Meta nel mirino dell'UE: in arrivo sanzione miliardaria per pratiche commerciali sleali

La Commissione europea si appresta a infliggere la prima multa antitrust a Meta per aver integrato Facebook Marketplace con il social network, sfruttando una posizione dominante. La decisione, attesa entro l'autunno, potrebbe comportare una sanzione multimiliardaria per il colosso tecnologico americano.
di Nino Grasso pubblicata il 30 Luglio 2024, alle 13:01 nel canale WebMetaFacebook
La Commissione europea si prepara a colpire Meta con la sua prima sanzione antitrust. Secondo fonti ben informate citate da Reuters, l'autorità di vigilanza sulla concorrenza dell'UE emetterà nelle prossime settimane una decisione riguardante le pratiche commerciali di Meta, accusata di aver abusato della sua posizione dominante nel mercato dei social media.
Al centro dell'indagine si trova l'integrazione di Facebook Marketplace con il popolare social network: l'UE sostiene che Meta abbia dato un vantaggio sleale al proprio servizio di annunci classificati, incorporandolo direttamente nella piattaforma Facebook. La strategia avrebbe permesso a Marketplace di beneficiare dell'enorme base utenti del social network, penalizzando i concorrenti nel settore degli annunci online.
Meta a rischio sanzione miliardaria nell'Unione Europea
La Commissione europea ritiene inoltre che Meta abbia imposto condizioni commerciali inique ai servizi di annunci rivali che intendevano pubblicizzarsi su Facebook o Instagram. Tali pratiche avrebbero ulteriormente consolidato la posizione dominante dell'azienda, ostacolando una concorrenza equa nel mercato digitale europeo. La sanzione potenziale potrebbe raggiungere cifre astronomiche: teoricamente, Meta rischia una multa fino a 13,4 miliardi di dollari, pari al 10% del suo fatturato globale per il 2023.
È tuttavia ritenuto improbabile che la Commissione imponga il massimo della pena, in linea con la prassi delle sanzioni antitrust dell'UE, generalmente più moderate. Si prevede che l'annuncio ufficiale avverrà tra settembre e ottobre, poco prima che Margrethe Vestager, attuale capo dell'antitrust dell'UE, lasci il suo incarico a novembre, anche se non sono esclusi ritardi nella decisione finale. Meta respinge fermamente le accuse, e ha dichiarato che le affermazioni della Commissione europea sono prive di fondamento. L'azienda di impegnerà nel dimostrare che le innovazioni dei suoi prodotti favoriscono i consumatori e la concorrenza.
L'anno scorso, il colosso di Zuckerberg aveva proposto di risolvere le accuse limitando l'uso dei dati pubblicitari dei concorrenti per favorire Facebook Marketplace, ma tale tentativo era stato rifiutato dall'UE nonostante qualcosa di simile fosse stato accettato in precedenza dai regolatori sulla competizione nel Regno Unito.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQualcuno la pensa così veramente.
Qualcuno la pensa così veramente.
Come le concessioni balneari... che OVVIAMENTE hanno portato i prezzi a triplicare.
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