Netflix, dopo l'abbonamento con pubblicità si passerà al blocco della condivisione delle password

Lo scrivevamo proprio ieri: la possibilità di trasferire il profilo di Netflix non è altro che il preludio al blocco della condivisione delle password. A nemmeno 24 ore di distanza la società statunitense ha annunciato che passerà dalle parole ai fatti all'inizio del 2023 ("early 2023" per la precisione).

"Abbiamo adottato un approccio ponderato per monetizzare la condivisione dell'account e inizieremo a farlo più ampiamente a partire dall'inizio del 2023", si legge nei documenti finanziari della società fondata da Reed Hastings e Marc Randolph.

"Dopo aver ascoltato il feedback dei consumatori, offriremo la possibilità agli utenti di trasferire il loro profilo Netflix sul proprio account e per i condivisori di gestire i loro dispositivi più facilmente e creare sotto-account ("membri aggiuntivi"), se vogliono pagare per la famiglia o gli amici. Nei paesi in cui è presente il nostro piano a basso costo con supporto pubblicitario (annunciato anche in Italia, ndr), ci aspettiamo che l'opzione di trasferimento del profilo diventerà particolarmente popolare".

Queste parole arrivano a margine dei risultati economici del terzo trimestre, periodo in cui Netflix ha visto salire di 2,4 milioni la quota degli abbonati, portando il totale di 223,09 milioni. Un numero superiore alle attese, che si aggiravano intorno al milione, e che ha contribuito al fatturato di 7,93 miliardi di dollari. Sembra quindi esserci un cambio di passo rispetto all'inizio dell'anno, quando Netflix riportò il primo calo di abbonati in oltre 10 anni.

L'evento ha indotto la società a rivedere la sua politica sulla condivisione della password, per anni usata come volano pubblicitario per potenziali abbonati, con test che in questi mesi sono stati condotti in Cile, Costa Rica e Perù e che hanno richiesto il pagamento di un extra per gli account secondari usati al di fuori del proprio nucleo familiare.

Netflix ha anche testato un modo per gli utenti in Argentina, El Salvador, Guatemala, Honduras e Repubblica Dominicana di acquistare "case aggiuntive" per gli account situati fuori del domicilio principale dell'abbonato.

A questa strategia si è aggiunto il piano con la pubblicità, che partirà in Italia il 3 novembre a 5,49€ al mese, e che servirà per respingere l'assalto dei servizi di streaming concorrenti e portare nuovi abbonati, con Netflix che prevede un incremento di 4,5 milioni di utenti nell'ultimo trimestre 2022.

"I nostri concorrenti stanno investendo molto per aumentare gli abbonati e il coinvolgimento, ma costruire un business dello streaming grande e di successo è difficile: stimiamo che stiano tutti perdendo denaro, con perdite operative nel 2022 ben oltre i 10 miliardi di dollari, contro l'utile operativo annuale positivo di Netflix tra i 5 e i 6 miliardi di dollari", ha concluso la società.