Ordinare da McDonald’s con l’intelligenza artificiale? Troppi errori e molte sorprese

Ci sono stati troppi errore e anche degli ordini decisamente bizzarri e questo ha fatto sì che McDonald's sospendesse il progetto di ordinazione AI al Drive. Ecco cosa è successo
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 27 Giugno 2024, alle 11:09 nel canale WebAI
L'intelligenza artificiale promette di rivoluzionare numerosi settori, ma a volte l'implementazione di queste tecnologie può rivelarsi più complessa del previsto. È il caso del recente esperimento condotto da McDonald's, che ha dovuto fare marcia indietro sul suo sistema di ordinazione AI al Drive dopo una serie di problemi e inconvenienti.
Un'idea ambiziosa con risultati deludenti
Per alcune settimane, la celebre catena di fast food ha testato in oltre cento ristoranti statunitensi un innovativo sistema di ordinazione basato sull'intelligenza artificiale. Sviluppato in collaborazione con IBM, il progetto mirava a automatizzare completamente il processo di ordinazione ai Drive, eliminando la necessità di operatori umani. Il sistema, denominato Automated Order Taking (AOT), utilizzava l'IA per gestire le interazioni vocali con i clienti, elaborare gli ordini e fornire feedback. In teoria, avrebbe dovuto semplificare e velocizzare il processo di ordinazione. Tuttavia, la realtà si è rivelata ben diversa dalle aspettative. Numerose testimonianze sui social media hanno evidenziato come l'esperienza fosse spesso frustrante per i clienti. Il sistema AI ha commesso errori grossolani, generando ordini completamente sbagliati o con quantità assurde di prodotti. Dagli ordini per centinaia di dollari di prodotti non richiesti passando a richieste di oltre 200 crocchette di pollo in un singolo ordine o ancora suggerimenti incongrui, come l'aggiunta di bacon su un cono gelato e solo per segnalarne alcuni.
Questi problemi sono stati attribuiti in parte alla capacità del sistema di captare parole pronunciate da altre persone nelle vicinanze, portando a confusione e ordinazioni errate. Inoltre, l'AI ha dimostrato una mancanza di "buon senso" tipica degli operatori umani, proponendo combinazioni di ingredienti che nessun addetto proporrebbe mai.
La decisione di McDonald's
Di fronte a questi risultati deludenti, McDonald's ha deciso di interrompere la sperimentazione alla fine di luglio. La società ha riconosciuto che il sistema non era ancora pronto per un'implementazione su larga scala e ha optato per tornare temporaneamente al metodo tradizionale di ordinazione con operatori umani. IBM, il partner tecnologico dietro il progetto AOT, ha commentato la decisione affermando: "Mentre McDonald's sta rivalutando e ridefinendo i suoi piani per l'AOT, non vediamo l'ora di continuare il lavoro con loro su diversi altri progetti". Questa dichiarazione suggerisce che, nonostante la battuta d'arresto, la collaborazione tra le due aziende proseguirà su altri fronti.
Nonostante questo passo indietro, McDonald's non sembra intenzionata ad abbandonare completamente l'idea di automatizzare il processo di ordinazione. L'azienda ha dichiarato che valuterà altri progetti simili entro la fine del 2024, dimostrando un impegno continuo verso l'innovazione tecnologica. Questo episodio solleva importanti riflessioni sul futuro dell'automazione nel settore della ristorazione rapida. Da un lato, l'AI promette di ottimizzare le operazioni e ridurre i costi del personale. Dall'altro, come dimostrato da questa esperienza, la tecnologia deve ancora superare sfide significative prima di poter sostituire efficacemente l'interazione umana in contesti complessi come l'ordinazione di cibo.
12 Commenti
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It's America!
beh, il chicco di sale nei dolci è buona norma, solo che loro esagerano come al solito
It's America!
E comunque alla fine va a finire tutto nello stomaco che frulla tutto, quindi dobbiamo resistere agli impulsi della nostra lingua che non ha capito da che parte va il mondo!
Che tradotto dall'inglese si scrive "in teoria avrebbe consentito di risparmiare sul processo di ordinazione" (non dovendo pagare un umano n.d.t.)
... ed esce tutto dallo stesso pertugio e dello stesso colore!
Oh, io ho un ricordo che da ragazzino mi facevo pane nutella a cui ci aggiungevo due fettine di salame milano. E mi piaceva, tant'è che ricordo di averlo mangiato più volte. Ora al solo ricordo mi faccio schifo da solo per quello che ho fatto... però c'è da dire che da allora non lo ho mai più mangiato. Chissà se...
Una volta al ritorno dal Canada ero in aereo accanto ad una signora. Ci siamo messi a parlare e mi ha detto che la sua azienda aveva una filiale in Texas, e che per poter parlare con i suoi dipendenti un po' di tempo prima si era fermata per qualche settimana ad Austin dove aveva la filiale a fare un corso di texano, perche' con l'inglese normale non riusciva a capire quello che dicevano gli autoctoni...
Un po' come se uno di Milano che apre una filiale a Cagliari si va a fare un corso di sardo...
Un po' come se uno di Milano che apre una filiale a Cagliari si va a fare un corso di sardo...
Esatto, un'AI vuole la lingua madre, non dialetti sparsi. Ma poi non capisco, non basterebbe far vedere cosa ha capito l'AI prima di eseguire l'ordine? Così nel caso l'utente lo ridetta magari più comprensibilmente.
e regolare la cucina di conseguenza
in una fase successiva del TRIAL di consumo, si potrebbero predisporre dei locali con dei posti at-tavola su cui sono allineate, in serie, o in parallelo, delle bocche IA che assaggiano il cibo preparato ed esprimano una una loro opinione, con una serie di sensori personalizzati, senza remore, al gestore centrale, che raccoglierà così in un server i feedbacks
al limite se qualcosa non è di gradimento, accogliere dei robot con fattezze e comportamenti umani, che, dopo il lavoro industriale, provvedano a fornire il MacDònald dei consumi richiesti (per quanto possibile)
Un po' come se uno di Milano che apre una filiale a Cagliari si va a fare un corso di sardo...
La capisco, il Texano è diverso anche da tutti gli altri dialetti e accenti del Sud, lo metto a livello dell'Australiano, potrei parlarci 20 minuti senza capire l'argomento.
Anche nel resto del sud parlano con accenti particolari, ma hanno una cadenza lenta e questo, con un po' di fantasia, favorisce i cattivi conoscitori come me.
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