View Full Version : Atesia (il più grande call-center d'Italia), precari e licenziamenti
Atesia licenzia per impedire la lotta dei/lle lavorat@
Venerdì 22 luglio la direzione di Atesia, il più grande call center italiano che impiega operatori precari (con contratti che scadono per tutti il prossimo 30 settembre), ha sospeso dal lavoro almeno fino a settembre (dunque senza reddito per almeno 2 mesi) diverse centinaia di lavoratrici e lavoratori delle campagne “out bound”. In seguito a ciò il Collettivo PrecariAtesia, lavoratori autorganizzati di Atesia che da diversi mesi stanno lottando per ottenere contratti a tempo indeterminato, ha organizzato nel primo pomeriggio un'assemblea per discutere come contrastare questa decisione aziendale.
Per rappresaglia la direzione aziendale, al termine dell’assemblea, ha licenziato in tronco quattro lavoratori (Manuela, Mariella, Riccardo e Valerio) accusandoli, strumentalmente, di aver creato un disagio interrompendo il lavoro con l’organizzazione dell’assemblea. Accusa che da un lato contrasta palesemente con la libera attività sindacale e dall’altro è assurda e provocatoria visto che essendo gli operatori Atesia lavoratori autonomi non sono soggetti ad orario di lavoro né ad una regolamentazione delle interruzioni dell’attività.
Questa grave iniziativa della Direzione è stata preceduta da un ignobile comunicato dei sindacati confederali diramato la mattina, in cui si accusavano i lavoratori in lotta di essere “prezzolati” e infiltrati da Atesia per seminare il caos, creando le premesse per la rappresaglia del pomeriggio.
Questo attacco della direzione all’agibilità sindacale del Collettivo PrecariAtesia, sostenuto dalla fattiva complicità dei sindacati confederali, è rivolto a spazzare via questa esperienza di autorganizzazione fortemente radicata fra le lavoratrici ed i lavoratori di Atesia in vista della scadenza contrattuale del 30 settembre in cui azienda e sindacati cercheranno di imporre (applicando un accordo del 24/5/04 firmato con i sindacati confederali ma contestato da lavoratori e lavoratrici attraverso scioperi, assemblee, manifestazioni ed iniziative in sede istituzionale) un ulteriore prolungamento della condizione di precarietà.
Il Coordinamento lavoratrici e lavoratori Roma ovest esprime piena solidarietà ai lavoratori del Collettivo licenziati, Manuela Mariella Riccardo e Valerio, e in generale a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori di Atesia in lotta contro la propria condizione di precarietà.
Il Coordinamento lavoratrici e lavoratori Roma ovest, impegnato nella lotta contro la precarietà già con la partecipazione allo sciopero ed al corteo del 22 giugno scorso, si rende disponibile a contribuire alle iniziative di lotta che verranno organizzate a livello cittadino.
Inoltre con altre realtà cittadine stiamo progettando l’avvio di una sottoscrizione per una cassa di resistenza in favore dei licenziati e delle licenziate di Atesia e per l’organizzazione delle lotte.
Coordinamento delegati e lavoratori autorganizzati
ACI Informatica
(www.precaridelfisco.rdbcub.it)
MarColas
04-09-2005, 15:07
La tendenza è questa oramai da anni.
I diritti dei lavoratori sono sempre meno, sempre meno riconosciuti, sempre meno esercitabili.
:(
La tendenza è questa oramai da anni.
I diritti dei lavoratori sono sempre meno, sempre meno riconosciuti, sempre meno esercitabili.
:(
Il tutto sulla base del racconto di una sola campana, quella di un sindacato autonomo, che peraltro definisce ignobili i sindacati confederali?
I call center sono attività in cui dimensionare la capacità produttiva è difficile a breve termine, impossibile a medio lungo. Quanti operatori ti servono tra 1 mese? Quanti tra 1 anno? Dipende tutto da quali e quante campagne dovrai realizzare, nulla di più imprevedibile.
Se Atesia fa male a proporre contratti a termine ai dipendenti, questi come si organizzano in "collettivi per la lotta" possono benissimo organizzarsi in cooperative di servizio e "mettersi in proprio". Un call center è un'attività che non richiede grandi investimenti in conto capitale: gli spazi si affittano, le attrezzature in leasing. Peraltro, organizzandosi in cooperativa pagherebbero molte meno tasse di quanto ne debba sostenere una società.
Se invece è tutto un discorso di ricerca di visibilità tra sindacati interni, piccole lotte tra i ras delle tessere insomma, è un'altra storia.
-kurgan-
04-09-2005, 18:10
avrei voluto commentare ma a che serve.. lascio perdere.
majin mixxi
04-09-2005, 18:38
avrei voluto commentare ma a che serve.. lascio perdere.
idem,tanto ha detto tutto lui
Il tutto sulla base del racconto di una sola campana, quella di un sindacato autonomo, che peraltro definisce ignobili i sindacati confederali?
I call center sono attività in cui dimensionare la capacità produttiva è difficile a breve termine, impossibile a medio lungo. Quanti operatori ti servono tra 1 mese? Quanti tra 1 anno? Dipende tutto da quali e quante campagne dovrai realizzare, nulla di più imprevedibile.
Se Atesia fa male a proporre contratti a termine ai dipendenti, questi come si organizzano in "collettivi per la lotta" possono benissimo organizzarsi in cooperative di servizio e "mettersi in proprio". Un call center è un'attività che non richiede grandi investimenti in conto capitale: gli spazi si affittano, le attrezzature in leasing. Peraltro, organizzandosi in cooperativa pagherebbero molte meno tasse di quanto ne debba sostenere una società.
Se invece è tutto un discorso di ricerca di visibilità tra sindacati interni, piccole lotte tra i ras delle tessere insomma, è un'altra storia.
Concordo Samu sul fatto che sarebbe giusto sentire anche l'altra campana, questa è una regola che vale sempre, per una più corretta valutazione dei fatti, però, vista così, è uno dei tanti esempi di come in Italia il mondo del lavoro sia diventato flessibile "a senso unico", solo per i lavoratori, mentre il sistema è rimasto rigido come e peggio di un tempo, capisco le esigenze di un'azienda, però capisco anche che le persone licenziate sono esseri umani che vivono lavorando, e non interruttori di macchine che quando non ti servono le spegni e basta! :boh:
tutti a casa barboni senza specializzazione!
Lucio Virzì
04-09-2005, 21:30
Che fine hanno fatto quelli che "è giusto così i lavoratori hanno troppi diritti i poveri industriali sono costretti da leggi infami"? In vacanza? :rolleyes:
Che schifo.
Contratto indecente, risoluzione del rapporto di lavoro indecente.
Buoni solo a far numeri falsi per i falsi al governo.
LuVi
Ho dei conoscenti che lavora in Atesia (non conosco solo ricconi :D ), anche se in realtà penso che date le dimensioni dell'azienda molti a Roma conoscano qualcuno che ci lavora.
Questa storia l'avevo sentita e sò anche che in alcuni progetti (divisione interna dell'azienda a commessa) è guerra aperta tra lavoratori e direzione.
Sinceramente è difficle dar ragioni e torti perchè, per quanto ne sò io, l'azienda ha effettivamente infranto dei diritti riconosciuti dei lavoratori ma gli stessi lavoratori stanno cercando di ottenere delle trasformazioni di contratto (a tempo => indeterminato) in numero superiore a quanto gli spetterebbe.
Non vi scatenate con me eh ? :D
Sono informazioni che mi sono state riferite e non sò nulla di prima mano :read:
pippicalzelunghe
04-09-2005, 22:35
se all'atesia glielo permettono di comportarsi così....
E' giusto!!!
Mettetevi nei panni dei dirigenti....Possono così risparmiare tanti di quei soldi....
Sai a loro che gliene frega dei lavoratori???
Io mi auguro sempre che con tutti i soldi che guadagnano ingiustamente, li rispendano tutti, per sanità, e medicine....
Non è giusto, che ci sia tanta gente precaria in italia....
Ahhh a proposito, io sto cercando una stagista, per lavoro full time, a casa mia, un anno, con possibilità di contratto a progetto!!!
Mia cugina fa stage a 100€ al mese.... io una così me la metterie a casa, a fargli fare quello di cui non ne ho voglia.....
Benedetta Italia, perchè sei ridotta così??
Che fine hanno fatto quelli che "è giusto così i lavoratori hanno troppi diritti i poveri industriali sono costretti da leggi infami"? In vacanza? :rolleyes:
Che schifo.
Contratto indecente, risoluzione del rapporto di lavoro indecente.
Buoni solo a far numeri falsi per i falsi al governo.
LuVi
Grazie al cielo la iattura berlusconiana è finita, con Prodi e Bertinotti al governo dall'anno prossimo tutti i lavoratori dei call center avranno il contratto a vita e 1500 euro netti in busta, no? :stordita:
nucleolo
04-09-2005, 23:35
Che schifo... il bello che tutto questo è legalizzato grazie a leggi del parlamento... :mbe:
tdi150cv
04-09-2005, 23:50
vero vero ... che schifo questi imprenditori ... :O
Ma come dice Samu attendiamo Prodi e Bertinotti che regaleranno posti di lavoro e euri a tuttti ...
nucleolo
05-09-2005, 00:02
Grazie al cielo la iattura berlusconiana è finita, con Prodi e Bertinotti al governo dall'anno prossimo tutti i lavoratori dei call center avranno il contratto a vita e 1500 euro netti in busta, no? :stordita:
Bè è indubbio che questa è opera del governo attuale, in nome della flessibilità delle aziende... :rolleyes: Infatti si vede, le imprese licenziano o chiudono comunque e la situazione economica è disastrosa...facciamo ridere l'europa :rolleyes:
La nostra società crollerà, compriamo auto televisori al plasma cellulari ogni tre mesi a credito perchè non abbiamo soldi...
tdi150cv
05-09-2005, 01:02
Bè è indubbio che questa è opera del governo attuale, in nome della flessibilità delle aziende... :rolleyes: Infatti si vede, le imprese licenziano o chiudono comunque e la situazione economica è disastrosa...facciamo ridere l'europa :rolleyes:
La nostra società crollerà, compriamo auto televisori al plasma cellulari ogni tre mesi a credito perchè non abbiamo soldi...
effettivamente da quando Berlusconi ci obbliga a comprare il Plasma , auto , cellulari ogni 3 mesi , non si puo' piu' andare avanti ... ci obbliga a fare rate su rate ... speriamo che arrivino presto i soliti Prodi e Bertinotti che oltre a regalarci il lavoro ci regaleranno pure il plasma , le auto e un telefonino ogni tre mesi ... :muro: :muro: :doh: :doh: :rolleyes: :rolleyes:
p.s. ma com'è che io ho un sony 42 pollici NORMALE e ho cambiato sabato il mio cellulare che mi ha accompagnato per 7 anni sostituendolo con un modestissimo panasonic x400 ?
Al solito o sono io un genio o e' la gente che per la smania di mostrarsi compra compra compra e poi nel momento di pagare deve fare la carita' ... il tutto condito dal fatto che poi non avendo soldi deve dare la colpa a qualcuno ... Gia ... sembra essere tornati ai tempi di :'boia ulss , boia imps , governo ladro' ... bastaaaaaaaaaaaaaaa !
complimenti per il tuo 42 normale tv cmq ti informo ch i plasma ormai si trovano a prezzi relativamente economici
Lucio Virzì
05-09-2005, 07:18
complimenti per il tuo 42 normale tv cmq ti informo ch i plasma ormai si trovano a prezzi relativamente economici
42 normale?!?! :D:D Ossia CRT?!?!!? :asd: :rotfl: :asd:
Certo che a furia di spararle, ogni tanto ne escono veramente di comiche! :doh:
LuVi
Sabato 3 settembre 2005 (20h57) :
precari atesia manifestano contro CONCERTO TELECOM-ELTON JOHN by precari atesia
stamattina una 50 di persone tra precari e precarie atesia, lavoratori telecom/tim e dell’assemblea coordinata e continuativa contro la precarietà,hanno manifestato a Roma
Per denunciare lo spreco legato all’organizzazione del concerto di ELTON JOHN, promosso da TELECOM ITALIA e Comune di ROMA. Dopo aver manifestato sotto il campidoglio un mini-corteo si è diretto ai Fori Imperiali di fronte l’area concerto distribuendo il seguente volantino :
Atesia - Telecom: MILIARDI ALLE STAR MISERIA AI PRECARI
Un enorme battage pubblicitario accompagna il concerto di Elton John che si terrà a Roma il 3 settembre prossimo. Un evento, uno show ma soprattutto una grande trovata pubblicitaria per le fortune di Telecom. In questo modo il Comune di Roma permette ad un azienda leader nella produzione di precarietà e miseria per le lavoratrici ed i lavoratori di rifarsi l’immagine usando come set della propria pubblicità l’intera città di Roma a cominciare dal suo monumento simbolo: il Colosseo.
Chi paga l’investimento di milioni di euro della Telecom per questa kermesse? La risposta è semplice e immediata: le lavoratrici ed i lavoratori con la precarietà, la cassaintegrazione, i bassi salari, le cessioni dei rami d’azienda.... insomma la nostra miseria.
Così mentre da mesi lavoratrici e lavoratori si sono autorganizzati all’interno di Atesia, il più grande call center d’Europa vergogna della città per le sue condizioni di precarietà e sfruttamento, e lottano per un contratto a tempo indeterminato che ci emancipi dalla condizione di ricatto e miseria che viviamo, la Telecom che di Atesia è stata proprietaria - al 100% fino allo scorso anno oggi detiene una partecipazione con il Gruppo COS - usa i superprofitti realizzati sulle nostre spalle per accaparrarsi Star della musica per le sue pubblicità.
In questi ultimi mesi un po’ tutte le istituzioni locali, Regione, Provincia e Comune hanno espresso sostegno e disponibilità verso la lotta di Atesia, ma ora è il momento di passare ai fatti.
Non si può ignorare le responsabilità di chi, come Telecom, produce precarietà e ricatto. Ancora il 22 luglio scorso due lavoratrici e due lavoratori del Collettivo di Atesia sono stati licenziati in tronco, rei di aver organizzato un assemblea in azienda contro la sospensione del lavoro e quindi del reddito (sono a cottimo) per alcune centinaia di lavoratori.
Il Comune deve assumersi la responsabilità del disagio sociale che queste aziende creano nella città.
Noi non staremo zitti a veder sfilare star e lustrini in nome di Telecom. Con le uniche armi in nostro possesso, la creatività e la determinazione, faremo sentire il nostro fiato sul collo di questi sfruttatori trovando il modo di trasformare il concerto di Elton John in una nuova campagna pubblicitaria
CONTRO TELECOM, CONTRO LA PRECARIETA’, PER IL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO E LA SICUREZZA DEL REDDITO.
Roma 31/08/05
Collettivo Precari Atesia precariatesia@yahoo.it
Cobas del lavoro privato - COBAS TELECOM TIM
cobascomunicazione@virgilio.it
Assemblea Coordinata e continuativa contro la Precarietà - ACCP
tappabuchi@claronet.it
Di : Precari Atesia
sabato 3 settembre 2005 (bellaciao.org)
LightIntoDarkness
05-09-2005, 09:45
Sembra che fatti come questo possano segnare lo spartiacque.
Quello tra chi sostiene che prima vengono i diritti dei datori di lavoro, prima di quello dei lavoratori, e chi invece crede che il lavoro debba essere regolamentato in funzione di ottenere una società il più vivibile possibile, partendo dalla famiglia come sua base.
A me viene anche il terrore poi che accettare una situazione come questa possa innescare la spirale viziosa verso le condizioni di sfruttamento e diritti 0 che sentiamo e troviamo in ampie zone del globo... sono l'unico a sentire questa puzza?
Sabato 3 settembre 2005 (20h57) :
precari atesia manifestano contro CONCERTO TELECOM-ELTON JOHN by precari atesia...........
....................................
Non ho quotato tutto (per la gioia del webmaster! :D ), ma fai conto che lo abbia fatto.
A mio avviso in questo tipo di comportamento si denota una piaga che troppo spesso coglie l'imprenditoria del nostro paese, e cioè il vedere il lavoratore esclusivamente come un costo e non come un investimento, alias una risorsa umana, ed è una cosa che ho purtroppo provato sulla mia pelle...
In questo caso il concerto viene visto come un investimento pubblicitario, e su questo si può essere anche d'accordo, però si nota come nello stesso tempo, dall'altra parte, le risorse umane vengano viste solo ed esclusivamente come un costo, da ridurre e tagliare il più possibile!
Telecom ne è un esempio lampante, quante volte ci siamo lamentati dei servizi dati dai call center, io stesso potrei citare diversi problemi che ho avuto con questa azienda, anche e soprattutto con operatori e operatrici, però poi le cose vanno viste più in un quadro generale, così se non alleggerisco del tutto le responsabilità di coloro che stanno all'altro capo della linea telefonica, nello stesso modo mi chiedo quanta voglia di lavorare, intendendo il classico "dovere professionale", che può avere una persona che lavora sottopagata, magari con straordinari non retribuiti, e con la prospettiva di non sapere mai se alla prossima scadenza contrattuale ci sarà un rinnovo o si ritroverà a piedi, senza contare che in questi casi più che in altri vengono ancora di più risparmiati i costi di formazione, per questo poi ci si lamenta che spesso chi ci risponde ne sa meno di noi!
Per chi non dovesse aver provato a svolgere lavori a termine, faccio notare che in questa condizione viene a mancare una condizione psicologica tipica dell'essere umano che spesso fa la differenza per quanto riguarda la motivazione personale nell'eccellere nel lavoro, e cioè lo spirito di appartenenza ad un'azienda, senza contare la prospettiva futura che negli individui che hanno un minimo di ambizione fa sì che il proprio impegno sia ulteriormente motivato anche da avanzamenti di carriera e dalla prospettiva economica che ne consegue, si ha un bel dire con "...bisogna comunque far bene per dovere professionale...", ma non siamo dei robot dove basta impostare i dati e la cosa finisce lì...
Che dire, poi certo, se uno è intelligente cercherà comunque di lavorare bene, anche perchè così avrai più referenze per i prossimi contratti, anche con altre aziende, però sarà sempre un "lavorare bene"... relativo! :rolleyes:
MarColas
05-09-2005, 11:10
Il tutto sulla base del racconto di una sola campana, quella di un sindacato autonomo, che peraltro definisce ignobili i sindacati confederali?
No, il tutto sulla base della mia personale conoscenza della realtà del mercato del lavoro, e dei call center in particolare.
Oltretutto il mio commento andava oltre lo specifico fatto, era un'osservazione generica sulle tendenze del mercato del lavoro.
tdi150cv
05-09-2005, 12:18
complimenti per il tuo 42 normale tv cmq ti informo ch i plasma ormai si trovano a prezzi relativamente economici
normale inteso come tipologia di televisore che tutti fino ad ora hanno comperato.
E normale inteso come a tubo catodico che comunque sia costa molto molto meno di un plasma ...
tatrat4d
05-09-2005, 12:27
42 normale?!?! :D:D Ossia CRT?!?!!? :asd: :rotfl: :asd:
Certo che a furia di spararle, ogni tanto ne escono veramente di comiche! :doh:
LuVi
mi pare proprio che tu non debba metterti a fare di queste battute, almeno con qlc con il quale sei già caduto in Faide e simili.
Che schifo... il bello che tutto questo è legalizzato grazie a leggi del parlamento... :mbe:
Lungi da me prendere parte per l'uno o per gli altri però....se hanno violato dei diritti dei lavoratori il parlameno NON glielo ha permesso, anzi con le leggi sui diritti dei lavoratori lo ha ESPRESSAMENTE VIETATO....
Se invece stanno chiedendo qualcosa che non gli spetta (tipo la conversione di più contratti di quanti se ne dovrebbero) il parlamento non c'entra ancora nulla in quanto anche i sindacati confederali (che per una volta non hanno fatto politica ma si sono occupati di dirittto del lavoro) sono d'accordo (e quindi la soluzione trovata è un buon compromesso)
-kurgan-
05-09-2005, 21:11
Lungi da me prendere parte per l'uno o per gli altri però....se hanno violato dei diritti dei lavoratori il parlameno NON glielo ha permesso, anzi con le leggi sui diritti dei lavoratori lo ha ESPRESSAMENTE VIETATO....
Se invece stanno chiedendo qualcosa che non gli spetta (tipo la conversione di più contratti di quanti se ne dovrebbero) il parlamento non c'entra ancora nulla in quanto anche i sindacati confederali (che per una volta non hanno fatto politica ma si sono occupati di dirittto del lavoro) sono d'accordo (e quindi la soluzione trovata è un buon compromesso)
la legislazione attuale ha permesso il diffondersi di questi contratti a termine, a progetto, o in partita iva in cui chi lavora non ha la minima garanzia sul proprio futuro... e lo spettro del licenziamento sempre dietro l'angolo per ogni minima richiesta (in questo caso per un'assemblea sindacale.. non sia mai che si ribelli questa gente :( )
questo tipo di lavoro non ha nulla a che fare con quello dei veri professionisti ed imprenditori, ne prende solo gli svantaggi senza averne i vantaggi.
la legislazione attuale ha permesso il diffondersi di questi contratti a termine, a progetto, o in partita iva in cui chi lavora non ha la minima garanzia sul proprio futuro... e lo spettro del licenziamento sempre dietro l'angolo per ogni minima richiesta (in questo caso per un'assemblea sindacale.. non sia mai che si ribelli questa gente :( )
questo tipo di lavoro non ha nulla a che fare con quello dei veri professionisti ed imprenditori, ne prende solo gli svantaggi senza averne i vantaggi.
Aspetta a partire lancia in resta....
Io mi riferivo al caso attuale in cui, stando a ciò che sò, i torti e le ragioni non sono riconducibili chiaramente a nessuna delle due parti in causa.
Se poi il tuo è un attacco indiscriminato contro tutta la tipologia dei contratti a termine allora è un altro conto ma non si stà parlando di questo.
Il discorso è, in quel caso, più complesso e sfocia in tematiche assai diverse da quelle del caso-Atesia.
Lucio Virzì
05-09-2005, 21:41
mi pare proprio che tu non debba metterti a fare di queste battute, almeno con qlc con il quale sei già caduto in Faide e simili.
Si, va beh, ma insiste con un 42 CRT!!!!!
Non è questione di faide et similia, il fatto è che se si vuole argomentare una propria tesi lo si deve fare con argomenti veri o, almeno, verosimili!
LuVi
tdi150cv
05-09-2005, 22:23
Si, va beh, ma insiste con un 42 CRT!!!!!
Non è questione di faide et similia, il fatto è che se si vuole argomentare una propria tesi lo si deve fare con argomenti veri o, almeno, verosimili!
LuVi
ma qual'è il problema ? mai visto un comunissimo 42 pollici ? :confused:
tdi150cv
05-09-2005, 22:25
tra le altre se lo vuoi te lo vendo ... devo giusto passare al plasma ... :D
comunissimo? :D se esiste direi che non è comunissimo
Amu_rg550
05-09-2005, 22:28
Si, va beh, ma insiste con un 42 CRT!!!!!
Non è questione di faide et similia, il fatto è che se si vuole argomentare una propria tesi lo si deve fare con argomenti veri o, almeno, verosimili!
LuVi
1) se non è ctr sarà retroproiezione.
ma il problema tanto non è se esista o meno, ma se tu ogni volta ti debba appigliare ai più piccoli dettagli per fare post dai toni spropositati e irridenti (ma guarda caso) sempre nei confronti degli stessi utenti, con i quali non scorre buon sangue.
42 normale?!?! :D:D Ossia CRT?!?!!? :asd: :rotfl: :asd:
Certo che a furia di spararle, ogni tanto ne escono veramente di comiche! :doh:
LuVi
che sia faida o meno se permetti lo giudichiamo noi: se tu anzichè chiedere marca o modello con toni pacati per poter confutare o meno la tua idea (e tra l'altro mi pare un esempio marginale nel suo discorso ma vabbè) farcisci il post di :D :asd: :rotfl: che sommato ai toni impropri risulta assai fastidioso, e che a parti inverse sarebbe costato ad altri utenti una segnalazione da parte tua, beh si, dicesi faida.
ora, che dobbiamo fare lucio? noi siamo un pò stanchi.
anche perchè alla fine è sempre colpa nostra e non di chi pensa qualche secondo in più alle conseguenze di ciò che scrive.
dobbiamo passare ad una linea più dura? poi però che nessuno si lamenti.
abbiamo provato ad allargare le maglie per quanto riguarda il FTFA, ma vedo che non serve proprio a nulla.
2) quante volte ti abbiamo ripetuto che reply simili NON vanno fatti in pubblico?
le polemiche pubbliche (perchè sostenere che NON si tratti di faida al contrario di quanto dice tatrat4d è polemizzare) sai bene dove e come vanno fatte, te lo abbiamo detto tante volte.
così come abbiamo sempre manifestato la nostra disponibilità a discutere dei nostri interventi in privato.
quindi la prossima volta manda un pvt a tatrat4d, così ti spiega per bene il tutto.
anzi, fallo da ora nel caso avessi qualcosa da dire.
tdi150cv
05-09-2005, 22:32
.............
-kurgan-
05-09-2005, 22:39
ASe poi il tuo è un attacco indiscriminato contro tutta la tipologia dei contratti a termine allora è un altro conto ma non si stà parlando di questo.
perchè no? la maggioranza delle persone tra i 25 e i 35 sta vivendo una situazione drammatica per questa tipologia di contratti.
questo caso ne è proprio un classico esempio.
tdi150cv
05-09-2005, 22:40
comunissimo? :D se esiste direi che non è comunissimo
cazz e ditelo prima che ho sbagliato i pollici ... oramai non se capisce piu' nulla ede e' facile sbagliarsi. Comunque 32 invece di 42 ... questo ancora peggio in quanto era solo per indicare che parlare del Berlusca come quello che ci costringe a prendere il plasma a rate ritengo sia parlare veramente in maniera assurda ... non trovate ? Ed ecco che portavo il mio esempio ... io ho il 32 e nessuno mi obbliga a passare al plasma. Anche se ci sto pensando da molto tempo ma nel mentre ho messo da parte quello che serve per comprarlo in toto. Indipendentemente dalle dimensioni , che probabilmente per qualcuno rivestono un ruolo fondamentale :rolleyes: , era solo per dire che nessuno ci obbliga a prendere nulla di futile a rate.
perchè no? la maggioranza delle persone tra i 25 e i 35 sta vivendo una situazione drammatica per questa tipologia di contratti.
questo caso ne è proprio un classico esempio.
Perchè non apri un'impresa e assumi qualcuno a tempo indeterminato con un buono stipendio, invece di continuare a predicare? :boh:
Lucio Virzì
05-09-2005, 23:38
pero' mi sa che il Luvi per una volta ha ragione e ho scoperto di essere ancora piu' morto di fame di quello che credevo. Cazz mi sa che e' un semplice 32 pollici crt ... boia eva sono proprio un poveraccio ...
Pero' lo vendo ugualmente ... Amu ma non ti arrabbiare mica ci stavamo scannando no !? :)
Ecco, appunto :D
E per una volta che non ci stavamo scannando! :D
Il più grosso CRT (non a retroproiezione) attualmente (e nel range di una decina di anni) in produzione è un Sony da 36".
Io ho un 28" CRT e mi basta e mi avanza, visto che lo vedo a due metri scarsi.
Ed un 32" CRT l'ho regalato (vedi in Off Topic, utente Weather65) anni fa perchè troppo ingombrante... altro che vendere... :D
Ora che cambierò casa prenderò un proiettore Tritubo Barco Cinema8, ovviamente, il plasma è da barboni :sofico:
Ma siamo OT, per queste cose è meglio AvMagazine :D
LuVi
Ma siamo OT, per queste cose è meglio AvMagazine :D
o la sezione Monitor del forum
Per tornare in argomento:
Alla festa di Rifondazione Comunista in corso agli ex Mercati Generali di Roma fino al 25 settembre (io le feste di partito me le faccio tutte, Atreju di AN compresa) c'è lo stand dei lavoratori di Atesia.
-kurgan-
06-09-2005, 10:05
Perchè non apri un'impresa e assumi qualcuno a tempo indeterminato con un buono stipendio, invece di continuare a predicare? :boh:
e perchè dovrei aprire un'impresa se non mi piace il lavoro autonomo?
apritela tu.
LightIntoDarkness
06-09-2005, 10:08
Perchè non apri un'impresa e assumi qualcuno a tempo indeterminato con un buono stipendio, invece di continuare a predicare? :boh:
Il punto non è la libertà o meno di farlo, ma la validità di un sistema economico che le rende sconvenienti da creare.
Il punto non è la libertà o meno di farlo, ma la validità di un sistema economico che le rende sconvenienti da creare.
Beh se convinci la gente a chiamare i call center in maniera costantemente livellata tutto il giorno, tutti i giorni, per i prossimi 30 anni, allora le aziende di call center non avranno più bisogno di contratti a termine e lavoro flessibile. :boh:
Per come stanno le cose ora, se assumono tutti a tempo indeterminato cosa fanno quando non hanno campagne? Nei mesi di basso traffico?
MarColas
06-09-2005, 14:24
Beh se convinci la gente a chiamare i call center in maniera costantemente livellata tutto il giorno, tutti i giorni, per i prossimi 30 anni, allora le aziende di call center non avranno più bisogno di contratti a termine e lavoro flessibile. :boh:
Per come stanno le cose ora, se assumono tutti a tempo indeterminato cosa fanno quando non hanno campagne? Nei mesi di basso traffico?
Quello che dici tu vale per i call center che per esempio si occupano di sondaggi telefonici.
Ma ci sono molti call center che lavorano sempre.
La mia ragazza ha lavorato, qualche anno fa, nel call center di una azienda che consegna i surgelati a casa. Poiché la gente mangia tutti i giorni :D è facile capire che non ci sono periodi di basso traffico.
E i call center delle grandi aziende telefoniche, secondo te hanno periodi dell'anno in cui si girano i pollici?
E i call center delle grandi aziende telefoniche, secondo te hanno periodi dell'anno in cui si girano i pollici?
In Atesia credo di si perchè funziona per una certa parte a "campagne" che hanno definizioni temporali precise (se non erro ci sono le mensili, le trimestrali e le semetrali).
Poi c'è la parte fissa che è il call center che risponde se chiamate la telecom
perchè no? la maggioranza delle persone tra i 25 e i 35 sta vivendo una situazione drammatica per questa tipologia di contratti.
questo caso ne è proprio un classico esempio.
La maggioranza?
Ma dove hai preso questi dati?
Forse sbaglio, e vorrei che qualcuno più esperto mi correggesse, ma ci sono limiti percentuali ben precisi tra posti a tempo indeterminato/posti a tempo determinato (co.co.co, co.co.pro etc...) che un'azienda può avere.
Se un'azienda non rispetta queste norme (che dovrebbero consentire poche e ben regolamentate eccezioni) io farei una telefonatina a qualche ispettorato del lavoro....
In questo caso sarei d'accordo con te che sarebbe solo sfruttamento
non ne ho idee del limite ma nel mio reparto saremo 40% assunti 60 % cocopro
MarColas
07-09-2005, 08:09
In Atesia credo di si perchè funziona per una certa parte a "campagne" che hanno definizioni temporali precise (se non erro ci sono le mensili, le trimestrali e le semetrali).
Poi c'è la parte fissa che è il call center che risponde se chiamate la telecom
Il mio era un discorso più generico, non conosco il caso particolare di Atesia :)
Alessandro Bordin
07-09-2005, 09:01
Forse sbaglio, e vorrei che qualcuno più esperto mi correggesse, ma ci sono limiti percentuali ben precisi tra posti a tempo indeterminato/posti a tempo determinato (co.co.co, co.co.pro etc...) che un'azienda può avere.
Francamente non mi risulta. NElla pratica almeno vedo molte aziende con almeno 80% di precari. PArlo di azeinde piccole, max 15 dipendenti NON metalmeccaniche.
Se un'azienda non rispetta queste norme (che dovrebbero consentire poche e ben regolamentate eccezioni) io farei una telefonatina a qualche ispettorato del lavoro....
Siamo sempre lì. Se ti fai la nomea del rompicoglioni non trovi più lavoro. Ne vale la pena? Portroppo no.
In questo caso sarei d'accordo con te che sarebbe solo sfruttamento
Purtroppo è una realtà consolidata, soprattutto fra gli under 30-35.
generals
07-09-2005, 09:03
La maggioranza?
Ma dove hai preso questi dati?
Forse sbaglio, e vorrei che qualcuno più esperto mi correggesse, ma ci sono limiti percentuali ben precisi tra posti a tempo indeterminato/posti a tempo determinato (co.co.co, co.co.pro etc...) che un'azienda può avere.
Se un'azienda non rispetta queste norme (che dovrebbero consentire poche e ben regolamentate eccezioni) io farei una telefonatina a qualche ispettorato del lavoro....
In questo caso sarei d'accordo con te che sarebbe solo sfruttamento
certo ma la grande diffusione dei cosiddetti lavoratori atipici riguarda la fascia di popolazione in età giovanile (quindi non centra il considerare la singola azienda), come giustamente diceva kurgan. Ormai anche la pubblica amministrazione fa ricorso in modo massiccio a questa tipologia contrattuale e in ogni caso i limiti di cui parli (a livello di singolo ente/azienda) sono facilmente aggirabili, mentre è vero che dati ufficiali sui lavoratori atipici sono pochi (perchè difficili da rilevare ) di recente l'Istat ha pubblicato un rapporto in merito inoltre i dati sono presenti anche nei vari rapporti annuali fonte istat. Considera che nell'istituto in cui io lavoro appunto con contratto a termine su meno di 3000 dipendenti 450 sono a termine (è sono solo i giovani) senza contare una miriade di cococo. Se poi consideri il livello di inquadramento (ricercatore) la metà è a termine :eek: ciao
MarColas
07-09-2005, 14:34
Francamente non mi risulta. NElla pratica almeno vedo molte aziende con almeno 80% di precari. PArlo di azeinde piccole, max 15 dipendenti NON metalmeccaniche.
Siamo sempre lì. Se ti fai la nomea del rompicoglioni non trovi più lavoro. Ne vale la pena? Portroppo no.
Purtroppo è una realtà consolidata, soprattutto fra gli under 30-35.
Confermo. Tutto tristemente vero, per quello che ho potuto riscontrare personalmente e/o tramite amici e conoscenti.
Francamente non mi risulta. NElla pratica almeno vedo molte aziende con almeno 80% di precari. PArlo di azeinde piccole, max 15 dipendenti NON metalmeccaniche..
Sempre a memoria: ricordo che le aziende piccole (che di fatto non potrebbero assumere pena il fallimento) abbiano la possibilità di accedere a speciali eccezioni della norma generale.
Questo non è una novità: da sempre le aziende piccole o piccolissime godono di vantaggi particolari.
Siamo sempre lì. Se ti fai la nomea del rompicoglioni non trovi più lavoro. Ne vale la pena? Portroppo no.
FOrse hai ragione ma ragionando così non c'è legge che vale...
Nessuna legge di tutela degli abusi (di lavoratori o meno) ha effetto se chi subisce l'ingiustizia non la denuncia per evitare di esporsi.
Se nessuno si espone, secondo le regole ovviamente, con la telefonata o la denuncia agli organi competenti la legge è come se non ci fosse...del resto capisci che non si può mettere un ispettore in ogni ufficio, in ogni negozio, in ogni azienda.... :(
Alessandro Bordin
07-09-2005, 14:59
Sempre a memoria: ricordo che le aziende piccole (che di fatto non potrebbero assumere pena il fallimento) abbiano la possibilità di accedere a speciali eccezioni della norma generale.
Questo non è una novità: da sempre le aziende piccole o piccolissime godono di vantaggi particolari.
Si, ma con limiti di tempo mi pare. Oltre un tot se la persona lavora SOLO per te la devi assumere. Anche con un contratto a termine, ma non con contratti farsa.
FOrse hai ragione ma ragionando così non c'è legge che vale...
Nessuna legge di tutela degli abusi (di lavoratori o meno) ha effetto se chi subisce l'ingiustizia non la denuncia per evitare di esporsi.
Se nessuno si espone, secondo le regole ovviamente, con la telefonata o la denuncia agli organi competenti la legge è come se non ci fosse...del resto capisci che non si può mettere un ispettore in ogni ufficio, in ogni negozio, in ogni azienda.... :(
Hai ragione, anzi ragionissima. In ballo però c'è un bene prezioso e raro come il lavoro, sinceramente non mi sento di biasimare chi non si arrischia.
Controlli: basterebbe che un organo competente vada in camera di commercio e legga il profilo delle aziende piccole o mediopiccole. In 30 minuti avrebbe in mano almeno 300 casi di assunzioni farlocche. Non si vuole, tutto qui. Fa prima la Finanza a controllare ma non lo sio vuole fare, indipendentemente da chi governa.
Heinlein
07-09-2005, 15:10
Controlli: basterebbe che un organo competente vada in camera di commercio e legga il profilo delle aziende piccole o mediopiccole. In 30 minuti avrebbe in mano almeno 300 casi di assunzioni farlocche. Non si vuole, tutto qui. Fa prima la Finanza a controllare ma non lo sio vuole fare, indipendentemente da chi governa.
Non riescono nemmeno a controllare la regolarità delle assunzioni nei cantieri appaltatori di opere pubbliche. Poi ogni tanto casca qualcuno da un'impalcatura, e allora scoppia per forza di cose la magagna. Oppure lo trasportano ad un chilometro, lo mollano lì e così si trova un cadavere che non si sa da dove scappa fuori.
Carenze di organico dell'Ispettorato del Lavoro, dicono. Balle. La verità è che le assunzioni in nero, o con contratti fasulli (conosco muratori in part-time... ma per favore...) sono un potente volano per l'economia.
-kurgan-
07-09-2005, 15:30
La maggioranza?
Ma dove hai preso questi dati?
Forse sbaglio, e vorrei che qualcuno più esperto mi correggesse, ma ci sono limiti percentuali ben precisi tra posti a tempo indeterminato/posti a tempo determinato (co.co.co, co.co.pro etc...) che un'azienda può avere.
Se un'azienda non rispetta queste norme (che dovrebbero consentire poche e ben regolamentate eccezioni) io farei una telefonatina a qualche ispettorato del lavoro....
In questo caso sarei d'accordo con te che sarebbe solo sfruttamento
non mi risulta ci siano questi limiti, o la mia azienda dovrebbe chiudere.
i contratti nuovi vengono effettuati tutti in partita iva, cococo o a termine.
gli assunti a tempo indeterminato attualmente, su un centinaio di persone sono... otto, me compreso.
-kurgan-
07-09-2005, 15:32
Si, ma con limiti di tempo mi pare. Oltre un tot se la persona lavora SOLO per te la devi assumere. Anche con un contratto a termine, ma non con contratti farsa.
infatti dopo tot. tempo la persona in questione viene cacciata via ;)
generals
07-09-2005, 15:38
infatti dopo tot. tempo la persona in questione viene cacciata via ;)
ma il limite è facilmente aggirabile ed in modo legale, basta interrompere il contratto a termine (stipulato per non più di tre anni consecutivi) per un periodo di almeno 21 giorni e poi riassumere il lavoratore, legge 368/01, non è così difficile, no? e alla fine questo è il male minore poichè l'alternativa, come dice, kurgan, sarebbe la disoccupazione :cry:
-kurgan-
07-09-2005, 15:41
ma il limite è facilmente aggirabile ed in modo legale, basta interrompere il contratto a termine (stipulato per non più di tre anni consecutivi) per un periodo di almeno 21 giorni e poi riassumere il lavoratore, legge 368/01, non è così difficile, no?
il punto è che alla mia azienda poco importa di riassumerlo.. l'offerta di lavoratori che ha supera abbondantemente le sue richieste, quindi per ogni persona che manda via ne trova subito un'altra.
il lavoro consiste prevalentemente in consulenze per altre aziende, quindi l'esperienza in loco non è richiesta.
credo che, per logica, la situazione sia simile in tutte le aziende informatiche che offrono consulenti ad altre aziende.
generals
08-09-2005, 08:25
il punto è che alla mia azienda poco importa di riassumerlo.. l'offerta di lavoratori che ha supera abbondantemente le sue richieste, quindi per ogni persona che manda via ne trova subito un'altra.
il lavoro consiste prevalentemente in consulenze per altre aziende, quindi l'esperienza in loco non è richiesta.
credo che, per logica, la situazione sia simile in tutte le aziende informatiche che offrono consulenti ad altre aziende.
certo l'italia è messa proprio male, hanno creato un esercito di precari che vivono in permanente incertezza e limitano le loro scelte fondamentali (tra cui quelle relative alla famiglia ed ai consumi) poi ci si meraviglia delle conseguenze e della recessione che secondo me in buona parte è legata anche all'incertezza dilagante......per non parlare della "certezzza" di non poter contare su una pensione dignitosa alla fine di questa specie di carriera lavorativa poichè tra contributi minimi versati e non (per la disoccupazione) e le riforme che hanno fatto dubito che un trentenne (e ancora peggio per i più giovani) possa ottenere qualcosa
il punto è che alla mia azienda poco importa di riassumerlo.. l'offerta di lavoratori che ha supera abbondantemente le sue richieste, quindi per ogni persona che manda via ne trova subito un'altra.
il lavoro consiste prevalentemente in consulenze per altre aziende, quindi l'esperienza in loco non è richiesta.
credo che, per logica, la situazione sia simile in tutte le aziende informatiche che offrono consulenti ad altre aziende.
La mia azienda offre anche servizi come quelli che descrivi e queste percentuali sono sconosciute.
Comunque se il problema è quello che dici allora il puno non sono i contratti a termine ma il mercato del lavoro.
Se c'è troppa offerta di un dato lavoro è normale (e giusto in un'ottica globale della società) che le retribuzioni calino.
Si scoraggia quindi l'inserimento di altre persone nello stesso settore raggiungendo l'equilibrio tra domanda ed offerta.
Ora io non voglio generalizzare ma nel settore specifico (informatica, a quasi tutti i livelli) molta gente ci vuole entrare "perchè è appassionata" :muro:
Capisco che oggi l'informatica è una passione per molte persone visto che da anni ormai si cresce a pane e PC, specie i giovani, ma è certo che se si sceglie il lavoro in base al "mi piace programmare" il sovraffollamento è d'obbligo e le retribuzioni caleranno in picchiata (com'è giusto che sia).
A questo aggiungi pure l'"aura" di "settore ricco" che il mondo IT si è fatto negli anni del boom di internet ed il gioco è fatto...
MarColas
08-09-2005, 09:08
Comunque se il problema è quello che dici allora il puno non sono i contratti a termine ma il mercato del lavoro.
Se c'è troppa offerta di un dato lavoro è normale (e giusto in un'ottica globale della società) che le retribuzioni calino.
Si scoraggia quindi l'inserimento di altre persone nello stesso settore raggiungendo l'equilibrio tra domanda ed offerta.
Il punto è che questa situazione oramai è molto diffusa: i lavori "normali", dove per normali si intendono quelli dove è necessaria una preparazione anche universitaria ma non particolarmente specializzata, vengono retribuiti poco e con contratti a progetto, proprio perché tanto "fuori c'è la fila" di persone pronte a farli.
E quindi, tanto per fare un esempio che, ahimè, mi tocca molto da vicino, ecco che un ingegnere viene assunto con contratto a progetto, teoricamente libero di fare anche altro ma in pratica costretto ad andare in ufficio tutti i giorni, e porta a casa 800€ lordi. E se dice mezza parola è sicuro che alla scadenza il contratto non gli verrà rinnovato.
E spesso gli affibbiano lavori ben poco "formativi", quindi anche con scarse possibilità di fare curriculum ed accumulare esperienze che lo rendano in grado di aspirare a qualcosa di meglio.
generals
08-09-2005, 09:59
La mia azienda offre anche servizi come quelli che descrivi e queste percentuali sono sconosciute.
Comunque se il problema è quello che dici allora il puno non sono i contratti a termine ma il mercato del lavoro.
Se c'è troppa offerta di un dato lavoro è normale (e giusto in un'ottica globale della società) che le retribuzioni calino.
Si scoraggia quindi l'inserimento di altre persone nello stesso settore raggiungendo l'equilibrio tra domanda ed offerta.
Ora io non voglio generalizzare ma nel settore specifico (informatica, a quasi tutti i livelli) molta gente ci vuole entrare "perchè è appassionata" :muro:
Capisco che oggi l'informatica è una passione per molte persone visto che da anni ormai si cresce a pane e PC, specie i giovani, ma è certo che se si sceglie il lavoro in base al "mi piace programmare" il sovraffollamento è d'obbligo e le retribuzioni caleranno in picchiata (com'è giusto che sia).
A questo aggiungi pure l'"aura" di "settore ricco" che il mondo IT si è fatto negli anni del boom di internet ed il gioco è fatto...
bhè si sa che il mercato del lavoro non può essere paragonato al mercato della frutta dove opera sola la domanda e l'offerta, in primo luogo , perchè dietro l'offerta di lavoro ci sono le persone con le loro storie e la loro vita, in secondo luogo perchè anche in quest'ultimo mercato si interviene per garantire un reddito minimo agli agricoltori (vedi i limiti alla produzione Ue). Se consideri il mondo professionale (avvocati, commercialisti,ecc,) ti renderai conto che i relativi ordini professionali sono nati ed agiscono proprio perchè non funzioni la legge della domanda ed offerta con le tariffe "minime" imposte, la selezione (arbitraria) per l'iscrizione all'albo. ecc. Quello che voglio dire e che chi è contrattualmente debole e non organizato è soggetto al mercato (quindi, bassa retribuzione, precarietà, ecc.) altri no perchè così è stato deciso grazie alle corporazioni che dominano l'italia (vedi caso Fazio a questo proposito). Alla fine secondo me è una questione di volontà politica perchè il mercato (vedi anche settore banche) quando non lo si vuol far operare si interviene con le leggi e voilà la concorrenza è morta.
Sugli albi sfondi una porta aperta con me: sono una sorta di cartello legalizzato che io abolirei all'istante....
Precariato: primo stop per il far west di Atesia
amisla, 24/08/2006
L'Ispettorato del lavoro ordina al maggiore gestore di call center in Italia di assumere 3.200 lavoratori precari e di regolarizzare i contributi per almeno altri 8 mila. L'azienda minaccia la chiusura nonostante l'aumento del fatturato 140% negli ultimi due anni.
Atesia, leader nel settore della gestione di operatori call center, con un fatturato da 250 milioni di euro e oltre 300 mila contatti telefonici al giorno, dovrà mettere ordine nel suo esercito di operai con cuffie e microfono, impiegati con forme contrattuali precarie. Questo il risultato di un'ispezione successiva alla circolare dello scorso 14 giugno del ministro del lavoro Cesare Damiano che vieta l'ulizzo dei contratti a progetto per l'attività di operatore "in bound" dei call center, cioè dell'operatore che riceve chiamate per i numeri verdi di assistenza clienti o di prenotazione.
Chi, all'interno di un call center, svolge attività di "in bound" (servizi telefonici di informazione, assistenza e prenotazione), in cui turni e modalità di lavoro sono fissati in maniera rigida dal datore di lavoro, deve essere assunto come lavoratore subordinato. Il contratto a progetto, che lascia al lavoratore larga autonomia su tempi e modi della prestazione, si applica invece correttamente nel caso di attività telefoniche "out bound" (ricerche di mercato o promozioni commerciali).
Sulla base della circolare ministeriale Atesia sta già preparando il ricorso contro questa decisione degli ispettori del lavoro che vogliono imporre, anche il pagamento di contributi previdenziali arretrati. Nella strategia del ricorso non è avulso il terrorismo psicologico: Atesia minaccia chiusura e delocalizzazione se il tribunale del lavoro accetterà il verbale degli ispettori del ministero.
(AMISnet.org) Creative Commons
MarColas
26-08-2006, 09:32
Era ora che si muovesse qualcosa...oramai i call center sono diventati l'emblema della precarietà (e spesso di qualcosa di peggio della precarietà).
generals
26-08-2006, 10:22
Era ora che si muovesse qualcosa...oramai i call center sono diventati l'emblema della precarietà (e spesso di qualcosa di peggio della precarietà).
in questi call center siamo quasi a livello dei cinesi, sfruttamento totale, niente diritti. Che vergogna!! povera Italia siamo tornati alle condizioni lavorative di metà '800. Per non parlare degli incidenti sul lavoro nei cantieri tutti a nero (vedi Lazio).... :rolleyes:
ok che questo riprende l'argomento iniziato un anno fa, ma non c'è già l'altra discussione aperta?
ok che questo riprende l'argomento iniziato un anno fa, ma non c'è già l'altra discussione aperta?
chi ha aperto l'altra discussione non ha letto o non ricordava questa; i due thread sarebbero da unire.
Sinclair63
26-08-2006, 14:16
chi ha aperto l'altra discussione non ha letto o non ricordava questa; i due thread sarebbero da unire.
Ma infatti, davvero non ricordavo di questo thread, l'ideale sarebbe come dice Adric di unirli ;)
Black Dawn
26-08-2006, 14:33
Se c'è troppa offerta di un dato lavoro è normale (e giusto in un'ottica globale della società) che le retribuzioni calino.
Ma di che stiamo parlando, di frutta e verdura o di esseri umani? :rolleyes:
Black Dawn
26-08-2006, 18:04
Tecnicamente siamo paragonabili ad un cespo d'insalata tanto è il "valore" che ci è assegnato dalla natura, siamo noi con la nostra schizofrenia a ritenerci qualcosa di più e non soggetti alle medesime regole che determinano la vita di un qualsiasi altro essere vivente.
In verità anche io sostengo che l'uomo da quando è diventato sapiens ha fatto più danni che altro...prendendo spunto da Matrix, siamo un virus che appesta il pianeta... :mc:
anonimizzato
26-08-2006, 18:16
normale inteso come tipologia di televisore che tutti fino ad ora hanno comperato.
E normale inteso come a tubo catodico che comunque sia costa molto molto meno di un plasma ...
Scusa mi diresti marca e modello che sono curioso?
Non pensavo ne esistessero.
zerothehero
26-08-2006, 21:51
Ma di che stiamo parlando, di frutta e verdura o di esseri umani? :rolleyes:
Il mercato del lavoro funziona in questo modo. (il lavoro è una merce/input al pari dei capitali e delle risorse naturali).
Però oltre al funzionamento dovuto alle regole interne del mercato, vi deve essere il rispetto delle leggi dello stato.
generals
27-08-2006, 09:17
Il mercato del lavoro funziona in questo modo. (il lavoro è una merce/input al pari dei capitali e delle risorse naturali).
Però oltre al funzionamento dovuto alle regole interne del mercato, vi deve essere il rispetto delle leggi dello stato.
non proprio ;) . In economia è noto da tempo che il mercato del lavoro non può essere paragonato al mercato della frutta e della verdura ;) . Se lo si afferma come fa proteus vuol dire che non si è mai aperto un testo di economia :O :ciapet: (o al max si è rimasti alle prime teorie fine '800 classica e neoclassica).
Qualche esempio?
Le organizzazioni sindacali costituzionalmente riconosciute fissano un prezzo minimo per il fattore lavoro (il salario minimo) al di sotto del quale non si va.
altro esempio, con le teorie degli insiders-outsiders ci sono relazioni tra occupati e disoccupati dove per garantire diritti agli interni (sindacati) ma anche da parte delle aziende per ottenere un impegno adeguato si mantiene sempre un certo livello di disoccupazione per gli outsiders.
Le teorie sono numerose ed evidenziano che se si considera il mercato del lavoro al pari di un mercato delle merci semplicemente non si è in grado di interpretare la realtà del mercato del lavoro e le conclusioni sono errate :O
Del resto è ovvio, le persone non sono una merce, hanno propri desideri aspettative, dignità, diritti riconosciuti dalla legge ma anche diritti costituzionali (spesso naturali cioè innati) come sostenevi anche tu.
Ciao
twinpigs
27-08-2006, 09:21
Ma di che stiamo parlando, di frutta e verdura o di esseri umani? :rolleyes:
:D
evelon: ... (e giusto in un'ottica globale della società) ...
affermazione aberrante... forse per società intendevi dire di "modello capitalistico tecnocratico" :read:
twinpigs
27-08-2006, 09:32
non proprio ;) . In economia è noto da tempo che il mercato del lavoro non può essere paragonato al mercato della frutta e della verdura ;) . Se lo si afferma come fa proteus vuol dire che non si è mai aperto un testo di economia :O :ciapet: (o al max si è rimasti alle prime teorie fine '800 classica e neoclassica).
Qualche esempio?
Le organizzazioni sindacali costituzionalmente riconosciute fissano un prezzo minimo per il fattore lavoro (il salario minimo) al di sotto del quale non si va.
altro esempio, con le teorie degli insiders-outsiders ci sono relazioni tra occupati e disoccupati dove per garantire diritti agli interni (sindacati) ma anche da parte delle aziende per ottenere un impegno adeguato si mantiene sempre un certo livello di disoccupazione per gli outsiders.
Le teorie sono numerose ed evidenziano che se si considera il mercato del lavoro al pari di un mercato delle merci semplicemente non si è in grado di interpretare la realtà del mercato del lavoro e le conclusioni sono errate :O
Del resto è ovvio, le persone non sono una merce, hanno propri desideri aspettative, dignità, diritti riconosciuti dalla legge ma anche diritti costituzionali (spesso naturali cioè innati) come sostenevi anche tu.
Ciao
aggiungiamoci anche il fatto che le persone che lavorano, sono anche consumatori di ciò che producono direttamente ed indirettamente (il loro lavoro manuale ed intellettuali è cristallizzato ed incastonato nei beni inanimati costituenti il cd. capitale)
da questa considerazione discende un brainstorming sull'argomento tendente all'infinito, in grado di far maturare concezioni logiche volte al progresso autoconservativo del genere umano
generals
27-08-2006, 17:18
Se è per quello neppure il mercato dei capitali ne quello, a suo tempo, degli schiavi, per offrirti due esempi, sono paragonabili.
P.S. Forse tu credi che sui libri si trovi "la verità", se è cosi disilluditi, ne contengono, mica sempre, una piccola porzione mischiata tra un nugolo di menzogne propalate per i più svariati motivi/interessi.
certo non sempre i libri dicono il vero, ma se si osserva un fenomeno come il mercato del lavoro (anche senza l'occhio dell'economista) e si usa il buon senso si evince, a prescindere da quello che dicono i libri, che è un mercato con caratteristiche del tutto particolari e che non può essere paragonato a quello della frutta. Quindi il discorso salario=prezzo di equilibrio in un ipotetico mercato concorrenziale dove si incontrano domanda e offerta di lavoro va considerato alla luce delle caratteristiche peculiari del mercato che coinvolge esseri umani e non cose, altrimenti veramente torniamo al mercato degli schiavi ;) . ciao
Call center Lazio: Il Tar del Lazio dà ragione alla società Atesia
Giovedì, 23 novembre
Il Tar del Lazio ha respinto le conclusioni degli Ispettori del Lavoro sul caso dei call center della societa' Atesia scoppiato quest'estate. Con un'ordinanza resa nota oggi, infatti, la prima sezione del Tar del Lazio, in accoglimento dell'istanza cautelare proposta dalla societa' Atesia del Gruppo AlmavivA, ha sospeso l'efficacia dei verbali degli Ispettori del Lavoro del 21 e 24 agosto con i quali venivano qualificati come rapporti di lavoro subordinato i contratti di lavoro a progetto in essere presso l'azienda.
Il Giudice amministrativo ha ritenuto quindi fondate - sia pure sulla scorta e nei limiti di un accertamento sommario, ricorda la societa' - le censure ai provvedimenti mosse dalla societa' Atesia. In relazione all'ordinanza del Tar, il Presidente Alberto Tripi che attualmente si trova in Brasile insieme al Vice Presidente, Marco Tripi, per l'inaugurazione della societa' del Gruppo "AlmavivA do Brasil", ha dichiarato: "La decisione del TAR non mi sorprende poiche' come abbiamo sempre affermato, l'Azienda ha sempre operato nel pieno rispetto della legge. E' certamente motivo di soddisfazione apprendere che le conclusioni dell'indagine degli Ispettori del Lavoro, sono state respinte dalla giustizia amministrativa. Ritengo che questa decisione debba essere considerata positiva soprattutto per riprendere il dialogo costruttivo con le Organizzazioni Sindacali. Dopo questa Ordinanza sara' possibile attuare il programma che prevede la stabilizzazione di tutti i collaboratori a progetto del Gruppo, compresi quelli della societa' Atesia che altrimenti sarebbero rimasti in una condizione di incertezza. Il mio apprezzamento va soprattutto nei confronti di quei lavoratori che hanno continuato a operare con composta fermezza in un clima difficile e di crescente confusione".
(canisciolti.info)
Call center Lazio: Il Tar del Lazio dà ragione alla società Atesia
Giovedì, 23 novembre
Il Tar del Lazio ha respinto le conclusioni degli Ispettori del Lavoro sul caso dei call center della societa' Atesia scoppiato quest'estate. Con un'ordinanza resa nota oggi, infatti, la prima sezione del Tar del Lazio, in accoglimento dell'istanza cautelare proposta dalla societa' Atesia del Gruppo AlmavivA, ha sospeso l'efficacia dei verbali degli Ispettori del Lavoro del 21 e 24 agosto con i quali venivano qualificati come rapporti di lavoro subordinato i contratti di lavoro a progetto in essere presso l'azienda.
Il Giudice amministrativo ha ritenuto quindi fondate - sia pure sulla scorta e nei limiti di un accertamento sommario, ricorda la societa' - le censure ai provvedimenti mosse dalla societa' Atesia. In relazione all'ordinanza del Tar, il Presidente Alberto Tripi che attualmente si trova in Brasile insieme al Vice Presidente, Marco Tripi, per l'inaugurazione della societa' del Gruppo "AlmavivA do Brasil", ha dichiarato: "La decisione del TAR non mi sorprende poiche' come abbiamo sempre affermato, l'Azienda ha sempre operato nel pieno rispetto della legge. E' certamente motivo di soddisfazione apprendere che le conclusioni dell'indagine degli Ispettori del Lavoro, sono state respinte dalla giustizia amministrativa. Ritengo che questa decisione debba essere considerata positiva soprattutto per riprendere il dialogo costruttivo con le Organizzazioni Sindacali. Dopo questa Ordinanza sara' possibile attuare il programma che prevede la stabilizzazione di tutti i collaboratori a progetto del Gruppo, compresi quelli della societa' Atesia che altrimenti sarebbero rimasti in una condizione di incertezza. Il mio apprezzamento va soprattutto nei confronti di quei lavoratori che hanno continuato a operare con composta fermezza in un clima difficile e di crescente confusione".
(canisciolti.info)
E chi glielo dice a Damiano ora? :fagiano:
Piuttosto... Io non seguo molto in questo periodo giornali e televisioni (uso sopratutto questo forum... Che è molto più obbiettivo e completo... :sofico: ), ma di questa notizia se ne è avuta traccia in giornali e telegiornali? :fagiano:
zerothehero
26-11-2006, 20:29
E chi glielo dice a Damiano ora? :fagiano:
Piuttosto... Io non seguo molto in questo periodo giornali e televisioni (uso sopratutto questo forum... Che è molto più obbiettivo e completo... :sofico: ), ma di questa notizia se ne è avuta traccia in giornali e telegiornali? :fagiano:
Si, sul corriere.
Si, sul corriere.
Thanks... ;)
P.S.: solo sul corriere? :Perfido: :sofico: :D
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