Sam Altman (OpenAI) promette una rivoluzione per l'AI: "Farà sembrare antiquato ciò che c'è oggi"

Sam Altman (OpenAI) promette una rivoluzione per l'AI: "Farà sembrare antiquato ciò che c'è oggi"

Il CEO di OpenAI solletica la curiosità dei partecipanti al DevDay dei giorni scorsi. Cosa ci riserverà il futuro delle intelligenze artificiali generative?

di pubblicata il , alle 16:31 nel canale Web
OpenAIChatGPT
 

Si è tenuto nei giorni scorsi il primo developer day di OpenAI, la società autrice di ChatGPT, il celebre (o famigerato!) chatbot basato sull'intelligenza artificiale generativa. L'evento coincide quasi con il primo anniversario del debutto pubblico del chatbot, che è stato reso accessibile lo scorso 30 novembre.

Il DevDay, così battezzato da OpenAI, è stato teatro di diverse novità, con gli annunci legati a GPT-4 Turbo, le personalizzazioni possibili grazie a GTS e Copyright Shield per la protezione del diritto d'autore. Di queste novità, e non solo, vi abbiamo già parlato nella notizia "OpenAI annuncia GPT-4 Turbo, GPTs e molto altro: ecco tutti gli annunci al DevDay".

Si tratta di novità che secondo lo stesso CEO di OpenAI, Sam Altman, sono addirittura "di poco conto" se comparato a ciò su cui la società sta lavorando in questo momento e che verrà reso disponibile in futuro, ma su cui ovviamente non è stato diffuso alcun indizio.

"Speriamo che tornerete l'anno prossimo. Quello che stiamo lanciando oggi sembrerà piuttosto antiquato rispetto a quello che stiamo creando ora per voi" ha affermato Altman rivolgendosi al pubblico con un piglio decisamente ottimista. Una dichiarazione particolarmente ambiziosa, anche a fronte della velocità con cui le novità riguardo alle intelligenze artificiali generative si sono susseguite nel corso dell'ultimo anno.

Le IA generative si sono rivelate essere strumenti particolarmente potenti, e accolte dal pubblico in maniera controversa. Artisti e creativi hanno opinioni diametralmente opposte, i settori professionali osservano da un lato con entusiasmo, dall'altro con paura, mentre la società in senso più ampio ha potuto sperimentare sia gli aspetti divertenti, sia quelli più pericolosi come i deepfake.

Un dualismo che è riconosciuto anche da OpenAI stessa, come ha affermato le scorse settimane quando ha annunciato la creazione di un nuovo team dedicato ad affrontare gli eventuali "rischi catastrofici" che possono derivare da sviluppi incontrollati delle AI: "Riteniamo che i modelli di intelligenza artificiale, che supereranno le capacità attualmente presenti nei modelli esistenti più avanzati, abbiano il potenziale per apportare benefici a tutta l'umanità. Ma comportano anche rischi sempre più gravi. Dobbiamo assicurarci di disporre della comprensione e delle infrastrutture necessarie per la sicurezza dei sistemi di intelligenza artificiale altamente capaci".

Ma al di là dei giustificabili timori, quale potrebbe essere il lavoro che sta portando avanti OpenAI attualmente? Sebbene durante il keynote d'apertura del DevDay Altman non abbia dato indicazioni, qualche indizio può essere ritrovato osservando cos'è accaduto nel recente passato e anche in un'intervista con Ina Fried di Axios sempre nel contesto del DevDay.

Nell'intervista con Ina Fried, Altman ha dichiarato: "Credo che ogni volta che arriva una nuova tecnologia di questa portata, ci dovrebbe essere anche un nuovo incredibile dispositivo di computing. Per noi è chiaro che alle persone piace la voce come mezzo per interagire con questa tecnologia, e pensando alla magia che l'AI può fare in futuro, una cosa di cui sono sicuro è che la voce sarà una grande parte dei modi in cui le persone useranno l'AI".

Del resto nei mesi scorsi OpenAI ha introdotto le interazioni vocali all'interno delle app mobile di ChatGPT e proprio nel corso della giornata di ieri la startup Humane ha annunciato l'arrivo di AI Pin, un dispositivo indossabile privo di schermo, con cui interagire tramite comandi vocali e gestuali. A supportare AI Pin c'è proprio la tecnologia GPT-4 di OpenAI, oltre alle capacità cloud di Microsoft (partner e investitore, tra l'altro, in OpenAI). Non solo: Microsoft e Sam Altman sono investitori in Humane, a conferma di come il mix tra tecnologie IA e vocali rappresenti un tema particolarmente caldo.

Tutto ciò manifesta la volontà di OpenAI dirigersi verso una semplificazione dell'accessibilità all'AI, non solo per gli addetti ai lavori ma anche per l'utente comune (in tal senso va letta, ad esempio, la disponibilità di strumenti come GTS per realizzare soluzioni personalizzate senza la necessità di conoscere codice). E inevitabilmente l'interazione vocale, specie per l'utente comune, rappresenta una grande semplificazione nel modo in cui si possono utilizzare determinate tecnologie nonché il primo approccio più facilmente percorribile per la realizzazione di un "nuovo incredibile dispositivo di computing", per usare le parole di Altman.

Possiamo quindi immaginare un futuro in cui l'interazione con l'IA sarà prevalentemente vocale, in cui potremo parlare e chiedere (o ordinare, se prediligiamo un piglio autoritario) allo strumento di turno di fare qualcosa per noi, che sia la scrittura di un testo, la programmazione di un'app, la realizzazione di un disegno o magari la composizione di un brano musicale a partire da un motivetto che stiamo fischiettando.

Vogliamo fare un ulteriore azzardo? Ad oggi le IA generative hanno mostrato la capacità di scrivere, disegnare, comporre musica, modificare fotografie e video. Un filone su cui attualmente la ricerca sta lavorando ma di cui ancora poco si è visto nel concreto è quello dell'abbinamento tra intelligenza artificiale e stampa 3D, parlando in questo caso proprio di "progettazione generativa". Semplificando e sintetizzando, si può chiedere ad un'IA di realizzare un oggetto con determinate caratteristiche, descrivendolo e precisando che genere di resistenza, durevolezza, flessibilità e quant'altro debba avere.

L'intelligenza artificiale si occuperà in questo modo di elaborare il progetto da mandare in stampa, senza che un operatore debba concretamente disegnare la struttura e capire dove e come operare eventuali modifiche. Si tratterebbe - stiamo parlando sempre in forma ipotetica e potenziale - di un modo per creare progetti ottimizzati ed accurati, con i conseguenti vantaggi funzionali, economici e di sostenibilità, lasciando che sia l'IA a progettare seguendo le nostre indicazioni. Abbiamo azzardato, ma dopo tutto anche una stampante 3D basata su AI può essere a pieno titolo qualcosa capace di far sembrare "antiquato" ciò che vediamo oggi, e anche un "nuovo incredibile dispositivo di computing", no? Incredibile e, forse, spaventoso.

19 Commenti
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acerbo10 Novembre 2023, 16:56 #1
si si come no, quando il codice python che mi propone chatgpt sarà migliore di quello che scrivo io magari inizio a crederci
Asgard202210 Novembre 2023, 17:27 #2
Originariamente inviato da: acerbo
si si come no, quando il codice python che mi propone chatgpt sarà migliore di quello che scrivo io magari inizio a crederci


eehhmm.. siamo solo agli inizia della rivoluzione IA, pensa fra 5 10 anni, il tuo codice pyton sarà gia obsoleto e dettato da una openIA
pachainti10 Novembre 2023, 17:33 #3
Originariamente inviato da: acerbo
si si come no, quando il codice python che mi propone chatgpt sarà migliore di quello che scrivo io magari inizio a crederci


Allora aspetta e spera. I modelli linguistici sono generatori artificiali di stronzate.

Originariamente inviato da: Asgard2022
eehhmm.. siamo solo agli inizia della rivoluzione IA, pensa fra 5 10 anni, il tuo codice pyton sarà gia obsoleto e dettato da una openIA


Aspettiamo dal 1956 e i modelli usati da chatGPT e simili ci sono dagli anni 90.
Informative10 Novembre 2023, 18:14 #4
Sono dei tools, che vanno usati come tali, quindi cum grano salis come spunto per approfondire autonomamente o per sveltire compiti noiosi e non "cognitivamente intensi". Negli anni 90 non esisteva nulla con le capacità pratiche di un gpt-4 odierno, neanche lontanamente, poco importa se i modelli di allora erano strutturalmente simili.
Poi in futuro vedremo, posto che arrivare a qualcosa con una reale cognizione porterebbe con se tutta una serie di effetti indesiderati.
kalius10 Novembre 2023, 18:23 #5
Il nuovo ChatGPT turbo fa abbastanza schifo, migliora sul context in input (32k) ma peggiora su tutto il resto. Non concordo invece con chi dice che gpt 4 non è in grado di scrivere codice. Io ho fatto decine di programmini e script senza conoscere una linea di codice e funzionano perfettamente e ci amministro il mondo…
Antonio F2.10 Novembre 2023, 18:44 #6
cancellare grazie
silvanotrevi10 Novembre 2023, 19:33 #7
Dio mio quanto ci assillano con questa IA ogni giorno in tv, alla radio, sui social, su hwupgrade, dovunque. Quante menate. Esattamente come ci assillavano con la Realtà Virtuale fino a 2 anni fa. E poi? Un buco nell'acqua e ora non interessa più a nessuno neanche a Zuccherobergo. Tutta roba inutile, aria fritta, marketing e modo per spellare altri soldi alla gente. Bard e Chatgpt mi hanno fatto ridere. Seriamente. Non sanno neanche risolvere un semplice problema di matematica preso dal sussidiario di terza elementare di quando ero piccolo
pengfei10 Novembre 2023, 19:41 #8
Originariamente inviato da: pachainti
Aspettiamo dal 1956 e i modelli usati da chatGPT e simili ci sono dagli anni 90.


Ma il paper sull'architettura transformer usata da chatGPT è del 2017
Tasslehoff10 Novembre 2023, 23:41 #9
Originariamente inviato da: silvanotrevi
Dio mio quanto ci assillano con questa IA ogni giorno in tv, alla radio, sui social, su hwupgrade, dovunque. Quante menate. Esattamente come ci assillavano con la Realtà Virtuale fino a 2 anni fa. E poi? Un buco nell'acqua e ora non interessa più a nessuno neanche a Zuccherobergo. Tutta roba inutile, aria fritta, marketing e modo per spellare altri soldi alla gente. Bard e Chatgpt mi hanno fatto ridere. Seriamente. Non sanno neanche risolvere un semplice problema di matematica preso dal sussidiario di terza elementare di quando ero piccolo
Quoto.
Qualche settimana fa mi sono iscritto a una conferenza tenuta da un guru di IA e organizzata da una associazione culturale che seguo e stimo molto (https://rinascimentoculturale.it/).

Inizialmente ho pensato di non iscrivermi perchè pensavo sarebbe stato tempo perso, le solite supercazzole sulla IA con cui ormai ci bombardano da anni... poi ho pensato "no dai, non essere prevenuto, dagli una possibilità, cerca di essere aperto alle novità"... così mi sono iscritto.

Torno a casa dalla conferenza incazzato, per aver buttato benzina e soprattutto tempo in una scemenza infarcita delle solite supercazzole sulla IA, di quanto sarà rivoluzionaria, di quanto cambierà il mondo, il tutto infarcito da esempi di quanto l'IA "sia già tra noi", tra casi d'uso teorici e esempi pratici drammaticamente falliti ma spacciati come casi di successo (es la famosa storia della lettura delle radiografie toraciche che avrebbe dovuto rivoluzionare il mondo della diagnostica medica e invece finito con un buco nell'acqua clamoroso).

Alla fine me ne sono tornato a casa ancora più prevenuto di quanto non fossi prima di andare alla conferenza...
Itacla11 Novembre 2023, 05:52 #10
Vabbè ma se siamo ancora al punto di non aver capito che Chat GPT non è un modello che risolve operazione matematiche, poi non lamentiamoci che un'azienda preferisca il modello a noi.
Preparatevi , perché il cambiamento ci sarà e sarà pesante. Magari ci metterà qualche anno in piu, ma ad un certo punto per molti di noi si porrà il problema di come portare a casa la pagnotta.
Spero solo che queste evoluzioni siano ben comprese e ben supportate dal punto di vista politico e sociale.

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