IO: l'applicazione per i servizi pubblici è pronta. Si passa ora ai test. Come funziona
Gli sviluppatori della Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio hanno ufficialmente presentato IO, l'applicazione per la gestione in digitale dei rapporti con la pubblica amministrazione. Ecco come funzionerà.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 23 Maggio 2018, alle 15:41 nel canale WebLo smartphone è ormai al centro di ogni nostra attività quotidiana. Gli utenti lo usano non solo per navigare in internet ma anche per prenotare un tavolo al ristorante, ordinare un qualche prodotto ma anche pagare le utenze e molto altro ancora. Proprio su questo hanno puntato gli sviluppatori del progetto IO della Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio guidati da Diego Piacentini e in collaborazione con AgID (Agenzia per l'Italia Digitale) realizzando appunto "IO" la piattaforma che permetterà ai cittadini di accedere in ogni momento ai servizi pubblici ma anche di rapportarsi con la Pubblica Amministrazione.
"L'app permetterà di ridurre drasticamente i tempi degli adempimenti del cittadino verso la Pubblica Amministrazione." afferma Diego Piacentini, Commissario Straordinario per l'attuazione dell'Agenda Digitale, che continua "Con un sistema di notifiche, pagamenti e scadenze, in pochi minuti si potranno svolgere operazioni che prima richiedevano molto più tempo".
Direttamente sul portale ufficiale del progetto io.italia.it ecco che vengono delineate tutte le funzionalità dell'applicazione e tutto quello che ogni singolo utente potrà fare tramite l'applicazione sviluppata. Parliamo in questo caso di conservare o magari fare richiesta dei documenti e delle certificazioni ma anche accettare o effettuare pagamenti, ricevere le comunicazioni dalla Pubblica Amministrazione e ancora messaggi o promemoria.
"IO": come funzionerà l'applicazione
Il funzionamento dell'applicazione risulterà innanzitutto molto lineare, semplice ed intuitivo in modo da permettere a tutti, anche ai meno esperti, di poter interagire con il sistema nella sua totalità. L'applicazione si baserà chiaramente sull'integrazione dei vari sistemi già presenti e funzionanti in Italia. Questi dunque convergeranno nell'app "IO" e permetteranno al cittadino di interagire con il sistema pubblico.
"Stiamo lavorando alle piattaforme abilitanti, quei componenti necessari, ma non sufficienti, per rendere l'app completamente operativa" spiega Diego Piacentini "l'anagrafe unica ANPR permetterà di sincronizzare tutti i dati dei cittadini che a oggi sono sparsi in circa 8000 anagrafi diverse, SPID ne garantirà un accesso sicuro e unico, il nodo dei pagamenti PagoPA diventerà il motore del borsellino digitale dell'app".
Sarà possibile dunque ricevere messaggi, avvisi e comunicazione da qualunque ente pubblico direttamente nell'applicazione. Sarà attiva anche la ricezione degli aggiornamento via mail, in-app, o anche grazie alle notifiche del telefono stesso chiaramente a discrezione dell'utente che potrà gestirle nelle impostazioni. Sarà possibile poi anche rimanere aggiornato sulle scadenze aggiungendo vari promemoria direttamente sul calendario personale.
Possibile completare il pagamento di servizi o tributi direttamente dal messaggio giunto senza dover uscire dall'applicazione vista anche la sezione "Portafoglio" che permette di associare le carte di credito o anche i propri conti correnti oppure utilizzare le piattaforme di PayPal o Satispay. Chiaramente questo permetterà anche di avere lo storico delle operazioni e dunque anche dei relativi pagamenti.
Tutti i documenti, le ricevute ma anche le certificazioni inviate potranno essere accolte direttamente nello smartphone all'interno dell'applicazione. Questi potranno anche essere condivisi con le persone che gli utenti vorranno o anche con gli uffici stessi. Oltretutto dall'applicazione si potrà richiedere certificati ed altri documenti.
IO: i vantaggi per le Pubbliche Amministrazioni
Interessante di tutto il progetto il fatto che l'applicazione parte da un'analisi sulle necessità dei cittadini ma, secondo chi ha progettato l'app, permette un grosso vantaggio anche alle Pubbliche Amministrazioni che erogano i servizi digitali. Sì, perché il progetto permette anche di integrare PagoPA, ANPR e SPID e la maggior parte delle funzioni che sono comuni a tutti i servizi di PA.
"IO è un progetto aperto - dice Matteo De Santi, responsabile UX/UI & Product Design del Team per la Trasformazione Digitale - qualunque ente pubblico può partecipare alla sperimentazione, anzi, è invitato a farlo. IO è pensato con una logica open source, cioè tutto il processo di realizzazione sia della app che dell'infrastruttura è completamente pubblica, e chiunque può vedere come la stiamo portando avanti e darci una mano. Il Team per la Trasformazione Digitale, inoltre, sta utilizzando tecnologie e metodologie che ci auguriamo costituiscano delle best practices per tutti i servizi digitali del nostro Paese.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTutt'oggi attendo risposta....
Poi si chiedono perché gli italiani non abbiano fiducia nelle istituzioni.... Anche questa informatizzazione probabilmente farà più danni che altro...
P.S. quella pratica prima di sparire era rimasta in "elaborazione" per un anno e mezzo, periodo alla fine del quale ho chiamato per sentirmi dire che era in lavorazione e non si poteva fare altro che aspettare....
... No, troppo tardi
... No, troppo tardi
Guarda, in realtà l'Italia è un paese fantastico. Sono le persone che non sono un granché.... Me compreso sia ben chiaro.
... No, troppo tardi
Non uscirebbero fuori questi commenti piangini se i siti istituzionali e anche gli altri delle grandi aziende funzionassero come dovrebbero. Ho avuto problemi con il sito di Trenitalia, dell'INPS, delle Poste, Esse3 e dell'Agenzia delle Entrate. Sono tutti siti progettati a cazzo di cane con un layout inutilmente complicato, spesso non funzionanti, non aggiornati o non conformi agli standard moderni di web design, oltre che talvolta poco sicuri.
mi hai tolto le parole dalla tastiera. Poi dico, una volta che si fa il backend, quanto ci vuole a fare app e sito? Mi accontento anche di un sito che sia la versione cliccabile dell'app, guarda
dalle FAQ
In una prima fase abbiamo deciso di concentrarci sulle applicazioni mobile, e sulle piattaforme android e ios, che sono di gran lunga le più diffuse. [u]Alcune funzioni saranno disponibili da subito anche dal web[/u], per consentire la gestione di privacy e sicurezza nel caso in cui non si abbia più a disposizione lo smartphone. [u]In futuro integreremo nel browser quasi tutte le altre funzioni.[/u]
probabilmente rimarranno fuori alcune funzionalità che non è comodo implementare nel browser ma il grosso immagino ci sarà quindi riusciemo a usare le funzionalità anche dal computer
Nome dell'app
Il nome dell'app e' ispirato dalle imprecazioni degli utenti:IO xxxx!
(sostituire xxxx con il nome di un animale domestico che abbaia)
probabilmente rimarranno fuori alcune funzionalità che non è comodo implementare nel browser ma il grosso immagino ci sarà quindi riusciemo a usare le funzionalità anche dal computer
ottimo grazie, non avevo aperto le faq
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