Milioni di curricula respinti anche se validi. La colpa è del software che "falcia" i CV

La tecnologia ha permesso alle persone di potersi candidare più agevolmente per una posizione lavorativa. Ma ha anche dato alle aziende un'arma in più per praticare selezioni a forbice al solo scopo di ridurre il numero dei candidati
di Andrea Bai pubblicata il 08 Settembre 2021, alle 10:01 nel canale WebUn nuovo rapporto della Harvard Business School solleva una problematica abbastanza preoccupante che si sta verificando negli USA, ma che in realtà può riguardare un po' tutto il mondo. I software di scansione automatizzata dei curricula che vengono utilizzati per effettuare una prima scrematura dei candidati per una posizione lavorativa sta respingendo milioni di candidati validi. Si tratta di una situazione che va ad alimentare il problema dei "lavoratori nascosti", persone cioè in possesso di qualifiche, competenze e volontà per lavorare ma che restano ai margini del mercato del lavoro per via di problemi strutturali.
Gli autori dello studio hanno individuato diversi fattori che ostacolano l'accesso delle persone al mercato del lavoro, ma sottolineano come i software automatizzati rappresentino il problema più consistente. Questi strumenti vengono utilizzati dal 75% dei datori di lavoro in USA (e se si limita l'analisi alle aziende Fortune 500 la proporzione sale al 99%...) e sono stati adottati in risposta all'aumento delle domande di lavoro "digital" a partire dagli anni '90: la tecnologia ha reso più semplice per le persone presentare le proprie candidature lavorative, ma il rovescio della medaglia è che per le aziende è diventato più facile respingerle.
I software di scansione dei CV sono diversi e ognuno opera secondo le sue logiche e i suoi meccanismi ma, generalizzando, i criteri di base su cui costruiscono il processo di selezione sono abbastanza semplicistici. Per esempio alcuni sistemi possono rifiutare automaticamente i candidati che hanno "buchi" temporali superiori ai sei mesi nella loro storia lavorativa, senza approfondire quale possa essere il motivo che ha portato il candidato a non lavorare per un dato periodo di tempo. Le cause, infatti, potrebbero essere molteplici: una gravidanza, la necessità di prendersi cura di un famigliare, o ancor più semplicemente la difficoltà nel trovare un posto di lavoro in un periodo di crisi economica e recessione.
E proprio a dimostrare la "stupidità meccanica" con cui questi software prendono "decisioni", i ricercatori hanno evidenziato due esempi piuttosto eclatanti: il caso di alcune strutture sanitarie che accettavano solamente candidati con "esperienza di programmazione informatica" quando tutto ciò di cui avevano bisogno erano figure che inserissero i dati dei pazienti al computer, oppure ancora un'azienda che ha respinto i candidati per una posizione di venditore al dettaglio se non avevano indicato nel curriculum la "lucidatura del pavimento" tra le loro competenze, anche se gli altri criteri desiderati erano rispettati.

Questa situazione è, come accennato poco sopra, conseguenza delle possibilità che la tecnologia ha messo alla portata di tutti quando si tratta di cercare lavoro e presentare candidature. Lo studio evidenzia come all'inizio degli anni 2010 la media di offerte di lavoro aziendali attirava 120 candidati per singola posizione: una cifra che nel giro di 10 anni è più che raddoppiata. Per far fronte a questa mole di candidature le aziende hanno risposto nel modo più immediato e semplice che era loro a disposizione: stabilire un sistema di scrematura estremamente rigido ed automatizzato. Con, purtroppo, l'effetto collaterale di respingere candidati validi e alimentando quindi il bacino di persone in cerca di lavoro.
Il rapporto della Harvard Business School indica inoltre che nel corso degli anni l'automazione è divenuta un elemento preponderante in quasi ogni fase del processo di selezione e assunzione del personale, andando a innescare un giro d'affari abbastanza consistente sul mercato delle tecnologie di reclutamento che dai 1,75 miliardi di dollari del 2017 è previsto raggiungere i 3,1 miliardi di dollari entro il 2025.
E di tutta questa situazione le aziende paiono essere assolutamente consapevoli: quasi nove dirigenti su 10 intervistati per il rapporto hanno affermato di essere a conoscenza del fatto che gli strumenti automatizzati filtrano erroneamente anche candidati validi, e alcuni hanno affermato di aver avviato alcune analisi e valutazioni per mettere a punto modi alternativi per gestire il processo di selezione ed assunzione. Gli autori dello studio osservano però che la correzione di tali problemi non è immediata e implica la revisione di molti aspetti del sistema di assunzione, a partire dal modo in cui le aziende cercano candidati e a come e dove usano gli strumenti automatizzati nel processo.
E chissà che un domani l'intelligenza artificiale possa rappresentare un valido aiuto anche in questo campo, consentendo a figure competenti e valide di non restare ai margini del mercato del lavoro.
25 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoBasta scegliere i 10 migliori tra quelli che restano, che sicuramente ci sono equivalenti ai scartati!
Se invece ne devi scegliere pochi su un'altrettanta esigua platea, non ti rivolgi a software.
La differenza di questi software non la fanno per l'azienda, ma per il singolo caso personale, ovvero TU con quel CV non verrai mai scelto.
Anche se chi guarda i curriculum è una persona non sta lì certo a domandarsi qual è il motivo di un buco di 6 mesi, lo scarta e basta, come pure le mansioni specifiche, quanta gente è stata scartata perché aveva competenze "unix" invece che "linux" o viceversa ? Tanto chi guarda i curriculum non sa assolutamente un cacchio
C' era l' esempio di quello che aveva egli stesso definito uno standard di comunicazione ma era stato scartato da una selezione perché "non abbastanza qualificato" e gli hanno scritto che per acquisire le conoscenze che servivano avrebbe dovuto imparare un libro che lui stesso aveva scritto
Quella dei curriculum è sempre stata una barzelletta
si però
ok fra tutta la platea scelgono tra quei 4 gatti arrivati in fondo...qualcosa mi dice che certi criteri siano stati inseriti "ad hoc"...alla fine tutto il mondo è paeseConcordo, se arrivano a 0 e il recruiter non è stupido, allargherà le maglie...
Altro che software, ci pensano loro ....
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