Meta: trattative con Hollywood per poter usare le voci dei VIP con l'IA

Meta sta pianificando l'utilizzo delle voci di alcune celebrità per il suo Chatbot di Intelligenza Artificiale, dopo lo sciopero promosso dal sindacato Sag-Aftra per maggiori tutele per gli attori rispetto agli abusi delle piattaforme di intelligenza artificiale generativa.
di Rosario Grasso pubblicata il 08 Agosto 2024, alle 09:21 nel canale WebMeta
Meta sta cercando di potenziare il suo servizio di intelligenza artificiale con l'integrazione delle voci di celebri attori di Hollywood. Secondo fonti vicine alla questione, l'azienda avrebbe offerto milioni di dollari alle agenzie che tutelano queste celebrità per ottenere i diritti necessari, puntando su nomi di spicco come Awkwafina, Judi Dench e Keegan-Michael Key. Questo passo rappresenta un valido tentativo di rendere il chatbot Meta AI più accattivante e realistico, oltre che familiare, per gli utenti.
L'iniziativa prevede l'uso delle voci su diverse piattaforme di Meta, tra cui Facebook, Messenger, Instagram, WhatsApp e anche sugli occhiali connessi Ray-Ban. Tuttavia, secondo quanto riporta Bloomberg le trattative non sono state semplici. Più volte le negoziazioni si sono interrotte a causa di disaccordi sui termini di utilizzo delle voci. Meta, nonostante le difficoltà, sta cercando di chiudere le collaborazioni in tempo per la conferenza Connect di settembre, dove presenterà delle novità rispetto alle sue soluzioni di intelligenza artificiale.
Il lungo sciopero dell'industria cinematografica statunitense dell'anno scorso, sostenuto dal potente sindacato Sag-Aftra, aveva tra i suoi temi principali proprio la tutela degli attori contro l'uso delle moderne piattaforme di intelligenza artificiale generativa per entrare in possesso delle loro performance recitative. Il panorama regolamentare europeo rappresenta un ulteriore ostacolo per Meta. Le normative stringenti sulla gestione dei dati personali impediscono al chatbot Meta AI di essere lanciato nell'Unione Europea, almeno per il momento. Questo limita la diffusione del servizio solo agli Stati Uniti, dove il chatbot è già operativo sui social del gruppo.
Nel frattempo, Meta sta cercando di evitare problemi legali che hanno coinvolto i concorrenti. OpenAI, per esempio, ha dovuto ritirare la voce del suo chatbot, ChatGPT, perché troppo somigliante a quella dell'attrice Scarlett Johansson, ed evitare così una causa costosa.
La mossa di Meta di integrare voci di celebrità nel suo chatbot rappresenta un tentativo di differenziarsi nel mercato altamente competitivo dell'intelligenza artificiale. Se le trattative andranno a buon fine, gli utenti potrebbero presto interagire con versioni virtuali di attori famosi, rendendo le loro esperienze online più coinvolgenti e personalizzate. Tuttavia, le sfide legali e regolamentari rimangono e potrebbero influenzare il futuro di questo ambizioso progetto.
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