Proposto il Trattato di Snowden: meno sorveglianza, più diritti agli informatori

Proclamatosi come il paladino della difesa della privacy sul web, Edward Snowden ha adesso proposto il suo trattato omonimo. Ecco quali sono i suoi obiettivi
di Nino Grasso pubblicata il 28 Settembre 2015, alle 09:01 nel canale WebScritto per contrastare la sorveglianza di massa e proteggere gli informatori in tutto il mondo, il Trattato di Snowden è stato proposto dallo stesso informatico insieme a tre collaboratori intimi: Laura Poitras, David Miranda e il giornalista Glenn Greenwald. Con il nome per intero "International Treaty on the Right to Privacy, Protection Against Improper Surveillance and Protection of Whistleblowers", il Trattato è stato proposto ieri a New York dallo stesso Miranda, mentre Snowden e Greenwald partecipavano in video.
I promotori del documento sostengono che le indiscrezioni rivelate da Snowden e il trattamento che ha ricevuto in qualità di informatore hanno messo in evidenza la necessità di disporre di normative specifiche per la tutela dei diritti di tutti i cittadini a livello globale: "Stiamo organizzando una campagna per far sì che i governi firmino il Trattato di Snowden, una proposta per limitare la sorveglianza di massa e tutelare i diritti degli informatori", è stato dichiarato dai fautori dell'iniziativa.
Stando ad un piccolo resoconto (in formato PDF qui), le nazioni che accettano il trattato dovranno attuare modifiche alle leggi e pratiche per porre fine alla sorveglianza di massa. Inoltre, queste dovranno tenere in considerazione la protezione dei dati e il diritto alla privacy in tutti i futuri programmi e strategie politiche, oltre a rafforzare i controlli sulle pratiche di sorveglianza di stato. Dovranno anche "stabilire una supervisione nazionale indipendente per garantire la trasparenza pubblica e la responsabilità nelle loro attività interconnesse con la sorveglianza". Gli Stati partecipanti dovranno infine impegnarsi a rilasciare pubblicamente un resoconto completo ogni 5 anni sulle pratiche di sorveglianza intraprese.
Un altro grosso aspetto ripreso dal Trattato è relativo al rafforzamento della protezione degli informatori oltre a quella garantita nel diritto internazionale: "Gli informatori non saranno soggetti a sanzioni dopo aver rilasciato pubblicamente le informazioni con l'intento ragionevole di esporre eventuali illeciti", si legge nel resoconto. Fra i requisiti anche l'obbligo dei paesi firmatari di proteggere gli informatori dalle azioni compiute nei paesi non firmatari: "Firmando il trattato si garantisce il diritto di soggiorno nei loro paesi e ambasciate per le persone che affermano di essere perseguitate come informatori, almeno fino a quando il procedimento appropriato per l'asilo permanente non sia stato compiuto".
Considerando la posizione precaria di Snowden come esile in Russia, si tratta di un punto fondamentale soprattutto sul piano personale. Il Trattato, si legge sempre sul riassunto, è stato "redatto da esperti in legge internazionale ed esperti di legge sulle libertà su internet e sulla sorveglianza". Al momento in cui scriviamo non c'è modo di leggere il testo originale del Trattato, sempre se un Trattato di Snowden sia stato effettivamente scritto. Non sappiamo nemmeno quali governi abbiamo accettato o siano disposti a farlo. Quella di Snowden è sicuramente un'idea con finalità positive utile per alimentare la consapevolezza degli utenti sulla questione, anche se dubitiamo che i governi siano realmente interessati alle proposte dell'informatico.
61 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPS: Europa, che visto che in questo periodo stai dando asilo un po a tutti, che ne dici di concedere l'asilo a Snowden?
e secondo te l'inghilterra (tanto per citarne una) sarebbe favorevole visto che fa parte degli "spioni"? ;-)
Ma io dico , non si potrebbe invece fare l'opposto ?
Cioè sorvegliare tutto ció che finisce in rete e denunciare chi mette roba personale di altre persone?
Cioè , realmente alle persone oneste da più fastidio che si sappia che auto possiedano e quanto guadagnano , oppure che un cretino li riprenda mentre inciampano e li mette su ytube magari in un montaggio di breakdance?
Citazione che coglie nel segno
http://arstechnica.com/security/201...er-on-internet/
PS: Europa, che visto che in questo periodo stai dando asilo un po a tutti, che ne dici di concedere l'asilo a Snowden?
Per gli usa snowden é un criminale che deve essere processato, concedergli asilo politico vuol dire inimicarseli. L'europa non ha il peso politico, siamo la succursale a stelle e stricie, mamma USA comanda e noi ubbidiamo.
Il trattato é lodevole, ma rimarrà solo una bella iniziativa
http://arstechnica.com/security/201...er-on-internet/
Per gli usa snowden é un criminale che deve essere processato, concedergli asilo politico vuol dire inimicarseli. L'europa non ha il peso politico, siamo la succursale a stelle e stricie, mamma USA comanda e noi ubbidiamo.
Il trattato é lodevole, ma rimarrà solo una bella iniziativa
Anche tu hai ragione... speravo in un moto di orgoglio dopo lo scandalo, ma nulla...
Non sopporto quando i polotici fanno i furbi o quando la difesa é affidata ai paranoici, ma sono assolutamente convinto che ci siano affari, nel nostro mondo, che possono funzionare solo finché restano 'segreti', e ad alcuni di questi affari noi dobbiamo la nostra sicurezza.
Quindi mi auguro che qualsiasi iniziativa si prenda, si discernino ragionevolmente i due casi...
Ma io dico , non si potrebbe invece fare l'opposto ?
Cioè sorvegliare tutto ció che finisce in rete e denunciare chi mette roba personale di altre persone?
Cioè, realmente alle persone oneste da più fastidio che si sappia che auto possiedano e quanto guadagnano , oppure che un cretino li riprenda mentre inciampano e li mette su ytube magari in un montaggio di breakdance?
perchè fino ad ora, che spiavano pure i capi di stato stranieri (vedi merkel), il terrorismo non c'era, l'evasione nemmeno ed è tutto bellissimo?
È palese che finora la ipersorveglianza:
a) non è servita a prevenire la criminalità ed il terrorismo (quantomeno non completamente)
b) è servita a farsi i c@zzi altrui, in termini di spionaggio politico di soggetti formalmente "alleati" ed industriale.
comune, visto che tu sei di quelli "non ho niente da nascondere", cortesemente dicci nome, cognome, indirizzo, che lavoro fai e reddito annuale lordo. Così, perchè mi sfizia sapere chi sei e che fai nella vita. Grazie.
Beh infatti sono i cittadini che devono avallare tali iniziative e chiederle ai capi di stato.
È palese che finora la ipersorveglianza:
a) non è servita a prevenire la criminalità ed il terrorismo (quantomeno non completamente)
b) è servita a farsi i c@zzi altrui, in termini di spionaggio politico di soggetti formalmente "alleati" ed industriale.
comune, visto che tu sei di quelli "non ho niente da nascondere", cortesemente dicci nome, cognome, indirizzo, che lavoro fai e reddito annuale lordo. Così, perchè mi sfizia sapere chi sei e che fai nella vita. Grazie.
Non ha letto il mio post , appunto io sono a pro che i governi spiino tutto per proteggere la privacy di ogni singolo utente nei confronti di altri .
Appunto per impedire che tu banale utente sappia chi sono e metta i miei contenuti privati online.
Cosa che oggi avviene e nessuno sa chi è e non sappiamo chi cacciare dentro . Anonymous compresi
Colpa anche di tor , vpn e altre minkiate.
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