Sequestrati d'urgenza 121 milioni di euro ad Amazon Italia per una 'complessa frode fiscale'

La Guardia di Finanza ha sequestrato preventivamente 121 milioni di euro ad Amazon Italia Transport rilevando una frode fiscale lungo una filiera della consegna dei pacchi fatta di cooperative e sfruttamento dei lavoratori.
di Manolo De Agostini pubblicata il 23 Luglio 2024, alle 14:51 nel canale WebAmazon
Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano ha operato il sequestro preventivo d'urgenza di circa 121 milioni di euro per frode fiscale a carico della filiale italiana di Amazon - Amazon Italia Transport srl - con sede a Milano.
Quanto contestato riguarda il periodo tra il 2017 e il 2022, con effetti anche sulle dichiarazioni IVA del 2023. Secondo l'ANSA, risultano indagati per la presunta frode fiscale tre responsabili della srl, oltre alla stessa società per la responsabilità amministrativa.
L'indagine del pm di Milano Paolo Storari su Amazon ne segue di analoghe che hanno coinvolto realtà come DHL, GLS, Uber, LIDL, BRT, Geodis, Esselunga, Securitalia, UPS, Gs del gruppo Carrefour e Gxo.
Le imprese, almeno una quindicina in tutto, hanno poi versato all'erario, come risarcimenti sulle somme contestate, un "totale" di circa mezzo miliardo di euro e proceduto a internalizzare i dipendenti precedentemente in balia delle cooperative: sono stati stabilizzati così negli anni circa 14mila dipendenti e a 70mila è stato aumentato lo stipendio.
Al centro del filone ci sono i cosiddetti "serbatoi di manodopera", un presunto sistema tramite il quale le grandi aziende si garantiscono "tariffe altamente competitive" sul mercato "appaltando" per i loro servizi di logistica la manodopera a cooperative, consorzi e società "filtro" in modo irregolare, con annesso "sfruttamento del lavoro".
Le inchieste hanno fatto emergere un quadro in cui i lavoratori venivano costretti a passare da una società all'altra dalle quali erano formalmente assunti e lasciati sempre senza contributi previdenziali e assistenziali. Nel mezzo, false fatture ed evasione dell'IVA da parte delle cooperative.
Secondo il pm, siamo di fronte a "una complessa frode fiscale derivante dall'utilizzo, da parte della beneficiaria finale", Amazon Italia, "del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all'emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti".
Il "meccanismo fraudolento è tutt'ora in atto, con rilevantissime perdite per l'erario e situazioni di sfruttamento lavorativo che perdurano, a tutto vantaggio di Amazon Italia Transport srl".
Amazon Italia Transport srl sarebbe al centro di un sistema piramidale in cui solo apparentemente la gestione del servizio di trasporto e consegna dell'ultimo miglio sarebbe affidato a terzi attraverso la concatenazione di contratti di appalto o di trasporto ed il coinvolgimento di diversi soggetti quali "serbatoi di primo e secondo livello".
In realtà, Amazon Italia Transport srl "attraverso i propri dispositivi tecnologici, esercita poteri direttivi organizzando di fatto l'attività complessiva di distribuzione e consegna merci, compresa quella relativa alla cosiddetta consegna 'di ultimo miglio' in apparenza appaltata", spiega il pm. L'appaltatore non ha quindi discrezionalità operativa, potendo unicamente gestire aspetti quali "l'assegnazione di ruoli, l'organizzazione dei turni, il pagamento delle retribuzioni".
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoEh beh...sapete come si dice "non esistono storie che non esistono"...
...il bubbone doveva scoppiare prima o poi !
Poi dopo hanno inziato ad arrivare i furgoni di amazon, con i relativi dipendenti.
Poi dopo hanno inziato ad arrivare i furgoni di amazon, con i relativi dipendenti.
Idem e tutt'ora qualche volta capita.
Però, pensavo fosse per un'altro motivo e ti spiego perché:
Io ho il magazzino Amazon a 10 minuti da casa e prima che venisse completato arrivava tutto tramite SDA/Poste, successivamente invece iniziarono a venire i dipendenti Amazon con relativo furgone.
Però a volte (1 volta su 100) qualcuno con l'auto personale mi suona a casa e mi da il pacco Amazon (una punto sgangherata, un'altra con una Citroen C3 accompagnata da un'altra tizia, ecc...).
A quel punto pensavo fossero dipendenti Amazon che consegnavano fuori turno in quanto la notifica di "merce consegnata" mi arrivava parecchio tempo prima che effettivamente lo fosse (anche 2-3h). Ho pensato questo perché magari appunto visto magari il ritardo in cui erano (per capirsi dopo le 19-20, ma la notifica di pacco consegnato mi arrivava alle 15 per esempio) segnavano già consegnato per dire ad Amazon "Ok l'ho consegnato" e invece lo venivano a consegnare dopo con gran calma.
Ora invece leggendo questo articolo, ho capito perché.
Infatti...
Al tempo la notifica di consegnato arrivava appunto nel tempo...
Da quando ci sono i furgoni amazon, la notifica è in tempo reale alla consegna
Concordo !
Quelli che arrivano da noi son sicuro che sono Amazon, il furgone è sempre lo stesso tipo e con logo Amazon Prime, partono dal loro magazzino e tornano parcheggiati nel loro piazzare la sera (ci passo spesso davanti). Inoltre la divisa è Amazon (quella nera e blu).
Certo, non è cosa nuova, ma nel 2024 lo trovo inacettabile.
Quello che mi da fastidio è che la stragrande percentuale dei clienti per cui lavoro, accettano al massimo un sub appalto, Cliente->Fornitore (noi) ->Sub appaltatore.
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