PowerPoint, morto lo sviluppatore che l'ha plasmato e che conquistò Microsoft

Dennis Austin, co-creatore di PowerPoint, si è spento l'1 settembre a Los Altos, in California, all'età di 76 anni. I famigliari hanno reso noto che Austin è deceduto a causa di un cancro ai polmoni che ha prodotto metastasi al cervello.

Dopo aver studiato in diversi atenei di prestigio, tra cui MIT e UC Santa Barbara, Austin diventò sviluppatore software, unendosi a un'azienda chiamata Forethought, dove fu effettivamente creato PowerPoint, inizialmente con il nome Presenter.

Il software, pubblicato nel 1987 per Macintosh,  colpì nel segno perché un'allora acerba Microsoft comprò Forethought pochi mesi dopo (il programma venne integrato in Office nel 1990). Austin si è occupato di curare l'evoluzione di PowerPoint nella posizione di "principal developer" dal 1985 al 1996, anno in cui andò in pensione.

Il Washington Post riporta che Robert Gaskins, l'altro co-creatore di PowerPoint, scrisse in un suo libro che ad Austin "ha avuto almeno la metà delle principali idee di design".

Al di fuori della bontà del software in sé e per sé, negli anni in molti hanno preso di mira il ruolo di PowerPoint nelle aziende. Il programma è diventato un po' il simbolo della "burocrazia aziendale", con riunioni condite da estenuanti presentazioni PowerPoint.

Uomini come Jeff Bezos o l'indimenticato Steve Jobs non hanno risparmiato parole al vetriolo contro il programma. "Abbiamo messo al bando le presentazioni PowerPoint in Amazon", disse una volta Bezos, definendo la decisione come "probabilmente la cosa più intelligente che abbiamo mai fatto". Steve Jobs, citato nella biografia di Walter Isaacson, disse: "Le persone che sanno di cosa stanno parlando non hanno bisogno di PowerPoint".

Che la si pensi positivamente o negativamente sul ruolo assunto da PowerPoint nel mondo del business, al programma va certamente riconosciuta l'importanza nell'ecosistema di Microsoft da diversi decenni. Con l'avvento dell'intelligenza artificiale PowerPoint continua a evolversi e migliorare, senza però dimenticare le sue origini plasmate dalla coppia Austin-Gaskins.