Netflix truffata per una serie mai realizzata: il regista ha speso i soldi in crypto e auto di lusso
Il regista Carl Erik Rinsch, noto per "47 Ronin", è stato arrestato con l'accusa di aver sottratto 11 milioni di dollari destinati a una serie Netflix, investendoli in criptovalute e beni di lusso.
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 19 Marzo 2025, alle 16:19 nel canale WebNetflix
Crypto, Rolls-Royce e Ferrari: le accuse contro Carl Rinsch scuotono Netflix
La storia ha inizio nel 2018, quando Netflix finanzia la produzione della serie White Horse con un investimento iniziale di 44 milioni di dollari. Tra il 2019 e il 2020, Rinsch richiede ulteriori fondi, ottenendo altri 11 milioni dalla piattaforma streaming. Ma incredibilmente, invece di completare la produzione, il regista avrebbe trasferito i soldi su un conto personale per effettuare investimenti che si sono poi rivelati fallimentari.
Secondo l'accusa, metà dei fondi è stata persa in soli due mesi a causa di investimenti errati in asset tradizionali. La restante somma è stata destinata al mercato delle criptovalute, dove Rinsch ha ottenuto guadagni importanti. Nonostante i profitti generati dagli investimenti crypto, il regista avrebbe utilizzato i fondi per spese personali senza rimborsare Netflix.
Le spese personali attribuite a Rinsch ammontano a circa 10 milioni di dollari. Tra queste figurano:
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1,8 milioni per pagamenti con carte di credito;
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1 milione destinato ad avvocati per intentare cause contro Netflix;
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3,7 milioni spesi in mobili e oggetti d'antiquariato;
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2,4 milioni utilizzati per acquistare cinque Rolls-Royce e una Ferrari;
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652.000 dollari investiti in orologi e abbigliamento.
Questi dettagli emergono dall'indagine federale che ha portato all'arresto del regista. L'accusa formale include frode telematica (wire fraud) e riciclaggio di denaro (money laundering).
Carl Erik Rinsch ha già affrontato una prima udienza in tribunale federale a Los Angeles. L'indagine è stata condotta dalle autorità federali di New York, dove è stato formalmente depositato l'atto d'accusa. Al momento del suo arresto, Rinsch ha pagato una cauzione di 100.000 dollari ed è in attesa del processo. Durante la prima udienza, il regista ha fornito risposte minime e non si è dichiarato colpevole. Netflix ha scelto di non commentare ufficialmente la vicenda.










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17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUna volta erano "squillo e auto di lusso". Come cambiano i tempi!
Certo, sei un regista con carriera giá avviata, non devi essere proprio un genio per rischiare tutto cosí
Netflix recupererà le perdite aumentando il costo di tutti gli abbonamenti.
un genio!
Vi do merito che abbiate specificato "crypto e auto di lusso" nel titolo, e non, come sicuramente qualche testata farà, cose del tipo "Regista truffa Netflix coi Bit - Coin"
Guardatevi l'intervista al regista:
https://www.youtube.com/watch?v=KY54Zquf2ts
Jack
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