Liam è il bot di Facebook che aiuta gli impiegati a rispondere alle domande scomode
La società sviluppa un chatbot con lo scopo di allenare i propri dipendenti a rispondere adeguatamente alle domande scomode di amici e parenti
di Andrea Bai pubblicata il 04 Dicembre 2019, alle 13:27 nel canale WebLavorare per una grande azienda internazionale è spesso motivo d'orgoglio per i dipendenti e per i loro familiari. Ma le cose cambiano rapidamente quando l'azienda in questione è travolta da scandali o si trova al centro di qualche vicenda che scuote la sensibilità dell'opinione pubblica.
Una situazione che i dipendenti di Facebook stanno vivendo sulla loro pelle, dopo il disastro accaduto lo scorso anno con i riflettori puntati sulla vicenda Cambridge Analytica. Di recente gli impiegati della società hanno condiviso con i superiori le difficoltà e le preoccupazioni nel rispondere a domande, spesso scomode, di amici e parenti relative al loro lavoro presso il colosso dei social network. D'altra parte nel corso dell'ultimo anno la reputazione e l'immagine di Facebook hanno subito un duro colpo, con la fiducia che il pubblico ripone nella società che è crollata del 66% da quando sono venuti a galla gli altarini del caso Cambridge Analytica.
Facebook ha allora cercato di venire in soccorso dei propri dipendenti sviluppando un bot basato su intelligenza artificiale che insegnasse loro come rispondere e trattare con perizia da escapologo le domande scomode di amici e parenti. Un esempio: per una domanda relativa alla gestione che la compagnia fa dei post di hate speech il bot (battezzato Liam) suggerisce di citare una statistica di un determinato report e di rispondere con una formula come "Facebook si consulta con gli esperti sull'argomento" o "Abbiamo assunto più moderatori per gestire i contenuti" oppure "Stiamo lavorando con l'intelligenza artificiale per individuare l'hate speech" o infine "La regolamentazione è importante per affrontare questo problema".
Lo strumento è stato diffuso tra gli impiegati poco prima del giorno del Ringraziamento, occasione durante la quale in USA le famiglie si riuniscono e durante il momento del pranzo si possono consumare chiacchierate e dibattiti sugli argomenti più svariati, un po' come durante i nostri cenoni e pranzi natalizi. Sarà sufficiente per riuscire a gestire quelle domande irrverenti e sfrontate di quel parente che non si arrende davanti alle risposte preconfezionate, anche solo per il piacere di mettere in difficoltà l'interlocutore?
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