MakeAmazonPay è la campagna internazionale per spingere Amazon verso politiche più sostenibili
Una coalizione internazionale di attivisti e lavoratori organizza una manifestazione per chiedere ad Amazon di restituire alla società quanto sottratto: non solo salari e diritti di lavoratori, ma anche impegno per l'ambiente
di Andrea Bai pubblicata il 28 Novembre 2020, alle 12:01 nel canale WebAmazon
Un gruppo internazionale di attivisti in materia di climate change insieme con una organizzazione di magazzinieri di Amazon, ha dato il via alla campagna online "Make Amazon Pay" che ha lo scopo di spingere il colosso dell'e-commerce a realizzare milgiori condizioni di lavoro per i propri dipendenti e a ridurre il proprio impatto ambientale.
"Durante la pandemia COVID-19, Amazon è diventata una società da trilioni di dollari, e il CEO Jeff Bezos è diventato la prima persona nella storia ad accumulare 200 miliardi di dollari di ricchezza personale. Nel frattempo i magazzinieri di Amazon hanno rischiato la vita come lavoratori essenziali e hanno affrontato minacce e intimidazioni se hanno fatto sentire la loro voce per il diritto di un salario equo" si legge sul sito web della campagna.
MakeAmazonPay: non solo aumento dei salari, ma anche impegno per l'ambiente e per la società
L'iniziativa è stata lanciata proprio nel giorno del Black Friday 2020 con la pubblicazione di un elenco di richieste per Amazon che comprendono l'aumento della rertribuzione per i lavoratori dei magazzini Amazon, l'estensione del congedo retribuito per malattia e la possibilità per i lavoratori di organizzarsi in sindacati. Ma non si tratta solo di diritti dei lavoratori: la campagna spinge anche verso un impegno per emissioni zero entro il 2030, e invita la compagnia a "restituire alla società", pagando per intero le tasse che deve nei Paesi in cui opera, terminando le collaborazioni con le forze di polizia e le autorità di immigrazione con derive razziste, porre fine alle pratiche anti-concorrenziali, garantire la trasparenza e la privacy con i dispositivi Alexa/Echo e i servizi di streaming e garantire privacy e riservatezza dei dispositivi IoT.
"La pandemia ha rivelato come Amazon colloca i profitti davanti ai lavoratori, alla società e al nostro pianeta. Amazon prende troppo e restituisce troppo poco. È il momento di far sì che Amazon paghi" si legge sul sito web.
La campagna è supportata da numerose associazioni internazionali come, ma non solo, Progressive International, Amazon Workers International, 350.org, Greenpeace. L'iniziativa ha inoltre pianificato una serie di manifestazioni in vari paesi del mondo, la prima delle quali iniziata con uno sciopero a Sydney, in Australia. Altre manifestazioni nelle Filippine, in Bangladesh, in India, in Germania, Polonia, Spagna, Lussemburgo, Francia, Grecia, Regno Unito, USA e molti altri. Lo slogan "Make Amazon Pay" è stato proiettato sugli edifici Amazon a Londra, Berlino e Hyderabad. E' stato poi creato l'hashtag #MakeAmazonPay, e coloro i quali supportano l'iniziativa possono firmare una petizione sul sito per "farlo sapere direttamente a Jeff Bezos"
In questo particolarissimo 2020 Amazon ha registrato risultati particolarmente spumeggianti, per via della maggior domanda per i servizi di shopping online catalizzata dalla pandemia e dalle relative misure di lockdown e distanziamento sociale. L'azienda ha ampliato singificativamente la sua forza lavoro (quasi 430 mila nuove assunzioni tra gennaio e ottobre) e adesso impiega oltre 1,2 milioni di dipendenti in tutto il mondo. Proprio nella giornata di ieri Amazon ha comunicato la volontà di erogare bonus ai dipendenti nel periodo natalizio, pari a 300 dollari per i lavoratori a tempo pieno e 150 dollari per i lavoratori part-time.
39 Commenti
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E francamente vorrei sapere quanti dei frequentatori di questo sito ordinano su Amazon e perché. Scommetto che i prezzi bassi non sono il motivo principale, io punto tutto su spedizioni rapide e certe, supporto post vendita e resi gratuiti. Pare l abc ma fuori da Amazon queste cose sono tutt'altro che scontate.
Ma tanto é facile puntare il dito al primo in classifica...
Però è vero che il suo successo è la maniacale attenzione verso il cliente.
Inutile prenderci in giro, finchè non ci sarà la medesima cura e fidelizzazione, tutte le altre società avranno vita molto dura.
Certo che ve le bevete proprio tutte....
hai mai fatto un panel amazon ?
non posso dire lo stesso di altri siti online.. ma con Amazon il cliente è sicuro di non buttare i soldi .. lo uso da quando esiste e mi dispiace per i negozi reali e le altre realtà online ma la gestione del cliente tranquillizza la clientela e i prezzi sono bassi (grazie ovviamente a marketing e volumi..)
compro ancora da altri siti quando devo prendere cose particolari ma non c'è molto da fare.. è un sistema ben bilanciato e le fesserie sulle mezze torture ai dipendenti in 10 anni non sono mai state dimostrate e puzzano di più da ex dipendenti vendicativi che da realtà.. anche perchè, vedi in Italia, ci sono dei contratti con dei minimi stabiliti dal governo per le categorie di dipendenti e non puoi fare di meno del minimo.. se poi il minimo è sbagliato non so.. d'altro canto al governo sono più preoccupati di aiutare i clandestini e gli scansafatiche che i dipendenti che pagano le tasse.. ma questo non è un problema di amazon (che paga pure gratifiche).
detto questo amazon è cos grande perchè la gente lo usa.. queste cose assurde (vedi anche i FFF...) sono ridicole.. se la gente non vuole che nascano e prosperino queste realtà è la gente che deve smettere di comprare da questi siti.. la gente che compra e poi si lagna se non erro si definisce IPOCRITA..
Non ho la più pallida idea di cosa sia, anche perchè sono in Italia e pretendo che mi si parli italiano.
In amazon ci ho lavorato per 7 anni.... essere ed apparire sono cose ben diverse.
Salumi!
ma scrivere termini in italiano è chiedere troppo???
Non so... ormai c'è questa strana tendenza di usare sempre inglesismi... magari in questo caso c'è una ragione, ma onestamente non so cosa intenda per "Panel".
In amazon ci ho lavorato per 7 anni.... essere ed apparire sono cose ben diverse.
Salumi!
non è che non scrivo in italiano, chiamasi così "panel" il loro processo interno di interviste multiple per livelli l4+, se non c'è termine in italiano ufficiale non me lo invento di certo, puoi chiamarlo selezione, colloqui, interviste, fai tu ...
se white ci hai pure lavorato 7 anni e non sai cosa sia boh che devo dirti se non cosa hai fatto in quei 7 anni
se white ci hai pure lavorato 7 anni e non sai cosa sia boh che devo dirti se non cosa hai fatto in quei 7 anni
ti sei risposto da solo "interviste pubbliche, selezione, colloqui
recruitment ; reclutatori
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