View Full Version : Cacciatori si contendono una lepre: un morto
svarionman
21-09-2009, 08:52
Primo giorno di caccia:
Cacciatori si contendono una lepre: un morto
Lecco, 20-09-2009
Ancora da chiarire l'esatta dinamica dell'episodio sul quale sono ora in corso indagini da parte della Questura di Lecco. Un uomo e' al momento trattenuto in stato di fermo, in Questura a Lecco, con l'ipotesi di omicidio.
L'episodio e' avvenuto stamani, attorno alle 8.45, nei boschi sulle pendici del Resegone, sopra Lecco. Secondo le prime informazioni si sarebbe trattato di una lite tra cacciatori, sfociata nell'uccisione di un uomo di 60 anni, del quale sono state rese note solo le iniziali, M.L., residente a Lecco, raggiunto da una fucilata.
Al centro del diverbio sfociato in omicidio ci sarebbe stata la cattura di una lepre che ognuno dei due contendenti rivendicava come propria preda. A un certo punto, nel corso dell'accesa discussione, e' stato esploso un colpo che ha colpito mortalmente il sessantenne.
L'uomo e' ora sotto interrogatorio negli uffici della Questura lecchese, mentre gli investigatori della Squadra mobile sono impegnati a ricostruire l'esatta dinamica del drammatico episodio. Il corpo senza vita del sessantenne e' stato recuperato dagli uomini del Soccorso alpino di Lecco in una zona molto impervia. Il titolare dell'inchiesta e' il sostituto procuratore Paolo Del Grosso.
Ahhh.......la "nobile arte".....:doh:
lasciamo pure le armi in mano a questi psicopatici che si sparano per una lepre (magari una di quelle liberate il giorno prima e che ti zampettano intorno e vengono a prendere il cibo dalle tue mani)
Ma una seria verifica delle capacità prima di lasciare imbracciare un'arma da fuoco liberamente per i nostri boschi e campi la vogliamo fare?
OUTATIME
21-09-2009, 09:12
http://img198.imageshack.us/img198/4665/darwinawards.png
Direi che hanno vinto il premio.
E vogliono abilitare alla caccia anche ai 16enni.....
quando ho sentito x radio la notizia mi sono fatto una risata .. :sofico:
E vogliono abilitare alla caccia anche ai 16enni.....Personalmente non caccio. Ma la caccia, quella sana, secondo me porta a rispettare di più ciò che si mangia. Come avviene quando si coltiva un orto.
Personalmente non caccio. Ma la caccia, quella sana, secondo me porta a rispettare di più ciò che si mangia. Come avviene quando si coltiva un orto.
Io quello che rispetto di solito non lo uccido.
Io quello che rispetto di solito non lo uccido.Non ti piace la bistecca? Vuoi che gli altri lo facciano per te così non ti senti in colpa?
Altro discorso se sei vegetariano.
Fratello Cadfael
21-09-2009, 11:11
Io personalmente non caccio, ma conosco persone che praticano questa attività e che non sono né psicopatici né esaltati né poco rispettosi dell'ambiente e così via.
Sì, uccidono qualche animale. Ma con dei distinguo. Ad esempio non sparano ad uccelli di picola taglia (dei quali riusciresti a recuperare pochi grammi di carne) o ad animali non commestibili tipo lupi e volpi. Insomma cercano di prendere qualche animale a puro scopo alimentare.
Qualcuno crede che la fettina che si mangia a pranzo sia coltivata in laboratorio o provenga da animali che si sono volontariamente immolati per diventare nostro cibo? No, tutti gli animali da allevamento nascono e crescono (in condizioni spesso pietose) al solo fine di essere uccisi e finire nei nostri piatti mentre gli animali che vivono in libertà hanno molte più probabilità di morire per cause proprie o di essere uccisi da predatori piuttosto che dai cacciatori.
Che poi fra i cacciatori ci siano degli imbecilli (ma ci sono in ogni categoria di persone...) è vero, ma per cortesia evitiamo la retorica della "povera bestiola", a meno che non si sia vegani ;) .
La seconda che hai detto :)
Edit: per Aldin
I
Che poi fra i cacciatori ci siano degli imbecilli (ma ci sono in ogni categoria di persone...) è vero.
Si ma sono imbecilli armati :doh:
Per il resto d'accordo con te, se uno non spara alla prima cosa che si muove ma alle specie non protette o magari a quelle selezionate per eccessiva presenza, non ci vedo nulla di male se il fine è mangiarseli, già per arredamento mi sembra una cazzata.
Fratello Cadfael
21-09-2009, 11:58
Si ma sono imbecilli armati :doh:
...
Allora il problema non è nella caccia, è dare la licenza a chi può diventare facilmente un pericolo (ma lo stesso discorso vale anche per la patente di guida...).
Fratello Cadfael
21-09-2009, 12:09
...
Robe da matti, non contenti di massacrare povere bestiole senza che ve ne sia necessità...
Sei vegetariano o vegano? No, perché in caso contrario ti ricordo che gli animali da allevamento industriale (chi abita in campagna e alleva qualche gallina, conigli, maiali eccetera in genere li tratta un po' meglio) prima di essere massacrati (ovviamente con un colpo secco, anche anestetizzati, per non farli soffrire troppo) fanno una vita di merda, spesso senza neanche potersi muovere. La lepre, almeno, fino al momento di essere colpita dal cacciatore cattivo vive in libertà. Immagino inoltre che i cacciatori non riescano ad uccidere tutti gli animali di una specie, altrimenti questa si estinguerebbe. Per cui gli animali liberi hanno una certa probalilità (10? 20? 50? 80?) di non essere uccisi dal cacciatore cattivo, mentre per quelli di allevamento, dopo aver fatto una vita di merda, c'è la certezza assoluta di essere uccisi da un macellaio, per quanto pietoso...
Fratello Cadfael
21-09-2009, 12:58
Io mangio pochissima carne, solo quella indispensabile a mantenere una dieta varia ed equilibrata. Comunque sappi che il tuo pistolotto...
Forse volevi dire "...non l'ho letto." Infatti hai dato una risposta che c'entra poco con il mio post :D .
Ho detto che gli animali di allevamento vivono senz'altro peggio di quelli liberi e che per loro c'è la certezza di essere uccisi per finire nel nostro piatto mentre soltanto una parte di quelli liberi cade sotto il fuoco dei cacciatori.
Tu dici che ritieni lecito predare per nutrirsi ma, visto che già abbiamo tanti animali che alleviamo è inutile e crudele cacciare per sport e che la vita degli animali non deve costituire oggetto di stupidi giochi.
A parte il fatto che i cacciatori non sparano per gioco ma per mangiare la cacciagione pensi che in un allevamento non ci sia crudeltà?
E che cacchio vuol dire che lepri e fagiani non hanno un fucile? Possono però scappare e in massima parte (per fortuna) sfuggono. I vitelli o i tacchini non hanno la pistola per difendersi dal macellaio e neanche possono scappare....
Fratello Cadfael
21-09-2009, 13:57
A parte il fatto che moltissimi cacciatori non mangiano la selvaggina ma la regalano per darsi un tono, ti raccomanderei di non travisare i concetti espressi da altri con eccezioni ed ipotesi non attinenti.
Che attinenza possa avere il fatto che in un allevamento, vuoi per la presumzione di superiorità di certi umanoidi o vuoi per carenza di regole e sorveglianza, si possano riscontrare crudeltà o maltrattamenti con la mia affermazione che l'animale va rispettato e non solo perchè ci fornisce il cibo ma perchè è un essere vivente e la vita non è un giochino del quale si possa disporre con faciloneria, lo puoi sapere solo tu.
P.S. Ti è mai venuto a mente che chi maltratta gli animali possa avere la tendenza al fare lo stesso con i suoi simili e non lo faccia solo per timore della punizione che potrebbe venirgli inflitta ?. Io potrei uccidere un animale per nutrirmene ma, sempre grato per il fatto che costituirà il nutrimento che mi permette di vivere e rispettoso della sua "anima" perchè sono convinto che ogni essere senziente ne sia dotato, mi accerterei di non procurargli sofferenze inutili.
Sai se la carne che mangi poche volte per avere un dieta bilanciata viene da allevamenti nei quali gli animali sono trattati con rispetto?
Ma rispetto a parte, dimentichiamoci della morte dell'animale eh...
blade9722
21-09-2009, 14:16
Primo giorno di caccia:
Ahhh.......la "nobile arte".....:doh:
Beh, direi che puo' ritenersi soddisfatto del carniere: una lepre ed uno splendido esemplare di homo sapiens sapiens :rolleyes:
AceGranger
21-09-2009, 14:20
Io mangio pochissima carne, solo quella indispensabile a mantenere una dieta varia ed equilibrata. Comunque sappi che il tuo pistolotto è assai fuori luogo, io ho sempre sostenuto la liceità del predare per nutrirsi e siccome oggi abbiamo gli animali da allevamento trovo inutile e crudele continuare a praticare la caccia come sport. Se è lecito uccidere per necessità, ovviamente evitando di infliggere inutili sofferenze agli animali che costituiscono il nostro nutrimento ed ai quali dobbiamo gratitudine e rispetto, non ritengo lecito ammissibile uccidere per puro spirito sportivo. La vita è una cosa seria ed il nostro destino, lo si voglia o meno, è legato a quello di tutti gli altri animali e la loro vita non deve costituire oggetto di stupidi giochi.
:confused: Moralizzatore ?
se la lepre la uccidi te o il centro di macellazione poco cambia, la lepre è sempre morta; il caccaitore uccide la lepre e non al compra al supermercato; non è che i cacciatori si divertono a sparargli a una gamba e aspettano che muoia dissanguata... forse dovresti andare a fare un giro in qualche fattoria e centro di macellazione, poi vediamo cosa preferiresti per la lepre...
la cosa a cui pensare non è tanto la morte della lepre ma la fucilata per la lepre :rolleyes:
Beh, direi che puo' ritenersi soddisfatto del carniere: una lepre ed uno splendido esemplare di homo sapiens sapiens :rolleyes:
ma secondo voi glielo lasciano da impagliare?
Tommy_Angelo
21-09-2009, 14:42
Non ti piace la bistecca? Vuoi che gli altri lo facciano per te così non ti senti in colpa?
Altro discorso se sei vegetariano.
Huahuahuah, Pieno così di cacciatori che vanno ad uccidere vacche... ma per piacere..
L'allevamento è una cosa la caccia un'altra... la Caccia anche se non sei vegetariano la puoi benissimo evitare... L'allevamento sai com'è...
La caccia, non essendo piu' nella preistoria, la vedo al 99% come "divertimento" se lo si puo' chiamare così, poi che chi caccia si mangia le prede vorrei ben vedere, che cazz* deve fare buttarle nel campo accanto?
Almeno danno una parvenza di utilità a questo inutile
"sport".
Al contrario l'allevamento di qualsiasi genere lo considero come cosa essenziale, da da mangiare alla gente.. almeno chi uccide vacche porci o altri animali da allevamento non va a divertirsi lo fa per lavoro e per campare :\
Io mangio pochissima carne, solo quella indispensabile a mantenere una dieta varia ed equilibrata. Comunque sappi che il tuo pistolotto è assai fuori luogo, io ho sempre sostenuto la liceità del predare per nutrirsi e siccome oggi abbiamo gli animali da allevamento trovo inutile e crudele continuare a praticare la caccia come sport. Se è lecito uccidere per necessità, ovviamente evitando di infliggere inutili sofferenze agli animali che costituiscono il nostro nutrimento ed ai quali dobbiamo gratitudine e rispetto, non ritengo lecito ammissibile uccidere per puro spirito sportivo. La vita è una cosa seria ed il nostro destino, lo si voglia o meno, è legato a quello di tutti gli altri animali e la loro vita non deve costituire oggetto di stupidi giochi.
Io non ho mai imbracciato un fucile per sparare ad un animale indifeso, mi attirerebbe assai di più uno sport nel quale ci si cacci a vicenda e si accetti il rischio di divenire prede a propria volta. Quello si sarebbe emozionante e non quel gioco del "ti piace vincere facile" perchè lepri, fagiani ed tutti gli animali non possono, a loro volta, sparare ai cacciatori.
ti consiglio il softair oppure all'estero il paintball che è ancora meglio, ma in Italia purtroppo non è praticabile per un problema di normative
OUTATIME
21-09-2009, 14:57
Scusate, qualcuno ha qualche dato sul numero di cacciatori nel corso degli anni? Vorrei capire se sono in diminuzione-aumento-stazionari.
AceGranger
21-09-2009, 15:01
Complimenti, anche tu non hai compreso, facile comprenderlo da quanto scrivi, nulla di quanto esposto nei miei post ed hai risposto con i soliti ragionamenti superficiali.:rolleyes: :rolleyes:
sicuro... a me pare il tuo ragionamento sia senza senso.
l'unico caso che avvalori il tuo pensiero è il cacciatore che uccide e BUTTA la preda e ceh quindi lo fa solo per il gusto di uccidere... ovvero nessuno.
Il cacciatore, come il pescatore ( e lol sarai anche contro la pesca, perchè c'è il pescivendolo :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: ), la preda la MANGIANO, quindi il tuo fantomatico problema non esiste.
OUTATIME
21-09-2009, 15:06
Dovrebbero essere in diminuzione ma non ne sono del tutto certo.
Si... anch'io ho trovato questo dato, ma provenendo da abolizionecaccia.it, volevo trovare qualcosa di più neutrale....
Comunque se confermato, questo avvalora la mia ipotesi: la caccia ormai viene praticata in buona parte da "vecchi nostalgici".... una volta scomparsi quelli (amen), il fenomeno sarà molto marginale....
Se è come penso, basta solo aspettare....
OUTATIME
21-09-2009, 15:08
sicuro... a me pare il tuo ragionamento sia senza senso.
l'unico caso che avvalori il tuo pensiero è il cacciatore che uccide e BUTTA la preda e ceh quindi lo fa solo per il gusto di uccidere... ovvero nessuno.
Il cacciatore, come il pescatore ( e lol sarai anche contro la pesca, perchè c'è il pescivendolo :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: ), la preda la MANGIANO, quindi il tuo fantomatico problema non esiste.
Al tempo.....
Premesso che sono dell'idea che stiamo arrecando già troppo danno a questo pianeta, un conto è allevare per poi mangiare, un altro è la caccia di animali, magari in pericolo di estinzione....
AceGranger
21-09-2009, 15:13
Al tempo.....
Premesso che sono dell'idea che stiamo arrecando già troppo danno a questo pianeta, un conto è allevare per poi mangiare, un altro è la caccia di animali, magari in pericolo di estinzione....
non facciamo di tutta un'erba un fascio
quella è caccia di frodo ed è punita dalla legge e non consentita. La licenza di caccia è possibile solo su determinati animali, in deternimate aree e in determinati periodi.
anche abolendo la caccia ci sarebbe comunque il cacciatore di frodo.
OUTATIME
21-09-2009, 15:18
non facciamo di tutta un'erba un fascio
quella è caccia di frodo ed è punita dalla legge e non consentita. La licenza di caccia è possibile solo su determinati animali, in deternimate aree e in determinati periodi.
anche abolendo la caccia ci sarebbe comunque il cacciatore di frodo.
Vedo che ti sei abilmente limitato a commentare l'ultima parte del mio discorso... :O
AceGranger
21-09-2009, 15:24
Vedo che ti sei abilmente limitato a commentare l'ultima parte del mio discorso... :O
e il danno del pianeta ero convinto che fosse riferito alla perdita delle specie...
se ti riferivi in generale, prima di arrivare alla caccia ne devi fare di roba.... è come spegnere un LED per diminuire i conumi elettrici di casa... ( ammedsso che cacciare 2 lepri sia cosi disastroso... contando che lo fanno in pochi e pochi mesi l'anno )
Non li conosco, purtroppo sono, ormai, un poco troppo avanti negli anni e più di tanto, anche se non li dimostro gli anni mi pesano ugualmente, non posso permettermi.:( :(
P.S. Mi accontento, ormai, di sciare e nulla più.
sono due giochi simili, due squadre combattono una contro l'altra per raggiungere un determinato obiettivo (catturare una bandiera, catturare la bandiera avversaria, o la semplice eliminazione di tutti gli avversari) "cacciando" gli altri giocatori con armi simulate,
nel softair si sparano pallini di plastica nel paintball delle pallottole di colorante alimentare :D
OUTATIME
21-09-2009, 15:40
e il danno del pianeta ero convinto che fosse riferito alla perdita delle specie...
se ti riferivi in generale, prima di arrivare alla caccia ne devi fare di roba.... è come spegnere un LED per diminuire i conumi elettrici di casa... ( ammedsso che cacciare 2 lepri sia cosi disastroso... contando che lo fanno in pochi e pochi mesi l'anno )
Perchè secondo te i cacciatori quando sparano, pigliano solo le specie consentite?
AceGranger
21-09-2009, 15:50
Perchè secondo te i cacciatori quando sparano, pigliano solo le specie consentite?
praticaemnte la quasi totalita di specie protette sta in aree altrettanto protette dove la caccia non è consentita. se poi c'è il cacciatore che spara indistintamente, con cariche dei priettili non consentite siamo nell'illegale, di certo non lo eliminerai eliminando la caccia in generale; anche cacciare in aree protette dal wwf è vietato ma c'è chi lo fa. non è certo al caccia in se, sono gli imbecilli di ogni categoria.
quello a cui alludi tu è la caccia di frodo, e viene fatta anche fuori periodi e in posti non consentiti. e fuori dai periodi è l'equivalente dell'inesistenza della caccia....
OUTATIME
21-09-2009, 16:06
praticaemnte la quasi totalita di specie protette sta in aree altrettanto protette dove la caccia non è consentita.
Forse questo nel paese di Alice....
Ho 18 anni...mio nonno è cacciatore, mio padre anche, e molto probabilmente lo diventerò anche io. Per passione, per stare a contatto della natura, per assaporare le sue infinite bellezze, per tenere sotto controllo il numero dei capi, per censirli, per gestirli in modo etico, per non far si che un sovrannumero di quest'ultimi diventi pericoloso per la specie stessa. Vedete, nella mia zona (monti reatini) c'è un numero talmente elevato di selvaggina che addirittura arreca ingenti danni alle colture, annualmente; è facile prevedere da chi saranno risarciti i contadini danneggiati, e da chi saranno risarciti gli enti locali :rolleyes:
Mantenere un controllo sulle specie che abitano il nostro territorio non va assolutamente vista come un'azione deleteria e inutile. La caccia va oltre il mangiare l'animale; la caccia salvaguarda l'insieme della selvaggina (autoctona o meno) diminuendo il rischio di contaminazioni genetiche consanguinee (vedere i camosci al parco del gran paradiso) e di malattie generate dalla riproduzione degli esemplari più deboli, che hanno portato alla quasi scomparsa di intere comunità. Il cinghiale, tanto per fare un altro esempio, nella nostra zona non ha un predatore e si riproduce a ritmi elevatissimi. Danni, incidenti d'auto, esemplari malformati sono quasi all'ordine del giorno.
I cacciatori di frodo esistono come esistono i rapinatori, come esistono gli innumerevoli cretini che popolano il nostro mondo. Ma non è certo la caccia a leggittimarli, dato che come diceva un'utente poco sopra, questi soggetti sono al di fuori della legalità di questa attività. Non sono cacciatori.
L'allevamento è indispensabile per dar da mangiare a tutti, la caccia è indispensabile per conservare la nostra preziosissima fauna. Pensateci
I cacciatori sono ovviamente in diminuzione, essendo per la maggior parte dei vecchi. Spiace dirlo, ma quando muore un vecchio le statistiche riguardanti le buone notizie... migliorano... perchè i giovani hanno altre fonti di informazioni e sono più "globalizzati".
Più utilizzatori di Internet
Meno cacciatori
Più atei
etc...
Trovi dati qua:
http://www.istat.it/agricoltura/datiagri/caccia/
Non gli ho neanche aperti tutti ma so che sono in diminuzione.
Cavoli, devono essere proprio appassionanti, purtroppo manca l'adrenalina del rischio ma credo ci si possa accontentare.:) ;)
l'adrenalina c'è, in tutti e due i giochi
se cerchi il rischio prova all'estero il paintball, ci ho giocato ed è veramente spettacolare (e cmq i colpi li senti se ti prendono in pieno fanno un male cane)
aresiusII
21-09-2009, 17:07
l'adrenalina c'è, in tutti e due i giochi
se cerchi il rischio prova all'estero il paintball, ci ho giocato ed è veramente spettacolare (e cmq i colpi li senti se ti prendono in pieno fanno un male cane)
ma tra i due qualè il migliore?(parlo per tattiche ambiente in cui si gioca, qualità e costo attrezzatura ecc..)
luckyluke5
21-09-2009, 17:20
Ho 18 anni...mio nonno è cacciatore, mio padre anche, e molto probabilmente lo diventerò anche io. Per passione, per stare a contatto della natura, per assaporare le sue infinite bellezze, per tenere sotto controllo il numero dei capi, per censirli, per gestirli in modo etico, per non far si che un sovrannumero di quest'ultimi diventi pericoloso per la specie stessa. Vedete, nella mia zona (monti reatini) c'è un numero talmente elevato di selvaggina che addirittura arreca ingenti danni alle colture, annualmente; è facile prevedere da chi saranno risarciti i contadini danneggiati, e da chi saranno risarciti gli enti locali :rolleyes:
Mantenere un controllo sulle specie che abitano il nostro territorio non va assolutamente vista come un'azione deleteria e inutile. La caccia va oltre il mangiare l'animale; la caccia salvaguarda l'insieme della selvaggina (autoctona o meno) diminuendo il rischio di contaminazioni genetiche consanguinee (vedere i camosci al parco del gran paradiso) e di malattie generate dalla riproduzione degli esemplari più deboli, che hanno portato alla quasi scomparsa di intere comunità. Il cinghiale, tanto per fare un altro esempio, nella nostra zona non ha un predatore e si riproduce a ritmi elevatissimi. Danni, incidenti d'auto, esemplari malformati sono quasi all'ordine del giorno.
I cacciatori di frodo esistono come esistono i rapinatori, come esistono gli innumerevoli cretini che popolano il nostro mondo. Ma non è certo la caccia a leggittimarli, dato che come diceva un'utente poco sopra, questi soggetti sono al di fuori della legalità di questa attività. Non sono cacciatori.
L'allevamento è indispensabile per dar da mangiare a tutti, la caccia è indispensabile per conservare la nostra preziosissima fauna. Pensateci
parole da scolpire nel marmo, ma purtroppo gli integralisti (in + direzioni) esisto anche in questi ambiti, ed il buon senso non è sufficiente
ma tra i due qualè il migliore?(parlo per tattiche ambiente in cui si gioca, qualità e costo attrezzatura ecc..)
Se avrò l'occasione non mancherò certo di provarli, le novità mi stimolano non poco.:) ;)
preferisco il paintball ma in italia si pratica solo il softair, il paintball costa di più come atrezzatura, munizioni e gas ma vedere la chiazza di vernice non ha prezzo, inoltre le armi colpiscono + lontano e con più forza
Ho 18 anni...mio nonno è cacciatore, mio padre anche, e molto probabilmente lo diventerò anche io. Per passione, per stare a contatto della natura, per assaporare le sue infinite bellezze, per tenere sotto controllo il numero dei capi, per censirli, per gestirli in modo etico, per non far si che un sovrannumero di quest'ultimi diventi pericoloso per la specie stessa. Vedete, nella mia zona (monti reatini) c'è un numero talmente elevato di selvaggina che addirittura arreca ingenti danni alle colture, annualmente; è facile prevedere da chi saranno risarciti i contadini danneggiati, e da chi saranno risarciti gli enti locali :rolleyes:
Mantenere un controllo sulle specie che abitano il nostro territorio non va assolutamente vista come un'azione deleteria e inutile. La caccia va oltre il mangiare l'animale; la caccia salvaguarda l'insieme della selvaggina (autoctona o meno) diminuendo il rischio di contaminazioni genetiche consanguinee (vedere i camosci al parco del gran paradiso) e di malattie generate dalla riproduzione degli esemplari più deboli, che hanno portato alla quasi scomparsa di intere comunità. Il cinghiale, tanto per fare un altro esempio, nella nostra zona non ha un predatore e si riproduce a ritmi elevatissimi. Danni, incidenti d'auto, esemplari malformati sono quasi all'ordine del giorno.
I cacciatori di frodo esistono come esistono i rapinatori, come esistono gli innumerevoli cretini che popolano il nostro mondo. Ma non è certo la caccia a leggittimarli, dato che come diceva un'utente poco sopra, questi soggetti sono al di fuori della legalità di questa attività. Non sono cacciatori.
L'allevamento è indispensabile per dar da mangiare a tutti, la caccia è indispensabile per conservare la nostra preziosissima fauna. Pensateci
Fra poco più di un mese in tutte o quasi le regioni si aprirà la cosiddetta "caccia di selezione": si tratta di migliaia di abbattimenti (in teoria controllati) delle più diverse specie (caprioli, cinghiali, cervi, ecc.) considerate "in sovrannumero".
I cacciatori e loro amici che siedono nelle commissioni o presiedono consigli regionali e provinciali hanno escogitato da tempo questo escamotage per permettere la caccia anche al di fuori del periodo invernale.
Attraverso un tortuoso meccanismo di rilevazione della popolazione delle diverse specie, il più delle volte ad opera degli stessi cacciatori, e con il beneplacito, tante volte neppure richiesto, dell'INFS (Istituto Nazionale Fauna Selvatica) le regioni stabiliscono quanti animali delle diverse specie devono essere uccisi: tot maschi adulti, tot piccoli, tot femmine. Per il "bene della comunita'" i cacciatori si accollano l'onere di questo "lavoro" pagando pure una certa cifra per ogni animale abbattuto (che naturalmente poi si mangiano o rivendono ai ristoranti).
Le regioni motivano al pubblico questi provvedimenti con una serie di argomentazioni che in genere sono:
- danni all'agricoltura;
- incidenti stradali;
- pericolo (sic) per la popolazione.
In genere portano le cifre dei danni che devono risarcire, che essendo a cinque o sei zeri, fanno sempre il loro effetto sulla gente, ma che se venissero riportate in termini percentuali risulterebbero risibili. Questo vale tanto per i risarcimenti quanto per gli incidenti. Anzi, in questo caso "si dimenticano" di dire che gli incidenti provocati dai selvatici aumentano moltissimo nei periodi di caccia in cui gli animali sono spaventati e inseguiti dai cacciatori.
Sulla "pericolosità", decenza vorrebbe che si citassero le vittime umane della caccia (mediamente piu' di 150 ogni anno tra morti e feriti) piuttosto che improbabili assalti alle case da parte di orde di cinghiali o cerbiatti.
"Ma se ci sono troppi animali, che danneggiano gravemente il loro stesso habitat oltre che le attivita' umane, cosa si puo' fare in alternativa?"
La gente è portata a porsi questo tipo di domande dal modo fuorviante in cui viene posto il problema. Risposte del tipo: "spostare gli animali in altre aree" oppure "succede perchè si è infranto l'equilibrio tra predatori e prede", per quanto possano apparire valide, suonano ai più come una risposta non convincente o velleitaria al problema. E in effetti non sono la risposta, perchè l'unica vera soluzione al problema è l'abolizione della caccia.
Sì, abolire la caccia, perchè sono i cacciatori i veri ed unici responsabili del sovrannumero degli animali selvatici, quando questo esiste davvero, ed è a loro e alle loro associazioni che dovrebbero essere addebitati i danni. Invece vengono addirittura premiati regalando loro, dietro un modesto obolo, la possibilità di ammazzare altre migliaia di animali.
Basta fare una banale ricerca su Internet con le parole chiave "allevamenti selvaggina" o "ripopolamento" e si trova un lungo elenco di decine e decine di aziende che propongono i loro "prodotti" e tanto di modulistica ufficiale sui siti di regioni, comuni e province.
Un cinghiale per "devastare" i campi di patate? 700 euro, se però è un "riproduttore selezionato" si passa ad 850. Le temibili minilepri? Costano poco: dai 40 ai 120 euro. Per un capriolo o un cervo si arriva a 2000 euro, i fagiani invece si danno via a prezzi stracciati: 15 euro. Sono quelli che manco sanno volare e che vengono ammazzati a migliaia il primo giorno di apertura della caccia. [1]
Ovviamente si tratta di attività regolamentate da leggi nazionali (157/92), provinciali e normative ASL. Ogni provincia stabilisce poi un proprio calendario indicante i comuni interessati al ripopolamento, le specie e i capi da reintrodurre.
I ripopolamenti illegali sono ancora un'altra storia. Questi animali selvatici di allevamento vengono poi anche venduti alle aziende faunistico-venatorie e alle aziende agri-turistico venatorie.
Non si tratta di briciole: in Italia ci sono 380 aziende agrituristiche venatorie e 1185 aziende faunistico-venatorie che, per legge, possono occupare fino al 15% del territorio agro-silvo-pastorale (il 3% in Lombardia) con un fatturato medio dai 300.000 ai 500.000 euro l'anno. Nella sola lombardia gli allevamenti di selvaggina sono 57 per un fatturato di 18 milioni di euro l'anno [2].
Un paio di mesi fa, ad esempio, è stato lanciato l'allarme dai viticoltori toscani [3] per i caprioli che a loro dire devastano le terre del chianti e gli altri vigneti di pregio malgrado gli oltre 5000 abbattimenti già attuati nell'anno precedente. E di "allarmi" del genere che spingono solerti assessori a rivedere (al rialzo) sempre nuovi piani di abbattimento se contano a decine.
Con una mano si autorizzano abbattimenti per decine di migliaia di animali ogni anno e con l'altra si autorizza il ripopolamento (e tutta la filiera che ci sta dietro). Poi si vuol dare a bere alla pubblica opinione che questi animali si moltiplicano in modo incontrollato e che "bisogna" intervenire con gli abbattimenti per salvaguardare boschi e coltivazioni, o difendere i bambini dell'asilo dall'assalto dei cinghiali come spesso alcuni giornalisti irresponsabilmente scrivono [4].
Il problema del sovrappopolamento semplicemente non esiste, o meglio è un problema creato ad arte per favorire i cacciatori. Gli animali in sovrannumero ci sono perchè i cacciatori e i loro referenti politici ce li mettono - legalmente. Perchè questo e' l'interesse dei cacciatori e del business che questi alimentano. Business che non è solo quello delle armi (il 45% del fatturato e' legato alla caccia), ma anche quello di abbigliamento ed accessori, allevamento e addestramento dei cani da caccia, editoria (con oltre una decina di riviste specializzate) e turismo venatorio.
Non bisogna cadere nel tranello mediatico della caccia di selezione come "necessità", o farsi trascinare in dibattiti dall'esito scontato su improbabili delocalizzazioni o sterilizzazioni di animali selvatici. Bisogna semplicemente combattere la caccia e quella sottocultura violenta che la giustifica.
Fonti e note
[1] I prezzi e le frasi riportati sono tutti tratti letteralmente da siti di allevamenti di selvaggina cui però, per ovvie ragioni, non ci sembra il caso di fare pubblicità.
[2] Il Sole 24 ore, "Nel carniere lombardo giro d'affari miliardario", 30 gennaio 2008
[3] Il Corriere della Sera, Il Chiantishire contro i caprioli - Abbattiamoli, devastano le vigne, 19 maggio 2009
[4] Adige.TV, Allarme cinghiali in via Commerciale, 1 giugno 2009
A me, vegetariano, l'allevamento non è per nulla indispensabile, quindi evitiamo generalizzazioni superficiali e frasi fatte.
Fra poco più di un mese in tutte o quasi le regioni si aprirà la cosiddetta "caccia di selezione": si tratta di migliaia di abbattimenti (in teoria controllati) delle più diverse specie (caprioli, cinghiali, cervi, ecc.) considerate "in sovrannumero".
I cacciatori e loro amici che siedono nelle commissioni o presiedono consigli regionali e provinciali hanno escogitato da tempo questo escamotage per permettere la caccia anche al di fuori del periodo invernale.
Attraverso un tortuoso meccanismo di rilevazione della popolazione delle diverse specie, il più delle volte ad opera degli stessi cacciatori, e con il beneplacito, tante volte neppure richiesto, dell'INFS (Istituto Nazionale Fauna Selvatica) le regioni stabiliscono quanti animali delle diverse specie devono essere uccisi: tot maschi adulti, tot piccoli, tot femmine. Per il "bene della comunita'" i cacciatori si accollano l'onere di questo "lavoro" pagando pure una certa cifra per ogni animale abbattuto (che naturalmente poi si mangiano o rivendono ai ristoranti).
Le regioni motivano al pubblico questi provvedimenti con una serie di argomentazioni che in genere sono:
- danni all'agricoltura;
- incidenti stradali;
- pericolo (sic) per la popolazione.
In genere portano le cifre dei danni che devono risarcire, che essendo a cinque o sei zeri, fanno sempre il loro effetto sulla gente, ma che se venissero riportate in termini percentuali risulterebbero risibili. Questo vale tanto per i risarcimenti quanto per gli incidenti. Anzi, in questo caso "si dimenticano" di dire che gli incidenti provocati dai selvatici aumentano moltissimo nei periodi di caccia in cui gli animali sono spaventati e inseguiti dai cacciatori.
Sulla "pericolosità", decenza vorrebbe che si citassero le vittime umane della caccia (mediamente piu' di 150 ogni anno tra morti e feriti) piuttosto che improbabili assalti alle case da parte di orde di cinghiali o cerbiatti.
"Ma se ci sono troppi animali, che danneggiano gravemente il loro stesso habitat oltre che le attivita' umane, cosa si puo' fare in alternativa?"
La gente è portata a porsi questo tipo di domande dal modo fuorviante in cui viene posto il problema. Risposte del tipo: "spostare gli animali in altre aree" oppure "succede perchè si è infranto l'equilibrio tra predatori e prede", per quanto possano apparire valide, suonano ai più come una risposta non convincente o velleitaria al problema. E in effetti non sono la risposta, perchè l'unica vera soluzione al problema è l'abolizione della caccia.
Sì, abolire la caccia, perchè sono i cacciatori i veri ed unici responsabili del sovrannumero degli animali selvatici, quando questo esiste davvero, ed è a loro e alle loro associazioni che dovrebbero essere addebitati i danni. Invece vengono addirittura premiati regalando loro, dietro un modesto obolo, la possibilità di ammazzare altre migliaia di animali.
Basta fare una banale ricerca su Internet con le parole chiave "allevamenti selvaggina" o "ripopolamento" e si trova un lungo elenco di decine e decine di aziende che propongono i loro "prodotti" e tanto di modulistica ufficiale sui siti di regioni, comuni e province.
Un cinghiale per "devastare" i campi di patate? 700 euro, se però è un "riproduttore selezionato" si passa ad 850. Le temibili minilepri? Costano poco: dai 40 ai 120 euro. Per un capriolo o un cervo si arriva a 2000 euro, i fagiani invece si danno via a prezzi stracciati: 15 euro. Sono quelli che manco sanno volare e che vengono ammazzati a migliaia il primo giorno di apertura della caccia. [1]
Ovviamente si tratta di attività regolamentate da leggi nazionali (157/92), provinciali e normative ASL. Ogni provincia stabilisce poi un proprio calendario indicante i comuni interessati al ripopolamento, le specie e i capi da reintrodurre.
I ripopolamenti illegali sono ancora un'altra storia. Questi animali selvatici di allevamento vengono poi anche venduti alle aziende faunistico-venatorie e alle aziende agri-turistico venatorie.
Non si tratta di briciole: in Italia ci sono 380 aziende agrituristiche venatorie e 1185 aziende faunistico-venatorie che, per legge, possono occupare fino al 15% del territorio agro-silvo-pastorale (il 3% in Lombardia) con un fatturato medio dai 300.000 ai 500.000 euro l'anno. Nella sola lombardia gli allevamenti di selvaggina sono 57 per un fatturato di 18 milioni di euro l'anno [2].
Un paio di mesi fa, ad esempio, è stato lanciato l'allarme dai viticoltori toscani [3] per i caprioli che a loro dire devastano le terre del chianti e gli altri vigneti di pregio malgrado gli oltre 5000 abbattimenti già attuati nell'anno precedente. E di "allarmi" del genere che spingono solerti assessori a rivedere (al rialzo) sempre nuovi piani di abbattimento se contano a decine.
Con una mano si autorizzano abbattimenti per decine di migliaia di animali ogni anno e con l'altra si autorizza il ripopolamento (e tutta la filiera che ci sta dietro). Poi si vuol dare a bere alla pubblica opinione che questi animali si moltiplicano in modo incontrollato e che "bisogna" intervenire con gli abbattimenti per salvaguardare boschi e coltivazioni, o difendere i bambini dell'asilo dall'assalto dei cinghiali come spesso alcuni giornalisti irresponsabilmente scrivono [4].
Il problema del sovrappopolamento semplicemente non esiste, o meglio è un problema creato ad arte per favorire i cacciatori. Gli animali in sovrannumero ci sono perchè i cacciatori e i loro referenti politici ce li mettono - legalmente. Perchè questo e' l'interesse dei cacciatori e del business che questi alimentano. Business che non è solo quello delle armi (il 45% del fatturato e' legato alla caccia), ma anche quello di abbigliamento ed accessori, allevamento e addestramento dei cani da caccia, editoria (con oltre una decina di riviste specializzate) e turismo venatorio.
Non bisogna cadere nel tranello mediatico della caccia di selezione come "necessità", o farsi trascinare in dibattiti dall'esito scontato su improbabili delocalizzazioni o sterilizzazioni di animali selvatici. Bisogna semplicemente combattere la caccia e quella sottocultura violenta che la giustifica.
Fonti e note
[1] I prezzi e le frasi riportati sono tutti tratti letteralmente da siti di allevamenti di selvaggina cui però, per ovvie ragioni, non ci sembra il caso di fare pubblicità.
[2] Il Sole 24 ore, "Nel carniere lombardo giro d'affari miliardario", 30 gennaio 2008
[3] Il Corriere della Sera, Il Chiantishire contro i caprioli - Abbattiamoli, devastano le vigne, 19 maggio 2009
[4] Adige.TV, Allarme cinghiali in via Commerciale, 1 giugno 2009
Stimo infinitamente le persone come te, che sanno argomentare le proprie opinioni e dalle quali si può imparare sempre molto, come in questo caso.
Hai ragione, probabilmente su tutta la linea (agghiacciante quella della toscana) ma avendo partecipato ad un corso per selecontrollori permettimi di dissentire su una cosa. Non esistono persone malvagie che provano piacere nell'uccidere un'animale, non ci sono escamotage per cacciare anche d'estate. Non ci sono cacciatori (almeno secondo le mie esperienze) che organizzano battute o censimenti favorendo una sorta di "conflitto d'interessi". Si è tutti consapevoli di aiutare e curare la fauna selvatica che abita le nostre zone, con precisione. Non credo che tutti i partecipanti siano stati abbindolati da un'enorme sistema comprendente gli armieri, i fornitori di abbigliamento specifico ecc ecc...
Sapevo di dover ricorrere a questo, forse è come una piccola sconfitta per il dibbattito, dato che si tratta di un'argomento argomentato:D in modo assolutamente parziale : la caccia è un'insieme di tradizioni, un ritrovo per molti, un confronto tra te stesso e la natura, un'occasione oggi diventata sempre più rara per assaporare certi spettacoli. I cacciatori non sono solo quelli che arrivano col suv da millemila euro, scendono e sparano anche alle farfalle. Giudizio personale e perfettamente discutibile
CUT
Ottime argomentazioni.
Speriamo che aprano gli occhi a molti.
ps
E i cinghiali che invadono molte montagne senza mai esserci stati in passato come hanno fatto ad arrivarci? hanno preso l'autobus?
Ed ora i poveri cacciatori si sacrificano a contenerne la popolazione. che eroi!
factanonverba
21-09-2009, 19:33
I cacciatori a me stanno sulle scatole. Pensano di avere tutti i diritti e camminano sui miei terreni... non si può fare nulla se non recintare.
E ogni volta che giro per la campagna devo aver paura di vedermi spappolato un braccio o la faccia da questi cacciatori della domenica... :mad:
luckyluke5
22-09-2009, 07:55
Con tutto il rispetto per la tua opinione e, di riflesso, per quella dell'utente DjFlexo, andrebbe tenuto conto che se mancano i predatori naturali per certe speci è perchè noi abbiamo spezzato l'equilibrio naturale per nostro uso e consumo. Ora si invoca uno squlibrio da noi causato per giustificare il nostro operato, che i cacciatori possano anche svolgere un compito utile a causa dello squilibrio poc'anzi citato non è in dubbio, l'unico dubbio è se per conservare il privilegio di cacciare non si trascuri il ripristino dell'equilibrio violato. Sarebbe esercizio utile ed esperienza preziosa per poterla ripetere la ove sia necessario al fine ultimo di preservare un ambiente tale da consentirci di sopravvivere.
io parto dal presupposto, credo oggettivo, che i danni all'ambiente in genere sono stati fatti e si continueranno a fare
l'azione di caccia con i presupposti e le finalità dettagliate da DjFlexo non si può considerare dannosa di per sè, perchè non prevede comportamenti senza senso e senza regole
come sempre, esistono realtà buone e meno buone, e generalizzare a 360° non è utile a nessuno, per dire che anche tra gli agricoltori, ad esempio, c'è chi non rispetta le regole nell'uso dei prodotti chimici, provocando danni all'ambiente ed alle persone, ma mica per questo dico che bisogna vietarli a tutto tondo
OUTATIME
22-09-2009, 08:00
I cacciatori sono ovviamente in diminuzione, essendo per la maggior parte dei vecchi. Spiace dirlo, ma quando muore un vecchio le statistiche riguardanti le buone notizie... migliorano... perchè i giovani hanno altre fonti di informazioni e sono più "globalizzati".
Più utilizzatori di Internet
Meno cacciatori
Più atei
etc...
Trovi dati qua:
http://www.istat.it/agricoltura/datiagri/caccia/
Non gli ho neanche aperti tutti ma so che sono in diminuzione.
Ottimo riassunto.... :)
Toh, notizia di oggi :)
Sempre meno cacciatori
In occasione dell'apertura della stagione della caccia, la LAV ha reso noto che dal 1988 ad oggi i cacciatori sono dimezzati, passando da 1.500.986 a 751.876.
“L’assenza di ricambio generazionale tra i cacciatori e' la prova piu' evidente, e confortante, che i piu' giovani non hanno interesse a praticare questa attivita' o la disapprovano” ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile nazionale LAV.
OUTATIME
22-09-2009, 08:08
Sapevo di dover ricorrere a questo, forse è come una piccola sconfitta per il dibbattito, dato che si tratta di un'argomento argomentato:D in modo assolutamente parziale : la caccia è un'insieme di tradizioni, un ritrovo per molti, un confronto tra te stesso e la natura, un'occasione oggi diventata sempre più rara per assaporare certi spettacoli. I cacciatori non sono solo quelli che arrivano col suv da millemila euro, scendono e sparano anche alle farfalle. Giudizio personale e perfettamente discutibile
No.. un confronto tra il tuo fucile e la natura... ;)
Non esistono persone malvagie che provano piacere nell'uccidere un'animale, non ci sono escamotage per cacciare anche d'estate.
Ma per favore :)
Le relazioni psicologiche che legano la caccia alla violenza sono studiate da esperti.
Non capisco come tu possa liquidare tutto (la malvagità delle persone) così superficialmente.
Sapevo di dover ricorrere a questo, forse è come una piccola sconfitta per il dibbattito, dato che si tratta di un'argomento argomentato:D in modo assolutamente parziale : la caccia è un'insieme di tradizioni, un ritrovo per molti, un confronto tra te stesso e la natura, un'occasione oggi diventata sempre più rara per assaporare certi spettacoli.
Già il fatto che tu chiami "spettacoli" e che giustifichi azioni di morte semplicemente con il fatto che siano tradizioni e ritrovi, fa capire molte cose.
Anche i raid fascisti sono ritrovo per molti, un confronto tra loro stessi e i negri, quindi?
OUTATIME
22-09-2009, 09:04
Addesso non esageriamo, la caccia è stata un importantissimo mezzo di sostentamento per la nostra specie ed è parte del nostro istinto predatorio. Che, però, l'istinto vada filtrato secondo le necessità dalla ragione e che, tramite la ragione, non venga trasformato in sport praticamente inutile e solo perchè smuove rilevanti masse di denaro mi trova d'accordo.
La caccia è stata un importantissimo mezzo di sostentamento per la nostra specie, ma noi non siamo predatori....
Leggo Proteus solamente perchè mi viene quotato e presumo stia rispondendo a me.
Cosa si cerca di giustificare dicendo che la caccia era una fonte di sostentamento nel passato? Anche lo schiavismo era una forma di lavoro, nel passato. Embè? Lo adottiamo anche ora, perchè gli schiavi costano meno, e se è stato fatto nel passato un buon motivo deve pur esserci stato?
Siccome una cosa potrebbe essere stata normale, legale, o indispensabile, allora questo ne giustifica la presenza nell'anno 2009?
OUTATIME
22-09-2009, 09:56
In effetti è vero, noi siamo "superpredatori". Generalmente un predatore è abbastanza specializzato nel cacciare una certa specie, mentre noi cacciamo tutto senza distinzioni.
Questo non significa che sia logico il cacciare se non serve perchè abbiamo escogitato il sistema di allevare le nostre prede.
Biologicamente parlando noi, discendendo dalle scimmie, non siamo predatori.
OUTATIME
22-09-2009, 10:25
Forse non sei al corrente che certi branchi di scimmie, a volte, si comportano da carnivore.
Se l'animale dal quale ci siamo evoluti non era un predatore nel senso stretto del termine ciò non significa che non lo siamo divenuti in seguito. Sappi che l'evoluzione impone di non dover inmpiegare tutto il tempo per nutrirsi e gli ominidi hanno iniziato a divenire ciò che siamo proprio mutando dieta. Un cambiamento che grazie al potere nutritivo della carne ha affrancato dal l'obbligo di impiegare il tempo solo per nutrirsi, avviando il processo che ci ha condotti qui.
Siamo diventati carnivori per evoluzione, quindi parlare di "istinto" predatore mi sembra sbagliato.
Siamo diventati carnivori per evoluzione, quindi parlare di "istinto" predatore mi sembra sbagliato.
Con buona pace dei vegetariani il nostro pancreas secerne enzimi per digerire la carne ma non riusciamo ad assimilare la cellulosa.
L'erba, per noi, puo' fornire vitamine e scorie ma non riesce a fornirci calorie.
Non è esattamente così ma è abbastanza realistico. Per sostentarci con i vegetali dovremmo mangiare quasi in continuazione ed il nostro corpo non può farlo appieno perchè si è adattato ad una dieta onnivora, carne compresa, ed ha perso certe caratteristiche anche nella masticazione. Comunque i vegetali sono, in parte, digeribili ed utilizzabili dall'organismo, sappi che i fagioli, ad esempio, contengono proteine che il nostro organismo può facilmente assimilare e per questo venivano considerati come la carne dei poveri.
Parlavo di erba, non di vegetali. Spesso si dice che allevare animali e' uno spreco. Cosi' non e' dove gli erbivori riescono a trasformare l'erba in carne ricordando che nel mondo ci sono zone dove cresce solo quella.
In quei posti l'insediamento dell'uomo ha dato origine alla caccia e successivamente all'allevamento.
Dove le condizioni meteorologiche lo permettono crescono grano, mais, patate, frutta, fagioli e tante altre belle cose.
In questi luoghi possiamo permetterci di essere vegetariani ma e' un lusso non concesso a tutti gli abitanti del pianeta.
Fratello Cadfael
22-09-2009, 13:33
Fra poco più di un mese...
...Un cinghiale per "devastare" i campi di patate? 700 euro, se però è un "riproduttore selezionato" si passa ad 850...
Boh... nella zona che frequento (Casentino) e dove conosco diversi cacciatori l'unico ripopolamento di cui so si riferisce a qualche anno fa e riguarda i lupi, reimmessi nel territorio per contrastare i cinghiali che sono veramente tanti ed arrivano a devastare i raccolti non solo in montagna, ma anche a valle. E considerando che gli abitanti del luogo oltre che cacciatori hanno tutti o quasi un orto (grande o piccolo che sia) al quale dedicano non poco tempo ed energie trovo quantomeno improbabile che spendano soldi per ripopolare la zona di cinghiali (come se non ce ne fossero già abbastanza).
Se poi si parla di zone recintate, appositamente ripopolate per essere un corrispettivo del laghetto di pesca sportiva allora ti dò ragione: è indecente e immorale.
Huahuahuah, Pieno così di cacciatori che vanno ad uccidere vacche... ma per piacere..
L'allevamento è una cosa la caccia un'altra... la Caccia anche se non sei vegetariano la puoi benissimo evitare... L'allevamento sai com'è...
La caccia, non essendo piu' nella preistoria, la vedo al 99% come "divertimento" se lo si puo' chiamare così, poi che chi caccia si mangia le prede vorrei ben vedere, che cazz* deve fare buttarle nel campo accanto?
Almeno danno una parvenza di utilità a questo inutile
"sport".
Al contrario l'allevamento di qualsiasi genere lo considero come cosa essenziale, da da mangiare alla gente.. almeno chi uccide vacche porci o altri animali da allevamento non va a divertirsi lo fa per lavoro e per campare :\
:muro:
Caro Mixkey, evidentemente non sei pienamente al corrente delle modalità con le quali vengono nutriti gli animali, vegetariani ndr, allevati a scopo alimentare.
Se tu fossi a conoscenza che il puro nutrimento da pascolo non sarebbe sufficiente a farli crescere nei tempi e modi necessari al soddisfare ila domanda che ne diresti ?. Che diresti se tu fossi al corrente che vengono utilizzati in abbondanza cereali nobili come il grano ?. Che molto mais finisce in pancia ai bovini quando potrebbe alimentare molte più persone rispetto la carne chene risulta ?.
Attento nel fare affermazioni senza disporre dei dati indispensabili, rischi di trarre conclusioni errate quanto furvianti.
P.S. In Argentina ed in Brasile ho visto con i miei occhi allevamenti allo stato semibrado, non puoi immaginare quanto spazio occorra per ogni capo di bestiame e quanto tempo occorra affinchè un capo cresca a sifficienza da divenire maturo per l'esser catturato e macellato. Se ci si basasse solo su questo metodo, che io auspicherei perchè molto sano e scevro da rischi come il famigerato "morbo della mucca pazza", non si riuscirebbe a soddisfare la richiesta di carne. In alternativa, se si utilizzasse lo spazio per raggiungere lo scopo di soddisfare la donmanda, occorrerebbe tanto spazio da impedire la coltivazione di alimentari vegetali e si otterrebbe di affamare molte più persone rispetto oggi.
Io sto parlando di come allevano i bovini i popoli poveri, come li allevava mia nonna per la quale il bovino trasformava in proteine nobili l'erba ed il maiale faceva altrettanto con gli avanzi e le ghiande.
I bovini venivano allevati per il latte (ed il vitello si vendeva) ed il maiale per la carne ed il grasso che integrava l'alimentazione a base di farina di castagne.
So bene cosa succede negli allevamenti intensivi ma molti popoli del mondo utilizzano ancora gli animali in questo modo ricordando anche ovini, conigli e galline.
Mia nonna non avrebbe mai utilizzato grano per nutrire una mucca, lo avrebbe trovato stupido e sconveniente e cosi' fanno ancora le popolazioni povere.
Conosco la storia per ragioni, le ho vissute da bambino, familiari.
Certo, ma per ottenere una bistecca occorrono aree vastissime e molto tempo. Non dico che ciò non sia giusto, ho mangiato carne, in Basile ed Argentina, tratta da animali allevati in stato di semilibertà e solo a foraggio che grucavano essi stessi ed il sapopre/consistenza sono assai suiperiori alla carne da allevamento intensivo.
Neppure la mia, anche la mia famiglia, come quasi tutte, ha radici contadine.
Che allevare animali in modo intensivo rappresenti comunque uno spreco è un fatto assodato, con i cereali utilizzati si nutrirebbero molte più bocche di quante possa la carne ricavata dal loro utilizzo.
Sono d'accordo, infatti ribadisco che oggi possiamo permetterci di essere vegetariani mentre solo mezzo secolo fa l'integrazione della dieta con animali da allevamento o cacciati era necessaria dato che era l'unica maniera per trasformare in cibo cio' che non lo era.
Attualmente mangiare carne puo' essere ritenuto uno spreco.
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