oppure, avanzo anche qui un'idea originale: il latte in polvere per bambini Coop, 9 euro per 900gr., mi sembra che come prezzo e come ingombro ci stia. Io ci ho fatto dei cappuccini da favola.
Questo elenco di alimenti ovviamente non è completo; mancano all'appello molti princìpi nutritivi. E allora proporrei di integrare... con integratori: pastiglie tipo Multicentrum o altre economiche (no Supradin, ci vuole un mutuo...), pappa reale liofilizzata in capsule, propoli, altri integratori.
Poi pastiglie di crusca per sopperire alla scarsità di fibre.
Un'ultima cosa; se dovessero verificarsi gli scenari che ho descritto, con la necessità di rifornire la dispensa in questo modo, francamente non credo che i supermercati siano in grado di dare a tutti i clienti 50 Kg di pasta e 50 Kg di riso, oltre a 200 vasetti di omogeneizzati.
Anzi, per quanto riguarda gli omogeneizzati, il primo che facesse la scorta in tali termini lascerebbe probabilmente lo scaffale vuoto fino all'indomani.
Per cui, l'idea di farsi scorte di questo genere ha molte implicazioni morali: non ce ne sarebbe per tutti. Lascio valutare ad ognuno tali implicazioni.
Ho terminato, col capitolo alimentare del malaugurato "assedio di Leningrado"; in un prossimo post passerò a parlare di altri aspetti della vita in casa.
Intanto, sono graditi molto come sempre vostri commenti e suggerimenti...
Nevermind
22-09-2005, 09:24
Per me son tutte balle studiate a tavolino. Conosco gente che lavora dove fanno i test sui polli e non c'è alcun dato scientifico per cui sta famosa influenza sia letale per l'uomo, ciò nonostante tutti i capi infetti e quelli venuti a contatto vengono ugualmente abbattuti per sicurezza.
me l'ero letto il patriot act anche se a spizzichi e bocconi ...... una palla... prevede cose semplicemenste staliniste ... a dir poco.
Della sanatoria su danni provocati da farmaci sapevo, così come il fatto che FDA adesso permetta la commercializzazione di farmaci "urgenti" alleggerendo di molto i test necessari.
Mi mancava la chicca della "vaccinazione forzata per motivi di sicurezza nazionale" e senza responsabilità su eventuali danni .
La cosa è semplicemente degna di un regime . Nero o rosso fa uguale!+
Io prodotti farmaceutici creati con queste metodologie li eviterò finchè potrò.
Heinlein
22-09-2005, 14:15
.
Mi mancava la chicca della "vaccinazione forzata per motivi di sicurezza nazionale" e senza responsabilità su eventuali danni .
Per amor della precisione, non mi ricordo se si tratta di vaccinazione forzata o volontaria... il che, convengo faccia una bella differenza da un punto di vista delle libertà personali! Ma sicuramente, di un disclaimer sui danni causati dai vaccini necessari per fronteggiare attacchi terrorirstici biologici.
no no... son andato a cercarmelo or ora...
parla addirittura di "detenzione forzosa" per le persone che non si facciano vaccinare coattamente "a fini di sicurezza nazionale".
Ma manco Stalin ed Hitler assieme avrebbero fatto di meglio !!
Ma a queste condizioni politiche e lagali le ditte farmaceutiche e le loro lobby politiche saranno incentivatissime a far dire che l'epidemia sarà terribile e che bisogna vaccinarsi a tutti i costi.....
soldi a palate, rischio di risarcimenti zero.
Volendo massimizzare il profitto fossi in loro risparmierei pure sulla sperimentazione.... tanto.... è legge di sicurezza nazionale che lo impone!!!
ma zio musso!!! :muro: :muro: :muro: :muro:
spero non copieremo ste boiate di leggi "per la tutela della sicurezza" qua in Europa .... certo che ci vuol coraggio a chiamare "tutela della sicurezza" l'obbligo a spararti in vena chissà che cosa di non garantito da nessuno per legge.
Io sento puzza i bruciato in 'sta storia.... sarò malfidente...
ma gli elementi per dubitare ci sono IMHO.
Heinlein
23-09-2005, 08:50
no no... son andato a cercarmelo or ora...
parla addirittura di "detenzione forzosa" per le persone che non si facciano vaccinare coattamente "a fini di sicurezza nazionale".
Stamattina ho visto il governatore del Texas e il sindaco di Houston annunciare l'uragano Rita; il messaggio è "SI SALVI CHI PUO'"
E' sorprendente, come per il terrorismo, che non mina la credibilità del sistema politico, anzi lo rafforza per i suoi connotati di attacco indiscriminato alla comunità nazionale, che fa molti meno morti e danni delle calamità naturali, in USA si procede a botta di stanziamenti, di leggi eccezionali e liberticide, di diktat ferrei... e per le calamità naturali ci si affida invece a forme salvifiche.
Ieri sera ho saputo da fonti dirette che in Russia la questione dell'influenza aviaria viene minimizzata sui media, perchè il governo non ha i mezzi per far fronte alle misure di prevenzione e alle vaccinazioni.
:Puke: :Puke: :Puke: evidentemente non ci son soldi per il business ....
dantes76
24-09-2005, 15:04
non quadra una cosuccia :confused:
in oriente( nelle zono colpite dall aviaria[dal virus trasmesso dai polli agli uomini])
dal 1997/98 se non erro fino a oggi sono stati pochi casi;
perche in italia dovrebbe fare 150.000 morti ?? :confused: :confused: :confused:
non quadra una cosuccia :confused:
in oriente( nelle zono colpite dall aviaria[dal virus trasmesso dai polli agli uomini])
dal 1997/98 se non erro fino a oggi sono stati pochi casi;
perche in italia dovrebbe fare 150.000 morti ?? :confused: :confused: :confused:
http://www.epicentro.iss.it/problemi/aviaria/aviaria.asp
http://www.epicentro.iss.it/focus/flu_aviaria/avian7set.asp
dantes76
24-09-2005, 16:00
http://www.epicentro.iss.it/problemi/aviaria/aviaria.asp
http://www.epicentro.iss.it/focus/flu_aviaria/avian7set.asp
l avevo letto, ma non risponde alla mia domanda. in quei paesi le condizioni igenico sanitarie, sono a livello zero, inoltre i polli vengono allevati dietro il cortile di casa in molte famiglie, inoltre solo la cina ha piu di 1 mld di abitanti,
va bene che varia....ma dal 1996 non mi sembra che questo variare abbia causato una pandemia in quei paesi
italia 56mln di abitanti 150.000 morti previsti
cina 1.300.000.000 di abitanti morti previsti ??? 3.000.000?? :confused:
PS: altra domanda a cui non trovo notizie certe:
i vaccini contro l influenza vengono ricavate dalle uova...
ma se parte l aviaria e devono abbattere milioni di pennuti come fanno a fare 32 mln di dosi?? solo per l italia :confused:
l avevo letto, ma non risponde alla mia domanda. in quei paesi le condizioni igenico sanitarie, sono a livello zero, inoltre i polli vengono allevati dietro il cortile di casa in molte famiglie, inoltre solo la cina ha piu di 1 mld di abitanti,
va bene che varia....ma dal 1996 non mi sembra che questo variare abbia causato una pandemia in quei paesi
italia 56mln di abitanti 150.000 morti previsti
cina 1.300.000.000 di abitanti morti previsti ??? 3.000.000?? :confused:
PS: altra domanda a cui non trovo notizie certe:
i vaccini contro l influenza vengono ricavate dalle uova...
ma se parte l aviaria e devono abbattere milioni di pennuti come fanno a fare 32 mln di dosi?? solo per l italia :confused:
:mbe: ?
Premesso che non ha nulla di biblico un 'epidemia , anche perchè non è "Dio" che ce la manda ma c'è sempre lo zampino dell 'uomo al quale piace divertirsi a giocare al "piccolo dio" combinando ad esempio il virus della peste con il veleno del crotalo per ottenere una "super peste" per farne che? Qualche hanno fa avevo visto una trasmissione che parlava appunto di questi laboratori che si divertono a creare queste nuove malattie mixando virus e veleni e altro, facendo si che attraverso la genetica possano nascere virus "invulnerabili" capaci di uccidere, ad esempio, solo certe etnie ( riporto quello che avevano detto). A questo si aggiungono delle condizioni igieniche precarie ( non so se avete mai visto come vengono tenuti i polli e affini). Non voglio dire che dietro l'Aviaria ci sia lo zampino dell'uomo anche perchè è del tutto possibile che i virus mutino da soli, ma di certo "l'aviaria" come fenomeno mediatico è da ritenersi una creazione umana. Trovo molto poco professionale e pericoloso da parte dei giornalisti riportare notizie incerte solo per fare odience televisivo. E' importante non prendere sotto gamba il problema, ma premunirsi comunque di vaccini che nella migliore delle ipotesi getteremo nel cestino. Informare si , spaventare eccessivamente no. E' vero che l uomo se non ha paura non si muove , ma terrorizzarlo non mi sembra il caso. Il mio suggerimento è quello di essere cauti , chi vuole potrà farsi il solito vaccino infuenzale che non ha la pretesa di curare l'aviaria ma di proteggere l'organismo da un'altra forma influenzale che sommata ad una possibile aviaria ci renderebbe piu deboli. Il vaccino influenzale non serve per non prendere l'influenza ma serve a prenderla in una forma piu lieve. Chi non vuole non lo fa il vaccino.
Di certo vanno seguiti i soliti consigli soprattutto nei periodi freddi :
-Alimentarsi correttamente senza togliere nulla dalla propria dieta (preferire frutta e verdura di stagione) . Evitare di fare diete dimagranti eccessive che se fatte male potrebbero indebolire l organismo soprattutto nei periodi freddi. Una sana alimentazione può proteggere e rafforzare il sistema immunitario.
-Preferire una passeggiata piuttosto che prendere autobus o metropolitane cariche di persone potenzialmente veicoli della classica influenza.
-Evitare di stare a contatto prolungato con persone già influenzate dicendo "tanto non la prendo perchè sono forte".
-Se si prende l influenza normale e si ha la febbre si sta a casa e ci si cura, primo perchè si guarisce più in fretta ma soprattutto si evita di contagiare altri a scuola o al lavoro.
-Ecc ecc....
Se ci fate caso ogni anno abbiamo qualcosa di nuovo che ci tiene "svegli". Una volta il pesce è sotto attacco per via del mercurio , un'altra volta viene fuori la mucca pazza, poi viene il turno della Sars, ora i polli con l'aviaria , manca solo il maiale e il cavallo visto che le verdure sono già transgeniche :oink:
Dite pure quello che volete ma le industrie farmaceutiche ci sguazzano in situazioni come questa dell'aviaria. Ben vengano i farmaci che molte volte salvano la vita pero il dubbio che esista una correlazione tra malattie nuove e business farmaceutico rimane.
Vi ricordate il film Mission Impossible 2 dove un'industria farmaceutica commissiona un virus potentissimo "chimera" e il relativo antivirus "bellerofonte" al fine di contagiare in un primo momento e poi vendere la cura ?
Quando si dice " sono cose che si vedono solo nei film " ....lo dicevano anche per la conquista dello spazio e l'avvento dei computer.
Tom Cruise....salvaci tu :D
:sperem: :sperem: :sperem: :sperem: :sperem: :sperem: :tapiro: :fuck:
sprossimo tread: ne uccide più il TG dell'aviaria.....
Sarà pure come dite voi ma intanto:
http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=57038
Luther Blissett
30-09-2005, 20:07
"L'influenza aviaria ha cominciato a colpire gli animali in Asia dal 2003, ha già provocato la morte di un numero enorme di uccelli e causato almeno sessanta decessi fra gli uomini. "E' come una combinazione del surriscaldamento terrestre e del virus dell'Hiv, ma si sta diffondendo dieci volte più velocemente"
Analizziamo questa frase:
- Dal 2003 ci sono 60 morti umane. 30 all'anno. Gente che lavorava con i polli.
- Cosa mi significa aids+surriscaldamento? L'aids quanti morti ha fatto dal 2003? E il surriscaldamento cosa significa, di preciso? Come uccide il surriscaldamento globale? E comunque io penso che l'aids abbia fatto più di 30 morti all'anno, no? Non mi sembra che questa influenza aviaria si diffonda 10 volte tanto, altrimenti saremmo già tutti stecchiti.
"L'influenza aviaria ha cominciato a colpire gli animali in Asia dal 2003, ha già provocato la morte di un numero enorme di uccelli e causato almeno sessanta decessi fra gli uomini. "E' come una combinazione del surriscaldamento terrestre e del virus dell'Hiv, ma si sta diffondendo dieci volte più velocemente"
Analizziamo questa frase:
- Dal 2003 ci sono 60 morti umane. 30 all'anno. Gente che lavorava con i polli.
- Cosa mi significa aids+surriscaldamento? L'aids quanti morti ha fatto dal 2003? E il surriscaldamento cosa significa, di preciso? Come uccide il surriscaldamento globale? E comunque io penso che l'aids abbia fatto più di 30 morti all'anno, no? Non mi sembra che questa influenza aviaria si diffonda 10 volte tanto, altrimenti saremmo già tutti stecchiti.
1. Gente che lavora con i polli? Ovviamente quello che spaventa non sono le 60 morti dal 2003.
2. Riscaldamento globale? Alluvioni e siccità e provocano ogni anno migliaia di morti soprattutto nei paesi più poveri.
3. In caso contagio uomo-uomo il contagio di diffonderebbe molto velocemente così come si diffonde velocemente la normale influenza ogni anno.
Qualche tempo fà ho letto un articolo, non ricordo chi lo ha scritto ne dove è stato pubblicato, nel quale si ipotizzava che il timore di "pandemie" venisse utilizzato a scopo di lucro da parte delle industrie farmaceutiche. Esse hanno definito l'AIDS come peste del 21° secolo e se fosse stata veramente ciò che sostenevano dovrebbe aver decimato la popolazione mondiale ma non è accaduto nonostante abbiano incassato enormi somme, che fosse questo l'obiettivo ?, per la ricerca senza poi cavare il cosidetto ragno dal buco.
Veniamo al morbo della mucca pazza, altro allarme mondiale ma di morti il cui decesso sia collegabile al prione neppure l'ombra, ciononostante si sono massacrati milioni di animali ed altri finanziamenti di ragguardevole entità si riversano nelle solite tasche, strano quando ho ipotizzato che il prione forse era innocuo, sulle pagine di questo forum ipotizzavo che non potesse passare la barriera digestiva senza venir scomposto, in quanto gli animali degli zoo venivano nutriti con carni spesso derivanti da animali infetti ed erano in ottima salute.
Proseguiamo con la SARS, quante persone ha ucciso ?, poche centinaia a fronte di miliardi di persone nell'area e decine di migliaia infettate, anche in questo caso investimenti e soldi nelle solite tasche, che sia una coincidenza ?.
Dulcis in fundo l'influenza dei polli, sarà mica che l'hanno battezzata cosi in nostro onore per caso ?.
Ciao
Si ma non si può sempre rispondere alla stessa maniera, non so quante risposte identiche ho letto.
Ma quando scrivi "hanno definito l'AIDS come peste del 21° secolo" tu come la definirersti una malattia che solo nel 2000 ha fatto 2.000.000 di morti e 5.000.000 di nuovi contagi e che attualmente conta 35.000.000 di malati?
Il fatto è che purtroppo se il telegiornale non ne parla allora vuol dire che una cosa non esiste. (mucca pazza e SARS comprese) :rolleyes:
Pεrveяsivo
01-10-2005, 14:25
Si ma non si può sempre rispondere alla stessa maniera, non so quante risposte identiche ho letto.
Ma quando scrivi "hanno definito l'AIDS come peste del 21° secolo" tu come la definirersti una malattia che solo nel 2000 ha fatto 2.000.000 di morti e 5.000.000 di nuovi contagi e che attualmente conta 35.000.000 di malati?
Il fatto è che purtroppo se il telegiornale non ne parla allora vuol dire che una cosa non esiste. (mucca pazza e SARS comprese) :rolleyes:
E come si deve rispondere? Non è forse la risposta giusta? Nessuno cerca di sottovalutare la pericolosità di alcune malattie come l'Aids, ma definirla peste del 21 secolo mi pare fuori dal mondo. Come dovremmo definire allora il diabete che di morti ne fa quasi tre milioni ogni anno? Lo sai che entro il 2020 si prevede che la depressione e le malattie mentali saranno la seconda causa di disabilità e morte al mondo (con quasi 400 milioni che ne soffrono a oggi)? Parlando di malattie infettive, lo sai che tubercolosi, influenza e polmonite fanno, ognuna, più morti dell'AIDS? A me pare semplicemente che non esista un equilibrio nel fare informazione, si passa dal più assoluto silenzio al terrorismo puro e semplice. E troverai sempre questa come risposta, semplicemente perchè non ce sono altre.
E come si deve rispondere? Non è forse la risposta giusta? Nessuno cerca di sottovalutare la pericolosità di alcune malattie come l'Aids, ma definirla peste del 21 secolo mi pare fuori dal mondo. Come dovremmo definire allora il diabete che di morti ne fa quasi tre milioni ogni anno? Lo sai che entro il 2020 si prevede che la depressione e le malattie mentali saranno la seconda causa di disabilità e morte al mondo (con quasi 400 milioni che ne soffrono a oggi)? Parlando di malattie infettive, lo sai che tubercolosi, influenza e polmonite fanno, ognuna, più morti dell'AIDS? A me pare semplicemente che non esista un equilibrio nel fare informazione, si passa dal più assoluto silenzio al terrorismo puro e semplice. E troverai sempre questa come risposta, semplicemente perchè non ce sono altre.
Allora si può pure chiudere il thread :)
E come si deve rispondere? Non è forse la risposta giusta? Nessuno cerca di sottovalutare la pericolosità di alcune malattie come l'Aids, ma definirla peste del 21 secolo mi pare fuori dal mondo. Come dovremmo definire allora il diabete che di morti ne fa quasi tre milioni ogni anno? Lo sai che entro il 2020 si prevede che la depressione e le malattie mentali saranno la seconda causa di disabilità e morte al mondo (con quasi 400 milioni che ne soffrono a oggi)? Parlando di malattie infettive, lo sai che tubercolosi, influenza e polmonite fanno, ognuna, più morti dell'AIDS? A me pare semplicemente che non esista un equilibrio nel fare informazione, si passa dal più assoluto silenzio al terrorismo puro e semplice. E troverai sempre questa come risposta, semplicemente perchè non ce sono altre.
...hai detto bene, o silenzio, o terrorismo...quasi mai(tendente al mai), informazione.
Vedi bisognerebbe innanzitutto sapere se le cifre sono realmente quelle ma qui non si disputa del fatto che la malattia in questione sia grave o meno, bensì del grado di allarmismo che forse è stato molto pompato dalle aziende chimico/farmaceutiche e grazie al quale hanno ottenuto fior di sovvenzioni per la ricerca ma senza, almeno fin'ora, cavare un ragno dal buco e rimandando sempre in la nel tempo il tanto atteso vaccino.
Non sostengo che le cose stiano così oltre ogni dubbio, leggere con un tantino di attenzione i post altrui non sarebbe poi tanto "faticoso" ed eviterebbe misunderstandings, ma ho semplicemente riportato un articolo, non ricordo neppure l'autore ne dove l'ho letto, che mi pare non troppo improbabile. E tu che fai ?, lo prendi a pretesto per iniziare una "polemica" improponibile. Leggi meglio il post che hai quotato poi rifletti, leggere in fretta causa spesso la perdita di concetti importanti contenuti nel testo. :rolleyes: :rolleyes:
La mia era una constatazione non una polemica. Tu sicuro di aver letto bene il mio intervento? Ciao ;)
Luther Blissett
01-10-2005, 17:59
Qualche tempo fà ho letto un articolo, non ricordo chi lo ha scritto ne dove è stato pubblicato, nel quale si ipotizzava che il timore di "pandemie" venisse utilizzato a scopo di lucro da parte delle industrie farmaceutiche. Esse hanno definito l'AIDS come peste del 21° secolo e se fosse stata veramente ciò che sostenevano dovrebbe aver decimato la popolazione mondiale ma non è accaduto nonostante abbiano incassato enormi somme, che fosse questo l'obiettivo ?, per la ricerca senza poi cavare il cosidetto ragno dal buco.
Veniamo al morbo della mucca pazza, altro allarme mondiale ma di morti il cui decesso sia collegabile al prione neppure l'ombra, ciononostante si sono massacrati milioni di animali ed altri finanziamenti di ragguardevole entità si riversano nelle solite tasche, strano quando ho ipotizzato che il prione forse era innocuo, sulle pagine di questo forum ipotizzavo che non potesse passare la barriera digestiva senza venir scomposto, in quanto gli animali degli zoo venivano nutriti con carni spesso derivanti da animali infetti ed erano in ottima salute.
Proseguiamo con la SARS, quante persone ha ucciso ?, poche centinaia a fronte di miliardi di persone nell'area e decine di migliaia infettate, anche in questo caso investimenti e soldi nelle solite tasche, che sia una coincidenza ?.
Dulcis in fundo l'influenza dei polli, sarà mica che l'hanno battezzata cosi in nostro onore per caso ?.
CiaoLo penso anche io. L'aids non esiste. La vera peste del nostro secolo è il cancro. Ma ce lo meritiamo.
Luther Blissett
01-10-2005, 18:00
2. Riscaldamento globale? Alluvioni e siccità e provocano ogni anno migliaia di morti soprattutto nei paesi più poveri.
Nessuno ha mai dimostrato che dipendano dal riscaldamento globale. Nessuno ha mai dimostrato che ESISTE il riscaldamento globale. C'è chi afferma il contrario e non ci sono strumenti, al momento, per contraddirlo.
Gli alluvioni ci sono sempre stati, anzi, per esempio ci sono stati anni ben peggiori per gli uragani.
Quindi, ste cose chi te le ha dette? La TV?
Nessuno ha mai dimostrato che dipendano dal riscaldamento globale. Nessuno ha mai dimostrato che ESISTE il riscaldamento globale. C'è chi afferma il contrario e non ci sono strumenti, al momento, per contraddirlo.
Gli alluvioni ci sono sempre stati, anzi, per esempio ci sono stati anni ben peggiori per gli uragani.
Quindi, ste cose chi te le ha dette? La TV?
:D
No guarda, il riscaldamento globale esiste ed è accertato, ti stai confondendo con il fatto che non sono sicure le cause... che è un'altra cosa.
Luther Blissett
01-10-2005, 18:49
Adesso non esageriamo, l'AIDS esiste eccome ed è una
Io conosco teorie che affermano il contrario e non sono smentite scientificamente.
No guarda, il riscaldamento globale esiste ed è accertatoHai le misurazioni della temperatura di ogni luogo della terra da qualche migliaio di anni fa ad oggi?
Io conosco teorie che affermano il contrario e non sono smentite scientificamente.
Hai le misurazioni della temperatura di ogni luogo della terra da qualche migliaio di anni fa ad oggi?
Ma ste cose le pensi veramente? :confused:
Sabato 8 Ottobre 2005
Ottanta Paesi riuniti a Washington per mettere a punto un piano di intervento in caso di epidemie. Parola d’ordine: collaborazione
Influenza aviaria, primo allarme in Europa
Il virus è comparso sulle rive del Danubio: segnalati tre animali infetti in Romania
dal nostro corrispondente
ANNA GUAITA
NEW YORK - Trasparenza, coordinamento, collaborazione. Questo è il tris con cui il mondo si prepara a far fronte a un’eventuale epidemia di influenza aviaria. La lezione della Sars, che nel 2002-2003 uccise 800 persone e ne contagiò 8000 e fu fermata miracolosamente prima che si espandesse ovunque, non è rimasta lettera morta. I Paesi che allora si dimostrarono restii a rivelare l’esistenza del contagio nei loro confini sono venuti a Washington, per un summit al Dipartimento di Stato dedicato appunto alla trasparenza. Ottanta Paesi hanno risposto all’invito lanciato dal presidente George Bush alle Nazioni Unite lo scorso settembre: «I virus non conoscono confini» ha detto il ministro della sanità Usa, Mike Leavitt. E a rendere queste parole anche più inquietanti, in particolare per noi europei, è venuta ieri la notizia che il virus ha fatto la sua comparsa nel delta del Danubio. Le autorità della Romania lo hanno rilevato in tre uccelli domestici, ma non hanno spiegato se si tratti della variante mortale.
Nella due giorni di Washington si è discusso di come coordinare gli sforzi fra Paesi colpiti e Paesi donatori di aiuti, di come aumentare la trasparenza e la prontezza nel denunciare nuovi focolai di infezione, e di come sviluppare una capacità collettiva di identificare e rispondere a un’epidemia. Il gruppo si è poi dato appuntamento in Canada, dove i ministri sella sanità si incontreranno a fine mese per approfondire i piani di intervento. «Noi siamo fiduciosi che ogni singolo Paese asiatico abbia imparato una grande lezione durante la crisi dela Sars» ha detto un alto funzionario americano. E i primi segni che ciò sia vero si sono avuti proprio ieri, quando l’Indonesia ha riferito di aver trovato una certa quantità di polli in buon salute eppure portatori del virus. La prontezza con cui il governo di Giakarta ha informato l’Organizzazione Mondiale della Sanità sembra promettere bene. La notizia tuttavia è alquanto preoccupante: se il virus si annida fra polli sani, diventa più difficile da identificare, e di conseguenza lascia gli esseri umani più esposti. Come si sa, finora il virus - noto con la sigla H5N1 - è passato facilmente di volatile in volatile, ma il “salto” di specie da animale a uomo è molto difficile e raro. Dal 2003 a oggi l’Oms ha identificato solo 60 casi di decessi sui 116 casi confermati di influenza aviaria. Ma il timore dell’Oms è che il salto diventi sempre più facile, e che da quel momento in poi si scateni il contagio uomo-uomo.
Naturalmente per ora questi sono solo timori: «E’ impossibile quantificare il rischio» ha detto lo scienziato Anthony Fauci, capo della sezione malattie infettive del Dipartimento dell Salute Usa. Fauci, che sta partendo per una missione esplorativa nei Paesi asiatici ha aggiunto: «Sappiamo solo che se il virus diventa più efficiente nella trasmissione animale-uomo e uomo-uomo, il rischio sarà grande e reale».
Il presidente George Bush, che l’anno scorso fu oggetto di aspre critiche per non aver assicurato al Paese sufficienti vaccini contro la normale influenza stagionale, ha deciso di essere all’avanguardia mondiale nella prevenzione di un’epidemia aviaria. E mentre si teneva il summit al Dipartimento di Stato si è personalmente incontrato con le società farmaceutiche americane, per sollecitarle a lavorare alla preparazione di un vaccino, e per impegnarsi a finanziarie la ricerca. Per ora gli Stati Uniti sono indietro sul fronte farmaceutico, tant’è che devono dipendere dalle medicine antivirali prodotte in Svizzera e in Gran Bretagna.
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Sabato 8 Ottobre 2005
L’esperta italiana
«Troppa segretezza sui risultati delle ricerche»
di EMANUELE PERUGINI
«In Italia non c'è proprio nessun pericolo. I polli italiani del resto sono controllatissimi. Mi fa piacere che finalmente a livello internazionale si stia muovendo qualcosa. Fino a oggi ai Paesi del Sud est asiatico non è stato dato il sostegno necessario per far fronte a questa emergenza». Per Ilaria Capua, medico veterinario, direttrice del centro di referenza nazionale contro l'influenza aviaria Oie/Fao dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie (Padova), anche se la situazione in Italia è sotto controllo, la comunità internazionale dovrebbe impegnarsi molto più seriamente nella lotta contro l'influenza dei polli con iniziative concrete, come per esempio, «una moratoria sulle norme che regolano la proprietà intellettuale per facilitare lo scambio di informazioni tra i centri di ricerca».
Andiamo per gradi. Qual è la situazione in Italia?
«Del tutto tranquilla. I nostri polli sono controllatissimi e in più siamo anche l'unico paese europeo che ha previsto un sistema di vaccinazione molto serrato per gli animali a rischio. Se dovesse mai accadere che il virus arrivi anche da noi abbiamo la capacità e i mezzi per intervenire presto e con efficacia. I problemi non sono qui da noi, ma altrove».
Dove?
«Nei Paesi del Sud est asiatico, dove è difficile intervenire e dove le strutture sanitarie e veterinarie non hanno mezzi a sufficienza per agire con efficacia. Penso ai Paesi asiatici in via di sviluppo, per esempio. Credo che la comunità internazionale, dovrebbero fare di più per aiutare concretamente questi Paesi, fornendo loro i mezzi necessari a contrastare e a studiare l'epidemia».
Proprio questo è uno degli obiettivi del vertice di Washington.
«Spero che si raggiunga qualcosa di concreto perché fino a oggi sul piano della collaborazione le cose non stanno andando bene. Chi ha le informazioni se le tiene per sé fino a quando i risultati sono pubblicati per ottenere maggior prestigio scientifico, e questo pregiudica la ricerca. Prima si riuscivano a ottenere informazioni molto più facilmente. Ora invece non c'è passaggio di notizie senza che venga sottoscritto un contratto di riconoscimento della paternità scientifica. Questo rallenta molto la ricerca. Poi c'è il problema dei brevetti che ha irritato alcuni governi. In particolare quello vietnamita.
Perché, cosa è successo?
«I vietnamiti hanno messo a disposizione di tutti il ceppo virale che ha ucciso alcune persone nel loro Paese. Da questo ceppo è stato elaborato un vaccino senza però riconoscere nessun merito ai ricercatori di quel Paese».
(Il Messaggero.it)
Definisce l’America «impreparata» per ciò che potrebbe causare quasi due milioni di morti, caos negli ospedali e scontri nelle strade
Soppressione di anatre in Romania (Ap)
WASHINGTON (DAL NOSTRO CORRISPONDENTE) - Un rapporto segreto dell’Amministrazione Bush su una possibile epidemia di influenza aviaria tra gli americani, rivelato dal New York Times , e la notizia di duemila tacchini infettati in Turchia, dopo le anatre della Romania, ha ieri seminato il panico nella Superpotenza. Il rapporto definisce l’America «impreparata per quello che potrebbe essere il più grave disastro della sua storia», con un milione e 900 mila morti e 8 milioni e mezzo di malati, caos negli ospedali e scontri nelle strade. E la notizia che la malattia ha raggiunto l’Europa tramite gli uccelli migratori, pur senza contaminare esseri umani, ha generato il timore che possa superare anche l’Atlantico. Sono necessarie tempestive comunicazioni e uno strettissimo coordinamento degli interventi, ha ammonito il Dipartimento di Stato, dove circa 80 Paesi hanno discusso della crisi.
L’EUROPA - Ieri duemila tacchini infettati e abbattuti in Turchia, nella regione nord occidentale di Balikesir, sono la conferma che il virus ha ormai colpito i volatili del vecchio continente. Venerdì la Romania aveva già annunciato la morte di tre anatre domestiche nella regione orientale, e ieri quella di un cigno sul Mar Nero, confermando anche che centinaia di volatili sono periti o sono stati uccisi nel delta del Danubio. Quale misura precauzionale il ministro della Sanità Eugen Nicolaescu ha messo in quarantena otto comunità e inviato nella regione 100 mila vaccini per l’influenza tradizionale, di cui i primi distribuiti a quasi mille persone. La Romania dispone di 500 mila dosi di anti-influenzale classico (importante precauzione in mancanza di un vaccino per l’aviaria) e ne chiederà un milione all’Oms. Il ministro ha precisato però di non sapere per ora quale virus abbia colpito i volatili romeni: «Sarà analizzato in Inghilterra».
RAPPORTO - Pubblicato dal New York Times, il rapporto traccia uno scenario apocalittico per l’America. L’influenza aviaria, avverte, potrebbe colpirci «in pochi mesi o settimane», gli ospedali non avrebbero posti per tutti i malati, la caccia ai vaccini degenererebbe in sommosse, scarseggerebbero cibo ed elettricità. Per fare fronte alla malattia, le autorità dovrebbero sospendere i voli aerei e i trasporti a terra, chiudere le scuole e molti uffici, creare lazzaretti nelle basi militari in disuso. Il Pentagono avrebbe probabilmente il comando delle operazioni. Primi a venire vaccinati tra i civili sarebbero i tecnici addetti alla produzione dei vaccini, i medici e il personale sanitario, gli anziani e i malati. Ultimi, i politici.
I VACCINI - Secondo Michael Osterholm, dell’università del Minnesota, nel migliore dei casi le vittime sarebbero 200 mila e si eviterebbe il bis del 1918. Molto dipenderebbe però dalla reperibilità ed efficacia dei vaccini. «Ce ne vorrebbero 400 milioni di dosi pronte del vaccino specifico», dice Osterholm che considera il rapporto di 381 pagine, intitolato «Piano strategico contro una epidemia influenzale», un documento «molto importante per tutto il mondo». Tra l’altro, il rapporto ipotizza che i vaccini proteggano solo in parte la popolazione («perché i virus spesso mutano») e che l’infezione si diffonda con grande rapidità in 4 metropoli contemporaneamente.
BUSH - Il presidente ha imparato la lezione del ciclone Katrina e ha mobilitato vari ministeri, affinché tengano esercitazioni nazionali contro l’influenza aviaria, e il Congresso, affinché stanzi fondi di emergenza: dai calcoli degli economisti un’epidemia potrebbe costare fino a 450 miliardi di dollari, una cifra enorme, e causare un crollo economico simile alla Grande depressione degli anni Trenta. Ieri Bush ha anche mandato in Asia il ministro della Sanità, Leavitt, per 10 giorni di consultazioni con i governi dei Paesi più colpiti.
Ennio Caretto
09 ottobre 2005
Fonte www.corriere.it
pistolino
09-10-2005, 17:01
io il vaccino non lo faccio...odio le siringhe :( :mad: non faccio quello dell'influenza figuriamoci questo... :D
......
Ovviamente nessuno avrà più il diritto di prendersi un raffreddore, un'influenza, una bronchite: saranno tutte malattie che scompariranno sostituite dalla potenziale "influenza dei polli"
E magari ci saranno pure i controlli ridicoli come per la SARS. Qui in ufficio la gente che ieri ha letto la notizia già si è allarmata.
Passeranno, presto, malattia e notizie allarmistiche associate.
:D :D :D :D :D
Ieri i 150.000 morti dell'influenza dei polli, l'altro giorno in prima pagina i servizi segreti ci dicono che non escludono attentati con bombe sporche in Italia o con altri mezzi (ma davvero?), domani cosa diranno per tenerci nello stato di paura, che il sole potrebbe spegnersi?
purtroppo pare che con i $ si risolva sempre tutto...
Ieri sera è venuta da me un'infermiera, che mi ha detto: "ma siete fissati, con tutti questi vaccini influenzali? Ma lo sapete quanto mercurio c'è dentro?"
In effetti sapevo che a causa del mercurio (mi sembra, usato come stabilizzante), in USA si sono avuti molti casi di demenza infantile... e la casa farmaceutica più nel mirino, la Ely Lilly (con la quale ho il dente avvelenatissimo, ma gliel'ho messa nel...), si è parata facendo inserire nel famigerato Patriot Act un codicillo degno delle leggi finanziarie italiane... cioè, siccome in caso di attacco batteriologico agli USA mosso dai terroristi, potrebbe essere necessario vaccinare forzosamente la popolazione... non è mica giusto, che le case farmaceutiche rispondano per i danni eventualmente causati da questi vaccini, elaborati e messi frettolosamente in circolazione solo per patriottismo! Per cui, i danni da vaccini a cittadini USA sono stati amnistiati con effetto retroattivo! :read:
Ecco l'ennesima dimostrazione che Bin Laden serve a salvare le multinazionali... gli dovrebbero dedicare una copertina di Bloomberg Investments..
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Non funziona l'antinfluenzale sui bimbi: lo dice la Cochrane
Tratto da Vaccinetwork - www.vaccinetwork.org
La Cochrane Vaccines Field lo afferma: l'antinfluenzale nei bambini non funziona. E a pubblicarlo è la prestigiosa rivista scientifica Lancet nel numero del 26 febbraio 2005. Di seguito il testo dell'abstract e la url dove lo si può trovare. Questo illustre parere smentisce quanto sostenuto in precedenza dai Cdc di Atlanta, dall'Accademia Americana di Pediatria e dalla Public Health canadese che dal 1999 avevano raccomandato il vaccino antinfluenzale ai bimbi con meno di 2 anni. La sollecitazione a vaccinare in questo modo destò non poche perplessità e nel 2002 si poterono leggere alcuni pareri critici su Epicentro (http://www.epicentro.iss.it/focus/influenza/discussione/disc_influ.htm). Ora la Cochrane Vaccines Field ha revisionato la letteratura concludendo che non vi sono evidenze di efficacia di una simile strategia vaccinale.
Vi riportiamo, tradotta, la parte più interessante delle conclusioni:
Traduzione: L'efficacia nei bambini piccoli è completamente non provata. Al massimo può favorire nei bambini più grandi una riduzione della lunghezza delle assenze scolastiche. I risultati sollevano dubbi sulla saggezza di affrettarsi in un programma di vaccinazione estesa dei bambini senza prove adeguate che questa funzioni o sia interamente sicura. I vaccini antinfluenzali possono essere efficaci contro le forme di influenza che tipicamente rappresentano meno del 10% di tutti i casi, ma non vi è modo di predire che questo sarà il virus predominante nella stagione influenzale in arrivo.
Vi alleghiamo l'abstract e in fondo la url dove lo trovate.
Autori: Jefferson T, Smith S, Demicheli V, Harnden A, Rivetti A, Di Pietrantonj C.
Titolo: Assessment of the efficacy and effectiveness of influenza vaccines in healthy children: systematic review.
Lancet 2005; 365:773-80 (26th of February). Contact Tom Jefferson, MD, toj1@aol.com
BackgroundEach year many people are ill with acute infections of the airways. Hundreds of different germs cause these infections, but the symptoms are always the same regardless of which particular germ is doing the rounds. Real influenza viruses cause—on average—only about 10% of these infections, and the rest are commonly known as "the flu". All have the same symptoms: fever, chills, cough, stuffy nose and sometimes ear and chest infections. There is no way to distinguish real influenza from the flu unless complicated laboratory tests are carried out.
Scientists and decision makers are worried about the impact that the flu has on our lives. Recently the USA and Canada have started vaccinating children, including those aged 6 to 24 months, in the hope of reducing disease spread; admissions and visits to hospitals; deaths of elderly relatives; complications, such as ear infections and pneumonia; and absences from school and parental loss of workdays.
The review
Given the important nature of the US and Canadian decision, a group of Cochrane scientists conducted a review of the scientific evidence for the use of influenza vaccines in children. They looked at the two main types of available vaccines: those made of killed influenza viruses (inactivated) and those made out of live but tamed influenza viruses (live attenuated). The Cochrane authors looked at over a thousand studies and selected 25 high-quality clinical trials in which vaccinated children were compared with unvaccinated children. For the first time in a review of influenza vaccines, seven of the included studies came from Russia and were translated especially for the Cochrane review. The combined results of these 25 clinical trials were first reported in the British journal, The Lancet. This summer, an expanded version of this review that includes information about the safety of vaccines will appear in the Cochrane Library.
The findings
The review found that live attenuated vaccines avoided more cases of real influenza (around 80%) than inactivated vaccines (around 65%). Both types of vaccines were not very good, however, against the type of flu that afflicts the overwhelming majority each year. There was no evidence that either type of vaccine worked in children below the age of two (and, in any case, live attenuated vaccines are not legal for this age group), or prevented hospital admissions, deaths or other complications. A few small studies suggested a possible shortening of the length of school absences.
The conclusions
Vaccination of small children is wholly unproven. At best, it may benefit older children by shortening the length of school absences. The findings call into question the wisdom of rushing into an expensive vaccination programme of children without adequate proof that it will work or that it is entirely safe.
Influenza vaccines may be effective against the type of influenza that typically accounts for less than 10% of all cases, but there is no way to accurately predict that it will be the predominant virus in the upcoming flu season.
http://www.thelancet.com/journal/vol365/iss9461/abs/llan.365.9461.primary_research.32370.1
SV40, virus micidiale
Tratto da “La Nuova Ferrara” del 26 aprile 2005
Ha un ruolo nell'insorgenza di tumori rari
FERRARA. In un articolo, pubblicato lo scorso anno dalla prestigiosa rivista scientifica americana Cancer Research, ricercatori delle Università di Ferrara e di Verona, coordinati dal Prof. Mauro Tognon, hanno fornito evidenze sulla presenza di un virus della scimmia, denominato SV40, in tumori cerebrali umani (principalmente gliomi), e in campioni di sangue e sperma di individui sani.
Tale virus è presente nelle scimmie sia africane che indiane, dove non sembra provocare malattie.
Come è entrato SV40 nella popolazione umana? "È noto dal 1960 che SV40 fu trasferito all'uomo mediante le vaccinazioni anti-polio (vaccini Salk e Sabin) eseguite su scala planetaria durante il periodo 1955-63 - afferma il professor Mauro Tognon, biologo e genetista dell'Università di Ferrara. Durante quel periodo nei soli Stati Uniti d'America 98 milioni di individui, vaccinati con le antipolio, furono infettati con SV40. Allo stato attuale delle conoscenze non si può escludere che tale virus fosse preesistente nella popolazione umana, oppure che le sequenze individuate nei campioni umani siano di un virus strettamente correlato ad SV40, ma distinto da esso. Tuttavia, altri gruppi di ricerca hanno dimostrato la presenza di SV40 in tumori umani, come i mesoteliomi della pleura, tumori cerebrali ed osteosarcomi".
Sulla scorta di queste scoperte, avvenute in tempi diversi e in laboratori indipendenti tra loro, è ragionevole ipotizzare che SV40 possa avere un ruolo, come cofattore, nell'insorgenza di questi rari tumori umani.
"Questi tumori sono rari, ma sono anche percentualmente in aumento – ricorda Tognon. Ci sono dati in letteratura che indicano i tumori cerebrali in aumento del 30% negli ultimi 20 anni, mentre i mesoteliomi fino agli anni '50 erano praticamente sconosciuti nella nostra specie. Anche gli osteosarcomi sembrano percentualmente aumentati.
Le cause dell'insorgenza di questi tumori e del loro incremento non sono del tutto chiare. Non ci sono dubbi sulla possibilit. di trasferire SV40 dalle scimmie all'uomo, così come è accertato che SV40 può moltiplicarsi nei nostri tessuti - spiega Tognon. SV40 è un virus tumorale in grado di trasformare le cellule coltivate in laboratorio e di provocare in roditori lo stesso tipo di
tumori risultati positivi per SV40 nell'uomo, vale a dire tumori cerebrali, mesoteliomi e osteosarcomi".
Gli scienziati hanno scoperto da tempo che i tumori indotti da SV40 negli animali sono provocati da una sua proteina, denominata antigene T grande (agT), in grado di legare e di inattivare due importanti proteine della cellula, p53 e pRB, che agiscono come controllori della moltiplicazione cellulare. Di recente, la rivista Nature Medicine ha pubblicato due lavori del Prof. Michele Carbone della Loyola University di Chicago dove si forniscono le prove, nei mesoteliomi della pleura dell'uomo, che queste proteine della cellula sono sequestrate dalla proteina virale agT di SV40. Questo dato confermerebbe il meccanismo secondo cui SV40 agisce come cofattore nell'insorgenza dei mesoteliomi, probabilmente associato alle fibre di amianto, metallo che fino ad ora era considerato l'unica causa di questo tipo di tumore.
La contaminazione dei vaccini antipolio con SV40 avvenuta in passato fu causata dalla presenza di questo virus, allora sconosciuto, nelle cellule di rene di scimmia impiegate per far crescere i virus della poliomielite da usare a scopo vaccinale. In tal modo si è trasferito nella popolazione umana un fattore potenzialmente tumorale. Non si può escludere che SV40, dopo l'avvenuto trasferimento alla popolazione umana, abbia acquisito la capacità di autonoma trasmissione, rendendosi indipendente dalla fonte iniziale, cioè dalla vaccinazione anti-poliomielitica. Questa possibilità emerge in particolare dai risultati pubblicati da Tognon, che evidenziano il ritrovamento di SV40 nel sangue e nello sperma di individui sani.
Come è facile dedurre, la somministrazione di vaccini antipolio contaminati con SV40 ha sollevato critiche, ha creato indignazione, ma soprattutto comporta delle implicazioni sanitarie, sociali ed etiche di considerevole spessore. Basti ricordare che pur essendo emersa la contaminazione nel 1961, per altri 2 anni i vaccini con SV40 continuarono a restare sul mercato e ad essere liberamente somministrati.
Si è ritenuto per anni che SV40, essendo un virus della scimmia, non potesse infettare l'uomo, o che fosse per l'uomo un virus del tutto innocuo. In un caso SV40 è stato isolato partendo dal DNA di un tumore positivo per le sequenze di questo virus. In un precedente studio, lo stesso gruppo di ricercatori coordinato dal prof. Tognon aveva notato che un altro virus Polioma, denominato BK, l'omologo umano a quello della scimmia, era presente negli stessi campioni trovati in seguito positivi proprio per SV40. Infatti, tutti i campioni trovati positivi per SV40, lo sono contemporaneamente anche per BK.
"Questa osservazione ha fatto avanzare l'ipotesi che BK possa aiutare SV40 in quelle funzioni necessarie per la sua moltiplicazione nelle cellule umane. Se l'ipotesi dovesse dimostrarsi corretta e se le sequenze di DNA rilevate fossero effettivamente quelle di SV40, si potrà con certezza dire che questo virus della scimmia è entrato stabilmente nella popolazione umana – conclude Tognon. Come ipotesi, quindi, si può supporre che SV40, viste le sue proprietà tumorali, possa essere uno dei cofattori responsabili dell'insorgenza di quei rari tumori umani prima menzionati. SV40 è stato trovato nel sangue dei pazienti affetti da tumore, ma anche in quello di individui sani. Tale risultato apre la possibilità di analizzare il sangue per accertare la presenza di questo virus della scimmia, come già si fa per altri virus umani".
Vaccinazioni di massa
I medici americani registrano ogni anno migliaia di reazioni serie ai vaccini, incluse centinaia di morti e di menomazioni permanenti.
Le popolazioni completamente vaccinate sono state investite da epidemie, e i ricercatori attribuiscono dozzine di condizioni neurologiche e immunologiche croniche ai programmi di immunizzazione di massa.
Vi sono centinaia di studi medici pubblicati che documentano il fallimento dei vaccini e le reazioni avverse, e dozzine di libri scritti da medici, ricercatori e scienziati indipendenti che rivelano serie lacune nella teoria e pratica dell'immunizzazione.
Mito n°1: "..i vaccini sono completamente innocui..?"
Il VERS (sistema che riporta gli effetti avversi ai vaccini) dell' FDA (Food and Drug Administration) riceve annualmente 11.000 rapporti su serie reazioni avverse ai vaccini, di cui l'1% rappresenta le morti causate dalle reazioni al vaccino. La maggior parte delle morti sono ascrivibili al vaccino della pertosse. Studi internazionali hanno dimostrato che la vaccinazione è causa della SIDS (sindrome di morte infantile improvvisa).
Mito n°2: "..i vaccini sono molto efficaci..?"
La letteratura medica possiede un numero sorprendente di ricerche che documentano il fallimento del vaccino. Epidemie di morbillo, orecchioni, vaiolo, polio si sono manifestate in popolazioni vaccinate. Nel 1989 il CDC (Center for Diesease Control and Prevention) riportò:.."nelle scuole con un livello di vaccinazioni superiore al 98% si sono avute epidemie (morbillo) fra i bambini di età prescolare.." "..l'apparente paradosso è che, quando il tasso di immunizzazione al morbillo aumenta a livelli alti in una popolazione, il morbillo diventa una malattie di persone immunizzate..".
Mito n°3: "..i vaccini sono la ragione principale del basso tasso di malattie..?"
Secondo l'Associazione Britannica per il Progresso della Scienza, le malattie infantili diminuirono del 90% fra il 1850 ed il 1940, parallelamente al miglioramento delle pratiche sanitarie ed igieniche, ben prima che fossero introdotti i programmi di vaccinazione obbligatoria. A sottolineare questa conclusione è stato un recente rapporto dell' OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità), il quale trovò che la malattia e i tassi di mortalità nei paesi del terzo mondo non hanno un legame diretto con le procedure di immunizzazione o il trattamento medico, ma sono strettamente collegate con gli standard igienici ed alimentari.
Mito n°4: "..la vaccinazione si basa su fondate teorie e pratica dell'immunizzazione..?"
L'evidenza clinica sta nella loro capacità di stimolare la produzione di anticorpi. Quello che non è chiaro è se tale produzione produca immunità. Per esempio i bambini anemici di agammaglobine sono incapaci di produrre anticorpi, tuttavia guariscono dalla malattie infettive quasi con la stessa velocità degli altri bambini. L'immunità naturale è un fenomeno complesso che coinvolge molti organi e sistemi.
COMUNICATO STAMPA
Vaccini antinfluenzali al mercurio!
I verdi invitano i consumatori a boicottarli
Di Marco Moruzzi
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Le allarmanti notizie provenienti da oltreoceano, sulla virulenza della influenza invernale, stanno spingendo molti cittadini ad effettuare la vaccinazione antinfluenzale, vaccinazione che per altro il Ministero della Salute (in base alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità), consiglia per i soli soggetti a rischio, anziani e bambini. A questo proposito non tutti i pediatri condividono la necessità della vaccinazione dei bambini in buono stato di salute. Per altro chi ha contratto la malattia, nei due anni precedenti, non può contrarre la malattia dal medesimo tipo di virus, ma la scelta se vaccinare o meno è ovviamente delicata, personale e legata a molteplici fattori.
Ciò che è certo è che sono state autorizzate alla commercializzazione due tipi di vaccino contenete mercurio, che al 30 giugno di quest’anno erano fuorilegge a seguito di un apposito Decreto emanato il 13 novembre 2001. A tre giorni dall’entrata in vigore della disposizione il Ministro Sirchia ci ha ripensato e le due multinazionali che hanno continuato a produrli, la GlaxoSmithKline e la Solvay li hanno commercializzati a prezzi stracciati.
L’uso di sali di mercurio nella produzione dei vaccini è tecnologicamente superato, ma consente dei risparmi per le aziende produttrici, il mercurio ha la funzione di uccidere il virus e conservare il prodotto, ma molte case farmaceutiche lo hanno completamente eliminato, così non è stato per il Fluaric di Glaxo che contiene tracce di thiomersal e per l’ Influvac S della Solvay che contiene residui più consistenti, pari a 0,05 mg.
L’insidia arriva al momento dell’acquisto in farmacia, dove il prodotto arriva con un prezzo al pubblico quasi dimezzato rispetto ai prodotti equivalenti senza mercurio.
Il mercurio è nocivo per il sistema nervoso centrale, studi epidemiologici lo mettono sotto accusa anche a basse dosi, specie nei neonati. L’Agenzia americana per la sicurezza dei farmaci e degli alimenti (FDA) ha vietato da 4 anni l’uso di questa sostanza, mentre l’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) di fronte al rischio di non poter disporre di un sufficiente quantitativo di vaccini in ogni parte del globo, non ritiene i pericoli del mercurio tali da richiedere il ritiro dei farmaci incriminati.
Chi difende questi prodotti sostiene che le quantità di mercurio assunte dall’organismo umano con un vaccino possono essere paragonabili a quelle assunte dal consumo di una scatola di tonno contaminato dall’inquinamento ambientale, ma è altrettanto vero che ci troviamo di fronte ad una dose aggiuntiva di sostanze tossiche, di cui i cittadini non sono consapevoli, ed è inutile visto che sul mercato la gran parte dei vaccini antinfluenzali sono senza mercurio.
Il capogruppo Regionale dei Verdi Marco Moruzzi, dopo aver riscontrato che nelle farmacie della Regione sono stati commercializzate nelle settimane scorse lotti di vaccino Solvay Influvac, ha lanciato un appello per il boicottaggio del prodotto ed invitato le farmacie ad informare i consumatori e restituire alle case produttrici questi vaccini che dovevano essere eliminati e non smaltiti sulla pelle dei consumatori.
Moruzzi ha dichiarato: “Ancora una volta le imprese che hanno rispettato le regole (producendo esclusivamente vaccini senza mercurio) sono state penalizzate.
La politica dei condoni, delle sanatorie colpisce in questo caso la salute pubblica, che da una parte si dice di voler tutelare contro l’influenza, ma non fino al punto di limitare gli “sporchi affari” di alcune industrie farmaceutiche”.
Danni da vaccino come conseguenza dell’apporto di proteine eterologhe direttamente nell’organismo umano
Tratto da «Vaccinazioni il business della paura. Quello che i genitori dovrebbero sapere» di Gerhard Bushwald
1) Conseguenze di encefalopatie minime irriconoscibili
Fino ad ora ci siamo occupati esclusivamente di danni da vaccino che avevano come conseguenza danni gravi o una malattia grave continua, dove si presentava un alto grado di infermità. Esistono forme di transizione, cioè malattie o stati di malessere, che inizialmente non venivano collegati alle vaccinazioni. (…)
Al termine dell’ultima guerra sono stati descritti inspiegabili cambiamenti in bambini molto piccoli.
I resoconti provenivano soprattutto da paesi dove si vaccina molto. In Germania le vaccinazioni iniziano il giorno successivo alla nascita, negli Stati Uniti all’età di due mesi. Proprio negli Stati Uniti, negli anni sessanta, le vaccinazioni facoltative vennero, in quasi tutti gli Stati federali, sostituite da quelle obbligatorie. Oggi quasi ogni bambino americano viene vaccinato contro pertosse, rosolia, poliomielite infantile, difterite, orecchioni, morbillo e tetano. Con questo la lista non è completa, perché l’industria farmaceutica crea sempre nuovi sistemi di vaccinazione. Io, da parte mia, non nutro nessun dubbio che il numero incredibile di vaccinazioni che oggigiorno un bambino deve subire (nei primi anni di vita fino a 17 anni) possono causare danni profondi. Nella Repubblica Federale si presentano nella primissima infanzia danni alla vista e all’udito di entità sconosciuta. Il 5% del neonati sono strabici, un bambino su 20 in età scolare ha gravi problemi di concentrazione. Molti bambini imparano tardi, ed anche allora a fatica, a parlare. Altri bambini non sono quasi in grado di imparare a leggere a scuola, fino all’alessia. Secondo una trasmissione televisiva del 2.2.1990 il numero degli analfabeti è salito in Germania a 3 milioni.
2) Autismo come danno da vaccino
Conoscenze relative alla cosiddetta «Sindrome autistica» risalgono allo psichiatra infantile americano Kanner nell’anno 1943. Perché questa sindrome non esisteva prima? In caso di «vero» autismo è possibile secondo Kanner rilevare 2 sintomi cardinali:
- isolamento autistico estremo dal mondo circostante umano
- necessità paurosa e forzata di mantenere il mondo degli oggetti invariato (paura del cambiamento)
(…)
Contrariamente al concetto classico di Kanner nella maggioranza dei casi i bambini definiti «autistici» presentano un danno cerebrale con oligofrenia. In questi casi si sospetta che si tratti di sintomi parziali non riconosciuti di encefalite postvaccinale. Se i bambini che si ammalano di encefalopatie provengono quasi tutti da famiglie intelligenti, nel caso dell’autismo i bambini colpiti vengono di norma da ambienti intellettuali, come la letteratura ci insegna.
La causa dell’autismo viene definita dalla medicina accademica attuale come un danno cerebro-organico nella prima infanzia. Secondo me non si sono studi se esista l’autismo anche in bambini non vaccinati. Nella letteratura gli accenni a possibili collegamenti tra autismo e vaccinazioni sono piuttosto timidi. Il numero dei bambini autistici in Germania viene stimato intorno ai 5000-6000.
3) Dementia infantilis (Heller) come conseguenza delle vaccinazioni (Sindrome di Heller)
Simile all’autismo è la «dementia infantilis». Questo strano quadro clinico è stato prima osservato da Weygand come caso singolo, successivamente descritto da Heller e poi da Zappert. Si trattava di bambini che inzialmente si erano sviluppati in modo del tutto normale, con i quali per esempio si poteva già parlare. Poi improvvisamente si presentava un cambiamento nello sviluppo. Come primo sintomo c’erano disturbi del linguaggio ed entro pochi mesi avveniva una scomposizione intellettiva. In breve tempo un bambino allegro si trasformava in un bambino oligofrenico, o come si diceva allora, idiota. Heller chiamò questa malattia «dementia infantilis» e per fargli onore Zappert aggiunse «di Heller». La «dementia infantilis» o «sindrome di Heller» viene postulata da Zappert in presenza dei seguenti sintomi:
- inizio al 3°-4° anno di vita
- si presentano disturbi linguistici
- irrequietezza
- demenza progressiva
- espressione del viso non demente, bensì a volte intelligente
- mancanza di tutti i sintomi fisici relativi al sistema nervoso, capacità motoria completa
- infine stato stazionario senza limitazione della salute fisica.
La causa rappresentava un enigma. Weygand supponeva che la spiegazione più ovvia potesse essere «un danno a noi ancora sconosciuto del cervello». (…)
Oggi definiremo tale quadro clinico una grave deficienza intellettiva come conseguenza di una tumefazione cerebrale postvaccinica nel senso della encefalopatia postvaccinica blanda.
4) Ipercinesi (HKS, ADHD)
Scientificamente questo disturbo è stato rilevato per la prima volta all’inizio degli anni Trenta da Kramer e Pollnow. Fino ad oggi non è stato possibile trovare una spiegazione soddisfacente. (…)
Nella Repubblica Federale Tedesca nel 1990 a 1,4 milioni di bambini al di sotto dei 12 anni furono prescritti psicofarmaci a causa di questa ipercinesia, vale a dire medicinali con effetto ammortizzante sul comportamento, che influenzano l’attività e che hanno effetti sulle funzioni psichiche. (…)
E’ un caso che questo drammatico aumento della popolazione con problemi di apprendimento coincida precisamente con le tre decadi nelle quali la vaccinazione antipertosse è stata estesa a tutti i bambini americani?
5) Minimal Cerebral Dysfunction (MCD)
25 anni fa venne stimato che nella Repubblica Federale Tedesca ogni 35° parto nasceva un bambino morto, ogni 200° parto un bambino cerebroleso. Allora si calcolarono 10-15000 lesioni cerebrali all’anno. 160.000 bambini non potevano frequentare scuole normali. Sommando a questo numero gli scolari delle classi differenziali, il numero arrivava a 500.000. Ogni 10.000 abitanti c’era un bambino mentalmente handicappato. (…)
6) Rallentamento dello sviluppo linguistico
(…) Durante l’analisi in asili della città di Magonza, che però fanno parte dei «territori sociali scottanti», il 34% dei bambini tedeschi vennero, secondo i risultati dello screening, valutati come «aventi difficoltà linguistiche».
La quota del 34% di rallentamento dello sviluppo linguistico tra i bambini tedeschi risultava talmente spaventosa e incredibile che avemmo seri dubbi relativi al rilevamento del rallentamento dello sviluppo linguistico con uno screening così semplice… (…)
Da che cosa dipende che i nostri giovani spesso non sono più in grado di formulare una frase ragionevole? Che non sono in grado di raccontare un avvenimento in modo che l’ascoltatore si possa fare un’idea chiara?
7) Sindrome SID (morte improvvisa ed inspiegabile del lattante)
Da anni la letteratura accenna al fatto che spesso la sindrome SID è preceduta da una vaccinazione.
La curva relativa alla sindrome SID mostra un aumento annuale. Mentre tutte le malattie infettive da noi diminuiscono regolarmente e in parte in modo uniforme, le cifre relative ai bambini trovati senza motivo morti nei loro lettini aumenta di anno in anno. Non pare ovvio il paragone: tante più vaccinazioni, tanti più bambini piccoli morti nel letto? (…)
Recentemente la posizione prona venne definita completamente errata e dal 1990 i neonati vengono messi nuovamente sulla schiena.
Da "Liberazione" del 27 settembre 2005
titolo:
Dopo una colossale campagna mediatica volta a convincere gli italiani che sta per arrivare la Peste nera, ora si passa all'incasso: ai milioni di euro già stanziati per acquistare farmaci e vaccini se ne preventivano altrettanti da destinarsi agli spot che devono convincere gli under-65 a vaccinarsi. Senza alcun senso di responsabilità vengono sparati numeri da capogiro, inventati di sana pianta oppure veri ma fuori contesto - che indicazione forniscono sei decessi in Indonesia, paese con 200 milioni di abitanti? - secondo le ben note strategie di quel marketing della paura su cui sono concentrati ormai quasi tutti gli sforzi dell'industria farmaceutica. Cerchiamo quindi di fare un po' di chiarezza, sia per smarcarci dall'allarmismo strumentale agli interessi di big pharma che dal rischio di ignorare un problema reale.
In primo luogo le cattive notizie. L'ipotesi che possa ripresentarsi una pandemia influenzale come la Spagnola, che nel 1918 uccise circa 40 milioni di persone, non è soltanto una leggenda metropolitana. Può succedere. Anzi, come scoprirono gli scienziati che studiarono le vestigia del famoso virus, è abbastanza probabile che prima o poi accada. I virus, contro cui gli antibiotici sono totalmente inefficaci, sono le creature più efficienti e adattabili esistenti in natura, c'erano prima di noi e ci saranno dopo. La mutevolezza del rivestimento glicoproteico, per usare un termine tecnico, consente al virus influenzale di rendere inefficaci le difese dell'organismo che si basano proprio sul riconoscimento delle proteine di superficie per attaccare gli intrusi. E a differenza di altri virus quello influenzale muta ininterrottamente, con grande gaudio dei produttori di vaccini che possono commercializzare una nuova formula ogni autunno.
Per il virus la ricombinazione di due proteine, H e N, è fondamentale sia per azzeccare la combinazione invisibile al sistema immunitario umano che per fare il cosiddetto "salto di specie", cioè per passare dagli animali all'homo sapiens. E il virus influenzale è un asso nel transitare per quelli che vengono chiamati "serbatoi animali", ovvero uccelli e maiali, un passaggio decisivo per trasformarsi nuovamente. In sostanza, l'influenza che mi ha tenuto a letto l'anno scorso, e che i miei anticorpi hanno imparato a fronteggiare, dopo una passeggiata nel Dna di polli o maiali cambia faccia, ed è pronta per ricominciare. Così i ricercatori si ritrovano fra le mani una sorta di slot machine genetica: se il virus azzecca la combinazione giusta - come nel 1968, quando sono morte mezzo milione di persone - sono guai. Ecco perché l'influenza avicola allarma così tanto gli scienziati. Fino a questo momento il ceppo A (che sta per avicola) H5N1 non preoccupava i virologi perché indicava un virus influenzale isolato nel '61, aggressivo fra i polli ma innocuo per gli esseri umani. Ora però si è visto che lo stesso ceppo è in grado di uccidere anche la nostra specie, e il fatto che non si riesca bene a capire come - per via aerea? Attraverso il contatto con le carni infette? - è ancora più allarmante.
Inoltre, la paura del ritorno di una pandemia simile alla Spagnola viene alimentata dalla consapevolezza di quella che gli scienziati chiamano "l'unità microbica" del pianeta. La rapidità dei collegamenti aerei garantisce ai patogeni (gli agenti che portano le malattie) passaggi molto veloci: un'epidemia trasmissibile per via aerea come l'influenza può fare il giro del mondo in 24-48 ore. Proprio in previsione di questo fenomeno l'Organizzazione mondiale della sanità istituì nel 1952 la Global Influenza Surveillance Network (Rete di sorveglianza globale sull'influenza) con il compito di registrare immediatamente i primi focolai d'infezione e mettere in guardia le strutture sanitarie locali. Il problema è che, da una ventina d'anni a questa parte, i grandi finanziatori internazionali hanno attaccato in tutti i modi la sanità pubblica, smantellando i presidi che potrebbero segnalare e contenere un'epidemia. In Africa, Asia e America latina i programmi di aggiustamento strutturale del Fondo Monetario hanno preteso la distruzione dei sistemi sanitari nazionali in cambio della dilazione dei pagamenti del debito estero mentre, dalle nostre parti, pressioni più sfumate ma altrettanto implacabili hanno imposto pesanti tagli sulle spese, sugli stanziamenti per la ricerca e perfino sulle reti di monitoraggio epidemiologiche, quelle che raccolgono dati sulla diffusione delle malattie. L'epidemiologia italiana, un modello invidiato e imitato da molti paesi del mondo, sta letteralmente agonizzando nella penuria di mezzi e ricercatori, mentre la rete dei controlli veterinari - i vecchi istituti zooprofilattici che nel nostro paese impedirono la diffusione del morbo della mucca pazza - subisce la stessa sorte. Chi pensa di invertire la tendenza con una quindicina di laboratori ad hoc (i cosiddetti Flu) è privo di qualunche nozione medica o in malafede.
Se la pandemia è quindi un rischio concreto, ha senso lanciare una campagna di vaccinazione di massa? Ci sono pochi dubbi a questo proposito: non solo non ha senso, ma potrebbe addirittura essere dannoso. Prima di tutto gli esperti sanno bene che in caso di allarme pre-pandemico o di pandemia dichiarata l'immuno-profilassi attiva (ovvero le vaccinazioni) è inutile se non pericolosa. E' inutile perché, una volta effettuato il salto di specie, il virus tende a mutare ulteriormente per "accomodarsi" nell'ospite umano. Quando alla fine raggiunge una forma stabile, e può essere isolato, sono necessari fra gli 8 e i 12 mesi per mettere a punto un vaccino sicuro e per organizzarne la distribuzione.
In secondo luogo, il ceppo virale che potrebbe dare luogo alla paventata pandemia ha caratteristiche che rendono l'impiego dei vaccini ancora più discutibile. Come sottolinea Ernesto Burgio, medico pediatra attivo nella rete Attac, autorevoli virologi ed epidemiologi (Webster, Dianzani) sconsigliano l'uso di vaccini «in tutti i casi in cui si teme che il patogeno possa essere appunto un nuovo ricombinante (e in particolare un virus che abbia compiuto di recente il salto di specie): visto che, almeno in linea teorica, il vaccino potrebbe causare una produzione eccessiva di anticorpi e peggiorare la tempesta di citochine che sembra essere la vera causa dell'evoluzione maligna della malattia».
Insomma pasticciare con i vaccini - quelli classici, mirati sui ceppi influenzali noti (H3N2), e quelli nuovi, da confezionare per contrastare H5N1 - in presenza di un virus che sembra avere effetti letali proprio per un'eccessiva reazione del sistema immunitario, non sembra una buona idea. Non solo c'è il pericolo di scatenare una risposta iperimmune (lo shock allergico considerato l'arma segreta del virus) ma si rischia di incrementare l'ulteriore ricombinazione del mutante con ceppi influenzali più comuni. Visto che la caratteristica del virus influenzale è proprio la sua capacità di utilizzare pezzi di differenti genomi per rendersi invisibile al sistema immunitario, i nuovi vaccini rischiano di mettere a disposizione del virus un altro po' di "materiale" e rendere più efficiente la sua capacità di trasformazione. Insomma «se c'è un'annata in cui il vaccino non andrebbe consigliato» conclude Burgio «è proprio quella di una possibile pandemia».
Per difendersi dalla spagnola, così come per gestire qualsiasi tipo di epidemia, non ci sono "proiettili magici" o cure miracolose. E' necessaria una rete sanitaria efficiente e ramificata, in grado di contenere e di gestire l'eventuale emergenza. Ci vogliono, come suggerisce Burgio, corsie preferenziali per i cittadini che presentano sintomi sospetti, e centri regionali di specializzazione dotati di laboratori con massimo livello di bio-sicurezza per isolare e studiare il virus. Ci vuole personale medico e paramedico abbondante e addestrato per contenere l'epidemia e dare il tempo al virus di evolversi in una forma meno letale, secondo il percorso naturale dei patogeni. C'è bisogno insomma proprio di quel sistema sanitario nazionale che, negli ultimi anni, si è tentato in tutti i modi di smantellare.
di Sabina Morandi (martedì 27 settembre)
:)
CREDO DI AVER DATO MODO AL TREAD DI DIVENTARE UN LUOGO DI AMPIO DIBATTITO portando informazioni ed idee che spesso non vengono riportate dai mass media, questo in generale sul tema vaccini, non credo che questo contro l'influenza dei polli segua logiche di produzione ed uso diverse da tutti gli altri:
BUONA DISCUSSIONE A TUTTI!
Domenica 9 Ottobre 2005
In tutto sei animali colpiti in Romania
In Turchia morti duemila tacchini
Da domani la carne sarà etichettata
di CARLA MASSI
ROMA - Il virus dei polli si avvicina. Altri tre casi di animali infetti sono stati scoperti in Romania tra le anatre del delta del Danubio. In due giorni il numero dei volatili contagiati in quel paese è salito a sei. E, per la prima volta, anche la Turchia dichiara le sue ”vittime“: il virus ha ucciso circa duemila tacchini nella provincia di Balikesir. All’allevamento è stata imposta la quarantena. Isolamento totale per animali che avrebbero contratto la malattia da uccelli migratori. Dicono dalla Turchia che si tratterebbe di un caso isolato. Al di là dell’Oceano, il presidente Bush non esita a dichiarare che gli Stati Uniti non sono preparati ad affronatre un’eventuale epidemia di influenza aviaria. Mette le mani avanti dopo il flop dei soccorsi durante l’uragano Katrina e chiede ai suoi esperti di mettersi al lavoro prima che sia troppo tardi.
Il ministro della Salute Francesco Storace ha deciso per domani una riunione tecnica preparatoria alla richiesta di convocazione dei ministri della Ue per fronteggiare uniti l’influenza aviaria: «Tutto possiamo fare tranne sottovalutare la situazione. Non si tratta di scatenare una gara per verificare chi lavora meglio ma dobbiamo trovarci d’accordo sulla strategia da seguire». In Italia si rafforza il piano di emergenza anti-virus già avviato da tempo. Cesare Cursi, sottosegretario al ministero della Salute con delega alla veterinaria, rassicura e annuncia un potenziamento dei controlli sulle importazioni alle frontiere e negli aeroporti. «Non c’è da preoccuparsi - dice - il centro per il controllo delle malattie ha assunto informazioni e sono stati attivati tutti i canali di verifica».
Lo spettro del virus, comunque, continua a veleggiare sull’Europa intera. E sempre più paesi rendono pubbliche, a differenza di qualche anno fa, le condizioni di salute degli allevamenti a rischio. Il ministero dell’Agricoltura russo, per esempio, ha fatto sapere di aver disposto la soppressione di 460mila polli. E sono stati messi sotto accusa anche alcuni dirigenti di aziende agricole per aver nascosto i primi sintomi sospetti. Proprio per non essere penalizzata la Romania (ancora spera di poter entrare nella Ue nel 2007 ma con ogni probabilità dovrà aspettare) ha chiesto ufficialmente aiuto all’Organizzazione mondiale della sanità. Il paese, ha ammesso il ministro della Sanità Eugen Nicolaescu, ha dichiarato di non avere i mezzi e le informazioni sanitarie necessarie per combattere l’epidemia. Nell’area dove è arrivato il virus NH15 (due villaggi quasi in riva al Mar Nero, Smardan e Caermulia de Jos) sono già state vaccinate almeno 700 persone contro l’influenza generica e altre 3mila lo saranno nei prossimi giorni. Maggiori i controlli alla frontiera con la Moldavia.
Allarme sanitario ma anche crisi del mercato. In Italia si contano oltre seimila allevamenti e circa 80mila occupati. La Coldiretti paventa scenari drammatici e comincia a fare i conti: i prezzi dei polli pagati agli allevatori, secondo i loro bilanci, avrebbero raggiunto il livello più basso dall’inizio del 2002. «Servono interventi strutturali con un piano di rigenerazione per intensificare i controlli - scrive la Coldiretti - rilanciare i consumi e garantire l’origine della carne, come è avvenuto per l’emergenza mucca pazza». Quando, per esempio, venne varata l’etichetta con la ”carta di identià“ dell’animale. Per avere anche quella del pollo bisogna aspettare la fine del mese.
(Il Messaggero)
tanto per sdrammatizare.. :asd:
http://img440.imageshack.us/img440/4720/bacilloaviario1ac.jpg
Gli scienziati e l'influenza aviaria
E' una lotta contro il tempo
Medici e scienziati di tutto il mondo sono impegnati in una lotta contro il tempo. L'obiettivo : sconfiggere il virus dell'influenza aviaria H5N1 di origine asiatica che, mutando, potrebbe rendere possibile il contagio da un essere umano all'altro e mietere così un numero incalcolabile di vittime nell'intero pianeta.
Il servizio di copertina di National Geographic Italia di ottobre, (in edicola dal 3 del mese, in vendita, facoltativa, in abbinamento con lo speciale "Katrina", che contiene le straordinarie immagini dell'uragano che ha devastato New Orleans) parte dalle campagne del Vietnam, con il racconto del funerale di Ngoan, una bambina di appena dieci anni, uccisa dall'influenza dei polli. Non si sa come sia avvenuto il contagio. Prima di lei, una sessantina di persone nel Sud-Est asiatico sono morte a causa del virus.
Il dottor Robert Webster del Children's Research Hospital di Memphis, uno dei maggiori studiosi al mondo di virus influenzali, dice di non aver mai visto, in 40 anni di ricerche, nulla di simile a quello che ha stroncato la vita di Ngoan. Webster afferma che il virus ( che ha ucciso, nel Sud Est asiatico, oltre 100 milioni di polli) "è il peggior virus influenzale, dal punto di vista della patogenicità".
Per ora H5N1 non è in grado di passare, se non in casi rari, dagli uccelli alle persone, tantomeno da una persona all'altra. Ma gli esperti sostengono che prima o poi un virus come questo muterà in modo da essere trasmissibile da una persona all'altra: "E quando accadrà, il mondo dovrà affrontare una pandemia terribile", dice Jeremy Farrar, medico dell'Università di Oxford che lavora all'Ospedale per le malattie tropicali di Ho Chi Min City, in Vietnam. Si teme una pandemia come la Spagnola, che nel 1918 causò circa 50 milioni di vittime nel mondo e solo in Italia provocò 375 mila morti accertate (ma, tenendo conto delle complicanze , i decessi sarebbero stati addirittura 500 mila). Oggi una pandemia analoga potrebbe causare fino a 360 milioni di morti nel mondo.
IpseDixit
13-10-2005, 12:47
Moriremo tutti :cry:
Lucio Virzì
13-10-2005, 14:56
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_1139533.html
Varese, 15:16
POLLI MORTI E UNO MALATO NEL VARESOTTO: CONTROLLI ASL
Quindici polli deceduti e uno in gravissime condizioni sono stati ritrovati questa mattina in un campo sportivo a Rancio Valcuvia (Va). Sono stati tutti recuperati dal Servizio di veterinaria dell'Asl di Varese . I quindici polli gia' cadavere sono stati immediatamente inviati all'Istituto zooprofilattico di Brescia che dovra' chiarire l'origine del decesso. Il pollo ancora vivo, invece, e' stato inviato alla sezione di Binago (Co) dell'Istituto zooprofilattico. A dare conferma dell'episodio e' il responsabile della sezione veterinaria dell'Asl di Varese, il dottor Fabio Banfi: "Abbiamo ricevuto questa mattina la segnalazione dalla Polizia locale di Rancio Valcuvia e immediatamente abbiamo provveduto al recupero degli animali.
Sperem.... :(:(
LuVi
Mammabell
13-10-2005, 14:59
AZZ :eek:
Spero che sia una burla di qualche allevatore simpaticone... :(
momo-racing
13-10-2005, 15:02
qualcuno che abbia conoscenze di virologia mi deve spiegare come sia possibile una diffusione così vasta e capillare di questo virus.
beppegrillo
13-10-2005, 15:08
Da quello che ho capito, basta ora che il virus muti per essere trasmesso da uomo ad uomo e siamo in pandemia ?? :eek: :eek:
FastFreddy
13-10-2005, 15:08
Anche qua il catastrofismo la fa da padrone, mo perchè son morti 15 polli si grida alla pandemia? Prima non morivano i polli?
Mi chiedo il perchè di tutto questo catastrofismo, nel mondo ci sono malattie che fanno migliaia di vittime ogni anno e nessuno ne parla, questa ne ha fatte una 60ina e il panico dilaga....
Anche qua il catastrofismo la fa da padrone, mo perchè son morti 15 polli si grida alla pandemia? Prima non morivano i polli?
Ma soprattutto perchè i polli sono stati ritrovati in un campo sportivo? :fagiano:
FastFreddy
13-10-2005, 15:12
Ma soprattutto perchè i polli sono stati ritrovati in un campo sportivo? :fagiano:
Saranno stati polli dopati... :O
Swisström
13-10-2005, 15:15
Anche qua il catastrofismo la fa da padrone, mo perchè son morti 15 polli si grida alla pandemia? Prima non morivano i polli?
Mi chiedo il perchè di tutto questo catastrofismo, nel mondo ci sono malattie che fanno migliaia di vittime ogni anno e nessuno ne parla, questa ne ha fatte una 60ina e il panico dilaga....
qvoto
beh i comincio a toccarmi li'..sia mai...
Ciaozzz
FastFreddy
13-10-2005, 15:33
beh i comincio a toccarmi li'..sia mai...
Ciaozzz
Occhio che ti rovini la vista! :O
RiccardoS
13-10-2005, 15:35
Saranno stati polli dopati... :O
:asd:
mi spiace per gli onesti allevatori di polli (ora) o bestiame in genere, che quando salta fuori la catastrofe mediatica ci rimettono un bel pò di sudati guadagni: mia cugina e suo marito hanno un piccolo allevamento di conigli e (a parte che ora che i polli non vanno più via, loro ci guadagnano, ma non ne sono certo contenti: oggi a te domani a me...) se un allevatore è onesto, fa tutto in regola, si preoccupa per le sue bestie, le cura con attenzione, non sa cosa siano i sabati e le domeniche perchè gli animali mica fanno festa... lo prende solo nel culo a causa di quei disonesti che importano illegalmente dai paesi a rischio, o che danno da mangiare la merda ai propri animali o che cmq fanno di tutto per guadagnare due soldi in più. :mad:
Occhio che ti rovini la vista! :O
LOL
:D
Ciaozzz
Luther Blissett
13-10-2005, 16:41
Speriamo bene, una ripulita ci starebbe tutta!
Sinclair63
13-10-2005, 16:49
QUOTE=Luther Blissett]Speriamo bene, una ripulita ci starebbe tutta![/QUOTE]
:confused:
LightIntoDarkness
13-10-2005, 16:50
Speriamo bene, una ripulita ci starebbe tutta!
Di esseri umani, intendi? :sob:
Swisström
13-10-2005, 16:53
Speriamo bene, una ripulita ci starebbe tutta!
Ah, allora sarai stato contento con lo Tsunami, i vari uragani e gli aerei caduti, vero? :)
Luther Blissett
13-10-2005, 17:07
Ah, allora sarai stato contento con lo Tsunami, i vari uragani e gli aerei caduti, vero? :)
Yes :) <---
Però questa almeno arriverà anche in Svizzera.
:) :) :) :).
Swisström
13-10-2005, 17:10
Yes :) <---
Però questa almeno arriverà anche in Svizzera.
:) :) :) :).
:) chiedo il ban :)
Luther Blissett
13-10-2005, 17:13
:) chiedo il ban :)
:) Copriti bene quest'inverno. :)
tatrat4d
13-10-2005, 17:20
Ti consiglio di iniziare a postare, fra 10 giorni (durante i quali sei sospeso), in modo un po' più contenuto. Non credo ci sia molto da spiegare.
Moriremo tutti :cry:
Giusto per tirarti un pò su ti dico: vedi di non turbarti poichè è solo il principio dei dolori.
:p :)
FastFreddy
13-10-2005, 18:16
Moriremo tutti :cry:
A meno che tu non sia un alieno, quello è il destino di qualsiasi essere vivente....
beppegrillo
13-10-2005, 18:17
Speriamo bene, una ripulita ci starebbe tutta!
Edito che è meglio
ma che allarmismo :rolleyes:
1)il contagio da uomo a uomo non è ancora possibile
2)la carne cotta non è contagiosa
rastaban
13-10-2005, 18:31
cotta pare di no (da quanto han detto vari esperti), ma cruda potenzialmente a quanto pare potrebbe esserlo, ovviamente se e' infetta dal virus.
e prima di cuocerla non bisogna schiaffarla in padella quando e' ancora cruda? bisogna usare i guanti? :confused: :mc:
cotta pare di no (da quanto han detto vari esperti), ma cruda potenzialmente a quanto pare potrebbe esserlo, ovviamente se e' infetta dal virus.
e prima di cuocerla non bisogna schiaffarla in padella quando e' ancora cruda? bisogna usare i guanti? :confused: :mc:
vabbè puoi schiaffarla nella padella cruda e lavarti sempre le mani...il contagio avviene quando mangi no?mica solo col contatto... :confused:
cmq sarebbe sempre bene di non usare la forchetta per girare la carne e poi usare la stessa per mangiare, per esempio. io non lo faccio mai da quando, a scuola, il prof ci ha spiegato che cos'era la tenia :stordita: :(
rastaban
13-10-2005, 18:44
vabbè puoi schiaffarla nella padella cruda e lavarti sempre le mani...il contagio avviene quando mangi no?mica solo col contatto... :confused:
cmq sarebbe sempre bene di non usare la forchetta per girare la carne e poi usare la stessa per mangiare, per esempio. io non lo faccio mai da quando, a scuola, il prof ci ha spiegato che cos'era la tenia :stordita: :(
Ah ecco, avevo appunto il dubbio che potesse bastare anche solo il contatto per poter essere infettati.. :mbe:
io abbandonerei definitavamente il cinese :muro: :muro:
cmq nel supermercato sotto caso si sono già preparati a mettere un bel cartello "I polli sono cresciuti, allevati e lavorati in italia bla bla bla.."
A meno che tu non sia un alieno, quello è il destino di qualsiasi essere vivente....
Beh, anche gli alieni, in quanto esseri viventi, sarebbero cmq soggetti al ciclo della vita. ;)
io abbandonerei definitavamente il cinese :muro: :muro:
cmq nel supermercato sotto caso si sono già preparati a mettere un bel cartello "I polli sono cresciuti, allevati e lavorati in italia bla bla bla.."
ma non e' che succede come quelle maglie che ci piazzano un bottone qui e poi le marchiano "made in italy" ?
come si fa ad essere sicuri che siano polli italiani al 100% ??
Ciaozzz
IpseDixit
13-10-2005, 19:54
Probabilmente la bufala del secolo
ma non e' che succede come quelle maglie che ci piazzano un bottone qui e poi le marchiano "made in italy" ?
come si fa ad essere sicuri che siano polli italiani al 100% ??
Ciaozzz
bhè l'etichetta. io non credo che un supermercato di grosse dimensioni non abbia controlli sufficienti per assicurare che la carne sia italiana.
probabilmente verrò lapidato per questo, ma ritengo più sicuro per lo stesso motivo mangiare da mc donalds (i controlli che deve passare) piuttosto che dalla rosticceria sotto casa. chi mi assicura quale carne usa?per tirare avanti potrebbe comprarla da chiunque senza farsi scrupoli :stordita:
Lucio Virzì
13-10-2005, 21:22
Probabilmente la bufala del secolo
Dici? A livello di quella sull'HIV che provoca l'AIDS? :stordita:
LuVi
VII Sigillo
14-10-2005, 08:21
bhè l'etichetta. io non credo che un supermercato di grosse dimensioni non abbia controlli sufficienti per assicurare che la carne sia italiana.
probabilmente verrò lapidato per questo, ma ritengo più sicuro per lo stesso motivo mangiare da mc donalds (i controlli che deve passare) piuttosto che dalla rosticceria sotto casa. chi mi assicura quale carne usa?per tirare avanti potrebbe comprarla da chiunque senza farsi scrupoli :stordita:
Non è per deluderti, ma prova a leggere il libro "FAST FOOD NATION", Erich Schlosser...
Saluto tutti, intervengo per la prima volta, è un pezzo che vi leggo e questa storia dell'influenza aviaria mi interessa.
Io, a titolo meramente precauzionale il medicinale antivirale l'ho già comprato... una sola confezione, per ora, su Internet.
Non il Tamiflu, che siccome andrebbe conservato al fresco tra due e otto gradi non mi convince ordinarlo e farlo girare per due settimane, ma un altro farmaco di nuova generazione che può stare a temperatura ambiente. Quando mi arriva vi faccio sapere che razza di Cynar è.
Sapete com'è, è come la storia del vaccino antivipera; se serve, c'è, se non serve uno almeno sta più tranquillo!
RiccardoS
14-10-2005, 08:28
Io, a titolo meramente precauzionale il medicinale antivirale l'ho già comprato... una sola confezione, per ora, su Internet.
ecco. questo è lo scopo del bombardamento mediatico (e del governo no? vogliamo dirlo? :rolleyes: ): terrorizzare la gente ed arricchire le case farmaceutiche.
VII Sigillo
14-10-2005, 08:32
ecco. questo è lo scopo del bombardamento mediatico (e del governo no? vogliamo dirlo? :rolleyes: ): terrorizzare la gente ed arricchire le case farmaceutiche.
Può essere. Ma può essere anche di no. Considerati i soldi che spendiamo in cazzate, e quelli che comunque spendiamo in farmacia (per la bronchite sto prendendo un antibiotico che costa 2 euro a pastiglia, anche se lo passa l'SSN costa 2 euro a pastiglia lo stesso), un piccolo investimento si può fare.
La prima scatola è per mio figlio, ovviamente! :)
RiccardoS
14-10-2005, 08:39
Può essere. Ma può essere anche di no. Considerati i soldi che spendiamo in cazzate, e quelli che comunque spendiamo in farmacia (per la bronchite sto prendendo un antibiotico che costa 2 euro a pastiglia, anche se lo passa l'SSN costa 2 euro a pastiglia lo stesso), un piccolo investimento si può fare.
La prima scatola è per mio figlio, ovviamente! :)
ovviamente ;)
però... vedi cosa ci costringono (praticamente) a fare? :muro:
per curiosità: quanti € ci hai dato? quanto costa 'sto medicinale? :confused:
Lucio Virzì
14-10-2005, 08:40
Può essere. Ma può essere anche di no. Considerati i soldi che spendiamo in cazzate, e quelli che comunque spendiamo in farmacia (per la bronchite sto prendendo un antibiotico che costa 2 euro a pastiglia, anche se lo passa l'SSN costa 2 euro a pastiglia lo stesso), un piccolo investimento si può fare.
La prima scatola è per mio figlio, ovviamente! :)
Mi interessa, mi fai sapere (anche via mail)?
LuVi
VII Sigillo
14-10-2005, 08:45
ovviamente ;)
però... vedi cosa ci costringono (praticamente) a fare? :muro:
per curiosità: quanti € ci hai dato? quanto costa 'sto medicinale? :confused:
29,95 U$D (dài, diciamo trenta, eccheccacchio! :D ) + s.p. e se me lo stoppano in Dogana c'è pure IVA e balzelli vari, ma trattandosi di un pacchetto postale piccolo piccolo DOVREBBE passare, altrimenti se lo stoppano ci vuole un mese. Chiaramente se fai la spedizione con FEDEX ti segano matematico 100%.
E' un flacone di sciroppo,spero che non sia una bottiglia di vetro ma sia una bottiglia in plastica con polvere da diluire ed utilizzare in breve tempo (il trattamento dura tre giorni).
Dovrebbe scadere 2008, così lo tengo lì buono buono e se st'inverno la scampiamo vale per il prossimo.... :D
VII Sigillo
14-10-2005, 09:34
Virzì ti ho mandato una mail perchè mi dice che hai i messaggi privati pieni
Aggiungo un'ultima cosa per farmi un'omerica risata, poi la stronco qui altrimenti finisce che mi date dell'untore (o del portasfiga)
da Focus di ottobre
"Seguendo l'invito dell'OMS gli Stati hanno accantonato quantità variabili di antivirali per la prima fase dell'epidemia in attesa del vaccino... Dati aggiornati a maggio/giugno 2005"
Nazione Copertura % popolazione
OLANDA 31,5%
NORVEGIA 30,5%
ISLANDA 27,6%
IRLANDA 25,0%
GRAN BRETAGNA 25,0%
FRANCIA 21,4%
GERMANIA 15,8%
SPAGNA 5,0%
ITALIA 0,3%
Ovviamente, l'Italia ha recuperato nei tre mesi successivi, portandosi ai primi posti!... :D :D :D :D :D :D
momo-racing
14-10-2005, 09:52
E' un flacone di sciroppo,spero che non sia una bottiglia di vetro ma sia una bottiglia in plastica con polvere da diluire ed utilizzare in breve tempo (il trattamento dura tre giorni).
da quand'è che i vaccini antivirali si somministrano sotto forma di sciroppo?? :confused:
VII Sigillo
14-10-2005, 10:00
da quand'è che i vaccini antivirali si somministrano sotto forma di sciroppo?? :confused:
Magari fosse un vaccino! No, i vaccini non ci saranno prima di 3/4 mesi dall'inizio dell'epidemia nella forma definitiva, cioè il contagio uomo-uomo (che speriamo non avvenga mai); prima ci saranno solo gli antivirali, pastiglie, inalazione, sciroppo.
Probabilmente la bufala del secolo
ci stavo pensando anche io.
pur di far boicottare i prodotti cinesi...........
momo-racing
14-10-2005, 11:29
finirà tutto come la SARS che doveva essere la peste del ventunesimo secolo.
Amu_rg550
14-10-2005, 11:32
discussioni unite.
finirà tutto come la SARS che doveva essere la peste del ventunesimo secolo.
Questa potrebbe essere un'ipotesi.
Quello che mi chiedo è se questi antivirali sono in grado di "guarire" una persona affetta dal virus (mutato) o se saranno in grado solo di fargli il solletico. Insomma: il vaccino (che arriverà qualche mese dopo l'inizio dell'epidemia) debellerà il virus, ma fino ad allora saremo destinati a morte certa (in caso di contagio) o qualcosa potremo fare?
Credo inoltre che, rispetto alla famigerata spagnola a cui spesso si paragona quest'eventuale pandemia, ci sia da considerare il netto miglioramento delle profilassi anti-epidemia: cordoni sanitari e possibilità di informazione. E' anche vero che in un villaggio così globale è più difficile di allora tenere il tutto sotto controllo...
Boh!
VII Sigillo
14-10-2005, 12:03
Questa potrebbe essere un'ipotesi.
Quello che mi chiedo è se questi antivirali sono in grado di "guarire" una persona affetta dal virus (mutato) o se saranno in grado solo di fargli il solletico. Insomma: il vaccino (che arriverà qualche mese dopo l'inizio dell'epidemia) debellerà il virus, ma fino ad allora saremo destinati a morte certa (in caso di contagio) o qualcosa potremo fare?
Da quello che ho letto nel sito dove ho preso l'antivirale, riduce la durata della malattia. Implicitamente, i suoi effetti peggiori. E' specifico anche per combattere i germi della polmonite che costituiscono il principale effetti secondari dell'influenza in questione; se ho tradotto bene....
Secondo me, se preso con notevole tempestività, può impedire gli sviluppi letali della malattia; ma mi domando, appunto, se uno non è già vaccinato contro l'influenza comune, come si può distinguerla da quella pericolosa? Chi si prenderebbe la briga di visitarti per fare la diagnosi, sapendo di non essere vaccinato? Quando le cose vanno bene la puoi prendere con filosofia, ma quando gira una malattia pericolosa contro la quale non esiste ancora vaccino, chi farebbe ancora il suo dovere?
Boooooh!
Secondo me, se preso con notevole tempestività, può impedire gli sviluppi letali della malattia; ma mi domando, appunto, se uno non è già vaccinato contro l'influenza comune, come si può distinguerla da quella pericolosa? Chi si prenderebbe la briga di visitarti per fare la diagnosi, sapendo di non essere vaccinato? Quando le cose vanno bene la puoi prendere con filosofia, ma quando gira una malattia pericolosa contro la quale non esiste ancora vaccino, chi farebbe ancora il suo dovere?
Boooooh!
E' proprio per questo che le autorità stanno incentivando la vaccinazione contro l'influenza comune. Cercano in questo modo di evitare la confusione, in caso di contagio, con quella aviaria.
Praticamente è una cosa che riguarda più la collettività che il singolo individuo.
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo279339.shtml
VII Sigillo
15-10-2005, 08:03
Influenza aviaria, trovato un ceppo
resistente all'antivirale Tamiflu
Il virus si è modificato e il medicinale non ha più effetto su di lui
Ma ne esiste un altro che risulta attivo anche contro questa mutazione
di BRUNO PERSANO
Il farmaco antivirale Tamiflu della Roche
ROMA - Identificata una forma mutata del virus H5N1 dell'influenza aviaria resistente al Tamiflu, il farmaco antivirale della Roche che i governi di tutto il mondo, compreso il governo italiano, stanno immagazziando per fronteggiare un'eventuale pandemia. La scoperta si deve a un gruppo nippo-americano che ha pubblicato la ricerca sull'autorevole settimanale scientifico britannico Nature. Firmatari dello studio sono alcuni ricercatori dell'università di Tokyio, dell'Agenzia giapponese per la scienza e la tecnologia, e dell'università del Wisconsin, negli Usa. Indiscrezioni erano state però già pubblicate sul sito dell'Istituto superiore della Sanità due settimane fa.
Il ceppo mutato è stato individuato in Vietnam su una quattordicenne, probabilmente contagiata dal fratello e non da un volatile. La ragazzina si è ripresa, ma i risultati - sottolineano i ricercatori - accrescono le preoccupazioni che l'antivirale non sia sufficiente a fronteggiare un'eventuale pandemia in attesa del vaccino.
I ricercatori hanno identificato una mutazione della proteina neuramidasi che è il bersaglio del farmaco: inibendola grazie al farmaco, si impedisce al virus di espandersi e di infettare altre cellule. La mutazione fa sì che il Tamiflu non riesca più a inibire la proteina e, quindi, ad arginare il diffondersi della malattia.
Fortunatamente, il ceppo virale con cui sono stati infettati in laboratorio alcuni furetti, non è però risultato resistente all'altro antivirale in commercio, "Relenza" della Glaxo, anch'esso un inibitore della neuramidasi. Resta da capire adesso se esistono altre mutazioni del virus dei polli e quali farmaci sia meglio per i governi distribuire alla popolazione.
------------------
Che sfiga. Di due farmaci, uno non funziona. L'altro è quello a base di Zanamivir. Siccome pure quello gira dagli anni 90, mi sa che non è sicurissimo. Credo che convenga prenderne uno di terza generazione.
Influenza aviaria, trovato un ceppo
resistente all'antivirale Tamiflu
Il virus si è modificato e il medicinale non ha più effetto su di lui
Ma ne esiste un altro che risulta attivo anche contro questa mutazione
di BRUNO PERSANO
Il farmaco antivirale Tamiflu della Roche
ROMA - Identificata una forma mutata del virus H5N1 dell'influenza aviaria resistente al Tamiflu, il farmaco antivirale della Roche che i governi di tutto il mondo, compreso il governo italiano, stanno immagazziando per fronteggiare un'eventuale pandemia. La scoperta si deve a un gruppo nippo-americano che ha pubblicato la ricerca sull'autorevole settimanale scientifico britannico Nature. Firmatari dello studio sono alcuni ricercatori dell'università di Tokyio, dell'Agenzia giapponese per la scienza e la tecnologia, e dell'università del Wisconsin, negli Usa. Indiscrezioni erano state però già pubblicate sul sito dell'Istituto superiore della Sanità due settimane fa.
Il ceppo mutato è stato individuato in Vietnam su una quattordicenne, probabilmente contagiata dal fratello e non da un volatile. La ragazzina si è ripresa, ma i risultati - sottolineano i ricercatori - accrescono le preoccupazioni che l'antivirale non sia sufficiente a fronteggiare un'eventuale pandemia in attesa del vaccino.
I ricercatori hanno identificato una mutazione della proteina neuramidasi che è il bersaglio del farmaco: inibendola grazie al farmaco, si impedisce al virus di espandersi e di infettare altre cellule. La mutazione fa sì che il Tamiflu non riesca più a inibire la proteina e, quindi, ad arginare il diffondersi della malattia.
Fortunatamente, il ceppo virale con cui sono stati infettati in laboratorio alcuni furetti, non è però risultato resistente all'altro antivirale in commercio, "Relenza" della Glaxo, anch'esso un inibitore della neuramidasi. Resta da capire adesso se esistono altre mutazioni del virus dei polli e quali farmaci sia meglio per i governi distribuire alla popolazione.
------------------
Che sfiga. Di due farmaci, uno non funziona. L'altro è quello a base di Zanamivir. Siccome pure quello gira dagli anni 90, mi sa che non è sicurissimo. Credo che convenga prenderne uno di terza generazione.
H5N1, cresce la resistenza agli antivirali
Un ceppo virale di H5N1 che potrebbe scatenare la prossima pandemia influenzale globale mostra di resistere al Tamiflu, il farmaco antivirale che tante Nazioni iniziano ad accumulare come medicinale da somministrare alle popolazioni per fronteggiare l’eventuale epidemia. A Hong Kong un gruppo di specialisti ha dichiarato che il ceppo virale umano di H5N1, individuato nel nord del Vietnam, si sta dimostrando “insensibile” ai trattamenti con oseltamivir tanto da indurli a sollecitare le industrie a produrre versioni più efficaci di zanamivir (Relenza): di questo antivirale inalatorio, ora se ne chiede la somministrazione iniettabile che permetterebbe l’uso in breve tempo di dosi più massicce. Due studi pubblicati nel mese di settembre su Lancet sostengono la crescente resistenza del virus ai trattamenti antivirali. Reuters Health – 30 settembre 2005
Come vedete la notizia è di 15 giorni fa... in questo periodo qualcosa sarà stato fatto..
Romania, test confermano la presenza del virus dei polli
BUCAREST - Il virus dell'influenza dei polli individuato in Romania è effettivamente l'H5N1, la micidiale versione che ha provocato la morte di sessanta persone in Asia. A confermarlo è stato il ministro dell'Agricoltura, che ha riferito dei risultati dei test compiuti nei laboratori britannici. A questo punto, dunque, non ci sono più dubbi: il paese è tra quelli colpiti dall'epidemia. Il caso è scoppiato dopo che alcune anatre erano morte nel delta del Danubio.
Basta con questa aviaria...
stanno esagerando, sembra quasi che vogliano distogliere l'attenzione dei bigotti da cose piu' importanti (economia, politica ecc...)
un po' come con la "mucca pazza" o la SARS, mi domando, dopo tutto il casino che hanno fatto, quanta gente e' stata contagiata dalla mucca pazza ?
e dalla sars ?
quanti ne sono morti ?
praticamente quasi Zero, cioe' e' piu' probabile che mi cada in testa un asteroide.
E piccola curiosita', chi produce il Tamiflu ? sicuramente non ci guadagnera' nulla con sta' storia... :mbe:
Basta con questa aviaria...
stanno esagerando, sembra quasi che vogliano distogliere l'attenzione dei bigotti da cose piu' importanti (economia, politica ecc...)
Non si sembra se ne parli solo in Italia.
un po' come con la "mucca pazza" o la SARS, mi domando, dopo tutto il casino che hanno fatto, quanta gente e' stata contagiata dalla mucca pazza ? e dalla sars ? quanti ne sono morti ? praticamente quasi Zero, cioe' e' piu' probabile che mi cada in testa un asteroide.
Scusami ma non condivido il tuo modo di ragionare, anche perchè ne basterebbe solo di asteroide, magari nemmeno troppo grosso, per cancellare la vita su questo pianeta.
E piccola curiosita', chi produce il Tamiflu ? sicuramente non ci guadagnera' nulla con sta' storia... :mbe:
E' notizia di ieri la scoperta di un ceppo di virus immune al Tamiflu. Chi ci guadagnerà?
non so se era già stata postata ma è datata 10 Ottobre 2005
INFLUENZA AVIARIA: ITALIANO HA INDIVIDUATO SOLUZIONE PER VACCINO
ROMA - Potrebbe avere una firma italiana il vaccino che tutti vogliono avere per fermare una eventuale e temuta pandemia influenzale: il biologo molecolare Rino Rappuoli, noto nel mondo scientifico come uno dei maggiori esperti di vaccini, dice di avere in mano ''la soluzione piu' realistica che oggi c'e' per un vaccino anti pandemia. I dati scientifici - sottolinea - sia di di laboratorio sia clinici ottenuti con un candidato vaccino, ci sono e sono solidi, basta decidere di metterlo in produzione''.
Rappuoli negli Stati Uniti ha avuto incontri con autorita' sanitarie per confrontare i dati sperimentali e clinici in suo possesso e che sono stati ottenuti grazie a studi che sono cominciati 8 anni fa. ''Ora - annuncia - sono in produzione lotti sperimentali di un candidato vaccino che utilizza un ceppo di virus dei polli circolato nel 2003-2004 al quale e' stato coniugato l'adiuvante MF59 (quello che si usa anche nel vaccino antinfluenzale normale). Per noi questa e' la soluzione piu' vicina che c'e' all'orizzonte, basta solo decidere di realizzarla''.
Gli studi di Rappuoli che dirige a Siena la ricerca dell'azienda Chiron, cominciano alcuni anni fa in concomitanza con la diffusione del virus dei polli nel sud est asiatico, ma nessuno dava molta importanza alla possibilita' che il virus aviario potesse minacciare il mondo intero.
Ed e' proprio sulla base del virus dei polli responsabile delle infezioni umane del 1997 a Hong Kong che Rappuoli mette a punto un primo candidato vaccino che segnera' la strada giusta. Nel 2001 alcuni risultati preliminari vengono pubblicati sulla rivista inglese Lancet e nell'aprile di quest'anno dati estremamente incoraggianti ottenuti con il vaccino basato sul virus dei polli del 1997 piu' una sostanza adiuvante che ne potenzia l'effetto, vengono pubblicati on line sul Journal of Infectious Diseases, accompagnati da un editoriale del ministero della Sanita' degli Stati Uniti. I volontari che avevano ricevuto il vaccino costruito con il virus che circolava nel '97 con l'adiuvante erano protetti anche contro i virus dei polli che hanno circolato nel 2003 e nel 2004.
Il Ministero della salute italiano e' stato il primo paese europeo che ha firmato un accordo con l'azienda farmaceutica per assicurarsi la disponibilita' di milioni di dosi di vaccino in caso di emergenza; a ruota hanno seguito il nostro paese gli Stati Uniti.
Lo scienziato italiano conferma le preoccupazioni e l'allerta sul fenomeno dell'influenza aviaria che potrebbe raggiungere anche l'Europa. ''La possibile diffusione del virus dei polli in Ue tramite gli uccelli migratori - dice - era stata prevista gia' due anni fa: e' ora solo questione di tempo. Ma questo - ha assicurato lo studioso - non costituisce un problema; finché infatti il virus rimarra' confinato negli uccelli non e' una tragedia. Ma essendo aumentata in modo esponenziale la probabilita' che questo virus possa saltare nella specie umana e tramite ulteriore mutazione diffondersi da uomo a uomo, l'allerta e' maggiore. La diffusione di un virus pandemico diventa dunque una minaccia sempre piu' reale - ricorda Rino Rappuoli - ma sono necessari alcuni passaggi (salti di specie) perché dagli uccelli si possa diffondere all'uomo. E la frequenza di questi passaggi e' proporzionale alla circolazione del virus; tuttavia nessuno puo' predire quando questo salto avverra', certo e' che quel momento si avvicina e quando avvera' in due mesi sara' in tutto il mondo''.
http://www.ansa.it/main/notizie/rubriche/approfondimenti/20051010172733666125.html
http://www.corriere.it/Media/Foto/2005/10_Ottobre/15/domande.gif
VII Sigillo
15-10-2005, 12:52
E' notizia di ieri la scoperta di un ceppo di virus immune al Tamiflu. Chi ci guadagnerà?
Per curiosità mi sono tolto lo sfizio di andare a cercare tramite un amico.
Allora, il,Tamiflu lo fa la Hoffmann-Roche; è quotata in borsa a Zurigo, e in sei mesi le sue azioni hanno guadagnato il 50% (ma che caso!...)
Il Vira-38, quello che ho ordinato io, lo fa un'azienda americana che non è quotata in borsa (caso molto strano, forse è quotata in borsa la controllante, ma non ho saputo chi è)
Storace stamattina ha detto "che caso che non funziona il Tamiflu, che è quello che costa di meno!.."
Non lo so se costa di meno a LUI, il Tamiflu costa 50$ a confezione, il Vira38 costa 30$ a flacone.
Comunque è vero, stiamo facendo una fissa dell'aviaria, mentre ci sono temi ben più importanti. La legge elettorale, le dimissioni di Follini, Prodi, la CdL... spero vivamente che anche TUTTI questi signori prendano la questione dell'aviaria nel modo giusto, e per dare il buon esempio al popolo di come si tengono i nervi saldi non si vaccinino e non vadano a comprare antivirali! :D
e per dare il buon esempio al popolo di come si tengono i nervi saldi non si vaccinino e non vadano a comprare antivirali! :D
:sperem: :D
non so se era già stata postata ma è datata 10 Ottobre 2005
INFLUENZA AVIARIA: ITALIANO HA INDIVIDUATO SOLUZIONE PER VACCINO
ROMA - Potrebbe avere una firma italiana il vaccino che tutti vogliono avere per fermare una eventuale e temuta pandemia influenzale: il biologo molecolare Rino Rappuoli, noto nel mondo scientifico come uno dei maggiori esperti di vaccini, dice di avere in mano ''la soluzione piu' realistica che oggi c'e' per un vaccino anti pandemia. I dati scientifici - sottolinea - sia di di laboratorio sia clinici ottenuti con un candidato vaccino, ci sono e sono solidi, basta decidere di metterlo in produzione''.
Rappuoli negli Stati Uniti ha avuto incontri con autorita' sanitarie per confrontare i dati sperimentali e clinici in suo possesso e che sono stati ottenuti grazie a studi che sono cominciati 8 anni fa. ''Ora - annuncia - sono in produzione lotti sperimentali di un candidato vaccino che utilizza un ceppo di virus dei polli circolato nel 2003-2004 al quale e' stato coniugato l'adiuvante MF59 (quello che si usa anche nel vaccino antinfluenzale normale). Per noi questa e' la soluzione piu' vicina che c'e' all'orizzonte, basta solo decidere di realizzarla''.
Gli studi di Rappuoli che dirige a Siena la ricerca dell'azienda Chiron, cominciano alcuni anni fa in concomitanza con la diffusione del virus dei polli nel sud est asiatico, ma nessuno dava molta importanza alla possibilita' che il virus aviario potesse minacciare il mondo intero.
Ed e' proprio sulla base del virus dei polli responsabile delle infezioni umane del 1997 a Hong Kong che Rappuoli mette a punto un primo candidato vaccino che segnera' la strada giusta. Nel 2001 alcuni risultati preliminari vengono pubblicati sulla rivista inglese Lancet e nell'aprile di quest'anno dati estremamente incoraggianti ottenuti con il vaccino basato sul virus dei polli del 1997 piu' una sostanza adiuvante che ne potenzia l'effetto, vengono pubblicati on line sul Journal of Infectious Diseases, accompagnati da un editoriale del ministero della Sanita' degli Stati Uniti. I volontari che avevano ricevuto il vaccino costruito con il virus che circolava nel '97 con l'adiuvante erano protetti anche contro i virus dei polli che hanno circolato nel 2003 e nel 2004.
Il Ministero della salute italiano e' stato il primo paese europeo che ha firmato un accordo con l'azienda farmaceutica per assicurarsi la disponibilita' di milioni di dosi di vaccino in caso di emergenza; a ruota hanno seguito il nostro paese gli Stati Uniti.
Lo scienziato italiano conferma le preoccupazioni e l'allerta sul fenomeno dell'influenza aviaria che potrebbe raggiungere anche l'Europa. ''La possibile diffusione del virus dei polli in Ue tramite gli uccelli migratori - dice - era stata prevista gia' due anni fa: e' ora solo questione di tempo. Ma questo - ha assicurato lo studioso - non costituisce un problema; finché infatti il virus rimarra' confinato negli uccelli non e' una tragedia. Ma essendo aumentata in modo esponenziale la probabilita' che questo virus possa saltare nella specie umana e tramite ulteriore mutazione diffondersi da uomo a uomo, l'allerta e' maggiore. La diffusione di un virus pandemico diventa dunque una minaccia sempre piu' reale - ricorda Rino Rappuoli - ma sono necessari alcuni passaggi (salti di specie) perché dagli uccelli si possa diffondere all'uomo. E la frequenza di questi passaggi e' proporzionale alla circolazione del virus; tuttavia nessuno puo' predire quando questo salto avverra', certo e' che quel momento si avvicina e quando avvera' in due mesi sara' in tutto il mondo''.
http://www.ansa.it/main/notizie/rubriche/approfondimenti/20051010172733666125.html
Allora è questo quello a cui faceva riferimento ieri mio babbo... dovrebbe essere un vaccino prodotto dalla Sclavo...
mi dovrei vaccinare per qualcosa che non ha fatto se non meno di dieci morti.... forse ??? :mbe: :confused: :mbe: :confused: :mbe:
domanda.... ma in italia e al mondo non sta succedendo niente di più importante di questa malattia che riguarda solo gli allevatori di polli e forse e eventualmente... ?????
mi dovrei vaccinare per qualcosa che non ha fatto se non meno di dieci morti.... forse ??? :mbe: :confused: :mbe: :confused: :mbe:
domanda.... ma in italia e al mondo non sta succedendo niente di più importante di questa malattia che riguarda solo gli allevatori di polli e forse e eventualmente... ?????
Ti riporto la conclusione dell'articolo qui riportato da teogros: "E la frequenza di questi passaggi e' proporzionale alla circolazione del virus; tuttavia nessuno puo' predire quando questo salto avverra', certo e' che quel momento si avvicina e quando avvera' in due mesi sara' in tutto il mondo''.
Ti riporto la conclusione dell'articolo qui riportato da teogros
:mbe: :D :D
VII Sigillo
16-10-2005, 07:59
Ti riporto la conclusione dell'articolo qui riportato da teogros: "E la frequenza di questi passaggi e' proporzionale alla circolazione del virus; tuttavia nessuno puo' predire quando questo salto avverra', certo e' che quel momento si avvicina e quando avvera' in due mesi sara' in tutto il mondo''.
Questa è una storia che gira dal 1997, è roba di logoramento. E' una battaglia di nervi.
Comunque i cinesi, invece di controllare tutti gli SMS, farebbero meglio a controllare l'igiene in certe zone, visto che queste storie provengono SEMPRE da loro. Uno si può anche rompere le scatole, anzi se le dovrebbe proprio rompere, di avere una zona del pianeta che fa da incubatrice di virus...
Ah, il Tamiflu si trova in tutte le farmacie ticinesi, non solo in quella San Gottardo come dice Focus; invece di costare 50$ dollari a scatola come si paga dalle farmacie canadesi online, costa CENTO $. Che cari! :muro:
Questa è una storia che gira dal 1997, è roba di logoramento. E' una battaglia di nervi.
Comunque i cinesi, invece di controllare tutti gli SMS, farebbero meglio a controllare l'igiene in certe zone, visto che queste storie provengono SEMPRE da loro. Uno si può anche rompere le scatole, anzi se le dovrebbe proprio rompere, di avere una zona del pianeta che fa da incubatrice di virus...
Ah, il Tamiflu si trova in tutte le farmacie ticinesi, non solo in quella San Gottardo come dice Focus; invece di costare 50$ dollari a scatola come si paga dalle farmacie canadesi online, costa CENTO $. Che cari! :muro:
Si ma continuo a non capire: perchè accaparrarsi ora farmaci che potrebbero non servire? Mi pare abbastanza assurdo! L'allarme c'è, i governi stanno facendo ciò che è possibile per metterci al riparo, sotto le indicazioni dell'OMS: più di così mi pare dura!
Volevo dire alcune di cose:
1) Sarebbe interessante sapere il periodo di incubazione del virus e da quando, una volta infettati si è in grado di contagiare altre persone. Se il virus, come ho letto, lascia meno di 24 ore di vita, questo può essere un vantaggio, in quanto avrebbe difficoltà a diffondersi.
2) Per chi dice "Ci stiamo preoccupando molto per una malattia che ha fatto 60 morti!", volevo far notare che in realtà ha un tasso di mortalità del 50% e non solo riguardanti persone deboli, ma tutti. Che ne pensate?
3) Ma in conclusione i vaccini si devono fare o no? E' vera la storia che ho letto qui, dell'eccessiva risposta immunitaria?
Mi potete dare il link del thread "scientifico" qui sul forum?
Grazie e ciao.
Volevo dire alcune di cose:
1) Sarebbe interessante sapere il periodo di incubazione del virus e da quando, una volta infettati si è in grado di contagiare altre persone. Se il virus, come ho letto, lascia meno di 24 ore di vita, questo può essere un vantaggio, in quanto avrebbe difficoltà a diffondersi.
2) Per chi dice "Ci stiamo preoccupando molto per una malattia che ha fatto 60 morti!", volevo far notare che in realtà ha un tasso di mortalità del 50% e non solo riguardanti persone deboli, ma tutti. Che ne pensate?
3) Ma in conclusione i vaccini si devono fare o no? E' vera la storia che ho letto qui, dell'eccessiva risposta immunitaria?
Mi potete dare il link del thread "scientifico" qui sul forum?
Grazie e ciao.
se mi permetti io aggiungerei anche:
4) Quanto può essere efficace un vaccino (che per essere considerato tale necessita di almeno 7-8 mesi di sperimentazione) con un virus che muta in continuazione?
se mi permetti io aggiungerei anche:
4) Quanto può essere efficace un vaccino (che per essere considerato tale necessita di almeno 7-8 mesi di sperimentazione) con un virus che muta in continuazione?
già. ma qui ci stanno convincendo a mezze verità dette apposta per essere mal capite che il vaccino antiinfluenzale serve anche per il virus dei polli.
LO VOGLIAMO CAPIRE O NO CHE C'E' un businness da paura dietro tutte sste cose... virus più o meno altrettanto pericolosi girano da decenni per il mondo.... come mai gli immigrati clandestini africani non ci hanno ancora portato l'ebola o Dio solo sa cosa, giusto per fare un esempio ???
:muro: :muro: :muro:
cosa succede in Iran o Iraq o in cina o in cecenia che non viene detto visto che la tivù è piena "dell'influenza per i polli"
:muro: :muro: :muro:
già. ma qui ci stanno convincendo a mezze verità dette apposta per essere mal capite che il vaccino antiinfluenzale serve anche per il virus dei polli.
LO VOGLIAMO CAPIRE O NO CHE C'E' un businness da paura dietro tutte sste cose... virus più o meno altrettanto pericolosi girano da decenni per il mondo.... come mai gli immigrati clandestini africani non ci hanno ancora portato l'ebola o Dio solo sa cosa, giusto per fare un esempio ???
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cosa succede in Iran o Iraq o in cina o in cecenia che non viene detto visto che la tivù è piena "dell'influenza per i polli"
:muro: :muro: :muro:
Per me è colpa della gente non della disinformazione o di mezze verità dette o non dette. ;)
C'è gente che non mangia più pollo :rolleyes: e questo vuol dire solamente che non ha capito un ----- di quello che gli si sta dicendo da mesi. :D
Poi senti il telegiornale e vieni a sapere che fanno pure la fila per comprare il vaccino anti aviaria. :doh: :asd:
momo-racing
16-10-2005, 18:09
2) Per chi dice "Ci stiamo preoccupando molto per una malattia che ha fatto 60 morti!", volevo far notare che in realtà ha un tasso di mortalità del 50% e non solo riguardanti persone deboli, ma tutti. Che ne pensate?
ma se il virus non è ancora mutato come fai a stabilire che ha un tasso di mortalità del 50% negli esseri umani? :confused:
inoltre se fino ad ora ha fatto 60 morti, e fino ad ora ha contagiato solamente persone che vivono a stretto contatto con i volatili, quindi diciamo quasi esclusivamente allevatori, mi volete dire che nel mondo ci sono solo 120 allevatori di polli? :ciapet:
Mi riferivo al fatto di 117 persone contagiate ne sono morte 60.
Anche se OT, volevo mettere in risalto che la malattia della mucca pazza nell'uomo ha una incubazione di molti anni (fino a qualche decennio). Mi sembra normale che non ci siano casi ora, o pochi. Ricordo anche che il prione è particolarmente resistente (non basta la cottura per "ucciderlo") e che le cure a meno di recenti sviluppi che ignoro non ci sono, nè vaccini nè niente.
ma se il virus non è ancora mutato come fai a stabilire che ha un tasso di mortalità del 50% negli esseri umani? :confused:
inoltre se fino ad ora ha fatto 60 morti, e fino ad ora ha contagiato solamente persone che vivono a stretto contatto con i volatili, quindi diciamo quasi esclusivamente allevatori, mi volete dire che nel mondo ci sono solo 120 allevatori di polli? :ciapet:
misà che meritiamo l'estinzione :D
*sasha ITALIA*
16-10-2005, 22:43
avete letto l eultime? :eek: http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/cronaca/aviaria2/etichette/etichette.html
avete letto l eultime? :eek: http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/cronaca/aviaria2/etichette/etichette.html
Cosa di preciso? 50.000 contro i 12.000 tradizionali mi paiono POCHISSIMI rispetto all'allarmismo che si sta facendo... mi auguro siano meno, per carità... ma anche se fossero queste le cifre mi sembra esagerato parlare di pandemia, disastri ecc ecc..
Domenica 16 Ottobre 2005
«Un ricco business dei farmaci: nasce dall’incertezza generale»
di CARLA MASSI
ROMA - L’allarme continua a montare, dai laboratori escono le ipotesi più diverse, la possibile evoluzione del virus viene ”letta“ alla luce di quello che è accaduto per altri agenti infettivi, i ricercatori invitano alla cautela e poi suggeriscono, comunque di vaccinarsi. Non si sa mai, è la sintesi dei loro interventi. Tra le pieghe di un caos globale come questo si insinua un dubbio, una sorta di malfidata accettazione delle regole della scienza negli anni Duemila: chi sta guadagnando da tutto questo? Quante multinazionali vedono salire e scendere i loro titoli in borsa a seconda se il loro farmaco funziona o non funziona su un paziente colpito, forse, dal virus dell’influenza aviaria? La torta è grossa e il mercato è già in fermento. E’ bastato un caso di resistenza ad un farmaco antivirale per far scendere in picchiata i titoli di un’azienda, la Roche (il prodotto è il Tamiflu) e far salire quelli della concorrenza, la Glaxo Smith Kline. Il suo medicinale (il Relenza) è, infatti, indicato come possibile valida alternativa in caso di infezione. E’, dunque, lecito chiedersi se qualcuno non stia speculando sull’allarme?
«Il pericolo che tutto possa precipitare - commenta Silvio Garattini, direttore dell’Istituto farmacologico Mario Negri di Milano - esiste. E’ innegabile. Ma è altrettanto chiaro che la situazione, densa di incertezze com’è, possa essere anche un business».
Cominciamo da che cosa potrebbe precipitare, a che si riferisce ?
«Esistono fondate certezze che il virus continuerà a mutare. Ma, purtroppo, oggi non sappiamo ancora quando questo accadrà e, soprattutto, non possiamo ancora dire qual è l’arma più efficace per fronteggiare la malattia»
Vuol dire che l’allarme scatenato sull’inefficacità di un antivirale non ha ragione d’essere?
«Direi che va verificata su un maggior numero di pazienti. Ora non siamo ancora in grado di dire se il virus è resistente a quel farmaco o no. Come non possiamo dire che ha un’efficacia provata al cento per cento»
Potrebbe essere un caso singolo?
«Potrebbe, ma, come è accaduto, basta a gettare l’allarme sulla reale efficacia dell’antivirale»
Sono queste le incertezze che permettono l’incrocio tra i risultati scientifici e il mercato in borsa?
«E’ chiaro che maggiori sono i margini di incertezza e maggiore è la possibilità che si diffondano le notizie più diverse»
Quindi si può ipotizzare che le aziende abbiano anche l’interesse di assecondare l’allarme?
«Un’azienda produce più farmaci, in situazioni di emergenza, solo se un governo lo chiede. E garantisce l’acquisto. Non credo ci sia interesse a scatenare allarme»
Pensa che sia giusto vaccinarsi contro l’influenza ”normale“ per proteggersi anche da quella dei polli?
«E’ uno dei pochi strumenti che abbiamo a disposizione. Dal momento che stiamo parlando di virus simili è legittimo pensare che questo possa, anche parzialmente, proteggerci. Ma non credo, comunque, che l’unica vera soluzione oggi sia nei vaccini e negli antivirali»
Che cosa significa? Lei non è d’accordo con questa affannosa corsa al farmaco?
«Non è possibile puntare su un solo fronte. Ora mi sembrano tutti concentrati sui medicinali e i vaccini. Bisogna agire a monte del problema. Pianificare i controlli, isolare i focolai, fare ispezioni. Insomma, una prevenzione, che costa tanto ma porta solo frutti in salute pubblica»
Quindi, impiego di energie economiche ma con scarso ritorno sul piano del guadagno...
«Questo tipo di prevenzione fa spendere i governi ma non fa, appunto guadagnare. Non ci sono prodotti da vendere ma solo risorse da far uscire. Maniche da rimboccarsi e partecipazione»
Il suo è un invito a chi governa?
«Bisogna fare tutto perchè il contagio non avvenga. Anche perchè ancora, lo ripeto, non sappiamo qual è l’arma giusta per riuscire a combattere il virus. Si deve ancora lavorare, analizzare i pazienti, confrontare le diverse situazioni»
------------
«No al panico, è ingiustificato»
Lo scienziato Montagnier: «Rafforzare le difese immunitarie»
ROMA - I ricercatori alzano la voce e cercano di rassicurare. Smorzano l’allarme e danno consigli per la convivenza con l’ipotesi che l’infezione possa arrivare fino a noi. Luc Montagnier, co-scopritore del virus dell’Aids, non ha dubbi: «In attesa di vaccini specifici è fondamentale proteggersi stimolando il sistema immunitario. La chiave è prevenire là dove oggi non siamo ancora in grado di curare, aiutando gli individui a rafforzare le difese».
«Non c’è al momento alcun segnale - aggiunge Ferdinando Dianzani infettivologo dell’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma - che il virus H5N1 stia mutando per trasformarsi in un virus trasmissibile uomo-uomo. Il virus è comparso nel 1997 ed il fatto che non sia ancora mutato dimostra che questo passaggio è comunque molto difficile».
Sull’influenza aviaria «c’è troppo allarmismo» e così facendo «si alimenta il panico fra l’opinione pubblica». Ne è convinto l’immunologo dell’università “La Sapienza” di Roma Fernando Aiuti, secondo il quale a dimostrarlo c’è proprio la notizia della trasmissione uomo-uomo, ritirata fuori in questi giorni nonostante fosse vecchia di mesi. «Vengono diffuse notizie a raffica - dice - spesso contrastanti o addirittura note da vari mesi, come quella della trasmissione da uomo a uomo che ha riguardato due fratelli in Vietnam». L’immunologo sostiene, inoltre, che «i casi di trasmissione di malattia da pollo a uomo si sono avuti nel 90% in persone addette non all’allevamento degli animali ma alla loro macellazione».
«Ho parlato con colleghi vietnamiti che hanno curato i casi che si sono verificati nella popolazione - aggiunge Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano - e mi hanno detto che in alcuni pazienti è stato effettivamente difficile individuare l’origine del contagio con certezza. Ma nella stragrande maggioranza no. Il virus non è ancora mutato in modo tale da potersi diffondere nella popolazione. E dare vita ad una forma nuova e più diffusiva, più o meno virulenta. Si sta scatenando un panico al momento immotivato».
Walter Pasini, direttore del centro Oms per la medicina del turismo in Italia ricorda come in Asia da qualche tempo sia stata rilevata la presenza di “cluster”. Cioè di più pazienti contagiati nella stessa famiglia. «Questo ha fatto interrogare gli esperti - aggiunge Pasini -. Si sono chiesti: i malati si sono passati il virus fra loro o da una fonte comune? La temuta mutazione non c’è stata. E questo allarmismo che si sta diffondendo crea un panico assolutamente ingiusticato».
(Il Messaggero)
Non avete centrato il punto! :O
Nessuno ha capito ancora che i polli siamo noi. :sofico:
Aviaria, Storace: il virus arriverà. L'allarme: "Rischiamo 50mila vittime"
"La pandemia scoppierà ma non si sa quando. Il problema è farsi trovare pronti". Il ministro della Salute Francesco Storace ha sottolineato che così come stanno le cose è "immotivato" l'assalto alle farmacie per procurarsi i farmaci, "stiamo lavorando - ha aggiunto - per contrastare il rischio di una pandemia". Il ministro ha anche sottolineato che rischiamo 50mila vittime. Intanto da oggi etichetta obbligatoria per i polli.
Sarà una settimana ricca di impegni per mettere a punto le misure per contrastare l'influenza aviaria, quella appena cominciata. Martedì a Lussemburgo si riuniranno i ministri degli Esteri dell'Ue, mentre mercoledì al ministero della Salute ci sarà un incontro con le aziende farmaceutiche titolari di farmaci antivirali. L'iniziativa, annunciata pochi giorni fa dal ministro Francesco Storace, ha l'obiettivo di fare il punto sulle capacità di produzione e approvvigionamento di medicinali utili in caso di bisogno.
Giovedì e venerdì Storace e alcuni esperti del ministero saranno in Inghilterra per la riunione informale dei ministri della Salute, che si terrà vicino Londra. E sempre a fine settimana ci sarà un vertice di specialisti veterinari e rappresentanti delle organizzazioni internazionali in Canada (andranno anche esperti italiani) per tracciare il quadro più aggiornato sull'influenza aviaria.
Intanto dai calcoli elaborati dal centro per il controllo delle malattie infettive di Atlanta emerge che la pandemia colpirà il 25% della popolazione e la mortalità si attesterà sullo 0,1%, la maggior parte anziani perché più esposti alle complicanze. Lo scenario è di 40-50mila vittime e il contagio potrebbe durare dalle 6 alle 12 settimane. Se l'allerta dovesse scattare a novembre, come previsto, per la prossima estate l'aviaria dovrebbe essersi esaurita.
VII Sigillo
17-10-2005, 08:35
Non avete centrato il punto! :O
Nessuno ha capito ancora che i polli siamo noi. :sofico:
Magic, ma a Pompei fate la movida? No, vista l'ora del tuo post... :D
Magic, ma a Pompei fate la movida? No, vista l'ora del tuo post... :D
Cos'è ti sei iscritto apposta per sfottere? :Prrr:
Ieri son rincasato tardi ed ho fatto un giretto qui prima di andare a nanna. :O
E ora basta OT altrimenti ci linciano. :D
VII Sigillo
17-10-2005, 10:04
Cos'è ti sei iscritto apposta per sfottere? :Prrr:
Ieri son rincasato tardi ed ho fatto un giretto qui prima di andare a nanna. :O
E ora basta OT altrimenti ci linciano. :D
No, perchè se c'è un giro buono by night, fa' sapere, per i morti devo venire giù... :D
Ultime notizie per restare in topic: le farmacie ticinesi, TUTTE, su Internet vendono il Tamiflu a 100 $ a scatola... alla faccia della carità... il doppio delle farmacie canadesi... che simpatici!... :mad:
Lucio Virzì
22-10-2005, 12:16
Up!
Casi in Croazia e (in quarantena) in GB!!!!
LuVi
francoisk
22-10-2005, 19:08
ho appena visto al tg1 l'intervista a un industriale avicolo
industriale:le vendite sono dimezzate a causa di questa fobia,e chiaramente dovra' essere dimezzata anche la forza lavoro
caro industriale e quando le vendite andavano a gonfie vele ?????e adesso fai si salvi chi puo'
che categoria di ......chi sta in commercio,sono tutti uguali,discorso vomitevole.
in compenso mi sto facendo certe scorpacciate di pollo... :rolleyes:
svarionman
22-10-2005, 20:30
Ma l'avete visto il servizio di Studio Aperto ieri? Hanno fatto vedere un allevamento a Milano dove le galline scorrazzavano libere per terra vicino ad alcune macerie ed ellettrodomestici abbandonati, assieme a maiali ed altri animali...il giornalista si stupiva e faceva notare la "scarsezza di igiene" e il fatto che "gli animali fossero tutti assieme" :doh: .....................Ma non si rendono conto di quanto sono ridicoli?
Una gallina vive forse meglio in un allevamento intensivo dove non può fare il minimo movimento ed è imboccata automaticamente? Il problema è che viviamo in una società di ignoranti e deficenti che pensano che il ciclo vitale di un animale avvenga tutto nei banchi freezer dei supermercati...
Che schifo, meno male che vivo in campagna
ho appena visto al tg1 l'intervista a un industriale avicolo
industriale:le vendite sono dimezzate a causa di questa fobia,e chiaramente dovra' essere dimezzata anche la forza lavoro
caro industriale e quando le vendite andavano a gonfie vele ?????e adesso fai si salvi chi puo'
che categoria di ......chi sta in commercio,sono tutti uguali,discorso vomitevole.
Ma che cacchio di discorso è questo, scusa? :rolleyes: :muro:
francoisk
23-10-2005, 08:25
è il discorso di chi pensa solo ai caxxi suoi
è il discorso di chi pensa solo ai caxxi suoi
Lasciamo fare... meglio tornare in topic. :rolleyes:
francoisk
23-10-2005, 09:36
no no,fanno bene gli imprenditori a buttare gentere x strada appena ci sono le prime difficolta'. :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro:
Pεrveяsivo
23-10-2005, 09:45
no no,fanno bene gli imprenditori a buttare gentere x strada appena ci sono le prime difficolta'. :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro:
Scusami...tu che faresti se avessi una impresa che lavora pollame e all'improvviso si ritrova con le vendite dimezzate (se non oltre)?
francoisk
23-10-2005, 10:02
licenzierei tutti e inizierei a spostare la produzione in cina,butterei tante famiglie x strada,tanto l'importante è che i soldi mi escono fin dalle orecchie,dei dipendenti poco importa
spero che tutti quelli che la pensano cosi' si trovino nella vita' nei panni di un operaio,anche se è difficile xkè chi la pensa cosi' non fa certo l'operaio(in genere)
francoisk
23-10-2005, 10:03
Scusami...tu che faresti se avessi una impresa che lavora pollame e all'improvviso si ritrova con le vendite dimezzate (se non oltre)?
p.s. e poi il problema passera',certo non finira' la vendita di pollame,e l'imprenditore deve prendersi i problemi cosi come i guadagni enormi dei periodi buoni
Rikitikitawi
23-10-2005, 10:06
Ricordo una trasmissione TV del Gennaio / Febbraio scorsi : prevedevano la possibilità di duecento milioni di vittime nel mondo... :eek:
Ovviamente è tutto da vedere , se cioè il virus passerà da uomo a uomo.
Pεrveяsivo
23-10-2005, 10:53
licenzierei tutti e inizierei a spostare la produzione in cina,butterei tante famiglie x strada,tanto l'importante è che i soldi mi escono fin dalle orecchie,dei dipendenti poco importa
spero che tutti quelli che la pensano cosi' si trovino nella vita' nei panni di un operaio,anche se è difficile xkè chi la pensa cosi' non fa certo l'operaio(in genere)
Io sono macellaio. Lavoro per un'altro macellaio che ha in gestione una macelleria all'interno di un piccolo punto vendita. Il mio datore di lavoro non va certo in giro con un ferrari e nemmeno possiede una villa a tre piani...come pensi che possa continuare a pagarmi lo stipendio se le vendite calano di un buon terzo? Non hai risposto alla mia domanda, ti sei semplicemente limitato a fare del sarcasmo...Non sono tutti grandi imprenditori (AIA, Amadori...) con centinaia di dipendenti da dirottare magari verso altri settori di mercato...
Pεrveяsivo
23-10-2005, 10:57
p.s. e poi il problema passera',certo non finira' la vendita di pollame,e l'imprenditore deve prendersi i problemi cosi come i guadagni enormi dei periodi buoni
Lo stesso problema si era proposto con la mucca pazza. Da allora le vendite di bovino sono aumentate ma non sono mai tornate ai livelli di un tempo, ne mai ci torneranno. A Modena, dove vivo, hanno fallito parecchie ditte di lavorazione e chiuso il mercato...pensi che da allora lo abbiano riaperto?
francoisk
23-10-2005, 11:18
sai,ci giro io in ferrari,cmq sono punti di vista x me l'imprenditore che ha parlato ieri ha toirto marcio(ed era anche uno grosso).
Pεrveяsivo
23-10-2005, 11:30
sai,ci giro io in ferrari,cmq sono punti di vista x me l'imprenditore che ha parlato ieri ha toirto marcio(ed era anche uno grosso).
Guarda, non so a chi ti riferisci e nemmeno cosa abbia detto. Il problema è che spesso ci si dimentica dell'anomalo mercato lavorativo italiano. A fronte di poche (rispetto alla media europea) grandi aziende, esistono migliaia di piccole imprese che danno lavoro a poche decine di persone (se non meno. Il mio datore, oltre a me, ha altri 4 stipendiati). E se da un lato esistono sicuramente imprenditori che ci marciano e ci speculano, dall'altro ne esistono molti di più che giusto riescono a pagare qualche stipendio e a garantire una vita decente alla propria famiglia. E ti assicuro che, in questi casi, hai poco da campare sul fatto di attendere tempi migliori...
francoisk
23-10-2005, 11:35
mi riferisco a un grosso imprenditore,non era sicuramente tra quelli con 10 operai.
mi riferisco a un grosso imprenditore,non era sicuramente tra quelli con 10 operai.
E allora perchè fare sempre di ogni erba un fascio? Rispondo come ho sempre risposto in questi casi: i dipendenti sono tutti lavativi. Contento?
francoisk
23-10-2005, 14:39
rispondi come meglio credi.certamente fa piu' danni un imprenditore che butta famiglie per strdae,che un dipendente lavativo.
e il tuo esempio potrebbe reggere nel pubblico,ma nel privato non credo siano tanti i lvataivi,visti i tanti negrieri dai quali dipendono.
Sehelaquiel
23-10-2005, 14:59
Ho una domanda. Premetto che ho bisogno di tanto petto di pollo per la dieta...
Allora, da come ho capito il virus diventa pericoloso x la popolazione se si mutua in modo che e' trasferibile da uomo a uomo. Ora come ora e' solo trasferibile da pollo a uomo. Quelli che sono stati infetti erano persone che vivevano vicino a polli ammalati da questo virus.
Ora, quando compro dei petti e comincio a tagliarli in casa, non rischio niente vero? Anche se tocco la carne, anche se c'e' un po' di sangue sul petto? Questo perche' e' morto vero? Se e' morto non c'e' nessun rischio?
Grazie mille
rispondi come meglio credi.certamente fa piu' danni un imprenditore che butta famiglie per strdae,che un dipendente lavativo.
e il tuo esempio potrebbe reggere nel pubblico,ma nel privato non credo siano tanti i lvataivi,visti i tanti negrieri dai quali dipendono.
Lo dici te: tanti dipendenti lavativi possono far chiudere un'azienda e essere causa del loro male.
Mi dici di chi sei il clone? :stordita:
Per ora l'unico risultato concreto dell'ultima nevrosi di massa somministrata dai media è l'enorme regalo di soldi pubblici alle industrie farmaceutiche per un vaccino inutile, commissionato in dosi spropositate, che non verrà mai utilizzato come previsto e a questo punto dubito anche prodotto, se non sulla carta. Ah, per quanto mi riguarda c'è un'altra conseguenza: ho cominciato a mangiare molta più carne di pollo, la si trova a prezzi bassi ed una volta cotta non comporta alcun pericolo.
Per ora l'unico risultato concreto dell'ultima nevrosi di massa somministrata dai media è l'enorme regalo di soldi pubblici alle industrie farmaceutiche per un vaccino inutile, commissionato in dosi spropositate, che non verrà mai utilizzato come previsto e a questo punto dubito anche prodotto, se non sulla carta. Ah, per quanto mi riguarda c'è un'altra conseguenza: ho cominciato a mangiare molta più carne di pollo, la si trova a prezzi bassi ed una volta cotta non comporta alcun pericolo.
Buone considerazioni! ;)
Domenica 23 Ottobre 2005
Storace: test su uccelli migratori, proibite anche le fiere di pollame
di LUIGI PASQUINELLI
ROMA Giro di vite contro l’influenza aviaria. Mentre in Croazia la morte di alcuni cigni rilancia le paure di contagio alle porte dell’Italia, il ministro della Salute Storace, in sintonia con analoghi provvedimenti europei, ordina nuove misure di sicurezza. Prima di tutto, controlli a campione sugli uccelli migratori. Già ieri sono stati catturati 500 volatili a cui è stato prelevato il sangue, in corso di analisi. Se gli animali risulteranno positivi al temuto virus scatterà in certe zone e per certe specie di volatili il divieto di caccia. Le aree interessate sono in particolare il delta del Po e otto regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia-Romagna, Toscana, Marche e puglia). Gli uccelli analizzati verranno poi rilasciati con appositi anelli alle zampe in modo da poter seguire i percorsi delle migrazioni. Il secondo provvedimento riguarda fiere e mercati: sempre da ieri è vietato esporre in queste manifestazioni, per lo più paesane, volatili vivi, salvo speciali deroghe accordate agli enti locali. La stessa misura restrittiva è già in vigore in tutta Europa. Le Regioni dovranno inoltre tracciare una mappatura degli allevamenti di pollame e controllare che si dotino di reti anti-passero in grado di impedire estemporanei contatti con gli uccelli selvatici in transito. «L’epidemia ha infatti sottolineato il commissario Ue alla Salute Kyprianou è trasmessa dagli uccelli selvatici». Un’altra misura preventiva contenuta nell’ordinanza di Storace stabilisce il divieto di importazione di carni bianche da Croazia, Romania e dai paesi balcanici. Il ministro della Salute italiano ha ribadito che i controlli dei veterinari e dei carabinieri sono efficienti e che la psicosi dilagante nel nostro Paese è immotivata: «Attualmente ha detto Storace in Italia non c’è influenza aviaria né tra gli animali, né tantomeno tra gli uomini». In ogni caso, ha continuato, il governo non è rimasto con le mani in mano e ha prenotato 36 milioni di vaccini pari al 12 per cento delle 300 milioni di dosi che possono essere prodotte annualmente dalle aziende. «Sotto questo aspetto siamo il Paese più previdente del mondo», ha aggiunto. Il consistente approvvigionamento non mette però al riparo l’Italia dai problemi che si potrebbero creare sul fronte dei farmaci antivirali. L’altra sera lo stesso ministro ha incontrato i rappresentanti di due industrie farmaceutiche, la Roche e la GlaxoSmithKline, produttrici rispettivamente degli antivirali Tamiflu e Relenza per chiedere, ai fini di una più facile reperibilità dei medicinali, che vengano prodotti in Italia. La disponibilità da parte dei due colossi del medicinale è stata piena. Attualmente questi farmaci non si trovano in Italia. Molte persone li vanno a comprare in Svizzera, oppure li trovano su internet a prezzi anche quintuplicati. Il ministro avverte: «Medicine che in questo momento non servono. L’Italia sarà in grado di affrontare un’eventuale pandemia che però non sappiamo se arriverà, né quando. Per questo non è assolutamente necessario modificare le abitudini alimentari. Io continuo tranquillamente a mangiare pollo».
Dal prossimo primo novembre farà ingresso sui mercati italiani il pollo biologicamente certificato in Europa. Lo ha presentatov Dante Di Dario, presidente dell’Arena holding, uno dei massimi produttori di pollame italiani. «E’ scientificamente provato ha detto Di Dario che la trasmissione del virus non può avvenire attraverso il consumo delle carni, specialmente se cotte. In secondo luogo tutto il sistema di produzione di polli in Italia ha un livello di qualità e di sicurezza alimentare molto elevato».
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Londra: la Ue vieti l’import di volatili selvatici
In Russia scoperto un nuovo focolaio sugli Urali, la Cina pronta a sbarrare le frontiere
ROMA Il governo di Londra ha chiesto alla Commissione europea di vietare le importazioni di uccelli selvatici nei paesi dell’Unione. Attualmente il divieto è in vigore nei confronti dei soli paesi che hanno registrato casi di influenza aviaria. Londra vorrebbe che lo stop si estendesse a tutto il mondo. C’è allarme in Europa per i cigni morti in Croazia. «Il virus potrebbe apparire tra breve anche nei paesi vicini perchè in Croazia è discesa solo una parte di uno stormo che conta centinaia se non migliaia di cigni», ha affermato Mate Brstilo, capo del gruppo di crisi per l'influenza aviaria in Croazia. «Ciò potrebbe significare che da qualche parte in nord Europa esiste un focolaio ancora non individuato e dal quale gli uccelli hanno iniziato a diffondere il virus in tutto il continente», ha aggiunto. I primi sei casi del virus H5 in Croazia sono stati ufficialmente confermati dai campioni di sei cigni trovati morti in un lago della riserva naturale di Zdenci, cittadina della Slavonia centrale, nell'est del paese. Altri cinque esemplari morti sono stati rinvenuti ieri mattina in un vivaio a Nasice, distante appena dieci chilometri da Zdenci. I risultati delle analisi saranno noti entro mercoledì.
Un altro focolaio di influenza dei polli è stato registrato in Russia, a sud degli Urali: 33 volatili tra cui tacchini, oche e polli sono morti in due fattorie. Permane l’allerta in Grecia, si aspettano altri risultati di analisi effettuati sui volatili dell’isola di Chios. Se risulteranno positivi al temuto virus l’Unione Europea ha già annunciato che bloccherà le importazioni di pollame da quella regione. La Cina, che l’altro giorno ha denunciato, riferendosi all’influenza aviaria, la gravità della propria situazione interna, ha annunciato che, se dovesse verificarsi un caso di contagio tra uomo e uomo, chiuderà immediatamente i propri confini.
L’Inghilterra ha dovuto sopprimere un pappagallo proveniente dall’estero risultato positivo all’H5N1. Importato dal Suriname era stato recluso in quarantena, secondo le leggi britanniche e nel corso dei controlli si era scoperta la temuta malattia. Hanno fatto la stessa fine del pappagallo anche tutti gli altri uccelli tenuti in quarantena nella stessa stazione. Da domani a Ottawa in Canada nuovo maxi-vertice mondiale con ministri della Sanità e funzionari di organizzazioni internazionali per discutere come fronteggiare la paventata pandemia.
(Il Messaggero)
Lunedì 24 Ottobre 2005
«I piumini non sono a rischio»
ROMA Per rassicurare i consumatori, afflitti dal timore dell’influenza aviaria, si è fatta viva l’Assopiume, l’associazione dei manufatturieri italiani di articoli confezionati con vera piuma e piumino. Piumini e imbottiture, dicono, non sono a rischio di trasmissione dell'influenza dei polli, pur essendo realizzate con materie prime che provengono da animali passibili di contagio, almeno quelle realizzate in Italia nel rispetto delle regole nazionali ed europee. «Ci sembra opportuno far capire ai consumatori l'impossibilità di sopravvivenza di qualsiasi virus grazie ai trattamenti del nostro processo produttivo ad elevato contenuto tecnologico a garanzia di igiene e sicurezza», ha dichiarato il presidente di Assopiuma, Maria Rosa Alberti Molina. Se basterebbero 30 minuti a 60 gradi di temperatura, nel trattamento d'essicazione, per distruggere il virus, le piume vengono invece sottoposte, assicura l'associazione, ad una immissione di vapore ad una temperatura solitamente di 130 gradi, per un tempo minimo di 60 minuti. La fase di essicazione è preceduta dalla depolverizzazione, eseguita nella spolveratrice, per trattenere le piume e lasciare passare solo la polvere, e dal lavaggio, con grossi volumi d'acqua, in lavatrici per sgrassare le piume e togliere ulteriori impurità.
(Il Messaggero)
pure i piumini ???
ma la gente ha paura dei piumini??? :confused:
andando avanti così avranno paura delle immagini di paperino :eek: :eek: !!! :muro: :muro: :muro:
credo sia ora di prendere per i OO un po' di giornalisti e strizzarli finchè non ..... !!!
per non parlare delle ASL che han finito il vaccino antiinfluenzale perchè la gente lo richiede convinta che serva per un virus dei polli :fagiano: :fagiano: che finora non contagia gli uomini da uomo a uomo ..... :muro: :muro:
Gente del genere è veramente pericolosa.... è armata di cervello instabile !!!
:confused: :mbe: :confused: :mbe: :confused:
Martedì 25 Ottobre 2005
Oggi si sapranno i risultati delle analisi. I primi 250 test su uccelli selvatici ordinati dal ministro Storace hanno dato esito negativo
Virus dei polli, la paura sbarca in Italia
Cadaveri sospetti di volatili ad Ascoli e in Sicilia, nuovo focolaio in Russia, a Malta nave in quarantena
ROMA La paura del contagio da uccelli sbarca in Sicilia: otto polli morti e un airone agonizzante sono stati trovati a Licata, vicino Catania, e subito sono scattati allarme e controlli. I veterinari hanno fatto le analisi, i risultati dovrebbero essere resi noti oggi. Il direttore della sezione veterinaria di Agrigento che si occupa della vicenda, Giuseppe Lo Presti, usa toni tranquillizzanti: «L’airone è ancora vivo. Cinque polli erano già cadavere quando siamo arrivati, tre sono morti dopo il ritrovamento avvenuto in seguito a una telefonata anonima. Comunque quella di ieri non è stata che una delle tante segnalazioni che riceviamo in questi giorni. La gente chiama anche per un piccione morto e noi provvediamo sempre a fare gli appositi accertamenti». Vicino Ascoli, invece, rinvenuti venti polli morti in un cassonetto. L’istituto zooprofilattico sta facendo gli esami di laboratorio. La Sardegna, intanto, ha pensato di istituire un’unità di crisi regionale per l’influenza aviaria. Anche nel mondo della scuola la minaccia non viene presa sottogamba. I sindacati hanno chiesto al ministero della Salute di introdurre nel piano sanitario nazionale presìdi sanitari nelle scuole e negli asili nido per prevenire qualsiasi forma di epidemia. I primi 250 controlli su uccelli selvatici, effettuati in base a un’ordinanza del ministro Storace, hanno dato tutti esito negativo e in queste ore si sta procedendo ad altre centinaia di test.
Un nuovo focolaio di influenza aviaria è stato scoperto nella Russia europea, nella regione di Tambov, 480 chilometri a sud di Mosca: il virus H5N1 ha provocato la morte di 14 galline. In Croazia dove la presenza del virus-killer è stata accertata, le autorità stanno uccidendo migliaia di animali. Le Ue oggi proporrà il divieto di importare nei propri territori uccelli vivi destinati alle gabbie tipo pappagallini, canarini, colombe, eccetera. Anche Malta è in allarme per l’arrivo da Taiwan di una nave con a bordo alcuni uccelli morti: l’imbarcazione è stata messa in quarantena in attesa di accertamenti. In Portogallo scoperti 17 uccelli morti su una spiaggia e i test sono in corso. In Thailandia sono stati sguinzagliati 900 mila volontari incaricati di eseguire controlli porta a porta, Israele e Giordania hanno deciso di collaborare per tutelare le proprie frontiere, la Fao ha deciso di formare un gruppo di esperti per aiutare l’Indonesia, uno dei paesi più colpiti, a combattere la nuova peste mentre in Africa orientale, destinazione finale di molte specie di uccelli migratori, l’allarme è rosso da diverse settimane.
Si fa sempre più strada l’idea che contro una minaccia planetaria la risposta non possa che essere planetaria. Ieri e oggi, infatti, a Ottawa in Canada è stata organizzata una conferenza mondiale dei ministri della Sanità alla quale per il nostro Paese partecipa il sottosegretario del ministero della salute Cesare Cursi. Il convegno, a cui partecipano una trentina di nazioni e molte organizzazioni internazionali, compresa l’Organizzazione mondiale per la sanità, sta affrontando i temi della prevenzione (con attenzione al flusso aviario e al commercio di uccelli esotici), della produzione globale di vaccini, del tempestivo isolamento delle aree a rischio.
L.P.
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«I piccioni? Pericolo possibile, ma sterminarli è inutile»
ROMA Davanti a una possibile mutazione del virus dei polli, anche i numerosi piccioni che sorvolano tante città italiane potrebbero trasformarsi in potenti veicoli di diffusione dell'influenza aviaria. Un rischio, questo, che per il momento è ancora lontano, visto che il virus non si è ancora adattato né all'uomo né ai piccioni, ma al quale le autorità sanitarie devono tenersi pronte. A lanciare l'allarme è il professore del dipartimento salute animale dell'Università di Parma, Giuseppe Zannetti, che però avverte: sterminare i piccioni è inutile e dispendioso, meglio agire, invece, con mezzi farmacologici in grado di ridurre le popolazioni aviarie. «Attualmente spiega l'esperto non si può ancora parlare di un adattamento del virus dei polli all'uomo e ai colombi, ma l'allarme c'è. Se sugli allevamenti si possono effettuare controlli più serrati, sui flussi migratori questo è impossibile, ed epidemie precedenti come l'asiatica e la borrelliosi, dai virus piuttosto plastici, lo confermano». In particolare, molti temono che nel loro “pendolarismo” i piccioni possano fare da cinghia di trasmissione dell'influenza aviaria, portandola dal contesto agricolo a quello cittadino. Dalle indagini sperimentali finora effettuate, sembra che il passaggio del virus ai colombi, già attivo per altre specie, risulta particolarmante difficile, ma «di fronte alla realtà di un mutamento del virus precisa Zanetti il colombo, anche non malato, può svolgere la funzione di portatore in una vera e propria catena epidemiologica, che coinvolgerebbe anche altre popolazioni di animali che arrivano in città».
Nonostante l'invito a mantenere alta la soglia d'attenzione, il professor Zanetti rassicura sul passaggio del virus all'uomo, spiegando che questo avviene solo quando si verifica una mutazione. «Gli oltre 60 morti registrati finora precisa si devono ascrivere alla promiscuità che vige nel Sud-Est asiatico tra uomini e polli in scarse condizioni igienico-sanitarie. Se ci fosse stato realmente un adattamento vero del virus, ora conteremmo decessi a migliaia».
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Gli avicoltori chiudono per protesta
ROMA Il settore agroalimentare collegato alla produzione avicola è in agitazione. Le aziende hanno annunciato per oggi una giornata di sensibilizzazione, e lo stop della produzione, per denunciare la crisi in cui versa il comparto. Non è detto, però, che tutte le aziende chiuderanno i battenti. Sono previste grigliate di pollo in strada per attirare l’attenzione dei consumatori e per dimostrare che nel pollo italiano non c’è alcun pericolo. Il Veneto, una delle regioni in prima linea nella produzione avicola, è la capofila della manifestazione. Le aziende e i lavoratori stamattina a Verona verranno ricevuti insieme in Prefettura dove verranno discussi i possibili rimedi contro la crisi. L'influenza aviaria sta mettendo in ginocchio tutto il settore.
«Da parte nostra spiega Leonardo Ceradini della Cisl punteremo a sensibilizzare l'attenzione dei consumatori per affrontare con loro una questione molto delicata, che da allarme virtuale ha finito per portarci a gestire delle ricadute pesantissime sull'economia e, in particolare, sul Veneto, assolutamente reali». In Veneto, nel settore avicolo, sono occupati poco meno di 10 mila lavoratori diretti e altrettanti gravitano nell’indotto. «Ci impegnamo prosegue Ceradini anche a chiedere un incontro agli assessori regionali di competenza (agricoltura, economia, lavoro e sanità) per valutare questa grave situazione che si è creata e sollecitare la presa di posizione con l'istituzione di alcune misure a sostegno della produzione e soprattutto dei lavoratori che nel settore dell'agricoltura, con i normali strumenti, non avrebbero diritto alla cassintegrazione».
Le cifre della crisi parlano chiaro: dal mercato nazionale spariscono un milione di polli a settimana, la flessione di vendite sfiora il 50 per cento e con i consumi calano anche i prezzi, del 27 per cento secondo la Coldiretti. Le aziende Aia, Fini, Negroni e Montorsi, tra loro collegate, hanno annuciato che manderanno a casa 1500 addetti su 4200. E siamo solo all’inizio.
(Il Messaggero)
Mercoledì 26 Ottobre 2005
Non si mangia più pollo, 80.000 posti a rischio
ROMA Giornata calda per il settore avicolo. L'epicentro è stata Verona, ma un po’ tutto il Nord Est, dove si alleva la maggioranza dei polli italiani, si è mobilitato per richiamare l'attenzione su una crisi che con il passare delle settimane è diventata un fatto concreto. Da una parte la paura per un virus non ancora arrivato in Italia e dall'altra il crollo dei consumi scesi, giorno dopo giorno, fino a toccare una flessione del 60 per cento con perdite nette nelle vendite, secondo stime della Coldiretti, per quasi 150 milioni di euro al mese. Inevitabile, a questo punto, il timore dei sindacati, ma anche delle imprese, di vedere in pericolo l'occupazione degli oltre 80 mila lavoratori impiegati nel settore con lo spettro della cassa integrazione. E pensare che solo lo scorso anno, e cioè appena 10 mesi fa, l'avicoltura era in piena salute con un fatturato di 4,5 miliardi di euro, mentre ora il calo dei consumi ha generato danni per un totale, secondo la Confederazione Italiana Agricoltori, per 350 milioni di euro. Allarme in Germania: venticinque uccelli migratori sono stati ritrovati morti sulle rive del lago Neuwied (nella Germania ovest). I cadaveri di oche e anatre selvatiche sono stati trasportati a Coblenza dove i veterinari dovranno stabilire le cause della morte e l'eventuale presenza del virus H5N1.
Gli agricoltori della Coldiretti che ieri, a migliaia, sono scesi in piazza tra Verona, Padova, Treviso e Vicenza, ma anche gli avicoltori hanno una certezza difficile da smentire: per l'avicoltura si profila lo stato di crisi. Una richiesta, in tal senso, è stata avanzata, proprio nella città scaligera, dai rappresentanti del settore nel corso di un incontro con il prefetto Francesco Giovannucci. Da Verona poi, il presidente di Aia (4.500 dipendenti e un fatturato di oltre 1 miliardo di euro), Bruno Veronesi, ha sottolineato che si «è alla paralisi perché non ci sono più posti per le carni da stoccare». Il 7 novembre, sempre a Verona, il ministro del Welfare Roberto Maroni presiederà un vertice con i rappresentanti delle Regioni, prime fra tutte Veneto, Emilia Romagna e Lombardia. Nel frattempo il Veneto, in collaborazione con Emilia Romagna e Lombardia, darà il via la prossima settimana a una campagna di comunicazione da 600 mila euro per la promozione del settore avicolo.
Una buona notizia arriva dalla Sicilia dove domenica mattina erano stati trovati, vicino a Licata, otto polli morti. Gli esami eseguiti sulle carcasse non hanno rilevato traccia del virus di influenza aviaria. Anche a Fermo, nelle Marche, i tecnici stanno analizzando venti polli morti trovati in un cassonetto. L’ipotesi più accreditata tra i veterinari è che a uccidere i polli, e a disfarsene, sia stato uno dei piccoli allevatori della zona, spaventato dalle notizie dell’influenza avuiaria.
L’Unione Europea ha intanto vietato nel continente l’ingresso di uccelli vivi in gabbia da paesi terzi e ha raccolto i 25 piani piani nazionali degli stati membri per contrastare il rischio di propagazione del virus. Il commissario alla Salute Kiprianou ha detto che «l’Unione presenta un buon grado di preparazione ma ci sono ancora margini da coprire». Kiprianou ha anche detto che, dal verificarsi del primo caso di mutazione sull’uomo del virus, saranno sufficienti tre mesi per mettere a punto un vaccino adeguato.
In Cina è stato scoperto un nuovo focolaio di influenza aviaria, sono già morti 550 uccelli mentre in Indonesia l’H5N1 ha ucciso un uomo di 23 anni, la quarta vittima del morbo nel Paese. La Francia, dal canto suo, ha deciso di seguire la Svizzera e ha vietato gli allevamenti all’aperto dei polli per evitare contagi con gli uccelli selvatici. In Italia si registra invece una nuova tendenza: in mancanza dei farmaci antivirus in farmacia molte persone stanno facendo scorta di anice stellato, la sostanza alla base del farmaco Tamiflu, nella speranza di fabbricare un antivirale casalingo, lo rivelano i medici dell’associazione nazionale fitoterapeuti che stanno ricevendo molte chiamate dagli utenti che chiedono spiegazioni sulla fabbricazione domestica del farmaco. Il ministro della Salute Storace ha ribadito ieri, ancora una volta, che «la psicosi sulla carne di pollo è immotivata. I prodotti italiani sono stracontrollati, si può mangiare ogni tipo di carne cotta. E’ immotivato anche l’assalto alle farmacie alla ricerca degli antivirali. In questo momento in Italia la malattia non c’è».
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ROMA Prevenzione e rafforzamento dei controlli negli allevamenti e sugli uccelli migratori. E inoltre, ricerca e sviluppo di farmaci antivirali e vaccini, garantendoli anche ai Paesi poveri. Queste le parole d'ordine del documento con cui si è concluso ieri, a Ottawa in Canada, il vertice mondiale sugli interventi per prevenire e fronteggiare, a livello globale, un'eventuale pandemia influenzale. Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute Cesare Cursi, che ha rappresentato l'Italia al meeting che ha riunito 30 Paesi e 5 organizzazioni internazionali, tra cui Fao, Oie, Oms e Onu.
L'Italia, che ha presentato un documento sulle misure adottate in questi mesi e su quelle pianificate in caso di pandemia, ha chiesto che «l'etichetta obbligatoria sulle carni bianche come pollo e tacchino, già presente nel nostro Paese, sia estesa a tutti i Paesi, per garantire i consumatori e la trasparenza delle importazioni», ha riferito Cursi. Al vertice voluto dal ministro della Sanità canadese, il clima è stato di «preoccupazione generale, ma senza drammatizzare la situazione».
Quattro i temi ieri all'ordine del giorno: collaborazione sulla sanità animale e umana, controlli e rafforzamento delle capacità di sorveglianza, sviluppo di vaccini e farmaci antivirali garantendone l'accesso ai paesi poveri, scambio di informazioni e valutazione del rischio. L'influenza aviaria e il rischio pandemia saranno anche nell'agenda della riunione dei ministri della Sanità durante il G7, allargato al Messico, sulla sicurezza sanitaria mondiale il 17 e 18 novembre a Roma.
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L’ESPERTO
«Stiamo vivendo in diretta un’epidemia inesistente»
Il virologo Delogu: «Al momento non ci sono rischi per l’uomo. Il virus sta arrivando in Europa molto attenuato»
ORBETELLO «Stiamo vivendo in diretta una epidemia che in realtà non esiste». Così il virologo Mauro Delogu dell'Università di Bologna definisce la «generale psicosi» che si sta diffondendo circa il cosiddetto virus dei polli. «Non ci sono al momento rischi per l'uomo ha detto Delogu e vari segnali ci dicono che la variante H5N1 rivelatasi altamente patogena in Asia sta giungendo verso l'Europa con una carica patogena molto attenuata». Dunque, se anche il virus «arrivasse o fosse già giunto in Italia ha precisato l'esperto rimarrebbe un problema confinato agli animali, perchè non c'è alcun segno di una sua trasformazione umana». Un invito a «sdrammatizzare», quindi, quello che arriva da Delogu, che invita anche a fare chiarezza sulle false paure che alimentano in questi giorni i timori dell'opinione pubblica.
L’H5N1 non è un virus pandemico: ha la capacità, come d'altronde vari altri virus aviari in passato, di infettare in casi particolari e occasionalmente l'essere umano, ma non di innescare la trasmissione pandemica da uomo a uomo. Trovare oggi questo virus nel nostro paese non vuol dire aver in casa un virus potenzialmente trasmissibile all'uomo e le varianti rilevate finora in altri paesi europei hanno dimostrato di essere patogene solo per gli animali, ha assicurato l’esperto.
Nessun pericolo da consumo pollame: la paura di mangiare carne di pollo è immotivata. La qualità dei prodotti avicoli nazionali è tra le più elevate a livello mondiale. Un eventuale contagio è possibile occasionalmente, come accaduto in Asia, se l'individuo è esposto per lunghi periodi a enormi quantità di virus: dunque, se lavora a lungo a contatto con pollame infetto o se ingerisce carne cruda e sangue di animali malati. Pratiche, ha sottolineato Delogu, spesso in uso in Asia ma certamente non in Occidente».
Il vero problema resta in Asia, a rischio l'india: per le precarie condizioni igienico-sanitarie e complici anche usanze e costumi locali, l'eventuale possibilità che il virus dell'influenza aviaria possa ricombinarsi trasformandosi in un virus pandemico per l'uomo «resta con altissima probabilità confinata in Asia, in particolare in India».
(Il Messaggero)
Giovedì 27 Ottobre 2005
«Nessun rischio da uova crude e polli»
La Ue: in Europa si possono mangiare senza paura. Terzo focolaio in Cina
ROMA - Niente paura, potete continuare a mangiare le uova, anche crude, e la carne di pollo cotta. La Ue rassicura: gli allevamenti europei non sono stati contagiati dal virus dell’influenza aviaria e non si corre alcun rischio, nel nostro continente, a consumare uova e polli. Il contrordine arriva da Bruxelles, dal portavoce del commissario Ue alla sanità, Marcos Kyprianou, che smentisce le notizie trapelate sugli avvertimenti dell’Agenzia europea dell’Alimentazione. Il suggerimento dell’Agenzia di non consumare uova crude, spiegano alla Ue, si riferiva al rischio di contrarre infezione diverse dall’influenza aviaria, prima tra tutte la salmonellosi. Rassicurazioni anche dal ministero della Salute italiano: bandire dalle tavole o dalle mense scolastiche carne di pollo e uova sarebbe una misura ingiustificata. Non esiste alcuna prova scientifica che il consumo di questi alimenti, «ancorché proveniente da animali infetti, sia in grado di trasmettere la malattia all’uomo». La cottura, inoltre, inattiva il virus. Sull’aviaria interviene anche Berlusconi: in Italia gli stessi rischi degli altri paesi occidentali.
Per affrontare l’emergenza, il ministro delle politiche agricole, Gianni Alemanno, proporrà al Consiglio dei ministri l’istituzione della figura del commissario straordinario per l’aviaria. «Dodici milioni di antivirali sono una proiezione di quello che si potrebbe fare; ci sono le risorse per farlo», assicura il ministro della Salute, Francesco Storace, che in piazza Navona, dove sono state distribuire 4.000 porzioni, ha mangiato pollo, «italiani state tranquilli».
Dalla Croazia una conferma: il virus dell’influenza aviaria trovato nel paese appartiene al ceppo H5N1. Uccisi dal virus alcuni dei volatili morti durante la quarantena in Gran Bretagna. E si moltiplicano gli allarmi. In Cina, un nuovo focolaio: Pechino ha annunciato che nella provincia dell’Hunan sono morti 545 tra polli e anatre e in seguito alla scoperta sono stati abbattuti 2.487 volatili. In India si stanno studiando le ragioni dell’improvvisa morte di decine di uccelli nella provincia del Bengala occidentale. Tre casi sospetti sull’isola francese di Reunion, nell’Oceano Indiano, si tratta di persone che in un viaggio in Thailandia avevano visitato uno zoo ornitologico. mpotrebbe aver contratto il virus dell’influenza. Presto, nel giro di alcune settimane, l’H5N1 potrebbe approdare anche in Africa orientale, trasportato dagli uccelli migratori, lo sostengono gli esperti dell’organizzazione Wetland International. Paura anche in Francia dove sono stati trovati otto uccelli morti sulle spiagge di Capbreton. In attesa dei risultati delle analisi, gli esperti non escludono che si tratti di un semplice caso di ”intossicazione”. Mentre è stato accertato che sono stati avvelenati i 22 uccelli migratori trovati morti nella Germania occidentale e sono deceduti per soffocamento i polli trovati in un cassonetto in provincia di Ascoli Piceno.
(Il Messaggero)
Aviaria, esperto Oms: La pandemia è inevitabile
Mercoledì, 25 gennaio
Il Coordinatore dell'Onu per le misure atte a contrastare l'influenza aviaria, David Nabarro, ha ammonito oggi i paesi del mondo ad affrettare i preparativi per fronteggiare una "inevitabile" pandemia della sindrome che colpirà - probabilmente "presto" - gli esseri umani. Secondo Nabarro, il ceppo H5N1 dell'aviaria può tramutarsi in una forma capace di diffondersi facilmente tra le persone, e molto più velocemente di quanto non si creda, ha precisato.
Gli esperti temono che un mutamento del virus dell'influenza aviaria - che ha causato la distruzione di numerosi allevamenti di polli in Asia dal 2003, causando la morte di almeno 82 persone in tutto il mondo - possa innescare una pandemia, uccidendo milioni di persone.
In un intervento a margine della riunione annuale del Direttivo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Nabarro ha esortato i responsabili sanitari di tutto il mondo ad "agire come se (la pandemia di aviaria, ndr) stesse per cominciare domani", senza "rinviare le decisioni difficili".
Per un'eventuale esplosione della pandemia - ha aggiunto il responsabile dell'Oms - "è possibile che non si tratti di mesi e che si debba affrontare la trasmissione della malattia da uomo a uomo già domani".
(canisciolti.info)
Aviaria, esperto Oms: La pandemia è inevitabile
Mercoledì, 25 gennaio
Il Coordinatore dell'Onu per le misure atte a contrastare l'influenza aviaria, David Nabarro, ha ammonito oggi i paesi del mondo ad affrettare i preparativi per fronteggiare una "inevitabile" pandemia della sindrome che colpirà - probabilmente "presto" - gli esseri umani. Secondo Nabarro, il ceppo H5N1 dell'aviaria può tramutarsi in una forma capace di diffondersi facilmente tra le persone, e molto più velocemente di quanto non si creda, ha precisato.
Gli esperti temono che un mutamento del virus dell'influenza aviaria - che ha causato la distruzione di numerosi allevamenti di polli in Asia dal 2003, causando la morte di almeno 82 persone in tutto il mondo - possa innescare una pandemia, uccidendo milioni di persone.
In un intervento a margine della riunione annuale del Direttivo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Nabarro ha esortato i responsabili sanitari di tutto il mondo ad "agire come se (la pandemia di aviaria, ndr) stesse per cominciare domani", senza "rinviare le decisioni difficili".
Per un'eventuale esplosione della pandemia - ha aggiunto il responsabile dell'Oms - "è possibile che non si tratti di mesi e che si debba affrontare la trasmissione della malattia da uomo a uomo già domani".
(canisciolti.info)
:mbe:
Io continuo a non capire perchè gli ammonimenti agli stati non vengono fatti per vie diplomatiche/ministeriali/canali ufficiali... perchè fare del terrore gratuito?
dantes76
26-01-2006, 19:10
:mbe:
Io continuo a non capire perchè gli ammonimenti agli stati non vengono fatti per vie diplomatiche/ministeriali/canali ufficiali... perchè fare del terrore gratuito?
Cosi' si va piu in fretta in farmacia :D
le devono vendere o no ste scorte del vaccino ? :mbe:
oh...
finora son morte più persone per aver ingurgitato sott'oli avariati ...
:muro: :muro: :muro:
non c'è un cippo da fare... òa gente vuole vedere
"scene forti in TV e attorno a sè", vole vedersi in TV interviistata su uno sfondo di catastrofe....
con ste premesse cerebrali credo la tragedia la vedremo prima o poi ...
una concentrazione così alta di pecoroneria e stupidità assetata non porta in nessun posto buono.
Beati voi che la pensate così, vi invidio, almeno state tranquilli. ;)
dantes76
27-01-2006, 10:06
Beati voi che la pensate così, vi invidio, almeno state tranquilli. ;)
in Italia prevedevano 1.500.000 di morti su una popolazione di 56 milioni di Abitanti, con un sistema sanitario da 5° potenza mondiale, con l igene di un 'paese sviluppato,
in cina(oltre 1mld di abitanti) dove il 99% della popolazione, vive con le galline sotto il letto, senza fogne, in condizioni sanitarie da inizio 800... ha fatto circa(da quando e iniziata) 300 morti da contatto diretto con i polli, non da uomo a uomo
e nel frattempo in Romania c'e la "peste dei porci" ma nessuno ne parla
ma la turchia che fine ha fatto ?
in Italia prevedevano 1.500.000 di morti su una popolazione di 56 milioni di Abitanti, con un sistema sanitario da 5° potenza mondiale, con l igene di un 'paese sviluppato,
in cina(oltre 1mld di abitanti) dove il 99% della popolazione, vive con le galline sotto il letto, senza fogne, in condizioni sanitarie da inizio 800... ha fatto circa(da quando e iniziata) 300 morti da contatto diretto con i polli, non da uomo a uomo
e nel frattempo in Romania c'e la "peste dei porci" ma nessuno ne parla
ma la turchia che fine ha fatto ?
E quindi? Che volevi dire... non ho capito. :)
dantes76
27-01-2006, 10:55
E quindi? Che volevi dire... non ho capito. :)
scusa ma stavo stando tranquillo... :)
forse c'e' qualcosa che non va' :)
ritorno al mio tranquillo vivere :)
Secondo me il problema aviaria è stato effettivamente ingigantito dai mass media. Però, almeno personalmente, non riesco ancora a capire la mortalità della malattia: mi sembra alta anche in individui giovani. Se si dovesse iniziare a diffondere tra uomo a uomo e la mortalità è comunque alta, nonstante cure tempestive e fogne interrate, imho c'è da preoccuparsi, magari non dell'estinzione della razza umana come dicono i tg, ma di una bella "falciata" che nei paesi ricchi non capita più da diversi decenno almeno.
E quindi? Che volevi dire... non ho capito. :)
che si fa dell'inutile allarmismo...
Pεrveяsivo
28-01-2006, 01:49
Vaccinazioni di massa
I medici americani registrano ogni anno migliaia di reazioni serie ai vaccini, incluse centinaia di morti e di menomazioni permanenti.
Le popolazioni completamente vaccinate sono state investite da epidemie, e i ricercatori attribuiscono dozzine di condizioni neurologiche e immunologiche croniche ai programmi di immunizzazione di massa.
Vi sono centinaia di studi medici pubblicati che documentano il fallimento dei vaccini e le reazioni avverse, e dozzine di libri scritti da medici, ricercatori e scienziati indipendenti che rivelano serie lacune nella teoria e pratica dell'immunizzazione.
Mito n°1: "..i vaccini sono completamente innocui..?"
Il VERS (sistema che riporta gli effetti avversi ai vaccini) dell' FDA (Food and Drug Administration) riceve annualmente 11.000 rapporti su serie reazioni avverse ai vaccini, di cui l'1% rappresenta le morti causate dalle reazioni al vaccino. La maggior parte delle morti sono ascrivibili al vaccino della pertosse. Studi internazionali hanno dimostrato che la vaccinazione è causa della SIDS (sindrome di morte infantile improvvisa).
Mito n°2: "..i vaccini sono molto efficaci..?"
La letteratura medica possiede un numero sorprendente di ricerche che documentano il fallimento del vaccino. Epidemie di morbillo, orecchioni, vaiolo, polio si sono manifestate in popolazioni vaccinate. Nel 1989 il CDC (Center for Diesease Control and Prevention) riportò:.."nelle scuole con un livello di vaccinazioni superiore al 98% si sono avute epidemie (morbillo) fra i bambini di età prescolare.." "..l'apparente paradosso è che, quando il tasso di immunizzazione al morbillo aumenta a livelli alti in una popolazione, il morbillo diventa una malattie di persone immunizzate..".
Mito n°3: "..i vaccini sono la ragione principale del basso tasso di malattie..?"
Secondo l'Associazione Britannica per il Progresso della Scienza, le malattie infantili diminuirono del 90% fra il 1850 ed il 1940, parallelamente al miglioramento delle pratiche sanitarie ed igieniche, ben prima che fossero introdotti i programmi di vaccinazione obbligatoria. A sottolineare questa conclusione è stato un recente rapporto dell' OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità), il quale trovò che la malattia e i tassi di mortalità nei paesi del terzo mondo non hanno un legame diretto con le procedure di immunizzazione o il trattamento medico, ma sono strettamente collegate con gli standard igienici ed alimentari.
Mito n°4: "..la vaccinazione si basa su fondate teorie e pratica dell'immunizzazione..?"
L'evidenza clinica sta nella loro capacità di stimolare la produzione di anticorpi. Quello che non è chiaro è se tale produzione produca immunità. Per esempio i bambini anemici di agammaglobine sono incapaci di produrre anticorpi, tuttavia guariscono dalla malattie infettive quasi con la stessa velocità degli altri bambini. L'immunità naturale è un fenomeno complesso che coinvolge molti organi e sistemi.
COMUNICATO STAMPA
Vaccini antinfluenzali al mercurio!
I verdi invitano i consumatori a boicottarli
Di Marco Moruzzi
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Le allarmanti notizie provenienti da oltreoceano, sulla virulenza della influenza invernale, stanno spingendo molti cittadini ad effettuare la vaccinazione antinfluenzale, vaccinazione che per altro il Ministero della Salute (in base alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità), consiglia per i soli soggetti a rischio, anziani e bambini. A questo proposito non tutti i pediatri condividono la necessità della vaccinazione dei bambini in buono stato di salute. Per altro chi ha contratto la malattia, nei due anni precedenti, non può contrarre la malattia dal medesimo tipo di virus, ma la scelta se vaccinare o meno è ovviamente delicata, personale e legata a molteplici fattori.
Ciò che è certo è che sono state autorizzate alla commercializzazione due tipi di vaccino contenete mercurio, che al 30 giugno di quest’anno erano fuorilegge a seguito di un apposito Decreto emanato il 13 novembre 2001. A tre giorni dall’entrata in vigore della disposizione il Ministro Sirchia ci ha ripensato e le due multinazionali che hanno continuato a produrli, la GlaxoSmithKline e la Solvay li hanno commercializzati a prezzi stracciati.
L’uso di sali di mercurio nella produzione dei vaccini è tecnologicamente superato, ma consente dei risparmi per le aziende produttrici, il mercurio ha la funzione di uccidere il virus e conservare il prodotto, ma molte case farmaceutiche lo hanno completamente eliminato, così non è stato per il Fluaric di Glaxo che contiene tracce di thiomersal e per l’ Influvac S della Solvay che contiene residui più consistenti, pari a 0,05 mg.
L’insidia arriva al momento dell’acquisto in farmacia, dove il prodotto arriva con un prezzo al pubblico quasi dimezzato rispetto ai prodotti equivalenti senza mercurio.
Il mercurio è nocivo per il sistema nervoso centrale, studi epidemiologici lo mettono sotto accusa anche a basse dosi, specie nei neonati. L’Agenzia americana per la sicurezza dei farmaci e degli alimenti (FDA) ha vietato da 4 anni l’uso di questa sostanza, mentre l’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) di fronte al rischio di non poter disporre di un sufficiente quantitativo di vaccini in ogni parte del globo, non ritiene i pericoli del mercurio tali da richiedere il ritiro dei farmaci incriminati.
Chi difende questi prodotti sostiene che le quantità di mercurio assunte dall’organismo umano con un vaccino possono essere paragonabili a quelle assunte dal consumo di una scatola di tonno contaminato dall’inquinamento ambientale, ma è altrettanto vero che ci troviamo di fronte ad una dose aggiuntiva di sostanze tossiche, di cui i cittadini non sono consapevoli, ed è inutile visto che sul mercato la gran parte dei vaccini antinfluenzali sono senza mercurio.
Il capogruppo Regionale dei Verdi Marco Moruzzi, dopo aver riscontrato che nelle farmacie della Regione sono stati commercializzate nelle settimane scorse lotti di vaccino Solvay Influvac, ha lanciato un appello per il boicottaggio del prodotto ed invitato le farmacie ad informare i consumatori e restituire alle case produttrici questi vaccini che dovevano essere eliminati e non smaltiti sulla pelle dei consumatori.
Moruzzi ha dichiarato: “Ancora una volta le imprese che hanno rispettato le regole (producendo esclusivamente vaccini senza mercurio) sono state penalizzate.
La politica dei condoni, delle sanatorie colpisce in questo caso la salute pubblica, che da una parte si dice di voler tutelare contro l’influenza, ma non fino al punto di limitare gli “sporchi affari” di alcune industrie farmaceutiche”.
Danni da vaccino come conseguenza dell’apporto di proteine eterologhe direttamente nell’organismo umano
Tratto da «Vaccinazioni il business della paura. Quello che i genitori dovrebbero sapere» di Gerhard Bushwald
1) Conseguenze di encefalopatie minime irriconoscibili
Fino ad ora ci siamo occupati esclusivamente di danni da vaccino che avevano come conseguenza danni gravi o una malattia grave continua, dove si presentava un alto grado di infermità. Esistono forme di transizione, cioè malattie o stati di malessere, che inizialmente non venivano collegati alle vaccinazioni. (…)
Al termine dell’ultima guerra sono stati descritti inspiegabili cambiamenti in bambini molto piccoli.
I resoconti provenivano soprattutto da paesi dove si vaccina molto. In Germania le vaccinazioni iniziano il giorno successivo alla nascita, negli Stati Uniti all’età di due mesi. Proprio negli Stati Uniti, negli anni sessanta, le vaccinazioni facoltative vennero, in quasi tutti gli Stati federali, sostituite da quelle obbligatorie. Oggi quasi ogni bambino americano viene vaccinato contro pertosse, rosolia, poliomielite infantile, difterite, orecchioni, morbillo e tetano. Con questo la lista non è completa, perché l’industria farmaceutica crea sempre nuovi sistemi di vaccinazione. Io, da parte mia, non nutro nessun dubbio che il numero incredibile di vaccinazioni che oggigiorno un bambino deve subire (nei primi anni di vita fino a 17 anni) possono causare danni profondi. Nella Repubblica Federale si presentano nella primissima infanzia danni alla vista e all’udito di entità sconosciuta. Il 5% del neonati sono strabici, un bambino su 20 in età scolare ha gravi problemi di concentrazione. Molti bambini imparano tardi, ed anche allora a fatica, a parlare. Altri bambini non sono quasi in grado di imparare a leggere a scuola, fino all’alessia. Secondo una trasmissione televisiva del 2.2.1990 il numero degli analfabeti è salito in Germania a 3 milioni.
2) Autismo come danno da vaccino
Conoscenze relative alla cosiddetta «Sindrome autistica» risalgono allo psichiatra infantile americano Kanner nell’anno 1943. Perché questa sindrome non esisteva prima? In caso di «vero» autismo è possibile secondo Kanner rilevare 2 sintomi cardinali:
- isolamento autistico estremo dal mondo circostante umano
- necessità paurosa e forzata di mantenere il mondo degli oggetti invariato (paura del cambiamento)
(…)
Contrariamente al concetto classico di Kanner nella maggioranza dei casi i bambini definiti «autistici» presentano un danno cerebrale con oligofrenia. In questi casi si sospetta che si tratti di sintomi parziali non riconosciuti di encefalite postvaccinale. Se i bambini che si ammalano di encefalopatie provengono quasi tutti da famiglie intelligenti, nel caso dell’autismo i bambini colpiti vengono di norma da ambienti intellettuali, come la letteratura ci insegna.
La causa dell’autismo viene definita dalla medicina accademica attuale come un danno cerebro-organico nella prima infanzia. Secondo me non si sono studi se esista l’autismo anche in bambini non vaccinati. Nella letteratura gli accenni a possibili collegamenti tra autismo e vaccinazioni sono piuttosto timidi. Il numero dei bambini autistici in Germania viene stimato intorno ai 5000-6000.
3) Dementia infantilis (Heller) come conseguenza delle vaccinazioni (Sindrome di Heller)
Simile all’autismo è la «dementia infantilis». Questo strano quadro clinico è stato prima osservato da Weygand come caso singolo, successivamente descritto da Heller e poi da Zappert. Si trattava di bambini che inzialmente si erano sviluppati in modo del tutto normale, con i quali per esempio si poteva già parlare. Poi improvvisamente si presentava un cambiamento nello sviluppo. Come primo sintomo c’erano disturbi del linguaggio ed entro pochi mesi avveniva una scomposizione intellettiva. In breve tempo un bambino allegro si trasformava in un bambino oligofrenico, o come si diceva allora, idiota. Heller chiamò questa malattia «dementia infantilis» e per fargli onore Zappert aggiunse «di Heller». La «dementia infantilis» o «sindrome di Heller» viene postulata da Zappert in presenza dei seguenti sintomi:
- inizio al 3°-4° anno di vita
- si presentano disturbi linguistici
- irrequietezza
- demenza progressiva
- espressione del viso non demente, bensì a volte intelligente
- mancanza di tutti i sintomi fisici relativi al sistema nervoso, capacità motoria completa
- infine stato stazionario senza limitazione della salute fisica.
La causa rappresentava un enigma. Weygand supponeva che la spiegazione più ovvia potesse essere «un danno a noi ancora sconosciuto del cervello». (…)
Oggi definiremo tale quadro clinico una grave deficienza intellettiva come conseguenza di una tumefazione cerebrale postvaccinica nel senso della encefalopatia postvaccinica blanda.
4) Ipercinesi (HKS, ADHD)
Scientificamente questo disturbo è stato rilevato per la prima volta all’inizio degli anni Trenta da Kramer e Pollnow. Fino ad oggi non è stato possibile trovare una spiegazione soddisfacente. (…)
Nella Repubblica Federale Tedesca nel 1990 a 1,4 milioni di bambini al di sotto dei 12 anni furono prescritti psicofarmaci a causa di questa ipercinesia, vale a dire medicinali con effetto ammortizzante sul comportamento, che influenzano l’attività e che hanno effetti sulle funzioni psichiche. (…)
E’ un caso che questo drammatico aumento della popolazione con problemi di apprendimento coincida precisamente con le tre decadi nelle quali la vaccinazione antipertosse è stata estesa a tutti i bambini americani?
5) Minimal Cerebral Dysfunction (MCD)
25 anni fa venne stimato che nella Repubblica Federale Tedesca ogni 35° parto nasceva un bambino morto, ogni 200° parto un bambino cerebroleso. Allora si calcolarono 10-15000 lesioni cerebrali all’anno. 160.000 bambini non potevano frequentare scuole normali. Sommando a questo numero gli scolari delle classi differenziali, il numero arrivava a 500.000. Ogni 10.000 abitanti c’era un bambino mentalmente handicappato. (…)
6) Rallentamento dello sviluppo linguistico
(…) Durante l’analisi in asili della città di Magonza, che però fanno parte dei «territori sociali scottanti», il 34% dei bambini tedeschi vennero, secondo i risultati dello screening, valutati come «aventi difficoltà linguistiche».
La quota del 34% di rallentamento dello sviluppo linguistico tra i bambini tedeschi risultava talmente spaventosa e incredibile che avemmo seri dubbi relativi al rilevamento del rallentamento dello sviluppo linguistico con uno screening così semplice… (…)
Da che cosa dipende che i nostri giovani spesso non sono più in grado di formulare una frase ragionevole? Che non sono in grado di raccontare un avvenimento in modo che l’ascoltatore si possa fare un’idea chiara?
7) Sindrome SID (morte improvvisa ed inspiegabile del lattante)
Da anni la letteratura accenna al fatto che spesso la sindrome SID è preceduta da una vaccinazione.
La curva relativa alla sindrome SID mostra un aumento annuale. Mentre tutte le malattie infettive da noi diminuiscono regolarmente e in parte in modo uniforme, le cifre relative ai bambini trovati senza motivo morti nei loro lettini aumenta di anno in anno. Non pare ovvio il paragone: tante più vaccinazioni, tanti più bambini piccoli morti nel letto? (…)
Recentemente la posizione prona venne definita completamente errata e dal 1990 i neonati vengono messi nuovamente sulla schiena.
...............................![/B]
Rileggendo il thread non posso che riportare questo post di Flisi che è sembrato passare inosservato ma è allucinante sotto parecchi punti di vista. Spero di sbagliarmi ma non vorrei che, seguendo la strada per prevenire questa fantomatica pandemia, finissimo per causare più morti di quanti ne potrebbe causare la stessa... :rolleyes:
che si fa dell'inutile allarmismo...
Inutile allarmismo perchè in Cina che sono più di 1 miliardo sono morte solo 300 persone oppure perchè noi abbiamo il sistema santario da 5^ potenza mondiale? (noi abbiamo il sistema santario da 5^ potenza mondiale? :eek: :D ) Semplicemente, dal mio modestissimo punto di vista, quello che si teme da più parti non è ancora avvenuto.
p.s.
Anche il famoso Big One sulla faglia di S.Andrea viene dato come imminete da molti anni, il fatto che non sia avvenuto non è certo rassicurante.
dantes76
28-01-2006, 10:42
Inutile allarmismo perchè in Cina che sono più di 1 miliardo sono morte solo 300 persone oppure perchè noi abbiamo il sistema santario da 5^ potenza mondiale? (noi abbiamo il sistema santario da 5^ potenza mondiale? :eek: :D ) Semplicemente, dal mio modestissimo punto di vista, quello che si teme da più parti non è ancora avvenuto.
p.s.
Anche il famoso Big One sulla faglia di S.Andrea viene dato come imminete da molti anni, il fatto che non sia avvenuto non è certo rassicurante.
Come La Sars...come l Aids a inizio anni 80; le glaciazioni, i terremoti, gli asteroidi che ci sfiorano..i marziani, altro ?
Ps: capisco che hai un ottima idea del sistema sanitario in Cina, o del viet-nam..vivi tranquillo :)
Ah dimenticavo:
Ad agosto 2005 le Autorità sanitarie cinesi hanno segnalato 206 persone colpite da "streptococcus suis" (batterio comune tra i maiali), di cui 35 decedute. I primi ricoveri erano avvenuti nel giugno scorso nelle città di Ziyang e Neijiang (Provincia del Sichuan). Le persone ricoverate sono in prevalenza allevatori di suini. Il contagio del morbo, al momento, non presenta trasmissione diretta tra umani. I sintomi sono febbre alta, nausea, vomito ed emorragie. Il Ministero della Salute ed il Ministero dell'Agricoltura cinesi, coadiuvati da esperti dell'OMS, hanno inviato un'équipe medica nel Sichuan per studiare il morbo ed individuare un rimedio. Si consiglia ai visitatori di informarsi presso la propria Azienda Sanitaria Locale per eventuali misure igienico-sanitarie ed alimentari da adottare durante la permanenza nella predetta località del Paese.
Inoltre:
Zhu Qingsheng, vice ministro della Sanità, un anno fa ha evidenziato che al ministero è destinato appena l’1,6% delle spese statali. Ne beneficiano le grandi città: “solo il 30% della spesa della sanità – prosegue Zhu - è a beneficio dei contadini, che sono il 70% della popolazione... Gli abitanti delle aree urbane (il 30% del Paese) possono contare sul 70% del budget per il settore sanitario”. Una minoranza dei cinesi ha l’assicurazione medica: nel 2004, secondo Zhu, il 45% della popolazione urbana era senza copertura assicurativa, il 79% nelle campagne. Gli altri, se hanno bisogno di cure mediche decenti, devono vendere le proprietà, chiedere un prestito e andare in una grande città. Anche chi può pagare le cure deve attendere tempi non brevi, le agende dei medici decenti nelle grandi città sono sempre piene. Secondo il World Health Report del 2004, il sistema sanitario cinese è tra i peggiori del mondo, al 189mo posto su 191 nazioni.
Gli ospedali, per finanziare le operazioni, vendono anche le medicine a prezzi maggiori del mercato, cosa che ha portato a conti salati per medicine e a un uso eccessivo di costosi medicinali.
Come risultato, continua Zhu, tra il 40 e il 60% dei contadini non ha mai potuto permettersi cure mediche e tra il 60 e l’80% dei cittadini cinesi muore senza poter andare in ospedale. Molti malati assumono medicine senza consigliarsi con il medico. Il risultato sono 190 mila morti ogni anno e altri 2,5 milioni di persone che ricorrono alle cure ospedaliere per uso improprio dei farmaci.
Gli alti costi hanno “svuotato” gli ospedali, la percentuale di utilizzo dei letti in ospedale è passata dall’87% del 1985 al 72% del 2004. Le strutture mediche preferiscono avere letti vuoti piuttosto che curare persone che non possono pagare gli alti costi.
Ndr: In Italia 1.500.000 di morti...
Come La Sars...come l Aids a inizio anni 80; le glaciazioni, i terremoti, gli asteroidi che ci sfiorano..i marziani, altro ?
Ps: capisco che hai un ottima idea del sistema sanitario in Cina, o del viet-nam..vivi tranquillo :)
Ah dimenticavo:
Ad agosto 2005 le Autorità sanitarie cinesi hanno segnalato 206 persone colpite da "streptococcus suis" (batterio comune tra i maiali), di cui 35 decedute. I primi ricoveri erano avvenuti nel giugno scorso nelle città di Ziyang e Neijiang (Provincia del Sichuan). Le persone ricoverate sono in prevalenza allevatori di suini. Il contagio del morbo, al momento, non presenta trasmissione diretta tra umani. I sintomi sono febbre alta, nausea, vomito ed emorragie. Il Ministero della Salute ed il Ministero dell'Agricoltura cinesi, coadiuvati da esperti dell'OMS, hanno inviato un'équipe medica nel Sichuan per studiare il morbo ed individuare un rimedio. Si consiglia ai visitatori di informarsi presso la propria Azienda Sanitaria Locale per eventuali misure igienico-sanitarie ed alimentari da adottare durante la permanenza nella predetta località del Paese.
Questo è l'errore che a mio avviso fanno in molti, ogni volta che si presenta una nuova minaccia si fa riferimento ad altre già esistenti, come per dire: "guarda che non è l'unica". Ok, si sa benissimo che esistono altri problemi nel mondo ma questo non intacca minimamente la gravità della situazione odierna riguardo l'aviaria.
Io attualmente lavoro in una società molto grande, circa 2000 persone e se il virus dell'aviaria dovesse mutare e contagiare un dipendente di ritorno dall'estero potenzialmente ci metterebbe un nano-attimo a diffondersi (riunioni, mensa...ecc.) Io tornerei a casa e potenzialmente potrei contagiare mia moglie e mia figlia di 3 anni che la mattina seguente, ignara di tutto, andrebbe tranquillamnete a scuola contagiando a sua volta altri bambini che a loro volta tornerebbero a casa e così via. E' questo quello che temono possa accadere i medici, non d'Italia, non Europei ma di tutto il Mondo.
Per il resto:
- SARS: momentaneamente circoscritta, ma questo non intacca minimamente il suo grado di pericolosità. Anche questa una bomba battereologica che può riesplodere in qualsiasi momento. Purtroppo data la sua natura ne risentiremo parlare.
- AIDS: Solo quest'anno sono morte 3 milioni di persone per AIDS e attualmente esistono 40 milioni di malati accertati. Ci tengo a sottolineare che questi dati si riferiscono quasi esclusivamente ai paesi poveri o in via di sviluppo quindi non vivendo in prima persona la malattia siamo indotti a credere che tutto quello detto agli inizi degli anni 80 sulla pericolosità dell'AIDS sia stato solo frutto dell'allarmismo mediatico.
Quindi SARS e AIDS non li porterei ad esempio.
p.s.
Non ho capito il tuo 'P.S.'
Scusa eh, ma perchè mi stai postando tutte ste notizie sul sistema sanitario Cinese? :asd:
noto con piacere che il vaccino è stato predisposto da un italiano.. pero' noto con altrettanto dispiacere che appartiene alla schiera della fuga dei cervelli all'estero.. e questo governo non mi pare abbia fatto granchè per limitare questo spiacevole fenomeno.
dantes76
28-01-2006, 12:04
Scusa eh, ma perchè mi stai postando tutte ste notizie sul sistema sanitario Cinese? :asd:
Perche In Cina le condizioni Sanitarie in cue vive il 95% della popolazione sono a livello di inizi 800,(nessuna prevenzione, acqua non igenizzata, mancanza di fogne), inolktre non ci stanno solo i sign Amadori, ma milioni di persone che vivono in baracche con le galline a riscaldargli il letto; e nonostante i giornali non c'e stata nessuna pandemia in Cina
...ma milioni di persone che vivono in baracche con le galline a riscaldargli il letto; e nonostante i giornali non c'e stata nessuna pandemia in Cina
Non c'è stata nessuna pandemia semplicemente perchè il virus non ha mutato... per il momento
naitsirhC
28-01-2006, 13:00
Non c'è stata nessuna pandemia semplicemente perchè il virus non ha mutato... per il momento
Ditemi se è assurdo, ma la domanda la pongo lo stesso.
Perchè, vista la "vita media" dei polli, non si vaccinano i polli invece di aspettare la mutazione del virus?
dantes76
28-01-2006, 13:16
Non c'è stata nessuna pandemia semplicemente perchè il virus non ha mutato... per il momento
non c'e pandemia finche non lo dicono i giornali
Ditemi se è assurdo, ma la domanda la pongo lo stesso.
Perchè, vista la "vita media" dei polli, non si vaccinano i polli invece di aspettare la mutazione del virus?
Hai idea del numero di polli di cui stiamo parlando e quanto costerebbe vaccinarli?
non c'e pandemia finche non lo dicono i giornali
Bella frase ad effetto.
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