Telegram, il CEO contro le commissioni dell'App Store per i creator: "distruggono i sogni"

Pavel Durov critica aspramente Apple perché vieta ai creatori di contenuti di usare piattaforme di monetizzazione di terze parti
di Andrea Bai pubblicata il 31 Ottobre 2022, alle 17:01 nel canale WebTelegram
Le regole dell'App Store "distruggono i sogni" e "danneggiano l'imprenditorialità": è l'opinione del CEO di Telegram, Pavel Durov, che nei giorni scorsi ha espresso il proprio punto di vista critico sulla commissione del 30% che la Mela riscuote per gli acquisti in-app per gli sviluppatori che guadagnano oltre 1 milione di dollari all'anno.
Durov ha condiviso la sua invettiva sul proprio canale Telegram, spiegando inoltre che Apple aveva fatto sapere a Telegram che non avrebbe potuto consentire ai creatori di contenuti di utilizzare metodi di pagamento di terze parti per le vendite tramite Telegram. In questo modo Telegram non ha altra scelta che disabilitare i contenuti e i canali a pagamento sulla versione iOS dell'app.
"Apple non è contenta dei creatori di contenuti che monetizzano i loro sforzi senza pagare una tassa del 30%. Questo è solo un altro esempio di come un monopolio da migliaia di miliardi di dollari abusa della propria posizione dominante a spese di milioni di utenti che stanno cercando di monetizzare i propri contenuti" ha affermato Durov. Il CEO di Telegram ha invitato l'Unione Europea, l'India e tutto il mondo ad "iniziare ad agire".
Ecco il messaggio integrale di Pavel Durov:
"Alcuni creatori di contenuti hanno
iniziato a utilizzare bot di pagamento di terze parti per vendere
l'accesso a singoli post nei loro canali Telegram. In questo modo, i
creatori di contenuti potevano ricevere quasi il 100% di ciò che i loro
abbonati pagavano, il che è stato fantastico.
Sfortunatamente, abbiamo ricevuto la notizia da Apple che non erano
contenti che i creatori di contenuti monetizzassero i loro sforzi senza
pagare una tassa del 30% ad Apple. Dal momento che Apple ha il controllo
completo sul suo ecosistema, non avevamo altra alternativa che
disabilitare tali post a pagamento sui dispositivi iOS.
Questo è solo un altro esempio di come un monopolio da trilioni di
dollari abusa del proprio dominio sul mercato a spese di milioni di
utenti che stanno cercando di monetizzare i propri contenuti. Spero che
le autorità di regolamentazione nell'UE, in India e altrove inizino ad
agire prima che Apple distrugga più sogni e schiacci più imprenditori
con una tassa più alta di qualsiasi IVA imposta dal governo.
Nel frattempo, noi di Telegram lavoreremo per offrire ai creatori
strumenti potenti e facili da usare per monetizzare i loro contenuti, al
di fuori dell'ecosistema restrittivo di Apple."
25 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoApple ti da uno spazio e come affito chiede il 30% dei guadagni, è alto ma e quello che ci stà scritto su contratto quando ci vai a "Dormire".
Non mi piace Apple ma nemmeno i commenti di questi che vorrebbero Moglie Ubriaca e Botte Piena. Nessuno li OBLIGA a fare l'app anche su iphone.
Probabilmente quel CEO è lo stesso che parcheggia 24/7 da Lidl la TESLA e non fà nemmeno la spesa al supermercato.
Se applicassero un fee del 10/15% la cosa sarebbe più accettabile.
se non ti sta bene vai altrove
se non ti sta bene vai altrove
Questo però sarebbe valido se ci fossero alternative. Nel mondo Apple non esistono perchè o installi da AppStore oppure non installi (chiaramente tenendo il telefono/tablet come te lo vendono).
Su Android invece ti dò pienamente ragione, ci sono alternative come pure il download diretto.
Store loro regole loro
Esiste Android. Ci mancherebbe pure che ci inventiamo le regole per le aziende. Apple è una vetrina come tante fisiche, se la vuoi paghi quanto ti chiedono. Altrimenti non la usi. Ultimamente ci inventiamo regole per tutti, whatsapp, apple, etc. Io uso android da una vita e i prodotti Apple mi piacciono per certi versi, per altri li evito come la peste,in primis il prezzo.
Da come è scritto l'articolo solo con Apple, o meglio pare che solo Apple abbia imposto che i messaggi dei bot dei "creatori di contenuti" che cercano di autofinanziarsi in questo modo vengano bloccati.
Sinceramente a me la questione lascia perplesso, qui si sta parlando di una transazione diretta, dove sia Telegram che Apple c'entrano davvero poco, perché Apple dovrebbe esigere una commissione? Cioè se io vendo la mia auto usata tramite WhatsApp ne devo pagare il 30% a Apple?
Forse serve che i legislatori comincino a prendere coscienza del problema e che magari creino delle nuove regole per gli store...
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".