X e l'uso dei dati degli utenti europei per Grok: altre 9 denunce per violazione del GDPR

X e l'uso dei dati degli utenti europei per Grok: altre 9 denunce per violazione del GDPR

Un gruppo europeo a difesa della privacy ha presentato denunce in 9 Paesi europei a carico di X per l'uso non autorizzato dei dati degli utenti europei nell'addestramento dell'IA Grok

di pubblicata il , alle 15:06 nel canale Web
X
 

None of Your Business è un'organizzazione europea per la difesa della privacy che ha di recente presentato nove denunce a carico di X/Twitter per via dell'uso, a sua opinione improprio, dei dati personali di oltre 60 milioni di utenti europei per l'addestramento di "Grok", il modello linguistico di intelligenza artificiale della piattaforma di microblogging.

Il tema al centro del dibattito è lo stesso già sollevato la scorsa settimana dalla Commissione Irlandese per la Protezione dei Dati, e cioè la mancanza di trasparenza nell'informare adeguatamente gli utenti Europei sul possibile uso dei loro dati per l'addestramento dell'IA. A questo si aggiunge l'aspetto più grave della vicenda, e cioè la mancata richiesta del consenso esplicito.

Nei giorni scorsi avevamo dato notizia del fatto che X aveva trovato un punto d'accordo con il DPC, decidendo di sospendere l'addestramento di Grok con i dati degli utenti europei fino a settembre, quando il caso sarà riesaminato. Secondo NOYB però questa misura non è sufficiente, accusando inoltre il DPC di aver gestito la questione in maniera superficiale e senza indagare adeguatamente sugli aspetti legali coinvolti. NOYB osserva inoltre che X non ha ancora chiesto il consenso esplicito degli utenti europei, che secondo il GDPR è l'unico metodo ammesso per poter utilizzare ed elaborare i loro dati.

Le denunce presentate da NOYB riguardano una discreta varietà di potenziali violazioni del GDPR europeo, inclusi i principi fondamentali di trasparenza, liceità del trattamento, e il diritto degli utenti di essere informati e di dare il proprio consenso. NOYB, d'altra parte, pone alcune domande cruciali: perché X non ha informato tempestivamente gli utenti dell'addestramento di Grok? Cosa è successo ai dati UE già incorporati nei set di addestramento? Come può X garantire un'adeguata separazione tra dati UE e non UE?

Le denunce sono state presentate alle autorità per la protezione dei dati di nove paesi europei (Austria, Belgio, Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Spagna) richiedendo una procedura d'urgenza secondo i termini dell'articolo 66 del GDPR, che consente alle autorità di emettere sospensioni preliminari nelle situazioni in cui vi sia stato un uso non autorizzato dei dati e a fronte dell'impossibilità di eliminare i dati già elaborati (che è di fatto quello che è accaduto con Grok).

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