Tragedia in Francia: streamer muore durante una live. Aperta un'inchiesta
La morte in diretta del giovane streamer francese Jean Pormanove apre una complessa indagine giudiziaria sul ruolo delle piattaforme e degli spettatori. L'episodio accende un nuovo dibattito sulla violenza digitale e la responsabilità degli operatori.
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 21 Agosto 2025, alle 08:42 nel canale WebSecondo il filmato visionato dal sito investigativo, "si vede Jean Pormanove sdraiato immobile, circondato da altre persone che sembrano addormentate. Un contatore indica '298 ore', il che suggerisce che la diretta è in corso da dodici giorni."
Secondo quanto riportato da fonti giornalistiche nazionali e internazionali, Pormanove si trovava da tempo al centro di un vero e proprio attacco di cyberbullismo. Commenti ostili, minacce e insulti sullo sfondo personale e razziale erano all'ordine del giorno durante le sue trasmissioni. Chi lo seguiva più da vicino aveva già notato i segni di un crescente malessere. Più volte lo streamer aveva accennato alla difficoltà di gestire l'aggressività della chat e alla sensazione di trovarsi esposta senza alcuna protezione.
La serata del 19 agosto si è trasformata in un dramma. Testimonianze raccontano che durante la diretta Jean stessi leggendo alcuni messaggi particolarmente violenti arrivati in chat. Pochi minuti dopo, Jean si sarebbe accucciato di fronte alla telecamera. La trasmissione è stata interrotta, ma il video ha già fatto il giro dei social, rilanciando con forza il tema della tossicità all'interno delle piattaforme di streaming.
Il caso Pormanove scuote il web: la Francia indaga sulla morte dello streamer durante un live
Le autorità francesi hanno confermato di aver aperto un'inchiesta per “determinare le cause della morte” e verificare il peso che le molestie online possono aver avuto nella vicenda. L'attenzione non è rivolta soltanto alla dinamica immediata dell'episodio, ma anche al contesto più ampio: l'ambiente dei live streaming, caratterizzato da forte competizione, esposizione costante e quasi totale assenza di filtri nella comunicazione tra streamer e pubblico.
Il ministro francese per il Digitale, interpellato dai media, ha parlato apertamente di “una tragedia che non deve essere archiviata come fatto isolato”. L'esecutivo ha annunciato l'avvio di un tavolo di lavoro con le principali piattaforme di streaming per discutere nuove norme di tutela, in particolare contro l'incitamento all'odio e le molestie reiterate.
Il caso di Jean Pormanove ricorda da vicino episodi avvenuti in altri paesi, dove la pressione online e la continua ostilità da parte degli spettatori hanno avuto conseguenze gravissime sulla salute mentale dei content creator. Negli ultimi anni, diverse associazioni hanno lanciato l'allarme: il livello di tossicità sulle piattaforme è in crescita ei sistemi di moderazione non sembrano in grado di arginare il problema con sufficiente efficacia.
Dal canto suo, Kick ha espresso cordoglio per la morte dello streamer e ha dichiarato di collaborare pienamente con le autorità nelle indagini. Resta tuttavia aperta la questione della responsabilità delle piattaforme: fino a che punto un servizio di live streaming può essere chiamato a rispondere degli abusi perpetrati all'interno delle proprie community?
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26 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSicuri che avesse 25 anni? Dalla foto non si direbbe.
Da altra fonte (link) riportano 46. Inoltre si legge anche "ha perso la vita dopo oltre dieci giorni ininterrotti di live su Kick".
P.S. riportato anche sul sito francese segnalato dalla redazione: manco sapete leggere
Lo stesso discorso come per i "femminicidi", sembra che sono stati inventati solo negli ultimi anni...
Mi dispiace molto che sia morto, però mi viene da pensare che un po' se l'è cercata, come quando accade la morte di un selfista estremo (quelli che per fare like si fanno un selfie sfidando la gravità ad es.)
Mi dispiace molto ma penso anche che "chi cerca trova"
Era in diretta da 12 giorni consecutivi in una specie di format dove due persone lo picchiavano insultavano e facevano qualsiasi cosa e lui subiva.
Secondo i due che lo torturavano era tutta una messinscena, il tizio però è morto.
Il problema oltre ai 3 o 4 esseri, compreso il morto, che avevano studiato e che portavano avanti una cosa del genere è la piattaforma che ha permesso per giorni se non anni live del genere.
Arrestare tutti e chiudere la piattaforma Kick e denunciare penalmente i rappresentanti legali.
Sto tizio a quanto pare lo faceva di lavoro farsi insultare e malmenare in diretta quindi che colpa avrebbero gli "spettatori" a parte essere persone schifose a cui piace guardare uno che viene menato e insultato?
Cioè a parte i gusti sullo "spettacolo" è come se cadesse un acrobata e indagassero il pubblico.
Per parlare di queste cose dovrebbero prima dimostrare che lui non era consenziente, ma a sto punto sarebbe tenuto li contro la sua volontà e parlerebbero di reati ben più gravi come sequestro di persona.
Sto tizio a quanto pare lo faceva di lavoro farsi insultare e malmenare in diretta quindi che colpa avrebbero gli "spettatori" a parte essere persone schifose a cui piace guardare uno che viene menato e insultato?
Cioè a parte i gusti sullo "spettacolo" è come se cadesse un acrobata e indagassero il pubblico.
Per parlare di queste cose dovrebbero prima dimostrare che lui non era consenziente, ma a sto punto sarebbe tenuto li contro la sua volontà e parlerebbero di reati ben più gravi come sequestro di persona.
Infatti, questo tizio ha praticamente fatto tutto da solo.
E' un pò come prendersela con un coltello quando uno decide di pugnalarsi... siamo allo stesso livello.
E' un pò come prendersela con un coltello quando uno decide di pugnalarsi... siamo allo stesso livello.
Oh che poi sia chiaro che per me ste cose andrebbero vietate e non tanto perché pericolose per chi le crea, quello mi dispiace ma sono affari loro, se ne assumono il rischio come tutte le altre figure professionali rischiose (stuntman, acrobati, sport estremi, ecc.)
Più che altro perché è uno spettacolo schifoso e che va ad alimentare quelle che secondo me sono malattie mentali, cioè se guardi uno cosa del genere per più di 10 minuti (inizialmente magari uno è curioso) hai qualche problema.
comunque non è nè il primo e nè l'unico che muore durante le dirette streaming
spesso questi streamer compiono delle maratone quasi insostenibili per il fisico, in questo caso però pare ci fosse di mezzo anche digiuno forzato, maltrattamenti, privazioni del sonno, uso di sostanze tossiche e persino reclusione forzata da parte di qualche aguzzino che sembra speculasse sui suoi show....
quello che pare essere il suo ultimo messaggio a sua madre sembra essere abbastanza chiaro:
«Ciao mamma, come stai?
Sono bloccato da un po' nel "gioco della morte" di Owen Cenazandotti.
Sta andando troppo oltre, mi sento come se fossi rapito, intrappolato nel loro concetto di merda.
Sono stufo, voglio uscire di qui, ma l'altro tipo non me lo permette, mi tiene rinchiuso.»
Certamente una vicenda che va ben oltre gli insulti e la comunità tossica.
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