Ue contro Booking.com per messaggi ingannevoli

Secondo la Commissione europea, una buona parte degli annunci di Booking.com sono ingannevoli e "manipolatori". Il noto intermediario online per prenotare hotel, B&B e case in affitto deve adeguarsi entro giugno 2020
di Rosario Grasso pubblicata il 27 Dicembre 2019, alle 16:01 nel canale WebSecondo la Commissione europea e le autorità di tutela dei consumatori degli stati membri che hanno partecipato all'indagine, Booking.com mostrerebbe dei messaggi ingannevoli e "manipolatori" agli utenti del famoso sito di intermediazione. In particolare, Booking.com deve rendere chiaro ai consumatori che qualsiasi dichiarazione del tipo "ultima camera disponibile" si riferisce solamente alla disponibilità su Booking.
Quelle che fino a oggi sembrano offerte a tempo limitato in realtà non sono tali. “Prenota subito, è l’ultima camera disponibile” è un "claim" che si legge frequentemente su Booking.com, ma in realtà non corrisponde a verità.
Il servizio dovrà anche esplicitare più chiaramente le condizioni per le quali un erogatore di servizi ricettivo si trova in cima alla pagina dei risultati per aver effettuato un pagamento. Devono essere più chiari tutti i confronti di prezzo e se ad esempio ci sono differenze per via di circostanze diverse, ed indicare i dettagli sul prezzo della tariffa standard preso come riferimento. Booking.com dovrà anche mostrare gli alloggi esauriti in una posizione nei risultati adeguata ai criteri di ricerca e indicare chiaramente se un alloggio è offerto da un host privato o da un professionista.
Le modifiche alla piattaforma dovranno essere operative entro luglio 2020 e le autorità nazionali per la protezione dei consumatori dovranno collaborare per evidenziare eventuali infrazioni. Booking.com si dice disponibile a lavorare con la Commissione Ue per rendere la piattaforma il più amichevole possibile nei confronti dei consumatori.
Booking.com è stata creata nel 1996 ad Amsterdam ed è senza dubbio uno dei più importanti siti online in cui poter prenotare hotel, B&B ma anche case in affitto. Un vero e proprio intermediario online che consente appunto la prenotazione di alberghi e abitazioni andando ad accettare la richiesta da parte degli utenti e l'offerta da parte degli addetti ai lavori. Già in passato la Procura di Genova ha aperto un'inchiesta per mancato versamento dell'IVA al Fisco italiano da parte del colosso online per oltre 350 milioni di euro.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVero, l'ultima volta ho speso meno sul sito dell'hotel e sempre con cancellazione gratuita.
è una vecchia tecnica che continua a riscuotere il suo bel successo
Però in effetti non dicono quale domenica...
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