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View Full Version : E nonostante il tar si prende tempo contro santoro&co


fuocoz
15-03-2010, 19:17
ROMA - Il Consiglio di amministrazione della Rai conferma, a maggioranza, la linea sullo stop ai talk show. Questa, a quanto si apprende, la decisione di oggi con l'invito al direttore generale Mauro Masi a rivolgersi alla Commissione di vigilanza per studiare eventuali strade alternative. La delibera è stata votata con cinque voti a favore e quattro contrari.

OPPOSIZIONE IN CDA, NO A DECISIONE DILATORIA - "Esprimiamo il nostro voto contrario perché si tratta di una decisione dilatoria che non sana la forzatura di interpretazione del regolamento compiuta quando a maggioranza fu decisa la sospensione di quattro trasmissioni di approfondimento". Lo scrivono, in una nota congiunta, i consiglieri Rai Rodolfo De Laurentiis, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten a conclusione del Cda. "L'ordinanza del TAR sulla delibera dell'Agcom e l'invito della stessa Autorità di Garanzia a riconsiderare la delibera assunta dal Cda - aggiungono - avrebbero dovuto indurre la Rai a ricollocare in palinsesto da subito gli approfondimenti informativi. Siamo tra l'altro convinti che la conferma della sospensione rende concreto il rischio per l'Azienda di sanzioni".

GARIMBERTI AMAREGGIATO - E' amareggiato il presidente della Rai, Paolo Garimberti, per l'esito della riunione del Cda di oggi. Amareggiato, a quanto si apprende da fonti vicine alla Presidenza, "per la divisione", evidente in seno al Consiglio, e "per la mancata ripresa dei talk show". Garimberti si era già detto favorevole a riprendere le trasmissioni sospese e ritiene abbastanza frustrante che si sia ancora appesi su questa vicenda, con il tempo che non gioca a favore. Il presidente Rai auspicava che la lettera del presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò, recapitata oggi, potesse sbloccare la situazione.

Calabrò nella missiva informava di aver scritto anche alla Commissione Parlamentare di Vigilanza per le valutazioni del caso e ricordava alla Rai l'invito a riconsiderare la decisione sulla sospensione delle trasmissioni. Naturalmente, sottolineano le stesse fonti, il Presidente Rai si rimette come sempre alla decisione della maggioranza del Consiglio anche se auspicava "un segnale interno ed esterno di una maggiore reattività e senso pratico".

Il Cda, a maggioranza, ha dato mandato al Direttore Generale, Mauro Masi, di scrivere alla Vigilanza per ottenere ulteriori chiarimenti. Garimberti, che ha votato contro questa soluzione, aveva auspicato in Consiglio che, ascoltando l'invito di Calabrò, si facessero ripartire i talk show e contemporaneamente si scrivesse quella lettera. Ora, dicono le stesse fonti, il Presidente Rai "attende fiducioso che dalla Vigilanza si batta rapidamente un colpo".

DOMANI MASI IN UFFICIO PRESIDENZA VIGILANZA
Domani, a quanto si apprende, si riunirà l'ufficio di presidenza della Commissione di vigilanza Rai e, in quella occasione, sarà ascoltato il direttore generale Mauro Masi. Di oggi è infatti la lettera del dg, su invito della maggioranza del Cda, inviata al presidente della Commissione Sergio Zavoli per chiedere chiarimenti sull'applicazione del regolamento sulla par condicio dopo la decisione del Tar del Lazio che ha portato all'annullamento della delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

ZAVOLI, DA CDA SI ATTENDEVA SCELTA DIVERSA - ''Mentre si fanno sempre piu' stretti i tempi rimasti per trovare una ragionevole soluzione del problema, abbiamo preso atto del mandato conferito dal Consiglio di Amministrazione al Direttore Generale di sondare la Commissione di vigilanza al fine di studiare eventuali strade alternative. Si attendeva una scelta diversa in ordine all'invito di ripristinare i programmi d'approfondimento nel periodo elettorale, per i quali era gia' stata ritenuta non obbligata la loro soppressione''. E' il commento del Presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, sen. Sergio Zavoli, alla decisione odierna del C.d.A. della Rai. In base alla richiesta del Direttore Generale della Rai, il prof. Mauro Masi verra' ascoltato a Palazzo San Macuto domani martedi' 16 marzo, alle ore 13,30.


BERSANI, ASSURDA SOSPENSIONE DEI TALK SHOW
Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani definisce "assurda" la sospensione dei programmi di approfondimento, confermata oggi dal Cda della Rai. "Il centrodestra - ha detto a margine di un convegno sulla sanità - sia nella Commissione di Vigilanza che nel Cda della Rai non vuole che si parli della situazione del Paese, quindi troverà tutte le scuse per non farci vedere i programmi di approfondimento". "Io non chiedo - ha proseguito - che ci siano in questi programmi i politici, ma non accetto che non si possano esaminare i problemi del Paese, con responsabilità, professionalità, equilibrio. E' una cosa da pazzi - ha concluso - che in un paese occidentale avanzato si decida a un certo punto di spegnere la luce: questo mi pare assurdo".

SIDDI (FNSI), CDA RAI NON HA AVUTO CORAGGIO
"Il Cda della Rai non ha avuto coraggio. Non voglio dire che esegua degli ordini perché questo lo lascio dire agli altri. Ma c'é chi vuole che alcune trasmissioni non vadano in onda. Vogliono mettere a tacere voci come quelle di Santoro e Floris ma anche di Vespa e Paragone. Noi saremo in prima linea per evitare che queste voci di spengano". Sono le parole del segretario della Fnsi Franco Siddi che ha commentato le ultime decisioni del consiglio di amministrazione della Rai sulla par condicio.

FLORIS, DA CDA DECISIONE SBAGLIATA
"E' una decisione sbagliata, un errore in una situazione già caotica, grottesca e paradossale": è il commento di Giovanni Floris alle ultime decisioni del cda Rai riguardo la par condicio. il conduttore ne ha parlato presentando nella sede della Fnsi il suo 'Giro d'Italia 4 x 4', i quattro appuntamenti per l'Italia in sostituzione di altrettante puntate da Ballarò cancellate dal regolamento della par condicio.

MASI A VIGILANZA, ASSUMA DECISIONE INDIRIZZO - Una richiesta formale alla Commissione di Vigilanza Rai "affinché, a fronte delle citate pronunce del Tribunale Amministrativo del Lazio e della deliberazione conseguentemente presa dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, assuma le eventuali determinazioni rimesse alla sua funzione politica di indirizzo".

E' quella rivolta dal direttore generale Mauro Masi nella sua lettera conseguente alle deliberazioni di oggi del Cda, appena inviata a San Macuto. "Come è noto, il Tar del Lazio, Sezione terza ter, con ordinanza n. 01176/2010 deliberata l'11 marzo u.s. e depositata il giorno successivo, ha respinto l'istanza di sospensione di efficacia del Regolamento adottato il 9/2/2010 da Codesta Onorevole Commissione in relazione alla Legge n. 28 del 2000 - impugnato nella parte in cui equipara le trasmissioni di approfondimento informativo a quelle di comunicazione politica in periodo elettorale - scrive ancora Masi -, unitamente alla conseguente delibera assunta dal Consiglio di Amministrazione della Rai il 1 marzo 2010 - sulle preliminari considerazioni che il Regolamento è atto politico sottratto alla giurisdizione e che a carico della delibera Rai non sono stati dedotti vizi ad essa propri. In pari data, la stessa sezione del Tar, con ordinanze n 01179 e n 01180/2010 ha invece sospeso l'efficacia del simmetrico Regolamento adottato dall'Agcom con delibera n 25/10/CSP per le emittenti private, nella parte in cui, in ritenuta violazione dell'art.2 della legge 28/2000, come interpretato dalla Corte Costituzionale, ha esteso ai programmi di informazione la disciplina della comunicazione politica. L'udienza di trattazione del merito è stata fissata al 6 maggio p.v. e dunque ad elezioni espletate".

In conseguenza di tutto ciò, sottolinea il direttore generale, "Il raffronto tra l'una e le altre decisioni interinali del Giudice Amministrativo, lascia emergere una posizione differenziata della Commissione Parlamentare e quindi della Concessionaria del servizio pubblico, da un lato e, dall'altro, dell'Agcom e delle emittenti private, secondo la linea di discrimine costituita dalla natura di atto politico del Regolamento dettato dall'Organo Parlamentare, che lo sottrae al controllo giurisdizionale e, a maggior ragione, alla discrezionalità attuativa della destinataria. L'Agcom dopo aver proceduto ad adeguarsi alle ordinanze rese nei suoi confronti dal Tar del Lazio, con nota del 12 marzo u.s., ha reso pubblico di aver comunicato tale sua determinazione alla Commissione Parlamentare di Vigilanza affinché questa procedesse alle valutazioni di propria competenza. In tale contesto, si avverte la necessità di rivolgere formale interpello a Codesta Onorevole Commissione, affinché, a fronte delle citate pronunce del Tribunale Amministrativo del Lazio e della deliberazione conseguentemente presa dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, assuma le eventuali determinazioni rimesse alla sua funzione politica di indirizzo. L'occasione torna utile per rassicurare che frattanto la Concessionaria pubblica sta prestando esatto adempimento alle disposizioni dettate dalla Commissione in tema di tribune politiche, messaggi autogestiti e conferenze stampa. Nel segnalare l'urgenza di una valutazione di codesta Commissione in merito a quanto precede, si porgono cordiali ossequi".





http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2010/03/15/visualizza_new.html_1733821841.html

Sinclair63
15-03-2010, 19:20
Avrà mandato il pizzino B. :asd:

MadJackal
15-03-2010, 19:25
Avrà mandato il pizzino B. :asd:

"Se non fate come dico io, al prossimo giro fate la stessa fine di Pisanu: scomparite dalla faccia della terra" :O

superanima
15-03-2010, 19:27
hai dimenticato "È REGIME".

fuocoz
15-03-2010, 20:09
hai dimenticato "È REGIME".


Si continua con la serie di commenti sensati :O

rgart
15-03-2010, 20:21
Ma dai...!!! Ma chi l'avrebbe detto mai...!!! Una serie di leccaculo (yesman) che vota cosa gli dice il capo...

Questa sera su otto e mezzo c'è pure stato un bondi vomitoso che ha esplicitamente detto che lui adora silvio...

first register
15-03-2010, 20:48
silvio ha la maggioranza anche in rai. buona visione.:O