Test segreti su YouTube: i video vengono alterati dall’IA. Google costretta a confermare

Test segreti su YouTube: i video vengono alterati dall’IA. Google costretta a confermare

Google conferma che alcuni video su YouTube sono stati modificati con sistemi di IA per ridurre rumore e sfocature, ma creatori e pubblico protestano: la sperimentazione è stata avviata senza avvisi e senza possibilità di disattivazione

di pubblicata il , alle 09:31 nel canale Web
YouTube
 

Da qualche tempo diversi YouTuber hanno notato strane alterazioni nei video da loro caricati, maturando quindi il sospetto di qualcosa di non regolare che stava accadendo dietro le quinte. Dopo qualche settimana in cui alcuni canali hanno evidenziato il problema ed approfondito il tipo e l'effetto delle alterazioni, è arrivata una conferma ufficiale: Google sta sperimentando una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale per migliorare automaticamente la qualità dei video caricati sulla piattaforma. Una scelta che l’azienda difende come parte dello sforzo per “offrire la migliore qualità possibile”, ma che ha sollevato forti polemiche per via del mancato preavviso agli autori e dell’assenza di un’opzione per disattivare questa funzione.

I primi segnali si erano notati in alcuni YouTube Shorts, all’inizio di quest’anno. Diversi utenti segnalavano effetti innaturali nelle immagini: artefatti strani, distorsioni sui bordi e una nitidezza eccessiva, non propria di un video reale. In pratica lo stesso tipo di imperfezioni che si notano quando si ingrandisce troppo una foto scattata da smartphone, facendo emergere contorni innaturali e superfici “pittoriche”. Qualche creator ha avanzato l'ipotesi che YouTube stesse applicando un qualche genere di upscaling ai video caricati. 

Rene Ritchie, responsabile editoriale di YouTube, ha chiarito che non si tratta di intelligenza artificiale generativa come quella adottata da Google in molti altri prodotti, e non si tratta nemmeno di upscaling. La piattaforma usa invece sistemi di “machine learning tradizionale” con l’obiettivo di ridurre sfocature e rumore, aumentando al tempo stesso la precisione dell’immagine. Una differenza tecnica importante, ma che nella percezione dei creatori rimane poco rilevante: si tratta pur sempre di contenuti modificati da algoritmi senza alcuna notifica preventiva.

Google non ha però chiarito se questa fase sperimentale si trasformerà in una funzione stabile e se sarà garantita in futuro la possibilità di accettarla o disattivarla a discrezione dei creatori. Alcuni spettatori occasionali potrebbero persino trovare gradevoli i video ritoccati, ma chi realizza contenuti in modo professionale, e che normalmente opera con un preciso intento creativo, non ha accolto positivamente l’iniziativa: più che migliorarne l’estetica, gli algoritmi sembrano introdurre difetti inaccettabili e compromettono la fedeltà visiva originale.

Il problema, inoltre, si estende verso un'altra prospettiva: creatori e spettatori temono che questi ritocchi possano generare sospetti infondati e minare la credibilità dei video pubblicati. Una problematica che potrebbe diventare sempre più rilevante ora che Google si prepara a portare nel mondo di YouTube anche Veo, il suo sistema di generazione video basato su IA.

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