PDA

View Full Version : Unipol (di nuovo) nella bufera sul caso Consorte


DonaldDuck
13-01-2007, 10:30
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2007/01/unipol120107chierchia.shtml?uuid=4ef84f9c-a220-11db-ba46-00000e251029&DocRulesView=Libero

12 gennaio 2007
Unipol nella bufera sul caso Consorte
di Vincenzo Chierchia

La nuova bufera giudiziaria che ha investito mercoledì,Giovanni Consorte — con il sequestro di 9,5 milioni di euro su indicazione della Procura di Roma nell'ambito dell'indagine sull'Opa UnipolBnl —ha avuto i primi immediati contraccolpi. A Via Stalingrado, a Bologna, i vertici dell'Unipol si sono riuniti d'urgenza per valutare quale strategia adottare nei confronti dell'ex amministratore delegato e dell'ex presidente Sacchetti, accusati dai pm romani di appropriazione indebita su vecchie transazioni immobiliari effettuate per conto dell'Unipol. Ma al tempo stesso, dietro le quinte di questo imprevisto nuovo fronte giudiziario per Consorte, si è scatenata una bufera nel complesso e articolato mondo dell'impresa cooperativa e della finanza rossa. Un universo in ebollizione, ancora scosso dall'estate delle scalate, sempre più diviso trachi siriconosce nel nuovo assetto di comando dell'Unipol postConsorte e chi favorirebbe invece la ricerca di «nuove soluzioni», vendita compresa. Anche a costo di schierarsi con Consorte in Intermedia, la sua merchant bank della rivalsa, scenario che ha già reso nervosi i vertici di Lega Coop e della stessa Unipol.
Che per ora possono però tirare un sospiro di sollievo.Il tentativo di Consorte di accelerare la nascita della sua nuova merchant bank è stato infatti bloccato dal blitz dei magistrati romani. Mercoledì il gip di Roma Guicla Mulliri — su richiestadei pm capitolini Perla Lori, Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli — ha messo infatti sotto sequestro il 25% di Intermedia di pertinenza di Consorte attraverso la finanziaria Teti. Una mossa che ha costretto di fatto Consorte a rinviare l'aumento di capitale da 200 milioni di Intermedia,che avrebbe dovuto essere deliberato oggi a Roma da un'assemblea straordinaria della società. Nessuna riunione, neppure del cda, risulta per ora convocata. Attualmente il capitale sociale di Intermedia sottoscritto e versato è di 1,6 milioni (fonte Cerved). Consorte e gli altri sociattuali —la Operae di Vittorio Casale (25%) e la Four t. finance (50%) riconducibile a imprenditori veneti di area Confcooperative — erano pronti ad accogliere con il maxiaumento di capitale una ventina di nuovi soggetti con quote intorno al 56% in media per ciascun partner. Tra questi,soci importanti di Holmo e quindi della stessa Unipol: si dice con in mano una quota superiore al 20% della Compagnia. Il progetto avrebbe dovuto comunque essere trasversale al mondo cooperativo. Adesioni amichevoli sarebbero arrivate sia da realtà di ambito Legacoop che dal mondo della cooperazione bianca legata alle Confcooperative, accanto a società bancarie e finanziarie, anche estere. Per quanto riguarda il mondo cooperativo sembra che il settore più convinto ad aiutare Consorte sia quello delle costruzioni: del resto, fu proprio l'ex manager Unipol a guidare il salvataggio delle coop di produzione lavoro, scegliendone il management.
Ma quali ambizioni può avere Consorte, dopo la pesante scottatura dell'affaire Unipol Bnl? A una parte della finanza cooperativa, non piace il fatto il fatto che tra i suoi nuovi alleati vi siano realtà importanti di Holmo la finanziaria cooperativa che controllaFinsoe,cui fa capo il controllo di Unipol.
E ciò ha gettato della benzina sul fuoco. Ieri mattina c'è stata una riunione contraddistinta da toni tesi e preoccupati tra alcuni top manager di Holmo.E riunioni di fuoco si sono tenute anche in Unipol. Nessun arrocco precostituito, ma all'interno delle aree che fanno capo a Legacoop e Confcooperative si è aperta una sorte di resa dei conti. Che non promette nulla di buono alla vigilia di importanti partite per la finanza rossa. Sul tavolo c'è infatti la complessa partita del riassetto dei rapporti tra Holmo, Finsoe, Montepaschi e Unipol. Una partita che si giocherà nei prossimi mesi e che porterà dichiaratamente a un riequilibrio di partecipazioni e alleanze strategiche.
Al quartier generale di Unipol, nel frattempo, gli ultimi sviluppi delle inchieste giudiziarie sulle mosse di Consorte (e di Ivano Sacchetti, suo ex vice in Unipol) sono seguite con estrema attenzione. Il 26 gennaio è in previsione un consiglio di amministrazione e probabilmente sarà l'occasione per fare il punto sull'intera vicenda, che potrebbe coinvolgere anche attuali amministratori. Finora una azione di responsabilità di Unipol nei confronti Consorte e Sacchetti non è stata avviata, ma se «risulterà evidente un danno la compagnia sarà obbligata».
L'avvocato di Consorte, Giovanni Dedola, fa sapere che i provvedimenti dei sequestri di mercoledì — «relativi a operazioni immobiliari tutte trasparenti e accompagnate da fior di perizie» — saranno impugnati. Ma le indagini della magistratura sulle cessioni immobiliari verso il gruppo Operae mettono oggi Unipol comunque un po' sotto pressione: tutte le operazioni erano state approvate dai cda corredate da perizie indipendenti. Da Via Stalingrando si fa sapere che la fiducia nella magistratura è massima, così come la vigilanza su un possibile depauperamento del patrimonio aziendale da parte degli ex top manager.

dantes76
13-01-2007, 10:35
Ad avere una gisstizia piu' veloce e efficente..

DonaldDuck
13-01-2007, 10:42
Ad avere una gisstizia piu' veloce e efficente..
Invece tutto a tozzi e bocconi :doh:

DonaldDuck
13-01-2007, 12:31
A me piacerebbe sapere cosa ne pensano gli utenti di sinistra. Ma so già che non verrà nessuno a commentare. Troppo scomodo.

sempreio
13-01-2007, 12:36
A me piacerebbe sapere cosa ne pensano gli utenti di sinistra. Ma so già che non verrà nessuno a commentare. Troppo scomodo.


come al solito diranno che il precedente governo ha fregato di più :D che quella non è la vera sinistra ecc ecc ecc bla bla bla

sander4
13-01-2007, 12:38
A me piacerebbe sapere cosa ne pensano gli utenti di sinistra. Ma so già che non verrà nessuno a commentare. Troppo scomodo.

Scomodo? Che è un parlamentare di sinistra?

Io non sono un utente di sinistra intanto, nè di destra, rifiuto le etichette primo.

Secondo, cosa devo/dobbiamo pensare?

I magistrati stanno lavorando, facciamoli lavorare, e se hanno ostacolato queste nuove mosse di Consorte ci sarà un motivo.

Sarebbe meglio forse che prima chiarisse la sua vicenda giudiziaria il Consorte poi ritornasse eventualmente al suo lavoro, ma in Italia va così purtroppo, dato che abbiamo una ventina di parlamentari sotto processo e condannati che non si dimettono affatto.

DonaldDuck
13-01-2007, 12:51
Scomodo? Che è un parlamentare di sinistra?

Lui no ma cosa riguarda questo pastrocchio?

Io non sono un utente di sinistra intanto, nè di destra, rifiuto le etichette primo.

Mica avevo detto chissà cosa ne pensa sander4 :D. Te prego, non mi menare :)

DonaldDuck
13-01-2007, 12:52
come al solito diranno che il precedente governo ha fregato di più :D che quella non è la vera sinistra ecc ecc ecc bla bla bla
Eh già :sob:

sander4
13-01-2007, 13:21
Lui no ma cosa riguarda questo pastrocchio?

Mica avevo detto chissà cosa ne pensa sander4 :D. Te prego, non mi menare :)

Mah... non mi sembra ci siano parlamentari di csx indagati per l'affare Unipol...

Che poi sia legato al mondo della finanza rossa è vero.

Per questo dicevo... utenti di csx o cdx c'entra poco, si tratta di lasciar fare alla giustizia il suo corso e accertare responsabilità penalmente rilevanti, e sperare che i suoi tentativi di fondare nuove società o imprese o comprare azioni siano fermati per il momento, dato che è indagato per vari reati. :)

Lo stesso per gli altri furbetti del quartierino venuti alla ribalta nella scorsa estate con le loro scalate.

dantes76
13-01-2007, 13:30
A me piacerebbe sapere cosa ne pensano gli utenti di sinistra. Ma so già che non verrà nessuno a commentare. Troppo scomodo.

gia' lo sai, l'ho ripetuto mille volte, non vado mai in modalita' "paraculo" :quando conviene dico, e quando non, taccio...

dantes76
13-01-2007, 13:31
come al solito diranno che il precedente governo ha fregato di più :D che quella non è la vera sinistra ecc ecc ecc bla bla bla

sta frase non l'ho mai letta, dalla tua bocca... e nemmeno da quelle parti..

Tabris
13-01-2007, 13:31
A me piacerebbe sapere cosa ne pensano gli utenti di sinistra. Ma so già che non verrà nessuno a commentare. Troppo scomodo.

come al solito diranno che il precedente governo ha fregato di più :D che quella non è la vera sinistra ecc ecc ecc bla bla bla

Ma come, la magistratura non doveva essere totalmente monopolizzata dai cumunisti? :asd:

Semplicemente: se hanno infranto la legge, che vadano in galera, e se c'erano dei politici collusi (l'articolo nella fattispecie non ne parla) vanno presi ed appesi per le palle davanti a Montecitorio, anche se fosse Fassino in persona (e ve lo dice un diessino - abbastanza - convinto).
Purtroppo, grazie a certe leggine e leggiucchie che hanno dimezzato le prescrizioni dei reati finanziari (fatte da chi? Boh, mah!), ho paura che se qualcuno ha imbrogliato non paghera', come al solito.

E voi due, che siete prontissimi a fare commenti sprezzanti sulla vera o presunta faziosita', sareste altrettanto pronti a dire lo stesso riguardo ai vari Cuffaro-Previti-Dell'Utri-Berlusconi e compagnia cantante oppure e' sempre la solita magistratura rossa in mano ai bolscevichi?

sander4
13-01-2007, 13:34
Ma come, la magistratura non doveva essere totalmente monopolizzata dai cumunisti? :asd:



:asd:


Semplicemente: se hanno infranto la legge, che vadano in galera, e se c'erano dei politici collusi (l'articolo nella fattispecie non ne parla) vanno presi ed appesi per le palle davanti a Montecitorio, anche se fosse Fassino in persona (e ve lo dice un diessino - abbastanza - convinto).
Purtroppo, grazie a certe leggine e leggiucchie che hanno dimezzato le prescrizioni dei reati finanziari (fatte da chi? Boh, mah!), ho paura che se qualcuno ha imbrogliato non paghera', come al solito.

Concordo...

In questo caso penso la faranno franca - furbetti rossi, bianchi e neri - o grazie all'indulto o grazie alla prescrizione breve stile ex-cirielli.Anche se prendono più di tre anni credo andrà tutto in prescrizione, quindi nada, se ne prendono di meno non scontano la pena perchè indultati.

Bisogna solo sperare nell'interdizione dai pubblici uffici.

DonaldDuck
13-01-2007, 17:48
gia' lo sai, l'ho ripetuto mille volte, non vado mai in modalita' "paraculo" :quando conviene dico, e quando non, taccio...
Certo che lo so ma per alcuni la modalità scatta in modo automatico/involontario/volontario. Quella frase, avrei dovuto precisare, era rivolta a loro.

Korn
13-01-2007, 17:58
chi delinque deve pagare, questo è quello che penso.
non mi pare, però, ci sia una levata di scudi nel csx come quando qualcuno di cdx veniva indagato, non capisco le vostre frecciatine

DonaldDuck
13-01-2007, 18:09
E voi due, che siete prontissimi a fare commenti sprezzanti sulla vera o presunta faziosita', sareste altrettanto pronti a dire lo stesso riguardo ai vari Cuffaro-Previti-Dell'Utri-Berlusconi e compagnia cantante oppure e' sempre la solita magistratura rossa in mano ai bolscevichi?
Veramente si stavano immaginando probabili commenti che ovviamente non sono usciti, non si additava la magistratura. Mi sa che è un tantino diverso. Ma potrei pensare: cazzo, stò affare delle cooperative rosse è davvero ampio. Chi le controlla? Il capitano Nemo? Ma lo vorrei sentire da chi nega l'evidenza, chi ne fa una questione puramente propagandistica. Ultimamente ho chiarito la mia posizione ma potrei tranquillamente tornare, per usare l'espressione di dantes, in modalità paraculo. Quindi mi piacerebbe ( speranza vana) che si riuscisse a discutere secondo la realtà materiale, non quella virtuale.

Fabiaccio
13-01-2007, 18:27
non so che commenti ti aspetti caro Donald ma se uno è colpevole è giusto che paghi e non che diventi parlamentare o europarlamentare ;)

dantes76
13-01-2007, 18:35
Io Propongo una manifestazione in piazza, magari i primi di Dicembre!! per difendere i compagni dell'Unipol, pero la dobbiamo mascherare in modo, che non sembri che tuteliamo i diritti di pochi, dobbiamo fare leva su qualcosa...di massa...dobbiamo infilarci una copertura...per parare il culo ai pochi, pero' deve passare come qualcosa, in difesa per tutti...
Le tasse!!!,si!!!! tutti in piazza!!! compagni!! azzo gia' so' che ci perdero' la voceeee!!!! e l'anima..!!! Avantipopoloo!!

DonaldDuck
13-01-2007, 18:40
Io Propongo una manifestazione in piazza, magari i primi di Dicembre!! per difendere i compagni dell'Unipol, pero la dobbiamo mascherare in modo, che non sembri che tuteliamo i diritti di pochi, dobbiamo fare leva su qualcosa...di massa...dobbiamo infilarci una copertura...per parare il culo ai pochi, pero' deve passare come qualcosa, in difesa per tutti...
Le tasse!!!,si!!!! tutti in piazza!!! compagni!! azzo gia' so' che ci perdero' la voceeee!!!! e l'anima..!!!
Non mi stupirebbe veder sfilare a favore :D. Ma per piacere...

dantes76
13-01-2007, 18:43
Non mi stupirebbe veder sfilare a favore :D. Ma per piacere...

l'ironia non se capita.. :D
io sarei il primo a sfilare in piazza!!, a difesa dei compagni dell'unipol, pero' ripeto, si cerca na copertura..avanti popolooo!!

dantes76
13-01-2007, 18:45
Veramente si stavano immaginando probabili commenti che ovviamente non sono usciti, non si additava la magistratura. Mi sa che è un tantino diverso. Ma potrei pensare: cazzo, stò affare delle cooperative rosse è davvero ampio. Chi le controlla? Il capitano Nemo? Ma lo vorrei sentire da chi nega l'evidenza, chi ne fa una questione puramente propagandistica. Ultimamente ho chiarito la mia posizione ma potrei tranquillamente tornare, per usare l'espressione di dantes, in modalità paraculo. Quindi mi piacerebbe ( speranza vana) che si riuscisse a discutere secondo la realtà materiale, non quella virtuale.

infatti, facendo alcuni nomi... il telefono si rompe....Senti ti devo portare dei cavalli... dove li vuoi? portali in un hotel a 5 stelle in centro..pronto..pronto..tu tu tu tu tu

DonaldDuck
13-01-2007, 18:50
http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/economia/banche6/consocoop/consocoop.html

La strategia del finanziere rosso, dal rafforzamento
nelle assicurazioni alla scalata della Banca del Lavoro
Consorte, il Cuccia delle coop
all'assalto dell'establishment
di GIUSEPPE TURANI


Giovanni Consorte
QUELLI che lo conoscono usano due soli aggettivi per descriverlo: pericoloso e molto determinato. Pericoloso perché non è uno che si ferma davanti a molte cose. Entrato anni fa (ne è presidente e amministratore delegato dal 1996) in una delle province tranquille del mondo "rosso", e cioè la Unipol della Lega delle cooperative, nel giro di pochissimi anni ha trasformato la vecchia società assicurativa in una forza finanziaria.
Che aspira a avere il controllo di tutta la finanza rossa, o a esserne, comunque, il soggetto largamente più importante.

Giovanni Consorte, nato a Chieti, ma bolognese di adozione, 57 anni, ingegnere chimico, degli ingegneri ha conservato un tratto caratteriale preciso: gli piace comandare e non tollera molto i pareri contrari.

E poi è molto determinato. Sono più di dieci anni che conta di trasformare la piccola Unipol in uno strumento finanziario importante e si è mosso secondo linee nette, come un consumato stratega sul campo di battaglia. Per prima cosa ha infilato i suoi uomini ovunque nella grande galassia delle cooperative. Spesso ha usato la liquidità dell'Unipol per aiutare le coop in difficoltà, riuscendo alla fine a metterle sotto la guida di suoi fedeli. Al punto che oggi è certamente il re indiscusso del mondo cooperativo "rosso".

Poi ha fatto crescere la Unipol comprando compagnie a destra e a sinistra, senza curarsi molto del prezzo e dei risultati. L'importante era crescere e raggiungere una certa dimensione, in modo da avere i numeri per tentare giochi più grandi. Nel 1989, grazie a un accordo con Mediobanca, la Unipol riesce a aumentare il proprio capitale e a quotarsi in Borsa. Ma questo è solo l'antipasto. Dieci anni dopo, nel 1999, la Unipol viene chiamata (probabilmente da Mediobanca, che un anno dopo gli farà acquistare la quota Generali della Bnl Vita)) a fare parte dell'armata della "razza padana" che dà l'assalto, sotto la guida di Colaninno, alla Telecom. In realtà, la scalata si risolve in un grosso affare per gli scalatori, che due anni dopo vendono tutto alla Pirelli, guadagnando molti soldi. Si dice che la Unipol abbia fatto una plusvalenza di 100 milioni di euro.

Ma questo, se si vuole, è quasi solo un dettaglio. In quell'occasione, infatti, fa amicizia con gli uomini della razza padana, e in particolar con Chicco Gnutti e Fiorani della Popolare di Lodi (oggi Popolare Italiana). Fra tutti questi soggetti nascono incroci azionari molto complicati, e l'amicizia è cementata anche da vacanze fatte insieme in barca. In sostanza, Consorte raccoglie intorno a sé quella finanza emergente che è in giro per far soldi e che non è accettata nei salotti buoni. Avendo ormai del tutto conquistata la galassia delle cooperative, si pone come punto di raccolta dei vari Gnutti, Lonati, e compagni. Tutta gente con moltissimi soldi e con tanta voglia di fare affari e così di guadagnarne molti altri.

Non si sa se in questo veda anche qualcosa "di sinistra" (gli emergenti contro l'establishment), ma è probabile che Consorte non abbia assolutamente nulla di sinistra. E' solo un finanziere che ha visto nell'area delle coop e della finanza rossa un luogo poco presidiato e dove era facile fare carriera e accumulare potere.

Con qualche piccolo errore di percorso, se è vero che lui e il suo vice, Ivano Sacchetti, sono indagati a Milano per insider trading su certe azioni dell'Unipol. Poi c'è anche un'inchiesta per manipolazione dei corsi delle azioni Unipol. E, infine, sempre Milano sta indagando sul via vai di azioni e di soldi che c'è stato intorno alla scalata della Popolare di Lodi all'Antonveneta.

Adesso Consorte è arrivato alla sua partita più grossa: la conquista della Bnl. Una partita per la quale il movimento cooperativo non ha i soldi e probabilmente nemmeno interesse, ma che a Consorte interessa moltissimo perché significa l'ingresso ufficiale nel gotha della finanza italiana. Un ingresso che, ovviamente, è visto come un tappa verso altre e più lucrose operazioni, sempre possibili in un capitalismo come quello italiano dalle proprietà così fragili e pericolanti.

Sempre nella categoria incidenti di percorso, ha dovuto incassare il no secco del Monte dei Paschi di Siena (tradizionale e aristocratica roccaforte della finanza rossa) a partecipare con lui all'assalto della Bnl, ma non se ne è mostrato molto preoccupato. Probabilmente pensa di regolare più tardi i conti con i senesi. Per ora va avanti nell'assalto alla Bnl con i suoi amici della razza padana e con un pugno di banche di provincia e di banche estere. Fra l'altro è misteriosamente riuscito a portare dalla sua parte, oltre a Massimo D'Alema che gli è sempre stato solidale, anche Piero Fassino, che invece in un primo tempo non vedeva di buon occhio l'operazione Bnl.

A sinistra, comunque, Consorte comincia a fare un po' paura perché, se da un lato sta dando testa e gambe a una struttura di "finanza rossa" (che può sempre essere utile), dall'altro cresce il numero di quelli che pensano che Consorte stia diventando troppo potente e troppo incontrollabile. La galassia delle cooperative, come si diceva, è tutta piena di suoi fedelissimi e quindi Consorte è uno che si controlla da sé. E domani Consorte invece di aiutare il partito, cioè, i Ds, potrebbe anche mettersi in testa di dare ordini al partito. Insomma, le coop hanno partorito il loro piccolo Cuccia. Solo che adesso Cuccia guarda lontano e più che servire vuole servirsi della politica.

(18 luglio 2005)

DonaldDuck
13-01-2007, 18:51
infatti, facendo alcuni nomi... il telefono si rompe....Senti ti devo portare dei cavalli... dove li vuoi? portali in un hotel a 5 stelle in centro..pronto..pronto..tu tu tu tu tu
Portali alla reggia di Caserta, servono più a loro che a me :D

Solertes
13-01-2007, 18:52
Una banalità: LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI

dantes76
13-01-2007, 18:56
Portali alla reggia di Caserta, servono più a loro che a me :D

si pero' l'idea di coprire il tutto come manifestazione sulla tasse e' geniale!!..Avanti Popolooooo!!!


Ps: no scusa, era una telefonata mia, che forse era spiata...un amico mi chiedeva na cosa... niente di che, la chiarisco subito..

dantes76
13-01-2007, 18:58
Una banalità: LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI

Dove? quando? come? pero' con i puntini sulle I !!!!

Fabiaccio
13-01-2007, 19:06
Dove? quando? come? pero' con i puntini sulle I !!!!

comunisssssta :asd:

DonaldDuck
13-01-2007, 19:54
si pero' l'idea di coprire il tutto come manifestazione sulla tasse e' geniale!!..Avanti Popolooooo!!!


Ps: no scusa, era una telefonata mia, che forse era spiata...un amico mi chiedeva na cosa... niente di che, la chiarisco subito..
In che modalità sei ora ;)?

dantes76
13-01-2007, 19:56
In che modalità sei ora ;)?

la stessa tua..... ;)

DonaldDuck
13-01-2007, 20:10
Allora proseguendo nella stessa modalità ;) approfondiamo.
20 febbraio 2006
http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/economia/banche35/intvconsort/intvconsort.html

L'ex manager parla per la prima volta, contesta "i grilli parlanti"
"Con Bnl avremmo creato il terzo polo finanziario del Paese"

Consorte: "L'Unipol troppo potente
Per questo sono stato fatto fuori"

"Niente a che fare con Rcs, Telecom e Fiorani. A Fassino non ho dato

di CARLO BONINI E GIUSEPPE D'AVANZO


Giovanni Consorte
informazioni sensibili. Lui e D'Alema sono stati corretti con me"
BOLOGNA - "Dopo 25 anni, giovedì scorso, ho lasciato definitivamente il gruppo Unipol anche come dipendente. Non avrei voluto chiudere una storia di successo in questo modo e in questa situazione, ma è pur vero che sono finalmente libero. In questo momento, purtroppo, e sottolineo purtroppo, non posso pubblicamente affrontare nel merito la mia disavventura giudiziaria. I magistrati sono al lavoro e confido che presto si possano comprendere meglio i termini della mia vicenda personale. Una cosa però voglio dire: su questa storia, e intendo la storia Unipol e mia personale, sono state dette e scritte molte, troppe menzogne. Voglio che si sappia che io non le subirò. Farò chiarezza e, quando l'inchiesta me lo permetterà, scriverò io una storia più autentica".
Giovanni Consorte siede nel salone della sua casa nella zona universitaria di Bologna.

Il consiglio di amministrazione Unipol ha preso atto delle sue dimissioni da dirigente e "su consiglio di Guido Rossi", scrivono i giornali, ha affidato alla Deloitte un'inchiesta interna, una "due diligence", su tutti gli affari conclusi da lei, presidente, e Ivano Sacchetti, amministratore delegato.
"Io non so se l'idea sia anche di Guido Rossi. E' però facile accertare che l'inchiesta interna è stata suggerita a Unipol dal mio avvocato, il professor Filippo Sgubbi, con il mio convinto assenso. Suggerisco anche un'altra iniziativa".

Quale?
"Per correttezza, sarebbe bene calcolare il valore creato per i soci Unipol negli ultimi 15 anni. Diciamo anche negli ultimi cinque. Senza contare il valore raggiunto delle tante società start-up del gruppo cui abbiamo dato vita".

Perché questo suggerimento?
"Vedo in giro troppi grilli parlanti".

A chi si riferisce?
"A tutti coloro che nel mondo cooperativo, oggi, delegittimano il lavoro che ho fatto con Ivano Sacchetti. Che ha il considerevole vantaggio di poter essere sostenuto con la concretezza dei numeri. I grilli parlanti sono peraltro gli stessi che, nel 1991, ci hanno lasciato una Unipol che raccoglieva 732 milioni di euro di premi e utili per 15 milioni di euro, con una palla al piede come Unipol finanziaria, che aveva debiti per 420 milioni di euro e perdite per 250. In 14 anni, mettendo insieme strategie aziendali e il consenso convinto e operoso di 16 mila dipendenti, 2 mila agenzie e 4 mila punti vendita, abbiamo portato Unipol a raccogliere 10 miliardi di premi e 300 milioni di utile. Dalle ceneri di Banec abbiamo creato Unipol Banca che, in cinque anni, ha raddoppiato il valore del capitale investito e questo dopo aver azzerato la situazione debitoria di Unipol finanziaria, diventata Finsoe. Questi sono numeri. Vedo invece che i corresponsabili del disastro che abbiamo ereditato, con una visione un po' troppo opportunistica della vita, continuano a occupare dopo 40 anni le stesse seggiole e le stesse poltrone presidenziali".

Insomma, lei ce l'ha con i suoi che l'hanno abbandonata al suo destino?
"No. Io non protesto per quel che è accaduto. Nel mio ruolo devi godere della fiducia degli azionisti. Se gli azionisti dicono che questa fiducia non c'è più, un amministratore deve andare via. Io sono andato via. Però credo che la legittimità, la credibilità, dico addirittura il carisma, di un nuovo gruppo dirigente si crea producendo valore, lavorando duro, pensando a rendere conto a tutti gli azionisti e dunque, come nel caso di Unipol, anche a quel 70 per cento che non appartiene alle coop. Non basteranno certamente né la cura della comunicazione, né la denigrazione di chi è in uscita. Mi conforta sapere che la gente sa comunque valutare in autonomia. In questo periodo ricevo innumerevoli lettere e telefonate di solidarietà".

Una polemica così forte con il mondo cooperativo merita qualche nome.
"E io qualche nome ve lo faccio. Enea Mazzoli, presidente onorario di Unipol, ad esempio. Ma nella schiera dei grilli parlanti merita un posto anche Claudio Levorato, presidente della Manutengcoop. Poi, in verità, con i grilli parlanti ci sono anche i soloni".

Che intende per soloni?
"Quegli intellettuali che sembrano immaginare per gli italiani un futuro di soli consumatori. Di gente che mangia e va in bagno. Intellettuali che non sembrano preoccupati del fatto che oggi non ci sia in Italia nessuna banca che abbia un assetto societario stabile. Questi soloni come spiegano che, dopo l'Olanda e altri Paesi europei, anche la Francia si appresta a introdurre uno scudo protettivo degli interessi nazionali per impedire opa ostili provenienti dall'estero? Cosa ha da dire, per fare un solo nome tra i tanti, il professor Marco Onado? E non ha da dire nulla Luigi Abete che, per sette mesi, ci ha assicurato che, in ogni caso, avesse o meno vinto Unipol, avrebbe lasciato la presidenza della Bnl? Come mai Abete ha accettato, dopo accorte pressioni, di garantire la continuità con la nuova gestione francese Bnp Paribas? Come si fa a gioire perché i francesi hanno preso Bnl? Dico che questi soloni difettano di lucidità intellettuale. In Europa ci si starà a pieno titolo se si è competitivi, non se si diventa un Paese di shopping di aziende".

D'accordo, ma la sua storia è diventata il paradigma della commistione affari e politica a sinistra. Il tramonto definitivo - è stato detto - della diversità morale dei post-comunisti.
"Voglio subito chiarire una cosa. Un conto sono i miei comportamenti e le mie responsabilità, e ne parlerò adesso. Un conto è l'Opa lanciata da Unipol su Bnl. Chi confonde le due cose è scorretto. Chi si lascia confondere da questa manipolazione non è molto intelligente ed accorto".

A chi si riferisce?
"Ai troppi che, nel centro-sinistra, hanno sovrapposto la mia attività privata con l'assoluta trasparenza, bontà e correttezza dell'opa su Bnl".

Ammetterà, ingegner Consorte, che quei premi che le sono stati concessi da Chicco Gnutti (Hopa) a insaputa di Unipol e parcheggiati all'estero in attesa di rientrare con lo scudo fiscale non sono belli a vedersi.
"E perché? Io la mattina mi guardo tranquillamente allo specchio. Nel lavoro fatto per Hopa di Gnutti durante l'acquisizione e poi la vendita di Olivetti, ho fatto anche gli interessi di Hopa e ho dato in quella compagine azionaria anche maggiore valore alla piccola partecipazione di Unipol. Il mondo cooperativo non deve dimenticare che sarà sempre in debito di riconoscenza con Hopa. Per dirne una, Hopa ha investito, su richiesta, fino a 750 milioni di euro a favore di Unipol, mentre Unipol ha investito in favore di Hopa fino a 350 milioni di euro. Certo, in Unipol mi si può dire e mi hanno detto: "Non ci hai informato di quei premi e dunque viene meno la fiducia". Nulla da dire. Ne prendo atto. Anche se la vicenda potrebbe essere controversa. Ma non credo e non ho mai creduto all'eguaglianza tra diseguali. Dopo aver lavorato, oltre che per Unipol, anche per il mondo cooperativo per oltre 30 anni, risistemando catastrofici disastri aziendali e salvando circa 15 mila posti di lavoro, nessuno può rimproverarmi che è immorale aver accettato un premio per il lavoro svolto a vantaggio dei soci di Bell e di Hopa oltre che naturalmente per gli azionisti di Unipol".

Lei si rende conto che questa suona come una bestemmia tra il popolo di sinistra, e forse tra chi di sinistra non è in un Paese dove molti hanno il problema della stenta "quarta settimana" quando si fa fatica ad arrivare e fine mese?
"E' un problema che mi angoscia e continuerò il mio impegno sociale nelle forme e nei modi più opportuni che riuscirò a individuare. Io per 14 anni ho lavorato 12 ore al giorno guadagnando la metà dei miei concorrenti diretti sul mercato. E l'ho fatto di buon grado perché questo faceva parte della mia appartenenza convinta al mondo cooperativo. Oggi, però, ci si scandalizza del mio premio di 22 milioni di euro per una consulenza privata nella compravendita Telecom che, per citare un solo numero, ha portato a Bell un utile netto di 3 mila e 400 miliardi di vecchie lire. Vedo che a scandalizzarsi sono gli stessi che non hanno nulla da dire su stock option da 17 milioni di euro l'anno, su stipendi da 5 milioni di euro lordi l'anno o parcelle da 43 milioni di euro. Naturalmente tutti uomini che si dicono di sinistra".

Converrà comunque che le cifre della sua vicenda irritano e indignano gli elettori del suo partito di riferimento, i Ds.
"Qui, signori miei, c'è una questione politica e culturale irrisolta nella sinistra: il rapporto tra ricchezza e socialità. Se uno è di sinistra deve essere necessariamente povero? La sinistra si consegna con il suo ideologico pauperismo a essere sempre maggioranza relativa e forse di governo, ma poi governa veramente? Che cosa significa essere di sinistra e stare nel mercato? Fare della demagogia? Certo, Unipol può anche tenere basse le sue tariffe, ma poi si indebita e fallisce, come sono state prossime al disastro tante avventurose imprese cooperative. Voglio dire che l'economia di un Paese non è determinata dai buoni propositi, da una legge finanziaria o da chi la scrive, ma da chi produce punti di Pil. Se non sei presente lì dove il Pil si forma, puoi anche vincere le elezioni, ma sarai sempre salmeria e mai sulla linea del fronte. Il Labour si è liberato di questo problema. Perché o tu sei all'interno di meccanismi reali dell'economia che determinano la situazione del Paese e dunque governi davvero; o puoi anche vincere le elezioni, ma non governerai mai effettivamente".

E' una critica al gruppo dirigente dei Ds? E' un rimprovero per come hanno maneggiato il suo caso personale?
"Ma no. Anzi, voglio dare atto a Fassino e D'Alema di essersi comportati correttamente nei miei confronti".

Era "corretto" anche informare il segretario dei Ds che lei aveva il 51 per cento delle azioni Bnl quando l'informazione era ignota al mercato?
"A Fassino non comunicai alcuna notizia sensibile che il mercato non sapesse e stanno a dimostrarlo documenti ufficiali della Consob, con cui concordammo ogni passo, ogni informazione al mercato".

Sta di fatto che, mentre lei comunica al telefono di avere il 51 per cento, il mercato sa che Unipol è salita al 41. C'è una differenza.
"La legge prevede l'obbligo di Opa sopra il 31. In quella fase, dunque, anche i sassi sapevano che cosa stava accadendo. L'informazione comunicata a Fassino era dunque del tutto neutra, innocua".

Ma ha lasciato pensare che i Ds abbiano avuto un ruolo non di semplici spettatori nella scalata.
"I Ds non hanno avuto alcun ruolo nella scalata a Bnl".

Anche i suoi soldi fatti rientrare con lo scudo erano innocui? Si è scritto che quel denaro fosse la provvista destinata alla campagna elettorale dei Ds.
"Questa è un'altra menzogna. Prima che le cose finissero come sono finite, avevo sempre pensato che il mio tempo in Unipol avrebbe avuto un termine naturale non più tardi del 2008. Quei soldi dovevano servire come base per un progetto di lavoro personale che coltivavo allora e coltivo oggi. La prova della trasparenza di quel denaro è nel tipo di movimentazione che ha avuto una volta rientrato in Italia. Sono circostanze che ho messo io a disposizione della magistratura e che la magistratura conosce e sta verificando. Il punto, ancora una volta, è che, come vedete, si continua a confondere e sovrapporre in malafede le mie scelte e comportamenti personali con la scalata Unipol a Bnl. Possibile che non si voglia capire che cosa è successo?".

Che cosa è successo per Giovanni Consorte?
"Con l'acquisizione di Bnl, Unipol sarebbe diventato il terzo gruppo finanziario italiano. In una foresta pietrificata, in un mercato di capitalisti senza capitali, nasceva un soggetto nazionale nuovo. L'opa Unipol su Bnl, se autorizzata, sarebbe stata una delle poche lanciate in Italia con oltre il 90 per cento in linea capitale, e quindi senza indebitamento. A sinistra non tutti l'hanno capito. Mentre i nemici della sinistra lo hanno capito fin troppo bene, al punto che ci hanno fatto fuori coinvolgendoci in tre questioni che non ci riguardano. Perché Unipol non ha nulla a che fare con Telecom. Unipol non ha nulla a che fare con il tentativo di scalata di Ricucci alla Rcs. Unipol non c'entra nulla con Antonveneta".

E con Giampiero Fiorani?
"Non con Fiorani, con Banca popolare italiana. Unipol ha fatto con Bpi una sola operazione: ha comprato azioni Bpi per 60 milioni di euro e Bpi ha acquistato azioni Unipol per 148 milioni di euro. Chi ci ha guadagnato? Perché non leggo che Unipol non c'è mai nelle operazioni di Fiorani? Mi sembra che ancora oggi, a sette mesi dall'inizio di questa storia, pochi si rendano conto che, complice un'informazione etero-diretta, Unipol, e quindi il possibile soggetto nuovo della finanza italiana, è stata bersaglio di un'aggressione politicamente ostile. Mi sembra, ad esempio, che nessuno si sia chiesto come mai agli organi di controllo (Consob, Isvap, Bankitalia) siano stati necessari sei - dico, sei - mesi per autorizzare o bocciare la nostra opa su Bnl. E' di questo che bisognerà parlare. Presto. Non ora. Ora, purtroppo, è il tempo del silenzio, ma la verità al momento opportuno verrà fuori".

Sembra un minaccia, ingegnere...
"No, è una promessa di verità. Lo devo al mondo cooperativo, agli azionisti della Unipol e, se permettete, anche a me stesso".



(20 febbraio 2006)

sander4
13-01-2007, 20:10
la stessa tua..... ;)

:asd:

Solertes
13-01-2007, 20:12
Dove? quando? come? pero' con i puntini sulle I !!!!

Ed i trattini sulle T....se no sembrano I :D

dantes76
13-01-2007, 20:14
Allora proseguendo nella stessa modalità ;) approfondiamo.
20 febbraio 2006
http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/economia/banche35/intvconsort/intvconsort.html


deja vu... mi sembra che qualcuno l'abbia gia' postato...mmmmm chi?... ah forse era un utente..mmm...quello che diceva che il segretario di un partito, che e chiamato in causa in un inchiesta dovrebbe dimettersi( ah ricortdo che posto' pure un inchiesta fatta da l'espresso...)...deja vu :asd:

DonaldDuck
13-01-2007, 20:18
deja vu... mi sembra che qualcuno l'abbia gia' postato...mmmmm chi?... ah forse era un utente..mmm...quello che diceva che il segretario di un partito, che e chiamato in causa in un inchiesta dovrebbe dimettersi( ah ricortdo che posto' pure un inchiesta fatta da l'espresso...)...deja vu :asd:
No, quell'utente non l'aveva già postato ;). Per lo meno non mi sembra. Resta comunque il fatto che...ad ogniuno le proprie pulci da grattare via :D

dantes76
13-01-2007, 20:25
No, quell'utente non l'aveva già postato ;). Per lo meno non mi sembra. Resta comunque il fatto che...ad ogniuno le proprie pulci da grattare via :D

:asd:


Cmq ripeto, chiunque abbia un incarico politico, e sia indagato, o sia iscritto in un inchiesta si deve dimettere, su questo, almeno spero, che non ci sia niente da discutere

Chiunque abbia in incarico politico, non deve avere nessun controllo o influenza, o possibilita' decisionale, in ambienti societari/aziendali, che possano usufruire di favori, da posizione politica.., diretti o indiretti

e su questo, non credo ci sia tanto da discutere..

Cmq confermo deja vu

flisi71
15-01-2007, 07:43
A me piacerebbe sapere cosa ne pensano gli utenti di sinistra. Ma so già che non verrà nessuno a commentare. Troppo scomodo.

:sofico:
Leggo solo adesso questa discussione, a bocce ferme, e noto che, come era prevedibile, tutti i commenti espressi vanno nella direzione del "chi sbaglia paga, le inchieste devono andare avanti".
Tutti commenti piuttosto prevedibili.

Non riesco proprio a capire quale riferimento avevi in mente quando hai postato le "insinuazioni" di cui sopra :confused:

Forse vuoi dirmi che in tutto il mondo occidentale esiste una parte politica che si comporta come tu temevi, cioè inizia a strillare di "magistratura politicizzata, inchieste ad orologeria ecc..." non appena qualcuno della cerchia degli amici viene indagato? Che ha mezzi di disinformazione pronti ad amplificare gli slogan dei parlamentari di cui sopra? Che ha molti fans pronti a ripetere a pappagallo slogan banali senza alcun appiglio con la realtà, pur di difendere l'indifendibile?
NO, non ci credo che esista una fazione così in uno dei paesi democratici europei......


:D

Ciao

Federico

DonaldDuck
15-01-2007, 15:39
:sofico:
Leggo solo adesso questa discussione, a bocce ferme, e noto che, come era prevedibile, tutti i commenti espressi vanno nella direzione del "chi sbaglia paga, le inchieste devono andare avanti".
Tutti commenti piuttosto prevedibili.

Non riesco proprio a capire quale riferimento avevi in mente quando hai postato le "insinuazioni" di cui sopra :confused:

Forse vuoi dirmi che in tutto il mondo occidentale esiste una parte politica che si comporta come tu temevi, cioè inizia a strillare di "magistratura politicizzata, inchieste ad orologeria ecc..." non appena qualcuno della cerchia degli amici viene indagato? Che ha mezzi di disinformazione pronti ad amplificare gli slogan dei parlamentari di cui sopra? Che ha molti fans pronti a ripetere a pappagallo slogan banali senza alcun appiglio con la realtà, pur di difendere l'indifendibile?
NO, non ci credo che esista una fazione così in uno dei paesi democratici europei......


:D

Ciao

Federico
Volevo semplicemente vedere quanti avessero voglia di "obiettività" e dismettere la divisa di militanza.