View Full Version : Quando la vita ti maltratta...
C'è un motivo? Il perchè "a noi" e non a qualcun'altro. Il perchè penso che anche i più credenti, facciano fatica a farselo entrare in testa. L'unica verità però, è che affrontandola, e andandoci incontro "più fa male e più vado avanti", allora un pò il senso salta fuori. Perchè quando comincia a farti qualche carezza, in mezzo ai calci, il sapore è diverso, molto. Il rispetto, per ciò che merita, e il coraggio per affrontare le paure che ci angosciano, tanto il gioco finisce per tutti. C'è gente, che nemmeno si rende conto della fortuna che ha, ma tante volte, proprio per questo, si ritrovano infelici ugualmente. Il senso è, che alla fine, chi ci passa in mezzo e trova il modo di uscirne, sarà soddisfatto di come è andata, nonstante tutto, di come ha vissuto, di come ha affrontato quello che gli è stato messo davanti senza averlo potuto scegliere. Avrà avuto "un senso", alla fine.
Ci infilo in mezzo un pezzo del liga, molto attuale tra l'altro visto il concerto di ierisera (bastardo a chi c'è potuto essere :fuck: )
Che è già partito
il giorno dei giorni
fatto per vivere
il giorno dei giorni
tutto da fare e niente da perdere
il giorno dei giorni
senza più limiti
il giorno dei giorni
attimi e secoli, lacrime e brividi
Sembra banale, ma credo che ci sia parecchia "vita", lì in mezzo.
P.S. Non ho mangiato pesante, nn ho bevuto pesante, è solo un pensiero.
C'è gente, che nemmeno si rende conto della fortuna che ha, ma tante volte, proprio per questo, si ritrovano infelici ugualmente. Il senso è, che alla fine, chi ci passa in mezzo e trova il modo di uscirne, sarà soddisfatto di come è andata, nonstante tutto, di come ha vissuto, di come ha affrontato quello che gli è stato messo davanti senza averlo potuto scegliere. Avrà avuto "un senso", alla fine.
Se posso permettermi mi sembra il tuo caso da quello che posso capire da questa parte di un monitor. Non te la prendere è solo un' impressione mia. Prendila per quello che è...
Te lo dice uno, per passare alla seconda delle affermazioni del quote, che in mezzo c'è da sempre, e se tanto da tanto, ci sarà sempre al di là di qualsiasi senso che non è affatto detto che ci sia e che in ogni caso dopo tutto quello che è stato sara futile e il modo di uscirne non vuole più trovarlo perchè dopo tutto chi se ne frega? Niente sarà valso tutto questo, tutta la rabbia, sarebbe persino ingiusto nei confronti di quello che sono stato finore. Ormai è troppo tardi per salvarsi o per essere salvati. Nessun riscatto è possibile, nessuno giusto. Non c'è prezzo che voglia accettare. Nessun traguardo che valga questa corsa. Nessuna vittoria che possa cancellare la sconfitta. Nessun Maxmel felice ripagherà mai quello infelice di quei momenti che rimarrano per sempre come è giusto che sia. Non posso e non voglio dimenticare.
In culo a tutto, in culo all'ottimismo ottuso: si vive per disprezzare questa lercia esistenza con ciò dimostrando la sua futilità, la sua ingiustizia, la contraddizione di fondo, l' ipocrisia. In culo a tutti i "felici" che perpetueranno questa stronzità che si chiama vita cibando il tritacarne dell'evoluzione.
Luther Blissett
11-09-2005, 16:20
In culo a tutti i "felici" che perpetueranno questa stronzità che si chiama vita cibando il trotacarne dell'evoluzione.
Tritacarne che anche tu ciberai, volente o nolente.
SilverF0x
11-09-2005, 16:28
...
La vita ti rende ciò che gli hai dato. Infelici, perchè hai dato infelicità. E alla fine della corsa, io il mio motivo per essere ricordato, la felicità per ciò che ho vissuto, ce l'ho. E questo non perchè a me vadano tutte bene, ma perchè non sto a lamentarmi quando cè un problema, non piango su quanto questa vita faccia schifo, ma mi do da fare per risolvere il problema, e cambiare quella parte di mondo che mi sta attorno. E anche se alla fine sarò sconfitto, sarò felice di averci almeno provato a combattere. Ma sono certo che non sarò sconfitto dalla vita, gli unici sconfitti sono quelli che non sanno prendersi le responsabilità delle proprie azioni, e che passano il tempo a interrogarsi su quanto sia ingiusta e sfortunata la propria vita.
Tritacarne che anche tu ciberai, volente o nolente.
Ci sputo sopra. Mi va bene cosi.
bananarama
11-09-2005, 16:32
dato che ascolti ligabue gia' e' tanto se non sei storpio! :asd:
La vita ti rende ciò che gli hai dato. Infelici, perchè hai dato infelicità.
:asd:
Certo se ti viene un cancro al culo è perchè eri un untore che andava in giro a spargere il seme della degenerazione cancerosa... :rolleyes: :D
Ma che bella equazione matematica peccato che, battute a parte, non sia vera nel senso che non rispecchia neanche lontanamente l'accordo dell' affermazione con la cosa...
C'era un passo interessante del Libro di Giobbe su questa strana dotrina della retribuzione ( era l'argomentazione di uno degli amici venuti a consolarlo)
Vabbe dai per vivere si postula parecchio il tritacarne dell'evoluzione lo richiede...
il problema è che si tende a guardare le cose con gli occhi del presente che non sempre vedono bene.
quante volte ci si è trovati a sentirsi tristi guardandosi indietro o fronteggiando i problemi che ci investono continuamente?
a volte sembra che non ci siano soluzioni o ci sembra di intravvedere un brutto sentiero in salita frutto solamente della nostra immaginazione basata sull' interpretazione istintiva dei fatti in un dato momento.
la nostra storia personale, se l' immaginazione ci porta solo a questo, non conta un cazzo e non ha niente da insegnarci.
bisognerebbe pensare sempre a come essere felici in futuro. e a come affrontare i problemi per arrivare a questo scopo.
allora forse si potrebbe imparare qualcosa davvero e non si avrebbe più paura o disgusto a volgere lo sguardo nel nostro passato perchè esso farebbe parte dell' allenamento effettuato per arrivare ad uno stato attuale di maggiore forza e saggezza.
e comunque saranno sempre calci in culo.
ma con la corazza data dall' esperienza si tenderà a ridurre quelli che ci faranno soffrire veramente a una quantità sempre più limitata mentre la maggior parte ci farà sogghignare pensando a quando una volta ci facevano male e a come ora si è capaci di rispondere.
sputare sul piatto in cui si mangia o frignare più o meno rabbiosamente è stupido perchè non serve a nulla.
SilverF0x
11-09-2005, 17:04
:asd:
Certo se ti viene un cancro al culo è perchè eri un untore che andava in giro a spargere il seme della degenerazione cancerosa... :rolleyes:
Non parlo di questo. Ma se ti viene un cancro ai polmoni e sei fumatore, sai quale è causa. Fidati che chi mangia sano fa attività sportiva e vive una vita sana, è molto difficilce che gli venga il cancro. E come vedi la causa cè, e non ci sene vuole prendere le responsabilità magari se si mangia come bovi e si fuma/beve e ci si distrugge il fisico.
Poi il caso della sfiga al 100 % esiste. Ma è infinitesimo, quindi non ti attaccare a queste cose.
il problema è che si tende a guardare le cose con gli occhi del presente che non sempre vedono bene.
quante volte ci si è trovati a sentirsi tristi guardandosi indietro o fronteggiando i problemi che ci investono continuamente?
a volte sembra che non ci siano soluzioni o ci sembra di intravvedere un brutto sentiero in salita frutto solamente della nostra immaginazione basata sull' interpretazione istintiva dei fatti in un dato momento.
la nostra storia personale, se l' immaginazione ci porta solo a questo, non conta un cazzo e non ha niente da insegnarci.
bisognerebbe pensare sempre a come essere felici in futuro. e a come affrontare i problemi per arrivare a questo scopo.
allora forse si potrebbe imparare qualcosa davvero e non si avrebbe più paura o disgusto a volgere lo sguardo nel nostro passato perchè esso farebbe parte dell' allenamento effettuato per arrivare ad uno stato attuale di maggiore forza e saggezza.
e comunque saranno sempre calci in culo.
ma con la corazza data dall' esperienza si tenderà a ridurre quelli che ci faranno soffrire veramente a una quantità sempre più limitata mentre la maggior parte ci farà sogghignare pensando a quando una volta ci facevano male e a come ora si è capaci di rispondere.
sputare sul piatto in cui si mangia o frignare più o meno rabbiosamente è stupido perchè non serve a nulla.
No sò se era rivolto a me. Cmq io non frigno di certo.
Ma, nel caso, ti sfugge un punto fondamentale: io NON voglio nessuna felicità futura e non la voglio perchè non è in accordo con tutto quello che sono stato finora. E poi non ci si lamenta (al limite ma non sono uno che si lamentae la mia è una semplice descrizione oggettiva) certo per il dolore propedeutico ma per quello inutile (e magari neanche il proprio altro punto fondamentale).
No sò se era rivolto a me. Cmq io non frigno di certo.
Ma, nel caso, ti sfugge un punto fondamentale: io NON voglio nessuna felicità futura e non la voglio perchè non è in accordo con tutto quello che sono stato finora. E poi non ci si lamenta (al limite ma non sono uno che si lamentae la mia è una semplice descrizione oggettiva) certo per il dolore propedeutico ma per quello inutile (e magari neanche il proprio altro punto fondamentale).
non era rivolto a te non più di quanto non lo fosse a me o a chiunque altro.
il tuo post mi ha offerto uno spunto per riassumere un concetto ma quello che ho scritto l' ho sempre pensato...anche prima di leggere il tuo intervento quindi.
per rispondere ora a te potrei chiederti per cosa vivi a fare se non vuoi nessuna felicità futura.
ovvio che è impossibile conoscere veramente una persona da 2 righe che scrive su un forum per cui è sottointeso che non sto insultando o provocando malignamente nessuno.
è solo che mi sembra illogico o se vogliamo...stupido non desiderare la felicità in un modo o nell' altro.
Non parlo di questo. Ma se ti viene un cancro ai polmoni e sei fumatore, sai quale è causa. Fidati che chi mangia sano fa attività sportiva e vive una vita sana, è molto difficilce che gli venga il cancro. E come vedi la causa cè, e non ci sene vuole prendere le responsabilità magari se si mangia come bovi e si fuma/beve e ci si distrugge il fisico.
Poi il caso della sfiga al 100 % esiste. Ma è infinitesimo, quindi non ti attaccare a queste cose.
questa proprio mi sembra un'eresia...
secondo te un neonato col retinoblastoma ha fatto qualcosa per avere il cancro?...o i bambini con le leucemie?...
certe forme di cancro hanno dei fattori di rischio...che possono incrementare le probabilità di svilupparlo...ma se ti deve venire stai sicuro che ti viene anche se vivi regolare!
io ho sempre vissuto sano, mangiato sano, fatto tantissima attività sportiva...eppure a 23 anni mi è venuta una sindrome mielodisplastica...eppure avevo fattori di rischio zero!!!!
Non parlo di questo. Ma se ti viene un cancro ai polmoni e sei fumatore, sai quale è causa. Fidati che chi mangia sano fa attività sportiva e vive una vita sana, è molto difficilce che gli venga il cancro. E come vedi la causa cè, e non ci sene vuole prendere le responsabilità magari se si mangia come bovi e si fuma/beve e ci si distrugge il fisico.
Poi il caso della sfiga al 100 % esiste. Ma è infinitesimo, quindi non ti attaccare a queste cose.
Da questa risposta intuisco che per tua fortuna non sei abituato a frequentare ospedali, in particolare centri oncologici.
Hai mai sentito parlare del Gaslini di Genova? Prova a fare una ricerca...
Io sono convinto che se tutti almeno una volta all'anno passassimo una giornata in uno di questi ospedali il mondo sarebbe un pò migliore
Da questa risposta intuisco che per tua fortuna non sei abituato a frequentare ospedali, in particolare centri oncologici.
Hai mai sentito parlare del Gaslini di Genova? Prova a fare una ricerca...
Io sono convinto che se tutti almeno una volta all'anno passassimo una giornata in uno di questi ospedali il mondo sarebbe un pò migliore
anche se avevo già detto qualcosa...non posso non quotarti.
e' facile pensare "tanto a me non succede"...poi quando qualcosa così ti tocca da vicino... :(
In culo a tutto, in culo all'ottimismo ottuso: si vive per disprezzare questa lercia esistenza con ciò dimostrando la sua futilità, la sua ingiustizia, la contraddizione di fondo, l' ipocrisia. In culo a tutti i "felici" che perpetueranno questa stronzità che si chiama vita cibando il tritacarne dell'evoluzione.
tu sei una persona interessante, e già te l'ho detto e scritto (a proposito,scusa l'assenza di questi mesi ma sappi che non ho dimenticato e che non è fatto apposta), tuttavia comincio a convincermi del fatto che tutta questa rabbia sia non dico ingiusta, ma per lo meno sprecata. da una parte condivido il concetto del tritacarne del quale abbiamo discusso e scritto, dall'altra se posso permettermi (ma spero comprenderai che è solo un opinione e non una presa di posizione che ha del superbo) mi viene da dirti: prova ad usare questa cosa per lasciare un segno. non aggiungo altre parole, perchè sono pressochè sicuro che capirai quello che voglio dire. in ogni caso ti invito a discuterne come preferisci :) (ps-il 3d sull'arte devo riprenderlo,è nella lista delle cose da fare :D)
Tritacarne che anche tu ciberai, volente o nolente.
ti leggo e mi ricordo di te :D volevo solo fartelo sapere :D
Non parlo di questo. Ma se ti viene un cancro ai polmoni e sei fumatore, sai quale è causa. Fidati che chi mangia sano fa attività sportiva e vive una vita sana, è molto difficilce che gli venga il cancro. E come vedi la causa cè, e non ci sene vuole prendere le responsabilità magari se si mangia come bovi e si fuma/beve e ci si distrugge il fisico.
Poi il caso della sfiga al 100 % esiste. Ma è infinitesimo, quindi non ti attaccare a queste cose.
abbi pazienza, non voglio offenderti ma mi sento di dirti che non sai quello che stai dicendo (meglio per te eh,per carità). moltissime volte la causa dei mali dell'uomo è lo stesso uomo, il problema è quando TU devi pagare per gli errori di qualcun'altro. e parlo con coscienza di quello che sto dicendo. non venirmela a raccontare sul cancro, perchè è ovvio chemi senta tirato in ballo, tanta gente si ammala senza aver mai fatto un cazzo. se vuoi informazioni più precise chiedi pure.
ps-ho 22 anni.
DA OGNI SITUAZIONE SCOPRI CHE C'E' QUALCOSA DA IMPARARE DI UTILE PER TE.
niente dura per sempre.
Nè le cose che ti piacciono, nè quelle che non ti piacciono.
Se è cacca pensa che prima o poi finirà.
Se è oro goditelo finchè ce ne è!
E' un bell'esercizio di Zen spiccio applicato ai cazzi della vita.
la vita è questa, prendere o lasciare.
Secondo me silverfox ha detto una cosa vera, la vita ti rende ciò che dai, molto più di quanto pensiamo. Quante persone che frignano di avere una vita deludente (sotto molti aspetti) si sono mai guardate allo specchio ??? Sorridi alla vita e la vita ti sorriderà sembra una stronzata ma io ci credo eccome.
Poi certo gli alti e bassi , i periodi si e quelli no , sono inevitabili e bisogna saperli "cavalcare" !
Nevermind
12-09-2005, 09:42
Il problema è che l'essere umano è di per se incontentabile (la donna specialmente :D) se tutto va bene si annoia e arriva la monotonia, se qualcosa va male se la prende col mondo ingiusto e nel 90% delle volte non fa un caiser per migliorare la porpria sistuazione.
Cmq hai ragione molti non sanno il culo che hanno :O
Anche io per tirare avanti una volta pensavo che tutto quello che mi è stato tolto prima o poi mi sarebbe tornato indietro. Bhe, ho smesso. La forza l'ho trovata nel pensare sempre che in tutto quello che mi è capitato ci doveva per forza essere qualcosa di buono, e che tutto quello che ho passato l'ho passato io e non un altro, che io sono ancora qui, con cicatrici, sfregi, segni indelebili, ma sono qui, in piedi, dove altri sarebbero rimasti in ginocchio. Quando per strada qualcuno che pensa di sapere cosa ho passato mi dice "ah te sei xxxx, figlio di xxxx" io so che possono dire quello che vogliono, ma che loro là sarebbero caduti.
La sera quando vado a letto ho sempre e cmq i miei rimpianti, non se ne andranno mai, mi accompagneranno tutta la vita. Calci in culo tanti ne ho presi e tanti ne prenderò, ma la speranza e la forza che mi tira avanti saranno sempre quelle che mi dicono "tu sei qui, altri no"
PS: ho 25 anni, i miei si sono separati a 4 anni, ho girato per e con mia madre 3 comunità per il recupero dei tossicodipendenti, lei è morta 2 anni fa, dopo che io avevo tagliato i ponti. Mi hanno comunicato che era morta così, a schiaffo, una sera di ottobre. E lì pensi che per quanto non volessi vederla, per quanto hai un buco che nessuno mai più tapperà. E ora smetto di scrivere perchè i lacrimoni devono rimanere dove sono, cioè dentro.
Se posso permettermi mi sembra il tuo caso da quello che posso capire da questa parte di un monitor. Non te la prendere è solo un' impressione mia. Prendila per quello che è...
Certo che puoi, figurati. Ma ti rispondo in tutta onestà, che ne mancano non pochi e di non trascurabili di particolari, perchè tu possa avere un'idea di ciò che ho passato/passo. E' così un pò per tutti infondo, ma prima di pensare di sapere meglio di un'altro quanto fa paura star con la merda fino al collo, bisogna essere sicuri che l'altro la merda nn l'abbia pure assaggiata, tanto era sopra al collo ;)
Certo che puoi, figurati. Ma ti rispondo in tutta onestà, che ne mancano non pochi e di non trascurabili di particolari, perchè tu possa avere un'idea di ciò che ho passato/passo. E' così un pò per tutti infondo, ma prima di pensare di sapere meglio di un'altro quanto fa paura star con la merda fino al collo, bisogna essere sicuri che l'altro la merda nn l'abbia pure assaggiata, tanto era sopra al collo ;)
Si infatti il se mi posso permettere era inteso che tu non la prendessi conme un giudizio in merito a cose che non sò come ho detto. Io mi limito a dare un giudizio si ciò che vedo sul forum.
Non posso e non voglio giudicare su ciò che per ovvie ragioni non posso conoscere. ;)
non sto insultando o provocando malignamente nessuno.
è solo che mi sembra illogico o se vogliamo...stupido non desiderare la felicità in un modo o nell' altro.
L'ho scritto per cosa si vive e per cosa ritengo si viva. Per svelare il paradosso in atto. Per disprezzarlo. Per dirne l'iniquita e ingiustizia di fondo. Si vive per ribellarsi alla vita e sputargli addosso, come si sputerebbe al più perverso dei carnefici. Perchè non ci si suicida? Perchè l'ingiustizia non è in se stessi, ne il male, ne, altresi, la stortura nel mondo: è nella natura della cose contro di esse dirigo la mia azione non conro me stesso. E si vorrebbe gridare contro di esse e sputarci sopra in eterno, si vorrebbe farne un gigantesco falò, che abbia a finire una buona volta tutto ciò.
Prometeo legato alla roccia non vorrebbe suicidarsi, straperebbe piùttosto, con un morso, la testa dell'acquila torturatrice.
Stupido e illogico è semmai desiderare la felicità. Da un punto di vista razionale.
Poi il magma delle pusioni psicologiche e biologiche spinge in altro senso. Quello del mantenimento della specie. Ma tutto ciò non ha niente di sensato o razzionale.
Anche io per tirare avanti una volta pensavo che tutto quello che mi è stato tolto prima o poi mi sarebbe tornato indietro. Bhe, ho smesso. La forza l'ho trovata nel pensare sempre che in tutto quello che mi è capitato ci doveva per forza essere qualcosa di buono, e che tutto quello che ho passato l'ho passato io e non un altro, che io sono ancora qui, con cicatrici, sfregi, segni indelebili, ma sono qui, in piedi, dove altri sarebbero rimasti in ginocchio. Quando per strada qualcuno che pensa di sapere cosa ho passato mi dice "ah te sei xxxx, figlio di xxxx" io so che possono dire quello che vogliono, ma che loro là sarebbero caduti.
La sera quando vado a letto ho sempre e cmq i miei rimpianti, non se ne andranno mai, mi accompagneranno tutta la vita. Calci in culo tanti ne ho presi e tanti ne prenderò, ma la speranza e la forza che mi tira avanti saranno sempre quelle che mi dicono "tu sei qui, altri no"
PS: ho 25 anni, i miei si sono separati a 4 anni, ho girato per e con mia madre 3 comunità per il recupero dei tossicodipendenti, lei è morta 2 anni fa, dopo che io avevo tagliato i ponti. Mi hanno comunicato che era morta così, a schiaffo, una sera di ottobre. E lì pensi che per quanto non volessi vederla, per quanto hai un buco che nessuno mai più tapperà. E ora smetto di scrivere perchè i lacrimoni devono rimanere dove sono, cioè dentro.
Hai capito e sei cresciuto più tu di me che c'ho 10 anni di più!!!
Te lo sei guadagnato!!!
Se riesci a condividere questa cosa con altri li farai crescere così senza bisogno che passino quello che hai passato tu.
Ciao
hikari84
12-09-2005, 20:17
Cmq hai ragione molti non sanno il culo che hanno :O
Già... e invece c'è gente che nella merda ci vive constantemente.
È un come un mare in tempesta... Nuoti e nuoti, ma le onde ti spingono sempre più in basso...
L'ho scritto per cosa si vive e per cosa ritengo si viva. Per svelare il paradosso in atto. Per disprezzarlo. Per dirne l'iniquita e ingiustizia di fondo. Si vie per ribellarsi alla vita e sputargli addosso come si sputerebbe al più perverso dei carnefici. Perchè non ci si suicida? Perchè l'ingiustizia non è in se stessi, ne il male ne, altresi, la stortura nel mondo è nella natura della cose. E si vorrebbe gridare contro di esse e sputarci sopra in eterno, si vorrebbe farne un gigantesco falò, che abbia a finire una buona volta tutto ciò.
Prometeo legato alla roccia non vorrebbe suicidarsi, straperebbe piùttosto con un morso la testa dell'acquila torturatrice.
Stupido e illogico è semmai desidere la felicità. Da un punto di vista razionale.
Poi il magma delle pusioni psicologiche e biologiche spinge in altro senso. Quello del mantenimento della specie. Ma tutto ciò non ha niente di sensato o razzionale.
sinceramente preferisco prendere a calci nelle palle le difficoltà nella vita e lottare (magari invano) per superarle e per realizzarmi piuttosto che prendere a calci la vita stessa.
e questo proprio perchè la mia vita sono io e se gli eventi mi travolgono quando non faccio nulla per scatenarli mi sembra inutile scatenare un odio a 360 gradi.
io di certo non mi odio, come posso quindi odiare la mia vita?
piuttosto odio gli altri se necessario...ma è più nella mia indole cercare di metterli in /ignore.
del mantenimento della specie poi me ne fotto...finita la mia vita il resto può pure bruciare per quanto mi riguarda, di sicuro non sarò mai un salvatore del mondo....saranno pulsioni psicologiche ma di certo si parla di qualcosa di più del puro spirito di sopravvivenza.
io voglio vivere per sentirmi realizzato...se c'è da odiare qualcosa va bene ma l' importante è che l' odio non nasconda il vero obiettivo.
Lorenzaccia
12-09-2005, 21:37
Anche io per tirare avanti una volta pensavo che tutto quello che mi è stato tolto prima o poi mi sarebbe tornato indietro. Bhe, ho smesso. La forza l'ho trovata nel pensare sempre che in tutto quello che mi è capitato ci doveva per forza essere qualcosa di buono, e che tutto quello che ho passato l'ho passato io e non un altro, che io sono ancora qui, con cicatrici, sfregi, segni indelebili, ma sono qui, in piedi, dove altri sarebbero rimasti in ginocchio. Quando per strada qualcuno che pensa di sapere cosa ho passato mi dice "ah te sei xxxx, figlio di xxxx" io so che possono dire quello che vogliono, ma che loro là sarebbero caduti.
La sera quando vado a letto ho sempre e cmq i miei rimpianti, non se ne andranno mai, mi accompagneranno tutta la vita. Calci in culo tanti ne ho presi e tanti ne prenderò, ma la speranza e la forza che mi tira avanti saranno sempre quelle che mi dicono "tu sei qui, altri no"
PS: ho 25 anni, i miei si sono separati a 4 anni, ho girato per e con mia madre 3 comunità per il recupero dei tossicodipendenti, lei è morta 2 anni fa, dopo che io avevo tagliato i ponti. Mi hanno comunicato che era morta così, a schiaffo, una sera di ottobre. E lì pensi che per quanto non volessi vederla, per quanto hai un buco che nessuno mai più tapperà. E ora smetto di scrivere perchè i lacrimoni devono rimanere dove sono, cioè dentro.
Facendo un discorso generale, penso che per una crescita intellettuale, e alle volte anche morale, non sia necessario soffrire come un cane, possono bastare libri, riflessioni, dialoghi con le persone giuste, i maestri; mentre solo i momenti di sofferenza e di dolore sono in grado di farci progredire dal punto di vista “spirituale” (passatemi il termine), perché inducono chi la prova o l’ha provata ad una maggiore generosità, ad una maggiore comprensione, ad un maggior rispetto per il prossimo e per la sua sofferenza. Certo, non è così automatico che con la sofferenza si cresca e si progredisca, e infatti non sempre capita, dipende anche dalle risorse interiori di ciascuno, e soprattutto dalla capacità di decifrare l’esperienza che si passa e di trarne insegnamento. Non è facile, e a quanto sembra tu ci stai riuscendo.
Però nel corso di una vita anche gl'intervalli di serenità e di benessere ci vogliono e sono sacrosanti: per la mente sono riposo dalla fatica e recupero delle forze, così che si possa guardare con distacco e maggior lucidità al passato, e si abbia l'energia per affrontare ciò che dovesse capitare in futuro. Quando vengono meno è parecchio dura, perché ci si riduce a vivere continuamente nel disagio, quando non addirittura nel terrore e nella paura, e lo stress che la mente prova in questo caso è qualcosa d'inimmaginabile.
Per me le lacrime che hai trattenuto non sono sinonimo di debolezza, ma hanno qui un valore elevatissimo.
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