L'intelligenza artificiale farà cantare un'ultima canzone a John Lennon
Paul McCartney ha annunciato che ha utilizzato l'intelligenza artificiale per far cantare un'ultima canzone a John Lennon. Il brano sarà pubblicato entro la fine di quest'anno.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 14 Giugno 2023, alle 14:51 nel canale WebPaul McCartney ha annunciato ai microfoni di BBC Radio 4 che ha usato l'intelligenza artificiale per comporre un ultimo brano dei Beatles cantato da John Lennon. L'IA ha consentito di estrarre la voce del compianto membro del gruppo così da permettergli di cantare una traccia di cui Lennon aveva prodotto solo la demo.
In sostanza, ciò che ha fatto il chitarrista è qualcosa di già visto, ma in un ambito molto diverso. In molti, infatti, si sono cimentati nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale per estrarre le voci di alcuni cantanti noti utilizzate in seguito per fargli interpretare canzoni che in realtà non hanno mai cantato.

Fonte immagine: Wikipedia
Il progetto di McCartney, invece, punta ad altro. Non è stato nominato il titolo del brano, ma si suppone sia "Now and Then", una canzone d'amore scritta nel 1978, ma che il gruppo non ha mai pubblicato a causa del rifiuto da parte di George Harrison che non la apprezzò.
"Siamo stati in grado di prendere la voce di John e renderla pura attraverso questa intelligenza artificiale in modo da poterla poi mixare come si fa normalmente" a spiegato McCartney. "Siamo riusciti a usare questo genere di cose quando Peter Jackson ha realizzato il film Get Back".
Per la realizzazione del lungometraggio, un documentario dedicato ai Quattro di Liverpool, Jackson è riuscito a isolare la voce di John Lennon dal nastro di un vecchia audiocassetta. In seguito, attraverso l'intelligenza artificiale, la voce è stata resa pura così da generare una traccia utilizzabile in fase di mixaggio.
Si tratta di un progetto interessante che ha consentito di riportare alla luce un brano che altrimenti sarebbe finito in archivio, cantato da un autore che purtroppo ci ha lasciato già da molti anni. Peraltro, nel settore musicale non è raro incrociare produzioni celate che, per le più svariate ragioni, non arrivano al pubblico.
Non è da escludere, quindi, che altre etichette possano adottare in futuro la stessa strategia per proporre brani di cui probabilmente allo stato attuale non abbiamo neanche contezza della loro esistenza. Per quanto riguarda quello che è già stato soprannominato "l'ultimo brano dei Beatles", stando alle parole di McCartney, dovrebbe essere pubblicato entro la fine dell'anno.










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17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDopodiché si tratta di assurdo accanimento
Quello che hanno creato in vita è quello che hanno creato
Ora ci sono altri
Domani ci saranno altri ancora
ps
la canzone di Freddie suonava parecchio posticcia e campionata
Dopodiché si tratta di assurdo accanimento
Quello che hanno creato in vita è quello che hanno creato
Ora ci sono altri
Domani ci saranno altri ancora
ps
la canzone di Freddie suonava parecchio posticcia e campionata
Il file in cui si sente Freddie cantare Let it be, se ascoltato attentamente è evidente che si tratti di una manipolazione, ma credo che il risultato complessivo sia notevole. Un ascoltatore distratto potrebbe scambiarlo per vero.
Siamo agli inizi di queste tecnologie e secondo me si migliorerà sempre di più.
Che poi sia corretto o meno rilasciare queste "interpretazioni posticce" non lo so. Come esercizio tecnico mi sembra davvero ottimo.
Questo assolutamente, come di certo miglioreranno. Ma non saranno mai loro
Quel che dico è che un fan di Freddie, ama Freddie per quello che è stato. In toto. Idem per un Chester, un Chris, un Kurt. Quello che li ha portati alla fine era parte di loro. Questo non si replica. Va tenuto vivo il ricordo ma non così, imo.
Banalmente perchè creare una voce nuova di sana pianta non dà l'idea di quanto possa essere potente il software. Ricreare una voce esistente, che chiunque può utilizzare come metro di paragone, può dare il giusto metro di valutazione delle performances.
Volenti o nolenti qualcuno o qualche azienda lo farà comunque.
Farà questo, come qualsiasi altra cosa che possa portare un guadagno di qualsiasi genere.
L'etica è morta già da un bel pezzo.
Sempre che abbia mai avuto un qualche valore.
Giusto per curiosità, ti fanno paura anche le imitazioni da parte di persone "vere"?
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