Meno persone, più AI: la rivoluzione interna di Amazon è un assaggio dello tsunami in arrivo

Meno persone, più AI: la rivoluzione interna di Amazon è un assaggio dello tsunami in arrivo

Amazon prevede di ridurre la propria forza lavoro aziendale nei prossimi anni a fronte di una crescente adozione dell'intelligenza artificiale. Il CEO Andy Jassy ha spiegato che l'AI permetterà maggiore efficienza con team più snelli.

di pubblicata il , alle 07:01 nel canale Web
Amazon
 

Amazon è pronta ad abbracciare appieno l'IA, facendo a meno di figure aziendali sinora indispensabili. Secondo quanto dichiarato dall'amministratore delegato Andy Jassy, l'introduzione su larga scala di strumenti basati sull'intelligenza artificiale generativa porterà nei prossimi anni a una riduzione del personale impiegato in ruoli aziendali.

In una comunicazione rivolta ai dipendenti, Jassy ha sottolineato come l'AI stia trasformando profondamente le modalità operative all'interno dell'azienda, migliorando l'efficienza e riducendo la necessità di alcuni ruoli tradizionali. "Avremo bisogno di meno persone per svolgere determinati compiti, e più persone per svolgere nuovi tipi di attività", ha scritto il CEO, evidenziando come i cambiamenti saranno graduali, ma concreti. "Nei prossimi anni prevediamo che ciò ridurrà la nostra forza lavoro aziendale complessiva, grazie all'aumento di efficienza derivante dall'uso estensivo dell'intelligenza artificiale in tutta l'azienda".

Amazon, che attualmente conta circa 1,56 milioni di dipendenti a livello globale - inclusi lavoratori part-time e temporanei - ha già effettuato importanti tagli al personale. Dal 2022 a oggi, sono stati oltre 27.000 i posti eliminati, con ulteriori licenziamenti registrati anche nel 2025. In particolare, a gennaio sono stati tagliati circa 200 posti nel settore retail nordamericano, e a maggio altri 100 nel comparto dispositivi e servizi.

L'intelligenza artificiale viene già utilizzata ampiamente in diversi reparti interni di Amazon, dalla logistica alla gestione dell'inventario, fino all'automazione dei magazzini. Secondo Jassy, queste tecnologie permettono ai team di operare con maggiore agilità e di ottenere risultati anche con organici più snelli.

Il fenomeno non riguarda solo Amazon. Altri grandi nomi del settore tecnologico hanno intrapreso percorsi simili. Tobi Lutke, CEO di Shopify, ha recentemente affermato che i dipendenti devono dimostrare di non poter svolgere i propri compiti con l'AI prima di chiedere risorse aggiuntive. Anche Klarna ha ridotto del 40% il proprio organico, attribuendo il cambiamento in parte all'adozione dell'intelligenza artificiale.

Amazon sta investendo in modo massiccio in AI, sia in termini di sviluppo di prodotti propri, sia attraverso l'espansione delle proprie infrastrutture cloud. Jassy descrive l'intelligenza artificiale generativa come una "reinvenzione epocale" in grado di rivoluzionare settori come la programmazione, la ricerca online, i servizi finanziari e lo shopping.

Ai dipendenti viene raccomandato di imparare a utilizzare gli strumenti AI e di sperimentare nuovi modi per aumentare la produttività. "Chi accoglie questo cambiamento, acquisisce dimestichezza con l'IA, ci aiuta a sviluppare e migliorare internamente le nostre capacità di IA e a fornire risultati ai clienti, sarà ben posizionato per avere un impatto significativo e aiutarci a reinventare l'azienda".

14 Commenti
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Cappej18 Giugno 2025, 07:51 #1
..."eh, un tempo c'era chi la sera andava ad accendere i lampioni pubblici"...

avanti il prossimo

sicuramente sarà una rivoluzione, basta non diventi un'involuzione, se poi aggiungiamo anche un pizzico di robotica avanzata...

non voglio fare/essere il retrogrado di turno che ancora monta il S.O. su disco ATA/EIDE nel 2025, ma al tempo stesso non prendiamo tutto come oro colato. Oggi vi è sicuramente la voglia di sperimentare ed arrivare ad u risultato su questa benedetta/maledetta AI, in particolare per gli esorbitanti investimenti stanziati fino ad adesso e i pochi risultati ottenuti (in proporzione) a parte le foto in studio Ghibli e i Blister...

Però... diamoci il tempo di digerirla e giudicarla

IMHO
alexfri18 Giugno 2025, 08:39 #2
Eh, ma poi chi li compera i loro prodotti se nessuno lavora piu? Certo a loro non interessa il lungo termine, a loro interessa rubare (si rubare all'umanita in senso ampio) tutto il possibile subito. Ebbene, a noi non interessano loro, si statalizza Amazon, da domani fuori i dirigenti e viene requisita l'azienda stop. Tanto perso per perso meglio muoversi in anticipo finche é intera.
cignox118 Giugno 2025, 08:39 #3
--non voglio fare/essere il retrogrado

Non é essere retrogradi. Possiamo fare i teenager entusiasti dalle nuove tecnologie, qualunque esse siano, semplicemente perché (anche giustamente) solleticano la nostra immaginazione, curiositá e voglia di nuovo, o possiamo fare gli adulti che cercano di capire se una novitá é a favore o contro l'uomo, o se la sua implementazione lo sia.

Amazon ha quasi mezzo distrutto un intero mondo, quello del commercio al dettaglio, che se mi guardo in giro si salva praticamente solo grazie al consumismo frenato a cui alcuni, compreso Amazon, ci hanno abituato. Ora Amazon dice: preparatevi a fare le valige, perché l'AI permetterá presto a Bezos di farsi l'ennesimo panfilo di 100 metri.

Non si tratta di demonizzare la tecnologia, ma di chiedersi se chi la usa lo fa per l'umanitá o a discapito di questa. La spegiudicatezza imprenditoriale in stile USA va bene se sei il proprietario di una catena di negozi di ferramenta, ma se sei a capo di imperi globali che danno lavoro a milioni di persone, non puoi non porti quesiti etici sul risultato delle tue azioni e scelte...
Vindicator18 Giugno 2025, 09:00 #4
per i resi o sostituzioni e i pagamenti almeno lascino gli operatori, per il resto come informazioni articolo o cose del genere va bene, fa risparmiare tempo all operatore di turno
Tasslehoff18 Giugno 2025, 09:24 #5
Contrariamente a quanto crede un sacco di gente il pericolo per il lavoro non è l'IA in se, ma l'uso dell'IA come leva per peggiorare ancora le condizioni di lavoro e i salari.

L'esempio di Klarna (citata nell'articolo) è illuminante.

[LIST=1]
[*]si fanno proclami sull'uso dell'IA, così gli investitori son contenti perchè vedono "che siamo fighi"
[*]si licenziano lavoratori con la scusa dell'IA
[*]l'IA non riesce minimamente a fare quello che serve e i servizi peggiorano
[*]la società fa retromarcia, si mette a sciorinare perle di saggezza sull'importanza del capitale umano, sull'insostituibilità dell'uomo e bla bla bla... contraddicendo quello che aveva detto qualche mese fa
[*]gli investitori son contenti perchè la società dice che sta crescendo assumendo nuovi dipendenti (il mercato ha sempre la memoria corta).
[*]le nuove persone vengono assunte ma con qualche clausoletta in più, tipo "ti chiamo solo se mi servi, ti pago solo quando lavori", in pratica caporalato.
[/LIST]

Chiaramente nei posti civili con una legislazione seria sul lavoro (come in EU) questo è molto più difficile, ma ci proveranno anche qui con il beneplacito dei partiti conservatori e liberal-conservatori sempre pronti a baciare le terga alle aziende e agli "imprenditori" (vedi il recente caso dei referendum in Italia).
io78bis18 Giugno 2025, 09:39 #6
Originariamente inviato da: cignox1
--non voglio fare/essere il retrogrado

Non é essere retrogradi. Possiamo fare i teenager entusiasti dalle nuove tecnologie, qualunque esse siano, semplicemente perché (anche giustamente) solleticano la nostra immaginazione, curiositá e voglia di nuovo, o possiamo fare gli adulti che cercano di capire se una novitá é a favore o contro l'uomo, o se la sua implementazione lo sia.

Amazon ha quasi mezzo distrutto un intero mondo, quello del commercio al dettaglio, che se mi guardo in giro si salva praticamente solo grazie al consumismo frenato a cui alcuni, compreso Amazon, ci hanno abituato. Ora Amazon dice: preparatevi a fare le valige, perché l'AI permetterá presto a Bezos di farsi l'ennesimo panfilo di 100 metri.

Non si tratta di demonizzare la tecnologia, ma di chiedersi se chi la usa lo fa per l'umanitá o a discapito di questa. La spegiudicatezza imprenditoriale in stile USA va bene se sei il proprietario di una catena di negozi di ferramenta, ma se sei a capo di imperi globali che danno lavoro a milioni di persone, non puoi non porti quesiti etici sul risultato delle tue azioni e scelte...


Si potrebbe concordare ma il discorso è sempre lo stesso. Chi non ha i soldi critica sempre il comportamento egoistico di chi ne ha molti di più.
Per quanto il principio chiunque, raggiunto un posto di potere (economico/decisionale) si dimentica da dove è partito. Un altro esempio di questo sono i proclami dell'ormai defunto partito M5S.



Originariamente inviato da: Tasslehoff
Contrariamente a quanto crede un sacco di gente il pericolo per il lavoro non è l'IA in se, ma l'uso dell'IA come leva per peggiorare ancora le condizioni di lavoro e i salari.

L'esempio di Klarna (citata nell'articolo) è illuminante.

[LIST=1]
[*]si fanno proclami sull'uso dell'IA, così gli investitori son contenti perchè vedono "che siamo fighi"
[*]si licenziano lavoratori con la scusa dell'IA
[*]l'IA non riesce minimamente a fare quello che serve e i servizi peggiorano
[*]la società fa retromarcia, si mette a sciorinare perle di saggezza sull'importanza del capitale umano, sull'insostituibilità dell'uomo e bla bla bla... contraddicendo quello che aveva detto qualche mese fa
[*]gli investitori son contenti perchè la società dice che sta crescendo assumendo nuovi dipendenti (il mercato ha sempre la memoria corta).
[*]le nuove persone vengono assunte ma con qualche clausoletta in più, tipo "ti chiamo solo se mi servi, ti pago solo quando lavori", in pratica caporalato.
[/LIST]

Chiaramente nei posti civili con una legislazione seria sul lavoro (come in EU) questo è molto più difficile, ma ci proveranno anche qui con il beneplacito dei partiti conservatori e liberal-conservatori sempre pronti a baciare le terga alle aziende e agli "imprenditori" (vedi il recente caso dei referendum in Italia).


Sono semplicemente partiti troppo presto e, a differenza di chi IA la crea e la rivende, loro la AI dovevano pagarla quindi economicamente non so quanto fosse sostenibile o vantaggiosa.
Visti i progressi che si stanno facendo i posti con stipendi da benestanti sono destinati a ridursi sensibilmente lasciando spazio solo a lavori marginali che comunque saranno rimpiazzati dagli Robot che sono in sviluppo.
baruk18 Giugno 2025, 09:40 #7
Originariamente inviato da: cignox1
--non voglio fare/essere il retrogrado

Non é essere retrogradi. Possiamo fare i teenager entusiasti dalle nuove tecnologie, qualunque esse siano, semplicemente perché (anche giustamente) solleticano la nostra immaginazione, curiositá e voglia di nuovo, o possiamo fare gli adulti che cercano di capire se una novitá é a favore o contro l'uomo, o se la sua implementazione lo sia.

Amazon ha quasi mezzo distrutto un intero mondo, quello del commercio al dettaglio, che se mi guardo in giro si salva praticamente solo grazie al consumismo frenato a cui alcuni, compreso Amazon, ci hanno abituato. Ora Amazon dice: preparatevi a fare le valige, perché l'AI permetterá presto a Bezos di farsi l'ennesimo panfilo di 100 metri.

Non si tratta di demonizzare la tecnologia, ma di chiedersi se chi la usa lo fa per l'umanitá o a discapito di questa. La spegiudicatezza imprenditoriale in stile USA va bene se sei il proprietario di una catena di negozi di ferramenta, ma se sei a capo di imperi globali che danno lavoro a milioni di persone, non puoi non porti quesiti etici sul risultato delle tue azioni e scelte...


Assolutamente d'accordo. Per i nostri figli e nipoti. a meno che essi non siano geni in qualche campo o che abbiano capitali di famiglia, il futuro riserva lavori con una forte componente di precarietà e ricattabilità. Il problema è che, soprattutto loro, non se ne rendono conto...
Tasslehoff18 Giugno 2025, 10:42 #8
Originariamente inviato da: io78bis
Sono semplicemente partiti troppo presto e, a differenza di chi IA la crea e la rivende, loro la AI dovevano pagarla quindi economicamente non so quanto fosse sostenibile o vantaggiosa.
Visti i progressi che si stanno facendo i posti con stipendi da benestanti sono destinati a ridursi sensibilmente lasciando spazio solo a lavori marginali che comunque saranno rimpiazzati dagli Robot che sono in sviluppo.
Non sono d'accordo.

Non posso parlare per la parte logistica di Amazon perchè non è il mio campo (e se ci fosse modo di rimpiazzare con dei robot gli operatori umani l'avrebbero già fatto).

In tantissimi altri ambiti (compreso l'IT che è quello in cui lavoro da più di 25 anni) non si fa che ripetere quello che dici, ma la realtà che vede e vive chi ci lavora dentro è ben altro.

La realtà è che gli scenari che si affrontano quotidianamente in ambito lavorativo sono talmente pieni di variabili, di imprevisti, di personalizzazioni e di eccezioni che nessun sw e nessuna IA potrà mai sostituire l'operato umano.

E questo non vale solo a livello "alto", ovvero per figure che pensano alle architetture, alla logica applicativa, che progettano sistemi e servizi, ma anche a livello "basso", ovvero a chi realizza quei progetti, a chi si sporca le mani con il codice e con le configurazioni. **

A memoria d'uomo non c'è un singolo progetto che vada bene "out of the box" semplicemente installando il tal prodotto o usando il tal servizio, tutto deve essere sempre personalizzato, customizzato, modificato, adattato alle esigenze, e tutte queste esigenze e queste modifiche non possono per definizione essere fatte da altri che da persone, perchè solo il cervello umano ha la flessibilità per capirle e realizzarle.

Anche nei compiti più semplici (es scrivere due righe di codice per fare un'operazione semplice) anche la più complessa e sofisticata delle IA realizza qualcosa che a guardarci dentro c'è da mettersi le mani nei capelli, totalmente impossibile da manutenere, che ad ogni modifica si rompe e tocca rifare tutto da zero, piena di bug e spesso basata su una logica talmente becera che nemmeno il più junior degli sviluppatori userebbe.

E tutto questo è perfettamente normale perchè in quei servizi c'è ben poco di "intelligente" è un becero copia e incolla preso "a capocchia" dal web; e non è assolutamente vero che "migliori" col tempo, anche a fronte di una risposta corretta non è nemmeno in grado di ripetere la stessa risposta due volte di fila per il semplice motivo che "non sa" di aver dato la risposta corretta.

** alto e basso in questo caso non sono giudizi sul lavoro o su quanto siano blasonati o meno, mi riferisco al livello di astrazione richiesto da quei lavori, e lo dico da persona che si occupa tanto dell'uno quanto dell'altro e preferisce di gran lunga sporcarsi le mani sui sistemi piuttosto che inventare le supercazzole progettando.
Hiei360018 Giugno 2025, 10:59 #9
Tutto quello che si poteva facilmente immaginare che succedesse sta succedendo; Non credo che ormai ci sia ancora molta gente che si stupisce di questo genere di notizie.
no_side_fx18 Giugno 2025, 15:56 #10
Originariamente inviato da: cignox1
La spegiudicatezza imprenditoriale in stile USA va bene se sei il proprietario di una catena di negozi di ferramenta, ma se sei a capo di imperi globali che danno lavoro a milioni di persone, non puoi non porti quesiti etici sul risultato delle tue azioni e scelte...


amazon come qualsiasi altra azienda sulla terra ha lo scopo di fare profitto a prescindere che abbia 1 dipendente o 1 milione
che piaccia o meno non si può pretendere che l'imprenditore privato sia obbligato a porsi quesiti da ONLUS o di beneficienza
piuttosto si può dire quanto possa essere str@nzo o egoista ma non è tenuto lo stesso

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