Contrasti estremi? Ci pensa l'HDR
Ci sono situazioni in cui la capacità adattiva dell'occhio umano rimane insuperata e i sensori delle nostre fotocamere digitali non riescono a riprodurre con fedeltà tutti i particolari che invece attraverso la retina vengono registrati dal nostro cervello. Le situazioni in cui ci sono forti contrasti di luce sono le più evidenti: il nostro occhio si muove rapidamente lungo tutta la scena adattando "l'apertura" a ogni zona e riuscendo così a farci percepire sia i particolari nelle ombre, sia quelli nelle zone più luminose. Con un sensore digitale è generalmente invece necessario decidere da quale parte stare, se salvare le alte luci, perdendo i particolari più in ombra, o se svelare questi ultimi, andando però a bruciare le parti più chiare dell'immagine.
La tecnica di adattare l'esposizione alle diverse zone dell'immagine è in realtà possibile anche con le foto digitali. La cosiddetta tecnica HDR - High Dynamic Range - permette di ottenere fotografie con una gamma dinamica estesa, tale da riuscire a riprodurre tutti i toni di un'immagine, anche ad alto contrasto. Una volta era una tecnica complicata da attuare in post produzione, utilizzando due o più scatti fatti 'a forcella', ossia con la stessa inquadratura, ma con esposizione diversa. I risultati sono quelle foto che lasciano a bocca aperta chiunque le veda e che tutti vorrebbero avere nella propria galleria.
I moderni smartphone, come ASUS ZenFone 2, portano in dote la potenza di calcolo di un computer e permettono oggi con un solo click di ottenere immagini HDR direttamente dalla fotocamera. Generalmente la fotocamera si occupa di fare tutto da sola, regolando automaticamente i parametri giusti, basta attivare da menu la funzione HDR. Variando poi il punto dove viene letta l'esposizione ed eventualmente la compensazione è possibile ottenere risultati sempre in linea coi propri gusti.
In sintesi
- Attiva la funzione HDR
- Regola la compensazione dell'esposizione per risultati perfetti