Streaming Community: AgCom conferma le sanzioni fino a 5000 euro per gli utenti della piattaforma

Il commissario Capitanio chiarisce le conseguenze per chi utilizza siti di streaming illegale: multe da 154 euro al primo utilizzo, che possono raggiungere i 5.000 euro per le recidive, e questo vale anche per il celebre Streaming Community.
di Nino Grasso pubblicata il 04 Giugno 2025, alle 09:21 nel canale WebL'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni torna a ribadire con fermezza la propria posizione contro chi utilizza piattaforme di streaming illegale. Le recenti dichiarazioni del commissario AgCom Massimiliano Capitanio hanno fatto chiarezza su una questione che coinvolge un numero consistente di utenti italiani: le sanzioni per chi accede a contenuti pirata attraverso siti come Streaming Community comportano rischi economici concreti e immediati.
La piattaforma rappresenta ormai un fenomeno consolidato nel panorama digitale italiano, configurandosi come un sito di semplice accesso e utilizzo che offre gratuitamente film, serie TV e documentari prelevati senza autorizzazione da servizi a pagamento. L'accesso senza registrazione espone gli utenti a pubblicità invasive e, soprattutto, alla cessione di propri dati personali alle organizzazioni criminali che gestiscono questi servizi. Capitanio ha risposto ad alcune domande in un'intervista con Fanpage, da cui sono emersi dettagli interessanti per gli utenti della "community".
Streaming Community e pirateria in generale: AgCom ribadisce le sanzioni per gli utenti
Il sistema sanzionatorio che viene applicato per gli utenti della piattaforma prevede, come abbiamo visto su altri servizi, un approccio graduale ma severo. La prima violazione comporta una multa di 154 euro, riducibile a un terzo seguendo le procedure standard delle sanzioni amministrative, portando l'importo effettivo a circa 51 euro. Tuttavia, il meccanismo diventa particolarmente punitivo per i recidivi: la seconda violazione comporta subito una sanzione di 5.000 euro, senza possibilità di riduzione.
Il monitoraggio delle attività illegali non rappresenta una novità nell'arsenale di AgCom: le autorità hanno sempre mantenuto attivi sistemi di controllo per identificare gli utenti che accedono a contenuti protetti da copyright. La differenza sostanziale, adesso, risiede nell'approccio: mentre in passato gli sforzi si concentravano principalmente sullo smantellamento delle reti criminali, ora l'attenzione si sposta anche verso la sensibilizzazione e la responsabilizzazione diretta degli utenti finali.
Capitanio ha anche precisato che aprire la piattaforma non costituisce automaticamente una violazione, ma è la visione prolungata di contenuti cinematografici o televisivi protetti da copyright che viene registrata e può comportare l'irrogazione della multa. In futuro, la lotta alla pirateria digitale vedrà un ampliamento significativo degli strumenti a disposizione di AgCom. Piracy Shield, attualmente limitato ai contenuti sportivi, verrà esteso anche alle piattaforme che distribuiscono illegalmente film e serie TV. L'aggiornamento normativo è già stato approvato e il regolamento attuativo dovrebbe essere portato in Consiglio entro la fine di luglio.
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn che senso viene registrata? Da chi? Con quali autorizzazioni?
Ricordo che gli indirizzi IP sono un dato personale soggetto alla normativa sulla privacy, per non parlare del tracciamento del traffico che può avvenire solo in seguito ad un provvedimento giudiziario.
Se ci stanno tracciando ("STACCAH STACCAH! [cit.]) vorrei capire in quale quadro normativo, visto che Piracy Shield è tutt'altra roba.
By(t)e
In che senso viene registrata? Da chi? Con quali autorizzazioni?
Ricordo che gli indirizzi IP sono un dato personale soggetto alla normativa sulla privacy, per non parlare del tracciamento del traffico che può avvenire solo in seguito ad un provvedimento giudiziario.
Se ci stanno tracciando ("STACCAH STACCAH! [cit.]) vorrei capire in quale quadro normativo, visto che Piracy Shield è tutt'altra roba.
By(t)e
Questi articoli sono pura disinformazione, ma sono imposti, se vai a vedere le principali piattaforme tecnologiche, tutte hanno lo stesso comunicato.
Praticamente uguale e con le stesse castronerie scritte, è un tentativo di ingegneria sociale.
Lo vedi perche non c'è pensiero critico, facciamo alcuni esempi:
Se l'accesso è senza registrazione,che dati personali cedo? L'IP è un dato sensibile ma non personale
Prima castroneria che su un sito tecnico serio verrebbe subito criticata.
Quali altre piattaforme, non ci sono casi di sanzioni per casi di accesso in modo gratuito. Se per altri servizi intendiamo il "pezzotto" è disinformazione
in quel caso c''era un transizione di denaro qui NO
Andiamo avanti con le castroneria, come identifichi le persone? Dal IP? Si certo ma serve un provvedimento del giudice che non può essere generico ma a singola persona, non è possibile intercettare tutte le persone che si collegano a un sito, a meno di reati PENALI GRAVI. Qui siamo su un illecito civile.
Castroneria finale, FALSISSIMO non possono FARLO, anche a livello tecnologico è impossibile, HTTPS cripta i dati e quindi possono solo sapere che mi collego al sito NON QUELLO CHE VEDO!!!! Potrei anche vedere un film di 100 anni fa che non è soggetto a nessun vincolo di copyright
Questa si chiama ingegneria sociale, sanno che non possono legalmente fare nulla e cercano di spaventare la gente, ma su un sito di tecnologia è controproducente, ci sono persone che ne capiscono un pochino e li smascherano
Con WARP esci sempre con un IP italiano, mi sembra eh
Per il tracciamento andrà forse bene, per il resto meh
Per il tracciamento andrà forse bene, per il resto meh
Con Warp esci con un ipv6 comune a tutti. Non applicando filtri (almeno non ora) di fatto blocca tutti i blocchi (mi si passi l'espressione). Per cui con Warp puoi fare tutto quello che ti pare, con una solida garanzia che avranno le loro gatte da pelare per QUALSIASI rintracciamento di ip .....
Ho appena provato, perchè non volevo scrivere una cagata
Ipv4 e ipv6, comune a tutti certamente, [U]ma nella tua zona[/U]
la geolocalizzazione dell'area è grossomodo la stessa
Hai perfettamente ragione su tutto.
In particolare io potrei anche aprire il sito e passare 2 ore a leggere le descrizioni dei film o a sfogliare il catalogo per trovare un film che mi piace, ma senza guardare nessun materiale protetto da copyright.
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".