Questa tastiera è stata creata da un 16enne ed è pensata per i dislessici! Ecco come funziona

Una tastiera pensata completamente per i dislessici. L'idea arriva da un sedicenne francese, Ryann Cubois, che ha pensato di creare degli adesivi capaci di rendere facile ed intuitivo l'uso del PC anche per chi ha problemi come i dislessici. Ecco come funziona.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 05 Luglio 2022, alle 11:21 nel canale WebSemplici adesivi da attaccare sulla tastiera per renderla utilizzabile anche agli utenti dislessici. L'idea arriva da un sedicenne francese, Ryann Cubois, che ha chiamato i kit di adesivi Keydys e che permettono agli utenti con i problemi di lettura di poter utilizzare il computer senza problemi proprio come tutti gli altri utenti. I kit di adesivi Keydys sono stati resi pubblici nel 2021 divenendo in brevissimo tempo un vero e proprio must have degli utenti con questi problemi di dislessia. Nel corso dell'ultimo anno oltretutto si sono aggiornati e sono diventati più belli da vedere, più comodi da usare e ancora completi anche per la lingua italiana ossia con il layout ''qwerty'' e possono essere applicati sia su PC Windows che su Mac ma anche sulle tastiere dei tablet Android e iPadOS.
Keydys: ecco come funzionano gli adesivi per dislessici
Chi è Ryann Dubois, l'inventore dei Keydys? Ryan è un adolescente francese che frequenta il liceo specializzato sulle scienze e tecnologie dell'industria e sviluppo sostenibile e sul proprio sito ufficiale presenta il proprio progetto della tastiera per dislessici dichiarando: “Progetto e offro strumenti per aiutare i giovani, e meno giovani, con disturbi della dislessia al fine di rendere più facile la loro vita quotidiana. Io stesso sono portatore di questi disturbi e ho deciso di creare la mia azienda il 9 luglio 2021, giorno del mio 16° compleanno, per cercare di far succedere le cose”.
Per ovviare a questo problema, Ryann era solito prendere appunti su un computer invece che su carta. Questo gli facilitava le cose e permetteva di farlo studiare più velocemente. Per rendere ancora più veloce e facile lo studio, il suo terapista ha suggerito di dividere gruppi di lettere sulla tastiera con determinati colori tramite adesivi. L'idea si è dimostrata da subito efficace e così il sedicenne ha pensato di rendere l'idea universale progettando un kit aperto a tutti.
Approfittando del lockdown del 2021, Ryann ha messo a punto una prima generazione di adesivi che hanno subito riscosso grande successo visto che potevano essere usati anche da persone con altri disturbi come la disprassia (deficit della coordinazione motoria e difficoltà ad automatizzare gesti semplici) e disgrafia (difficoltà a riprodurre segni alfabetici e numerici).
Le prime versioni degli adesivi si rivelarono con alcuni svantaggi perché si staccavano velocemente, i colori sbiadivano rapidamente a causa della sudorazione delle dita, erano poco estetici da vedere e oltretutto non includevano alcune lettere complicando magari il lavoro di qualche altra persona non dislessica che voleva usare il computer. Il sedicenne però non si è perso d'animo e dopo varie ricerche è riuscito a realizzare dei kit da poter vendere per aiutare chiunque sia in possesso di queste problematiche.
Al momento sul sito ufficiale ci sono diverse versioni delle Keydys con tutti i possibili layout utilizzati in giro per il mondo. C'è quella ''azerty'' che viene usata in Francia ma ci sono anche le varie versioni ''qwerty'' o anche ''qwertz'' oltre alle declinazioni per Windows, Mac o anche i tablet Android e iPadOS. L'idea di dividere i tasti per colori chiaramente è pensata per permettere una facile identificazione dei tasti che sono divisi in sequenze verticali, a gruppi di 3 lettere o anche a simboli con colorazioni che vanno dal giallo, all'arancione per concludersi con il rosso. I prezzi? I kit di adesivi costano 24€ e possono facilmente essere ordinati anche in Italia con solo 3€ in più.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe sviluppasse la stessa idea con le tastiere virtuali degli smartphone sicuramente potrebbe avere ancora piu' successo...
dai, ci state pigliando per il culo.
In ogni caso voglio proprio vedere come aiutano la disgrafia se scrivi al pc e non a mano.
Sì la disgrafia è il disturbo specifico della scrittura (a mano).
ho provato a scrivere "dyslexia keyboard" su google immagini e sono uscite fuori molte tastiere colorate. poi sono entrato per caso in questo articolo:
https://englishtype.com/special-nee...g-for-dyslexia/
Quantomeno ha condiviso un idea da provare.
ma sei direttamente interessato a questo settore da tempo per motivi personali o hai visto questo articolo e hai deciso di inveirci contro? non chiedo per polemica ma per capire, se fai parte della seconda casistica semplicemente ignorerò i tuoi messaggi
Giusto googlando qualche minuto per cercare articoli su tastiere e dislessia:
https://essay.utwente.nl/64129/1/Mu...8verslag%29.pdf
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26447834/
Quindi la tua saccenza puoi anche rivolgerla altrove... Che poi mi chiedo da dove venga tutta questa tua sicurezza nell'affermazione...
In ogni caso voglio proprio vedere come aiutano la disgrafia se scrivi al pc e non a mano.
Sì la disgrafia è il disturbo specifico della scrittura (a mano).
tu puoi anche vedere come aiutano la disgrafia, ma qui aiutano la dislessia, in teoria aiutano a leggere i tasti, se scrivi lettere sbagliate con la penna è disgrafia, se scrivi lettere sbagliate senza leggere la tastiera (e quindi senza nemmeno vedere i colori) è disgrafia, se scrivi lettere sbagliate perchè hai letto male la tastiera è dislessia.
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