YouTube continua a punire gli utenti con adblocker: i video adesso vengono rallentati

Google estende ulteriormente la campagna contro i software di blocco della pubblicità implementando rallentamenti intenzionali sui video di YouTube. Gli utenti segnalano pause forzate e schermate nere durante la riproduzione, mentre l'azienda reindirizza verso pagine di supporto tecnico per risolvere i presunti "errori"
di Nino Grasso pubblicata il 17 Giugno 2025, alle 10:21 nel canale WebGoogleYouTube
Continua la battaglia tra Google e gli utenti che utilizzano software per bloccare la pubblicità su YouTube. Dopo i tentativi di blocco totale della riproduzione dei video, la piattaforma sta implementando una nuova strategia che prevede il rallentamento deliberato della riproduzione dei contenuti per chi utilizza ad blocker, creando un'esperienza utente volutamente degradata per spingere verso la disattivazione di questi strumenti.
Le segnalazioni degli utenti descrivono una serie di comportamenti anomali durante la visione dei video. Molti riportano la comparsa di schermate nere per la durata equivalente a uno o due spot pubblicitari, accompagnate da messaggi che indicano "interruzioni" nell'angolo inferiore sinistro dello schermo. Secondo quanto emerso da un nuovo articolo di PCWorld, questi fenomeni si verificano sistematicamente quando vengono rilevati software di blocco degli annunci attivi.
YouTube continua a punire gli utenti con adblocker
La strategia adottata da Google prevede diversi livelli di intervento: alcuni utenti hanno ricevuto un ultimatum sotto forma di conto alla rovescia che consente la visione di soli tre video prima del blocco completo, a meno che non venga disabilitato l'ad blocker. Altri sperimentano pause forzate di durata variabile tra i 5 e i 10 secondi su ogni video, accompagnate dal messaggio "Stai riscontrando interruzioni? Scopri perché".
Il sistema di reindirizzamento implementato dalla piattaforma porta gli utenti verso pagine di supporto tecnico ufficiali di Google, dove vengono fornite istruzioni specifiche per la risoluzione degli "errori" di riproduzione video. Le indicazioni tecniche suggeriscono di "controllare se le estensioni del browser che bloccano gli annunci influiscono sulla riproduzione video", rendendo esplicito il collegamento tra l'uso di questi strumenti e i problemi riscontrati. Un rappresentante di AdGuard citato dalla fonte ha definito la situazione come "un classico gioco del gatto e del topo", evidenziando come gli utenti stiano sviluppando metodi più sofisticati per aggirare le restrizioni.
La dinamica riflette una tensione crescente tra le esigenze commerciali di Google, che dipende significativamente dai ricavi pubblicitari, e le preferenze degli utenti che cercano un'esperienza di visione il più possibile godibile. È chiaro che Google considera l'uso degli ad blocker una violazione dei termini di servizio di YouTube, con l'unico modo concesso per rimuovere le pubblicità che rimane l'abbonamento a YouTube Premium, che garantisce la visione senza pubblicità al costo di 13,99 euro mensili.
49 Commenti
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Aspetterei anche un minuto pur di non dargliela vinta.
Carcere duro. Via la chiave ! Non riesco a sopportare che la gente f0tt@ la povera g00gol così, senza ritegno.
Vergogna.
[B]VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA !!![/B] (CIT)
[SPOILER]E il premio Oscar per la recitazione da protagonista va....ME STESSO !!![/SPOILER]
e' ciusto è ciusto anche i denuncerei questi scavazzacolli a trumpt, tutti a cuantanamo questi discraziati
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