Monitorare le nostre abitudini non basta, Facebook pensa a nuove frontiere di marketing

Monitorare le nostre abitudini non basta, Facebook pensa a nuove frontiere di marketing

Facebook studia continuamente il nostro comportamento sul social network, tuttavia ben presto potrebbe spingersi anche ben oltre, tracciando i singoli movimenti del cursore del mouse

di pubblicata il , alle 09:31 nel canale Web
Facebook
 

Facebook studia il nostro atteggiamento sul proprio social network, e di certo non è l'unica società su internet a farlo. Il colosso creato da Mark Zuckerberg analizza i nostri "mi piace", i commenti che scriviamo e i click sulle pagine in modo da inviarci pubblicità mirata in base ai nostri gusti.

Tuttavia, il monitoraggio dei nostri atteggiamenti potrebbe non bastare e, molto presto, la stessa Facebook potrebbe analizzare anche gli spostamenti del cursore del mouse sullo schermo. Ken Rudin, responsabile capo del settore analitico di Facebook, ha dichiarato al Wall Street Journal che la società sta testando diverse nuove misure volte a rendere ancora più efficiente il monitoraggio delle attitudini di un singolo utente.

Fra queste, si pensa ad un nuovo metodo che calcola il periodo di tempo in cui un utente lascia il cursore su uno specifico banner prima di cliccare su di esso, o di selezionare altri contenuti, valutando al tempo stesso la presenza di altri elementi sullo schermo, o fuori dalla pagina. I nuovi dati raccolti con questi metodi potrebbero aiutare Facebook a creare banner pubblicitari ancora più specifici e coinvolgenti per i singoli utenti.

Il WSJ fa notare che questo tipo di monitoraggio non è certo raro su internet, ma almeno fino ad ora Facebook non aveva utilizzato sistemi così capillari. Siti come Shutterstock, ad esempio, valutano per quanto tempo gli utenti lasciano il cursore del mouse sopra un'immagine prima di decidere di acquistare l'articolo relativo.

Una volta completata la fase di test dei nuovi metodi di tracciamento, Facebook saprà entro pochi mesi se abbia senso incorporare il nuovo sistema all'interno del servizio e, di conseguenza, implementarlo di base per tutti gli utenti iscritti all'immenso social network.

35 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
davyjones02 Novembre 2013, 09:53 #1
potrei suggerire il termine "inquietante"?
san80d02 Novembre 2013, 11:38 #2
Originariamente inviato da: Bivvoz
Mi sembra un po' tardi per tracciare i movimenti del mouse visto che una bella fetta di utenza è passata al tablet con il touch


già, parlare di mouse comincia ad essere antico
san80d02 Novembre 2013, 11:39 #3
Originariamente inviato da: davyjones
potrei suggerire il termine "inquietante"?


ci può stare
Pier220402 Novembre 2013, 11:44 #4
Posso suggerire a Facebook un bel mouse a forma anatomica maschile e dopo studiare il movimento?
Korn02 Novembre 2013, 12:12 #5
mi ricordo, ormai qualche secolo fa, quando microsoft e intel e non so chi altro stavano per introdurre un modo per determinare l'originalità o meno dei software in uso ed eventualmente bloccarli, mi ricordo le levate di scudi (giuste) su internet, ora questi ti controllano pure i peli del buco di C*lo e tutto va bene
san80d02 Novembre 2013, 12:20 #6
Originariamente inviato da: Korn
mi ricordo, ormai qualche secolo fa, quando microsoft e intel e non so chi altro stavano per introdurre un modo per determinare l'originalità o meno dei software in uso ed eventualmente bloccarli, mi ricordo le levate di scudi (giuste) su internet, ora questi ti controllano pure i peli del buco di C*lo e tutto va bene


e chi ha detto che tutto va bene, a me no, e infatti come dicevo prima non ho neanche l'account facebook
Ork02 Novembre 2013, 12:26 #7
se non sbaglio non è ancora obbligatorio avere un account su facebook. E neanche indispensabile.
Chi diventa utente deve accettare di buon grado questi metodi. è come chi risponde ai questionari telefonici delle aziende.
davyjones02 Novembre 2013, 12:26 #8

@korn

se ti riferisci al trusted computing con l' esordio delle tecnologie TPM di Intel insieme al primo sistema operativo a supportarlo (tale windows Vista), credo che fu una crociata giusta nella teoria ma poi rivelatasi insensata...anche perché se non vado errato è una tecnologia usata principalmente in ambito professionale o sbaglio???

aggiungerei che la questione trusted computing è più viva che mai dato che i progetti e le aziende vanno avanti: http://it.wikipedia.org/wiki/Trusted_Platform_Module
Korn02 Novembre 2013, 12:56 #9
beh purtroppo non mi ricordo aveva anche un nome in codice evocativo vabbuò
Roman9102 Novembre 2013, 13:05 #10
palladium?

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^