Pirateria online: stop entro 30 minuti per le partite e 15.000€ di multa agli utenti

Approvato alla Camera il provvedimento contro la diffusione illecita online di contenuti protetti dal diritto d'autore. Previsti fino a tre anni di reclusione per chi li trasmette e multe fino a 15.000 euro per chi le guarda.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 24 Marzo 2023, alle 10:28 nel canale WebAll’unanimità, ossia con 256 voti, la Camera ha approvato la proposta di legge sul contrasto alla pirateria online, dopo un iter che si era interrotto con la fine anticipata della scorsa legislatura e che era stata presentata da Lega e Fratelli d’Italia. La proposta di legge conferisce nuovi poteri all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) per bloccare i siti web che diffondono illecitamente eventi live come le partite di serie A o le prime visioni di film o programmi di intrattenimento.
Pirateria online: cosa cambia davvero?
Ci sono grosse novità per quanto riguarda chi deliberatamente mette online le partite o eventi sportivi, film in prima visione o anche programmi di intrattenimento live. Sì, perché il decreto permette ad AGCOM di ordinare l’immediato oscuramento – entro 30 minuti - del sito che trasmette illegalmente il contenuto.
In questo caso ci sarà una piattaforma automatica che sarà realizzata da AGCOM entro pochi mesi dall’approvazione della legge e che consentirà di fatto di inibire il traffico di rete verso i siti web illegali contestualmente alla segnalazione da parte dei titolari dei diritti televisivi. In questo modo si riuscirà a tutelare in modo più efficace l’intera industria creativa e audiovisiva italiana, che vede andare in fumo ogni anno 1,8 miliardi di euro di fatturato e quasi 10mila posti di lavoro proprio a causa della pirateria di film, serie tv, fiction e sport live.
In questo caso tecnicamente si cercherà di intervenire a livello di indirizzo IP e non più con i DNS, più facili da aggirare. Ecco che dunque si tenederà a bloccare direttamente chi tenerà di connettersi al sito web ''pirata'', il quale invece verrà instradato sulla piattaforma dell'AGCOM che avvertirà appunto della possibile segnalazione alle autorità. Tutto questo in velocità ossia entro 30 minuti dall'inizio della trasmissione.
Il cambiamento non è solo tecnico ma è previsto, poi, l’aumento delle sanzioni sia per coloro che mettono illegalmente a disposizione contenuti protetti da copyright, sia per gli utenti finali che rischiano multe fino a 15mila euro. E non solo perché tutti coloro che decideranno di registrare i film al cinema per diffonderli illegalmente sul web rischieranno fino a 3 anni di carcere.
99 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoProporrei l'amputazione degli arti in pubblica piazza, che poi la dimora del trasgressore venga fatta esplodere, e che tutta la famiglia venga trucidata di fronte agli occhi dello stesso!
Ecco! Così potrebbe essere accettabile!
"Ma vafanguul..."
Bisogna rileggere. Sappiamo che il tempo è quello che è, ma tra questo
e la punteggiatura...
Capitan Scassaminchia MODE OFF
Tornando IT mi chiedo come l'abbiano sbrogliata le migliaia di utenti già pizzicati precedentemente, tutti multati, tutti arrestati, tutti fustigati in Piazza o tutti invitati a grandi banchetti a base di tarallucci e vino?
Volevo aggiungere degli esempi, ma infrangerei il regolamento alla grande
In linea di massima concordo col tuo pensiero.
ci sono mille modi tra cui vpn plugin proxy etc per browser per sbloccare i siti
un metodo legale è registrarsi tipo betwin e guardarle li se proprio non volete pagare lo streaming
perché non possono essere mascherati? sinceramente non capisco
Ma poi basta scaricare la colpa dicendo era su facebook, davo per scontato che quella piattaforma filtrasse i contenuti illegali.
Che poi stanno facendo di tutto per cancellare dei reati che creano danno alla collettività, e in contro tendenza fanno sta *****. Nell'ultima parte del mio pensiero è escluso l'oscuramento quella è una cosa sensata, se non se ne abuserà.
no, l'indirizzo ip a cui accedere per usufruire della diretta. Quello deve essere reso pubblico. Che poi sia un semplice proxy e la fonte sarà sconosciuta è un'altro paio di maniche
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".