View Full Version : Prodi su Iraq: Dice tutto e il contrario di tutto.
http://www.ansa.it/main/notizie/awnplus/italia/news/2005-09-04_1171714.html
Iraq: Prodi, se vinciamo ritiro
-MILANO,4 SET- "Se vinciamo le elezioni cominceremo subito a prevedere un calendario di uscita dall'Iraq", ribadisce Romano Prodi alla Festa dell'Unita'."Ma noi -precisa- non siamo i vigliacchi che vanno via. Siamo quelli che si impegneranno con la Comunita' internazionale perche' l'Iraq abbia un futuro".
La contraddizione fatta uomo.
In pratica NON votano il rifinanziamento della missione di PACE in Iraq, AUTORIZZATA DA RISOLUZIONE ONU, e poi vengono a dire che non se ne vanno? e che vogliono impegnarsi con la comunità internazionale?
Ma noi siamo già là e siamo già impegnati con la comunità internazionale. Forse Prodi è stato troppo fuori dall'Italia e si è perso qualcosa...
La coerenza dove sta? O fai come Zapatero e te ne vai subito senza condizioni.. oppure approvi la missione di PACE del governo Berlusconi e dici SI' al rifinanziamento.
Povera Italia.
http://www.ansa.it/main/notizie/awnplus/italia/med/in103xrrX_20050903.jpg
Povera Italia.
Hai detto bene, Povera Italia, condotta in una sporca e ignobile guerra, che resterà alla storia come tale, in più col ruolo di zerbini, tutto quello che potrà fare Prodi sarà sicuramente meglio di colui che ci ha portato.
sporca e ignobile guerra
Sporco e ignobile sarà Saddam Hussein e i terroristi che insanguinano l'Iraq.
Comunque si sta parlando della coerenza del sig. Prodi, e di quello che lui farà dopo essere diventato primo ministro.
Del fatto che la guerra sia stata o meno giusta, si è già parlato ripetutamente e ci sono topic a riguardo.
Comunque si sta parlando della coerenza del sig. Prodi, e di quello che lui farà dopo essere diventato primo ministro.
Del fatto che la guerra sia stata o meno giusta, si è già parlato ripetutamente e ci sono topic a riguardo.
Già, ma se dalle premesse si parte con falsità, cosa vuoi che ti rispondano?
Missione di pace? Ancora con questa foglia di fico? :rolleyes:
Cosa avrebbe detto di differente dall'ultima volta che qui fu aperta una ridicola discussione sulla stessa posizione?
Forse non hai neppure ben chiaro che GIA' ADESSO vi è una strategia di uscita dall'Iraq, effettuata con gradualità.
E quindi, di cosa "parlerebbe" questa discussione?
:confused:
Ciao
Federico
Non serve il ritiro dall'Iraq contro il terrorismo
Pochi giorni dopo il ritiro unilaterale delle truppe e dei coloni Israeliani dalla striscia di Gaza, un terrorista palestinese si è fatto esplodere nell'ora di punta alla stazione degli autobus a Beersheva, nel sud d'Israele, ferendo 50 persone, due delle quali versano ancora in condizioni disperate.
Questo attentato ha risvegliato le paure di chi sostiene che in fondo il terrorismo, questo terrorismo, non è mai stato di difesa. Al contrario di quanto sostengono in molti, soprattutto nei paesi arabi, secondo i quali, il terrorismo palestinese non é inquadrabile nell'accezione negativa degli occidentali ma rappresenta una legittima forma di guerra di liberazione, dovuta all'occupazione israeliana.
Il fatto che il terrorismo non sia una reazione di difesa e che i terroristi non siano dei combattenti per la libertà, sembra provato proprio dall'attacco di Beersheva, l'ennesima follia omicida che va a minare le faticose aperture alla pace, di due popoli che si fronteggiano da decenni.
Storicamente i terroristi hanno a piú riprese tentato di frenare gli accordi di pace in Palestina. Infatti, mentre nel 1993 Israeliani e Palestinesi negoziavano la nascita di un nuovo ordine della regione a Oslo, il primo attentatore suicida (di un gruppo islamico sunnita) si fece esplodere in Israele; si chiamava Ala'a Kahlout; era un seguace della Jihad Islamica e si fece esplodere su un autobus ad Ashod.
L'attentato di Beersheva è però piú significativo, perché non viene a rompere un accordo in-divenire ma quello che alcuni definiscono "un atto unilaterale di pace e disponibilitá". Questo stesso atto è definito da altri come il giusto ritiro dai territori illegittimamente occupati e un primo passo verso il rispetto delle numerose risoluzioni Onu al riguardo. Sia la prima che la seconda versione sono ben lontane da quella della propaganda terroristica, che vede nel ritiro una fuga dell'esercito israeliano in seguito a una sconfitta militare, cosí come avvenuto in Libano dopo la sciagurata operazione "Pace in Galilea".
In merito alla questione israelo-palestinese, il problema che gli europei devono affrontare - al di là degli schieramenti politici o di quelli che stanno diventando dei veri e propri pregiudizi razziali - non è piú il ritiro delle truppe israeliane, accusate di non permettere la nascita di uno Stato palestinese, ma l'esistenza stessa dello Stato d'Israele.
Nell'ultimo video di Hamas, Mohammed Deif incita i suoi a "continuare gli attacchi contro lo Stato ebraico […] perché senza la Jihad e la sua risolutezza (i palestinesi) non avrebbero ottenuto la liberazione della Striscia di Gaza...". Schernendo gli israeliani, aggiunge: "Avete occupato la nostra terra. Ora lasciate Gaza umiliati" (Fonte: TgCom del 27 agosto 2005).
Secondo il leader di Hamas il ritiro israeliano deve considerarsi una sconfitta militare a tutti gli effetti e ordina a suoi l'inseguimento e la distruzione delle truppe nemiche in rotta. Questa, però, non si configura come una operazione militare convenzionale, come quella che avrebbero dovuto fare - e per fortuna degli alleati non hanno fatto - i tedeschi durante la seconda guerra mondiale a Dunkerque e che forse è costata la sconfitta finale ai nazisti. E' una operazione che secondo la tattica militare, non convenzionale e asimmetrica dei terroristi, si concretizza nell'invio di "sante bombe umane" in una stazione dei bus. Come se i nazisti, invece di fare una manovra a tenaglia alle truppe anglo francesi sulle spiagge della Manica, avessero bombardato con gli Stuka la metropolitana di Londra.
Il concetto di guerra e di tattica militare, cosi come la conosciamo, stride rispetto agli atti dei terroristi. Considerando che la nostra idea di guerra potrebbe non essere la stessa dei terroristi, dobbiamo prendere atto di una illogicità evidente quando i terroristi parlano di obiettivi militari e colpiscono le stazioni dei bus. Senza considerare le vittime civili, donne e bambini, perché, come dice lo sceicco di al-Jazeera, Yusef al Qaradawi, "la societa istraeliana è militarizzata e le donne servono nell'esercito come gli uomini. Se poi capita di uccidere un bambino o un vecchio, ciò non avviene intenzionalmente ma per sbaglio, a causa d'errori dettati da esigenze militari" (cit. da Al-Ahram al-Arabi, Quotidiano egiziano, Il Cairo 3 febbraio 2001). Resta il fatto che una stazione di bus per pendolari non sembra un "legittimo" obiettivo militare.
Per i terroristi di Hamas non c´è spazio né per trattative di pace né per una reciproca sopravvivenza: "Non esiteremo e non ci fermeremo fino a quando non avremo liberato completamente la nostra sacra terra" (Fonte: TgCom del 27 agosto 2005).
Detto in altre parole, i terroristi continueranno con gli attacchi, finché gli Israeliani non verranno rigettati in quel mare da cui fin dai primi del secolo scorso sono giunti con le navi della speranza alla ricerca della terra dei loro padri prima, in fuga dal razzismo e dagli orrori della Shoah poi.
Forse è vero, come sostenuto da Reuter, che "Hamas e la Jihad islamica fecero a suo tempo commettere attentati suicidi, soprattutto nei primi anni del processo di pace impostato a Oslo, non per rappresaglia ma al solo e perfido scopo di bloccare questo processo di pace, o quanto meno renderlo più difficile, perché un suo successo avrebbe rappresentato la loro fine" (C. Reuter, La mia vita è un'arma, Longanesi & C. p.173).
Non a caso, l'attentato di Beersheva è stato rivendicato dalla Jihad islamica, mentre il supporto propagandistico è stato dato da Hamas.
Se riportassimo il tutto alle faccende di casa nostra, dovremmo iniziare a pensare che bin Laden mente, quando nel video dell'ottobre 2004 sostiene che gli attacchi di al-Qaeda sono diretti contro gli Usa perché questi ultimi sono invasori della terra delle due moschee (Arabia Saudita) e che la sicurezza degli americani (e degli europei) dipende solo da loro stessi. (cfr. http://news.bbc.co.uk/ 1/hi/world/middle_east/3966817.stm)
Per essere liberi dal terrorismo, forse basterebbe smetterla con il tentativo di esportare la democrazia, forse basterebbe uscire dai pantani militari del medioriente e dalle idiosincrasie dialettiche e culturali con il mondo musulmano. Forse non basterebbe.
I terroristi sono storicamente dei bugiardi. Come sostiene P. Medhurst, "non è ragionevole aspettarsi che i terroristi aderiscano a forme di accordo o a regole che frequentemente rompono, non è realistico credere a persone che sono preparate a terrorizzare o uccidere persone innocenti"(P. Medhurst, Global Terrorism, Un Training Programme, Pg. 261).
Se è vero che il fine ultimo del terrorismo palestinese è la cancellazione d' Israele dalle carte geografiche, molto verosimilmente il fine ultimo dell'iperterrorismo di al-Qaeda è la distruzione dell'Occidente e dei suoi valori costituenti.
Gli attentati in Europa e negli Usa non sono allora una reazione di resistenti iracheni, ma la deliberata strage d'imperialisti islamici, i quali vogliono che, non solo i territori musulmani siano governati da un califfo, ma che i territori "altri" siano sottoposti allo stato di "dhimmi", la sottomissione all'Islam.
Chi afferma che basterà ritirarsi dall'Iraq per essere al sicuro dal terrorismo mente a se stesso. Sarebbe folle credere a persone famose per avere una incredibile "abilità ad auto-convincersi, grande furbizia e un non comune capacità di giustificare e razionalizzare le proprie azioni" (P.Medhurst op. cit. pg.8) e che si auto-propagandano come vittime. Le vittime non mettono bombe nelle stazioni, uccidendo consapevolmente degli innocenti.
Leandro Abeille
dantes76
05-09-2005, 11:39
Sporco e ignobile sarà Saddam Hussein e i terroristi che insanguinano l'Iraq.
e chi li ha finanziati...
zerothehero
05-09-2005, 11:50
http://www.ansa.it/main/notizie/awnplus/italia/news/2005-09-04_1171714.html
Iraq: Prodi, se vinciamo ritiro
-MILANO,4 SET- "Se vinciamo le elezioni cominceremo subito a prevedere un calendario di uscita dall'Iraq", ribadisce Romano Prodi alla Festa dell'Unita'."Ma noi -precisa- non siamo i vigliacchi che vanno via. Siamo quelli che si impegneranno con la Comunita' internazionale perche' l'Iraq abbia un futuro".
La contraddizione fatta uomo.
In pratica NON votano il rifinanziamento della missione di PACE in Iraq, AUTORIZZATA DA RISOLUZIONE ONU, e poi vengono a dire che non se ne vanno? e che vogliono impegnarsi con la comunità internazionale?
Ma noi siamo già là e siamo già impegnati con la comunità internazionale. Forse Prodi è stato troppo fuori dall'Italia e si è perso qualcosa...
La coerenza dove sta? O fai come Zapatero e te ne vai subito senza condizioni.. oppure approvi la missione di PACE del governo Berlusconi e dici SI' al rifinanziamento.
Povera Italia.
Dupa sei tu che non capisci le geniali elucubrazioni di Prodi..bisogna cambiare natura alle truppe di occupazione "cattive"..sostituire le armi con i ramoscelli di ulivo e andare lì a distribuire panini kebap..(ignorando il fatto che il governo provvisorio irakeno chiede alle truppe di rimanere)
Si passeranno le consegne ad "giusto" Al-Sadr che prevederà lui a controllare il territorio..
Cosa non ti è chiaro? :asd:
tatrat4d
05-09-2005, 11:54
moderazione preventiva: manteniamoci su di un piano costruttivo ;)
e chi li ha finanziati...
edit
zerothehero
05-09-2005, 12:02
Già, ma se dalle premesse si parte con falsità, cosa vuoi che ti rispondano?
E quindi, di cosa "parlerebbe" questa discussione?
:confused:
Ciao
Federico
Non mi stanco mai di parlare degli equilibrismi tattici di Prodi per sintetizzare le varie posizioni dei partiti facenti parte l'unione. Un pò si ritira per accontetare Bertinotti e Pecoraro, un pò rimane per accontentare la Margherita e i D.S.
Non è neanche colpa sua, dato che deve tenere conto dei partiti per non essere fatto fuori preventivamente da chi lo sostiene.
Ciao easyand, prendo spunto dall'articolo da te riportato per alcune considerazioni.
Non serve il ritiro dall'Iraq contro il terrorismo
..partendo dall'attentato su di un autobus a Beersheva..
Questo attentato ha risvegliato le paure di chi sostiene che in fondo il terrorismo, questo terrorismo, non è mai stato di difesa.
Questo è terrorismo e basta.
Al contrario di quanto sostengono in molti, soprattutto nei paesi arabi, secondo i quali, il terrorismo palestinese non é inquadrabile nell'accezione negativa degli occidentali ma rappresenta una legittima forma di guerra di liberazione, dovuta all'occupazione israeliana.
Il problema è questi assassini si presentano alle loro opinioni pubbliche come mossi da ideali alti e nobili. In questo modo alimentano la loro considerazioni e fanno proseliti.
Il fatto che il terrorismo non sia una reazione di difesa e che i terroristi non siano dei combattenti per la libertà, sembra provato proprio dall'attacco di Beersheva, l'ennesima follia omicida che va a minare le faticose aperture alla pace, di due popoli che si fronteggiano da decenni.
Questo non c'entra molto con il discorso iniziato sopra. Cosa dire allora dell'israeliano che entrò in un autobus sparando agli arabi perchè contrario al ritiro dalle colonie?
Gli assassini devono avere lo stesso disprezzo da entrambe le parti.
Storicamente i terroristi hanno a piú riprese tentato di frenare gli accordi di pace in Palestina...
In un clima di pace i predicatori dell'odio e del terrore sarebbero disoccupati e inascoltati.
Da entrambe le parti, è bene ripeterlo.
I partiti ultraortodossi israeliani non sarebbero mai andati al governo se un terrorista non avesse ucciso Rabin.
Nell'ultimo video di Hamas, Mohammed Deif incita i suoi a "continuare gli attacchi contro lo Stato ebraico ...
Secondo il leader di Hamas il ritiro israeliano deve considerarsi una sconfitta militare a tutti gli effetti e ordina a suoi l'inseguimento e la distruzione delle truppe nemiche in rotta.
Questa è mera propaganda di un cialtrone (il Deif, non l'articolista).
Questa ... E' una operazione che secondo la tattica militare, non convenzionale e asimmetrica dei terroristi, si concretizza nell'invio di "sante bombe umane" in una stazione dei bus.
I terroristi hanno quiesto nome proprio perchè si comportano così da vili, il loro nome non è un attestato di qualità.
Come se i nazisti, invece di fare una manovra a tenaglia alle truppe anglo francesi sulle spiagge della Manica, avessero bombardato con gli Stuka la metropolitana di Londra.
Qui l'autore è entrato in un campo minato. Tutti sappiamo dalla storia che non fu così, e sappiamo che invece il Bomber Command con Harris il macellaio si comportò diversamente con i civili tedeschi. Ma è proprio un'altra storia. Meglio non divagare.
Considerando che la nostra idea di guerra potrebbe non essere la stessa dei terroristi, dobbiamo prendere atto di una illogicità evidente quando i terroristi parlano di obiettivi militari e colpiscono le stazioni dei bus. Senza considerare le vittime civili, donne e bambini, perché, come dice lo sceicco di al-Jazeera, Yusef al Qaradawi, "la societa istraeliana è militarizzata e le donne servono nell'esercito come gli uomini. Se poi capita di uccidere un bambino o un vecchio, ciò non avviene intenzionalmente ma per sbaglio, a causa d'errori dettati da esigenze militari" (cit. da Al-Ahram al-Arabi, Quotidiano egiziano, Il Cairo 3 febbraio 2001). Resta il fatto che una stazione di bus per pendolari non sembra un "legittimo" obiettivo militare.
Anche qui difficile dargli torto (all'articolista), d'altra parte si citano le parole di un invasato.
Purtroppo si deve anche notare che i cosidetti "danni collaterali" sono sovente giustificati anche da noi.
Parte da incorniciare
...
Forse è vero, come sostenuto da Reuter, che "Hamas e la Jihad islamica fecero a suo tempo commettere attentati suicidi, soprattutto nei primi anni del processo di pace impostato a Oslo, non per rappresaglia ma al solo e perfido scopo di bloccare questo processo di pace, o quanto meno renderlo più difficile, perché un suo successo avrebbe rappresentato la loro fine" (C. Reuter, La mia vita è un'arma, Longanesi & C. p.173).
Fine della cornice.
Per essere liberi dal terrorismo, forse basterebbe smetterla con il tentativo di esportare la democrazia, forse basterebbe uscire dai pantani militari del medioriente e dalle idiosincrasie dialettiche e culturali con il mondo musulmano. Forse non basterebbe.
Sarebbe meglio non entrarci.
Oppure, con un esempio spiccio, è inutile nascondersi dopo aver rotto i piatti o rimanere giustificandosi che anche andandocene non tornerebbero come nuovi. L'unica cosa certa è che si sarebbero evitate funeste conseguenze se non si rompevano, o se si evitava di creare le condizioni affinchè si rompessero.
I terroristi sono storicamente dei bugiardi.
Come detto sopra, perchè una volta raggiunto il loro sbandierato obiettivo NON avrebbero niente da fare e si estinguerebbe la loro supposta ragion d'essere.
Se è vero che il fine ultimo del terrorismo palestinese è la cancellazione d' Israele dalle carte geografiche, molto verosimilmente il fine ultimo dell'iperterrorismo di al-Qaeda è la distruzione dell'Occidente e dei suoi valori costituenti.
Parallelo azzardato.
Gli attentati in Europa e negli Usa non sono allora una reazione di resistenti iracheni, ma la deliberata strage d'imperialisti islamici...
La causa iraquena è presa come pretesto per ammantarsi di gloria e per passare da difensori dei più deboli, quando in realtà il loro fine è solo quello di portare morte e distruzione.
Chi afferma che basterà ritirarsi dall'Iraq per essere al sicuro dal terrorismo mente a se stesso.
Questo è noto, ma di sicuro i terroristi non avrebbero questo l'alibi presso le loro popolazioni e dovrebbero:
1) o ricorrere al ricordo dei torti subiti in passato;
2) oppure ammettere di essere degli assassini.
In ogni caso difficilmente avrebbero l'appoggio e il seguito da parte di fette di popolazione. E questo vorrebbe dire isolamento e di conseguenza mancanza di finanziamenti e di nuove reclute. In pratica la fine di una loro operatività su larga scala. Rimarrebbero solo alcuni invasati o irriducibili, senza seguito, costretti a nascondersi.
Un esempio di questa evoluzione ce lo possono far vedere le BR degli anni 70 e i resti di oggi.
Ciao
Federico
Dupa sei tu che non capisci le geniali elucubrazioni di Prodi..bisogna cambiare natura alle truppe di occupazione "cattive"..sostituire le armi con i ramoscelli di ulivo e andare lì a distribuire panini kebap..(ignorando il fatto che il governo provvisorio irakeno chiede alle truppe di rimanere)
Si passeranno le consegne ad "giusto" Al-Sadr che prevederà lui a controllare il territorio..
Cosa non ti è chiaro? :asd:
Peccato che il disimpegno delle truppe italiane sia già avviato....quando si parla a caso, eh?
Ciao
Ciao
tdi150cv
05-09-2005, 12:22
ancora con queste cose ? Eddai e' na vita che insisto sul fatto che la coerenza e' una parola assente dai dizionari dei politici di sinistra e loro seguaci ...
Non mi stanco mai di parlare degli equilibrismi tattici di Prodi per sintetizzare le varie posizioni dei partiti facenti parte l'unione. Un pò si ritira per accontetare Bertinotti e Pecoraro, un pò rimane per accontentare la Margherita e i D.S.
Non è neanche colpa sua, dato che deve tenere conto dei partiti per non essere fatto fuori preventivamente da chi lo sostiene.
In una coalizione vi sono più anime , ed ognuna ha posizioni differenti, strano vero?
Cosa dire allora dell'attuale maggioranza su questioni attualmente più importanti per noi quali Europa, legge sul risparmio e caso Fazio (con annesse implicazioni)?
Meglio tacere............
Ciao
Federico
ancora con queste cose ? Eddai e' na vita che insisto sul fatto che la coerenza e' una parola assente dai dizionari dei politici di sinistra e loro seguaci ...
Invece a destra......
:read:
Ma li apri mai i giornali?
:rolleyes:
Ciao
Ciao
dantes76
05-09-2005, 12:29
ancora con queste cose ? Eddai e' na vita che insisto sul fatto che la coerenza e' una parola assente dai dizionari dei politici di sinistra e loro seguaci ...
invece la lega durante la guerra del kosovo....
invece la lega durante la guerra del kosovo....
E sul governatore di bankItalia prima che intervenisse a salvare al banca padana?
Di esempi ve ne sarebbero a vagoni.
Ma nel mondo delle meraviglie, dove tutto va bene, dove chi non ce la fa ad arrivare a fine mese non esiste, queste cose non le raccontano.
Ciao
Federico
Alessandro Bordin
05-09-2005, 12:58
ancora con queste cose ? Eddai e' na vita che insisto sul fatto che la coerenza e' una parola assente dai dizionari dei politici di sinistra e loro seguaci ...
Scusa ma.. rotfl
Con questo non difendo la sinistra, sia chiaro, ma non vedere a destra le stesse cose che rilevi nella sinistra sottointende implica almeno una cosa delle seguenti:
1) sei fazioso. Mi sta bene, ognuno tira l'acqua al proprio mulino, posso non condividere ma accettare tranquillamente.
2) Non leggi i giornali e non ti informi, o ignori quello che non vuoi leggere, causa punto 1)
3) Vivi nel mondo Berlusca 10 e Lode, evidentemente a molti precluso
FastFreddy
05-09-2005, 13:00
Non vedo dove sia il problema, al momento delle elezioni il contingente italiano si sarà già ritirato, credete che l'attuale governo si lascerebbe sfuggire una così ghiotta opportunità elettorale?
http://www.ansa.it/main/notizie/awnplus/italia/med/in103xrrX_20050903.jpg
BELLOOOOOOOOOOOOOO
:smack: :smack: :smack: :smack:
zerothehero
05-09-2005, 13:31
In una coalizione vi sono più anime , ed ognuna ha posizioni differenti, strano vero?
Cosa dire allora dell'attuale maggioranza su questioni attualmente più importanti per noi quali Europa, legge sul risparmio e caso Fazio (con annesse implicazioni)?
Meglio tacere............
Ciao
Federico
Se io devo tacere non lo stabilisci tu (al massimo i moderatori se dovessi contravvenire al regolamento), quindi cerca di stare tranquillo.
Non vedo dove sia il problema, al momento delle elezioni il contingente italiano si sarà già ritirato, credete che l'attuale governo si lascerebbe sfuggire una così ghiotta opportunità elettorale?
appunto...
Alessandro Bordin
05-09-2005, 13:35
Se io devo tacere non lo stabilisci tu (al massimo i moderatori se dovessi contravvenire al regolamento), quindi cerca di stare tranquillo.
Non si riferiva a te ma era un discorso in generale, si capisce benissimo.
zerothehero
05-09-2005, 13:36
Peccato che il disimpegno delle truppe italiane sia già avviato....quando si parla a caso, eh?
Ciao
Ciao
Un conto è parlare di 150 uomini e di un ritiro graduale quando il governo irakeno ce lo chiederà, un'altro è parlare per demagogia e calcolo politico (perchè altrimenti la coalizione dell'unione si sfalda) di un ritiro immediato non appena Prodi vincerà le elezioni..
C'è una bella differenza.
Scoperchiatore
05-09-2005, 17:09
http://www.ansa.it/main/notizie/awnplus/italia/news/2005-09-04_1171714.html
Iraq: Prodi, se vinciamo ritiro
-MILANO,4 SET- "Se vinciamo le elezioni cominceremo subito a prevedere un calendario di uscita dall'Iraq", ribadisce Romano Prodi alla Festa dell'Unita'."Ma noi -precisa- non siamo i vigliacchi che vanno via. Siamo quelli che si impegneranno con la Comunita' internazionale perche' l'Iraq abbia un futuro".
La contraddizione fatta uomo.
In pratica NON votano il rifinanziamento della missione di PACE in Iraq, AUTORIZZATA DA RISOLUZIONE ONU, e poi vengono a dire che non se ne vanno? e che vogliono impegnarsi con la comunità internazionale?
Ma noi siamo già là e siamo già impegnati con la comunità internazionale. Forse Prodi è stato troppo fuori dall'Italia e si è perso qualcosa...
La coerenza dove sta? O fai come Zapatero e te ne vai subito senza condizioni.. oppure approvi la missione di PACE del governo Berlusconi e dici SI' al rifinanziamento.
Povera Italia.
Dov'è l'incoerenza?
Se vince si ritira, e dice che l'azione Italiana sarà diplomatica, invece che militare.
Senza entrare nella giustezza degli intenti, se lui e la coalizione che rappresenta ha sempre sostenuto che tale guerra è stata ingiusta, è normale che se potrà, terminerà il coinvolgimento dell'Italia in qualcosa che ritiene ingiusto.
La mortadella ha ben altri problemi, questo discorso, invece, è sensato, anche se ovviamente non condivisibile da chi è di parte politica avversa.
Un conto è parlare di 150 uomini e di un ritiro graduale quando il governo irakeno ce lo chiederà,
Non è così.
Intanto gli uomini ritirati sono circa 300, e poi non è che la strategia di disimpegno dall'Iraq sia improvvisata.
Nei documenti presentati dal Governo al Parlamento anche al momento del voto sul rifinanziamento della missione, ci sono già indicazioni di massima sulle tappe del ritiro.
Ma questo fu ribaditoa nche in altre discussioni: Prodi dice che se andrà al Governo inizierà a programmare il ritiro scglionato dall'Iraq, Berlusconi lo sta già facendo e forse lo terminerà prima delle elezioni.
un'altro è parlare per demagogia e calcolo politico (perchè altrimenti la coalizione dell'unione si sfalda) di un ritiro immediato non appena Prodi vincerà le elezioni..
C'è una bella differenza.
Perchè non ti rileggi il pezzo riportato da Dupa:
Se vinciamo le elezioni cominceremo subito a prevedere un calendario di uscita dall'Iraq", ribadisce Romano Prodi alla Festa dell'Unita'.
Da quando Prevedere equivale a ritirare immediatamente?
"Ma noi -precisa- non siamo i vigliacchi che vanno via. Siamo quelli che si impegneranno con la Comunita' internazionale perche' l'Iraq abbia un futuro
C'è forse scritto che lasceranno unilateralmente il paese al suo destino?
Se entrambe le risposte alle mie domande sono NO, allora su cosa si basa questa banale polemica se non sul niente?
Ciao
Ciao
Federico
Se io devo tacere non lo stabilisci tu (al massimo i moderatori se dovessi contravvenire al regolamento), quindi cerca di stare tranquillo.
Hai frainteso.
Non ce l'avevo con te.
tu dici:
Non mi stanco mai di parlare degli equilibrismi tattici di Prodi per sintetizzare le varie posizioni dei partiti facenti parte l'unione ...
E ti ho risposto:
Cosa dire allora dell'attuale maggioranza su questioni attualmente più importanti per noi quali Europa, legge sul risparmio e caso Fazio (con annesse implicazioni)?
Meglio tacere............
Io intendevo, come acutamente il leader maximo Alessandro Bordin ha notato, che se si sottolineano giustamente i compromessi a cui deve sottostare Prodi per legare al coalizione, non per questo si deve far credere che dall'altra parte siano tutti in sintonia.
Alcuni dei casi da me indicati, che sono di importanza cruciale per il nostro paese ben più che non un intervento armato a migliaia di chilometri da casa, vedono l'attuale maggioranza divisa, per non parlare poi degli attuali contrasti sulla premiership e sul sistema di voto.
Quindi la mia chiosa finale dice: se inizio a parlare io (dei contrasti nel cdx) non finisco più e vado fuori tema, per cui meglio tacere.
Ciao
Federico
http://www.ansa.it/main/notizie/awnplus/italia/med/in103xrrX_20050903.jpg
:rotfl: :rotfl:
Braccia rubate al lavoro.. :asd:
E, per tornare sull'oggetto, dove sarebbe la novità?
Dice quello che può, cambiando versioni anche dopo pochi minuti (vedasi riforma bankitalia) pur di tenere in piedi la sua "unione", in cui deve far coesistere anime e programmi distanti anni luce.
Se davvero vincesse le elezioni (DIo ce ne scampi), il Paese sarebbe bloccato, oltreche dalla sua incapacità (ampiamente dimostrata), dai mille veti incrociati su tutto, con cui si troverebbe a fare i conti ogni giorno.
Se già litigano ora che sono all'opposizione...
Vade retro! :D
zerothehero
06-09-2005, 11:22
Hai frainteso.
Non ce l'avevo con te.
tu dici:
Non mi stanco mai di parlare degli equilibrismi tattici di Prodi per sintetizzare le varie posizioni dei partiti facenti parte l'unione ...
E ti ho risposto:
Cosa dire allora dell'attuale maggioranza su questioni attualmente più importanti per noi quali Europa, legge sul risparmio e caso Fazio (con annesse implicazioni)?
Meglio tacere............
Io intendevo, come acutamente il leader maximo Alessandro Bordin ha notato, che se si sottolineano giustamente i compromessi a cui deve sottostare Prodi per legare al coalizione, non per questo si deve far credere che dall'altra parte siano tutti in sintonia.
Alcuni dei casi da me indicati, che sono di importanza cruciale per il nostro paese ben più che non un intervento armato a migliaia di chilometri da casa, vedono l'attuale maggioranza divisa, per non parlare poi degli attuali contrasti sulla premiership e sul sistema di voto.
Quindi la mia chiosa finale dice: se inizio a parlare io (dei contrasti nel cdx) non finisco più e vado fuori tema, per cui meglio tacere.
Ciao
Federico
Non ho mai apprezzato però la tecnica di dover parlar di altro (cdl) per salvare la coalizione di centro-sinistra.
Guarda caso, NON HO MAI parlato in questo topic del centrodestra e quando l'ho fatto difficilmente l'ho descritto in termini elogiativi?
Non ho mai apprezzato però la tecnica di dover parlar di altro (cdl) per salvare la coalizione di centro-sinistra.
Guarda caso, NON HO MAI parlato in questo topic del centrodestra e quando l'ho fatto difficilmente l'ho descritto in termini elogiativi?
Ciao, neanche io in linea di principio apprezzo la linea "tutti colpevoli = nessun colpevole".
Nel caso specifico lungi da me dal voler giustificare le magagne di una parte solo nascondendole con quelle dell'altra.
Voglio solo far notare che i difetti che noi cittadini vediamo nelle colaizioni politiche non sono limitati ad una sola parte, ma purtroppo solo la norma.
Non aspettiamoci quindi ricette miracolose e semplicistice per il paese.
;)
Ciao
Federico
zerothehero
06-09-2005, 11:46
Ciao, neanche io in linea di principio apprezzo la linea "tutti colpevoli = nessun colpevole".
Nel caso specifico lungi da me dal voler giustificare le magagne di una parte solo nascondendole con quelle dell'altra.
Voglio solo far notare che i difetti che noi cittadini vediamo nelle colaizioni politiche non sono limitati ad una sola parte, ma purtroppo solo la norma.
Non aspettiamoci quindi ricette miracolose e semplicistice per il paese.
;)
Ciao
Federico
Per carità...di Prodi non apprezzo il fatto che è un leader senza partito, del fatto che chiedendo il ritiro delle truppe senza dire manifestatamente (come fa la CDL) che è necessario una consultazione con il governo provvisorio irakeno, si comporta da irresponsabile.
Qua si parla di Prodi e delle sue dichiarazioni, se poi vogliamo parlare delle molte magagne di Berlusconi apriamo un topic e discutiamone :D
Freeride
06-09-2005, 11:50
Noto che si fa una discussione sull'iraq a settimana, ma mai nessuno è riuscito a portare prove che la missione italiana in iraq sia una "missione di guerra".
Continuiamo pure qui.
zerothehero
06-09-2005, 12:13
Noto che si fa una discussione sull'iraq a settimana, ma mai nessuno è riuscito a portare prove che la missione italiana in iraq sia una "missione di guerra".
Continuiamo pure qui.
Io saprei come rispondere :D dipende se intendi nella forma o nella sostanza.. ma ho già aiutato abbastanza i Prodiani così.. :sofico:
Noto che si fa una discussione sull'iraq a settimana, ma mai nessuno è riuscito a portare prove che la missione italiana in iraq sia una "missione di guerra".
Continuiamo pure qui.
a qualcuno basta vedere qualcosa di più grosso di una jeep...
Noto che si fa una discussione sull'iraq a settimana, ma mai nessuno è riuscito a portare prove che la missione italiana in iraq sia una "missione di guerra".
Continuiamo pure qui.
I miltari italiani che sono in Iraq sono soggetti al Codice Penale Militare di Guerra, non diciamo vaccate, come volete chiamarla, missione umanitaria di guerra?
Oramai fa così figo per i militari e i militaristi camuffare le missioni e le manovre di guerra con nomi che risultano a dir poco ridicoli, vedi le manovre militari congiunte Cina-Russia, chiamata simpaticamente Missione di pace 2005.
Freeride
06-09-2005, 13:14
I miltari italiani che sono in Iraq sono soggetti al Codice Penale Militare di Guerra, non diciamo vaccate, come volete chiamarla, missione umanitaria di guerra?
Oramai fa così figo per i militari e i militaristi camuffare le missioni e le manovre di guerra con nomi che risultano a dir poco ridicoli, vedi le manovre militari congiunte Cina-Russia, chiamata simpaticamente Missione di pace 2005.
"a qualcuno basta vedere qualcosa di più grosso di una jeep..."
I miltari italiani che sono in Iraq sono soggetti al Codice Penale Militare di Guerra, non diciamo vaccate, come volete chiamarla, missione umanitaria di guerra?
Oramai fa così figo per i militari e i militaristi camuffare le missioni e le manovre di guerra con nomi che risultano a dir poco ridicoli, vedi le manovre militari congiunte Cina-Russia, chiamata simpaticamente Missione di pace 2005.
questa si che è un alta motivazione
Sarà che io però non ho mai visto costruire scuole, ristrutturare ospedali e ridare luce e acqua a tutta una provincia durante una missione di guerra...
http://www.marina.difesa.it/diario/2005/sanmarco/images/01.jpg
sono armati!!!è una missione di guerra!!! ma perfavore...
Poi se volete considerarla guerra, allora significa che siamo in guerra con un altra decina di paesi del mondo
Noto che si fa una discussione sull'iraq a settimana, ma mai nessuno è riuscito a portare prove che la missione italiana in iraq sia una "missione di guerra".
Continuiamo pure qui.
Forse se non leggi quello che gli altri scrivono risulta difficile convincerti di qualcosa.
Magari hai tu prove della "missione di pace", quando è emerso a più riprese che il 3% o giù di lì dello stanziamento per la missione serve davvero alla ricostruzione e il resto a mantenere il contingente militare?
Forse dimentichi, come ripetuto già varie volte, che altri paesi che hanno inviato contingenti in Iraq hanno un mix di forze ben diverso da quello dei paesi che appoggiano la "coalizione dei volenterosi"?
Forse dimentichi che anche in Afghanistan, proprio per tenere politicamente disgiunti l'intervento USA (Enduring freedom) da quello successivo della NATO su mandato ONU (ISAF) le forze armate dei paesi che vi partecipano non sono sotto comando unificato (benchè tutti i paesi siano membri NATO)?
Ciao
Federico
tu mi devi ancora spiegare quale sarebbe questo "mix di forze ben diverso"...e non parlarmi dei giapponesi, che quelli escono dal campo una volta al mese se è tanto.
Forse tu dimentichi che la forza ISAF in afghanistan controlla solo Kabul e non l'afghanistan.
Per quanto riguarda il 3%, questi sono i soldi a disposizione dello stato, amen.
Il contingente militare ha un preciso compito in zona, che è quello di mantenere il controllo e la sicurezza del territorio per favorire il processo di pace, aiutando le autorià civili.
Freeride
06-09-2005, 13:36
Magari hai tu prove della "missione di pace", quando è emerso a più riprese che il 3% o giù di lì dello stanziamento per la missione serve davvero alla ricostruzione e il resto a mantenere il contingente militare?
al lupo al lupo!
Abbiamo capito che per te i militare non dovrebbero allora avere nemmeno le citate "jeep"!
Alessandro Bordin
06-09-2005, 13:40
al lupo al lupo!
Abbiamo capito che per te i militare non dovrebbero allora avere nemmeno le citate "jeep"!
Hai capito proprio tutto :D
Freeride
06-09-2005, 13:40
http://www.marina.difesa.it/diario/2005/sanmarco/images/01.jpg
sono armati!!!è una missione di guerra!!! ma perfavore...
aiuto, davanti alla mia banca c'è uno con un giubboto anti proiettile e un mitra, il mio quartiere è in guerra, aiuto, voglio l'onu!!!
Freeride
06-09-2005, 13:41
Hai capito proprio tutto :D
Grazie!
Magari hai tu prove della "missione di pace",
Federico
Scuole costruite, ospedali costruiti e ristrutturati, acqua e elettricità a livelli mai visti nella zona, sicurezza per le strade, tonnellate di aiuti distribuiti li considero delle prove, e anche pittosto concrete; la provincia controllata da noi è la più sicura di tutto l'irak, questo è un dato di fatto.
Cmq sarà la milionesima volta che facciamo questa discussione, dicendo sempre le stesse cose, mi sono un po stufato, non è che si può cambiare argomento? no eh?
Freeride
06-09-2005, 13:49
Cmq sarà la milionesima volta che facciamo questa discussione, dicendo sempre le stesse cose, mi sono un po stufato, non è che si può cambiare argomento? no eh?
C.V.D.
Ci si risente alla prossima uguale discussione!
Scuole costruite, ospedali costruiti e ristrutturati, acqua e elettricità a livelli mai visti nella zona, sicurezza per le strade, tonnellate di aiuti distribuiti li considero delle prove, e anche pittosto concrete; la provincia controllata da noi è la più sicura di tutto l'irak, questo è un dato di fatto.
Cmq sarà la milionesima volta che facciamo questa discussione, dicendo sempre le stesse cose, mi sono un po stufato, non è che si può cambiare argomento? no eh?
Io non ci sono entrato per primo nell'argomento, ma qualcun altro con intenti polemici.
Per puntualizzare le scuole sono RIcostruite (qualcuno le aveva tirate giù durante la guerra), L'ospedale è 1.
Tanto per non allargarsi.
;)
Ciao
Federico
P.S. in un'altra discussione analoga, proprio te postasti una analisi sull'intervento italiano contro i ribelli che occupavano i ponti di Nassirya.
Ora capisco che molti non abbiano esperienza militare e parlino a caso, ma tu non puoi continuare a far finta di ignorare la differenza di un contingente di autoprotezione da quella di un contingente operativo di manovra.
Io non ci sono entrato per primo nell'argomento, ma qualcun altro con intenti polemici.
Per puntualizzare le scuole sono RIcostruite (qualcuno le aveva tirate giù durante la guerra), L'ospedale è 1.
Tanto per non allargarsi.
;)
Ciao
Federico
P.S. in un'altra discussione analoga, proprio te postasti una analisi sull'intervento italiano contro i ribelli che occupavano i ponti di Nassirya.
Ora capisco che molti non abbiano esperienza militare e parlino a caso, ma tu non puoi continuare a far finta di ignorare la differenza di un contingente di autoprotezione da quella di un contingente operativo di manovra.
I ribelli occupavano i ponti, il contingente ha tra i suoi compiti il controllo del territorio e la sicurezza, ergo, andavano sgomberati, la trattativa è fallita, di conseguenza li abbiamo fatti sloggiare; non è che siamo andati noi a cercarcela.
Per quanto riguarda il contingente, non c'è nessun assetto che non sia presente nelle altre missioni, anzi, se fosse stato per me MBT e Mangusta li averi inviati da subito, come in Somalia e Kosovo.
...
Per quanto riguarda il contingente, non c'è nessun assetto che non sia presente nelle altre missioni, anzi, se fosse stato per me MBT e Mangusta li averi inviati da subito, come in Somalia e Kosovo.
Concordo con te. Quando si decide di impiegare i militari, non è che per tenere un basso profilo si debba legargli le mani. Ne va della loro operatività e anche della loro incolumità.
Ciao
Federico
al lupo al lupo!
Abbiamo capito che per te i militare non dovrebbero allora avere nemmeno le citate "jeep"!
hai una vaga idea di ciò di cui vorresti pontificare?
Leggendo le banalità pare davvero di no.
:rolleyes:
Ciao
Ciao
Freeride
07-09-2005, 11:12
hai una vaga idea di ciò di cui vorresti pontificare?
Leggendo le banalità pare davvero di no.
banalità più, banalità meno!
a me non sembra incoerenza
dice che vuole togliere le truppe dall'iraq
e pensa che, per aiutare l'iraq, questa sia la cosa giusta da fare
pensa, forse, che la presenza di truppe estere non sia d'aiuto, ma crei delle forti tensioni all'interno del paese
che poi questo pensiero possa essere giudicato errato, ci sta
ma incoerente, no
banalità più, banalità meno!
Io di antropologia culturale non so nulla e sono abbastanza accorto da non voler partecipare a dibattiti in materia.
;)
Ciao
Federico
dantes76
07-09-2005, 16:38
I ribelli occupavano i ponti, il contingente ha tra i suoi compiti il controllo del territorio e la sicurezza, ergo, andavano sgomberati, la trattativa è fallita, di conseguenza li abbiamo fatti sloggiare; non è che siamo andati noi a cercarcela.
Per quanto riguarda il contingente, non c'è nessun assetto che non sia presente nelle altre missioni, anzi, se fosse stato per me MBT e Mangusta li averi inviati da subito, come in Somalia e Kosovo.
Li abbiamo? :D
i mangusta da subito in Somalia? quanti 1? 2? :D
controllo del territorio? :O
appena rientrano alcuni miei amici dall iraq, te lo spiegano loro il controllo del territorio :eek:
non ti preoccupare...i miei sono già rientrati...alcuni altri partiranno a breve ;)
Spero tanto che vinca Prodi alle elezioni, così vi renderete conto della persona che è!
Sono convinto che è soltanto la testa di ariete di Bertinotti per prendere il potere. Lo tradirà, gli farà cadere il governo e prenderà il potere.
Se non ci riesce la vedo ancora peggio, perchè riuscire a mantenere una linea dritta per il cs è difficile con alleanza tanto differenti.
Per questo ci vuole un uomo forte e di carattere, capace di trascinare e non di farsi trascinare.
Il cd c'è l'ha ed è Belusconi. Lo ha già dimostrato a pieni voti di riuscire a governare. E' riuscito a fare più riforme lui, in 4 anni davvero sfavorevoli e di stagnazione, che tutti i governi prima messi insieme.
Prego il signor Prodi di farsi un esame di coscenza.
Infatti io sono fortemente tentato di votare a sx nelle prossime politiche. Il motivo,è semplice: il csx affosserà io paese con una velocità straordinaria mettendo fine alla lenta agonia di questi anni. Una volta toccato il fondo potremo ripartire da capo e rimettere in piedi il paese con olio di gomito perchè il crollo del sistema ci libererà, attuali sx e dx comprese, delle innumerevoli legioni di parassiti, se vorranno mangiare dovranno finalmente lavorare, e potremo fondare, forti dell'esperienza devastante da cui si sarà usciti, uno stato leggero che non divori una spropositata quantità di risorse, sottraendole alla parte produttiva, solamente per autosostentarsi e che operi finalmente nel senso di offrire pari opportunità a tutti senza rendite di posizione.
Ciao
hai pienamente ragione, ma permettimi di dire che prima di vedere il fondo del barile vorrei mettere i miei soldi su un conto estero e fare un passaporto fresco fresco :mbe:
se risale berlusconi è tragica, ma se sale la sinistra a dare corda a faustino è la fine totale.... siam messi bene :doh:
...
Per questo ci vuole un uomo forte e di carattere, capace di trascinare e non di farsi trascinare.
Il cd c'è l'ha ed è Belusconi. Lo ha già dimostrato a pieni voti di riuscire a governare. E' riuscito a fare più riforme lui, in 4 anni davvero sfavorevoli e di stagnazione, che tutti i governi prima messi insieme.
Di grazia, e quali sarebbero, oltre alle leggi ad personam e i condoni, i provvedimenti di svolta promulgati dall'attuale governo?
Solo la legge antifumo e la patente a punti, immagino.
In 5 anni.
Nello stesso tempo l'economia e la finanza pubblica sono in caduta.
Certo, sono stati anni difficili (per tutti, non solo per l'Italia), ma pare che i contraccolpi si risentano più da noi che non in altri stati (di chi sarà la colpa? Degli altri stati cattivi? Oppure del malefico € di Prodi che fa male solo a noi?)
:rolleyes:
Ciao
Ciao
Federico
LittleLux
09-09-2005, 09:35
Piccola digressione dall'argomento principale, ma forse nemmeno poi tanto. Dichiarazioni di Powell (ve lo ricordate?) alla luce delle quali un eventuale ritiro italiano parrebbe ancor più giustificato.
Powell regrets prewar UN speech
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Former US Secretary of State Colin Powell on Thursday expressed remorse over his speech at the United Nations before the US invasion upon Iraq.
During an interview with ABC News, he said the speech, in which he alleged that Iraq stored weapons of mass destruction, was a "blot" on his record and brought painful memories to him.
The speech, delivered in February 2003, had strengthened US President George W. Bush administration's war rhetoric against Iraq and its goal to topple Saddam Hussein's regime.
However, Powell admitted in the interview that US intelligence reports about Iraq, which were quoted in his speech, were not accurate.
The intelligence system did not work well, and it "devastated" him, Powell said.
Without a UN mandate, the United States led an invasion upon Iraq and overthrew Saddam soon after the speech.
However, evidence of Iraq's weapons of mass destruction has never been found.
Powell also suggested that the Bush administration's allegation of a link between Saddam and terrorist mastermind Osama bin Laden was doubtful.
Although "reluctant," he did support Bush on going to war the month after the speech, recalled the former top US diplomat.
The ABC interview was Powell's first major media interview since he left Bush administration in January.
Source: Xinhua
http://english.peopledaily.com.cn/200509/09/eng20050909_207596.html
Quindi, quelli che hanno detto tutto, ed il contrario di tutto, quelli, cioè, che in sostanza hanno raccontato un sacco di palle, sono ben altri, che non Prodi ed il csx. Ma lo si sapeva già.
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