Julian Assange non sarà estradato negli Stati Uniti: potrebbe suicidarsi
Il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, non sarà estradato negli Stati Uniti. La giudice britannica Vanessa Baraitser ha detto che l’estradizione metterebbe a dura prova la psiche dell'uomo, già provata: c'è il concreto rischio che possa suicidarsi.
di Manolo De Agostini pubblicata il 04 Gennaio 2021, alle 13:26 nel canale WebIl fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, non può essere estradato negli Stati Uniti per rispondere alle accuse di spionaggio e intromissione in computer governativi. A stabilirlo, come riporta il quotidiano The Guardian, la giudice distrettuale Vanessa Baraitser del tribunale penale. In base alla sentenza, un'estradizione potrebbe portare Assange al suicidio. "L'impressione generale è di un uomo depresso e talvolta disperato, che è sinceramente spaventato per il suo futuro", ha scritto la Baraitser nella sua sentenza. "Per tutti questi motivi, trovo che il rischio di suicidio del signor Assange, se dovesse essere emesso un ordine di estradizione, sia sostanziale".
In attesa del ricorso in appello entro due settimane, è bene ricordare che le accuse degli Stati Uniti contro il 49enne australiano si originano dalla pubblicazione di centinaia di migliaia di documenti sulle guerre in Afghanistan e Iraq, oltre a numerose comunicazioni diplomatiche, nel 2010 e nel 2011.
Secondo l'accusa, Assange ha aiutato l'analista della difesa statunitense Chelsea Manning a violare lo US Espionage Act, ha avuto un ruolo attivo in atti di hackeraggio da parte di terzi e ha pubblicato informazioni riservate che hanno messo in pericolo infiltrati e informatori.
Assange ha sempre negato di aver complottato con Manning per violare i computer statunitensi e ha affermato che non ci sono prove che la sicurezza di qualcuno sia stata compromessa. Da molti il caso è visto come una semplice "ripicca" da parte degli Stati Uniti, un attacco alla libertà di stampa. Gli avvocati affermano che il loro assistito è perseguito perché ha rivelato prove di crimini di guerra e violazioni dei diritti umani da parte degli USA.
Assange è in custodia nel Regno Unito dall'aprile 2019, ossia da quando è stato prelevato dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra dove si era rifugiato per sette anni al fine di evitare l'estradizione in Svezia per un caso di violenza sessuale (successivamente archiviato).
17 Commenti
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Mah...Incrocio le dita per lui, per me è stato fondamentale per capire come è fatto il mondo e il giornalismo che è sempre compiacente verso il potere altrimenti fa la fine di Assange..
L' accusa di violazione dei sistemi informatici infatti è ridicolmente debole
il presunto hacking non solo non è mai avvenuto, ma non si sarebbe mai potuto realizzare con le informazioni di cui disponeva Assange, tutto si sarebbe ridotto a una battuta tra Assange e Manning durante una cena.
Le accuse di spionaggio sono peraltro ancora più ridicole e inconsistenti, già nel 2013 Obama aveva stabilito che non avrebbe potuto perseguirlo altrimenti avrebbe dovuto chiedere lo stesso trattamento per tutti i giornalisti che avevano pubblicato le stesse informazioni e sostanzialmente abrogato la libertà di stampa.
Trump però ha ordinato che fosse incriminato lo stesso.
La scarcerazione è sacrosanta ma lascia l' amaro in bocca, per anni la "giustizia" UK ha perseguitato barbaramente un innocente per finalità politiche evidenti, nonostante la corte di giustizia europea e pure l' ONU abbiano messo nero su bianco che Assange non avrebbe duvuto essere perseguito, e pure adesso con la scusa del rischio di suicidio il giudice inglese usa una scusa puerile per non dover ammettere lo sbaglio.
Assange è e resta una macchia oscura nel percorso della democrazia
Purtroppo la lezione servirà da monito: Il prossimo si farà passare la mente sotto la prima doccia...
Assange esiste perchè è occidentale e ha tirato fuori segreti dell'occidente.. tutto qua.. e noi siamo paladini dell'ipocrisia e quindi a 7 anni di distanza si parla ancora di lui.. e non di quelli che sono morti tentando di portare alla luce segreti più importanti..
Forse a te non te ne frega niente, qua importa eccome quando succede.
Comunque la notizia è un uomo che morde un cane non 100 cani che mordono persone, che in Russia o in Cina o in tanti, troppi paesi i giornalisti siano perseguitati o addirittura uccisi è ahimè notizia comune, lo sappiamo che è un fatto sistematico, non sono paesi democratici e si comportano da paesi non democratici.
Che un giornalista sia perseguitato da paesi democratici invece è un fatto inusuale ed estremamente grave
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