PayPal sanzionerà fino a 2500 dollari gli utenti che diffondono disinformazione

La società di pagamenti ha aggiornato alcune norme che entreranno in vigore il prossimo 3 novembre. Sarà vietato diffondere disinformazione, odio e discriminazione dagli utenti che usano i servizi di PayPal
di Andrea Bai pubblicata il 08 Ottobre 2022, alle 14:56 nel canale WebPayPal
PayPal ha operato un aggiornamento delle proprie norme che permetterà alla società di sanzionare gli utenti fanno uso dei suoi servizi e che diffondono "disinformazione" o informazioni che possono rappresentare un pericolo per il "benessere" degli utenti.
La società in particolare amplierà, a partire dal 3 novembre, l'attuale elenco di "attività vietate" andando a comprendere "l'invio o la pubblicazione di messaggi, contenuti e materiali" che "pomuovono disinformazione o presentano un rischio per la sicurezza o il benessere dell'utente". Viene vietata anche "la promozione di odio, violenza, razzismo o altre forme di intolleranza discriminatoria". PayPal prevede, per la violazione di queste norme, sanzioni fino a 2500 dollari che saranno "addebitati direttamente sul conto PayPal" dell'utente.

In generale, quindi, PayPal si riserva il diritto di sanzionare, e anche chiudere account, di coloro i quali fanno uso dei servizi di PayPal per finanziare attività che siano direttamente o indirettamente collegate ad azioni di diffusione di contenuti di disinformazione, discriminatori o promuovere sentimenti d'odio e violenza.
Gli esponenti di alcuni gruppi a difesa della libertà di espressione hanno sollevato preoccupazione verso le nuove norme stabilite da PayPal, parlando apertamente di minaccia alla libertà di parola e censura.
216 Commenti
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E chi decide esattamente quale sia la "disinformazione" ?
Siamo già vessati dai governi e dalle false notizie dei mass media ...La Verità non la possiedete voi, cari giornalisti e multinazionali.
Potrei vivere benissimo anche senza Paypal, se voglio; Vediamo quanti utenti chiuderanno il conto.
In effetti per quanto buone possano essere le intenzioni si pone una questione più generale..
Ci sono specifici enti preposti a sanzionare o punire chi infrange la legge, Paypal non può certo arrogarsi il diritto di emettere sanzioni a proprio arbitrio.
Indipendentemente da ciò che scrive sul proprio contratto la cosa è contestabile.
Perfettamente d'accordo. Io avevo gia' chiuso il conto tempo fa, ma se non l'avessi fatto all'ora, lo avrei fatto oggi, dopo l'introduzione di questa nuova "regola".
Detto questo, continuero' ancora di piu' ad usare i contanti, visto che i pagamenti elettronici si stanno dimostrando come uno strumento potenzialmente repressivo per chi non e' d'accordo con il pensiero mainstream.
Ci sono specifici enti preposti a sanzionare o punire chi infrange la legge, Paypal non può certo arrogarsi il diritto di emettere sanzioni a proprio arbitrio.
Indipendentemente da ciò che scrive sul proprio contratto la cosa è contestabile.
A me viene in mente il caso del fondatore di Brave che e' stato cacciato da Mozilla per aver donato 8k dollari ad un'associazione pro-vita.
Se PayPal decidesse che la mia donazione ad un determinato ente e' discriminatoria, dovrei anche pagare la loro sanzione?
Se PayPal decidesse che la mia donazione ad un determinato ente e' discriminatoria, dovrei anche pagare la loro sanzione?
Che c***o significa pro-vita?
Quoto in toto.
Già solo per questo io abbandonerei Paypal seduta stante.
Mi fa piacere però che molti stanno cominciando a capire dove porta questa deriva, solo alla rovina e alla dittatura.
Se un giorno un povero cristo pensa che una cosa è diversa da ciò che dicono i "professionisti della dis-informazione" ti chiudono il conto o ti multano, da quando esiste il divieto di pensiero e d'opinione? Dobbiamo per forza credere a ciò che dicono e non avere un cervello pensante?
Detto questo, continuero' ancora di piu' ad usare i contanti, visto che i pagamenti elettronici si stanno dimostrando come uno strumento potenzialmente repressivo per chi non e' d'accordo con il pensiero mainstream.
Concordo, lo fanno per il nostro bene, dicono, ma si sta andando sempre più verso la repressione.
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".