Nascono i 'vegani dell'AI': chi rinuncia all'intelligenza artificiale per salvare il pianeta e sé stesso
Cresce il fenomeno di chi sceglie di non usare strumenti basati su intelligenza artificiale, motivato da ragioni etiche, ambientali e personali. Un movimento che solleva domande sul costo reale di ogni richiesta digitale
di Rosario Grasso pubblicata il 21 Agosto 2025, alle 11:28 nel canale WebL'uso quotidiano di intelligenza artificiale sta diventando per molti quasi inevitabile, ma c'è chi ha deciso di percorrere una strada opposta. Si fanno chiamare "AI vegani" e hanno scelto di rinunciare a chatbot, generatori di immagini e altri strumenti automatizzati. Le motivazioni spaziano dall'impatto ambientale al rispetto per il lavoro creativo umano, fino al timore per gli effetti che l'eccesso di automazione potrebbe avere sulle capacità cognitive.
La scelta nasce anche da una crescente consapevolezza dei costi nascosti dietro ogni richiesta ad algoritmi complessi, da punti di vista diversi. Una ricerca ha evidenziato che un semplice utilizzo di ChatGPT può intaccare le abilità di ragionamento critico, mentre la generazione di immagini richiede risorse enormi: un singolo prompt può consumare molta più energia di una ricerca online tradizionale e persino quantità significative di acqua per il raffreddamento dei data center. Un "conto" che non appare mai davanti agli occhi dell’utente, ma che pesa sul pianeta.
Non mancano poi i dubbi sulla dipendenza tecnologica. Mark Zuckerberg ha recentemente sostenuto che chi non indosserà occhiali smart con funzioni AI sarà presto in una posizione di "svantaggio cognitivo". Una prospettiva che rafforza il senso di ribellione di chi, invece, sceglie consapevolmente di limitare o escludere l'uso dell'intelligenza artificiale, nel tentativo di preservare autonomia mentale e uno stile di vita più equilibrato.
Il termine "AI veganism" si rifà volutamente al linguaggio della cultura alimentare: come la pelle sintetica è diventata "pelle vegana", anche l’astensione dalle tecnologie automatiche si carica di una dimensione identitaria. Se diventerà un fenomeno di massa è difficile dirlo, ma una cosa è certa: questo movimento solleva un interrogativo che riguarda tutti. Quanto consumiamo davvero ogni volta che chiediamo a un algoritmo di risolvere qualcosa al posto nostro?
"Sebbene possa essere irrealistico aspettarsi che le masse diventino 'vegane digitali', non è una cattiva idea essere tutti più consapevoli di quanta IA consumiamo e del suo impatto sul pianeta" scrive Arwa Mahdawi, editorialista del Guardian. "Forse ogni richiesta a un'app di IA dovrebbe essere accompagnata prima da un 'conteggio calorico digitale'? Sì, posso generare un'immagine di un gatto su un'astronave che mangia un taco, ma il mio modello di IA potrebbe bere una bottiglia d'acqua per farlo e consumare dieci volte più energia di una ricerca su Google… vuoi davvero quell'immagine?"










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17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa AI è diventata ormai l'argomento del giorno, il jolly di qualsiasi cosa e ce la ficcano ovunque: smartphone, fotocamere, lavatrici, frigoriferi... letteralmente tutto.
Lo ritengo eccessivo e si alla lunga mi viene il dubbio che renda le gente più stupida (anche se la gente si rendeva più stupida già da molto prima della AI)
Però al tempo stesso la AI è uno strumento prezioso in moltissimi ambiti, il problema è che viene usata al 90% per cazzate.
poi mi sa che questi gruppi di pensiero in realtà sono gente che prima faceva soldi con cacatine ed oggi è superata da due righe di prompt. erano mestieri inventati prima ed oggi sono ancora più inutili.
divertitevi prima che qualche cazzone aumenti ancora la censura.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Magari fosse solo il 90%, io direi al 99%.
Le grosse aziende del settore usano gli LLM per aumentare l'engagement con le loro piattaforme e per estrarre ancora più dati dagli utonti (incluse persone che magari hanno un dottorato di ricerca ma che di AI non ne capiscono una beata mazza) mentre i servizi effettivamente resi ai clienti sono ridicoli.
Quello più ridicolo è l'utilizzo dei LLM in supporto allo sviluppo software per quelle stesse aziende e piattaforme software che sono state incancrenite da decenni di stupidità a livello di management delle stesse aziende che propongono prodotti basati su AI.
Ad esempio, si dice che accelerano tantissimo la scrittura di codice ... solo che uno sviluppatore decente è già tanto se spende il 10% del tempo nello scrivere codice, invece magari con Copilot spende solo un 1% ... e si ritrova con "nuovo" codice LEGACY (per gli sviluppatori l'Inferno sulla Terra è dover mantenere codice legacy scritto da altri, dagli LLM in questo caso).
In altre parole la "produttività" aumenta solo nella testa dei bimbominkia che ragionano in termini di nuove righe di codice scritte in una giornata lavorativa.
Non parliamo poi di come gli LLM siano "produttivi" in tutti gli ambiti lavorativi CHE NON DOVREBBERO PIU' ESISTERE DA DECENNI (senza aver bisogno degli LLM).
Mi riferisco a tutti i qui casi in cui si scrive codice a mano quando già negli anni '90 esistevano tool che automatizzavano il tutto, ecc. ecc.
Non sto scherzando, ad esempio basta guardare a quanto Microsoft stessa ha complicato le cose con l'enshittification dello sviluppo di applicazioni native su Windows ... al punto che il team di sviluppo di Microsoft Office sviluppa la roba nuova usando React Native.
Viceversa gli LLM sono essenzialmente generatori di stronzate ChatGPT is bullshit. Carini per l'effetto wow iniziale, ma utilità reale praticamente nulla.
Qualche settimana fà, vidi, o meglio sentii scontrarsi uno in scooter su un camper parcheggiato a sinistra, e la strada era vuota.......
Il telegiornale avrà parlato di "malore", ma in realtà era Darwin
Trovo invece molto utile il suo utilizzo nelle traduzioni (uso da un paio di anni deepL online e devo ammettere che è molto comodo).
fare gli eremiti in un mondo di computer non è saggio a meno che, appunto, non ci si voglia isolare.
ma un vegano qualcosa da mangiare lo trova.. uno che rifiuta la tecnologia in un mondo come questo diventa un reietto..
Qualche settimana fà, vidi, o meglio sentii scontrarsi uno in scooter su un camper parcheggiato a sinistra, e la strada era vuota.......
mai avuta...
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