PayPal vuole Pinterest e offre 45 miliardi di dollari: l'offerta più cara di sempre per una Big Tech
La cifra è veramente da capogiro ma la società che si occupa di tecnologia applicata alla finanza ha intenzione di portare a casa Pinterest a tutti i costi. Intanto il titolo di quest'ultima ha fatto un balzo del +13% per poi essere bloccato per eccesso di volatilità.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 21 Ottobre 2021, alle 09:12 nel canale WebPayPalPinterest
PayPal vuole a tutti i costi Pinterest. L'azienda avrebbe messo sul piatto la bellezza di 45 miliardi di dollari, cifra che se confermata, risulterebbe la più alta mai pagata per un'operazione per l'acquisizione di una Big Tech. La notizia, battuta da Bloomberg News, ha subito fatto lievitare in fretta il prezzo delle azioni del social network delle foto. Il titolo di Pinterest è infatti immediatamente balzato a +13% a Wall Street, per poi essere bloccato, una volta sceso a +9,4%, per eccesso di volatilità.
PayPal Holdings, ossia la società con sede a San Jose, in California, che da sempre si occupa di tecnologia applicata alla finanza, avrebbe pensato alla possibilità di acquistare Pinterest per un prezzo di circa 70 dollari ad azione. Se questo venisse confermato ecco che l' operazione arriverebbe a oltre 45 miliardi di dollari, divenendo la più ''costosa'' operazione di tutti i tempi nel mondo della tecnologia, superando quello realizzato da Microsoft su LinkedIn avvenuto nel 2016 e costato 26 miliardi di dollari o anche quello da 27,7 miliardi di dollari realizzato da Salesforce per l'acquisizione di Slack lo scorso anno.
PayPal vuole Pinterest: ecco perché
Come mai PayPal vuole Pinterest? Intanto sappiate che Pinterest, secondo dati statistici, conta oltre 454 milioni di utenti attivi. Un numero che può sembrare basso rispetto a giganti come Facebook, Instagram e TikTok, ma che allo stesso tempo è comunque importante nel mondo dei social network. Pinterest la conosciamo come una piattaforma basata sulle fotografie ma con alcune differenze rispetto, ad esempio, a Instagram. È una vera miniera per gli appassionati di moda e design ma non solo.
La storia parla di un lancio di Pinterest avvenuto nel gennaio del 2010 e il nome deriva dall’unione delle parole inglesi pin (puntina) e interest (interesse). I fondatori sono Evan Sharp, Ben Silbermann e Paul Sciarra. E nei primi anni di vita, il boom di utenti fu incredibile da indurre a credere che Pinterest potesse divenire il vero competitor di Facebook. Il tutto però si sgonfiò non troppo dopo ma Pinterest comunque rimase attivo, crescendo lentamente ma rimanendo uno dei luoghi più interessanti e importanti per molti utenti così tale da divenire oggi oggetto della possibile acquisizione più pagata di tutti i tempi.
E la cifra è veramente elevata. Pensate che Facebook per prelevare Instagram e WahtsApp qualche anno fa pagò rispettivamente 1 e 19 miliardi di dollari per le due società. Non solo perché qualche anno fa, quando era in ballo la vendita possibile di TikTok, Microsoft che aveva forti interessi sulla società, mise sul piatto secondo indiscrezioni cifre che si aggiravano sui 30 miliardi di dollari. Ma chiaramente si parlava di TikTok ossia il social network più in voga in questo momento.
Quello che ci si chiede è chiaramente cosa potrebbe fare PayPal con l'acquisizione di Pinterest per mettere sul piatto una cifra così spropositata. Potrebbe trasformarla in un e-commerce o qualcosa del genere? PayPal sembra essere ''piena di capitale'', secondo le affermazioni di molti analisti, e questo potrebbe spingerla a fare affari anche audaci. L'azienda ha recentemente acquistato Paidy, fornitore giapponese di servizi di pagamento rateale, e anche iZettle, altra società questa volta svedese per i pagamenti. Non rimane che attendere per vedere se l'azienda co-fondata da Elon Musk una ventina di anni fa, sarà davvero in grado di portare a termine questa acquisizione storica.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa storia ne è piena...
Eppure non riesco davvero a capirlo. Forse un giorno. Forse quando avró abbastanza dipinti e vorró venderli, magari inizieró a metterli su Instagram per vedere se interessano o meno. Oppure no, non lo faró neanche allora. Forse lo faró fare a mia moglie, che con i social é meno inetta di me
Mah, sará che sono caratterialmente piuttosto asociale...
che domande... a mettere i pins no?
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