WhatsApp contro le catene: allo studio una misura anti-spam
WhatsApp sembrerebbe valutare alcune misure per combattere le catene di messaggi. Se quelle più innocue provocano solo fastidio, sono numerosi i casi in cui sono sfociate in violenze e anche morti. Combatterle è quindi necessario
di Riccardo Robecchi pubblicata il 17 Gennaio 2018, alle 17:21 nel canale WebQuella delle catene sui social network è una piaga che ha assunto dimensioni mastodontiche. WhatsApp starebbe studiando un modo per cercare di limitare la diffusione dei messaggi segnalando agli utenti che si tratta di spam.
WhatsApp mostrerebbe un avviso relativo al fatto che "il messaggio è stato inoltrato molte volte e potrebbe trattarsi di spam", sia che si stia inoltrando il messaggio, sia che lo si stia ricevendo. La funzionalità sarebbe al momento relegata a un ristretto numero di utenti e non è noto se sarà poi resa ufficiale o meno.
Sono molte le catene che si diffondono tramite WhatsApp e le più frequenti riguardano la presunta necessità di pagare per il servizio, a meno che il messaggio non venga diffuso. Proprio la scorsa settimana avevamo riportato del presunto ritorno di WhatsApp a pagamento per via di Yong Lin, nuovo "direttore di WhatsApp" - fatto che risulta essere ovviamente falso.
Come ricorda TechCrunch, però, non sempre le catene sono innocue. Si sono registrati casi di notizie false diffuse tramite catene su WhatsApp che hanno portato a feriti e morti in India, dove folle inferocite hanno linciato persone totalmente innocenti. Anche in Italia sono avvenuti casi di persone definite pedofile, minacciate di morte e danneggiate, senza però avere alcuna colpa.
Contenere - per quanto possibile - il fenomeno delle catene è quindi importante per la sicurezza. Se le catene "classiche" non portano che fastidio (e, in certi casi, qualche considerazione su chi le inoltra), altre sono più pericolose. Un controllo è quindi necessario e l'avviso che il messaggio potrebbe essere spam o falso è una modalità non invasiva per far - forse - riflettere gli utenti.
La migliore medicina contro le catene è il pensiero critico, che si può foraggiare solo in due modi: con il dubbio misto alla curiosità e con lo studio. Un avviso contro lo spam potrebbe favorire il primo elemento che, chissà, potrebbe portare al secondo.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infogià per quanto mi riguarda era un cancro prima, ora che ce l'ha FB è pure peggio.
ma il problema è che tutti ce l'hanno, tutti la usano, e se non la vuoi usare devi, perchè tutti usano solo quella.
e in 5 minuti la mattina ti trovi il telefono pieno di notifiche di buongiorno, kaffè, notizie su belen ec...
già per quanto mi riguarda era un cancro prima, ora che ce l'ha FB è pure peggio.
ma il problema è che tutti ce l'hanno, tutti la usano, e se non la vuoi usare devi, perchè tutti usano solo quella.
e in 5 minuti la mattina ti trovi il telefono pieno di notifiche di buongiorno, kaffè, notizie su belen ec...
Il problema non è whatsapp, ma le persone
Te ne conosci di pessime
Te ne conosci di pessime
Quoto!
perché se usassero Telegram manderebbero messaggi diversi?
Purtroppo ha ragione chi dice che il problema è la gente, non l'applicazione.
O chiunque mandi qualcosa che comincia con: "vergogna!!!!!!!!", oppure: "condividi se sei indignato"
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